OCCORRE
non è
E’
partecipazione
dell’alunno al
che rende possibile il
La scoperta, come la
sorpresa, favorisce
soltanto una
mente ben preparata
sia essa di uno scolaro che apprende
per conto suo, o di uno scienziato che
estende i limiti del suo campo di
ricerca, è sempre un’operazione di
riordinamento o di trasformazione
di fatti evidenti, che permette di
procedere al di là di quei fatti verso
una nuova intuizione
per rendere possibile la scoperta è
necessario realizzare un tipo di
insegnamento che stimoli gli alunni
a pensare in termini personali
a formulare congetture e ipotesi
a prospettare soluzioni alternative ad
uno stesso problema
Quando l’alunno è stimolato ad
accostarsi all’apprendimento come se
avesse il compito di scoprire
qualcosa piuttosto che recepirla
sarà propenso a lavorare con autonomia
stimolato da quella
ricompensa
che risiede nella scoperta stessa
Per Bruner é utile distinguere
due tipi di insegnamento:
uno si esplica in forma
l’altro, che si esplica in forma
enunciativa:
ipotetica:
il docente decide e sceglie
ogni cosa solo dal proprio
punto di vista
il docente e l’allievo in
atteggiamento di
collaborazione e di reciproco
scambio
Questo secondo tipo di insegnamento
può incoraggiare la scoperta
porre l’accento sul momento della scoperta nel
processo di apprendimento significa sollecitare
l’allievo ad essere un “costruzionista”; ad
organizzare i dati dell’informazione in modo
che possa scoprire egli stesso non solo
regolarità e correlazioni
ma
possa imparare a considerare
la varietà delle soluzioni dei problemi
conseguenza dello studio
di cinquanta o cinquecento
argomenti
predeterminati per ogni anno di scuola
Prospettiva pedagogica di Gardner
DOMANDE
più importanti delle RISPOSTE
il SAPERE e il COMPRENDERE
devono scaturire dalla costante
ESPLORAZIONE delle questioni
La condizione umana
è segnata da due grandi incertezze
incertezza cognitiva
incertezza storica
riguarda la conoscenza ed è caratterizzata
da tre principi di incertezza:
il primo è cerebrale: la conoscenza non è mai un
riflesso del reale ma sempre traduzione e
ricostruzione, il che comporta rischi di errori;
il secondo è fisico: la conoscenza dei fatti è
sempre frutto dell’interpretazione;
il terzo è epistemologico: deriva dalla crisi dei
fondamenti di certezza nella filosofia e poi nella
scienza (Popper).
Conoscere
non è
arrivare a una verità
assolutamente certa
ma
dialogo con l’incertezza
deriva dal carattere
caotico della storia
in essa non ci sono state, e non ci
sono, leggi che regolano gli eventi
per affrontare il mondo incerto
occorre cercare di pensare bene
ovvero
rendersi capaci di elaborare e
usare strategie per poi fare
le nostre scommesse
Cercare di pensare bene
vuol dire
sforzarsi a contestualizzare
ed a globalizzare le
conoscenze
elaborare ed usare strategie
significa
collegare le informazione e le
conoscenze acquisite, verificarle
e modificare, di conseguenza,
la propria azione.
scopo dell’educazione
apprendere a vivere
trasformare le informazioni in conoscenze
e la conoscenza in sapienza
che comprende “saggezza e scienza”
della lingua
quindi
della relazione con gli altri
della scoperta di sé
della conoscenza della complessità umana
della comprensione umana
Apprendere a vivere
significa
affrontare l’incertezza e, in particolar
modo, il destino incerto di ciascun
individuo e di tutta l’umanità.
richiede
la mobilitazione di tutte le attitudini umane
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