/. ^ MANCINI AUGUSTO NOTE SU Lucca, BACCHILIDE Tip. 1901 k Giusti AUGUSTO NOTE MANCINI SU BACCHILIDE LUCCA TIPOGRAFIA GIUSTI 1901 $-2.3,^9. 9 1 1 " (r*4±civtfÌJA "LvuuJ^ Estratto dal voi. XXXI lucchese degli Atti della di Scienze, Lettere ed R. Accademia Arti. — i -"Bh^»^asHm-^Sh^s^ash Lia dei scoperta nulla accresciuto sulla vita Michelangeli in 1' edizione dice Pindaro del trattato o piena ometto memorie è J898 che piena Dopo (Riv. presupporre dei conoscenza qualsiasi indicazione quistioni ormai erudizione St. Ant. del in lavori preg chi Ili, 4 appare chi- tesi altra dal ria memo- Muteo presenta, non ca, Anti- 1» per indizio. dell' s' interessa principali bibliografica, particolari. Storia L' acume. ) ni allusio- della pubblicato Bacchilide il di (Ri?, di ogni pretese pregiudizio e illi" Ad delle 4897 diffusa optime cessit. il di uscisse già scoperta: nonostante quanta che prima Messina, vamo ave- creduto aveva particolarmente di che di nulla audacia per Alessandra Luigi quando e l'esagerazione debbo so mesi ea dissertatone, Michelangeli, io Siccome anzi (1) Simonide, a momento, biografica, Pindaro, e Messina, Britannico, me lui notizie mutar a e Bacchilide Questa ogni invece (2), di a : fortunata della fila Della ad (2) trovò Kenyon Blass II, 5-4). parta poeta pochi del il di del ha non incerte dissertazione notizia la (1) poche, affermare potere .• era le non erudita una Bacchilidei carmi usciti ebe su non da argomento Bacchilide sia di brevi e su ticoli ar- 4 _ modo cui su fondarsi, a me né afferma critica del alcune volta ad V ubi dare di vi nuo- consistavi. di porre pro- riguardo osservare testo, mi limito per il Michelangeli dai occasione altra sene, derivar- sicuramente illuminati dati sembrò mi poi cosi fosse una pertanto quanto alla quello che non d' potessero più Riservando molto di nuovi dati potendo i vecchi che e carmi d' altronde che parve affermabile i nuovi offrendo non pur — a ora trattare do quistioni, principalmentebiografiche,dicen- sol credo quello che detto finora da non altri. I. Poco della ci vita. il chi veda. non preciso loro dell' 01. 87,2 trentasei anni Io (431) i macrobi. eventualmente accennare Zero di un'altra. una da a fonte Questo non valore « celebre conosciuto I dati che locale sia l'iywpi£*ro all' 01. », 78,2, tosto quanto piut- », con allusione di essere possono detto non in esser tesi derivati pur diversi, sicché può la al- to annovera- cronologicipoi fonti diverse momenti è etimologico,non Fòx/ufi di Bacchilide, pone era ni espressio- alla lettera prese esser longevità del poeta, degno fra tali che e di Eusebio, che prima, ancora era gli epurerò e ritengo persino significhitanto, « cronologia della sa cronografi, talora debbano secondo si troppo, specialmente quando fondar di tardi non preciso sugli yi^a^ev Che si debba si tratta non di nulla o pre sem- Viywplquello di generale a \ 5 — roo' cT dico esempio che si parla nò indica il Diagora nulla, addursi in lide perchè Pindaro per la dimenticare essenziale (quel cui visse del Chronicon chilide la di ci abbiano fra pochi essi al a come di più del Vedi Mélange stessa la per per famiglia anche questo Wril, antichi il XII p. 25. che cui del Coup i si pur BacDi vena. e la ta: da- il VII V. feribili ri- Incerta da La toria vit- celebrata vincitore è Let di secondo. compose botti, ziani Egi- riconosce Pindaro a sen- papiri il Nemea a dirsi tenue e è Chronicon, il VI priorità Egina com' sicurezza con sono per di di i databili XII, to quan- gli epinici ma stabilire nessuno Pytheas la è e io i cronologia tutti es30 fra 452, grazia può si recenti più la di le quel- offerta non che gore ri- a per il e tutti Bac- con ma, come sicuro conservato (1), poeta chilide è Sembra di à*u^ troppo può, essa sostanziale erronea. P la quel- è rigetta Intendendo disprezzabile non si Sincello, forma, in tempo inconciliabile Giorgio fondamento un z' altro è nella fonte avere notizia di e esatta una ). parte esatta. fissante (484-1 la parola, Eusebio non i 74 il è solito di PaschcUe 01. all' altra abbastanza che Bacchi- cronologica indicare già è Diagora) bile proba- di d' né da esempi prima indicazione preme testimonianza Una da che prova, molto sempre V che non gli nonostante celebrità, maggiore dove (I, 550), poeta, nominato sia bisogna Suida e resta Parimente metodo. di filosofo contrario, che di emendato luogo di rigore per e — la la stessa ditkyrambci de in V mea, Ne- ta canta- Bacchylidc, 6 ~ nelle *a Istmiche dubbio la alla IV prima. battaglia 480. né nella mea, Della tal genere. Atene del 480, è la Salamina, la Istmica il secondo posteriori al che (e (I) L'articolo Per la II, 45. P del incertezza greca, il dei modo Torino, la della teriore an- e più la debbono nel II, 53, delle guerre Dubuy, battaglia Ermetiche Miti, V de e che, sarebbero P altra ficoltà, dif- in Ateniesi, non acquista cosi 4898, Museum, in trovare silentio Rhein. se, specialmente agli complimenti a Ora è si di Istmica Nemea grave V, vi sia troppo, Nemea se un' gli epinici tre ben Blass, è che alla discendere cronologia 1880, anni. posteriore nella è V Istmica Da tre argomento BlìSs di Nem. IV anteriore Ma appunto silentio congetture, a che fosse tutti 480. vuole come dovere, correre Blass, valore Bacchilide, a la porti rap- V. dovremmo V, i probabilissimo essendole bia ab- al di invece Ne- sembra badi sgg. allontanacela. Istmica IV di doveva argomento nemmeno debbono all'altra certo un di dobbiamo ipotesi, 193 Istmica nella né si e ne menzio- ricordino ai indispensabile non troppo se, da come sé per si ove Indubbiamente Limitandoci, è e stessa invece quistione, Egina ed Pindaro alla te generalmen- anteriore, la mento avveni- ad fa senza l' accenno per colloca si non (1), che, si desume altro poi è V come si batttaglia fra di 49 ben non Salamina il Blass ostili v. di sviscerando non ragione del IV la quali Istmica La sicuramente V, ma, delle V, e recentissimo, ritenuto nel — pp. cfr. Greci, 283-307 CuHTiUg, Paris, — ria Sto- 1888, valore) della la mancare solo neir Istmica Posta viene la magari al modo la ad 480 L' Nemea. male e Atene si che Bacchilide. del maestro V epinicio, che la né dati delle guerre il Ora nel all' al in li noi da questo V 74 Bacchilide e cenni ac- pone data nel- più segnerebbe data è 145), la cronologia sicché di ne sia gua. tre- fiorire il che non di sconviene di- camente cronologi- epinicio il del lode (VII, coincidente letterario: questi momento un tutti, di osservare città, Questo possediamo genere Erodoto Epinicio, ad Ode la preme (484-81), paiono obbligatoria gloriose Neméà. a che avesse ficoltà dif- le nelP dare Paschale 01. XII colla scritti si 483 Chronicon Bacchilide poiché due tale accenni e esattamente le fra V diversamente, Nemea più di determinano che escluso poi che quel la contro i cortesi quasi era ogni ad proposta ricordando testimonianza altri lui anzitutto bisogna vincitore e V ; siccome spiegare nella eccessivo, peso Blass ma da bisogna 480 sia : anteriori sopratutto, Non al del data trovano sono verosimile più valore, alla discrezione 480 cronologia la posteriore senza oppugnabili, con la argomento accennate rificare glo- a al se verisimilmente è non decidesse quistione, apparire sono cronologia la Istmica IV si come epinici. due così svolta e comune e altri gli spiegare Salamina, a breve, pure difficile Pindaro IV i combattenti posteriori È gloriosa. battaglia sia menzione, antico il sarebbe, di suo memorabile li quel- re esordidi 8 _ *cui — legittimamente teneva Così cronografo. la congettura, una impedisce la data del la e si che data getti fonte la conto del Chronicon congettura ne sostievolta sua a grossolano come do tar- to sproposi- Chronicon. del II. le Poche altre sulla esattezza, •con del quale, del quasi quistioni, biografia differenza a dati tutto di considerazione generale valore all'argomento a ka Il carattere chilide. dell' quale di forza nei lirico di Vedi Weidmann, 596 ho (1) è specialmente -1898, Iorenka, segg. e} 1' Iim"u si ne per può l'opuscolo l'esattezza noi Rendiconti dei senza della del gran dal tore can- inimicizia fra Michelangeli WilamowiTZ, giudizi que duntrovato diverso Bacchylides, generali, dell'Istituto che con alcuno dato aggiungere del piena : ma all'arte dal trattata sua abbiamo accenni Bac- presentarcelo rap- meraviglia far quistione La e dobbiamo profondamente stata dottrina, molta ni ! Ceo poeti due \i) così Tebano, notizie le arte non mordaci né invettive, né carmi il Iuren- e semplicità, deve non nuovi dell' di rono fonda- Pindaro noi quello e Blass fra uomo dolcezza, grandezza; e che i di grazia, si invenzioni sull'inimicizia Scoliasti degli toglie ogni cui su il calunniose dichiarare per interesse. fatto silentio, mi car- mancano qualche di il Kenyon, Michelangeli, nei poeta, Pindaro, di Questa il e del personali risolubile nessuna e ha Lombardo, Berlin, fallo 4 suoi 898, 9 — che lui sia altri che a agli che ricco da lo singolari diversamente che coincidenze in XII colla quindi sia di fama sicché (I) Bali Mi i carmi mazioni, • colla potrà non La cose fantastiche dovette nel 476 diligenza Bacchilidei. Chi lo per meno non quello come della leggenda che fiera che fra inimicizia Non si dire pubblicazione ? tra • strato • entrambi i doe dal le del Konyon relazioni fatto, I* ufficio è fossero spacciata non la cele- stali sono esami- mie queste seconda pagine, alle-i- esageialc memoria: p. Bacchilide « celebrare seppellita. amichevoli significantissimo, di e le che è per medesime per due » — p. Tcrone vittorie ». 9: la dopo 40 « E che diiuo luminosamente me volte sac la che .... • ! mente, successiva- leggere Pindaro sono postarde affidasse nella lusioni, al- non singolarmente fa Michelangeli lora, al- nella più il dì siano era di Odi gli pazienza negare il armi. degli epinici Pindarici avrà che crescere Gerone stessa ria vitto- allusioni nelle Bacchilide stessa Bacchilide, tali che sulla mancanza a nemmeno affermare è Non dalla affermare era giovane ipotetiche, sussistere la prime sue è ca all' incir- Pindaro un nologiche. cro- coincidente aveva mentre argomento pure ad V Bacchilide alle ben Bacchilide Egina, insomma dice, si come Nem. di ed denze coinci- proposta. di epinicio 483 gene- coincidenze anzitutto chiaro già poeta tragga quistione celebravano quarantina: un nella anni, ventiquattro tale ma concludere di Pytheas Nel V. studio, suo parecchie erro, antico di onore Nemea non sono più dal li quel- argomentazioni permettono lui da Il il se e a osservazioni, convincenti lui a persino e persuasi acute sfuggite, sono Tali seguito, rimasti offrire non contrario Per (1) hanno particolari di rali, sfuggito. sono non — commise od 0 10 — brazione della delle Odi sicuramente è Ossirinco) del in è non sé, a più di giovane un formato, più come anch' io credo, esiste la e Gerone non conferma in Simonide 477, fosse lecita è contribuire dolersi. di ove la dal non si lirico pensi vittoria di peraltro (I) Vedi 4900. che di FIUCCAROLI la Fatto nei che il nella io Christ, Biblioteca ludi delle zio, sicché modo vittoria Iuli di trascurabile, Tebani. Scuole dovette poeta aveva es., non zione afferma- prima non ritengo ad forse qualche dal Pindaro 477 Gerone quest'ode sicura: che Tebano! scienza co- dolersi Bacchilide in celebrata nel ben dallo la II eccellenza potesse fu Gerone tre men- Pitica Un'altra datogli non come chiamati, sua di se, Nella doveva la fama insomma sta poi onore. fossero che alla la non poeta un Bacchilide, ed egli Pindaro Fatto olimpica e lui V, principe un dopo apprezzata. che contro Nem. ma da officio l'appoggio di anche di 476 Bacchilide degnamente di avuto pure cronologica avuto e che coincidenza nel Siracusa a Ammes- Peggio valore e 476. speranze, di Olimpiade trentenne. aveva suo papiri dalla Olimpica simile del nel la celebrata Pindaro che che. vittoria fu distanza belle già dei del avrebbe di Bacchilide cronologica, Pindaro anni sette di V è dell' Olimpica I cronologia La scoperta coincidenza probabile, a la difficilmente (1) (472), la la la 476, ipotesi olimpica. sicura: (dopo successiva sa vittoria sua abbastanza è — celebrato La del 477 la pone Italiane, logia crono- è non senza IX, 2 braio, Feb- 11 — al esitare scesi ed 477 badi al del fatale di questa Bacchilide. la Pitica scriveva nel Certo IL i 1894 tutt' altr' certo è del pari si apparire, di più Simonide mi mente Quanto poi del animo Siracusa, di citare riferisco. principe solo anzi (1) tal ammirazione. i luoghi o delle nel memorie anche nulla del giori peg- che e chilide Baclo non alla derà cre- data cura sidi all'influenza colla Tutto (che 477 Michelangeli) non fatto ancor non erano, poco geli Michelan- del assenti, ponga cominciasse precedente Ometto che Epinicio. V che (I che ma supponeva, dal agli ora, rivelato Pindaro, realmente che nessuno sull' in solito meno nem- hanno potevano cose certo scrivere argomenti preferita contasse non del di quello le data come (e ci A anche Fraccaroli il taluno affatto. la badi, più gli che Siracusa, a può che e non comune che Bacchilide quel reggono venuto di di uomo non poeta di Simonide scriverebbe) lo conoscere ri- per consistamus, quello si non carmi ubi sogna bi- presa altre, interpretazione il Fraccaroli dopoché V essa passi i poi Pindaro di però V in presenza dalle ci non gli estremi, calunniatori escludere può è, della mancano Trovato priori a espressione) indipendentemente nei tarda più 476, anno Esaminando che sono fosse l'ode Se allusioni. ode quest' il Bornemann e meravigliare celebri per giù. valore convenire si Boehmer in anche dovremmo delle il e più anche del (si 475, — è bisogna dere cre- del presenza conseguenza questo Michelangeli però cui in mente tacita- 12 — ipotesi, che possiamo che Pindaro in Ma POI. P Bacchilideo, semplice rò della P Ora 475 del ne Agrigentino, di Siracusa, fatti questi mentre il lui di Teofilo Bulgaro di monide come e a quello y*p!"em il che e Bacchilide ritengo, è di un dal nei che sia paia. Ma genuino, indubitabile: si accenna P Si- conto, me co- pensano sembra si qua- buon mento argo- preconcetto di Il tesi. di fatto Aristide, Corinzio corrotto, è tiranno di codici Gregorio Tero- alcuna data una del Bacchilide: ragione muova anche trova e sempre tutto contro di gran la fatto v'è o trovavano e che del certo del in quelli gran si Pindarica. onore tenere non non si significante anche che ove yapvETcv in pace, ritengo Io duale, prevalere che e piacere uncino 475, si bisogna li considerano emendare, far che li vedano. il del della Michelangeli non celebre indubbiamente dove Stx irponpivevOai)potesse riconciliato nemico intermediario monide, non il ap. Sidvoia, poesia scritta è la che Gerone, a il che Schol. y\ Tro^juara è Ode L' 476. emù* astrusa ma poeti. Epinicio V (cfr. Ceo probabilmente molto due giunte, escludere anche II, dove Olimpica è o forse i col eì'1^7tTai Se splendida, duale, di Ba*xvì-iSov rèe lui magari davvero poeta 325: taluno, a contro a sibilità pos- niatori calun- e ammettendo può del p. itapk 'lipurn più si non IL vaghe cronologicamente poesia Boeckh, voci ed 476, coincida I adulatori soltanto arco la ammettere di secondo l' anno venne magari parli genere drizzar senza — più è ammettendo allusione se il a Si- duale, sicuramente 13 — ai poeti due indeterminata, forma direi Io anzi Bacchilide di che è dalla definito sin cronologiche rilievo, v'ha ma Bacchilide scrive la « petto « profondo e T roso € sua « l'acuta « ispidi « andando « bile « piume. € ogni « virtù... flutti coi vista T Etiope vittorie non dell' arte « sotto via una Achille tutti propria il cubito leggieri dice entro : € la riconosci- figli faretra da vostra Ora ». in fine cennato ac- e Cicno e tacitamente stesso sotto alle il che nel quanto discovriranno, molti la Ettore così ascoso si apre avere e lui delicate dalle celebrare particolare, è gli etere lungi dopo vinse dell' ode, di del- animosi conscio ultimo cime dinanzi a alludendo Terone, da me infinita che Memnone, quest' a Pindaro, Olimpica dal- immensurabile Deinomenes di generale che anche trionfante uccellini criniera la frago- instancabile zeffiro, uomini ora o di in tanto agli Tale ad di soffi il veloci, Zeus le mare nelP spazia ; ma ali rattengono del né terra, parte n la non gli dal tagliando nella atterriti in 476, versando brune fidando sono voce, l'ampia in Ne le del V Or con cidenze coin- poste e vuole poco le ampi-regnante arditamente forza. « alto dell' i osservate Gerone. dall' nunzia carmi: Nell'ode più. lodare etere va c qui L'ospite « voce aquila nella di bisogno, Basterebbero Pindaro. con sa. stes- biografia n'era nuovi dei scoperta della ve pur se nella la sostanza solo punto un stato, rapporti buoni nella resta allusione, l' ripudiarsi, deve se ; — vero, cetto con- velame un parlando veloci dardi che hanno ho voce io 14 — chi intende, « per « interpreti. « natura « come « intorno è quelli alla corvi, al carattere un e al volo suo con il nella è termine di yvfOoyyGt non che zia lei come non le e di e a il vince secoli a da piega e e capiscono tutto terrore. sé, il poeta ciò è che personale: il poeta è il e e sua poesia, dei nun- opponga quella maestà ti tut- animata, presa insomma poeta. In e mitazioni li- senza Pindaro quelli sono dire : è ma, vuol somma in- silenzio Ceo, "jweto( X«- cpix*" la Bacchilide di sta que- secondo l'aquila, si di Tutto genere le il (e vero gli come alla yaiac, nulla c'è alcuno. che determinazioni, ducendo intro- sgg.) materiale reverente grado, nel in cielo, dinanzi indulge alla che uomini nulla natura rappresenta invece del ha non la tutto, si glorificare altezze Zeus, (31 degli nel tendenza non rispondente cuore verso. di- "kiyv^OoyyGi^ ma tanto comparazione mira dubbio paragonata opi%eì mordace; hanno l' immagine xopuCpai /leyakas delle trascurabile) non prova raffronti, il poeta e Bacchilidea di nulla personale, è sommo xi/jLara, degli comparazione quanta senza alla in ha particolare Sv7nainaka dei poesia descrizione che di dato dell'aquila, Zyypaqioc lalòOoa, Per ». assolutissimamente la volo voraci Bacchilide da ha valore un splendida una le per vanamente genere tolto sa l'arte Zeus simil ma Bacchilide In di ha dell'aquila, molto gracchiano in avere che appresero uccello Pindaro che certo che di abbisognano più colui è rinfusa divino può si i per Sapiente ma certézza ma — dice che non 16 — — bili sol identico un lascia coincidenze di circostanze, sicuri cercare nel ma per adagiarci più oltre ? i secondo 473, di entrare alla corte cessasse mai il favore Scoliasti, degli e letterarie, non fonti di Michelangeli, manchino ipotetiche le Cosi io non all' 01. I (1) Scoliasti essa celebra la pubblicazione può in cui aver è la e spinta. Nel per questo e logomachia e in 476 Pindaro preciso inutile. donde del io sia quali in cui vi e il lide. Bacchi- a nel gli vero Istmica celebrata scriveva sia te puramene poeta torità au- notare siano della il P questione, ben siano prima 1ideo perchè cronologiche Simonide che tempo poco Bacchi o proposito signiflcalivo, sembra chiaro ragionamento erudizione dato a credo stessa epinicio fatto ha allusioni dell' 1' aule (I) Appunto vittoria affermazioni esagerato davvero a bile indiscuti- Scolii di come e ralmente natu- nelle degli qualcosa luoghi, aiutato estrinseche, taluni varii non ragioni, delle che nego in che varie per tacere a delle io e sia potè sembra sostenendo vero solo che Pindaro 472, dove Pur ti da- ipotesi, perchè Bacchilide, per di fondo un nel vole note- condizioni il fatto Gerone, Simonide. da che anzi le abbiamo prima insomma più ralmente Natu- a di che che che verificarsi nella Sta il priori a volta una derne conclu- poeta, ripetersi per minati esa- cronologica. possano tempo versi lecito del escludere accennate distanza di può si non sia non distanza lieve coi d' animo stato supporre presentano coincidenze II, perchè 01. della 139-44 71-4, vv. caratteristiche troppo e i che questo dall' si 01. paragona 1' 01. Ili; IL HI. La la, all'aqui1' 01. II, 475. voglio lecito stabilire le concludere, premesse ometto di quanto un è io Ma cosi ho la io l'Istmica in II Sicilia. in agli di queste si i tempi : dopo avere conto cui Pit IJ, deve 476 gli nella è P gli allusione Scoliasti Il r 01. IX II e nella è ammettere quello e della loro, in cosi che DI Nemea che di logico è sul nella e posto nel 475, nel 474. mento risenti- Pindaro ma Nella è Nem. e fatto hanno che zione. giusta, interpreta- all' nell' cosi d' dire A nale, imperso- altra compiaccia il Olimpica 454. anno è e nel- espresso naturale il fondamento il : indeterminata, Pindaro si nel ca Olimpi- qualche si ritrova poeta che nell' artistico posteriore un giudizi gloria. fondo generale l' osservazione ed re ave- Bacchilide poeti, due non principio ed doluto un evidentemente la theas Py collocarono più troppo indubbiamente il vero, i pure generalizzare giovane questo, per i lode è col cattivi forse contro della non ma insom- violentemente scompare ormai allusioni ! Pindaro preferito III, che non concesso, allusioni, essersi anche trova, non indeterminatamente espresso intimo IV di 477 no Fau- 472, vere Egineta Gerone da Nemea 472 pago dell' nel e celebrato 483 indubbiamente sdegno II, che mutati quanta festeggiato di erano pretate, interI del trovino solo accenna fosse POI. dato, si denze coinci- essere Tanto tratta nel sentore suo, che Odi vittoria la avuto Col più, avversari, le indubbiamente era in a antiche più sono che hanno interpreto. di Bacchilide e non invettive suo le Dirò anche che riprova riferite Pindaro cui — bella più cronologiche come ' 17 — di parte tere ripe- principio 2 del- 18 — F arte che anche sua, io coincidenza il quindi Ceo epinici?) fosse 1* 01. 82. fama e esser* commesso abbia lo quale forma, Ceio, e a fatto lui maturusne di scitare su- mare riaffer- dell'arte temperanza addiceva: si rnullum Intererit davvero potuto bisogno di e va preferi- può lodevole daro Pin- potesse Chi superiorità con e cui abbia altri so ver- innanzi si non il che pezzo poeti il non appunto due preferenza la 452: degli un una databili supporre celebrativo. volta una del da unici cetto. con- qui epinici auge, e Pindaro vecchio che e in tutti carme il stesso cronologia morto gli qualche ancora dire era erano chi che nel di così invece anche sono la già il lo illogico né Simonide Tebano, VII, conosce per età, d' escludere sua, il nessuna, affermo degli Due e Bacchilide, e il VI chi ( che trascurarsi impossibile, di poeta colpire presentano cronologica. Bacchilide, è che deve non da avere quello Odi altre Pure di senza affermerei non le per — loquatur senex art adhuc inventa fiorente ! fervidus * è Quanto qui trova, ci ove passi arte io o si in' Pindaro che inganno, addentri controversi di più stato in e nelP rapporto di esposto, notevole una esame ma confer- sostanziale respetti Bacchilide. fin constatato va mente Seguiamo dei l' alan- 19 — qui che Tebe da ordine F Siracusa a la già era che la piuttosto propria di ricambierà L' * colpo fu, Nella detto Pare, e che a di mio credere, bizze quasi direi, quistione il come si gran ci meravigliarmodo di sia Pindaro può io cui per all' in Noi per della apparse ma una dobbiamo Ceo. tutt' grave corte lirico di sono una la sempre il sommo sono plice sem- celebrare a usignuolo personali, consistono tutti. ad circoli ragioni queste come scrivo essere tendere in- magari accenni nei pur non comprendere Bacchilide ragioni artistica. un sopra, poeta debbono rancori e a aspenHmus nemici anzi sfavorevole dinanzi cedere combatte, in questo che 476, le chiare più segua quanto dobbiamo volesse Prescelto del vittoria far non indeterminatamente, gli congettura, Siracusana. detto i Pindaro lui ho poeti, s'intende a malos cruccio Pitica sopra, corrente in non suo come che ho che II indicati sono come il esprimesse violento. ceva fa- amici. gli Pindaro, per a fanciulli, lo si gli cornua. 476 anno che generosa: chi namque tollo parata natura amore cave: i bilmente proba- e Gerone per combatterà lui, Pindaro, Cave, Sapendo buona quando Simonide consiglia è mandava Pitica, II arrivato Pindaro scimmia la cosidetta Bacchilide. anche guerra, Pindaro cronologico. Gerone a — vette do- Ora» altro che connesse e supporre e, grande che 20 — la Pindarica poesia ducesse su su Pindaro, chi e tenti il la bellezze, universalmente compresa la dopo intellezione piena piuttosto sempre Il contrario grazia, dobbiam intelligibile è Questo il di «Pindaro amabile : F la gli animi; esitare poteva come della conscio coincidenze della del abbastanza quistione, Festa sostengo trovi per ed una ragioni io se ? » credo teneriva in- veva do- non ceva, pia- Pindaro che di non le è, dopo nodo il secondo l'osservazione che conferma, di era Bacchilide Questo rilevate, bene altro dunque s'avvedeva grandezza, cronologiche F contento esserne sua compreso essere E parativo com- l'altro meraviglia, simpatia sostanza. quando Festa, pronunziarsi. a mente facil- estetico giudizio di colpiva uno di poeta egregiamente imponente, era può e gustata. nella e ed Niccola età se bellezze, lettera del le tutte essere Bacchilide, affermato, consenso piacere,, che ascose nella e tutti da interpreta osserva: né profonde senza di dire possa dell'oggetto), ammirata, essere che può non que dun- mirabili sue quindi e estetico l'apprezzamento le tutte è Non d'effetto, esser treo vi- al apprezzarla valore. con poesia larlo emu- solo per vero una è simo difficile, difficilis- intenderlo suo insomma che nome, Pindarica, poesia ascose il giusta prò- produce Tutti Icaro come solo che impossibile se dar a il persino poi, inteso, non fa riusci mare è stessi. ma aquila effetto stesso contemporanei ammiriamo (che lo di impeti dagli giù per sui noi, - cronologia e F opinione una che riprova HI - bell'esame spedale della Pindarica musa della oinmfeiv rèffàv e cosi la sono può suno II dei profanimi dice a' allusione dir mica essi Gli i forma si come tesi dire può ove sta non di proprio (I) « il è « tunetót * tento volgo ignorante. deve meno I, pensare a Simonide» p, 27 • Terone benissimo, Sia col che • tò pém sono si per una ro davveinteso resto, di esagerato. della il valore à%?ma è un alludere suo yapvsw il $unetó$: Fraccaroli, possa chilide, Bac- a **yy\m» me il ha si mente, e per con nò poe* ma Simonide a dnnqov ma vece in- pertanto confusione quanto », à»t- imparaticela Xdfipot, che voraci che grandezza del nessuno; con solo sono non troppo pensi urtare tanto Michelangeli, « si non può non ";ix la vuol dobbiamo dell'arte generale, si diceva usa ha passo conseguenza questo, e il ma anima, né (1). per non propria non di e Pindaro gli la viva, troppo deve, in Come che meravigliarcene; cotanto Geo, disconosciuta, e po' un di che vedendo compresa non soffio Pindaro Se arte. divino il novantanove di a vittoria è insomma quelli aa6óne", esistono Pindaro che prenda com- Michelangeli ou/erf/, artistici avversari per e' siano quelli a valore, non poeti non nes*- facile qui due essi che piacevano tmt. che che vulgus: espressione suo il naturalmente si cento li avversari avere Quando nel male fa e avveri.-, questa perspicua degli può che supporre $wv«wa un è il ascose fi"t i dunque Terone massa, mai bellezze Le Olimpica. Bacchilide, cui passi. sono evidentemente crearsi - ne a alcun là pdn altro llarrhilide e 22 — — si intendere, da re « te dei gracchiano corvi cose aquila e Simonide che da io pari forma "kdfipi. lettera il testo tratti di avrà non La e in fa propria arte è divina vera se più si nel daro Pin- colui che appunto arte, di e stima molto asprezze debba SiSólkt' del chilide Bac- Pindaro ey^i9 né che Basta la contrappone facile e, dei espressione, che e diremmo, altri degli volgo astrazione di per quasi Bacchilide. orecchiabile più facendo che apprezzata, quella a trovo a quanto Pindaro musica, nella pur tutto fuso con- la ripeto lui lore va- e ripeto, allusione a degnamente non nostro, incompatibili si ove forse io solito che quando fortunati poeta, al possibile essere trattasse pensiero del di che affermare ed convenire generale e, accattate, mestieri debba *e$«vós alla ingenito sapere cose una matematicamente dice della che accattato, le qua non all'uso giudicarlo e quello fra Nemea, III anche vedere corvi prendere sentirlo sapere tutte nella anche dei pesato. ingenito come fronto con- vi. cor- specialmente ma, differenza stessa poeta dunque pesiamo non il senza l'immagine il 'figurato, lettera gracchianti dei che ne parago- alla fossero, pindarico, parlar dal prendere bisogna Non complesso: suo deve Pindaro direi similitudine deriva incosciamente determinato ha si confusamen- La ». Bacchilide e giudicati Del corvi, come vane... non apprende- dovuto psicologicamente poi coli' hanno se altri, voraci da tutto « ma « (*ò *rav), contemporanei da tutte corre le e non cor il 24 — — che generale si debba di Bacchilide di già ho è non Simonide, Pindaro. Simonide per subiettivamente, le e al che forma, le più, tolte, solo all' di indubbie e è sono se Pindaro il passo per sin alcuno di col sicuro a da realtà in venerato di è alla Atene può l' indefinibile e personali, poteva non sicura affermare nella (l' anno 472 l' invettiva più su quistione. noi che si un contemporaneo, e in cordano ac- fondamento senza ma II cede, che lanciare Pindarico: e Simonide. allusione), ( che sono Simonide e testimonianze Aristofane concetto si le per mal queste e del coperta in sono a sicché Siracusa, sé Insomma converrebbero probabilmente in della supposte, parve sieme in- asprezze indirettamente, e daro, Pin- di quello Bacchilide, a tistici ar- unire convenire. o è luogo i criteri e anche uno artistiche, personale che mai, vere è falso, e le di Olimpica li questi detto, poteva solo allusione cui ho come probabili Istmica, all' convengono poco Un' dando specie, compreso altezze personali voluto altro due quanto per cioè aver invettive o sostanza vi per di quello a le della d'animo nepote, allusioni poetico considerando esagerato e L'ingegno obiettivamente condizioni zio dell'animo tentasse quindi liasti; sco- condizioni paragonare dirsi di o Simonide, giudizio Il sopratutto da nemmeno può sappiamo, ne detto. certo ma grammatici le fossero quali Pindaro di che impossibile sembrare correzione alla ma da precede, uomo tali proprio volentieri cuse) ac- nulla sciamo la- 25 - Né d'altra dir poter già gli A fra volgare e Da parte poesia che spiriti da è quella ha la debolezze delle i ripetere minacciò prima origine di contro se Ion a non è Sofocle distinzioni, il la solo Paradiso d' di che le a Bacchilide, Ion che, daro Pin- contro corda ri- differenze riguarda di chilide Bac- moderni debite che talora sublime noi A tò dobbiamo esattamente, stato Dante sità diverche contro De non quel bile no- che arte di del intende, por dalla rivalità, davvero! s' parte fondamento Pindaro essere fatte, e nato raffi- gusto estimazione della certo magari piuttosto, e dal all'autore Sofocle: potrà al e opera degenerare. ricordava di dell' della degli Ma diversa fanno owetqì V dalla e gara. consenso il sopravvento, e molto, iniziati, dall'altra pochi artistici è è essa eterna non umane. dubbio pone al e di ed quella fama migliori di ambiziosa e è sua educato criteri natura e quistione fotti lei senza di irav la rivalità in quanto bassa sero des- maligna contenzione, poco, Bac- che la fola rilevato è affida troppo e che artistica ed una di è o quella passi non in- o esaminando a sqstegno, più Bacchilide stabilito, rapporto di iure vessatissimi avere e ed quanto, dei cui, colpiti in senza per e in passi Bacchilide e incerto aver sicuro punto scoliasti, non dei basta quelli Pindaro tardi sia Pindarica e un non indugiarmi, ravvisarono me cronologia chilidea, voglio esame scolasti Simonide. la che nelP detto, iuria9 io parte nulla — telligibilità l'inall' In- 26 — ferno, e il mente i versi 0 voi siete desiderosi dietro in d' al a seguiti che legno riveder vi venire fa barca piccioletta ascoltar, mio a non Olimpica II divini: che Tornate della passo — gli in mettete cantando vostri varca, liti pelago .... Ricorda vecchia musica la di barbara ode Siamo . . No. interpreti? di aver mira e /xaflóvr^! non Pindaro, di non e del e suo far poteva non di meno tò modo di essere deve è se divenis- ?rav fossero ooao« caso ocxfa del di "rov£rc/? a artistico all' indole stesso si nel voluto, allo ai divenire l' indirizzo lui lotti Caval- al stesso, o ! se che qual- bisogno parte poteva conforme carattere, lo anche intenzionalmente era naturale per Oh troppo non di aver non d'altra Pur Bacchilide rò grave* tutti deve è a si parva Carducci Stecchetti, non piacere se e gvvetqvì si : che molto quistione una lì Ma, di allo contro sempre . il alla contro ricorda, italiana, magnis, componere di Wagner musica splendida licei di stro no- modo seguito ma del suo ingegno tutto e Pindaro che Pindaro. III. A la proposito di discesa teghem fece del Teseo notare Bacchilideo carme in al fondo Kenyon al mare celebrante A. Bran- van (pag. 137) come lo 27 — — mitico episodio stesso nella IsL Wiener 54-8; IV, il III.),e scene distinte, mare e lo celebre la in 1) non e za, (nei paretti stione di tazza Eufronio in rardini dei del editore Museo Lincei, mitico del VI che è secolo, di che la locale accettarsi solo Il ha Kenyon torto conti Rendi- in risalire con principio al o fabbrica del mito. origine e io Ora go ritendel interpretazione quantunque più la come quando Ghi- — rappresentanza, probabile celebre della date interpretazioni delle 1 la più testimonianza giustificata, davvero è non e di dell9 la V, VII dalla capitale sia debba del fine qui- La ammessa dobbiamo ma diffusione 1). n. antica più celebre, vaso non la concludere condanna Kenyon essa III, 1 segg. alla e un la Attica, italiano, episodio, probabilità tutta Vorlegebh, 2) il Com- Bacchilide, ( Wien. IV, verisimiglian- perchè, di alla negando 33, p. importante, dell' congettura Weil, Mélanges del mes, (Her- condannò la due fondo Robert ogni recisamente molto è il Ma addirittura meno dal combatterlo a tat. di come Teseo Greta. sorse interpretazione sua 1888, assolutamente cosa pittura di ritorno sbarco XXXIII, la (Mori* Francois vaso ritenuta il tato rappresen- Vorlegeblaetter, Kenyon, interpretò certa, del superiore zona ritenersi dovesse scena. la che ritiene terra . sia Creta InsL, V, I,4 683) uno di e : 225, n.. 11, dubbio senza sbarco Ariadne, Delo non (Robert e noi soltanto, divinità. Ciò in in Preller, non ma non Griech.Myth. abbiamo una Arch. des Iahrb. tato rappresendanza toglie però in onore che fra 28 - la nave la e distanza, terra si figura di atto partecipare il figurar potere alla nella sotto danza la in Delo consecutive, la fra è terra naturale) sbarco. del è ed a la fondamento V ? No, figura secondo sia il natante l' ammessa luogo che uno Reigentanz Egli poteva ben contentarsi di vedere è dunque Egli un anche assurdo. P per capricci esagerata trattare scendere E non e per dalla di dobbiamo insensata. — due scene del che sich ». QalSt il e suo parlar di o ao?, i suoi come pagni. com- notare sempre, artisti, questi ammetterli distinte bert. Ro- um sceso possa Il Robert che anzusehen era capricci mai danza essere rudert, Nàhe si quanto no ammettere intruso un tante, na- o alla può nave Ora Deve può Ufer come antichità, delle si gròsserer aus sta po- figura interpretazione zum « la non non na stra- esser possa nave natante lo dalla così cosa quistione. della equipaggio marinaio, In della nodo la e una enimma un (ed questa interpretazione. un' tutta distanza distante sorprende appare il è partecipare den di questo, che un che sé per mediatamente im- significare a essere di già resto inverisimile stabilito sacra debba nave maginarci im- come come servire anche non quindi nessuna dimostra nave debba Che terra la e la e linea la sembra danza la e altra e Dobbiamo terra. sbarco lui, di deve e nessun' : sinistro piede sentato rappre- terra a posizione suo che lo piede egli nessuna essere *a/J//x"? è metter anch' trova tracciata debba vi non indubbiamente perchè in - in nega che che misura si ammette sa posil 29 — Kenyon, dal quando ma turba lido, P tutta che la lo sbarco dalla i il lido. poiché è nemmeno che ragioni, sia, ma possibile, fu come del sicuro, dopo donde sta sempre la figura sarebbe presso molte per sono (che essere enimma un mento monu- è che nave, può non dunque Resta del quel la indietro, ritornata lungi immediatamente che e processionanti, assurdo) da si ordina nave sia nave fondamentale figura invece processione la interpretazione la Muoviamoci notante. che ammette spiegare per scesi — supposto, natante, decisive e divinità una marina. D'altra al Kenyon dal pretendere col di (v. 119 perchè cui in dolorosa fondo nessuno pure la mare, può pretendere che il fondo nuota terra, del le sono che vaso in notante del ma mare la cosi data una anche case del figura meta mento mo- che an- ritornando, zione, dire- essere padre, del notante rappresentata direzione la cessario, ne- lasciava acqua può essere è il era Cade con di fondo questo porti, non dove pittura altrimenti sia gli Vfcw. poi del nella sott' Teseo Egli sembra che possa che Né vero davTeseo dal significativo aspettazione corona. nessuna ritorno scomparso può si vascolare len-rónpvjxw). voler denza corrisponnon pittura meno so mos- di torto, un mentre di non Teseo l'obiezione il nella napx ha un'esatta come v»a Robert durchschlagend. avuto Bacchilide, rappresentato mare in ha che sostenere sia che monumento testo il che tutt'altro sono il Kenyon qui Anche obiezioni le parte orizzontale, del suo corso. e 30 — E in siccome, superfìcie, occhi in la verso riconosciuti, in i che preda a dolorosa la danza in sulla piedi to rispet- più probabile della persone nave confusione e curiosa furono anche molto delle vieta come poiché meraviglia semplice piutdella ammirazione sacra. quindi Nemmeno critica l' delle obiezioni La del Robert riferisce È è, nodo è d'altra cerchiamo il miti decifrare di un i fra la e fra discesa i dare all' darle. aver zione interpretaquel per alla che figura del una di in di fondo di Teseo al paleografo e di menticare di- cui tiamo ten- mente indubbia- attica, celebrante hanno significativa mare, yon Ken- tratta Si Teseo retta, cor- anzitutto deve origine del opinione monumento scena. quelli miti si averla dopo filologo Non cratere quali che, il dotto carattere di cospicuo, dubbio a dell' quistione, parte di che riuscito sembra mossele poi suna nes- insostenibile. il fondamento non della addirittura Kenyon, vedemmo, come che, affermare al accetta positiva parte necessario può particolari al noi Si la accurato esame un Robert. interpretazione consistenza. natante, ad regge del negativa corretta si magari nulla stanno appare ma mare, Finalmente agitazione, atteggiamenti significhino sul gli che sembrare da che persone viva fissi alla non difficoltà riconoscere, particolare vari tostochè debbano nelle questo a sì processione. gli ri'iOeoisi nave siano non supporsi fa non atteggiamento, rivolti deve Teseo sott'acqua, compagni vario che ipotesi, ma dei — prova posto un è senza irrefra- 32 - sé in hanno in negare la ipotesi particolare erudita (e coi e sforzo stessi Così nel dall' ultimo del di gli alla in piedi ingiuria figura di Ariadne, le due figure interpretare come Minosse Ateniesi Teseo è (1). rivolti appunto (I) Fa appare difficolta solt' acqua. sulla ammettere siano del ed Minosse la lo tante na- casa ti, sedu- si debbono dei giovani gli e equipaggio e gli agitazione sott'acqua dell' sé figura viva uno dell' in rematori, a ci tempo ha contrastanti superficie che bilità possiscena. verso i preda così, diciamo meravigliati, già fosse la Nella nuota nave.oltre in a rappresentazione, intelligibilità. e degli data una P sulla per pittura essa che che ma oscura in di attinge* valore dire negare porto rap- essi, poteva una intiera Teseo suo; iteci; ") piena riconosce stanno di P rematore, padre coscienza perchè da nostro, perdonato, si mito, rappresentazione caso elementi del dobbiamo si contemporanei, in di il non za scien- una avere sentire e Insomma non oscura, pare della ha capire particolari. fatte son necessità fonti) piena nella pitture la chiare non mo dimentichia- ci cronologicamente per affer* antichi degli possiamo sempre trovandosi senza ai non più monumenti, tarde chi, noi al che qualche spirito di vascolari, quelle questo un interpretazione che spesso noi, per a nelP contesa tratto un fra essere può si non ma possa della specialmente troppo re ci che sembri noi monumenti, necessaria, episodio Non che già P e rapporto. mare forza - onde. slesso occhi sono Siffatta Teseo, che poi 33 — basta rappresentazione da sé la riconnetta di Se nave poi che quel è stato all' una necessità ricorrere sacrificata. nulla È dovere dobbiamo volta al quel epicotendenza, nella dell' oon sarebbe monumento il suggestivi del vaso arte Francois, tipo prescelto è da concedere che giudicare del liberarci e dai maestri rale co- stessa di e lissena Po- dalle Priamo peto, si a troviamo contro gran quel dobbiamo Enfronio La assistito è ha non più, poesia Troilo di una di per minore, che nel 1' unico monumento un della di che sto que- ancora e grado ooi sentazione. rappreche ciclico. mentre peterlo, ri- interpretazione. che arcaica, giova della riflettere Achille, al sentare, rappre- costituisce 1' influsso Robert, olire dell' barbuto come del Ma lUngling. pel tipo di sario neces- di confessare carattere noi perchè modo, generis, in lui a animo corto che genere, nostra sui protettrici, obiezione Un'altra ogni inseguimento parte divinità (I) di quantunque scena Ad vaso, sotto lirica per sue e sembra, in la del isolato che ha questo carattere tal scene contro per addirittura di altro di (1) ò caso sta arti- a quello intelligenza per aggruppamento Ma V perde ne L' volta di tal che quelle per una la probabile, è accennavo, d' ripieghi scene resti argomento in e a delle testé e le fina- altra scena frequentemente supporre, nessuna qui altra più trova spazio, più possiamo cui eroe, sacra. fin all' e si vascolare air danza esposto economiche dell' trepidazione della ringraziamento serve collo di trionfi i ricordi vede chi perchè successe, scena quanto — dare mito da è che Teseo alla renza prefe- secondo tatti i no dizi pregiu- posteriori. 34 — — la guarda in porta si non turba evidente mito. che fosse eroici Nulla vieta F fosse del probabile, varii interpretare La 90), dell' si il e di come dice avanza si prima. intendere Ma nuoto a se supporre piuttosto dirigersi operazioni F unità la della di come di che verso approdo. scena. la tria. pa- tante na- che, impaziente, vi giunger- per si non può non è Atene, F uomo in il lido Così del figura uno terra terra in i bassifondi : vimenti mo- Collignon, et manovra verso i allora ritorno per impazienza questa bisognerebbe le la il cessione pro- : dovevano (Rayet difficoltà pilota regola dirige per Collignon ammettere dovesse gioia con si dovrebbe si equipaggio del la Ateniese suolo terpretazion in- Prima che facilmente è punto o poco possibile. su tare accet- due queste quantunque avvenisse nave, oltre molto ammetteva di Insostenibile Kenyon. logicamente sacra di numero assoluto modo del altra, appare si Robert Pireo in Sennonché un' tendenza alla maggior della e possibile. dunque Robert. artista sbarco poi il vaso può dell5 dello scena indulgesse interpretazione quella p. pensiero nel che rappresentazione unico la pur corrispondere ed che e far rappresentazione solo qui che appare ma la possa è Vero nostra rappresentare miti si dalla escono alla primo sacra, di sforzo che riprodurre danza Polites e cronologica, lo Rispetto darsi di unità F largamente più Ettore degli inseguiti. soccorso sempre al ed scena, ché cosicacqua tare facili- per sarebbe Interpretazione camente logi- tenuta man- non im- 35 — — possibile, ripeto, ma, comprendendosi, del indugi non in si fa la ripugna della Kenyon il resta chiari parte di vaso il come nelP per Francois. sempre la biamente indub- si tanto il mito, L' più pur* dei numenti, mo- valore senza tratta e l' del- come ermeneutica si non i movimenti particolari quando ha pittore Ammettere, nave. presenza che cura, insignificanti volte molte specialmente come del altra d' equipaggio troppo particolare, particolari essendo la nonostante probabile, punto o poco di un numento mo- ne interpretazioprobabile- i