RSA CARDINAL COLOMBO VIA VERDI 5 –21020 CASCIAGO (VA) TEL. 0332/224720 –FAX 0332/225294 [email protected] Sede legale e direzione : via Colleoni, 5 –20022 Castano Primo (MI) Tel. 0331/880356 - Fax 0331/880669 www.fondazionecolleoni.it - email: [email protected] 2 MISSION CAPITOLO 1 PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE COLLEONI Un secolo di storia pag. 5 CAPITOLO 2 CONNOTAZIONI DELLA STRUTTURA Caratteristiche della Residenza camere, spazi comuni, palestra, corridoi, ascensore, bagni ,mezziperl amobi l i zzazi onedel l ’ ospi t e,cappel l a, climatizzazione pag. 6 CAPITOLO 3 Operatori della Residenza Organico pag. 7 CAPITOLO 4 Servizi offerti agli Ospiti Attività assistenziale, il servizio infermieristico. Servizio fisioterapico, il servizio medico. L’ at t i vi t àsoci o-ani mat i va,ser vi zigener al ial l ’ ospi t e. Menù tipo, ed inoltre… pag. 8 CAPITOLO 5 Sicurezza sul lavoro e sorveglianza sanitaria. pag. 11 CAPITOLO 6 Notizie utili per famigliari e visitatori Giornali e biblioteca. Il volontariato. Professione del culto Le visite agli ospiti. Divieto di fumo. Personalizzazione delle camere. Tutela delle persone. Rispetto al trattamento dei dati personali. Denaro e oggetti di valore. Telefono Operatori geriatrici pag. 12 CAPITOLO 7 Giornata " tipo " degli Ospiti Planing giornata tipo. pag. 14 CAPITOLO 8 Modalità di accoglienza in Rsa Accoglienza. Presa in carico. Dimissione. Decesso pag. 16 CAPITOLO 9 Costi del servizio Retta per camera, deposito cauzionale. pag. 17 CAPITOLO 10 Regolamento Articoli 1>20 pag. 18 CAPITOLO 11 Carta dei Diritti Carta dei diritti della persona anziana. La persona anziana al centro dei diritti e dei doveri la persona anziana ha il diritto.. la società e le istituzioni hanno il dovere.. pag. 21 3 CAPITOLO 12 Per raggiungerci Da Milano In treno pag. 25 CAPITOLO 13 Questionario di soddisfazione Allegato pag. 26 4 MISSION Gentile utente nel salutarLa cordialmente, assicuriamo a Lei e al Suo famigliare la piena disponibilità dei nostri operatori geriatrici nel soddisfare ogni Sua necessità di supporto e aiuto per affrontare il difficile momento che ha accompagnato la Sua scelta e determinato la richiesta dei nostri servizi assistenziali. La nost r a Fondazi one“ F.Col l eoniDeMaest r i ”o. n. l . u. s. ,è i mpegnat aad of f r i r ei nsi eme ad una moderna ed efficace assistenza medica, infermieristica e assistenziale, anche un soggiorno per quanto possibile sereno e ricco di rapporti umani. Alo scopo di facilitarLe la degenza, questo opuscolo Le potrà fornire in modo semplice ed efficace alcune informazioni essenziali sul funzionamento e sull'organizzazione della nostra Residenza. Le saremo riconoscenti, inoltre, se vorrà comunicare tramite il questionario di soddisfazione allegato le Sue eventuali osservazioni, critiche, o proposte, che saranno tenute nella giusta considerazione. E' con questo proposito ed impegno che le porgiamo il nostro cordiale benvenuto. La Direzione 5 CAPITOLO 1 PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE COLLEONI La contessa Francesca De Maestri vedova del nobile Federico Colleoni, donna assai impegnata nelle opere caritative a beneficio della comunità, nel 1896 acquistò un terreno in prossimità della chiesa di San Rocco, ove nel 1902 fece costruire un ospedal e dest i nat o aimal at icast anesimeno abbi ent i , del l ’ uno e del l ’ al t r o sesso, sebbene con preferenza per i coloni delle sue terre, tra i quali gli abitanti della Cascina Malpaga. Perpr ender sicur adeimal at i ,venner ochi amat et r eSuor edel l ’ Or di nedel l aCar i t àodi Maria Bambina, ed il 26 novembre del 1903 si poté accogliere il primo gruppo di sei degenti. In aggiunta al l ’ edi f i ci o or i gi nar i o, dove t r ovavano post o anche una cappel l a e l ’ abi t azi one del l e Suor e, nel1907 venne cost r ui t a una nuova al a che per mi se di aument ar el acapaci t àdel l ’ ospedal ea40post i .Disegui t oanchei lnumer odel l eSuor e fu aumentato a cinque e ad esse si aggiunsero anche due infermiere laiche. Il 23 marzo del 1907 la Contessa dispose nel suo testamento che alla sua morte venisse fondata una Opera Pia (alla quale lasciava in eredità una certa parte dei suoi beni) che avrebbe dovuto fornire i mezzidisost ent ament o al l ’ ospedal e,cur andone l ’ ammi ni st r azi one. La pi anobi l donnamor ìi l2 ot t obr edel1910,dopo una“ l ungavi t a spesaperoper edi Fede e diCar i t à” ,come r i por t ai nol t r el al api de post a sul l a sua t omba nelCi mi t er o Monumentale di Milano. Nelpi eno r i spet t o del l e sue vol ont à venne per t ant oi st i t ui t al ’" Opera Pia Francesca Colleoni De Maestri” ,successi vament et r asf or mat ai n Ent e mor al e con r egi o decr et o del 17 marzo 1910. Le at t i vi t à del l ’ ent e venner o di sci pl i nat e da uno St at ut o, basat o sulle disposizioni testamentarie della Fondatrice, che è rimasto in vigore sostanzialmente inalterato sino ad oggi. Nel 1994 la Regione Lombardia ha riconosciuto alla Fondazione la qualifica di “o. n. l . u. s. ”(organizzazione non lucrativa di utilità sociale). Difatti nel corso degli anni l'originario ospedale si è poi trasformato in una Casa di riposo, riservata ad ospiti di sesso femminile. L’ at t ual e edi f i ci oèf r ut t o diun consi st ent ei nt er vent o edi l i zi ot er mi nat o al l af i ne del 2000, in grado di ospitare 108 ospiti in ambienti funzionali, luminosi e rispondenti alle più recenti e moderne prescrizioni in tema di residenze per ospiti anziani non autosufficienti e/o con patologia cronico-degenerativa. Negli ultimi anni la Fondazione Colleoni onlus, alla residenza di Castano ha affiancato al t r icent r idieccel l enza perl ’ assi st enzaalpazi ent eger i at r i co,cheadessof annopar t e i nt egr ant edel l eat t i vi t àdel l ’ ent e: Il Centro Riabilitativo Geriatrico e R.S.A. sede ad Asso ( Co). La “CasaOspi t al i t àAnzi ani ”, R.S.A. di Rescaldina (Mi). La “Car di nalCol ombo”, R.S.A. sita a Morosolo di Casciago (VA). La Fondazione, con lo stesso impegno profuso dagli Amministratori del passato provvede alla loro gestione mantenendo fede non solo alle " disposizioni testamentarie " della Contessa Francesca De Maestri vedova Colleoni, ma ai nobili principi e ideali su cui si appoggia la natura stessa non lucrativa della Fondazione. 6 CAPITOLO 2 CONNOTAZIONI DELLA STRUTTURA Le caratteristiche della residenza R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) per anziani non autosufficienti 68 posti letto 2.1 Le Camere I 68 posti letto sono accolti in camere singole, doppie e triple, tutte con servizi e modernamente arredate e dotate di telefono, TV e filodiffusione, impianto centralizzato per l ’ ossi geno,i mpi ant operi lrinfrescamento e il ricambio dell'aria. 2.2 Gli spazi comuni La struttura, di recente realizzazione, è una splendida residenza frutto di grande generosità al servizio delle persone anziane del territorio, in grado di ospitare 68 persone suddivise su duepi ani .Sor t aperi ni zi at i vadel l apar r occhi aS.Ambr ogi odiMor osol o,suppor t at adal l ’ ai ut o diun benef at t or el ocal e,ha vi st oi lgener oso cont r i but o dient ie per sone del l ’ Ar ci di ocesidi Milano. Gli ampi soggiorni e locali destinati al pranzo e alle attività occupazionali e ricreative ai piani e nel seminterrato, permettono il tranquillo svolgersi della vita quotidiana. L’ i nt ent o è st at o di accostare ad ambienti belli, luminosi e confortevoli, una gestione funzionale ed efficiente, i n gr ado diassi cur ar ei lbenesser e psi cof i si co e spi r i t ual e del l ’ ospi t e,post o alcent r o diogni attenzione; alla cui serenità, posti i limiti della non autosufficienza, concorrono tutte le varie articolazioni e professionalità attive della residenza. L’ i mpi ant o vi deo e di f f usi one dà l a possi bi l i t à disegui r el ef unzi onir el i gi ose of f i ci at e nel l a graziosa cappella. 2.3 Palestra attrezzata Nella palestra attrezzata, dotata di apparecchiature per fisiokinesiterapia, si esercita la riabilitazione e il mantenimento delle residue capacità fisiche e motorie. Le attività sono assicurate da fisioterapisti della riabilitazione, coordinati in una organizzazione sanitaria su stretta valutazione fisiatrica. 2.4 Corridoi I corridoi sono ampi e luminosi, privi di barriere architettoniche, muniti di corrimano e collegano tra loro i vari ambienti in cui vivono gli ospiti. 2.5 Ascensore e montalettighe L' edificio è dotato di ascensore e montalettighe che permettono di raggiungere agevolmente i vari nuclei e gli ambienti adibiti ai servizi assistenziali. 2.6 Bagni attrezzati I bagni attrezzati, presenti in ogni nucleo, oltre ai servizi igienici provvisti di maniglioni di appoggio, sono dotati di vasca da bagno at t r ezzat a d’ ul t i ma gener azi one con accor gi ment i ergonomici che tengono presente sia l'esigenza dell'ospite che le difficoltà dell'operatore. Lamaggi orpar t esonodot at idimi scel at or icont emper at ur ad’ er ogazi onepr ogr ammat ae dispositivi automatici di sanificazione della vasca medesima. 2.7 Sollevatori e carrelli di trasferimento ospiti Ogni piano di degenza è dotato di "sollevatore di persona" a funzionamento elettrico e munito di idonea imbracatura per gli ospiti che presentano i più severi deficit motori. 7 2.8 Cappella Si accede direttamente dall ’ i ngr esso e dainucl eidiassi st enza nelpi ano semi nt er r at o; è dotata di arredi semplici ma curata nei particolari con splendide icone della via crucis, vet r at eeunast at uai nl egnodelCr i st o;i lt ut t ocont r i bui sceacr ear eun’ at mosf er acar i cadi spiritualità. 2.9 Impianto di ricambio e raffrescamento Consente il mantenimento delle adeguate condizioni di climatizzazione e aerazione in ogni per i ododel l ’ anno. 2.10 Impianto Gas-medicale Centralizzato ed usufruibile da ogni posto letto. 8 CAPITOLO 3 STRUTTURA ORGANIZZATIVA E ORGANIGRAMMA PERSONALE IMPIEGATO Organico personale di assistenza: Medico Responsabile della R.S.A. Medici di supporto e continuità + medici specialisti consulenti (fisiatra, geriatra). Infermiera responsabile della R.S.A. Addette ai servizi amministrativi / ufficio ospiti della residenza Infermieri professionali di nucleo (copertura 24 h) Operatori dei servizi socio-assistenziali Fisioterapisti della riabilitazione Animatori Servizi di pulizia della residenza Servizio di manutenzione (Ditte primarie esterne) Parrucchiera e pedicure Servizio ristorazione (Società convenzionata) Servizio lavanderia piana (Società convenzionata) 9 CAPITOLO 4 SERVIZI OFFERTI AGLI OSPITI 4.1 Ufficio Relazione con il Pubblico (URP) Questo ufficio è preposto a fornire notizie generali del Centro residenziale dal * Lunedì –Venerdì mattino 9.30-12.30; pomeriggio 14.00-17.00 * Sabato mattino 9.30-12.30 Ospiti e famigliari potranno esprimere lamentele e apprezzamenti in merito ai servizi offerti ut i l i zzandoi lquest i onar i odisoddi sf azi onedi sponi bi l epr essol ’ u. r . p.I lmedesi mouf f i ci o risponderà in merito ai quesiti posti entro 10 giorni. 4.2 L’ at t i vi t àassi st enzi al e I l r uol o del l ’ oper at or e sani t ar i o si decl i na non sol o at t r aver so l ’ ai ut o al l ’ ospi t e nel l ’ espl et ament o deibi sogniquot i di ani ,con f unzi one disuper vi si one,vi gi l anza e controllo, ma soprattutto si traduce in capacità relazionali, di ascolto e di attenzione, con disponibilità al l ’ i nt er azi one at t i va e al l a gest i one delt empo l i ber o del l ’ anzi ano con at t ivi t à d’ i ni zi at i va autonoma (lettura del giornale, giochi, passeggiate in giardino, canti, balli, giorno della bel l ezza, ecc. ) o pr oget t ual i condi vi se ( l abor at or i a pr oget t o con l ’ educat r i ce o l a fisioterapista, o momenti di integrazione con le attività della Residenza Assistenziale). L’ oper at or er i ceve ed esegue l ei ndi cazi onidelmedi co e del l ’ i nf er mi er e pr ofessionale per quanto attiene le problematiche sanitario-igieniche ed alimentari. 4.3 Il servizio infermieristico Svolto da operatori professionali con una coper t ur a sul l e 24 or e,quel l o del l ’ i nf er mi er e è un ruolo prioritario sia a livello sanitario che psico-assi st enzi al e.E’t r al ef i gur e por t ant idel l a or gani zzazi one, i lt r ami t e pr i nci pal e t r a bi sogni assi st enzi al i del l ’ ospi t e e l e evi denze sanitarie, ne comprende i procedimenti più propriamente assistenziali, quali la somministrazione dei farmaci prescritti dai medici, il monitoraggio dei parametri, la prevenzione di ulcere da decubito, gli eventuali prelievi per esami diagnostici. Pr opr i o i n campo ger i at r i co l ’ I P super a i l vecchi o e r i dut t i vo compi t o di “ assi st er e l ’ ammal at o” ,“ cont r ol l ar ei lsi nt omo” ,peri nt r odur r ei lnuovo ed espansi vo compi t o di“ f ar si car i codel l agl obal i t àdel l aper sona”e“ pr ender sicur adelbenesser epsi cof i si codel l ’ anzi ano” . 4.4 Il servizio di fisiokinesiterapia Il trattamento riabilitativo va sempre più assumendo un ruolo cent r al e nel l ’ at t i vi t à assistenziale delle RSA. Distinguiamo nel servizio di fisioterapia, la rieducazione funzionale e la riattivazione funzionale. La rieducazione funzionale prevede il controllo della menomazione, la reintegrazione della disabilità, la cor r ezi one del l ’ handi cap al l o scopo diacqui si r e o mant ener e aut onomi a e/ o autosufficienza. Comprende pertanto, trattamenti terapeutici specifici, forniti dal personale specializzato, volti a recuperare singole funzioni perdute a causa di una specifica malattia, tende al massimo r ecuper of i si co,psi chi coesoci al e,consent i t odal l er esi duepossi bi l i t àdel l ’ i ndi vi duoanzi ano. La riattivazione comprende gli interventi generici di stimolo ed esercizio psicofisico rivolti a contrastare il decadimento generale delle numerose funzioni nella persona anziana, utile applicazione nella correzione delle ipocinesie (poco movimento). A t al e scopo è st at ai st i t ui t al a“ gi nnast i ca digr uppo” con l ’ i nt ent o dii ncr ement ar el a movi ment azi oneel asoci al i zzazi onedel l ’ ospi t e. L’ at t i vi t à dif i si oki nesi t er api a,svol t a pr esso l ’ apposi t a pal est r a vi ene ef f et t uat a dall unedìal vener dì ,nel l ’ ar co del l a gi or nat a sul l a basedel le prescrizioni mediche specialistiche (fisiatra) e secondo quanto stabilito dal piano riabilitativo di ciascun ospite 10 4.5 Il servizio medico Assi cur al apr evenzi one,l adi agnosi ,l at er api ael ar i abi l i t azi onedel l ’ ospi t eanzi ano,af f et t oi l più delle volte da polipatologie a decorso cronico, deficit cognitivi e neurologici con rilevanti risvolti sociali, relazionali, comportamentali. L’ at t i vi t à pr event i va occupa ancor a nel l ’ anzi ano uno spazi o dir i l i evo,essendo r i vol t a al l a pr of i l assidel l ’ i nf l uenza, i lmoni t or aggi o deldi abet e mel l i t o, degl iabusial i ment ar i , del l a denutrizione e della disidratazione, alla prevenzi one deidecubi t i , del l ’ost eopor osi , del diabete e alla conservazione di una adeguata attività mentale er el azi onal e.L’ at t i vi t à di agnost i ca e t er apeut i ca siar t i col a sul l a vi si t a medi ca al l ’ i ngr esso e per i odi ca, sul l a val ut azi one f unzi onal e, l ’ aggi ornamento della cartella clinica, le ev. visite specialistiche (condizionate da esigenze cliniche particolari), sugli esami ematochimici e strumentali (sistematici ed al bisogno), sui vari interventi diagnostici e sui provvedimenti terapeutici che si rendessero necessari durante la degenza. 4.6 Il servizio socio-animativo Icompi t idelser vi zi o compr endono t al al t r ol ’accogl i enza degl iospi t ialmoment o del l ’ i ngr esso i n r esi denza pr evi o cont at t o con ipar ent iper l a compi l azi one del l a scheda soci al e del l ’ ospite al moment odel l ’ i ngr esso. Per aiutare la persona a valorizzare le proprie capacità, conservare il mantenimento ed a volte il r ecuper odel l ’ aut onomi aedel l ’ aut ost i ma,vengonopr omossei nl abor at or ier got er apeut i ci ,t er api e occupazionali, stimolazione artistica, ludoterapia, comunicazione. I lpr oget t o ani mat i vo pr ende i n ser i a consi der azi one l ’ i nf l uenza deif at t or icul t ur al i ,f ami gl i ar ie sociali sul delicato equilibrio della persona che invecchia, portata in qualche caso al disimpegno, alla rinuncia edal l aper di t adel l ’ aut ost i ma. Punti fondamentali di questo progetto sono: l ’ i ndi vi duazi onedist r at egi eperi lsuper ament odel l epassi vi t àcompor t ament al i del l ’ anzi anoospi t edel l est r ut t ur er esi denzi al i ; l ’ i dent i f i cazi onedimodel l idii nt er vent oani mat i vo a sostegno delle capacità f unzi onal ier el azi onal idel l ’ anzi anoospi t e; l aval ut azi onedel l ’ ef f i caci adel l et ecni cher i spet t oagl iobbi et t i vidimant eni ment o ed eventuale recupero delle capacità funzionali e relazionali della persona anziana. coordinament odeivol ont ar ichepr est anol al or ooper aal l ’ i nt er nodel l ar esi denza; contatti con il territorio (servizi sociali comunali, asl, altre strutture); Il abor at or isono mol t epl i cie compr endono:i lsal one pol i val ent e con l ’ ar ea dipi t t ur a e di segno, ritagl i o,col l age,l al et t ur adiquot i di aniel i br i ,l apr oi ezi onedidi aposi t i vee/ of i l m.l ’ or gani zzazi one dispet t acol it eat r al i ,l ’ ascol t o disi ngol ist r ument i ,l a pr esent azi one dipr ogr ammir adi of oni cie televisivi, il gioco della tombola, del cruciverba, etc. etc. PROGETTI INDIVIDUALI DI TIPO OCCUPAZIONALE: Considerando la storia per sonal eel e at t i vi t à svol t e pr i ma del l ’ i ngr esso sicer cher à, quando possi bi l e, di garantire una certa continuità di abitudini e abilità. Rientrano nei progetti individuali i laboratori (cucito, cucina, orto e giardinaggio, pittura), il riordino degli spazi e le piccole collaborazioni con gli operatori del nucleo. PROGETTI INDIVIDUALI MIRATI: Considerando le problematiche specifiche si attivano campi specifici di attività (es. laboratorio di musicoterapica-contatto, laboratorio cognitivo, laboratorio di scrittura, cambio del calendario, ecc.) PROGETTI GENERALI E PERIODICI: Sono attività che hanno implicitamente funzione terapeutica e di stimolo. Rientrano in questa categoria tutti i laboratori creativi(taglio, decoro, pittura, disegni, decoupage, tecniche artistiche, manipolazione), i laboratori musicali (coro, ascolto di brani e loro storia, canti legati alle festività), i laboratori stagionali e legati alle festività (preparazione addobbi, ricorrenze, caratterizzazione degli ambienti in base alla stagione) 11 PROGETTO INTERGENERAZIONALE: E’ un l abor at or i o che pr evede l ’ i nt er azi one r el azi onal et r aanzi aniebambi nidel l aI I I °el ement ar ediMor osol o,f avor endo l ’ i ncont r o e il dialogo fra le generazioni. 4.5. SERVIZI GENERALIALL’ OSPITE 4.5.1 La cucina A particolari esigenze nutrizionali della persona viene data risposta con specifiche diete. Qualora non siano presenti restrizioni alimentari dovute a malattie, allergie o intolleranze, il menù prevede tre scel t e l i ber ament e ef f et t uabi l i dal l ’ ospi t e. La composi zi one del l a di et a è par t i col ar ment e cur at a, per f or ni r e al l ’ anzi ano el ement i nutritivi e calorie sufficienti alla sua condizione, senza tralasciare le tradizioni locali ed i gusti particolari. La giornata alimentare prevede prima colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. I past i vengono consumat i nel l ’ apposi t a sal a da pr anzo. Il porzionamento e la distribuzione dei pasti deve essere eseguito solo dal personale incaricato, in rispetto e salvaguardia delle normative sanitarie vigenti. I menù proposti prevedono una rotazione stagionale e sono supervisionati anche con il medico e la caposala della Residenza. La società che eroga il servizio di cucina mette eventualmente a disposizione una dietologa per particolari esigenze. Colazione Spuntino Pranzo Merenda Cena Ore 9.00 Ore 10.30-10.45 Ore 12.00 Ore 15.20 Ore 17.45 Menu Tipo invernale Lunedì Pranzo Passato di verdura Pastina in brodo Cassuola Misto di affettati e formaggi Polenta Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Minestrone con crostino Bastoncini di pesce Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Minestra di verdure con pasta Tortino di patate Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Frutta di stagione Martedì Risotto alle verdure Coniglio in umido Macedonia di verdure Frutta di stagione Mercoledì Maccheroni al ragu’ Frittata con verdure Insalata verde Frutta di stagione Giovedì Risotto con funghi Bollito misto con salsa verde Zucchine trifolate Frutta di stagione Venerdì Ravioli burro e salvia Filetto di pesce al forno Patate al forno Frutta di stagione Sabato Cena Pasta al pesto Polpette al forno Finocchi alla parmigiana Pasta e patate Menu Tipo estivo Lunedì Frutta di stagione Martedì Verdura cotta di stagione Risotto alle verdure Petti di pollo al marsala Macedonia di verdure Frutta di stagione Mercoledì Maccheroncini al ragu’ Tonnato Insalata verde Frutta di stagione Giovedì Insalata di riso Scaloppa vitellone al vino bianco Coste lessate Pizza Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Minestrone primavera Involtini di prosciutto e formaggio Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Passato di verdura Wurstel Pranzo Pasta pomodoro e piselli Arrosto di maiale al forno Puré di patate Frutta di stagione Venerdì Gnocchi al pomodoro Filetto di platessa alla milanese Carote cotte Misto di affettati Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Minestrone con riso Tortino di patate Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Quadrucci in brodo Torta pasqualina Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Passato di verdura con riso Panzarotti Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Zuppa di verdure Mozzarella alla caprese Penneal l ’ or t ol ana Polpettone dello chef Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Riso e prezzemolo Pizza Finocchi alla parmigiana Verdura cotta di stagione Frutta di stagione Sabato Cena Pancotto 12 Lasagne al forno Pollo al forno Frutta di stagione / frutta cotta Pancotto Bresaola Patate fritte Prosciutto cotto Frutta di stagione Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Frutta di stagione Domenica Dolce Frutta di stagione Domenica Antipasto assortito Risotto con funghi Pollo al forno con patate fritte Frutta di stagione Dolce Frutta di stagione / frutta cotta Crema di legumi Affettati e formaggio Prosciutto cotto Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta 4.5.2 ALTRI SERVIZI E’at t i voun ser vi zi odidi st r i buzi oneaut omat i cadibevandecal de,bi bi t eepast i cceria varia in un locale destinato. E' garantito e gratuito il servizio di parrucchiera e pedicure. L’ uf f i ci oospi t isi t uat oal l ’ i ngr essosvol get r al ’ al t r oat t i vi t àdii nf or mazi oneedismi st ament o delle eventuali telefonate. Magazzino: il servizio è preposto al ricevimento delle merci al loro controllo ed alla distribuzione dei prodotti ai singoli reparti. La cura delle pulizie degli spazi collettivi, delle camere e dei relativi servizi è assicurata da personale incaricato della residenza. Manutenzione stabili ed impianti: il servizio è assicurato da una squadra di addetti preposti alla manutenzione ordinaria di immobili, aree verdi, impianti elettrici ed idro-termo sanitari nonché alla conduzione della centrale termica. 13 CAPITOLO 5 SICUREZZA SUL LAVORO E SORVEGLIANZA SANITARIA La legislazione Con il decreto legislativo 81/08 insieme agli articoli della 2 16/9 del D. Lsg 494/96, è stato completato il quadro legislativo che impegna le amministrazioni pubbliche e private alla rigorosa e vigile attenzione delle normative, migliorare il grado di tutela e della salute dei lavoratori mediante un sistema organico di i ndi vi duazi one,val ut azi one ed el i mi nazi one o r i duzi one deir i schinel l ’ ambi ent e di lavoro. Sono st at ei ndi vi duat e e nomi nat e per sone r esponsabi l iper l ’ at t uazi one,l a gestione ed il controllo delle norme 81/08, e precisamente: il responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RSL); il responsabile per la struttura sanitaria (RSPP); il medico competente per la salute dei lavoratori, che ha predisposto il piano sanitario per i rischi specifici del personale (MC). 14 CAPITOLO 6 NOTIZIE UTILI PER FAMIGLIARI E VISITATORI Giornali e biblioteca Per chi lo desidera, sono a disposizione degli ospiti giornali e riviste. Esiste inoltre una biblioteca interna alla quale è possibile accedere rivolgendosi alle educatrici professionali. Le sale soggiorno dei piani sono attrezzate con tavoli, sedie, divani e poltroncine. Questi ambienti sono i luoghi predisposti per incontrare i parenti, per momenti di lettura, relax e di socializzazione. Il volontariato La legge 1/86 della Regione Lombardia definisce volontariato i l“ ser vi zi or esodaici t t adini in modo continuativo, senza fini di lucro, attraverso prestazioni personali, volontarie e gratuite, i ndi vi dual ment eoi ngr uppo,nel l ’ ambi t odel l est r utture pubbliche o private di assistenza o in pr opr i o” . Professione del culto Viene garantito ad ogni ospite libertà di culto: per chi professa la religione cattolica è di sponi bi l e un’ ampi a e conf or t evol e cappel l a, i sacer dot i del l a par r occhi a assi cur ano l ’ assi st enza e l ef unzi onidicul t o. Ognivenerdì pomeriggio, alle ore 16.30, è possibile assistere alla funzione della Santa Messa. Per chi professa altre religioni è possibile contattare i ministri dei vari culti. Le visite agli ospiti I famigliari di norma, hanno libero accesso durante tutta la giornata; si raccomanda di favorire il riposo pomeridiano degli ospiti e garantire un ambiente tranquillo durante i pasti In caso di necessità o aggravamento delle condizioni di salute è permessa la visita in orario notturno, da concordarsi con il medico responsabile. Per motivi igienici e sanitari è vietato sedersi sui letti, affollare le camere e usare i servizi igienici riservati agli ospiti. I visitatori devono astenersi nel portare generi alimentari perché potrebbero essere controindicati rispetto alla dieta personale o al trattamento farmacologico in corso oltre al rispetto della normativa di sicurezza sugli alimenti. Dur ant el e vi si t e medi che e i n occasi one del l ’ i gi ene del l ’ ospi t e,ipar ent ie ivisitatori, sono tenuti a non presenziare in camera. È possi bi l e ef f et t uar e vi si t e gui dat eal l a st r ut t ur a alf i ne dipr ender e vi si one del l ’ ambi ent ee dei servizi offerti; tali visite dovranno essere concordate con la Direzione, che provvederà perl ’ accompagnamento. Si ricorda che è severo il: DIVIETO DI FUMARE In tutti i locali della struttura Legge n°3 art.51 del 16/01/2003 Personalizzazione delle camere La Direzione permette e incoraggia la personalizzazione delle camere, purché siano abbellite in modo dignitoso e vengano rispettate le norme di sicurezza. 15 È vietato introdurre e utilizzare apparecchiature elettriche non autorizzate o a gas perché potrebbero causare incidenti. Tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali In adempimento della legge n.196/2003, la Fondazione garantisce il trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare rif er i ment oal l ar i ser vat ezzaeal l ’ i dent i t àper sonal e. Denaro e oggetti di valore Si consiglia vivamente di non tenere presso di sé somme di denaro e oggetti di valore, sidecl i na ognit i po dir esponsabi l i t à da par t e delper sonal e e del l ’ ammi ni strazione per lo smarrimento o il furto degli eventuali valori. La Segreteria è disponibile per eventuali piccoli depositi Telefono Ognicamer a èdot at a dit el ef ono.L’ i nol t r odel l et el ef onat eest er nedest i nat eagl iospi t i ,dinor ma sarà effettuato dalla segreteria secondo il seguente orario: dal lunedì al venerdì: mattino dalle 9.30 alle 12.30 pomeriggio dalle 14.00 alle 17.00 sabato: mattino dalle 9.30 alle 12.30 Il numero del centralino è il seguente: Tel 0332/224720 e Fax 0332/225294 Si precisa che, per motivi organizzativi, non si garantisce il regolare inoltro delle telefonate in arrivo in orari diversi da quelli indicati. Operatori geriatrici Tutto il personale dipendente è riconoscibile dalla divisa e dal tesserino riportante foto, generalità e qualifica professionale. 16 CAPITOLO 7 GIORNATA " TIPO " DEGLI OSPITI Lagi or nat adel l ’ ospi t eal t er naper i odidii mpegnosani t ar i o-assistenziale, sociale e ludico a periodi di riposo. L’ al i ment azi one è par t i col ar ment e cur at a,perassi cur ar e al l ’ anzi ano inut r i ment ie l e calorie necessarie, mantenendo una certa varietà degli alimenti e considerando nei limiti delle esigenze dietetiche, i gusti particolari legati alle tradizioni culinarie dei singoli anziani. Le prevalenti attività giornaliere sono: 07.00 al zat agr adual eedi gi eneper sonal edel l ’ ospi t e 09.00 colazione e momento di socializzazione 10.00 attività di animazione e/o fisioterapia secondo il programma prestabilito 10.45 idratazione 12.00 pranzo ospiti con necessità di assistenza 12.00 pranzo 12.45 accompagnamento ospiti per il riposo pomeridiano 14.15 alzata 15.20 animazione pomeridiana secondo lo schema settimanale merenda e idratazione 17.45 cena ospiti con necessità di assistenza 18.00 cena 19.00 inizio allettamento per la notte 20.45 giro di controllo e camomilla 17 CAPITOLO 8 MODALITA’DIACCOGLIENZA ACCOGLIENZA Le domande perl ’ i nser i ment oi n list a d’ at t esa sono disponibili sul sito della Fondazi oneoppur edi r et t ament epr essol ’ uf f i ci oospi t idel l ar esi denza. Sono costituite da una parte amministrativa e da un parte sanitaria, che una volta compilate in ogni loro parte e complete di tutte le firme richieste, devono essere r i consegnat eal l ’ uf f i ci oospi t i . La data di consegna della domanda la residenza nel comune di Casciago sono le condi zi onidipr i or i t àcheandr annoadet er mi nar el agr aduat or i aperl ’ i ngr essoi n lungodegenza. Quando si rende disponi bi l e un post oi n R. S. A. ,l ’ uf f i ci o ospi t io ir esponsabi l i del l ar esi denza comuni cano alpr i mo r i chi edent ei nl i st a d’ at t esa l a di sponi bi l i t à del posto attivando: 1° organizzazione, si pr ovvede al l a def i ni zi one del l ’ i ngr esso i n R. S. A. del l ’ ospi t e, sist abi l i sce i l gi or no, l ’ or ael e modal i t à di ar r i vo, l ’ event ual e presenza di accompagnatori/famigliari, gli eventuali documentazioni mancanti. 2° arrivo i nr esi denza e accogl i enza da par t e degl ioper at or idel l ’ equi pe di nucleo che dopo aver fatto conoscenza e f ami l i ar i zzat o con l ’ ospi t e, l o accompagnano presso il proprio nucleo di appartenenza ove è collocata la camera ove soggiornerà mostrandogli in seguito gli ambienti di servizio e i luoghi comuni. 3° ambientamento con ospiti e personale stesso del nucleo, approfondita conoscenza dei l uoghi e degl i spazi , suppor t o per l ’ or i ent ament o e i l riconoscimento dei vari operatori, supporto per gli orari (pasti, merende, messa, etc.). 4° disbrigo delle formalità burocratiche relative all’accettazione in comunità I parenti sono invitati a consegnare i seguenti documenti: cartad’ i dent i t à codice fiscale tessera sanitaria tessera esenzione verbal ed’ i nval i di t à tessera invalidità autorizzazione legge 196/2003 PRESA IN CARICO La prima visita serve per rilevare: primo inquadramento dei problemi clinici e funzionali rilevazione di eventuali problemi acuti 18 rilevazione dei rischi e/o dei problemi quali: cadute, decubiti, disfagia, disidratazione, problemi comportamentali che possano compromettere la sicurezza del paziente. Il medico inizia la compilazione della cartella clinica inserendo le seguenti informazioni: area famigliare ar eaf unzi onal econpar t i col ar er i guar doal l ’ usodiausi l ie/ opr esi di anamnesi f i si ol ogi ca ( con par t i col ar e r i f er i ment o al l ’ al i ment azi one, alla cont i nenza,al l ’ al voedal l adi ur esi ) anamnesi patologica remota anamnesi patologica prossima (con particolare riferimento a patologie intercorrenti o complicanze patologiche croniche, ospedalizzazioni per patologie mediche ed interventi chirurgici, eventi sociali, cadute e modi f i cazi onidel l ’ aut onomi a,del l acogni t i vi t à,delcompor t ament o anamnesi farmacologica Il personale di reparto sulla base delle informazioni anamnestiche e clinicofunzionali stila la consegna inserendo i seguenti moduli: - monitoraggio dei parametri vitali (polso, pressione, temperatura) - monitoraggio della diuresi - prescrizione farmaco-terapia - rilievo della necessità di opportuni presidi (materassino antidecubito, ausili per gli spostamenti) - monitoraggio provvisorio per alimentazione, alvo, sonno, diuresi, comportamento L’ i nf er mi er e esegue ECG alr i cover at o ment r e ent r o 10 gi or nisief f et t uer anno esamiemat i ciedRX t or acesenongi àef f et t uat ipr i madel l ’ i ngr esso. Ent r o 10 gi or ni l ’ èqui pe sani t ar i a (medico, infermiere, ASA, fisioterapista, animatore) esegue l e val ut azi onif unzi onal iche r i guar dano l ’ ar ea del l ’ aut onomi a, l ’ ar ea cogni t i va e l ’ ar ea r i abi l i t at i va. Alla luce dei risultati della valutazione multidimensionale (VMD), della osservazione comportamentale, relazionale e della analisi dei problemi clinici, vengono concordati gli obiettivi del progetto individualizzato (P.A.I.). DIMISSIONE ART. 01 L’ Ospi t e può di met t er sivol ont ar i ament e,pr evi a comuni cazi one scr i t t a al meno 15 gg.pr i ma del l adat adel l ’ ul t i mogi or nodiSuapr esenza in Struttura, alla Direzione della RSA. ART. 02 L’ Ammi ni st r azi one può di met t er e l ’ Ospi t e con pr opr i o pr ovvedi ment o per gr avi comportamenti, non conformi alle regole di convivenza nella RSA. ART. 03 Il mancato o ritardato pagamento, anche parziale, della retta, comporta, sulle somme scoper t e,l ’ appl i cazi onedel l ’ i nt er essel egal evi gent e.I n casodimor osi t àpr ot r at t aperpi ù di due mesi, salvo casi specifici accertati dalla Direzione Generale della Fondazione, si pr oceder à al l e di mi ssi oni del l ’ Ospi t e, pr evio avviso scritto a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. ART. 04 I n caso didi mi ssi onidel l ’ ospi t e dur ant e ipr i miqui ndi cigi or nidelmese,l ar et t a mensi l e verrà ridotta del 50%. Dal sedicesimo giorno in poi , la retta non subirà nessuna riduzione. 19 DECESSO OSPITI In caso di decesso di un ospite si esige la massima trasparenza con le imprese di pompe funebri. Lascel t adel l ’ i mpr esaèdiescl usi vacompet enzadeif ami gl i ar idel l ’ ospi t est esso. La spesa relativa alle onoranze funebri, incluso il servizio religioso, qualora richiesto, é a totale carico dei famigliari. La legge regionale 18/11/2003 n°22, disciplina con precisione la normativa in tema di attività funebri e regolamentazione delle camere mortuarie nelle strutture sociosanitarie, con separazione netta e severa delle attività funerarie di qualsivoglia tipo dalla gestione delle residenze socio-assistenziali. 20 CAPITOLO 9 COSTI DEL SERVIZIO –ANNO 2011 Camera singola €2.150,00 Camera due letti €2.035,00 Camera tre letti €1. 930,00 Pagamento mensile anticipato NO Preavviso di dimissione NO Deposito cauzionale (infruttifero a rendere) Specifiche economiche particolari posticipato SI Giorni di preavviso X 10 SI Importo X una mensilità In caso di ricovero ospedaliero con degenza superiore a 7 giorni consecutivi, la retta di degenza mensile in RSA subisce una riduzione del 20%. I ncasodidi mi ssi onee/ odecessodel l ’ ospi t eent r oipr i mi15 giorni del mese, la retta mensile viene ridotta del 50%. Nessuna riduzione in caso di dimissione e/o decesso dal 16esimo giorno in poi. La retta comprende: Assistenza medica, infermieristica, fisioterapia Acqua, Vino e caffè ai pasti Bibite, succhi di frutta, te, caffè fuori pasto, Spuntini e merende Servizio di parrucchiera e pedicure una volta al mese Medicinali Servizio di animazione Servizio di lavanderia per biancheria piana Vitto Pr esi diperl ’ i ncont i nenza Il trasporto per visite specialistiche e/o esami diagnostici strumentali richiesti dai nostri medici Riscaldamento 21 La retta NON comprende: Lavaggio biancheria personale Il trasporto per visite specialistiche e/o esami diagnostici strumentali non richieste dai nostri medici e/o uscite per motivi personali Il servizio di parrucchiera eccedente il servizio mensile gratuito con tariffario esposto in bacheca vicino alla reception Visite specialistiche Spese funerarie Le rette sono a scadenza mensile e sono complessivamente in regime di accreditamento regionale. DEPOSITO CAUZIONALE INFRUTTIFERO Importo da versarsi in misura pari alla retta mensile di competenza. Entro la fine di marzo di ciascun anno, viene ril asci at oaci ascunospi t e,l ’ apposi t ocedolino attestante le spese sostenute suddivise tra prestazioni sanitarie ed alberghiere, allo scopo di per met t er eun’ adeguat acompi l azi onedel l edi chi ar azi onif i scal idicompet enza. ( Vedi art.5 - art.6 - art.7 - art.8 del seguente regolamento) 22 CAPITOLO 10 REGOLAMENTO ART. 1 Possono essere ammessi alla R.S.A. persone adulte sia di sesso femminile che di sesso maschile perl e qual iesi st ano pr esuppost ispeci f i cial l ’ i ngr esso enecessi t à diassi st enza continua, altrimenti non in grado di provvedere ad una serena e decorosa esistenza, inoltre che si trovino nelle condizioni previste dal presente Regolamento. ART. 2 Per essere ammessi alla residenza le ospiti devono aver compiuto, al momento della domanda, il sessantacinquesimo anno di età. ART. 3 La domanda di ammi ssi onei nr egi med’ accr edi t ament or egi onal edeveesser ecompi l at a i nognisuapar t eedisegui t oconsegnat aoi ndi r i zzat aal l ’ uf f i ci oospi t idel l ast r ut t ur aper la quale si richiede la degenza. Quest a vi ene oppor t unament e val ut at a dal l ’ equi pe ger i at r i ca, che sulla base di criteri programmati (data di consegna della domanda, residenza nel comune di Casciago) i nser i sce l ar i chi est ai n una l i st a d’ i ngr esso che def i ni r àl a gr aduat or i a d’ ammi ssi one definitiva. ART. 4 L’ accet t azi one def i ni t i va del l a domanda èsot t ol ’ egi da del l a Di r ezi one ammi ni st r at i va e sanitaria della RSA; comunque è subordinata ai requisiti di idoneità previsti dai r esponsabi l isani t ar ieal l adi chi ar azi onescr i t t adel l ’ ospi t eodiun par ent echesiassume la responsabilità di conoscere e impegnarsi ad osservare le disposizioni del seguente Regolamento, nonché ogni altra norma che, a modifica od integrazione, dovesse essere successivamente emanata. ART. 5 L’ ent i t àdel l ar et t amensi l eèst abi l i t adal l aammi ni st r azi onedel l aFondazi onei nr apporto al costo del vitto e dei vari servizi, determinata sulla base di 365 giorni anno. Il versamento della retta deve essere effettuato entro il 15° giorno di inizio di ogni mese tramite bonifico bancario o R.I.D.. ART. 6 Il pagamento della retta è mensilizzato. Qual or al ’ ospi t er i t ar dasse l ’ i ngr esso r i spet t o al l a dat a diammi ssi one st abi l i t a,l ’ obbl i go delpagament o del l ar et t a decor r e dal l a dat a d’ ammi ssi oneconcordata. In caso di ricovero giornaliero con degenza superiore a sette giorni la retta mensile verrà ridotta del 20%. In caso di dimissioni del l ’ ospi t edur ant ei primi quindici giorni del mese, la retta mensile verrà ridotta del 50%. Dal sedicesimo giorno in poi, la retta non subirà riduzioni. ART. 7 Almoment o del l ’ ammi ssi one è f at t o obbl i go delversamento di un deposito cauzionale i nf r ut t i f er o,a t i t ol o perevent ual idannipr ocur at idal l ’ ospi t e st esso o permor osi t à,par i al l ’ ammont ar edel l ar et t amensi l edicompet enza. ART. 8 La retta comprende le seguenti prestazioni: 1. godimento di una camera ammobiliata ad uno o più posti e dei normali servizi compl ement ar idel l ’ ospi t al i t à. 2. erogazione dei pasti secondo quanto previsto dalla tabella dietetica stabilita dalla direzione della residenza, incluse diete speciali. 3. assistenza sanitaria, infermieristica e fisioterapica a cura del personale della R.S.A. 4. pedicure professionale e parrucchiera 23 ART. 9 Salvo casi di malattia invalidante, il vitto è uguale per tutti gli ospiti e i pasti, qualora non sia stata concessa dispensa specifica ad personam, sono consumati nelle apposite sale. ART. 10 L’ assegnazi one del l a camer a vi ene st abi l i t a dal l a di r ezi one del l ar esi denza sani t ar i a,t enut o cont o,neil i mi t idel l epossi bi l i t à,del l aevent ual epr ef er enzaespr essadal l ’ ospi t ee/ odaisuoi famigliari. È assolutamente vietato qualsiasi cambio arbitrario delle camere fra gli ospiti. È facoltà della direzione disporre tali cambi in rapporto alle esigenze di ospitalità dello stesso. ART. 11 La residenza garantisce la fornitura ed il servizio di lavanderia solo per la biancheria da letto e da bagno. I familiari degli ospiti o loro delegati dovranno, in modo sollecito garantire la fornitura ed il lavaggio della biancheria personale (non possono essere delegati gli operatori della Fondazione). Si pregano, inoltre i parenti di provvedere, per tutto il periodo di per manenzaal l enecessi t àper sonal idel l ’ ospi t e( vest i ar i o,scar pe,ogget t idit oi l et t e…) ART. 12 Le cure sanitarie, i medicinali e gli eventuali trattamenti fisioterapici sono a carico della RSA, r est ano a car i co del l ’ ospite le eventuali visite e gli esami specialistici. I parenti sono tenuti ad accompagnare il famigliare in caso di uscita per visite ed esami sanitari e/o in caso di ricovero ospedaliero. Qualora fossero impossibilitati, sono tenuti a provvedere in merito affidando tale compito a persona di loro fiducia. ART. 13 I ncasodimal at t i agr aveoi ndi sposi zi onedel l ’ ospi t ei lmedi co,qual or al or i t enganecessar i o, di spone l ’ i mmedi at or i cover o nel l ’ ospedal e compet ent e.Qual or a siver i f i casse l a necessi t à, durante ilr i cover o ospedal i er o, diassi st enza di ur na o not t ur na del l ’ ospi t e, if ami gl i ar i dovranno provvedere al l ’ assistenza a propria cura e spese. I medi ci del l ’ Ent e sono disponibili, secondo orari e modalità prefissati, per eventuali colloqui con i famigliari. ART. 14 Tutti gli ospiti hanno diritto di partecipare alle attività di animazione e terapia occupazionale organizzate dalla residenza. ART. 15 L’ assi st enza e l a pr at i ca r el i gi osa sono assi cur at e,agl iospi t iche i nt endesser o gi ovar sene, presso la Cappella interna della residenza, fermo restando la libertà di culto. ART. 16 Le assenze per una o più giornate, debbono essere preventivamente autorizzate dalla di r ezi one,pr evi a segnal azi one del l a dur at a del l ’ assenza nonché dell uogo e del l e per sone pr esso cuil ’ ospite intende recarsi. In questo caso si declina ogni responsabilità su quanto possaaccader ef uor idal l ar esi denzasani t ar i a,dat ochenon èpossi bi l el ’ accompagnament o da parte del personale assistenziale della casa. L’ al l ont anament o ar bi t r ar i o o i l prol ungament o del l ’ assenza dal l a st r ut t ur a didegenza sar anno consi der at iqual et aci t a rinunzia al posto. In tal caso, la direzione provvederà, in quanto possibile, ad invitare l ’ ospi t eochidir agi onear ender ei mmedi at ament edi sponi bi l el acamer a. ART. 17 I n qual si asimoment ol ’ ospi t epuòchi eder el a di mi ssi onedal la RSA dandone comunicazione alla direzione con preavviso di giorni dieci (10). Ladi r ezi one,i nol t r e,puòdi met t er ed’ uf f i ci o, con medesi mo pr eavvi so digi or nidi eci( 10) ,l ’ ospi t e che non r i sultasse più in possesso dei richiesti requisiti di idoneità e non fosse in regola col versamento degli importi dovuti per rette od altre prestazioni, salva - i n quest ’ ul t i mocaso-ogni procedura od azione coattiva di rivalsa. ART. 18 Gli ospiti che risultasser o dedi t ial l ’ al col i smo o che con i ll or o compor t ament o dovesser o nuocer e al l ’ or di ne,al l a mor al i t à o albuon nome del l ’ Ent e,possono esser e espul sidal l a residenza con le modalità previste dal presente Regolamento. 24 ART. 19 Gli ospiti possono ricevere le visite di parenti, amici o conoscenti in ogni momento della giornata, fermo restando il rispetto degli orari di visita suggeriti. I visitatori dovranno l asci ar el ’ ospi t ealmoment odelr i pososer al e. ART. 20 È fatto assoluto divieto agli ospiti di usare nelle camere apparecchi elettrici o fornelli di qualunque genere. Sono altresì tassativamente esclusi dalle camere animali o cose pr egi udi zi evol ial l ’ i gi ene,al l asi cur ezzaedalbuonor di nedel l ar esi denza. 25 CAPITOLO 11 CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA I n occasi one del l ’ Anno I nt er nazi onal e del l ’ Anzi ano e i n ar moni a con l ar i sol uzi one del l ’ Assembl ea del l e Nazi oniUni t e,l a Regi one Lombar di a of f r e al l eI st i t uzi onie al l a società lombarda la Carta dei Diritti della Persona Anziana. Gli anziani rappresentano un patrimonio di valore inestimabile per la società, non solo perché in essi si identifica la memoria storica e culturale di una popolazione, ma anche perché in misura sempre crescente, costituiscono una risorsa umana attiva, un patrimonio di energie e di esperienze del quale la società dispone, sia a supporto di molteplici attività di carattere strettamente economico, sia per il diretto impiego in attività di tipo culturale e sociale. Tale riconoscimento emerge dalla ricerca scientifica e sociologica più recente e dalla const at azi one di un numer o sempr e maggi or e di per sone che r aggi ungono un’ et à anagrafica avanzata in buone condizioni psico-fisiche, tanto da poter fornire contributi a carattere innovativo. Tut t avi al ’ anzi ano é anche,i n cer t e condizioni, una persona fragile sia fisicamente che psichicamente, per cui la sua dignità necessita di maggiore tutela. Perciò, certi principi, validi per la generalità dei cittadini, devono essere ribaditi ed integrati. Lasal vaguar di adel l ’ anzi anoedel l asuacul t ur acompor t al ’ educazi onedel l apopol azi one alr i spet t o deisuoidi r i t t i :essa i mpl i ca l ’ adempi ment o diuna ser i e didover ida par t e del l asoci et à,pr i mof r aiqual il ’ i ndi vi duazi onedipol i t i chechegar ant i scanol ’ i nt egr azi one sociale e la valorizzazione dei rapporti fra generazioni diverse nonché la partecipazione del l ’ anzi anoal l avi t asoci al e,ci vi l eecul t ur ale della comunità. I n par t i col ar ei lpr esent e document o sir i t i ene debba i spi r ar el ’ azi one diquant ioper ano direttamente o indirettamente a favore di persone anziane: istituzioni pubbliche responsabili della realizzazione del bene comune; agenzie educative e di informazione; enti gestori di servizi sia di diritto pubblico che privato; la famiglia e le formazioni sociali; singoli cittadini. Ad essié r i vol t ol ’ auspi ci o che ipr i nci piquienunci at it r ovi no l a gi ust a col l ocazione al l ’ i nt er no del l al or o at t i vi t à,i n par t i col ar e negl iat t ir egol at i vidiessa quali statuti, regolamenti, carte dei servizi, nei loro indirizzi programmatici e nelle conseguenti prassi gestionali, assicurando una parità tra soggetto erogatore dei servizi e soggetto fruitore, giuridicamente garantita. Prima di entrare nel vivo di una declinazione dei diritti della persona anziana e dei corrispondenti doveri della società e delle istituzioni nei suoi confronti, é opportuno r i chi amar e br evement e al cuni dei pr i nci pi f ondament al i del l ’ or di nament o gi ur i di co italiano che, essendo validi per la generalità dei cittadini, trovano la loro applicazione anche nei confronti della persona anziana. I nnanzi t ut t o, i l pr i nci pi o det t o di gi ust i zi a soci al e, enunci at o dal l ’ ar t i col o 3, secondocommadel l aCost i t uzi one,i nquest it er mi ni :“ E’compi t odel l aRepubbl i ca rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la liber t àel ’ eguagl i anza deici t t adi ni ,i mpedi scono i lpi eno svi l uppo del l a per sona 26 umana e l ’ ef f et t i va par t eci pazi one dit ut t iil avor at or ial l ’ or gani zzazi one pol i t i ca, economica e sociale del Paese” . Le scienze psicologiche e pedagogiche hanno ampiamente dimostrato che lo sviluppo pieno della persona umana é un processo continuo, non specifico di una classe di età particolare, ma che si estende dalla nascita alla morte; pertanto l ’ obbl i gof at t oal l aRepubbl i ca,edat t r aver sodiessa,at ut t al asocietà italiana, di rimuovere gli ostacoli che potrebbero impedire od arrestare tale processo, copre t ut t ol ’ ar co del l a vi t a e non può subi r er est r i zi onil egat e al l ’ et à del l a si ngol a persona. In secondo luogo, occorre richiamare il principio di solidarietà, enunciato dal l ’ ar t i col o 2 del l a Cost i t uzi one neiseguent it er mi ni :“ LaRepubbl i car i conoscee gar ant i sceidi r i t t ii nvi ol abi l idel l ’ uomosi acomesi ngol osi anel l ef or mazi onisoci al i ove sisvol ge l a sua per sonal i t àer i chi ede l ’ adempi ment o deidover ii nderogabili di solidarietà politica, economicaesoci al e” . Va quindi ricordato che tutte le espressioni di solidarietà, siano esse inderogabili e quindi rese obbligatorie dalle leggi della Repubblica, siano esse derogabili – ossia volontarie e riconducibili alla libera partecipazione del cittadino al buon funzionamento della società ed alla realizzazione del bene comune -, sono tutte finalizzate alla garanzia della effettiva realizzazione dei diritti della persona. Le istituzioni pubbliche, titolari della responsabilità effettiva ditale garanzia, non possono quindi che essere favorevoli allo sviluppo massimo di una cultura della solidarietà nella società italiana. Infine, è opportuno ricordare il principio di salute come diritto fondamentale del l ’ uomo,r i chi amat o dal l ’ ar t i col o 32 i n quest it er mi ni :“ La Repubbl i ca t ut el al a sal ut e come f ondament al e di r i t t o del l ’ i ndi vi duo e i nt er esse del l a col l et t i vi t àe garantiscecur egr at ui t eagl ii ndi gent i . . . ” . Va ricordato, in merito, che il concetto di salute affermato dal l ’ Or gani zzazi one Mondiale della Sanità (OMS) comprende non soltanto il benessere psicofisico ma anche quello sociale, il che fa della salute uno stato di benessere globale della persona. L’ at t enzi one va,i nol t r e,at t i r at a sulf at t o che i lconcet t o dii ndigenza, che secondo il testo costituzionale - apre il diritto alle cure gratuite, non può più oggi - se mai è stato legittimo farlo essere ricondotto a parametri costruiti sul concetto di minimo vitale; parimenti, non risulta adeguato un parametro fissato in termini esclusivi di reddito personale, che non fosse messo in stretta relazione con il bisogno effettivo di salute della singola persona considerata, valutato sulla base di parametri obiettivi di costo, pur restando comunque fermo l ’ obbl i go del l a solidarietà familiare. 27 LA PERSONA ANZIANA AL CENTRO DI DIRITTI E DI DOVERI Non viè cont r addi zi one t r al ’ averr i cor dat o che l a per sona anzi ana gode,pert ut t o l ’ ar codel l asuavi t a,dit ut t iidi r i t t idici t t adi nanzar i conosci ut ial l aper sonaumana dal nost r oor di nament ogi ur i di co,ei lpr opor r el adecl i nazi oneel ’ adozi onediunacar t adei di r i t t idel l a per sona anzi ana che ha come f i nal i t à diser vi r e da suppor t o al l ’ azi one di educazione e di sviluppo delle politiche sociali auspicata in premessa. La persona anziana ha il diritto: Di sviluppare e di conservare la propria individualità e libertà. Di conservare e veder rispettare, in osservanza dei principi costituzionali, le proprie credenze, opinioni e sentimenti, anche quando essi dovessero apparire anacronistici o i ncont r ast oconl acul t ur adomi nant edel l ’ ambi ent eumano di cui fa parte. Di conservare le proprie modalità di condotta compatibili con le regole della convivenza sociale, anche quando esse dovessero apparire in contrasto coi comportamenti dominanti del suo ambiente di appartenenza. Di conservare la libertà di scegliere se continuare a vivere nel proprio domicilio. La società e le istituzioni hanno il dovere: Dir i spet t ar el ’ i ndi vi dual i t à di ogni per sona anzi ana, r i conoscendone i bi sogni ed evitando, nei suoi confronti, interventi decisi solo in funzione della sua età anagrafica. Di rispettare credenze, opinioni e sentimenti delle persone anziane, sforzandosi di cogl i er nei lsi gni f i cat o nel l ’ evol uzi one del l a cul t ur ae del l ast oria del popolo di cui esse sono parte integrante. Di rispettare le modalità di condotta delle persone anziane, riconoscendo il loro valore ed evi t andodi“ cor r egger l e”odi“ der i der l e” ,senzaperquest oveni r emenoal l ’ obbl i go di aiuto. Di rispettare la libera scelta della persona anziana di continuare a vivere nel proprio domicilio, garantendo il sostegno necessario, nonché in caso di assoluta impossibilità condi zi onid’ accogl i enza che per met t ano diconser var e al cuniaspet t idel l ’ ambi ent e di vita forzatamente abbandonato. Di essere accudita e curata, quando necessario, al proprio domicilio, giovandosi dei più aggiornati mezzi terapeutici. Di continuare a vivere coi propri familiari ove ne sussistano le condizioni. Di conservare relazioni con persone di ogni età. Di essere messa in condizione di conservare le proprie attitudini personali e professionali e di poter esprimere la propria originalità e creatività. Di usufruire, se necessario, delle forme più aggiornate ed opportune di riabilitazione e risocializzazione senza discr i mi nazi onibasat esul l ’ et à. 28 Di essere salvaguardata da ogni forma di violenza fisica e/o morale, ivi compresa l ’ omi ssi one di i nt er vent i che possano mi gl i or ar e l e sue condi zi oni di vi t a ed aumentare il desiderio e il piacere di vivere Di accudire e cur ar el ’ anzi ano f i n dove è possi bi l e a domi ci l i o, f or nendo ogni prestazione sanitaria e sociale ritenuta utile ed opportuna. Garant endo al l ’ anzi ano malato il diritto al ricovero in struttura ospedaliera o riabilitativa per tutto il periodo necessario alla effettiva tutela della sua salute. Di contrastare, nelle famiglie e nelle istituzioni, ogni forma di sopraffazione e prevaricazione a danno degli anziani, verificando in particolare che ad essi siano garantiti tutti gli interventi che possano attenuare la loro sofferenza e migliorare la loro condizione esistenziale. 29 CAPITOLO 12 COME RAGGIUNGERCI - da Milano autostrada Milano –Laghi verso Varese, uscita di Buguggiate, si percorre la superstrada del lungo lago di Varese sino a Calcinate del pesce; alla rotonda si gira a destra per Morosolo. - in Treno Con le Ferrovie Nord, linea Varese-Laveno, stazione di Casciago-Morosolo a circa 800 metri si trova la residenza. 30 CAPITOLO 13 QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE La RSA Cardinal Colombo utilizza come sistema di valutazione un questionario di soddisfazione che viene distribuito annualmente ad operatori, ospiti e parenti. I risultati dei parenti ed ospiti vengono esposti nella bacheca posta vicino alla reception; quelli degli operatori vengonocondi vi sidur ant eun’ assembl eaannual e. Gent.mo utente, per verificare e monitorare la qualità del lavoro espresso e al fine di perseguire e mant ener e el evat al a qual i t à del l ’ i mpegno pr of uso ver so inost r iospi t i ,Le chi edi amo di aiutarci in questo percorso, attraverso la compilazione di un questionario che vuole offrire la possibilità, ad ogni parente, di evidenziare i punti critici e soprattutto, di suggerire utili soluzioni ai diversi problemi che, eventualmente, sono stati incontrati. Vi preghiamo di apporre una sola crocetta per ogni domanda ed eventualmente segnalarci iVs.sugger i ment i ,disegui t or i t or nar cii lquest i onar i o,consegnandol oal l ’ uf f i ci oospi t idel l a R.S.A. Grazie per la collaborazione. Aggiornata il 13/04/2011 31