POLITICA DI COESIONE E
FONDI STRUTTURALI
Sergio Diana – Membro del Team Europe della
Commissione Europea
La politica di coesione europea
• Politica dell’UE rivolta a ridurre il divario tra i
livelli di sviluppo dei vari Stati membri ed il
ritardo delle regioni meno prospere, in modo da
favorire uno sviluppo armonioso delle diverse
regioni europee.
• I Fondi Strutturali sono gli strumenti principali
attraverso cui l'Unione europea persegue la
coesione economica e sociale tra tutti gli Stati
membri.
I cicli di programmazione
• L’attuale periodo di programmazione
(2000-2006) della politica di coesione
termina il 31 dicembre 2006.
• Lavorerà sino al 2008 e si sovrapporrà al
periodo 2007-2013
I numeri dell’allargamento
• La popolazione dell'Unione aumenta del
25% (passando da 380 a 454 milioni (UE
25) ed a 485 milioni (UE 27)
• La superficie dell’UE aumenta del 20%.
• La ricchezza dell’UE aumenta solo del 5%.
• Il PIL medio pro capite dell’UE diminuisce
del 12,5% mentre le disparità regionali
raddoppiano.
Il “pacchetto” regolamentare
Il 14 luglio 2004 la Commissione Europea
ha adottato le proposte di
5 nuovi
regolamenti che costituiscono il:
quadro di riferimento normativo
per la politica di coesione nel
periodo 2007-2013
Le Priorità della Riforma…..
….non più obiettivi
• Gli interventi si concentrano su un numero limitato di
priorità comunitarie, in linea con:
Strategia di Lisbona (crescita, competitività e
occupazione) - Consiglio di Lisbona (Marzo 2000):
economia basata sulla conoscenza più competitiva
e più dinamica entro il 2010.
Strategia di Göteborg (ambiente) - Consiglio di
Göteborg (Giugno 2001): la strategia di Lisbona è
stata ampliata, dando nuovo impulso alla
protezione dell’ambiente e alla realizzazione di un
modello di sviluppo sostenibile.
Il pacchetto regolamentare
comprende:
• Un regolamento generale, recante disposizioni comuni
per le tre fonti di finanziamento delle azioni strutturali
(FESR, FSE, Fondo di Coesione).
• Tre regolamenti specifici - uno per ciascun fondo: Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Sociale
Europeo (FSE), Fondo di coesione.
• Una nuova proposta di regolamento che consente la
creazione di una struttura di cooperazione
transfrontaliera (i Gruppi Europei per la Cooperazione
Transfrontaliera – GECT-)
Le principali novità
• Sono previsti tre nuove PRIORITA’ (obiettivi) in
sostituzione degli attuali obiettivi 1, 2 e 3 e delle altre
aree prioritarie:
– Priorità “Convergenza”, volto a promuovere le condizioni per la
crescita e per una reale convergenza degli Stati Membri e delle
Regioni in ritardo di sviluppo.
– Priorità“Competitività regionale e occupazione”, che mira, al
di fuori delle regioni in ritardo di sviluppo, a rafforzare la
competitività e a promuovere il cambiamento economico e
l’occupazione.
– Priorità“Cooperazione territoriale europea”, rivolto a
rafforzare la cooperazione transnazionale, transfrontaliera e
interregionale.
Priorita’ Convergenza
– Stati membri con RNL pro capite < 90% della media comunitaria.
– Regioni con un PIL pro capite < 75% della media UE a 25 Stati
membri.
– Phasing out: Regioni con un PIL pro capite < 75% dell’UE a 15 SM
e > 75% dell’UE a 25 SM (effetto statistico dell’allargamento).
– Le Regioni Ultraperiferiche (RUP: Azzorre, Madera, Canarie e
dipartimenti francesi d’oltremare), che fruiranno di un
finanziamento specifico a titolo di FESR indipendentemente dalla
loro ammissibilità all’obiettivo.
• Risorse destinate:
78,54% (264 miliardi di euro) della
dotazione totale prevista (336,1 miliardi di euro).
Priorità Competitività regionale e
occupazione
RIGUARDA:
– Le regioni non coperte dall’obiettivo
“Convergenza“ ed indicate dallo Stato Membro al
momento della presentazione del QSN.
– Le regioni in “Phasing in”: cioè facenti parte
dell’attuale obiettivo n. 1 – come la Sardegna - ma
che nel 2007 non saranno più ammissibili
all’obiettivo «Convergenza» in virtù dei loro
progressi economici (per “effetto crescita”).
Risorse destinate:
17,22% (57,9 miliardi di
euro) della dotazione totale prevista (336,1
miliardi di euro).
Priorità Cooperazione territoriale
europea
Concerne:
– le Regioni situate lungo le frontiere terrestri interne ed
alcune esterne, nonché alcune regioni situate lungo le
frontiere marittime separate da un massimo di 150 Km.
– Per la cooperazione transnazionale, le zone che saranno
definite dalla Commissione in base agli orientamenti
strategici per la politica di coesione
– Per la cooperazione interregionale, l’intero territorio della
Comunità.
• Risorse destinate:
3,94% (13,2 miliardi di euro)
della dotazione totale prevista (336,1 miliardi di euro).
Ripartizione delle risorse per
obiettivo (miliardi di euro)
57,9
13,2
264
Convergenza
Competitività regionale e occupazione
Cooperazione territoriale europea
La distribuzione delle regioni italiane nelle priorità
Convergenza e Competitività
•
Convergenza:
Sicilia, Puglia,
Campania, Calabria.
•
Convergenza
“phasing out”:
Basilicata.
•
Competitività:
Abruzzo, Bolzano,
Emilia-Romagna,
Friuli - Venezia
Giulia, Lazio, Liguria,
Lombardia, Marche,
Molise, Piemonte,
Toscana, Trento,
Umbria, Valle
d'Aosta, Veneto.
•
Competitività
“phasing in”:
Sardegna.
Non più “zonizzazione” delle risorse
Per quanto riguarda l’obiettivo “Competitività
regionale e occupazione”, non si avrà più
– come nel 200-2006 - la ripartizione delle
risorse
comunitarie
per
microzone
all’interno delle Regioni (zonizzazione
regionale delle aree ammissibili)
Nella programmazione 2007-2013 tutto il
territorio regionale sarà ammissibile ai
fini del contributo comunitario.
IMPORTANTE PER LA SARDEGNA:
nuovo concetto: specificità
territoriali
• Si tiene conto delle esigenze e delle caratteristiche
specifiche dei territori con handicap geografici (isole,
zone montane, aree scarsamente popolate)
• Per l’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”
l’assegnazione delle risorse agli Stati membri tiene conto
anche delle presenza di regioni con handicap geografici.
• Gli Stati membri garantiscono che le specificità vengano
prese in considerazione al momento di destinare le
risorse nell’ambito dei programmi operativi.
• Ciò comporta: una maggiorazione dell’aliquota
massima di finanziamento comunitario per interventi
realizzati in questi territori.
Strumenti finanziari
OBIETTIVI
FONDI
Convergenza
FESR; FSE e Fondo di
Coesione
Competitività regionale e
occupazione
FESR e FSE
Cooperazione territoriale
europea
FESR
Gli interventi dell’obiettivo “Convergenza”
finanziati dal FESR si concentrano su:
• Ricerca e Sviluppo tecnologico, innovazione e
spirito imprenditoriale;
• Società dell’informazione;
• Tutela dell’ambiente;
• Prevenzione dei rischi;
• Turismo e promozione del patrimonio naturale e
culturale;
• Investimenti nei trasporti;
• Energia e reti transeuropee;
• Investimenti a favore dell’educazione;
• Investimenti a favore della sanità;
• Sostegno diretto agli investimenti nelle PMI.
Gli interventi dell’obiettivo “Convergenza”
finanziati dal FSE si concentrano su:
• Espansione e miglioramento degli
investimenti nel capitale umano;
• Rafforzamento della capacità istituzionale
e dell’efficienza delle pubbliche
amministrazioni e dei servizi pubblici a
livello nazionale, regionale e locale
Gli interventi dell’obiettivo “Competitività
regionale e Occupazione” finanziati dal FESR
si concentrano su:
• Innovazione ed economia della conoscenza
(potenziamento della RST, l’innovazione,
l’imprenditorialità e la creazione di nuovi strumenti
finanziari per le imprese che fanno uso intensivo
della conoscenza).
• Ambiente e prevenzione del rischio (bonifica dei
terreni contaminati, stimolo dell’efficienza
energetica, promozione dei trasporti pubblici urbani
puliti e l’elaborazione di piani per prevenire e gestire
i rischi naturali e tecnologici).
• Accessibilità ai servizi di trasporto e di
telecomunicazione di interesse economico generale
(potenziamento delle reti secondarie e
l’incoraggiamento dell’accesso alle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione).
Gli interventi dell’obiettivo “Competitività
regionale e Occupazione” finanziati dal FSE si
concentrano su:
•
•
•
Accrescimento dell’adattabilità dei lavoratori e
delle imprese.
Miglioramento dell’accesso all’occupazione per
le persone in cerca di lavoro e per quelle
inattive, prevenzione della disoccupazione,
prolungamento della vita lavorativa e
accrescimento della partecipazione al mercato
del lavoro delle donne e degli emigrati.
Potenziamento dell’integrazione sociale delle
persone con difficoltà e lotta alla
discriminazione.
Gli interventi dell’obiettivo “Cooperazione
territoriale europea” si concentrano su:
•
•
•
Attività transfrontaliere a carattere economico e sociale:
imprenditoria e sviluppo delle PMI, turismo e cultura; tutela
dell’ambiente; migliore accesso ai trasporti, ai servizi e alle
reti di informazione e comunicazione, ai sistemi per
l’erogazione dell’acqua e dell’elettricità; infrastrutture sociali
e culturali in particolare nel settore dell’istruzione e della
sanità.
Cooperazione transnazionale, sviluppo territoriale integrato:
gestione delle acque e delle coste, accessibilità, tecnologie
avanzate nel campo dell’informazione e delle comunicazioni;
sicurezza marittima; prevenzione dei rischi; RST e reti di
sviluppo delle tecnologie, ecc.
Creazione di reti e scambio di esperienze tra le autorità locali
e regionali sui temi dell’innovazione e dell’economia della
conoscenza, della tutela dell’ambiente e della prevenzione
dei rischi, dei problemi degli agglomerati urbani, nonché
programmi di cooperazione in rete che richiedano studi,
raccolta di dati e analisi delle tendenze a livello comunitario).
SEMPLIFICAZIONE DELL’ARCHITETTURA
Strumenti e obiettivi
2000-2006
2007-2013
Obiettivi
Strumenti di
finanziamento
Fondo di coesione
Fondo di coesione
Obiettivo 1
Obiettivo 2
FESR – FSE – FEOGA –
SFOP
FESR
Obiettivo 3
FSE
Interreg
FESR
Urban
FESR
Equal
FSE
Leader +
FEOGA – orientamento
Sviluppo rurale
FEOGA – garanzia
SFOP
9 obiettivi
Leader
6 strumenti
Obiettivi
Strumenti di
finanziamento
Convergenza livello
NUTS II
Fondo di coesione, FERS,
FSE
Competitività regionale
e occupazione livello
NUTS I (Strategia e
europea per
l’occupazione) e II
Cooperazione
territoriale europea
Livello NUTS III
3 obiettivi
FESR E FSE
FESR
3 strumenti
NUOVO: Fondo Europeo Agricolo per lo
Sviluppo Rurale
(non rientrano tra i Fondi strutturali)
FEASR
per il cofinanziamento dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR)
uno per Regione
Rivolti a:
• Miglioramento della competitività dell'agricoltura e della silvicoltura tramite
un sostegno alla ristrutturazione (Asse I)
• Miglioramento dell'ambiente e lo spazio rurale tramite un sostegno alla
gestione del territorio (Asse II)
• Miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali e promozione della
diversificazione delle attività economiche (Asse III)
È previsto anche un Asse Leader (Asse IV): considerando il livello di
maturità raggiunto dall' iniziativa Leader, è possibile applicarne
l'impostazione nell'ambito più vasto della programmazione generale
dello sviluppo rurale.
Il Fondo Europeo per la Pesca
(non rientra tra i Fondi strutturali)
Sostituisce l’attuale Strumento Finanziario di
Orientamento della Pesca (SFOP) La
Commissione europea propone il nuovo
FEP che sostiene misure destinate a
garantire la sostenibilità del settore e la
diversificazione delle attività economiche
nelle zone dipendenti dalla pesca
I tre livelli del sistema
programmatorio
• Orientamenti Strategici Comunitari
(OSC).
• Quadro di Riferimento Strategico
Nazionale (QSN).
• Programmi Operativi (PO).
Orientamenti Strategici
Comunitari per la coesione
Prima dell’effettivo inizio del periodo di
programmazione (01/01/2007), il Consiglio
ha
adottato,
su
proposta
della
Commissione e di concerto con gli Stati
membri,
gli
orientamenti
strategici
comunitari per la coesione economica,
sociale, che definiscono le priorità per gli
Stati e le Regioni.
Quadro Strategico Nazionale
• Sulla base degli Orientamenti strategici
comunitari (OSC), ogni Stato membro
prepara un documento-quadro nazionale
relativo alla propria strategia di sviluppo
(QSN) che:
– viene negoziato con la Commissione
– costituisce il contesto di riferimento per la
preparazione dei programmi operativi
– è un documento politico, non gestionale
La situazione relativa al QSN
Italia
• La Conferenza Unificata Stato-Regioni
(03/02/2005) ha adottato le “Linee-guida
per l’elaborazione del Quadro strategico
nazionale per la politica di coesione 20072013”
• Presentata la prima bozza qualche
settimana fa
• Si attendono osservazioni dalle parti
interessate
Linee-guida QSN Italia – Il
processo
• Fase 1: estrapolazione e visione strategica
delle Regioni e del Centro (Preparazione da
parte di ogni Regione e del complesso delle
Amministrazioni centrali di un proprio
Documento Strategico Preliminare)
• Fase 2: confronto strategico Centro-Regioni,
sulla base dei Documenti Strategici Preliminari
predisposti
• Fase 3: sintesi: stesura del QSN
I Programmi operativi
• Lo Stato Membro (o una autorità da esso
designata) presenta alla Commissione
Programmi Operativi, nazionali e regionali.
• I PO sono elaborati sulla base del Quadro di
riferimento strategico nazionale (QSN).
• La Commissione adotta i PO entro 4 mesi dalla
loro trasmissione formale.
Programmi operativi monofondo e
non più Complementi di
Programmazione
• Ciascun programma operativo potrà
coprire uno solo dei obiettivi e potrà
essere finanziato da un solo Fondo
(Programmi monofondo).
• Tali programmi contengono
esclusivamente le operazioni principali; lo
strumento del “complemento di
programmazione” scomparirà.
1
Linee guida della Commissione
proposte dalla Commissione
adottate dal Consiglio con l‘assenso del Parlamento Europeo
2
Quadri strategici nazionali
elaborano una strategia nazionale e il quadro programmatico
proposti dallo Stato Membro in recepimento degli orientamenti comunitari
sottoposti alla decisione dalla Commissione
3
Programmi Operativi
un P.O. per ogni fondo e Stato membro o Regione
descrivono priorità modalità di gestione e risorse finanziarie
proposti da Stato o Regione
sottoposti alla decisione della Commissione
4
Gestione e selezione dei progetti
proposti da Stati membri e Regioni
sono “share managed“ ossia concertati con la Commissione
5
Follow-up strategico
effettuato dal Consiglio Europeo
basato su rapporti annuali della Commissione e Stati Membri
Il quadro finanziario
• Durante il Consiglio Europeo di Bruxelles del 15-16
dicembre: finalmente raggiunto l’accordo di massima
sulle PROSPETTIVE FINANZIARIE DELL’UE 20072013
• APPROVATE DAL P.E. NEL MESE DI APRILE DEL
2006
• Le Prospettive Finanziarie rappresentano un
meccanismo di programmazione pluriennale delle spese
con cui viene stabilito il massimale delle spese dell’UE
per il periodo 2007-2013, distinto per categoria
(Rubriche) di spesa e per singolo bilancio.
• La Rubrica 1b delle prospettive finanziarie è destinata
alla politica di coesione (solo una componente, anche se
molto rilevante).
Il quadro finanziario
In base a tale accordo, l'importo totale
massimo delle spese dell'UE a 27 per il
periodo 2007-2013 è pari a 862,363 MLD
di EURO in stanziamenti di impegno, che
rappresentano l'1,045% dell'RNL dell'UE.
Le risorse previste per la politica di coesione
ammontano a 307,619 MLD di Euro, di
cui 157 MLD destinati ai nuovi Stati
Membri.
Il quadro finanziario
Obiettivi
Risorse
CONVERGENZA + Phasing out + Fondo
Coesione
251,330
COMPETITIVITÀ E OCCUPAZIONE
+ Phasing in + sost. transitorio Fondo Coesione
COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
Totale
48,789
7,500
307,619
Le Risorse per l’Italia in base all’accordo raggiunto
durante il Consiglio europeo di Bruxelles (in mln di Euro)
2000 - 2006
2007 - 2013
Nuovo Ob. 1 “Convergenza”
Ob.1 (Campania, Calabria,
Obiettivo 1
22.122
Puglia, Sicilia)
Phasing out
Totale
Obiettivo 2
2.522
Nuovo Ob. 2 “Competitività
regionale e occupazione”
Phasing in (Sardegna)
Tutte le altre regioni
Totale
Obiettivo 3
3.744
Nuovo Ob. 3 “Cooperazione
territoriale europea”
Pesca
Iniziative comunitarie
•Interreg III
•Urban II
•Leader +
•Equal
Totale
96
1.173
426
108
267
371
29.657
Nuovo Ob. 3 “Cooperazione
territoriale
Totale
(tutte europea”
le regioni)
Totale (tutte le regioni)
Totale
18.867
388
19.255
879
4762
5.641
728
728
25.624
La programmazione dei fondi
strutturali
il calendario:
• ENTRO IL 2006: Orientamenti
strategici dell’Unione Europea; Documenti
strategici nazionali; elaborazione,
negoziato, adozione dei programmi operativi
• DAL 1 GENNAIO 2007:
dell'attuazione
Inizio
• Per maggiori approfondimenti è
possibile consultare il Sito della DG
Politica Regionale dell’Unione Europea:
http://europa.eu.int/comm/regional_polic
y/index_it.htm
• Per consultare le proposte di
Regolamenti della Commissione:
http://europa.eu.int/comm/regional_polic
y/sources/docoffic/official/regulation/ne
wregl0713_it.htm
Sergio Diana
Membro del Team Europe della
Commissione Europea
www.ue_sviluppolocale.blog.tiscali.it
www.eurocontact.it
[email protected]
Tel.: +.39.348.5850232
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La Nuova Programmazione dei Fondi Strutturali