Le Metastasi
- Con la progressione della neoplasia (= con l’accumularsi delle mutazioni sul
DNA delle cellule tumorali) diventa sempre più facile che le cellule perdano
proteine importanti, come le molecole di adesione che collegano le cellule
tra di loro e ai tessuti circostanti (ad es. le caderine);
- le cellule tumorali acquistano allora la capacità di muoversi; se poi ulteriori
mutazioni fanno comparire proteine capaci di “digerire” la matrice extracellulare e la parete dei vasi, le cellule tumorali non solo si muovono nei tessuti
connettivi (li “infiltrano”), ma sono anche capaci di viaggiare nell’organismo,
ad es. col sangue o con la linfa , seguendo il percorso dei rispettivi vasi;
- spostandosi in altre parti dell’organismo, le cellule tumorali possono fermarsi
in altri tessuti ed organi, dove possono riprendere a proliferare; si formano
allora “tumori secondari” (derivati da quello “primitivo”), che prendono il nome
di “metastasi”
- per ragioni anatomiche e biochimiche, le metastasi si formano in posizioni
diverse a seconda del tipo e della posizione del tumore primitivo; spesso sono
proprio le metastasi che provocano la sintomatologia più grave nel paziente
Diverse vie di disseminazione metastatica:
-
Via Linfatica
-
Via Ematogena
-
Via Trans-celomatica
-
per Contatto
-
per Contiguità
Diverse vie di disseminazione metastatica:
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Via Linfatica
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Via Ematogena
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Via Trans-celomatica
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per Contatto
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per Contiguità
TUMORI DI ORGANI RICOPERTI DA TUNICHE SIEROSE
Diverse vie di disseminazione metastatica:
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Via Linfatica
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Via Ematogena
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Via Trans-celomatica
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per Contatto
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per Contiguità
Diverse vie di disseminazione metastatica:
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Via Linfatica
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Via Ematogena
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Via Trans-celomatica
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per Contatto
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per Contiguità
Per Contiguità
Il tessuto neoplastico
attecchisce nei tessuti
contigui
Caratteristiche delle
cellule metastatiche
Angiogenesi ed
Anti-angiogenesi
- Spesso accade che - sempre a causa dell’accumularsi di mutazioni - le
cellule maligne acquistino la capacità di secernere sostanze capaci di
indurre la proliferazione dei vasi capillari nelle zone immediatamente
circostanti, in modo da rifornirsi meglio di ossigeno e nutrimento;
- questo fenomeno si chiama “Angiogenesi tumorale”, ed è mediato da una
serie di sostanze (dette “angiogenetiche”) prodotte anche nei tessuti normali,
quali ad es. alcune citochine ed altri peptidi;
- esistono anche sostanze “angiostatiche”, cioè capaci di fermare la formazione di nuovi vasi; alcune di queste - insieme a molti altri farmaci sperimentali vengono attualmente studiate come possibili terapie contro la crescita e la
invasività delle cellule neoplastiche.
Marcatori tumorali
- Un tumore maligno a volte secerne in circolo proteine caratteristiche, che
non si trovano nel sangue delle persone sane;
- scoprire e misurare i livelli ematici di queste proteine - dette “marcatori tumorali” - ci permette di diagnosticare una neoplasia e di seguirne l’andamento
nel tempo, mediante un semplice prelievo di sangue;
- oltre che per la diagnosi, determinare questi “marcatori” è importante anche
per valutare la risposta della malattia alle terapie cui si sottopone il paziente.
Variazioni nei livelli ematici di un marcatore (il CEA) in coincidenza con
gli interventi terapeutici e la comparsa di recidive di un carcinoma del colon
I MARCATORI TUMORALI HANNO USO :
•
DIAGNOSTICO
•
PROGNOSTICO
•
DI MONITORAGGIO
Termini per l’Esame
Allo scopo di verificare la propria preparazione, lo Studente è invitato a sincerarsi
di aver appreso il significato delle seguenti parole-chiave:
Progressione neoplastica
Metastasi
Fenotipo metastatico
Proteasi, Antiproteasi
Molecole di adesione
Membrana basale
Via linfatica
Via ematica
Via trans-celomatica
Metastasi tipo porta
Metastasi tipo cava
Metastasi tipo polmone
Angiogenesi
Farmaco anti-angiogenetico
Marcatore tumorale
Alfa-fetoproteina
PSA
CA-125
Sindrome paraneoplastica
Vena porta
Vena cava
Vene polmonari
Sindromi
Paraneoplastiche
Assai spesso i sintomi clinici più rilevanti di una neoplasia maligna
consistono in alterazioni non direttamente riferibili alla crescita del
tumore, alla infiltrazione dei tessuti o alla formazione di metastasi
Il più delle volte si tratta di sintomi provocati da una anormale
secrezione di ormoni, ad es. da una ghiandola endocrina colpita da
neoplasia (ad es. tumori dell’ipofisi, della tiroide, del surrene)
Altre volte l’ormone in questione è prodotto ectopicamente dalla
neoplasia stessa (ad es., un tumore del polmone può cominciare a
secernere grosse quantità di ACTH)
Esistono inoltre Sindromi paraneoplastiche non endocrine, che
consistono in neuropatie, miopatie, dermatosi, vasculopatie, ecc.
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Tumori - Parte 2