I pioppi
d’argento
Di Federico Garcia Lorca
Musica E. Cortazar, foto Arturo
I pioppi d’argento
si piegano sull’acqua,
tutto sanno, ma non lo diranno.
Il giglio della fonte
non urla la sua tristezza.
Tutto è più degno che l’umanità!
La scienza del silenzio di fronte al cielo stellato
l’hanno soltanto il fiore e l’insetto.
La scienza del canto per il canto l’hanno
i boschi mormoranti
e le acque del mare.
Il profondo silenzio della vita sulla terra
ce lo insegna la rosa
aperta sul roseto.
Bisogna diffondere il profumo
chiuso nelle nostre anime!
Bisogna essere canto,
luce e bontà.
Bisogna aprirsi per intero
di fronte alla notte nera,
perché ci riempiamo di rugiada immortale!
Bisogna coricare il corpo
nell’anima inquieta!
Bisogna accecarsi gli occhi con la luce dell’aldilà,
nell’ombra dei cuori,
e strappare le stelle che ci ha dato Satana.
Bisogna essere come l’albero
che è sempre in preghiera,
come l’acqua del fiume
fissa all’eternità!
Bisogna lacerarsi l’anima con artigli di tristezza
perché c’entrino le fiamme
dell’orizzonte astrale!
Allora nell’ombra del cuore tarlato
nascerebbe una sorgente d’aurora
tranquilla e materna.
Sparirebbero città al vento.
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I pioppi d`argento