/. ^
MANCINI
AUGUSTO
NOTE
SU
Lucca,
BACCHILIDE
Tip.
1901
k
Giusti
AUGUSTO
NOTE
MANCINI
SU
BACCHILIDE
LUCCA
TIPOGRAFIA
GIUSTI
1901
$-2.3,^9.
9
1
1
" (r*4±civtfÌJA
"LvuuJ^
Estratto
dal
voi. XXXI
lucchese
degli Atti
della
di Scienze, Lettere
ed
R.
Accademia
Arti.
—
i
-"Bh^»^asHm-^Sh^s^ash
Lia
dei
scoperta
nulla
accresciuto
sulla
vita
Michelangeli
in
1' edizione
dice
Pindaro
del
trattato
o
piena
ometto
memorie
è
J898
che
piena
Dopo
(Riv.
presupporre
dei
conoscenza
qualsiasi
indicazione
quistioni
ormai
erudizione
St.
Ant.
del
in
lavori
preg
chi
Ili,
4
appare
chi-
tesi
altra
dal
ria
memo-
Muteo
presenta,
non
ca,
Anti-
1»
per
indizio.
dell'
s' interessa
principali
bibliografica,
particolari.
Storia
L'
acume.
)
ni
allusio-
della
pubblicato
Bacchilide
il
di
(Ri?,
di
ogni
pretese
pregiudizio
e
illi"
Ad
delle
4897
diffusa
optime
cessit.
il
di
uscisse
già
scoperta:
nonostante
quanta
che
prima
Messina,
vamo
ave-
creduto
aveva
particolarmente
di
che
di
nulla
audacia
per
Alessandra
Luigi
quando
e
l'esagerazione
debbo
so
mesi
ea
dissertatone,
Michelangeli,
io
Siccome
anzi
(1)
Simonide,
a
momento,
biografica,
Pindaro,
e
Messina,
Britannico,
me
lui
notizie
mutar
a
e
Bacchilide
Questa
ogni
invece
(2),
di
a
:
fortunata
della
fila
Della
ad
(2)
trovò
Kenyon
Blass
II, 5-4).
parta
poeta
pochi
del
il
di
del
ha
non
incerte
dissertazione
notizia
la
(1)
poche,
affermare
potere
.• era
le
non
erudita
una
Bacchilidei
carmi
usciti
ebe
su
non
da
argomento
Bacchilide
sia
di
brevi
e
su
ticoli
ar-
4
_
modo
cui
su
fondarsi,
a
me
né
afferma
critica del
alcune
volta
ad
V ubi
dare
di
vi
nuo-
consistavi.
di
porre
pro-
riguardo
osservare
testo, mi limito per
il Michelangeli
dai
occasione
altra
sene,
derivar-
sicuramente
illuminati
dati
sembrò
mi
poi cosi
fosse
una
pertanto
quanto
alla
quello che
non
d'
potessero più
Riservando
molto
di
nuovi
dati
potendo
i vecchi
che
e
carmi
d' altronde
che
parve
affermabile
i nuovi
offrendo
non
pur
—
a
ora
trattare
do
quistioni,
principalmentebiografiche,dicen-
sol
credo
quello che
detto finora da
non
altri.
I.
Poco
della
ci
vita.
il
chi
veda.
non
preciso loro
dell' 01. 87,2
trentasei
anni
Io
(431)
i macrobi.
eventualmente
accennare
Zero di
un'altra.
una
da
a
fonte
Questo
non
valore
«
celebre
conosciuto
I dati
che
locale
sia
l'iywpi£*ro
all' 01.
»,
78,2,
tosto
quanto piut-
», con
allusione
di essere
possono
detto
non
in
esser
tesi
derivati
pur
diversi, sicché
può
la
al-
to
annovera-
cronologicipoi
fonti diverse
momenti
è
etimologico,non
Fòx/ufi di Bacchilide,
pone
era
ni
espressio-
alla lettera
prese
esser
longevità del poeta, degno
fra
tali
che
e
di Eusebio, che
prima,
ancora
era
gli epurerò
e
ritengo persino
significhitanto,
«
cronologia
della
sa
cronografi,
talora
debbano
secondo
si
troppo, specialmente quando
fondar
di tardi
non
preciso
sugli yi^a^ev
Che
si debba
si tratta
non
di
nulla
o
pre
sem-
Viywplquello di
generale
a
\
5
—
roo'
cT
dico
esempio
che
si
parla
nò
indica
il
Diagora
nulla,
addursi
in
lide
perchè
Pindaro
per
la
dimenticare
essenziale
(quel
cui
visse
del
Chronicon
chilide
la
di
ci
abbiano
fra
pochi
essi
al
a
come
di
più
del
Vedi
Mélange
stessa
la
per
per
famiglia
anche
questo
Wril,
antichi
il XII
p.
25.
che
cui
del
Coup
i
si
pur
BacDi
vena.
e
la
ta:
da-
il VII
V.
feribili
ri-
Incerta
da
La
toria
vit-
celebrata
vincitore
è
Let
di
secondo.
compose
botti,
ziani
Egi-
riconosce
Pindaro
a
sen-
papiri
il
Nemea
a
dirsi
tenue
e
è
Chronicon,
il VI
priorità
Egina
com'
sicurezza
con
sono
per
di
di
i databili
XII,
to
quan-
gli epinici
ma
stabilire
nessuno
Pytheas
la
è
e
io
i
cronologia
tutti
es30
fra
452,
grazia
può
si
recenti
più
la
di
le
quel-
offerta
non
che
gore
ri-
a
per
il
e
tutti
Bac-
con
ma,
come
sicuro
conservato
(1), poeta
chilide
è
Sembra
di
à*u^
troppo
può,
essa
sostanziale
erronea.
P
la
quel-
è
rigetta
Intendendo
disprezzabile
non
si
Sincello,
forma,
in
tempo
inconciliabile
Giorgio
fondamento
un
z' altro
è
nella
fonte
avere
notizia
di
e
esatta
una
).
parte
esatta.
fissante
(484-1
la
parola,
Eusebio
non
i
74
il
è
solito
di
PaschcUe
01.
all'
altra
abbastanza
che
Bacchi-
cronologica
indicare
già
è
Diagora)
bile
proba-
di
d'
né
da
esempi
prima
indicazione
preme
testimonianza
Una
da
che
prova,
molto
sempre
V
che
non
gli
nonostante
celebrità,
maggiore
dove
(I, 550),
poeta,
nominato
sia
bisogna
Suida
e
resta
Parimente
metodo.
di
filosofo
contrario,
che
di
emendato
luogo
di
rigore
per
e
—
la
la
stessa
ditkyrambci
de
in
V
mea,
Ne-
ta
canta-
Bacchylidc,
6
~
nelle
*a
Istmiche
dubbio
la
alla
IV
prima.
battaglia
480.
né
nella
mea,
Della
tal
genere.
Atene
del
480,
è
la
Salamina,
la
Istmica
il
secondo
posteriori
al
che
(e
(I) L'articolo
Per
la
II,
45.
P
del
incertezza
greca,
il
dei
modo
Torino,
la
della
teriore
an-
e
più
la
debbono
nel
II, 53,
delle
guerre
Dubuy,
battaglia
Ermetiche
Miti,
V
de
e
che,
sarebbero
P
altra
ficoltà,
dif-
in
Ateniesi,
non
acquista
cosi
4898,
Museum,
in
trovare
silentio
Rhein.
se,
specialmente
agli
complimenti
a
Ora
è
si
di
Istmica
Nemea
grave
V,
vi
sia
troppo,
Nemea
se
un'
gli epinici
tre
ben
Blass,
è
che
alla
discendere
cronologia
1880,
anni.
posteriore
nella
è
V
Istmica
Da
tre
argomento
BlìSs
di
Nem.
IV
anteriore
Ma
appunto
silentio
congetture,
a
che
fosse
tutti
480.
vuole
come
dovere,
correre
Blass,
valore
Bacchilide,
a
la
porti
rap-
V.
dovremmo
V,
i
probabilissimo
essendole
bia
ab-
al
di
invece
Ne-
sembra
badi
sgg.
allontanacela.
Istmica
IV
di
doveva
argomento
nemmeno
debbono
all'altra
certo
un
di
dobbiamo
ipotesi,
193
Istmica
nella
né
si
e
ne
menzio-
ricordino
ai
indispensabile
non
troppo
se,
da
come
sé
per
si
ove
Indubbiamente
Limitandoci,
è
e
stessa
invece
quistione,
Egina
ed
Pindaro
alla
te
generalmen-
anteriore,
la
mento
avveni-
ad
fa
senza
l' accenno
per
colloca
si
non
(1), che,
si desume
altro
poi
è
V
come
si
batttaglia
fra
di
49
ben
non
Salamina
il Blass
ostili
v.
di
sviscerando
non
ragione
del
IV
la
quali
Istmica
La
sicuramente
V,
ma,
delle
V,
e
recentissimo,
ritenuto
nel
—
pp.
cfr.
Greci,
283-307
CuHTiUg,
Paris,
—
ria
Sto-
1888,
valore)
della
la
mancare
solo
neir
Istmica
Posta
viene
la
magari
al
modo
la
ad
480
L'
Nemea.
male
e
Atene
si
che
Bacchilide.
del
maestro
V
epinicio,
che
la
né
dati
delle
guerre
il
Ora
nel
all'
al
in
li
noi
da
questo
V
74
Bacchilide
e
cenni
ac-
pone
data
nel-
più
segnerebbe
data
è
145),
la
cronologia
sicché
di
ne
sia
gua.
tre-
fiorire
il
che
non
di
sconviene
di-
camente
cronologi-
epinicio
il
del
lode
(VII,
coincidente
letterario:
questi
momento
un
tutti,
di
osservare
città,
Questo
possediamo
genere
Erodoto
Epinicio,
ad
Ode
la
preme
(484-81),
paiono
obbligatoria
gloriose
Neméà.
a
che
avesse
ficoltà
dif-
le
nelP
dare
Paschale
01.
XII
colla
scritti
si
483
Chronicon
Bacchilide
poiché
due
tale
accenni
e
esattamente
le
fra
V
diversamente,
Nemea
più
di
determinano
che
escluso
poi
che
quel
la
contro
i cortesi
quasi
era
ogni
ad
proposta
ricordando
testimonianza
altri
lui
anzitutto
bisogna
vincitore
e
V
;
siccome
spiegare
nella
eccessivo,
peso
Blass
ma
da
bisogna
480
sia
:
anteriori
sopratutto,
Non
al
del
data
trovano
sono
verosimile
più
valore,
alla
discrezione
480
cronologia
la
posteriore
senza
oppugnabili,
con
la
argomento
accennate
rificare
glo-
a
al
se
verisimilmente
è
non
decidesse
quistione,
apparire
sono
cronologia
la
Istmica
IV
si
come
epinici.
due
così
svolta
e
comune
e
altri
gli
spiegare
Salamina,
a
breve,
pure
difficile
Pindaro
IV
i combattenti
posteriori
È
gloriosa.
battaglia
sia
menzione,
antico
il
sarebbe,
di
suo
memorabile
li
quel-
re
esordidi
8
_
*cui
—
legittimamente
teneva
Così
cronografo.
la
congettura,
una
impedisce
la
data
del
la
e
si
che
data
getti
fonte
la
conto
del
Chronicon
congettura
ne
sostievolta
sua
a
grossolano
come
do
tar-
to
sproposi-
Chronicon.
del
II.
le
Poche
altre
sulla
esattezza,
•con
del
quale,
del
quasi
quistioni,
biografia
differenza
a
dati
tutto
di
considerazione
generale
valore
all'argomento
a
ka
Il carattere
chilide.
dell'
quale
di
forza
nei
lirico
di
Vedi
Weidmann,
596
ho
(1)
è
specialmente
-1898,
Iorenka,
segg.
e}
1' Iim"u
si
ne
per
può
l'opuscolo
l'esattezza
noi
Rendiconti
dei
senza
della
del
gran
dal
tore
can-
inimicizia
fra
Michelangeli
WilamowiTZ,
giudizi
que
duntrovato
diverso
Bacchylides,
generali,
dell'Istituto
che
con
alcuno
dato
aggiungere
del
piena
:
ma
all'arte
dal
trattata
sua
abbiamo
accenni
Bac-
presentarcelo
rap-
meraviglia
far
quistione
La
e
dobbiamo
profondamente
stata
dottrina,
molta
ni
!
Ceo
poeti
due
\i)
così
Tebano,
notizie
le
arte
non
mordaci
né
invettive,
né
carmi
il Iuren-
e
semplicità,
deve
non
nuovi
dell'
di
rono
fonda-
Pindaro
noi
quello
e
Blass
fra
uomo
dolcezza,
grandezza;
e
che
i
di
grazia,
si
invenzioni
sull'inimicizia
Scoliasti
degli
toglie ogni
cui
su
il
calunniose
dichiarare
per
interesse.
fatto
silentio,
mi
car-
mancano
qualche
di
il Kenyon,
Michelangeli,
nei
poeta,
Pindaro,
di
Questa
il
e
del
personali
risolubile
nessuna
e
ha
Lombardo,
Berlin,
fallo
4
suoi
898,
9
—
che
lui
sia
altri
che
a
agli
che
ricco
da
lo
singolari
diversamente
che
coincidenze
in
XII
colla
quindi
sia
di
fama
sicché
(I)
Bali
Mi
i carmi
mazioni,
•
colla
potrà
non
La
cose
fantastiche
dovette
nel
476
diligenza
Bacchilidei.
Chi
lo
per
meno
non
quello
come
della
leggenda
che
fiera
che
fra
inimicizia
Non
si
dire
pubblicazione
?
tra
•
strato
•
entrambi
i doe
dal
le
del
Konyon
relazioni
fatto,
I* ufficio
è
fossero
spacciata
non
la
cele-
stali
sono
esami-
mie
queste
seconda
pagine,
alle-i-
esageialc
memoria:
p.
Bacchilide
«
celebrare
seppellita.
amichevoli
significantissimo,
di
e
le
che
è
per
medesime
per
due
»
—
p.
Tcrone
vittorie
».
9:
la
dopo
40
«
E
che
diiuo
luminosamente
me
volte
sac
la
che
....
•
!
mente,
successiva-
leggere
Pindaro
sono
postarde
affidasse
nella
lusioni,
al-
non
singolarmente
fa
Michelangeli
lora,
al-
nella
più
il
dì
siano
era
di
Odi
gli
pazienza
negare
il
armi.
degli epinici Pindarici
avrà
che
crescere
Gerone
stessa
ria
vitto-
allusioni
nelle
Bacchilide
stessa
Bacchilide,
tali
che
sulla
mancanza
a
nemmeno
affermare
è
Non
dalla
affermare
era
giovane
ipotetiche,
sussistere
la
prime
sue
è
ca
all' incir-
Pindaro
un
nologiche.
cro-
coincidente
aveva
mentre
argomento
pure
ad
V
Bacchilide
alle
ben
Bacchilide
Egina,
insomma
dice,
si
come
Nem.
di
ed
denze
coinci-
proposta.
di
epinicio
483
gene-
coincidenze
anzitutto
chiaro
già
poeta
tragga
quistione
celebravano
quarantina:
un
nella
anni,
ventiquattro
tale
ma
concludere
di
Pytheas
Nel
V.
studio,
suo
parecchie
erro,
antico
di
onore
Nemea
non
sono
più
dal
li
quel-
argomentazioni
permettono
lui
da
Il
il
se
e
a
osservazioni,
convincenti
lui
a
persino
e
persuasi
acute
sfuggite,
sono
Tali
seguito,
rimasti
offrire
non
contrario
Per
(1)
hanno
particolari
di
rali,
sfuggito.
sono
non
—
commise
od
0
10
—
brazione
della
delle
Odi
sicuramente
è
Ossirinco)
del
in
è
non
sé,
a
più
di
giovane
un
formato,
più
come
anch'
io credo,
esiste
la
e
Gerone
non
conferma
in
Simonide
477,
fosse
lecita
è
contribuire
dolersi.
di
ove
la
dal
non
si
lirico
pensi
vittoria
di
peraltro
(I) Vedi
4900.
che
di
FIUCCAROLI
la
Fatto
nei
che
il
nella
io
Christ,
Biblioteca
ludi
delle
zio,
sicché
modo
vittoria
Iuli
di
trascurabile,
Tebani.
Scuole
dovette
poeta
aveva
es.,
non
zione
afferma-
prima
non
ritengo
ad
forse
qualche
dal
Pindaro
477
Gerone
quest'ode
sicura:
che
Tebano!
scienza
co-
dolersi
Bacchilide
in
celebrata
nel
ben
dallo
la
II
eccellenza
potesse
fu
Gerone
tre
men-
Pitica
Un'altra
datogli
non
come
chiamati,
sua
di
se,
Nella
doveva
la
fama
insomma
sta
poi
onore.
fossero
che
alla
la
non
poeta
un
Bacchilide,
ed
egli
Pindaro
Fatto
olimpica
e
lui
V,
principe
un
dopo
apprezzata.
che
contro
Nem.
ma
da
officio
l'appoggio
di
anche
di
476
Bacchilide
degnamente
di
avuto
pure
cronologica
avuto
e
che
coincidenza
nel
Siracusa
a
Ammes-
Peggio
valore
e
476.
speranze,
di
Olimpiade
trentenne.
aveva
suo
papiri
dalla
Olimpica
simile
del
nel
la
celebrata
Pindaro
che
che.
vittoria
fu
distanza
belle
già
dei
del
avrebbe
di
Bacchilide
cronologica,
Pindaro
anni
sette
di
V
è dell'
Olimpica
I
cronologia
La
scoperta
coincidenza
probabile,
a
la
difficilmente
(1) (472),
la
la
la
476,
ipotesi
olimpica.
sicura:
(dopo
successiva
sa
vittoria
sua
abbastanza
è
—
celebrato
La
del
477
la
pone
Italiane,
logia
crono-
è
non
senza
IX,
2
braio,
Feb-
11
—
al
esitare
scesi
ed
477
badi
al
del
fatale
di
questa
Bacchilide.
la
Pitica
scriveva
nel
Certo
IL
i
1894
tutt'
altr'
certo
è
del
pari
si
apparire,
di
più
Simonide
mi
mente
Quanto
poi
del
animo
Siracusa,
di
citare
riferisco.
principe
solo
anzi
(1)
tal
ammirazione.
i
luoghi
o
delle
nel
memorie
anche
nulla
del
giori
peg-
che
e
chilide
Baclo
non
alla
derà
cre-
data
cura
sidi
all'influenza
colla
Tutto
(che
477
Michelangeli)
non
fatto
ancor
non
erano,
poco
geli
Michelan-
del
assenti,
ponga
cominciasse
precedente
Ometto
che
Epinicio.
V
che
(I
che
ma
supponeva,
dal
agli
ora,
rivelato
Pindaro,
realmente
che
nessuno
sull'
in
solito
meno
nem-
hanno
potevano
cose
certo
scrivere
argomenti
preferita
contasse
non
del
di
quello
le
data
come
(e
ci
A
anche
Fraccaroli
il
taluno
affatto.
la
badi,
più
gli
che
Siracusa,
a
può
che
e
non
comune
che
Bacchilide
quel
reggono
venuto
di
di
uomo
non
poeta
di
Simonide
scriverebbe)
lo
conoscere
ri-
per
consistamus,
quello
si
non
carmi
ubi
sogna
bi-
presa
altre,
interpretazione
il Fraccaroli
dopoché
V
essa
passi
i
poi
Pindaro
di
però
V
in
presenza
dalle
ci
non
gli estremi,
calunniatori
escludere
può
è,
della
mancano
Trovato
priori
a
espressione)
indipendentemente
nei
tarda
più
476,
anno
Esaminando
che
sono
fosse
l'ode
Se
allusioni.
ode
quest'
il Bornemann
e
meravigliare
celebri
per
giù.
valore
convenire
si
Boehmer
in
anche
dovremmo
delle
il
e
più
anche
del
(si
475,
—
è
bisogna
dere
cre-
del
presenza
conseguenza
questo
Michelangeli
però
cui
in
mente
tacita-
12
—
ipotesi,
che
possiamo
che
Pindaro
in
Ma
POI.
P
Bacchilideo,
semplice
rò
della
P
Ora
475
del
ne
Agrigentino,
di
Siracusa,
fatti
questi
mentre
il
lui
di
Teofilo
Bulgaro
di
monide
come
e
a
quello
y*p!"em
il
che
e
Bacchilide
ritengo,
è
di
un
dal
nei
che
sia
paia.
Ma
genuino,
indubitabile:
si
accenna
P
Si-
conto,
me
co-
pensano
sembra
si
qua-
buon
mento
argo-
preconcetto
di
Il
tesi.
di
fatto
Aristide,
Corinzio
corrotto,
è
tiranno
di
codici
Gregorio
Tero-
alcuna
data
una
del
Bacchilide:
ragione
muova
anche
trova
e
sempre
tutto
contro
di
gran
la
fatto
v'è
o
trovavano
e
che
del
certo
del
in
quelli
gran
si
Pindarica.
onore
tenere
non
non
si
significante
anche
che
ove
yapvETcv
in
pace,
ritengo
Io
duale,
prevalere
che
e
piacere
uncino
475,
si
bisogna
li considerano
emendare,
far
che
li vedano.
il
del
della
Michelangeli
non
celebre
indubbiamente
dove
Stx
irponpivevOai)potesse
riconciliato
nemico
intermediario
monide,
non
il
ap.
Sidvoia,
poesia
scritta
è
la
che
Gerone,
a
il
che
Schol.
y\
Tro^juara
è
Ode
L'
476.
emù*
astrusa
ma
poeti.
Epinicio
V
(cfr.
Ceo
probabilmente
molto
due
giunte,
escludere
anche
II, dove
Olimpica
è
o
forse
i
col
eì'1^7tTai Se
splendida,
duale,
di
Ba*xvì-iSov
rèe
lui
magari
davvero
poeta
325:
taluno,
a
contro
a
sibilità
pos-
niatori
calun-
e
ammettendo
può
del
p.
itapk 'lipurn
più
si
non
IL
vaghe
cronologicamente
poesia
Boeckh,
voci
ed
476,
coincida
I
adulatori
soltanto
arco
la
ammettere
di
secondo
l' anno
venne
magari
parli
genere
drizzar
senza
—
più
è
ammettendo
allusione
se
il
a
Si-
duale,
sicuramente
13
—
ai
poeti
due
indeterminata,
forma
direi
Io
anzi
Bacchilide
di
che
è
dalla
definito
sin
cronologiche
rilievo,
v'ha
ma
Bacchilide
scrive
la
«
petto
«
profondo
e
T
roso
€
sua
«
l'acuta
«
ispidi
«
andando
«
bile
«
piume.
€
ogni
«
virtù...
flutti
coi
vista
T
Etiope
vittorie
non
dell'
arte
«
sotto
via
una
Achille
tutti
propria
il cubito
leggieri
dice
entro
:
€
la
riconosci-
figli
faretra
da
vostra
Ora
».
in
fine
cennato
ac-
e
Cicno
e
tacitamente
stesso
sotto
alle
il
che
nel
quanto
discovriranno,
molti
la
Ettore
così
ascoso
si apre
avere
e
lui
delicate
dalle
celebrare
particolare,
è
gli
etere
lungi
dopo
vinse
dell' ode,
di
del-
animosi
conscio
ultimo
cime
dinanzi
a
alludendo
Terone,
da
me
infinita
che
Memnone,
quest'
a
Pindaro,
Olimpica
dal-
immensurabile
Deinomenes
di
generale
che
anche
trionfante
uccellini
criniera
la
frago-
instancabile
zeffiro,
uomini
ora
o
di
in
tanto
agli
Tale
ad
di
soffi
il
veloci,
Zeus
le
mare
nelP
spazia
; ma
ali
rattengono
del
né
terra,
parte
n
la
non
gli
dal
tagliando
nella
atterriti
in
476,
versando
brune
fidando
sono
voce,
l'ampia
in
Ne
le
del
V
Or
con
cidenze
coin-
poste
e
vuole
poco
le
ampi-regnante
arditamente
forza.
«
alto
dell'
i
osservate
Gerone.
dall'
nunzia
carmi:
Nell'ode
più.
lodare
etere
va
c
qui
L'ospite
«
voce
aquila
nella
di
bisogno,
Basterebbero
Pindaro.
con
sa.
stes-
biografia
n'era
nuovi
dei
scoperta
della
ve
pur
se
nella
la
sostanza
solo
punto
un
stato,
rapporti
buoni
nella
resta
allusione,
l'
ripudiarsi,
deve
se
;
—
vero,
cetto
con-
velame
un
parlando
veloci
dardi
che
hanno
ho
voce
io
14
—
chi
intende,
«
per
«
interpreti.
«
natura
«
come
«
intorno
è
quelli
alla
corvi,
al
carattere
un
e
al
volo
suo
con
il
nella
è
termine
di
yvfOoyyGt
non
che
zia
lei
come
non
le
e
di
e
a
il
vince
secoli
a
da
piega
e
e
capiscono
tutto
terrore.
sé, il poeta
ciò
è
che
personale:
il
poeta
è
il
e
e
sua
poesia,
dei
nun-
opponga
quella
maestà
ti
tut-
animata,
presa
insomma
poeta.
In
e
mitazioni
li-
senza
Pindaro
quelli
sono
dire
:
è
ma,
vuol
somma
in-
silenzio
Ceo,
"jweto(
X«-
cpix*"
la
Bacchilide
di
sta
que-
secondo
l'aquila,
si
di
Tutto
genere
le
il
(e
vero
gli
come
alla
yaiac,
nulla
c'è
alcuno.
che
determinazioni,
ducendo
intro-
sgg.)
materiale
reverente
grado,
nel
in
cielo,
dinanzi
indulge
alla
che
uomini
nulla
natura
rappresenta
invece
del
ha
non
la
tutto,
si
glorificare
altezze
Zeus,
(31
degli
nel
tendenza
non
rispondente
cuore
verso.
di-
"kiyv^OoyyGi^ ma
tanto
comparazione
mira
dubbio
paragonata
opi%eì
mordace;
hanno
l' immagine
xopuCpai /leyakas
delle
trascurabile)
non
prova
raffronti,
il poeta
e
Bacchilidea
di
nulla
personale,
è
sommo
xi/jLara, degli
comparazione
quanta
senza
alla
in
ha
particolare
Sv7nainaka
dei
poesia
descrizione
che
di
dato
dell'aquila,
Zyypaqioc lalòOoa,
Per
».
assolutissimamente
la
volo
voraci
Bacchilide
da
ha
valore
un
splendida
una
le
per
vanamente
genere
tolto
sa
l'arte
Zeus
simil
ma
Bacchilide
In
di
ha
dell'aquila,
molto
gracchiano
in
avere
che
appresero
uccello
Pindaro
che
certo
che
di
abbisognano
più
colui
è
rinfusa
divino
può
si
i
per
Sapiente
ma
certézza
ma
—
dice
che
non
16
—
—
bili
sol
identico
un
lascia
coincidenze
di
circostanze,
sicuri
cercare
nel
ma
per
adagiarci
più
oltre
?
i
secondo
473,
di
entrare
alla
corte
cessasse
mai
il favore
Scoliasti,
degli
e
letterarie,
non
fonti
di
Michelangeli,
manchino
ipotetiche
le
Cosi
io
non
all'
01.
I
(1)
Scoliasti
essa
celebra
la
pubblicazione
può
in
cui
aver
è
la
e
spinta.
Nel
per
questo
e
logomachia
e
in
476
Pindaro
preciso
inutile.
donde
del
io
sia
quali
in
cui
vi
e
il
lide.
Bacchi-
a
nel
gli
vero
Istmica
celebrata
scriveva
sia
te
puramene
poeta
torità
au-
notare
siano
della
il
P
questione,
ben
siano
prima
1ideo
perchè
cronologiche
Simonide
che
tempo
poco
Bacchi
o
proposito
signiflcalivo, sembra
chiaro
ragionamento
erudizione
dato
a
credo
stessa
epinicio
fatto
ha
allusioni
dell'
1' aule
(I) Appunto
vittoria
affermazioni
esagerato
davvero
a
bile
indiscuti-
Scolii
di
come
e
ralmente
natu-
nelle
degli
qualcosa
luoghi,
aiutato
estrinseche,
taluni
varii
non
ragioni,
delle
che
nego
in
che
varie
per
tacere
a
delle
io
e
sia
potè
sembra
sostenendo
vero
solo
che
Pindaro
472,
dove
Pur
ti
da-
ipotesi, perchè
Bacchilide,
per
di
fondo
un
nel
vole
note-
condizioni
il fatto
Gerone,
Simonide.
da
che
anzi
le
abbiamo
prima
insomma
più
ralmente
Natu-
a
di
che
che
che
verificarsi
nella
Sta
il
priori
a
volta
una
derne
conclu-
poeta,
ripetersi
per
minati
esa-
cronologica.
possano
tempo
versi
lecito
del
escludere
accennate
distanza
di
può
si
non
sia
non
distanza
lieve
coi
d' animo
stato
supporre
presentano
coincidenze
II, perchè
01.
della
139-44
71-4,
vv.
caratteristiche
troppo
e
i
che
questo
dall'
si
01.
paragona
1' 01.
Ili;
IL
HI.
La
la,
all'aqui1' 01.
II,
475.
voglio
lecito
stabilire
le
concludere,
premesse
ometto
di
quanto
un
è
io
Ma
cosi
ho
la
io
l'Istmica
in
II
Sicilia.
in
agli
di
queste
si
i
tempi
:
dopo
avere
conto
cui
Pit
IJ, deve
476
gli
nella
è
P
gli
allusione
Scoliasti
Il
r 01.
IX
II
e
nella
è
ammettere
quello
e
della
loro, in
cosi
che
DI
Nemea
che
di
logico
è
sul
nella
e
posto
nel
475,
nel
474.
mento
risenti-
Pindaro
ma
Nella
è
Nem.
e
fatto
hanno
che
zione.
giusta, interpreta-
all'
nell'
cosi
d'
dire
A
nale,
imperso-
altra
compiaccia
il
Olimpica
454.
anno
è
e
nel-
espresso
naturale
il fondamento
il
:
indeterminata,
Pindaro
si
nel
ca
Olimpi-
qualche
si ritrova
poeta
che
nell'
artistico
posteriore
un
giudizi
gloria.
fondo
generale
l' osservazione
ed
re
ave-
Bacchilide
poeti,
due
non
principio
ed
doluto
un
evidentemente
la
theas
Py
collocarono
più
troppo
indubbiamente
il vero,
i
pure
generalizzare
giovane
questo,
per
i
lode
è
col
cattivi
forse
contro
della
non
ma
insom-
violentemente
scompare
ormai
allusioni
! Pindaro
preferito
III, che
non
concesso,
allusioni,
essersi
anche
trova,
non
indeterminatamente
espresso
intimo
IV
di
477
no
Fau-
472,
vere
Egineta
Gerone
da
Nemea
472
pago
dell'
nel
e
celebrato
483
indubbiamente
sdegno
II, che
mutati
quanta
festeggiato
di
erano
pretate,
interI
del
trovino
solo
accenna
fosse
POI.
dato,
si
denze
coinci-
essere
Tanto
tratta
nel
sentore
suo,
che
Odi
vittoria
la
avuto
Col
più,
avversari,
le
indubbiamente
era
in
a
antiche
più
sono
che
hanno
interpreto.
di
Bacchilide
e
non
invettive
suo
le
Dirò
anche
che
riprova
riferite
Pindaro
cui
—
bella
più
cronologiche
come
'
17
—
di
parte
tere
ripe-
principio
2
del-
18
—
F
arte
che
anche
sua,
io
coincidenza
il
quindi
Ceo
epinici?)
fosse
1* 01.
82.
fama
e
esser*
commesso
abbia
lo
quale
forma,
Ceio,
e
a
fatto
lui
maturusne
di
scitare
su-
mare
riaffer-
dell'arte
temperanza
addiceva:
si
rnullum
Intererit
davvero
potuto
bisogno
di
e
va
preferi-
può
lodevole
daro
Pin-
potesse
Chi
superiorità
con
e
cui
abbia
altri
so
ver-
innanzi
si
non
il
che
pezzo
poeti
il
non
appunto
due
preferenza
la
452:
degli
un
una
databili
supporre
celebrativo.
volta
una
del
da
unici
cetto.
con-
qui
epinici
auge,
e
Pindaro
vecchio
che
e
in
tutti
carme
il
stesso
cronologia
morto
gli
qualche
ancora
dire
era
erano
chi
che
nel
di
così
invece
anche
sono
la
già
il
lo
illogico
né
Simonide
Tebano,
VII,
conosce
per
età,
d'
escludere
sua,
il
nessuna,
affermo
degli
Due
e
Bacchilide,
e
il
VI
chi
(
che
trascurarsi
impossibile,
di
poeta
colpire
presentano
cronologica.
Bacchilide,
è
che
deve
non
da
avere
quello
Odi
altre
Pure
di
senza
affermerei
non
le
per
—
loquatur
senex
art
adhuc
inventa
fiorente
!
fervidus
*
è
Quanto
qui
trova,
ci
ove
passi
arte
io
o
si
in'
Pindaro
che
inganno,
addentri
controversi
di
più
stato
in
e
nelP
rapporto
di
esposto,
notevole
una
esame
ma
confer-
sostanziale
respetti
Bacchilide.
fin
constatato
va
mente
Seguiamo
dei
l'
alan-
19
—
qui
che
Tebe
da
ordine
F
Siracusa
a
la
già
era
che
la
piuttosto
propria
di
ricambierà
L'
*
colpo
fu,
Nella
detto
Pare,
e
che
a
di
mio
credere,
bizze
quasi
direi,
quistione
il
come
si
gran
ci
meravigliarmodo
di
sia
Pindaro
può
io
cui
per
all'
in
Noi
per
della
apparse
ma
una
dobbiamo
Ceo.
tutt'
grave
corte
lirico
di
sono
una
la
sempre
il sommo
sono
plice
sem-
celebrare
a
usignuolo
personali,
consistono
tutti.
ad
circoli
ragioni
queste
come
scrivo
essere
tendere
in-
magari
accenni
nei
pur
non
comprendere
Bacchilide
ragioni
artistica.
un
sopra,
poeta
debbono
rancori
e
a
aspenHmus
nemici
anzi
sfavorevole
dinanzi
cedere
combatte,
in
questo
che
476,
le
chiare
più
segua
quanto
dobbiamo
volesse
Prescelto
del
vittoria
far
non
indeterminatamente,
gli
congettura,
Siracusana.
detto
i
Pindaro
lui
ho
poeti,
s'intende
a
malos
cruccio
Pitica
sopra,
corrente
in
non
suo
come
che
ho
che
II
indicati
sono
come
il
esprimesse
violento.
ceva
fa-
amici.
gli
Pindaro,
per
a
fanciulli,
lo
si
gli
cornua.
476
anno
che
generosa:
chi
namque
tollo
parata
natura
amore
cave:
i
bilmente
proba-
e
Gerone
per
combatterà
lui, Pindaro,
Cave,
Sapendo
buona
quando
Simonide
consiglia
è
mandava
Pitica,
II
arrivato
Pindaro
scimmia
la
cosidetta
Bacchilide.
anche
guerra,
Pindaro
cronologico.
Gerone
a
—
vette
do-
Ora»
altro
che
connesse
e
supporre
e,
grande
che
20
—
la
Pindarica
poesia
ducesse
su
su
Pindaro,
chi
e
tenti
il
la
bellezze,
universalmente
compresa
la
dopo
intellezione
piena
piuttosto
sempre
Il contrario
grazia,
dobbiam
intelligibile
è
Questo
il
di
«Pindaro
amabile
:
F
la
gli animi;
esitare
poteva
come
della
conscio
coincidenze
della
del
abbastanza
quistione,
Festa
sostengo
trovi
per
ed
una
ragioni
io
se
?
»
credo
teneriva
in-
veva
do-
non
ceva,
pia-
Pindaro
che
di
non
le
è, dopo
nodo
il secondo
l'osservazione
che
conferma,
di
era
Bacchilide
Questo
rilevate,
bene
altro
dunque
s'avvedeva
grandezza,
cronologiche
F
contento
esserne
sua
compreso
essere
E
parativo
com-
l'altro
meraviglia,
simpatia
sostanza.
quando
Festa,
pronunziarsi.
a
mente
facil-
estetico
giudizio
di
colpiva
uno
di
poeta
egregiamente
imponente,
era
può
e
gustata.
nella
e
ed
Niccola
età
se
bellezze,
lettera
del
le
tutte
essere
Bacchilide,
affermato,
consenso
piacere,,
che
ascose
nella
e
tutti
da
interpreta
osserva:
né
profonde
senza
di
dire
possa
dell'oggetto),
ammirata,
essere
che
può
non
que
dun-
mirabili
sue
quindi
e
estetico
l'apprezzamento
le
tutte
è
Non
d'effetto,
esser
treo
vi-
al
apprezzarla
valore.
con
poesia
larlo
emu-
solo
per
vero
una
è
simo
difficile, difficilis-
intenderlo
suo
insomma
che
nome,
Pindarica,
poesia
ascose
il
giusta
prò-
produce
Tutti
Icaro
come
solo
che
impossibile
se
dar
a
il
persino
poi, inteso,
non
fa
riusci
mare
è
stessi.
ma
aquila
effetto
stesso
contemporanei
ammiriamo
(che
lo
di
impeti
dagli
giù
per
sui
noi,
-
cronologia
e
F
opinione
una
che
riprova
HI
-
bell'esame
spedale
della
Pindarica
musa
della
oinmfeiv
rèffàv
e
cosi
la
sono
può
suno
II
dei
profanimi
dice
a'
allusione
dir
mica
essi
Gli
i
forma
si
come
tesi
dire
può
ove
sta
non
di
proprio
(I)
«
il
è
«
tunetót
*
tento
volgo
ignorante.
deve
meno
I,
pensare
a
Simonide»
p,
27
•
Terone
benissimo,
Sia
col
che
•
tò
pém
sono
si
per
una
ro
davveinteso
resto,
di
esagerato.
della
il
valore
à%?ma
è
un
alludere
suo
yapvsw
il
$unetó$:
Fraccaroli,
possa
chilide,
Bac-
a
**yy\m»
me
il
ha
si
mente,
e
per
con
nò
poe*
ma
Simonide
a
dnnqov
ma
vece
in-
pertanto
confusione
quanto
»,
à»t-
imparaticela
Xdfipot, che
voraci
che
grandezza
del
nessuno;
con
solo
sono
non
troppo
pensi
urtare
tanto
Michelangeli,
«
si
non
può
non
";ix
la
vuol
dobbiamo
dell'arte
generale,
si
diceva
usa
ha
passo
conseguenza
questo,
e
il
ma
anima,
né
(1).
per
non
propria
non
di
e
Pindaro
gli
la
viva,
troppo
deve,
in
Come
che
meravigliarcene;
cotanto
Geo,
disconosciuta,
e
po'
un
di
che
vedendo
compresa
non
soffio
Pindaro
Se
arte.
divino
il
novantanove
di
a
vittoria
è
insomma
quelli
aa6óne",
esistono
Pindaro
che
prenda
com-
Michelangeli
ou/erf/,
artistici
avversari
per
e'
siano
quelli
a
valore,
non
poeti
non
nes*-
facile
qui
due
essi
che
piacevano
tmt.
che
che
vulgus:
espressione
suo
il
naturalmente
si
cento
li
avversari
avere
Quando
nel
male
fa
e
avveri.-,
questa
perspicua
degli
può
che
supporre
$wv«wa
un
è
il
ascose
fi"t
i
dunque
Terone
massa,
mai
bellezze
Le
Olimpica.
Bacchilide,
cui
passi.
sono
evidentemente
crearsi
-
ne
a
alcun
là
pdn
altro
llarrhilide
e
22
—
—
si
intendere,
da
re
«
te
dei
gracchiano
corvi
cose
aquila
e
Simonide
che
da
io
pari
forma
"kdfipi.
lettera
il testo
tratti
di
avrà
non
La
e
in
fa
propria
arte
è
divina
vera
se
più
si
nel
daro
Pin-
colui
che
appunto
arte,
di
e
stima
molto
asprezze
debba
SiSólkt'
del
chilide
Bac-
Pindaro
ey^i9
né
che
Basta
la
contrappone
facile
e,
dei
espressione,
che
e
diremmo,
altri
degli
volgo
astrazione
di
per
quasi
Bacchilide.
orecchiabile
più
facendo
che
apprezzata,
quella
a
trovo
a
quanto
Pindaro
musica,
nella
pur
tutto
fuso
con-
la
ripeto
lui
lore
va-
e
ripeto,
allusione
a
degnamente
non
nostro,
incompatibili
si
ove
forse
io
solito
che
quando
fortunati
poeta,
al
possibile
essere
trattasse
pensiero
del
di
che
affermare
ed
convenire
generale
e,
accattate,
mestieri
debba
*e$«vós
alla
ingenito
sapere
cose
una
matematicamente
dice
della
che
accattato,
le
qua
non
all'uso
giudicarlo
e
quello
fra
Nemea,
III
anche
vedere
corvi
prendere
sentirlo
sapere
tutte
nella
anche
dei
pesato.
ingenito
come
fronto
con-
vi.
cor-
specialmente
ma,
differenza
stessa
poeta
dunque
pesiamo
non
il
senza
l'immagine
il
'figurato,
lettera
gracchianti
dei
che
ne
parago-
alla
fossero,
pindarico,
parlar
dal
prendere
bisogna
Non
complesso:
suo
deve
Pindaro
direi
similitudine
deriva
incosciamente
determinato
ha
si
confusamen-
La
».
Bacchilide
e
giudicati
Del
corvi,
come
vane...
non
apprende-
dovuto
psicologicamente
poi
coli'
hanno
se
altri, voraci
da
tutto
«
ma
«
(*ò *rav),
contemporanei
da
tutte
corre
le
e
non
cor
il
24
—
—
che
generale
si
debba
di
Bacchilide
di
già
ho
è
non
Simonide,
Pindaro.
Simonide
per
subiettivamente,
le
e
al
che
forma,
le
più,
tolte,
solo
all'
di
indubbie
e
è
sono
se
Pindaro
il passo
per
sin
alcuno
di
col
sicuro
a
da
realtà
in
venerato
di
è
alla
Atene
può
l' indefinibile
e
personali,
poteva
non
sicura
affermare
nella
(l' anno
472
l' invettiva
più
su
quistione.
noi
che
si
un
contemporaneo,
e
in
cordano
ac-
fondamento
senza
ma
II
cede,
che
lanciare
Pindarico:
e
Simonide.
allusione),
( che
sono
Simonide
e
testimonianze
Aristofane
concetto
si
le
per
mal
queste
e
del
coperta
in
sono
a
sicché
Siracusa,
sé
Insomma
converrebbero
probabilmente
in
della
supposte,
parve
sieme
in-
asprezze
indirettamente,
e
daro,
Pin-
di
quello
Bacchilide,
a
tistici
ar-
unire
convenire.
o
è
luogo
i criteri
e
anche
uno
artistiche,
personale
che
mai,
vere
è
falso,
e
le
di
Olimpica
li
questi
detto,
poteva
solo
allusione
cui
ho
come
probabili
Istmica,
all'
convengono
poco
Un'
dando
specie,
compreso
altezze
personali
voluto
altro
due
quanto
per
cioè
aver
invettive
o
sostanza
vi
per
di
quello
a
le
della
d'animo
nepote,
allusioni
poetico
considerando
esagerato
e
L'ingegno
obiettivamente
condizioni
zio
dell'animo
tentasse
quindi
liasti;
sco-
condizioni
paragonare
dirsi
di
o
Simonide,
giudizio
Il
sopratutto
da
nemmeno
può
sappiamo,
ne
detto.
certo
ma
grammatici
le
fossero
quali
Pindaro
di
che
impossibile
sembrare
correzione
alla
ma
da
precede,
uomo
tali
proprio
volentieri
cuse)
ac-
nulla
sciamo
la-
25
-
Né
d'altra
dir
poter
già
gli
A
fra
volgare
e
Da
parte
poesia
che
spiriti
da
è
quella
ha
la
debolezze
delle
i
ripetere
minacciò
prima
origine
di
contro
se
Ion
a
non
è
Sofocle
distinzioni,
il
la
solo
Paradiso
d'
di
che
le
a
Bacchilide,
Ion
che,
daro
Pin-
contro
corda
ri-
differenze
riguarda
di
chilide
Bac-
moderni
debite
che
talora
sublime
noi
A
tò
dobbiamo
esattamente,
stato
Dante
sità
diverche
contro
De
non
quel
bile
no-
che
arte
di
del
intende,
por
dalla
rivalità,
davvero!
s'
parte
fondamento
Pindaro
essere
fatte,
e
nato
raffi-
gusto
estimazione
della
certo
magari
piuttosto,
e
dal
all'autore
Sofocle:
potrà
al
e
opera
degenerare.
ricordava
di
dell'
della
degli
Ma
diversa
fanno
owetqì
V
dalla
e
gara.
consenso
il sopravvento,
e
molto,
iniziati, dall'altra
pochi
artistici
è
è
essa
eterna
non
umane.
dubbio
pone
al
e
di
ed
quella
fama
migliori
di
ambiziosa
e
è
sua
educato
criteri
natura
e
quistione
fotti
lei
senza
di
irav
la
rivalità
in
quanto
bassa
sero
des-
maligna
contenzione,
poco,
Bac-
che
la
fola
rilevato
è
affida
troppo
e
che
artistica
ed
una
di
è
o
quella
passi
non
in-
o
esaminando
a
sqstegno,
più
Bacchilide
stabilito,
rapporto
di
iure
vessatissimi
avere
e
ed
quanto,
dei
cui,
colpiti
in
senza
per
e
in
passi
Bacchilide
e
incerto
aver
sicuro
punto
scoliasti,
non
dei
basta
quelli
Pindaro
tardi
sia
Pindarica
e
un
non
indugiarmi,
ravvisarono
me
cronologia
chilidea,
voglio
esame
scolasti
Simonide.
la
che
nelP
detto,
iuria9
io
parte
nulla
—
telligibilità
l'inall'
In-
26
—
ferno,
e
il
mente
i
versi
0
voi
siete
desiderosi
dietro
in
d'
al
a
seguiti
che
legno
riveder
vi
venire
fa
barca
piccioletta
ascoltar,
mio
a
non
Olimpica
II
divini:
che
Tornate
della
passo
—
gli
in
mettete
cantando
vostri
varca,
liti
pelago
....
Ricorda
vecchia
musica
la
di
barbara
ode
Siamo
.
.
No.
interpreti?
di
aver
mira
e
/xaflóvr^!
non
Pindaro,
di
non
e
del
e
suo
far
poteva
non
di
meno
tò
modo
di
essere
deve
è
se
divenis-
?rav
fossero
ooao«
caso
ocxfa
del
di
"rov£rc/?
a
artistico
all' indole
stesso
si
nel
voluto,
allo
ai
divenire
l' indirizzo
lui
lotti
Caval-
al
stesso,
o
! se
che
qual-
bisogno
parte
poteva
conforme
carattere,
lo
anche
intenzionalmente
era
naturale
per
Oh
troppo
non
di
aver
non
d'altra
Pur
Bacchilide
rò
grave*
tutti
deve
è
a
si parva
Carducci
Stecchetti,
non
piacere
se
e
gvvetqvì
si
:
che
molto
quistione
una
lì
Ma,
di
allo
contro
sempre
.
il
alla
contro
ricorda,
italiana,
magnis,
componere
di
Wagner
musica
splendida
licei
di
stro
no-
modo
seguito
ma
del
suo
ingegno
tutto
e
Pindaro
che
Pindaro.
III.
A
la
proposito
di
discesa
teghem
fece
del
Teseo
notare
Bacchilideo
carme
in
al
fondo
Kenyon
al
mare
celebrante
A.
Bran-
van
(pag. 137)
come
lo
27
—
—
mitico
episodio
stesso
nella
IsL
Wiener
54-8;
IV,
il
III.),e
scene
distinte,
mare
e
lo
celebre
la
in
1)
non
e
za,
(nei
paretti
stione
di
tazza
Eufronio
in
rardini
dei
del
editore
Museo
Lincei,
mitico
del
VI
che
è
secolo,
di
che
la
locale
accettarsi
solo
Il
ha
Kenyon
torto
conti
Rendi-
in
risalire
con
principio
al
o
fabbrica
del
mito.
origine
e
io
Ora
go
ritendel
interpretazione
quantunque
più
la
come
quando
Ghi-
—
rappresentanza,
probabile
celebre
della
date
interpretazioni
delle
1
la
più
testimonianza
giustificata,
davvero
è
non
e
di
dell9
la
V,
VII
dalla
capitale
sia
debba
del
fine
qui-
La
ammessa
dobbiamo
ma
diffusione
1).
n.
antica
più
celebre,
vaso
non
la
concludere
condanna
Kenyon
essa
III, 1 segg.
alla
e
un
la
Attica,
italiano,
episodio,
probabilità
tutta
Vorlegebh,
2)
il Com-
Bacchilide,
( Wien.
IV,
verisimiglian-
perchè,
di
alla
negando
33,
p.
importante,
dell'
congettura
Weil,
Mélanges
del
mes,
(Her-
condannò
la
due
fondo
Robert
ogni
recisamente
molto
è
il
Ma
addirittura
meno
dal
combatterlo
a
tat.
di
come
Teseo
Greta.
sorse
interpretazione
sua
1888,
assolutamente
cosa
pittura
di
ritorno
sbarco
XXXIII,
la
(Mori*
Francois
vaso
ritenuta
il
tato
rappresen-
Vorlegeblaetter,
Kenyon,
interpretò
certa,
del
superiore
zona
ritenersi
dovesse
scena.
la
che
ritiene
terra
.
sia
Creta
InsL,
V,
I,4 683)
uno
di
e
:
225,
n..
11,
dubbio
senza
sbarco
Ariadne,
Delo
non
(Robert
e
noi
soltanto,
divinità.
Ciò
in
in
Preller,
non
ma
non
Griech.Myth.
abbiamo
una
Arch.
des
Iahrb.
tato
rappresendanza
toglie
però
in
onore
che
fra
28
-
la
nave
la
e
distanza,
terra
si
figura
di
atto
partecipare
il
figurar
potere
alla
nella
sotto
danza
la
in
Delo
consecutive,
la
fra
è
terra
naturale)
sbarco.
del
è
ed
a
la
fondamento
V
?
No,
figura
secondo
sia
il natante
l'
ammessa
luogo
che
uno
Reigentanz
Egli poteva
ben
contentarsi
di
vedere
è
dunque
Egli
un
anche
assurdo.
P
per
capricci
esagerata
trattare
scendere
E
non
e
per
dalla
di
dobbiamo
insensata.
—
due
scene
del
che
sich
».
QalSt
il
e
suo
parlar
di
o
ao?,
i suoi
come
pagni.
com-
notare
sempre,
artisti, questi
ammetterli
distinte
bert.
Ro-
um
sceso
possa
Il Robert
che
anzusehen
era
capricci
mai
danza
essere
rudert,
Nàhe
si
quanto
no
ammettere
intruso
un
tante,
na-
o
alla
può
nave
Ora
Deve
può
Ufer
come
antichità,
delle
si
gròsserer
aus
sta
po-
figura
interpretazione
zum
«
la
non
non
na
stra-
esser
possa
nave
natante
lo
dalla
così
cosa
quistione.
della
equipaggio
marinaio,
In
della
nodo
la
e
una
enimma
un
(ed
questa
interpretazione.
un'
tutta
distanza
distante
sorprende
appare
il
è
partecipare
den
di
questo,
che
un
che
sé
per
mediatamente
im-
significare
a
essere
di
già
resto
inverisimile
stabilito
sacra
debba
nave
maginarci
im-
come
come
servire
anche
non
quindi
nessuna
dimostra
nave
debba
Che
terra
la
e
la
e
linea
la
sembra
danza
la
e
altra
e
Dobbiamo
terra.
sbarco
lui,
di
deve
e
nessun'
:
sinistro
piede
sentato
rappre-
terra
a
posizione
suo
che
lo
piede
egli
nessuna
essere
*a/J//x"? è
metter
anch'
trova
tracciata
debba
vi
non
indubbiamente
perchè
in
-
in
nega
che
che
misura
si
ammette
sa
posil
29
—
Kenyon,
dal
quando
ma
turba
lido,
P
tutta
che
la
lo
sbarco
dalla
i
il lido.
poiché
è
nemmeno
che
ragioni,
sia,
ma
possibile,
fu
come
del
sicuro,
dopo
donde
sta
sempre
la
figura
sarebbe
presso
molte
per
sono
(che
essere
enimma
un
mento
monu-
è
che
nave,
può
non
dunque
Resta
del
quel
la
indietro,
ritornata
lungi
immediatamente
che
e
processionanti,
assurdo)
da
si ordina
nave
sia
nave
fondamentale
figura
invece
processione
la
interpretazione
la
Muoviamoci
notante.
che
ammette
spiegare
per
scesi
—
supposto,
natante,
decisive
e
divinità
una
marina.
D'altra
al
Kenyon
dal
pretendere
col
di
(v.
119
perchè
cui
in
dolorosa
fondo
nessuno
pure
la
mare,
può
pretendere
che
il
fondo
nuota
terra,
del
le
sono
che
vaso
in
notante
del
ma
mare
la
cosi
data
una
anche
case
del
figura
meta
mento
mo-
che
an-
ritornando,
zione,
dire-
essere
padre,
del
notante
rappresentata
direzione
la
cessario,
ne-
lasciava
acqua
può
essere
è
il
era
Cade
con
di
fondo
questo
porti,
non
dove
pittura
altrimenti
sia
gli Vfcw.
poi
del
nella
sott'
Teseo
Egli
sembra
che
possa
che
Né
vero
davTeseo
dal
significativo
aspettazione
corona.
nessuna
ritorno
scomparso
può
si
vascolare
len-rónpvjxw).
voler
denza
corrisponnon
pittura
meno
so
mos-
di
torto,
un
mentre
di
non
Teseo
l'obiezione
il
nella
napx
ha
un'esatta
come
v»a
Robert
durchschlagend.
avuto
Bacchilide,
rappresentato
mare
in
ha
che
sostenere
sia
che
monumento
testo
il
che
tutt'altro
sono
il Kenyon
qui
Anche
obiezioni
le
parte
orizzontale,
del
suo
corso.
e
30
—
E
in
siccome,
superfìcie,
occhi
in
la
verso
riconosciuti,
in
i
che
preda
a
dolorosa
la
danza
in
sulla
piedi
to
rispet-
più probabile
della
persone
nave
confusione
e
curiosa
furono
anche
molto
delle
vieta
come
poiché
meraviglia
semplice
piutdella
ammirazione
sacra.
quindi
Nemmeno
critica
l'
delle
obiezioni
La
del
Robert
riferisce
È
è,
nodo
è
d'altra
cerchiamo
il
miti
decifrare
di
un
i
fra
la
e
fra
discesa
i
dare
all'
darle.
aver
zione
interpretaquel
per
alla
che
figura
del
una
di
in
di
fondo
di
Teseo
al
paleografo
e
di
menticare
di-
cui
tiamo
ten-
mente
indubbia-
attica,
celebrante
hanno
significativa
mare,
yon
Ken-
tratta
Si
Teseo
retta,
cor-
anzitutto
deve
origine
del
opinione
monumento
scena.
quelli
miti
si
averla
dopo
filologo
Non
cratere
quali
che,
il dotto
carattere
di
cospicuo,
dubbio
a
dell'
quistione,
parte
di
che
riuscito
sembra
mossele
poi
suna
nes-
insostenibile.
il fondamento
non
della
addirittura
Kenyon,
vedemmo,
come
che,
affermare
al
accetta
positiva
parte
necessario
può
particolari
al
noi
Si
la
accurato
esame
un
Robert.
interpretazione
consistenza.
natante,
ad
regge
del
negativa
corretta
si
magari
nulla
stanno
appare
ma
mare,
Finalmente
agitazione,
atteggiamenti
significhino
sul
gli
che
sembrare
da
che
persone
viva
fissi
alla
non
difficoltà
riconoscere,
particolare
vari
tostochè
debbano
nelle
questo
a
sì
processione.
gli ri'iOeoisi
nave
siano
non
supporsi
fa
non
atteggiamento,
rivolti
deve
Teseo
sott'acqua,
compagni
vario
che
ipotesi,
ma
dei
—
prova
posto
un
è
senza
irrefra-
32
-
sé
in
hanno
in
negare
la
ipotesi
particolare
erudita
(e
coi
e
sforzo
stessi
Così
nel
dall'
ultimo
del
di
gli
alla
in
piedi
ingiuria
figura
di
Ariadne,
le
due
figure
interpretare
come
Minosse
Ateniesi
Teseo
è
(1).
rivolti
appunto
(I) Fa
appare
difficolta
solt'
acqua.
sulla
ammettere
siano
del
ed
Minosse
la
lo
tante
na-
casa
ti,
sedu-
si
debbono
dei
giovani
gli
e
equipaggio
e
gli
agitazione
sott'acqua
dell'
sé
figura
viva
uno
dell'
in
rematori,
a
ci
tempo
ha
contrastanti
superficie
che
bilità
possiscena.
verso
i
preda
così,
diciamo
meravigliati,
già
fosse
la
Nella
nuota
nave.oltre
in
a
rappresentazione,
intelligibilità.
e
degli
data
una
P
sulla
per
pittura
essa
che
che
ma
oscura
in
di
attinge*
valore
dire
negare
porto
rap-
essi, poteva
una
intiera
Teseo
suo;
iteci;
")
piena
riconosce
stanno
di
P
rematore,
padre
coscienza
perchè
da
nostro,
perdonato,
si
mito,
rappresentazione
caso
elementi
del
dobbiamo
si
contemporanei,
in
di
il
non
za
scien-
una
avere
sentire
e
Insomma
non
oscura,
pare
della
ha
capire
particolari.
fatte
son
necessità
fonti)
piena
nella
pitture
la
chiare
non
mo
dimentichia-
ci
cronologicamente
per
affer*
antichi
degli
possiamo
sempre
trovandosi
senza
ai
non
più
monumenti,
tarde
chi,
noi
al
che
qualche
spirito
di
vascolari,
quelle
questo
un
interpretazione
che
spesso
noi,
per
a
nelP
contesa
tratto
un
fra
essere
può
si
non
ma
possa
della
specialmente
troppo
re
ci
che
sembri
noi
monumenti,
necessaria,
episodio
Non
che
già
P
e
rapporto.
mare
forza
-
onde.
slesso
occhi
sono
Siffatta
Teseo,
che
poi
33
—
basta
rappresentazione
da
sé
la
riconnetta
di
Se
nave
poi
che
quel
è
stato
all'
una
necessità
ricorrere
sacrificata.
nulla
È
dovere
dobbiamo
volta
al
quel
epicotendenza,
nella
dell'
oon
sarebbe
monumento
il
suggestivi
del
vaso
arte
Francois,
tipo prescelto
è
da
concedere
che
giudicare
del
liberarci
e
dai
maestri
rale
co-
stessa
di
e
lissena
Po-
dalle
Priamo
peto,
si
a
troviamo
contro
gran
quel
dobbiamo
Enfronio
La
assistito
è
ha
non
più,
poesia
Troilo
di
una
di
per
minore,
che
nel
1' unico
monumento
un
della
di
che
sto
que-
ancora
e
grado
ooi
sentazione.
rappreche
ciclico.
mentre
peterlo,
ri-
interpretazione.
che
arcaica,
giova
della
riflettere
Achille,
al
sentare,
rappre-
costituisce
1' influsso
Robert,
olire
dell'
barbuto
come
del
Ma
lUngling.
pel tipo
di
sario
neces-
di
confessare
carattere
noi
perchè
modo,
generis,
in
lui
a
animo
corto
che
genere,
nostra
sui
protettrici,
obiezione
Un'altra
ogni
inseguimento
parte
divinità
(I)
di
quantunque
scena
Ad
vaso,
sotto
lirica
per
sue
e
sembra,
in
la
del
isolato
che
ha
questo
carattere
tal
scene
contro
per
addirittura
di
altro
di
(1)
ò
caso
sta
arti-
a
quello
intelligenza
per
aggruppamento
Ma
V
perde
ne
L'
volta
di
tal
che
quelle
per
una
la
probabile,
è
accennavo,
d'
ripieghi
scene
resti
argomento
in
e
a
delle
testé
e
le
fina-
altra
scena
frequentemente
supporre,
nessuna
qui
altra
più
trova
spazio, più
possiamo
cui
eroe,
sacra.
fin
all'
e
si
vascolare
air
danza
esposto
economiche
dell'
trepidazione
della
ringraziamento
serve
collo
di
trionfi
i
ricordi
vede
chi
perchè
successe,
scena
quanto
—
dare
mito
da
è
che
Teseo
alla
renza
prefe-
secondo
tatti
i
no
dizi
pregiu-
posteriori.
34
—
—
la
guarda
in
porta
si
non
turba
evidente
mito.
che
fosse
eroici
Nulla
vieta
F
fosse
del
probabile,
varii
interpretare
La
90),
dell'
si
il
e
di
come
dice
avanza
si
prima.
intendere
Ma
nuoto
a
se
supporre
piuttosto
dirigersi
operazioni
F
unità
la
della
di
come
di
che
verso
approdo.
scena.
la
tria.
pa-
tante
na-
che, impaziente,
vi
giunger-
per
si
non
può
non
è
Atene,
F
uomo
in
il lido
Così
del
figura
uno
terra
terra
in
i bassifondi
:
vimenti
mo-
Collignon,
et
manovra
verso
i
allora
ritorno
per
impazienza
questa
bisognerebbe
le
la
il
cessione
pro-
:
dovevano
(Rayet
difficoltà
pilota regola
dirige
per
Collignon
ammettere
dovesse
gioia
con
si dovrebbe
si
equipaggio
del
la
Ateniese
suolo
terpretazion
in-
Prima
che
facilmente
è
punto
o
poco
possibile.
su
tare
accet-
due
queste
quantunque
avvenisse
nave,
oltre
molto
ammetteva
di
Insostenibile
Kenyon.
logicamente
sacra
di
numero
assoluto
modo
del
altra,
appare
si
Robert
Pireo
in
Sennonché
un'
tendenza
alla
maggior
della
e
possibile.
dunque
Robert.
artista
sbarco
poi
il
vaso
può
dell5
dello
scena
indulgesse
interpretazione
quella
p.
pensiero
nel
che
rappresentazione
unico
la
pur
corrispondere
ed
che
e
far
rappresentazione
solo
qui
che
appare
ma
la
possa
è
Vero
nostra
rappresentare
miti
si
dalla
escono
alla
primo
sacra,
di
sforzo
che
riprodurre
danza
Polites
e
cronologica,
lo
Rispetto
darsi
di
unità
F
largamente
più
Ettore
degli inseguiti.
soccorso
sempre
al
ed
scena,
ché
cosicacqua
tare
facili-
per
sarebbe
Interpretazione
camente
logi-
tenuta
man-
non
im-
35
—
—
possibile,
ripeto,
ma,
comprendendosi,
del
indugi
non
in
si fa
la
ripugna
della
Kenyon
il
resta
chiari
parte
di
vaso
il
come
nelP
per
Francois.
sempre
la
biamente
indub-
si
tanto
il mito,
L'
più
pur*
dei
numenti,
mo-
valore
senza
tratta
e
l'
del-
come
ermeneutica
si
non
i movimenti
particolari
quando
ha
pittore
Ammettere,
nave.
presenza
che
cura,
insignificanti
volte
molte
specialmente
come
del
altra
d'
equipaggio
troppo
particolare,
particolari
essendo
la
nonostante
probabile,
punto
o
poco
di
un
numento
mo-
ne
interpretazioprobabile-
i
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