IASMA Notizie
Periodico di cultura e di informazione tecnico-scientifica della
Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all’Adige
Novembre 2010
n.
14
Al via il primo master
sui vini di origine
silvia ceschini
Valorizzare il comparto vitivinicolo sviluppando una
vera e propria cultura dei vini
di territorio. In questo conte-
sto la formazione può svolgere un ruolo fondamentale per
fronteggiare la crisi del comparto e in questa direzione un
quando la qualità si lega al territorio
I nuovi vini
della linea Monastero
flavio pinamonti
contributo importante arriva
dal nuovo master universitario di primo livello sui vini di
origine, il primo a livello na-
zionale, inaugurato nei giorni
scorsi all’Istituto Agrario di
San Michele all’Adige.
a l l ’ i n t e r n o
Taxe payée/Tassa riscossa - TN-CPO - Direttore responsabile: Michele Pontalti - San Michele all’Adige, Via E. Mach 1 - Autorizzazione Tribunale di Trento n. 1114 del 19.02.2002
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La frutticoltura turca corre
verso l’Europa
Un consorzio per lo studio
della biodiversità genetica “Piovono” libri in biblioteca
Facebook
News e seminari
Fotonotizia
Recensioni
Calendario eventi
Inserto Dossier Biomasse
Presentato in Provincia il dossier predisposto dalla Fem
Otto mosse per rilanciare
la vitienologia trentina
francesco spagnolli
Silvia Ceschini e Corrado Zanetti
Chardonnay, Riesling, Sauvignon,
vendemmia 2009.
Alla cantina dell’Istituto Agrario è affidato il compito di
produrre vini e grappe che rappresentino il vasto panorama
enologico trentino. Per far fronte a questo compito istituzionale nel corso degli anni l’azienda agricola ha sviluppato
tre indirizzi produttivi che si esprimono attraverso altrettante
linee di prodotti: Istituto Agrario con tutti i varietali a denominazione di origine e con vini biologici; Castel San Michele
con prodotti ispirati alla tradizione e alla storia vitienologica
trentina; Monastero con vini dedicati alla valorizzazione di
alcuni cru aziendali che si distinguono per forte caratterizzazione varietale e territoriale.
Con la vendemmia 2009 è stato possibile dare seguito ad uno
specifico lavoro viticolo-agronomico che ha consentito di
raggiungere nei vigneti prescelti un equilibrio vegeto-produttivo ottimale in funzione della varietà e del sito produttivo.
Nel programma di lavoro sono stati presi in esame alcuni
parametri ritenuti fondamentali per la produzione di vini di
continua a pag. 2
Aumento del prezzo di vendita del vino e riduzione dei costi di produzione. Parte da queste azioni
il progetto di rilancio della vitienologia trentina
predisposto dall’Istituto Agrario di San Michele
all’Adige su incarico della Provincia autonoma di
Trento. Interventi da attuare attraverso due principali strumenti: l’attivazione di un nuovo Consorzio vitivinicolo trentino, nel quale siano pariteticamente rappresentate, accanto a Provincia,
Camera di Commercio e Fondazione Mach tutte
le componenti del settore vino, e nuovi percorsi di
istruzione e formazione.
Il ricordo
Il piano è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti, accanto al presidente della Provincia Lorenzo Dellai e
agli assessori all’agricoltura Tiziano Mellarini e alla
cooperazione Franco Panizza, il presidente della
Fondazione Edmund Mach, Francesco Salamini,
ed il direttore generale Alessandro Dini.
“Il documento, che condividiamo totalmente, indica con lungimiranza e chiarezza le cose da fare
- ha affermato Dellai; ora lo sottoporremo a tutti i
soggetti del mondo vitivinicolo locale, dopo di che
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Ironia della sorte o del destino, nel giro di quindici giorni,
proprio al termine delle operazioni vendemmiali trentine, tre
grandi personaggi di S.Michele,
e, nel contempo, anche della vitienologia se ne sono andati per
l’al di là quasi contemporaneamente.
Franco Defrancesco è scomparso il 7 ottobre: classe 1926,
laureato in Chimica presso l’Università di Bologna nel 1950,
subito dopo assistente presso il
Laboratorio chimico provinciale di Trento, entrato in “comando” a S.Michele a far data da 1°
agosto 1958 proprio su incarico
dell’allora neo-presidente dell’Istituto Agrario Bruno Kessler
con il preciso compito di ristrutturare e dirigere il Laboratorio di chimica.
Subito la storia di Defrancesco
si intreccia con quella di Giocontinua a pag. 2
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IASMA Notizie
Novembre 2010
Viaggio-studio dei tecnici IASMA
La formazione valorizza il comparto vitivinicolo
Al via il primo master sui vini di origine
segue da pag. 1
È, in estrema sintesi, quanto ha affermato Attilio Scienza, direttore
del master organizzato dalla Fondazione Mach in collaborazione con la Facoltà di
Agraria dell’Università di Milano.
Diciassette i partecipanti provenienti da varie
zone d’Italia e
con diverse esperienze formative
alle spalle: c’è il
biologo, l’agronomo, l’economista e la laureata in
scienza della comunicazione, come
Giulia che aspira ad
occuparsi, una volta
concluso questo
percor-
so, di commercializzazione dei
vini. E chi, come Andrea di Roma,
che sogna di reinserire nel mercato una vecchia azienda agricola di
famiglia. Il corso durerà un anno,
si articolerà in 550 ore di didattica
frontale presso le strutture e i laboratori di San Michele e 200 ore di
stages in aziende del settore.
“Dopo il master sulla grappa e sui
vini spumante abbiamo attivato
questo nuovo percorso sui vini di
origine - ha spiegato il direttore generale, Alessandro Dini. Un’iniziativa formativa di alta qualità che in
questo caso specifico intende promuovere la valorizzazione del territorio attraverso la valorizzazione
dei suoi vitigni”. “Una risposta alle
problematiche che emergono in
questo particolare momento dal
mercato vitivinicolo e una proposta che qualifica ancor più l’offerta
formativa di San Michele” ha ag-
giunto il dirigente del Centro istruzione e formazione, Marco Dal
Rì, intervenuto con il responsabile
dell’area post-secondaria e universitaria, Massimo Bertamini, che ha
illustrato ai partecipanti i dettagli
organizzativi.
Il corso formerà tecnici specializzati in produzione di uve, trasformazione ed elaborazione di vini,
con competenze in analisi sensoriale e strumentale.
“L’Europa e l’Italia in particolare - ha affermato Scienza- hanno
bisogno di riaffermare una priorità
dei vini di origine nei confronti dei
vini di vitigno. Di qui l’esigenza di
fornire a chi opera nel settore elementi di conoscenza per valorizzare la forza del territorio. Questo
master darà un contributo importante creando specialisti in grado
di produrre vini di qualità a prezzi
più competitivi del passato”.
ADDIO A DEFRANCESCO, VERSINI e MANZONI
Il ricordo di tre importanti personaggi
segue da pag. 1
vanni (Gianfranco) Manzoni, poichè sempre su “incarico speciale”
del Presidente Kessler ed assieme al
Direttore dell’Istituto Silvio Bonetti, compì una spedizione tutt’altro
che conoscitiva in quel di Conegliano per convincere un “luminare”
delle scienze viticolo-enologiche,
Luigi Manzoni, a migrare a S. Michele per presiedere il neo-nato
ITA l.r. con ordinamento speciale
per la viticoltura e l’enologia.
Ma torniamo a Defrancesco: la sua
“passione” per il vino, l’amicizia
con Manzoni e con Zanetti (neo direttore della cantina), i suggerimenti
provenienti da un viaggio di studio
effettuato nel Bordolese dall’Unione degli ex allievi lo portarono a
contribuire in maniera determinante alla nascita di quello che a ragione è ritenuto il “prototipo” degli
uvaggi trentini, il Castel S. Michele
rosso. Lo sviluppo del Laboratorio
sotto l’abile direzione di Defrancesco ed il coinvolgimento con cui sa
spronare i dipendenti è enorme: da
5 si passa a 50 addetti, numerosissime sono le pubblicazioni scientifiche riguardanti soprattutto la genuinità dei vini ed il loro ancoraggio
territoriale, gli amminoacidi nella
caratterizzazione degli spumanti,
ospitate sulle più prestigiose riviste
nazionali ed internazionali.
Tutto ciò gli vale uno dei più prestigiosi riconoscimenti alla sua carriera di scienziato: il prestigioso riconoscimento del “Grappolo d’oro”
dell’Associazione Enotecnici Italiani. Ai tempi del conferimento di
questo premio Defrancesco aveva
già lasciato S. Michele per rientrare
a Trento (Laboratorio d’igiene), ma
la “cittadella del vino” rimarrà sempre nel suo cuore come lo dimostra
la nomina a membro del C.d’A. del
nuovo Istituto (1991-1996).
Franco Defrancesco
Giuseppe Versini
Manzoni, approdato a S. Michele
(1958) dapprima a part-time e poi
sempre più a tempo pieno, diventa Direttore generale dell’Istituto
Agrario Provinciale con il primo
agosto 1974: nel frattempo l’ITA
si è a dir poco ingigantito, poichè
gli si è affiancato l’IPA (poi IPAA),
mentre la Provincia ha affidato alla
struttura anche l’aggiornamento
e la formazione permanente degli
agricoltori. Manzoni va in pensione
il 9 settembre 1985 (allora l’anno
scolastico terminava con gli esami
di riparazione) e da lì e fino al 18
ottobre 2010 sarà proprio come lui
amava definirsi “un felice pensionato... che accudisce un’immensa famiglia”. Giuseppe Versini ha intersecato e poi intensamente descritto
la propria vita professionale con
S.Michele: nato a Barletta nel 1948,
poi trasferitosi con la famiglia in
quel di Bolzano, approda al Laboratorio chimico di analisi e ricerche
con il primo settembre 1974.
Dopo il pensionamento di Margheri e di Avancini, e dopo essere stato
capogruppo della ricerca enologica,
di microbiologia e genetica della resistenza (1 giugno 1988 - 13 marzo
1994), diventa dapprima coordinatore e successivamente direttore
del Laboratorio chimico (16/10/95
- 31/08/05). La sua prestigiosa
carriera è suggellata da almeno 200
pubblicazioni scientifiche e dal
“Premio per la ricerca scientifica in
enologia” conferitogli dall’Associazione Enotecnici Italiani ne 1985.
Giovanni Manzoni
Il 17 ottobre 2010, un giorno prima
di Manzoni anche Giuseppe Versini ci ha lasciati. Li ricorderemo tutti
e tre assieme: Defrancesco con il
suo carisma da scienziato del vino e
con le sue genuflessioni reverenziali
di fronte ad un bicchiere di quello
buono, Manzoni sempre affabile e
signorile, distinto ed elegante padrone di casa e Versini scienziato
delle molecole aromatiche intento
ad interpretare gascromatogrammi
alla ricerca di eteri, terpeni, esteri,
pirazina e quant’altro possa costituire quell’affascinante mondo non
ancora del tutto scoperto rappresentato dal vino.
La frutticoltura turca
corre verso l’Europa
Gastone Dallago
Una delegazione di tecnici del Centro
Trasferimento Tecnologico (Maria Beniamina Venturelli, Gastone Dallago,
Andrea Branz, Lodovico Delaiti) ed il responsabile qualità dell’OP Melinda (Massimiliano Gremes) ha partecipato ad agosto ad un viaggio nel cuore della Turchia
ortofrutticola, concentrando la propria
attenzione nella parte situata a Nord-Est
del Paese.
La Turchia è un enorme Paese, largo più
di 2000 km e lungo circa 1000, grande
come Germania, Francia, Olanda, Austria e Rep. Ceca messi assieme, con una
diversità di situazione climatiche e di paesaggi che offrono produzioni di tutti i
tipi. Non mancano le montagne (monte
Ararat, con un’altezza di poco superiore
ai 5000 m slm) e le zone desertiche verso l’Iran e l’Iraq. 130.000 ettari di melo,
130.000 ha di drupacee, 480.000 ha di
uva, 800.000 ha di verdura, sono la carte
d’identità dell’attività frutticola di questo
Paese, sempre più orientata alla produzione di elevata qualità destinata all’esportazione nei paesi dell’Unione Europea e della Russia.
Molto interessante è stato infatti prendere atto di come l’organizzazione governativa stia predisponendo un veloce
adeguamento ed allineamento rispetto
alla normativa produttiva e fitosanitaria
vigenti nell’Unione Europea, tant’è che le
registrazioni di nuove sostanze attive avviene solo se già state autorizzate in EU.
Ben tre le nuove regole entrate in vigore
nel 2009, tutte orientate alla restrizione
rispetto alla libera vendita dei prodotti fitosanitari e completate dall’obbligo della
registrazione dei trattamenti su un documento ufficiale, secondo un meccanismo
che nella pratica corrisponde al nostro
sistema autorizzativo, che parte dalla formazione di tecnici e agricoltori per arrivare al quaderno di campagna approvato
e vidimato dagli uffici ministeriali competenti.
Questo percorso, particolarmente impegnativo, è stato illustrato dal dott. Ihsan
Duman, responsabile del Servizio Fitosanitario del Ministero dell’Agricoltura
di Bursa, che coordina tutte le attività
di monitoraggio delle patologie vegetali,
compresa evidentemente quelle da qua-
rantena, e dirama bollettini fitosanitari di
orientamento operativo per tutti gli agricoltori della zona, avvalendosi di una rete
di tecnici, anche privati, che provvedono
alla prescrizione dei trattamenti necessari.
Ogni anno il Ministero pubblica il prontuario completo dei prodotti fitosanitari
ammessi per coltura ed avversità, sul quale vengono riportati anche gli avvertimenti relativi ai livelli di residuo ammesso nei
principali paesi di destinazione nel caso
di prodotti destinati all’esportazione.
Nei numerosi corsi di formazione organizzati, vengono già stabiliti piccoli
compendi tecnici sui quali sono riportati
i principali parassiti e le patologie caratteristiche di ciascuna specie vegetale, con
l’indicazione delle strategie di contenimento.
Anche sul fronte della produzione vivaistica sono attivi progetti di collaborazione, in particolare con Italia, Germania e
Lituania, per avvicinare i due sistemi di
certificazione delle piante, secondo il modello europeo del passaporto fitosanitario.
Durante la visita all’Istituto Sperimentale di Yalova si sono potuti riscontrare i
risultati di un intenso programma di miglioramento genetico, in particolare su
fragola, dove l’imminente registrazione di
alcune nuove varietà dovrebbe soddisfare
le attese di chi punta ad una fragola molto
saporita e molto conservabile.
Un altro settore immediatamente messo
in evidenza dalle interessanti prove su varietà e portainnesti è la cerasicoltura, la
cui peculiarità è emersa nella sua completezza dalla visita all’azienda ALARA.
Quando la qualità si lega al territorio
I nuovi vini della linea Monastero
segue da pag. 1
qualità: resa, gestione agronomica, forma di allevamento, gestione viticole, epoca di vendemmia. La trasformazione delle
uve è avvenuta nel pieno rispetto di schemi tradizionali circa
le tecniche di lavorazione e le modalità di affinamento proprie
dei singoli vitigni. Allo stato attuale si è ritenuto opportuno
concentrarsi su tre vitigni a frutto bianco che in modo diverso (per storia e tradizione) rivestono importanza all’interno
dell’azienda agricola dell’Istituto Agrario e nel contesto viticolo provinciale.
Chardonnay vendemmia 2009 cru Weizacher: terreni calcarei, a tessitura non troppo sciolta e collocati in siti di bassa
collina consentono alle uve di Chardonnay di raggiungere un
ottimale grado di maturazione che si esprime nel vino attraverso un bouquet complesso, fruttato e profondo: Il profilo
gustativo risulta caldo, armonico e di grande densità.
Riesling 2009 cru Rauti: siti produttivi freschi, di media e
bassa collina, su terreni anche relativamente grossolani consentono al Riesling di esprimere il proprio carattere varietale,
floreale e fruttato (pesca bianca) in gioventù, con la possibilità
nel tempo di evolvere verso i tipici sentori minerali e da idrocarburo.
Sauvignon 2009 cru Maso Togn: i terreni di alta collina caratterizzati da buona esposizione, unitamente ad una particolare
attenzione all’epoca di vendemmia, permettono al Sauvignon
di esprimere un profilo aromatico particolarmente intenso e
complesso che spazia tra sentori fruttati, vegetali e minerali.
Il gusto è sottolineato da una spiccata acidità che conferisce
grande sapidità, lunghezza gustativa e longevità.
IASMA Notizie
Novembre 2010
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La Fondazione E. Mach nel consorzio europeo ConGRESS
Un consorzio
per lo studio della biodiversità genetica
Comunemente si intende per
biodiversità la varietà di specie presenti in un determinato
ambiente.
Seguendo questo criterio, per
elaborare delle stime di biodiversità si censiscono le specie
differenti che si trovano in
una certa area.
Tuttavia, questa è sola una
delle tre componenti fondamentali della diversità dei
viventi insieme alla diversità
degli ecosistemi (montano,
lacustre, marino, etc.) e alla
diversità genetica.
Quest’ultima non è visibile ad
occhio nudo: per studiarla si
devono svolgere analisi di laboratorio per valutare quanto
siano diversi gli individui a livello del loro DNA.
A dispetto del suo livello,
per così dire, microscopico,
la diversità genetica gioca un
ruolo chiave perchè di fatto
senza di essa le specie non
possono evolvere e rispondere ai cambiamenti ambientali.
In altri termini, per valutare
lo stato della biodiversità non
possiamo fermarci al solo,
seppur importante, conteggio
Cristiano Vernesi e Heidi C Hauffe
delle specie diverse ma dovremmo stimare anche quanta variabilità genetica sia presente all’interno delle singole
specie.
Purtroppo, anche a livello legislativo, la diversità genetica
è raramente considerata negli
interventi di gestione e conservazione della fauna e della
flora.
Il consorzio europeo ConGRESS (Conservation Genetics Resources for Effective
Species Survival) si propone
L’obiettivo principale è spiegare,
incoraggiare e sostenere l’uso delle analisi
genetiche in ambito conservazionistico.
di affrontare questa lacuna.
ConGRESS è finanziato
come progetto nell’ambito
del VII Programma quadro
dell’Unione Europea, ha durata triennale, a partire dal 1
maggio 2010, e vede la partecipazione di 13 unità di 10
diversi paesi europei.
La Fondazione Mach rappresenta l’Italia insieme all’Università di Ferrara. L’obiettivo
principale è spiegare, incoraggiare e sostenere l’uso delle
analisi genetiche in ambito
conservazionistico.
Giovani e promozione alla lettura
Oggi parliamo di...
Alessandra Lucianer
Fernando Maines
“Piovono” libri in biblioteca
Ogni
anno
l’ISTAT con
l’indagine
“Aspetti della
vita quotidiana” fornisce
informazioni
sulla lettura di libri
nel tempo libero. I dati relativi al 2009
presentati nello scorso mese di maggio
hanno evidenziato come solo il 45% della
popolazione italiana abbia letto almeno un
libro extra-scolastico nel corso dell’anno;
il picco dei lettori, con quasi il 65% dei
ragazzi, si colloca tra gli 11 e i 14 anni, per
poi decrescere via via nelle fasce successive di età.
Gli studenti che arrivano all’Istituto agrario in prima superiore, quindi, hanno un
buon potenziale come lettori, ma questa
attitudine si rivela spesso fragile per la
grande attrattiva che le nuove forme di
comunicazione in rete esercitano sui ragazzi di questa età, ed anche il carico di lavoro legato al corso di studi o gli impegni
nelle aziende famigliari contribuiscono a
ridurre l’interesse per la lettura, se esso
non viene consolidato e coltivato.
Tra le attività rivolte agli studenti in cui la
biblioteca ha maggiormente investito negli ultimi anni vi è senz’altro la promozione della lettura. Quest’anno la Biblioteca
ha aderito alla campagna “Ottobre piovono libri. I luoghi della lettura”, iniziativa
Gli strumenti con cui ConGRESS intende conseguire
quest’obiettivo vanno da una
lista europea di esperti e professionisti della genetica della conservazione, a opuscoli
redatti nelle principali lingue
europee che spieghino con
linguaggio semplice le risposte che si possono ottenere
da uno studio genetico per
arrivare a software specifici
con i quali definire preventivamente le caratteristiche che
dovrebbe avere uno studio
genetico e simulare gli effetti sulla variabilità genetica di
differenti ipotetici interventi
gestionali.
Tutti questi strumenti saranno integrati in un portale web
di facile accesso. A partire
dalla sua pubblicazione online, il portale verrà costantemente aggiornato in modo
dinamico, anche grazie al
contributo degli utilizzatori.
Una parte significativa delle
attività di ConGRESS è dedicata a seminari e workshop
nazionali e transnazionali.
Alla luce delle reali esigenze
emerse da questi concreti momenti di dialogo fra scienziati
e gestori delle risorse naturali,
si potranno meglio delineare
gli strumenti sviluppati.
Il ruolo centrale della Fondazione Mach è testimoniato
dall’essere coordinatore proprio di questa importante attività del progetto.
nata nel 2006 a cura dal Centro per il libro
e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e che ogni anno, attraverso
centinaia di manifestazioni in tutta Italia,
intende promuovere l’amore per il libro e
la passione della lettura.
Le nostre iniziative hanno preso il via
nell’ottobre del 2009 con una serie di incontri rivolti a 15 classi del biennio (365
gli studenti coinvolti); in ogni incontro e’
stata proposta una presentazione multimediale molto coinvolgente di alcune opere di narrativa per ragazzi. Inoltre, è stato
promosso l’utilizzo di aNobii, il social network dedicato alle persone appassionate
di libri, come luogo dove informarsi sulle opere presenti in biblioteca, scambiare
pareri e pubblicare la propria recensione
del libro letto. Le recensioni inviate dai
ragazzi hanno partecipato ad un concorso
a premi che ha premiato le tre migliori,
insieme ai tre lettori più accaniti (oltre 50
libri letti nell’anno). I risultati del primo
anno sono stati incoraggianti: in biblioteca
si è avuto un aumento del 18% di presenze e un 25% di prestiti in più sulla media
del triennio.
Quest’anno, nella settimana dal 25 al 30
ottobre, le presentazioni sono state estese
alle classi terze e quarte, coinvolgendo ben
32 classi (per un totale di 800 studenti) e
con una selezione di opere diversificata a
seconda dell’età. I ragazzi stanno iniziando a familiarizzare con aNobii, e sono
coinvolti in dibattiti e confronti molto stimolanti sulle tematiche emerse dalla lettura, guidati dalle bibliotecarie e dai docenti.
Chi volesse conoscere i testi presentati
può visitare la pagina
http://www.ismaa.it/leggiconnoi
sul portale della Fondazione. L’intera collezione di narrativa per ragazzi è disponibile all’indirizzo www.aNobii.it, ricercando la pagina di Algabranchia.
Facebook
Per evidenziare il successo e
la diffusione dei social network non c’e miglior esempio
di Facebook.
Fondato nel 2004 da un diciannovenne, con lo scopo
iniziale di consentire il mantenimento dei contatti tra studenti di liceo e di università,
ha ben presto raggiunto dimensioni planetarie. Da noi il
boom è avvenuto nel 2008 ed
ora gli utenti italiani (dati del
mese di marzo 2010) sono più
di 15 milioni.
L’iscrizione è molto semplice
e gratuita ed il sistema si sostiene attraverso la pubblicità. Gli utenti possono creare
il proprio profilo (mediante
fotografie e liste di interessi
personali), scambiare messaggi privati o pubblici, inserire
annunci e far parte di gruppi
di amici o di aggregarsi a reti
organizzate per città, posto di
lavoro, scuola e religione.
Sono state sviluppate, inoltre,
numerose applicazioni, che
hanno permesso una rapida
diffusioni di semplici videogiochi online gratuiti, arrivando a coinvolgere milioni di
utenti nel mondo (il poco edi-
ficante Mafia Wars è arrivato
a 5 milioni di utenti!).
La visione dei dati del profilo è ristretta ad utenti della
stessa rete o al gruppo amici
accettati, secondo le impostazioni di privacy che lo stesso
utente può scegliere per limitare la diffusione dei dati personali.
È inoltre disponibile l’opzione che cancella in modo
permanente i propri dati dai
server del sito.
È importante sapere, però,
che la cancellazione è limitata al profilo personale, e non
riguarda tutto ciò che è stato
copiato da terzi o condiviso
con altri in quanto il copyright di ogni cosa pubblicata,
ricade sotto il completo controllo di Facebook.
In tal modo i gestori del sito
non solo hanno il diritto di
trasmettere a terzi le informazioni presenti nel profilo
di un utente ma sono anche i
reali proprietari dei contenuti
pubblicati, con la possibilità
di conservarli ed, eventualmente, utilizzarli.
A buon intenditor poche parole!
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IASMA Notizie
Novembre 2010
Presentato in Provincia il dossier predisposto dalla Fem
NEWS e seminari
Otto mosse per rilanciare
la vitienologia trentina
segue da pag. 1
verrà adottato dalla Giunta provinciale”.
Il dossier, che si apre con un’analisi dettagliata dell’attuale situazione del settore vitienologico trentino e contiene note e premesse per un piano vitivinicolo, è frutto del contributo tecnico dell’Istituto di San Michele, ma anche di una serie di colloqui avuti con
i rappresentanti del mondo vitivinicolo trentino, della Cooperazione, Camera di Commercio, associazioni, Assessorato all’agricoltura e Dipartimento Agricoltura e alimentazione della Pro-
Fotonotizia
La copertina di ottobre del prestigioso mensile
Nature Genetics è stata dedicata al sequenziamento del
genoma del melo messo a punto dai ricercatori IASMA
Delegazione mozambicana in visita
al Trentino agricolo
vincia. Attori, tutti
questi, chiamati a
svolgere un ruolo
fondamentale nel coordinamento del rilancio del settore.
Più precisamente l’aumento del prezzo di vendita
del vino trentino si potrà attuare, secondo San Michele, innanzitutto attraverso il
miglioramento della sua qualità e della sua immagine.
Gli attori che possono influenzare e determinare tale aumento di prezzo sono la cooperazione, gli industriali imbottigliatori e i vignaioli, ma anche le politiche assessorili, la
ricerca e la sperimentazione vitivinicola.
La riduzione dei costi di produzione dell’uva e del vino, invece,
si rivela necessaria dato che in questo momento variano da 50 a
90 euro al quintale. Anche i costi di gestione, variabili tra le diverse cantine da 18 a 45 euro/quintale di uva trasformata, vanno
riconsiderati al ribasso.
Per attuare queste due indicazioni risulta necessario prevedere e
proporre un nuovo consorzio vitivinicolo trentino, autorevole
e permanente, al quale affidare il coordinamento dell’eventuale
piano di interventi.
Al tempo stesso risultano necessarie misure di istruzione e formazione per soddisfare le esigenze del settore. Il documento presenta nel dettaglio otto linee di intervento contenenti azioni e priorità
che il nuovo Consorzio potrà eventualmente considerare nella
predisposizione di un piano di intervento: interventi finalizzati al
brand, interventi sulla qualità delle uve e dei vini, interventi sui
componenti del sistema produttivo vitivinicolo, interventi sull’organizzazione del comparto vitivinicolo, interventi agrotecnici-territoriali ed enologici, interventi genetici, interventi sulla formazione, interventi di politica del territorio e vitivinicoltura.
Come gestire in maniera ottimale un’azienda agricola, approntare corrette tecniche di coltivazione e trasformazione dei prodotti, realizzare
allevamenti sostenibili. È, in estrema sintesi, il contenuto della collaborazione che l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige sta fornendo
al distretto di Caia nell’ambito del programma di cooperazione comunitaria “Il Trentino in Mozambico” promosso dalla Provincia autonoma di Trento. Nei giorni scorsi il Centro istruzione e formazione
ha organizzato la visita in Trentino dei rappresentanti del Centro di
formazione agro-zootecnica africano.
Genomica e ambiente, al via sei nuovi progetti
Genomica e ambiente sono i grandi temi dei sei nuovi progetti di
ricerca “Post-Doc Incoming” finanziati dall’Unione Europea attraverso la Provincia autonoma di Trento che prenderanno avvio nelle prossime settimane all’Istituto Agrario di San Michele all’AdigeFondazione Edmund Mach. I progetti rientrano nei 15 selezionati da
esperti internazionali, su un totale di oltre 60 proposte presentate, e
quattro risultano tra i primi cinque nella classifica di valutazione.
Quattro dei progetti finanziati sono attinenti agli studi di genomica e
biotecnologia. Gli altri due progetti, premiati dalla commissione di selezione della Provincia, sono invece inerenti alla tematica “ambiente,
clima e biodiversità”.
San Michele contro l’estinzione
delle mantidi in Europa
C’è anche Paolo Fontana, tecnologo presso il Centro Trasferimento
Tecnologico dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, fra i tre
redattori della prima red list europea delle mantidi a rischio di estinzione, presentata recentemente a Bruxelles, al Parlamento europeo.
La lista rossa è contenuta in un manuale di interesse naturalistico e
ad alto contenuto scientifico pubblicato dalla World Biodiversity Association onlus. Dalla pubblicazione, patrocinata dalla Fondazione
Mach e firmata accanto a Paolo Fontana anche da Roberto Battiston,
Luca Picciau e dalla famosa naturalista inglese, Judith Marshall, emerge che almeno 25 specie di mantidi sono a rischio di estinzione o
seriamente minacciate nell’area euro-mediterranea.
S. C.
Recensioni
Rapporto sullo stato delle Foreste e della Fauna - 2010
Ed. Provincia autonoma di Trento
calendario eventi
Palazzo Roccabruna – Trento
25 NOVEMBRE -13 DICEMBRE 2010
Bollicine su Trento
Eventi enogastronomici, degustazioni, talk show.
San Michele all’Adige - FEM, Aula Magna
14 DICEMBRE 2010 ore 9:00-16:00
Dalla fertilità del suolo alla qualità
degli alimenti
Giornata di aggiornamento per tecnici ed agricoltori.
San Michele all’Adige - FEM, Aula Magna
16 DICEMBRE 2010 ore 8:45
Giornata tecnica viticola
Incontro tecnico per viticoltori.
San Michele all’Adige - FEM, Aula Magna
17 DICEMBRE 2010 ore 8:30-13:00
Analisi delle tecniche di combustione
e ricerca sui processi di produzione
di biocombustibili da biomasse
agro-forestali
È stato pubblicato, all’interno del Rapporto sullo stato delle Foreste e della Fauna - 2010 edito dalla
Provincia Autonoma di Trento, il resoconto sullo “Stato fitosanitario delle foreste”, con informazioni relative alla tipologia ed all’entità dei danni rilevati nei boschi trentini. La relazione presenta
i dati più significativi per l’annata 2009, sia per quanto riguarda le reti di monitoraggio di I e II
livello (valori di defogliazione media), sia quelli emergenti dal monitoraggio continuo ed estensivo dei danni biotici ed abiotici riscontrabili in bosco. Tali programmi di monitoraggio, svolti in
stretta collaborazione e per conto del Servizio Foreste e fauna della PAT, forniscono un quadro
dettagliato dell’attuale stato di salute dei soprassuoli trentini e rendono possibile il raffronto con
la situazione degli ultimi decenni, anche alla luce dell’andamento climatico e del suo impatto sui
fenomeni osservati.
Il contributo è stato curato da Cristina Salvadori del Centro Trasferimento Tecnologico della
FEM, che con il suo gruppo di lavoro segue la problematica da oltre vent’anni attraverso attività
diagnostiche, formative, di rilievo, raccolta ed elaborazione dei dati.
Chimica in pratica - Esercitazioni e laboratorio
Edagricole, Gruppo24ore
Il volume “Chimica in pratica” rappresenta il frutto di più di vent’anni di docenza di chimica della
prof.ssa Alessandra Alagna e del ITP p.a. Flavia Liuzzi presso all’Istituto Agrario di San Michele
all’Adige. In questo periodo hanno elaborato, perfezionato e raccolto parecchie esercitazioni da
svolgersi in laboratorio chimico. Il presente lavoro è quindi il risultato di una lunga esperienza
d’insegnamento ma soprattutto, e questo è l’aspetto forse più rilevante , di una proficua collaborazione tra due docenti che da anni gestiscono congiuntamente il corso di chimica e relative
esercitazioni presso il corso per perito agrario dell’Istituto Tecnico Agrario.
L’opera è stata pubblicata dalla casa editrice Edagricole - Edizioni agricole de Il Sole 24 Ore nel luglio 2010. L’opera è costituita da 360 pagine : 46 capitoli che propongono 77 esperienze pratiche;
contiene circa 100 illustrazioni fotografiche, una trentina di schemi, tabelle e grafici, 34 schede di
valutazione del rischio e più di 100 esercizi. Le immagini ritraggono le attrezzature dei laboratori
chimici della scuola dell’Istituto Agrario di San Michele a/A.
Giornata Dimostrativa del Progetto BioTec.
San Michele all’Adige - FEM, Aula Magna
20 DICEMBRE 2010 ore 14:30
Antichi vitigni del Trentino
Presentazione del libro “Antichi vitigni del Trentino”
di Tiziano Tomasi e Marco Stefanini.
Per gli approfondimenti sulle notizie pubblicate e sulle modalità di ricevimento della rivista IASMA Notizie, scrivere a [email protected]
IASMA Notizie n. 14 - Novembre 2010 - Direttore responsabile Michele Pontalti - caporedattore Silvia Ceschini
Comitato di redazione Ivano Artuso, Alessandra Lucianer, Lucia Martinelli, Marina Monfredini, Giancarlo Orsingher, Flavio Pinamonti, Cecilia Trentin
Hanno collaborato Daniela Bona, Andrea Cristoforetti, Gastone Dallago, Lorenzo Forlin, Antonio Fuganti, Luca Grandi, Heidi C Hauffe, Alessandra Lucianer, Fernando Maines, Francesco Penner,
Flavio Pinamonti, Silvia Silvestri, Francesco Spagnolli, Aldo Valentini, Cristiano Vernesi, Corrado Zanetti - Fotografie Archivio Fondazione E. Mach, archivi P&A
Direzione e amministrazione Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige (TN), Via E. Mach 1 - Progetto e realizzazione grafica Palma & Associati - Stampa Litotipografia Editrice Alcione
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IASMA NOTIZIE SPECIALE n. 14 novembre 2010