L’EPICA:
INTRODUZIONE GENERALE
p. 178-179 vol. B
Etimologia: dal greco epos, parola, discorso,
racconto, verso di poesia
Che cos’è: genere letterario che, anche se
comprende testi di periodi e popoli lontani nel
tempo e diversi, è costituito da componimenti
(detti POEMI) NARRATIVI, di solito AMPI, in VERSI
che celebrano un PASSATO leggendario più o
meno lontano e le GESTA compiute da EROI con
uno stile ELEVATO e SOLENNE.
La definizione di Aristotele, filosofo greco
del IV secolo a.C.
• Nella Poetica definisce l’epica come una
“narrazione di fatti nobili eseguita in versi con
la parola”
• È la prima produzione letteraria dell’antichità,
diffusasi prima nell’area mesopotamica, poi in
Grecia e infine a Roma
SCOPI:
• NARRATIVO: raccontare vicende
• CELEBRATIVO: esaltare popoli/uomini che
rappresentano valori come coraggio, lealtà, forza
• ENCOMIASTICO: celebrare origini di un popolo, di
una società (es. Eneide di Virgilio), casate nobiliari
(es. poemi dell’Ariosto e del Tasso)
• Trasmettere il sapere di un’intera società. Il
pubblico si riconosce nei poemi epici perché vi
ritrova i valori e gli ideali in cui crede
L’EROE
• Di solito è superiore alla norma, ha qualità
eccezionali, dimostrate in sfide, duelli, incontri
con esseri mostruosi o fantastici, conquista di
oggetti magici, preziosi.
• Esempi di eroe:
– Achille, nell’Iliade
– Odisseo nell’Odissea
– Orlando nell’Orlando furioso
ELEMENTI MITOLOGICI E REALTA’ STORICA
• Si mescolano tra loro: alla base dell’opera sta
sempre un fatto storico (la guerra di Troia per
Iliade e Odissea, le imprese di Carlo Magno
per l’Orlando), ma fuso con elementi
mitologici, o magici o favolistici
• Sono riconoscibili nei poemi il pensiero, le
abitudini e i valori dei popoli che li hanno
prodotti (di solito società guerriera e
aristocratica)
LA STRUTTURA DEI POEMI EPICI
• La FAVOLA, cioè l’argomento. Per quanto
riguarda l’epica antica possiamo avere poemi
epici che raccontano:
- vicende legate a una guerra con
protagonisti eroi che combattono per la gloria
(es. Iliade)
- viaggi per ritornare alla terra d’origine
(es. Odissea)
• Il poema epico è diviso in CANTI di varia
lunghezza, sempre introdotto da un PROEMIO in
cui l’autore riassume brevemente il contenuto
dell’opera e richiama i valori che vuole celebrare.
Il proemio è costituito da 2 parti:
- la PROPOSIZIONE, cioè esposizione
dell’argomento
- l’INVOCAZIONE ALLE MUSE (che erano
divinità preposte alla composizione poetica e
devono ispirare il poeta) o la DEDICA AL SIGNORE
(nei poemi del Rinascimento)
IL LINGUAGGIO
• SOLENNE
• Frequente uso di SIMILITUDINI, cioè paragoni,
molto utili perché fanno paralleli con la vita
quotidiana o mitologica e quindi ci danno
informazioni sui popoli che hanno prodotto
quel poema epico
• STILE FORMULARE, cioè fatto di formule fisse,
per aiutare la memorizzazione
• Sintassi semplice con tutte frasi principali
accostate con uno schema paratattico perché
erano opere destinate all’ascolto
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L`EPICA p. 178 vol. B