Donald J. Sefcik, Gillian Bice e Frank Prerost
Superare i test
di ammissione
Strategie e tecniche per pianificare lo studio,
gestire l’ansia e ottimizzare i risultati
Erickson
Indice
Nota per il lettore
7
Introduzione
9
Sezione 1 – Prepararti all’esame (sviluppare consapevolezza)
Prima
parte
Conoscere il tuo avversario (l’esame)
Premessa
27
Capitolo primo
I test a risposta multipla
29
Capitolo secondo
Consapevolezza
43
Capitolo terzo
Le griglie di riferimento con le caratteristiche della prova
51
Seconda
parte
Gestire le tue variabili
Premessa
61
Capitolo quarto
La tua volontà
63
Capitolo quinto
Le tue risorse
83
Capitolo sesto
Il tuo tempo
99
Terza
parte
Esercitare le tue abilità
Premessa
129
Capitolo settimo
Imparare a rendere
131
Capitolo ottavo
Dalla tattica alla strategia
153
Capitolo nono
Strumenti per migliorare la prestazione
165
Sezione 2 – Sostenere l’esame
Quarta
parteMettere
in atto la tua strategia
(il giorno della prova)
Premessa
197
Capitolo decimo
Gestire il tempo a disposizione
199
Capitolo undicesimo
Massimizzare il punteggio
213
Capitolo dodicesimo
Ridurre al minimo l’ansia da esame
227
Conclusioni
259
Appendice
263
Bibliografia
275
Introduzione
Ottenere un punteggio elevato a un esame dipende da due
fattori: una preparazione ottimale prima dell’esame e una prestazione
ottimale durante l’esame. Forse questa affermazione è fin troppo ovvia,
ma è davvero tutto qui. Tuttavia, l’altra parte dell’equazione è che c’è
spesso un ampio scarto che separa quello che sappiamo da quello che
in realtà facciamo. Scopo di questo libro è aiutarti a costruire un ponte
per colmare questo scarto e trasformare la tua conoscenza in azione.
Al livello più basilare, questo libro riguarda due concetti: gli
esami e le abilità nel sostenere gli esami (Lai e Waltman, 2008; Mahamed, Gregory e Austin, 2006; Milman, Bishop e Ebel, 1965; Morse,
1998; Samson, 1985; Scruggs e Mastropieri, 1992; Slakter, Koehler
e Hampton, 1970). Avere consapevolezza rispetto all’esame significa
sapere tutto quello che puoi sulla prova che andrai ad affrontare e
utilizzare queste informazioni in maniera efficace ed efficiente per
prepararti bene prima del giorno dell’esame. Avendo fatto accuratamente questo, il raggiungimento della padronanza di una serie di
abilità nel sostenere l’esame di permetterà di fornire una prestazione,
il giorno dell’esame, a livello esperto.
Se ti prepari e dai una prestazione al livello della tua capacità,
siamo convinti che te la caverai molto bene. Leggere questo libro non
è sufficiente, non è un libro magico, ma imparando tutto quello che
puoi su quanto è richiesto per fornire una buona prestazione ai test
di ammissione e seguendo le nostre raccomandazioni puoi tradurre
in realtà le tue chances di ottenere un punteggio elevato.
Questa, a dire il vero, è la strada meno battuta. La maggior
parte delle persone che affronta test di ammissione non si avvale di
9
questo livello di sviluppo personale, ma speriamo che tu raccoglierai
la sfida e che ti unirai a noi nel viaggio.
Perché dovresti comprare un libro su come studiare
per un test di ammissione?
1. Vuoi aumentare il tuo punteggio al test.
2. Sei convinto che otterrai dei buoni risultati, ma che puoi comunque fare meglio.
3. Vuoi imparare come studiare meno e ottenere comunque un
punteggio elevato.
4. Vuoi impegnarti a dedicare il tempo e le energie necessari a
migliorare le tecniche di studio e le tue abilità nel sostenere
esami.
5. Tutti i motivi indicati sopra.
Se non hai scelto nessuna delle opzioni proposte, allora per
favore rimetti questo libro sul ripiano da dove l’hai preso: acquistarlo
non ti servirebbe a nulla (a meno che tu non lo stia comprando per
fare un regalo). Se hai scelto la risposta cinque (tutti motivi indicati
sopra), allora vai pure alla cassa; se hai scelto una qualsiasi delle risposte dalla uno a quattro, vai avanti ancora un po’ a leggere; questo
libro potrebbe fare al caso tuo.
Cosa provi al pensiero di affrontare un esame importante e complesso?
Il pensiero di andare a sostenere un esame importante è terrificante per molte persone e in alcune può indurre una paura paralizzante. La realtà è che per raggiungere i tuoi obiettivi professionali
non soltanto dovrai sostenere questo esame ma, molto probabilmente,
dovrai fornire buone prestazioni in una o più prove di «ammissione».
Che tu debba sostenere l’esame per l’accesso alla Facoltà di Medicina
o un test per poter frequentare una scuola di specializzazione, ad
esempio, in diritto internazionale, o una qualsiasi prova attitudinale,
la realtà è che nel tuo futuro incombono uno o più esami.
10
Forse un pensiero del genere non ti mette in uno stato di panico:
mani che sudano, battito cardiaco accelerato, ecc., ma soltanto in
uno stato di particolare attivazione. Forse non sai da dove cominciare
o da cosa partire, o forse in passato hai avuto una brutta esperienza
con un esame. Forse sai semplicemente di poter fare meglio e hai
bisogno di un piccolo aiuto per arrivare dove vuoi arrivare. Quale
che sia la ragione, siamo fiduciosi di poterti aiutare.
Perché le persone hanno paura degli esami? Perché
non li superano o non riescono a fare bene quanto
potrebbero?
Alla prima domanda è facile rispondere. Le persone hanno paura
di questi esami perché generalmente hanno moltissime implicazioni.
Buona parte di esse sono psicologiche. L’ansia eccessiva per le prestazioni agli esami può derivare da scarsa autostima, basso senso di
autoefficacia, paura dell’insuccesso, paura del rifiuto da parte delle
persone care, paura del successo, paura dell’ignoto, disturbi d’ansia
e una miriade di altre ragioni. Tuttavia c’è anche la questione molto
reale delle conseguenze. Non superare un esame importante può
mandare a soqquadro i tuoi progetti per la vita, rendendo difficile
o quasi impossibile progredire verso o nella tua carriera, e costarti
tempo e denaro nel tentativo di ripetere la prova. Perciò, ci sono
ragioni del tutto legittime per essere ansiosi, ma l’importante è non
permettere che la situazione sfugga dal tuo controllo. Inoltre, non
è necessariamente l’ansia in sé la fonte del problema, ma piuttosto
come tu la gestisci.
È importante avere una prospettiva realistica riguardo all’importanza dell’esame e alle conseguenze dell’insuccesso, oltre a un
buon repertorio di meccanismi di fronteggiamento per gestire l’ansia
eccessiva. In questo libro dedicheremo uno spazio adeguato a discutere la questione dell’ansia da esame e di come essa può influire
sulla preparazione e sullo svolgimento dell’esame stesso. Ti aiuteremo
capire l’importante ruolo delle emozioni rispetto alla prestazione e
ti forniremo una guida e varie soluzioni per molti dei più comuni
ostacoli al successo, come l’ansia e la procrastinazione.
11
La risposta alla seconda domanda, perché le persone non superano gli esami o non forniscono buone prestazioni, è complicata, ma
generalmente i motivi sono due:
1. una preparazione inadeguata
2. uno svolgimento inadeguato della prova.
Dentro la voce «preparazione inadeguata» rientrano diversi
tipi di problemi, tra i quali mancanza sostanziale di conoscenza
dei contenuti, cattiva gestione del tempo, tempo insufficiente per
prepararsi, cattiva pianificazione, strategie e tecniche inadeguate di
studio e di apprendimento, esercitazioni inadeguate sul piano della
tipologia o della quantità, fraintendimento delle richieste o del contenuto dell’esame.
Anche se una persona si è preparata adeguatamente, il fatto di
non fornire una prestazione adeguata il giorno dell’esame può condurre a un punteggio inaccettabilmente basso. La scarsa prestazione
al test può derivare da una varietà di cause, tra cui abilità di lettura
inadeguate, scarse abilità di ragionamento, distorsioni ed errori cognitivi, cattiva gestione del tempo durante l’esame, ansia, mancanza
di abilità per il sostenimento degli esami.
Non è raro che le persone che si apprestano a sostenere un esame
molto importante per la loro vita entrino in questo processo completamente inconsapevoli dello strabiliante numero di variabili che
può influire sul loro punteggio o che si convincano che, per riuscire,
basti comprare il manuale di preparazione più popolare e cercare di
memorizzarne il contenuto. Potresti credere che sia vero perché hai
parlato con qualcuno che ti ha detto di avere fatto così. Forse ciò che
questa persona ti ha detto è in parte o anche per la maggior parte
vero, ma quello che non sai è come sono entrate in gioco tutte le altre
variabili. Forse questa persona pensa di avere semplicemente memorizzato i contenuti del manuale, ma in realtà aveva delle conoscenze di
partenza maggiori, o forse aveva abilità di lettura o di ragionamento
particolarmente buone. Forse questa persona è «brava a fare esami».
Forse non ti ha detto di tutto il resto che ha fatto per prepararsi o
forse è semplicemente più brillante di te. Il punto è che ognuno è
diverso e tu hai bisogno di fare quello che va bene per te, non quello
che ha funzionato per qualcun altro. È esattamente questo l’aspetto
12
in cui questo libro eccelle e altri fanno fiasco. Questo libro non ti dice
qual è la cosa migliore da fare; ti aiuta a scoprirlo da te insegnandoti
come acquisire gli strumenti, le abilità e le strategie delle quali avrai
bisogno per imparare di più e quindi dimostrare ciò che sai (e forse
mostrare più di quello che sai) all’esame.
In che modo questo libro è diverso dagli altri testi e
corsi di preparazione agli esami?
Complessivamente, gli autori di questo volume hanno più di
settant’anni di esperienza di lavoro con esaminandi — laureandi,
dottorandi e professionisti che si preparano per un’ampia varietà
di esami — che hanno aiutato a raggiungere punteggi più elevati.
Alcune delle persone con le quali abbiamo lavorato, anche quelle
che avevano alle spalle molteplici insuccessi a un test di ammissione
nazionale, hanno migliorato la loro prestazione di oltre due deviazioni
standard. Ciò equivale a passare da un punteggio insufficiente a un
punteggio superiore al settantesimo percentile.
Sono fin troppi i manuali e i corsi che si concentrano soltanto
sui contenuti. Molti altri si basano su stratagemmi: sono orientati più
a vendere un prodotto che afferma di aumentare il tuo punteggio al
test e di renderti più facile studiare che non ad aiutarti a capire come
apprendere e sviluppare le abilità generalizzabili di cui hai bisogno per
ottenere un punteggio migliore, non soltanto a un esame specifico
ma in tutti gli esami. Non intendiamo indorare la pillola. Ci vuole
lavoro. Ci vuole tempo. Ci vuole organizzazione. Non è facile e non
ci sono scorciatoie (ma ci sono metodi basati sulle evidenze e strategie
che hanno dimostrato di migliorare l’efficienza ed efficacia!).
Da quali fattori dipende il fatto che alcune persone
tendono a ottenere buoni risultati o cattivi risultati
agli esami?
Alcuni dei fattori che spiegano le differenze tra chi ottiene buoni
e cattivi punteggi sono:
13
– pianificazione dinamica/strategica a fronte di «improvvisazione»;
– frequenti autovalutazioni con i conseguenti opportuni aggiustamenti strategici;
– uso di strategie attive anziché passive di apprendimento;
– studiare per risolvere problemi anziché memorizzare (ovvero uso
di tecniche di apprendimento profondo invece che superficiale);
– uso di tecniche di studio efficaci ed efficienti ed evitamento delle
perdite di tempo;
– preparazione specifica per il tipo di esame da sostenere (ad esempio,
un test di ammissione con domande a risposta multipla).
Prepararsi per un esame complesso e importante per la tua vita
richiede che tu gestisca attivamente e contemporaneamente una
serie di variabili:
– tempo: dovrai organizzarti stabilendo delle priorità (ad esempio
quando studi, per quanto tempo e come, tenendo conto dei tuoi
altri impegni, bisogni e desideri);
– impegno: dovrai investire un livello adeguato di impegno nelle aree
che maggiormente incideranno sul punteggio finale;
– atteggiamento: dovrai sviluppare un atteggiamento positivo verso
l’esame;
– motivazione: dovrai sviluppare tecniche efficaci per mantenere il tuo
livello di motivazione il più alto possibile durante l’intero processo.
La maggior parte di noi sperimenta periodi durante i quali studiare
sembra quasi impossibile perché le riserve emotive sono «esaurite».
Il benessere emozionale e fisico non può essere sopravvalutato: è
semplicemente essenziale per sostenere un funzionamento cognitivo
ottimale;
– scelte: dovrai scegliere i tuoi obiettivi di studio (stabilire cosa
studierai) e i tuoi comportamenti di studio (stabilire come studierai).
Prima di scendere più in profondità, ritorniamo un attimo
alla nostra prima domanda: perché comprare un libro su come studiare per sostenere un esame con domande a risposta multipla? Se
hai scelto la risposta uno (perché vuoi aumentare il tuo punteggio
all’esame), allora riconosci che puoi essere più efficace. Benissimo,
hai un obiettivo. Se hai scelto la risposta due (perché sei convinto
14
che, per quanto farai bene, puoi fare meglio), allora possiedi una
qualità nota come autoefficacia. Ottimo: gli esaminandi che possiedono questo tratto possono imparare a studiare meglio e a ottenere
punteggi ancora più elevati alle prove! Se hai scelto la risposta tre
(vuoi imparare come studiare meno e ottenere comunque un punteggio elevato), allora sei interessato ad apprendere come essere più
efficiente. Possiamo aiutarti! Se hai scelto la risposta quattro (sei
deciso a dedicare il tempo e le energie necessari a migliorare le tue
tecniche di studio e le tue abilità nel sostenimento degli esami),
allora sei motivato e pronto a diventare un discente più autoregolato. Se hai scelto l’opzione cinque (tutte le risposte indicate sopra),
allora questo è il libro che fa al caso tuo.
Seguendo i suggerimenti forniti in questo volume, potrai prepararti meglio all’esame. Questo libro è l’invito che ti rivolgiamo
a modificare o migliorare le tue attuali tecniche di studio. Esso ti
aiuterà a capire cosa vuoi, dovresti e devi fare, il che, in poche parole,
corrisponde a diventare uno studente migliore. Questo libro è stato
scritto per uno scopo: aumentare i punteggi agli esami di tutte le
persone che affrontano un test di ammissione.
Per raggiungere questo obiettivo, il libro è diviso in due sezioni
e quattro parti.
– Sezione 1. Prepararti all’esame (sviluppare consapevolezza):
•prima parte: Conoscere il tuo avversario (l’esame)
•seconda parte: Gestire le tue variabili
•terza parte: Esercitare le tue abilità.
– Sezione 2. Sostenere l’esame:
•quarta parte: Mettere in atto la tua strategia (il giorno della prova).
Su cosa dovresti concentrare il tuo studio?
Quanto tempo dovresti dedicare allo studio?
Come dovresti iniziare a studiare?
Quali sono le tecniche di studio migliori da utilizzare per aumentare
il tuo punteggio agli esami?
Come puoi migliorare la tua capacità di ricordare le informazioni?
Come fai a sapere se il tuo piano sta funzionando?
Puoi trovare le risposte a queste domande e a molte altre nei
capitoli che seguono.
15
Per aiutarti a ottimizzare e migliorare le tue tecniche di studio e
i tuoi punteggi all’esame, in tutto il libro abbiamo incluso una serie
di esercizi e di attività. Prima di leggere il capitolo 1 ti preghiamo di
svolgere gli esercizi 1 e 2.
Esercizi e attività
Per acquisire competenza nell’esecuzione di una qualsiasi abilità
sono necessari due elementi chiave: la conoscenza e la pratica. Primo, devi sapere cosa hai bisogno di fare (cioè ti occorre conoscenza).
Quando sai cosa occorre fare, devi esercitarti finché non riesci a farlo
bene. Una volta che hai acquisito competenza, la sfida passa dall’essere
capace di farlo al farlo nei tempi appropriati. Sembra semplice, no?
E allora perché è così difficile da fare?
Speizer (2005) riferisce che l’80-90% dei programmi di formazione tradizionali produce modificazioni scarse o nulle nella prestazione complessiva. Rackham (1979) riportò che circa il 90% delle
nuove abilità acquisite durante i programmi di formazione vengono
perse dopo sole quattro settimane dal termine del programma. Vogliamo che tu faccia molto meglio. Vogliamo che tu migliori la tua
prestazione e continui a migliorarla dopo avere acquisito la nuova
abilità. Per aiutarti a raggiungere questo obiettivo abbiamo creato
una serie di esercizi e di attività che presentiamo in questo libro.
Definiamo gli esercizi e le attività come segue.
– Gli esercizi sono stimoli mentali pensati per coinvolgere la tua
mente e farti riflettere su un concetto.
•Cosa sai o credi?
•A cosa dai valore?
•Come ti approcceresti a una situazione?
– Le attività sono opportunità di fare pratica. Sono collocate dopo
un capitolo o una parte e pensate per consolidare un principio o
concetto attraverso la riflessione e l’azione.
•Hai colto i concetti chiave nel capitolo?
•In quali situazioni applicherai i concetti discussi per esercitarli?
•Come fai a interiorizzare quello che hai appreso?
•Quali saranno i passi successivi?
16
Gli esercizi e le attività che incontrerai in questo libro ti
offrono un’opportunità di iniziare a modificare il tuo pensiero, i
tuoi comportamenti e le tue abilità. Puoi anche scegliere di non
farli. Speriamo comunque che tu scelga di farli tutti, nell’ordine
in cui sono presentati. Siamo fiduciosi che così facendo trarrai
grandi benefici.
Esercizio 1: Elaborare il tuo programma di studio
Vogliamo che all’esame tu ottenga il massimo punteggio possibile. Per aiutarti a sviluppare un programma di studio, la prima cosa
che devi fare è identificare il tuo attuale atteggiamento mentale verso
il compito che hai di fronte (l’esame). Quali pensieri hai riguardo
all’esame? Come programmi di studiare? Quali risorse utilizzerai?
Questo esercizio ha lo scopo di rendere concreto il tuo attuale programma: è utile che tu lo scriva così da poterlo esaminare, espandere
e migliorare man mano che procedi con la lettura dei capitoli del
libro. Nella tabella 1 è proposto l’esercizio 1.
Molti esaminandi provano emozioni forti rispetto all’esame che
andranno ad affrontare. Vogliamo aiutarti a esplorare le tue emozioni.
Vogliamo che il tuo piano sia realistico e basato su dati di realtà, non
su opinioni o intuizioni benintenzionate. È utile che tu scriva i tuoi
pensieri così che leggendo questo libro tu possa rivedere, modificare
e migliorare il tuo programma.
Tabella 1
Esercizio 1
Domande
1. Perché intendo sostenere questo esame?
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______________________________________________________________
______________________________________________________________
2. Quali tecniche di studio utilizzerò per prepararmi a questo esame?
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
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3. Quali libri, software, ausili, ecc. utilizzerò per prepararmi?
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
4. Quanto tempo, complessivamente, studierò per questo esame? Quanto
studierò ogni giorno?
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______________________________________________________________
______________________________________________________________
5. Quando inizierò studiare per questo esame?
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______________________________________________________________
______________________________________________________________
6. Cosa posso fare il giorno dell’esame per migliorare il mio punteggio?
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______________________________________________________________
______________________________________________________________
7. Man mano che l’esame si avvicina, come farò a sapere che mi sto preparando?
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
Rispondi alle sette domande. Nei capitoli seguenti, presenteremo cosa dice la letteratura e cosa ci ha insegnato l’esperienza rispetto
alla preparazione e al sostenimento degli esami. Forniremo suggerimenti e raccomandazioni da considerare mentre conosci meglio gli
esami e come prepararsi ad essi. Le tue sette risposte creano la tua
prima bozza di un programma di studio (V1 = versione 1). Ci auguriamo che, prima che tu arrivi alla fine di questo libro, le tue risposte
cambieranno alcune volte. Arrivato al termine di questo volume, il
tuo esercizio finale sarà la creazione del tuo piano di studio definitivo.
Esercizio 2: Come mi preparo agli esami?
I punteggi degli esami possono essere suddivisi in tre semplici
categorie: molto bassi, nella media, molto alti. Sebbene non si tratti
18
di risultati definitivi, la ricerca nel campo della psicologia dell’educazione e della cognizione ha identificato comportamenti e abilità che
si riscontrano con maggiore frequenza nei soggetti che forniscono
ottime prestazioni, quelli che ottengono i punteggi più elevati ai test.
Quante di queste caratteristiche possiedi? Quali di questi comportamenti assumi con maggiore frequenza?
La tabella 2 elenca alcuni comuni insiemi di comportamenti/
abilità di studio. Ciascuna affermazione va valutata in base alla seguente scala: quasi sempre, a volte, quasi mai. Per ciascuna, scegli il
tuo comportamento tipico: non rispondere sulla base di quello che
sai o di quello che generalmente vorresti fare. Rispondi a ciascuna
domanda sulla base di quello che realmente fai. Sii brutalmente sincero.
Solo tu vedrai le tue risposte.
Tabella 2
Esercizio 2 (prima parte)
Comportamenti/abilità di studio
Quasi
sempre
A
volte
Quasi
mai
  1.Studio fino all’ultimo momento possibile prima
dell’inizio dell’esame.
  2.Evidenzio i contenuti importanti del libro in
modo da poterli trovare dopo.
  3.Mentre studio spesso scrivo o rispondo a e-mail.
  4.Studio parecchie ore solo poco prima dell’esame.
  5.Il mio scopo è di studiare il meno possibile
senza abbassare il mio punteggio.
  6.Quando studio spesso scrivo i miei schemi e
tabelle.
  7.Quando studio mi concentro sulle cose da fare
per evitare l’insuccesso.
  8.Studio i contenuti finché non so ripeterli a
memoria.
  9.Inizio a studiare molto prima dell’esame.
10.Studio tenendo accesa la musica in sottofondo.
11.Come principale ausilio nello studio utilizzo
brevi appunti.
19
Comportamenti/abilità di studio
Quasi
sempre
A
volte
Quasi
mai
12.Quando studio, scrivo domande che potrebbero essermi poste all’esame.
13.Per la maggior parte dei miei bisogni di studio
utilizzo poche buone tecniche.
14.Spesso aggiungo note ai margini dei libri e
agli appunti presi in classe.
15.La mia principale risorsa per lo studio è un
manuale o una guida riepilogativa.
La tabella 3 tratteggia le scelte che, secondo la letteratura e la
nostra esperienza, sono «migliori» per ciascun item. I fondamenti
alla base di ciascuna risposta sono discussi nei capitoli che seguono.
Tabella 3
Esercizio 2 (seconda parte)
Comportamenti/abilità di studio
Quasi
sempre
A
volte
  1.Studio fino all’ultimo momento possibile prima
dell’inizio dell’esame.
Quasi
mai
✗
  2.Evidenzio i contenuti importanti del libro in
modo da poterli trovare dopo.
✗
  3.Mentre studio spesso scrivo o rispondo a e-mail.
✗
  4.Studio parecchie ore solo poco prima dell’esame.
✗
  5.Il mio scopo è di studiare il meno possibile
senza abbassare il mio punteggio.
✗
  6.Quando studio spesso scrivo i miei schemi e
tabelle.
✗
  7.Quando studio mi concentro sulle cose da fare
per evitare l’insuccesso.
✗
  8.Studio i contenuti finché non so ripeterli a
memoria.
  9.Inizio a studiare molto prima dell’esame.
10.Studio tenendo accesa la musica in sottofondo.
20
✗
✗
✗
Comportamenti/abilità di studio
Quasi
sempre
A
volte
11.Come principale ausilio nello studio utilizzo
brevi appunti.
✗
12.Quando studio, scrivo domande che potrebbero essermi poste all’esame.
✗
13.Per la maggior parte dei miei bisogni di studio
utilizzo poche buone tecniche.
✗
14.Spesso aggiungo note ai margini dei libri e
agli appunti presi in classe.
✗
15.La mia principale risorsa per lo studio è un
manuale o una guida riepilogativa.
Quasi
mai
✗
21
Capitolo primo
I test a risposta multipla1
Non esistono persone «negate per i test a risposta
multipla»
A nostro giudizio, chiunque abbia mai detto «Non sono bravo
a sostenere test a risposta multipla» dovrebbe aver detto: «Non mi
preparo bene per i test a risposta multipla». La nostra speranza è che,
dopo avere letto questo libro, non avrai bisogno di dire né l’una né
l’altra frase.
Riteniamo che non esistano persone «negate» per questo genere
di prove. La frase in sé dà l’impressione che esista una misteriosa
qualità innata (e la sua relativa mancanza) che rende qualcuno costituzionalmente incapace di sostenere un test di ammissione che preveda
domande a risposta multipla. Nella nostra esperienza, abbiamo visto
che spesso gli studenti la propongono come spiegazione per un basso
punteggio e che lo fanno quasi come si trattasse di un dato di realtà,
in modo fatalista, come se fosse così e basta, partita chiusa, non
La gran parte delle prove di ammissione a professioni, corsi di laurea o specializzazioni con accesso programmato consiste di quesiti a risposta multipla (che cioè
richiedono di selezionare una o più risposte da una lista data): il presente volume,
quindi, si concentra ampiamente sulla descrizione di questo format. Tuttavia,
in Appendice il lettore troverà istruzioni e suggerimenti anche sulle domande a
risposta aperta (che cioè lasciano al candidato libertà di risposta), qualora l’esame
preveda tale tipologia di prova.
In ogni caso, si raccomanda all’esaminando di verificare preventivamente, tramite
la consultazione di fonti ufficiali, le modalità di strutturazione, svolgimento e
valutazione della prova che andrà a sostenere. [NdR]
1
29
sono bravi nel sostenere questi test e non lo saranno mai, perché...
perché... sono fatti così!
Sicuramente gli esami a risposta multipla pongono difficoltà
diverse rispetto ad altri tipi di prove che hai dovuto affrontare. Tuttavia, sostenerli con successo non richiede abilità fondamentali che
tu non possa padroneggiare. È tutta questione di prepararsi bene e
questo è qualcosa che puoi fare, con un po’ di guida.
È probabile che in passato tu abbia già affrontato esami per
qualche aspetto simili e che ne abbia parlato con altre persone. Perciò,
la prima delle molte domande che ti poniamo è questa: cos’è che
rende questo tipo di esami diversi da tutti gli altri?
Lo sai? Hai una qualche idea o ipotesi?
Non andare avanti a leggere prima di avere riflettuto sulla tua
risposta!
Sai già cos’è? Se sì, continua a leggere per vedere come la tua
risposta si pone a confronto con la nostra. Se no, riflettici per qualche
istante prima di andare avanti.
COMMENTO CRITICO
la riflessione attiva è un’abilità preziosa da sviluppare. Dovresti abituarti a interrompere periodicamente la lettura e riflettere sui contenuti.
Poniti delle domande e rispondi ad esse. In che modo quello che sto
leggendo si collega a quello che già so? In che modo è importante?
Questo è un metodo di apprendimento chiamato elaborazione ed
è associato a un apprendimento più approfondito e a una migliore
ritenzione in memoria nel lungo termine (per ulteriori informazioni,
vedi il capitolo 7).
La nostra risposta: un esame con quesiti a risposta multipla si
distingue da altri tipi di prove per il suo scopo e le sue modalità. Il
suo scopo ultimo è quello di valutare e mettere a confronto le attitudini e/o competenze di una popolazione eterogenea di individui
(ad esempio, studenti provenienti da percorsi formativi diversi che
hanno retroterra educativi differenti). Pertanto, esso deve essere:
1. rappresentativo di un certo dominio di conoscenza;
2. attendibile sul piano della forma e dei punteggi;
3. coerente in termini di condizioni di valutazione.
30
Capitolo terzo
Le griglie di riferimento
con le caratteristiche della prova
Come vengono costruiti i test? Perché è importante
per te saperlo?
Gli abili artigiani che hanno costruito la tua casa o il tuo appartamento avevano un piano che guidava il loro lavoro: il progetto
disegnato dall’architetto. Il progetto contiene le specifiche tecniche e
i dettagli di costruzione necessari per garantire che la struttura finale
corrisponda alle aspettative del committente in termini di dimensioni,
forma, estetica e integrità strutturale.
Anche le persone che hanno costruito la prova che ti stai preparando a sostenere hanno lavorato sulla base di un progetto, che ha
orientato il loro operato per garantire che il test creato fosse valido,
affidabile ed equo. Tra le altre cose, questi piani assicurano che le
domande rappresentino in maniera adeguata il dominio completo
di conoscenza che l’esame intende valutare. Per massimizzare l’utilità
dei punteggi (distinguere le prestazioni elevate da quelle scadenti),
i test a risposta multipla tendono a coprire un ampio ambito di
contenuti. Non sarebbe utile restringere il campo di gioco e sapere
su cosa verterà l’esame?
Una griglia di riferimento con le caratteristiche della prova è
uno schema attentamente ponderato che delinea i contenuti e le
abilità che essa valuta (Coderre, Woloschuk e McLaughlin, 2009).
Conoscere e saper interpretare queste griglie ti permetterà di utilizzarle a tuo pieno vantaggio, rendendo il tuo studio più focalizzato,
efficiente ed efficace. La griglia di riferimento con le caratteristiche
della prova è una risorsa preziosa per lo studio ma spesso trascurata,
51
perché molti studenti non ne hanno mai sentito parlare o non si
prendono il tempo di cercarla o esaminarla.
Come indica il nome, questa griglia fornisce le specifiche tecniche di un esame definendo il dominio di conoscenza o i contenuti
che l’esaminando deve padroneggiare, oltre alle proporzioni dell’esame
dedicate a ciascun argomento e abilità. In un esempio estremamente
semplice di griglia di riferimento (si veda la tabella 3.1), le colonne
indicano i contenuti (argomenti o concetti) e le righe indicano le
abilità oggetto di valutazione. Nelle celle sono indicate le percentuali
di domande poste all’esame.
Tabella 3.1
Esempio di griglia di riferimento con le caratteristiche
di un esame per operatori sanitari
Disturbi
del cuore
Disturbi
dei
polmoni
Disturbi
dello
stomaco
Disturbi
dei reni
Totale
abilità
Diagnosi
20%
12%
6%
4%
42%
Interpretazione
dati laboratorio
15%
10%
4%
2%
31%
Terapia
12%
9%
4%
2%
27%
Totale
contenuti
47%
31%
14%
8%
100%
La maggior parte delle istituzioni che sviluppano esami di
ammissione pubblica le proprie griglie perché gli studenti possano
consultarle. Di nuovo, dovresti trovare queste griglie sul sito o negli
opuscoli dell’ente che ha indetto l’esame che andrai a sostenere. La
segreteria degli studenti o il centro risorse del tuo istituto scolastico
potrebbe fornirti queste informazioni o orientarti verso le fonti
appropriate. Dato che le griglie vengono rivedute periodicamente,
verifica di avere l’ultima versione.
Prenderti il tempo di trovare, esaminare e riflettere sulle informazioni date in queste griglie è molto importante per definire il tuo
programma di studio iniziale. Le griglie con le caratteristiche delle
prove possono aiutarti a:
52
– identificare le aree chiave sulle quali concentrarti così da usare il
tuo tempo con maggiore efficienza;
– evitare di perdere tempo sugli ambiti che non sono considerati
nell’esame o di investire troppo tempo nelle aree alle quali è riservato poco spazio;
– evitare l’errore costoso di trascurare aree importanti da studiare;
– ridurre la probabilità che tu abbia sorprese il giorno dell’esame.
53
in i
es
n
i
s t
In questa prima parte — Conoscere il tuo avversario
(l’esame) — il nostro scopo era fornirti una prospettiva nuova, diversa o più ampia della preparazione di un esame.
Abbiamo introdotto l’idea che la preparazione per un test è
simile alla preparazione per una competizione sportiva. In linea con
questa analogia, la prima parte del libro ha descritto un processo
per «conoscere il tuo avversario (l’esame)».
I test a risposta multipla differiscono da quelli sviluppati dagli
insegnanti per numerosi aspetti, alcuni dei quali li rendono più
complessi. Tuttavia, siamo fermamente convinti che non esistano
persone «negate per i test».
Ci auguriamo di riuscire a persuaderti che il successo o il fallimento è tutta questione di preparazione: capire cosa devi affrontare,
identificare i tuoi punti di forza e di debolezza, sviluppare le tue
abilità e assicurarti che il giorno dell’esame tu possa realmente
dimostrare quello che sai. Le variabili che distinguono un test a
risposta multipla sono cose per le quali ti puoi preparare, ma per
farlo efficacemente occorre che tu acquisisca familiarità con i
concetti di base che abbiamo presentato in questa parte del libro:
i test a risposta multipla (capitolo 1), la consapevolezza rispetto
all’esame (capitolo 2) e le griglie di riferimento con le caratteristiche
della prova (capitolo 3).
Le rimanenti due parti della sezione 1 spiegano come puoi migliorare la tua competenza migliorando la tua autoconsapevolezza, le
conoscenze di base, le abilità di pensiero e la capacità prestazionale.
La seconda parte — Gestire le tue variabili — è ampiamente
incentrata su di te, l’esaminando. Suo scopo è aiutarti a comprendere l’effetto significativo dei tuoi comportamenti sulla prestazione
all’esame (le variabili tempo, impegno, atteggiamento, motivazione
e scelte).
La terza parte — Esercitare le tue abilità — è dedicata specificamente allo studio per l’esame con crescente efficacia ed efficienza
dell’apprendimento.
La quarta parte, nella sezione 2 — Mettere in atto la tua strategia
— si concentra sul miglioramento della tua prestazione all’esame
sulla base della tua competenza: in breve, riuscire a dimostrare
quello che sai.
La prestazione ottimale il giorno dell’esame richiede che tu ti
impegni a modificare il tuo approccio allo studio attraverso una
pianificazione ponderata e passi comportamentali incrementali.
Per accrescere il tuo livello di competenza in modo da ottenere un
punteggio elevato dovrai lavorare molto; non è facile. Se non ne sei
convinto, dovremo fare grande opera di persuasione.
54
Prima di passare al capitolo 4, ti preghiamo di riflettere sui punti
che seguono.
•Qual è stato per te il messaggio più immediatamente fruibile
di questo capitolo?
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•Quali informazioni saranno più facili per te da integrare nella
preparazione dell’esame?
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Assicurati di eseguire l’attività 3.1 prima di iniziare a leggere
il capitolo 4.
55
Capitolo nono
Strumenti per migliorare
la prestazione
Abbiamo aperto la terza parte — Esercitare le tue abilità — affermando che si tratta della sezione più importante del libro. I due
capitoli che hai appena letto (7: Imparare a rendere; 8: Dalla tattica
alla strategia) e le attività ad essi associate servono come trampolino
di lancio per questo nono capitolo, molto probabilmente il più importante della terza parte. Per massimizzare la tua prestazione, hai
bisogno di portare le tue abilità a un livello superiore; gli strumenti
per migliorare la prestazione ti aiuteranno a fare esattamente questo. Il fatto di raggiungere il punteggio più alto possibile all’esame
dipenderà, in ampia misura, da quanto padroneggi le informazioni
presentate in questo capitolo e le applichi quando studi.
Nella nostra esperienza abbiamo rilevato che le persone che
ottengono i punteggi migliori ai test di ammissione sono accomunate
da alcune caratteristiche: possiedono una visione accurata e si rendono
conto di quando le tecniche di studio che hanno scelto non permettono loro di dare prestazioni al livello massimo delle loro potenzialità
(metacognizione); sono motivate a studiare dalla soddisfazione che
deriva dall’apprendimento (interesse intrinseco); hanno fiducia nelle
proprie capacità di riuscire e sono convinte che l’insuccesso rappresenti un’opportunità di imparare dai propri errori (alta autoefficacia);
hanno un programma scritto di studio e monitorano attentamente
e sistematicamente i loro progressi (autoregolazione); infine, sanno
come e quando impiegare una varietà di tecniche di studio differenti.
È questo ultimo punto — l’applicazione appropriata delle tecniche
di studio migliori al momento giusto per il compito giusto — il
principale argomento di questo capitolo.
165
Gli studenti che ottengono i punteggi più bassi ai test a risposta
multipla sono spesso molto abili nella memorizzazione del materiale e
generalmente dedicano molte ore di studio alla preparazione dell’esame; di conseguenza, spesso conoscono moltissimi fatti e informazioni.
Se sanno così tanto, perché allora non ottengono punteggi migliori?
La risposta sta nelle domande che utilizzano per orientare la loro
attività di studio: il binomio «cosa-cosa». Il primo «cosa» è necessario: rappresenta il contenuto, come ad esempio in «Cosa mi occorre
studiare?». Il secondo «cosa» è fuorviante: rappresenta domande come
«Cosa devo sapere/fare per raggiungere un punteggio migliore? Cosa
puoi dirmi che mi faccia superare l’esame?». È necessario andare oltre
questo secondo «cosa»: è assolutamente troppo passivo; non esiste
una risposta adeguata. Occorre assumere un ruolo più attivo, lasciar
perdere il «cosa-cosa» e sostituirlo con il «perché e quando».
Gli studenti che ottengono i punteggi migliori ricercano attivamente la risposta al «perché e quando». Il «perché» riguarda aspetti
come «Perché questa informazione è importante? Perché è utile che
io sappia questa cosa? Perché tutto il tempo che ho passato a studiare
per l’ultimo esame non è stato fruttuoso?». Gli studenti che ottengono
i punteggi migliori utilizzano le domande che iniziano con «perché»
per orientare e regolare il loro studio successivo e per stimolarsi ad
ampliare l’ampiezza e la profondità di quello che stanno apprendendo.
Il «quando» riguarda aspetti come «Quando dovrei utilizzare
questo dato o informazione? Quand’è che la tecnica A conduce al
risultato B e ci sono situazioni nelle quali la tecnica A può portare
ai risultati C o D? Quando uso la tecnica di studio X anziché la tecnica Y, il mio punteggio migliora? Se non migliora, perché succede
questo?». Gli studenti che ottengono i punteggi migliori utilizzano
le domande che iniziano con «quando» per aiutarsi ad associare ed
elaborare. Probabilmente ricorderai che compiere associazioni e
utilizzare la tecnica dell’elaborazione ti aiutano a costruire tracce di
memoria forti e ti permettono di rievocare meglio le informazioni
dalla memoria. Più le informazioni sono interconnesse nella tua
memoria — con collegamenti tra diversi fatti e dati — più è facile
rievocarle quando ci si trova di fronte a uno stimolo nuovo (cioè
un indizio per la memoria); in sostanza, hai più percorsi di accesso
al materiale che hai immagazzinato in memoria. Gli studenti che
166
ottengono i punteggi migliori utilizzano le domande «quando?» per
stimolarsi ad arricchire la connettività di quanto stanno apprendendo.
Più della metà delle domande di un test a risposta multipla ti
richiederà di applicare le tue conoscenze in un modo o in un contesto
fondamentalmente diverso da quello nel quale le hai studiate (Crooks,
1988; Gall, 1984; Jandaghi e Shaterian, 2008; Larsen, 2006; Zheng,
Lawhorn, Lumley e Freeman, 2008). La capacità di utilizzare le
informazioni apprese in un contesto per rispondere a una questione
formulata in un contesto diverso è un’abilità importante che prende
il nome di generalizzazione (Ambrose et al., 2010). Per sviluppare
la capacità di trasferire le informazioni dal contesto nel quale le hai
apprese a un contesto differente proposto in una domanda d’esame
è necessario fare pratica. Hai bisogno di riflettere in modo creativo
e flessibile su ciò che stai imparando ed è qui che entrano in gioco
gli strumenti per migliorare la prestazione.
«Cogliere l’idea principale»: te lo ricordi quando te lo dicevano
già alle elementari? I nostri insegnanti ci spiegavano che questa era
un’importante abilità di base nella lettura: leggere un brano e riuscire a
comprenderne il succo. Indovina un po’: avevano ragione. Purtroppo,
non tutti apprendono questa abilità e alcuni vanno esattamente in
direzione opposta. Alcuni imparano bene a cogliere l’idea principale,
ma poi lì si fermano. Una volta che hai «afferrato» l’idea principale
o l’argomento centrale di ciò che stai leggendo, che rappresenta la
dimensione comune che collega le informazioni tra loro — il punto,
lo scopo, il quadro ampio —, ti occorre comprendere come i fatti e i
dettagli vadano a combinarsi gli uni con gli altri e a sostenere l’idea
di fondo. Imparare non è questione di «o questo o quello»: occorre
esercitarsi in entrambe le cose e non puoi farlo usando soltanto le
strategie di ripetizione.
La capacità di mettere in relazione reciproca fatti, dettagli, concetti, idee e principi richiede l’assunzione di punti di vista differenti e
l’uso di strategie integrative di studio e di pensiero. L’apprendimento
di livello inferiore si concentra sui fatti, sui dettagli, sui particolari,
mentre l’apprendimento di livello superiore dedica maggiore attenzione ai principi, ai concetti e ai rapporti tra questi e i fatti e i dettagli
che sottendono ad essi. Hai bisogno di raggiungere questo livello di
pensiero superiore.
167
Capitolo dodicesimo
Ridurre al minimo l’ansia
da esame
«Queste domande dove le hanno trovate?»
«E se non sono abbastanza intelligente per superare l’esame?»
«Cosa mi succederà se non ce la faccio a passare?»
«Se ci saranno troppe domande su argomenti che non conosco,
riuscirò a finire la prova?»
Un eccessivo livello di preoccupazione per le prestazioni che si
avranno durante la verifica spesso si manifesta come ansia da esame.
Alcune ricerche hanno dimostrato che nella nostra società negli ultimi
20 anni l’ansia da esame è considerevolmente aumentata, tanto da
toccare livelli molto alti tra chi esegue prove a test (Chapell, Blanding,
Silverstein e Gubi, 2005). Essa può avere un effetto negativo sia sulla
performance durante la prova che sui sentimenti personali nel periodo
ad essa successivo. L’insuccesso o prestazioni scadenti possono favorire
un accresciuto senso di insicurezza e la perdita di identità. Sebbene
nelle prove a test l’ansia possa ostacolare il raggiungimento dei risultati desiderati, la buona notizia è che ci sono molteplici opzioni di
intervento assai efficaci. La chiave sta nell’identificare e comprendere
i dettagli dell’ansia in modo da poter utilizzare la migliore strategia
di intervento. È stato dimostrato che le tecniche più efficaci contro
l’ansia da esame sono quelle che si avvalgono di una combinazione
di interventi adattati alle esigenze individuali.
Questo capitolo presenta tre passaggi per far fronte all’ansia
da esame:
1. Riconoscere i segni e gli effetti dell’ansia per la prova
2. Comprendere i meccanismi alla base dell’ansia per la prova
3. Superare l’ansia per la prova con interventi mirati.
227
Step n. 1: Riconoscere i segni e gli effetti dell’ansia
da esame
Provare ansia può essere un evento emozionale avversivo che
di solito spinge una persona ad allontanarsi dalla situazione ansiogena. L’ansia può essere riconosciuta in diversi modi, attraverso, ad
esempio, resoconti soggettivi di un senso di tensione e paura, una
serie di segni psicologici di eccitazione, un aumentato senso del pericolo, comportamenti elusivi, il cercare di fuggire da una situazione,
problemi cognitivi (Ergene, 2003). Di per sé l’ansia non è necessariamente dannosa per la performance nell’esecuzione della prova. Si
è rilevato che in effetti, durante le verifiche, moderati livelli di ansia
favoriscono il raggiungimento di migliori risultati. Per chi svolge la
prova, l’ansia diventa un problema quando è eccessivamente bassa o
eccessivamente alta. Tale relazione tra il livello d’ansia e la performance
viene comunemente rappresentata come una curva a U rovesciata,
al cui picco si trovano livelli di ansia moderati, che hanno effetti
vantaggiosi. I due estremi della curva, che corrispondono a livelli
di ansia decisamente bassi e decisamente alti, indicano prestazioni
scadenti (Weber e Bizer, 2005).
È importante monitorare il proprio livello di ansia legata all’esecuzione di prove d’esame, al fine di conservarne una dose moderata,
che favorisca proficue attività preparatorie. D’altra parte è importante
anche essere consapevoli del fatto che esperienze di vita stressanti nelle
diverse aree del funzionamento personale possono avere un effetto
cumulativo e accrescere i livelli d’ansia complessivi, che potrebbero
quindi manifestarsi a un livello nocivo di ansia da esame. Un consiglio
generale sulla gestione dell’ansia da esame è di mantenere al minimo
il livello complessivo dei fattori di stress e avere uno stile di vita sano
mentre ci si prepara a sostenere una prova.
In genere, in corrispondenza del segmento della curva a U rovesciata in cui l’ansia è bassa anche la prestazione durante la prova è
bassa. Di solito le persone con bassi livelli di ansia non cominciano
a studiare con sufficiente anticipo per superare le prove con successo,
hanno cattive abitudini di studio, ripassano il materiale in modo
disorganizzato o non sentono il bisogno di studiare per la prova.
In genere questo basso livello d’ansia rispetto alla preparazione per
228
l’esame interessa coloro che mancano di motivazione al successo,
sono indifferenti a una data scelta di carriera o privi di autodisciplina. Questi individui possono anche aver completato un programma
di studi professionale, ma non hanno motivazioni abbastanza forti.
«Se passo la prova… bene… ma se non la passo non è la fine del
mondo.» «Superare le prove a test richiede troppo tempo e fatica,
io ho di meglio da fare.» Questi ipotetici commenti possono essere
tipici delle persone con poca ansia. Solitamente solo dei grandi cambiamenti nelle circostanze di vita infondono loro abbastanza ansia
da spingerle al successo.
D’altro canto, per le persone con alti livelli di ansia riguardo alla
propria performance nelle prove, emerge un modello molto diverso. Il
superamento di una prova d’esame è di estrema importanza e rappresenta un punto d’arrivo per gli obiettivi personali. A questa estremità
della curva a U ci sono coloro che soffrono di livelli debilitanti di stress
da ansia. Di per sé, l’ansia può abbassare la performance cognitiva e la
rielaborazione delle informazioni necessaria per fare associazioni, elaborare interpretazioni e completare operazioni sulle informazioni. Spesso
gli individui molto ansiosi presentano difficoltà nella memorizzazione
del materiale, nella codificazione mnemonica e nel recupero delle informazioni. L’ansia da esame segnala una lotta con una molteplicità di
preoccupazioni incentrate sull’avanzamento professionale, la paura del
fallimento e insicurezze croniche; il resto di questo capitolo si propone
di aiutarti a comprenderne e superarne gli aspetti negativi.
L’ansia da esame viene considerata una forma particolare di
ansia da prestazione avente componenti multidimensionali (Mueller,
1980). È stato appurato che le sue componenti principali sono la
preoccupazione e l’emotività. L’emotività include la sensazione di
essere ansioso o nervoso, accompagnata da segni psicologici di ansia,
che possono comprendere sudorazione, respiro affannato, tendenza
ad arrossire, accelerazione del battito cardiaco, nausea, mal di testa,
disturbi gastrointestinali, difficoltà di respirazione, frequente impulso
a urinare, sensazioni di svenimento e debolezza muscolare. Questi
segni psicologici si accompagnano a un’accresciuta eccitazione involontaria, sia simpatica che parasimpatica.
La preoccupazione manifesta la componente cognitiva dell’ansia
da esame e produce vari ostacoli all’efficacia della memoria di lavoro,
229
tra cui scarsa concentrazione, confusione, limitate capacità di attenzione e cognizioni negative. La preoccupazione provoca una forte
propensione a vedere il pericolo in molte situazioni, a prescindere
dal fatto che esse siano oggettivamente pericolose. Tale propensione
favorisce una costante preoccupazione per un potenziale danno, quale
l’insuccesso in una prova d’esame e il credere che il suo superamento
sia al di là delle capacità personali. Un insuccesso dovuto all’ansia da
esame potrebbe confermare queste apprensioni e impedire od ostacolare la preparazione per la ripetizione della prova. A rafforzare la
preoccupazione di un danno potenziale sono le cognizioni negative
che possono essere rilevate in affermazioni che riflettono la mancanza di fiducia in se stessi e le incapacità percepite, che aggravano
un senso di timore o persino di terrore della situazione di verifica.
Queste cognizioni negative possono emergere prima, durante o dopo
l’esperienza della prova e di conseguenza pregiudicare sia una efficace
preparazione della stessa sia la sua concreta esecuzione.
Le persone soggette ad ansia da esame si abbandonano regolarmente all’uso del «dialogo interiore negativo», il quale ha, tra i suoi
segnali più comuni, l’uso ripetuto della frase «cosa accadrà se…»
Queste parole emergono nel contesto di asserzioni che esprimono
insicurezza e, allo stesso tempo, aggiungono pressioni sull’esaminando. «Cosa accadrà se non passo la prova? Come riuscirò a far fronte ai
miei debiti?» «Cosa accadrà se non passo la prova? La mia famiglia e i
miei amici penseranno che sono un perdente?» «Cosa accadrà se non
trovo il tempo per studiare per l’esame?» «Cosa accadrà se durante
il test mi viene l’ansia?»
Questo pensiero — «Cosa accadrà se» — può iniziare a dominare
il soggetto con ansia da prova. È importante ricordare che il dialogo
interiore negativo avviene in modo automatico e penetra nel flusso di
pensiero dell’individuo in forme che spesso sono appena percettibili.
Proseguendo, esso assume una modalità «telegrafica». Ciò significa
che una singola parola associata al pensiero di tipo «Cosa accadrà se»
può giungere a evocare un’intera serie di pensieri, esperienze passate
e ricordi che accrescono l’ansia. Il dialogo interiore che provoca ansia
da esame può avere un drastico effetto su chi ne soffre, in quanto
favorisce un modo di pensare disfattista, l’attesa del fallimento e la
previsione delle peggiori conseguenze possibili in caso di insuccesso
230
della verifica. La componente dell’ansia da esame legata alla preoccupazione può evolvere in tratti persistenti in cui il dialogo interiore
diventa un processo automatico.
La valutazione personale: identificare i tipi di dialogo interiore negativo
Una classificazione delle tipologie di dialogo interiore negativo
che ha effetti sull’ansia da esame è stata tracciata da Reid Wilson nel
suo libro Taking Control of Anxiety Attacks (1996). Riconoscersi in
uno di questi tipi può aiutare nella scelta di strategie di intervento
appropriate.
L’ansioso è colui che si aspetta sempre il peggio, sopravvaluta le
probabilità che ci saranno esiti negativi e si immagina le conseguenze
più catastrofiche associate all’insuccesso nella prova.
Il critico è colui il cui dialogo interiore giudica e valuta costantemente l’individuo. I punti deboli o i limiti di capacità e conoscenze predominano il pensiero a spese del riconoscimento delle qualità positive.
Il perfezionista è colui che ha un dialogo interiore che non
riconosce mai la reale adeguatezza delle conoscenze e delle capacità.
Nessuna mole di studio e nessun grado di preparazione risultano
mai sufficienti. Ciò favorisce l’ansia e la sensazione che la persona
«dovrebbe» fare sempre di più per avere successo.
Arrivare a una buona comprensione del processo sottostante
aiuta nella scelta finale di strategie di intervento efficaci. Sebbene
molti riescano a verbalizzare con precisione la propria ansia e come
essa influenzi la loro preparazione ed esecuzione di una prova, non
tutti hanno questa chiara consapevolezza. Le persone sperimentano
l’ansia da esame in modi diversi. Alcuni mostrano un’enfasi sulla
componente emotiva di sintomi fisici quali mal di testa frequenti,
disturbi del sonno, disturbi gastrointestinali, compresa la nausea, e
riferiscono di avere capogiri. Altri segnalano principalmente preoccupazione, con una gamma di sintomi cognitivi che possono includere l’eccessiva distraibilità, l’incapacità di stabilire delle priorità nel
materiale di studio, l’errata lettura o il fraintendimento dei quesiti, lo
spostamento dell’attenzione dalla prova, il dimenticare informazioni
fondamentali e il ricorso al dialogo interiore negativo.
231
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Superare i test di ammissione