Piani Attuativi Aziendali ASL RMB
Piano Regionale di Prevenzione 2010-12 e proroga 2013
1) LINEA DI ATTIVITA’ E TITOLO DEL PROGETTO:
16 -3.1.1,16-3.1.1 a/b,17-3.1.2
Consolidamento,promozione e miglioramento dei Programmi di Screening per la
cervice uterina, mammella e colon retto della ASL RM B
2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO:
Dr.ssa Marialuisa Mangia; [email protected]
3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO
nominativo
Mangia M.
Odoardi F.
Cinquegrana
PettorinoM.(fino a luglio
2012)
D’Amato L.
Bausano G.(fino a luglio
2012)
Mancini F. (dal novembre
2012)
Lorenzetti R.
Baldoni R.
Mafaro S.
Qualifica
Servizio di appartenenza
% tempo
dedicato
Direttore
U.O.C. Programmi di Prevenzione e 50
Screening
Dirigente medico U.O.C. Programmi di Prevenzione e 100
Screening
Ostetrica
U.O.C. PCR
50
Dirigente medico U.O.C. MPPEE
40
Medico contratto U.O.C. Programmi di Prevenzione e 100%
SUMAI 20 ore
Screening
Dirigente medico U.O.C. MPPEE
40
Dirigente medico U.O.C. Programmi di Prevenzione e
Screening
Amministrativo U.O.C. Programmi di Prevenzione e
Screening
Infermiera
U.O.C. Programmi di Prevenzione e
Screening
Infermiera
U.O.C. Programmi di Prevenzione e
Screening
1
100%
100%
100%
100%
4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO
TIPOLOGIA
Onlus
DENOMINAZIONE
FASE DI COINVOLGIMENTO
Altro (specificare)
Progettazione Realizzazione Valutazione
Andos
FKT donne operate al
seno
Offerta camper
Informazione
Coinvolgimento fase
di reclutamento
PROV.
Komen
MMG
Lilt
Comitato Distrettuale
Medici di Medicina
Generale
Farmacie
Ipotesi
consegna kit
CCR
5) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO
Nell’ultimo decennio le istituzioni regionali e Nazionali hanno sostenuto, sempre con più vigore,
la prevenzione oncologica basata sulla diagnosi precoce attraverso l’attuazione di programmi di
screening (PS).E’ stato, infatti, ampiamente dimostrato che i PS per il cancro della cervice uterina,
della mammella e del colon retto, non solo salvano un gran numero di vite umane ma aumentano
la sopravvivenza e la qualità della vita, quindi con effetti positivi decisamente superiori a quelli
negativi.
La legge finanziaria del 2001 ha previsto l’esenzione dal ticket per le indagini di diagnosi precoce,
inserendo gli screening nell’elenco delle prestazioni essenziali da assicurare a tutti i cittadini.
Gli s screening operano in un sistema di qualità monitorato da indicatori attraverso i quali è
possibile controllare continuamente ogni passaggio del percorso di screening.
Il primo obiettivo necessario per il raggiungimento della riduzione della mortalità dei tumori della
mammella,cervice e colon retto è certamente l’estensione completa con la copertura totale della
popolazione in fascia di screening e la conseguente buona adesione.
Dai dati più recenti sappiamo che in Italia l’estensione teorica per lo screening mammografico è
dell’81% che si riduce al 62% se si calcola l’estensione effettiva. Lo screening della cervice
presenta un’estensione teorica del 72% che scende al 58% se si calcola il reale numero di donne
che effettivamente hanno ricevuto una lettera di invito. Per il programma di prevenzione del
cancro del colon retto si ha una estensione teorica del 47% e una effettiva del 38%.
La ASL RM B - all’avvio del PRP 2010 - ha una estensione effettiva degli inviti per lo screening
mammografico del 96% con una adesione del 41%, per il paptest una estensione degli inviti del
62% con una adesione del 27,1%. I dati dello screening del colon retto non sono completi perché
il programma non è ancora attivo su tutto il territorio.
Alla luce degli ultimi dati è necessario migliorare gli indicatori descritti per una più idonea
realizzazione dei programmi di screening e un minore dispendio economico, infatti i costi degli
screening sono giustificati solo se si centrano gli obiettivi propri dei programmi.
2
6) POPOLAZIONE BERSAGLIO SPECIFICA
DESCRIZIONE
Progetto 16- 3.1.1
Mammella : 50-69 aa
Cervice uterina : 25-64 aa
CCR : 50-74 aa M e F
DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA
Estensione a tutta la popolazione bersaglio dei
Programmi di Screening individuata per classi di età e
presenza nel territorio di riferimento ad esclusione del
CCR , attivo al 2013 su 3 dei 4 distretti sanitari
Progetto 16- 3.1.1 a / b
Donne con particolare fragilità in quanto residenti presso
Popolazione femminile Casa Circondariale la CC di Rebibbia
di Rebibbia in fascia di età
Popolazione femminile in fascia afferente al Donne con particolare fragilità in quanto afferenti al
DSM aziendale
DSM, residenti nella ASL RM B
Progetto 17-3.1.2
Dotare le sedi di I° Livello di attrezzatura digitale per
Digitalizzazione Mammografico per tutta la esecuzione mammografie per tutte le donne target
popolazione bersaglio
Mammella : 50-60 aa
6.1) LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE DEI SOGGETTI DESTINATARI
DELL’INTERVENTO
Residenza e domicilio nei Municipi 5°, 7°, 8° e 10° ASL Roma B
7) CARATTERISTICHE PREVALENTI DEL PROGETTO
COMUNICAZIONE AL PUBBLICO tramite invito personale
INFORMAZIONE SANITARIA tramite materiale divulgativo
e Call Center
Incontri ed eventi formativi , sessioni di audit con il personale dedicato agli
screening. Eventi specifici per ruoli professionali, discussioni in equipe multidisciplinari al
termine dei percorsi diagnostico-terapeutici.
FORMAZIONE
DEFINIZIONE DI PERCORSI ASSISTENZIALI/ESTENSIONE PROGRAMMI SCREENING
Il programma di Screening di prevenzione oncologica per ciascuna linea ( Mammella, cervice
uterina, colon retto) prevede la presa in carico della persona per tutto il processo, dalla fase
dell’invito al gest di 1q° livello, all’invio alla procedura di 2° livello, all’indicazione di
trattamento di 3° livello (chirurgico, radioterapico, oncologico).
Tale attività è basata su criteri di rilevanza scientifica, approvati e indicati dalle linee guida
dell’ONS ( nazionale e regionali).
IMPLEMENTAZIONE SISTEMI DI SORVEGLIANZA
Protocolli di recupero follow up in collaborazione con i secondi e terzi livelli.
VIGILANZA/MONITORAGGIO/SVILUPPO PROCEDURE
Monitoraggio continuo dei dati di attività inseriti nell’applicativo informatico.
3
CREAZIONE/IMPLEMENTAZIONE BANCHE DATI INFORMATIZZATE
8) Obiettivi del progetto
Ridurre la contrapposizione tra screening organizzato e screening spontaneo. Ipotizzando
una modalità di recupero dei paptest e delle mammografie che si eseguono nelle strutture
territoriali e ospedaliere della RM B in quanto i Programmi di Screening organizzati
forniscono non l’offerta di un semplice test ma un percorso garantito e monitorato che è
estremamente difficile prevedere nell’ambito delle forme spontanee di prevenzione. Un
esempio esplicativo è dato dai numeri di paptest spontanei che si eseguono nella ASL RM B :
circa 5000 si effettuano in maniera impropria nel corso di controlli specialistici, senza
verifiche di qualità, con cadenze annuali e talvolta semestrali in disaccordo con le attuali
evidenze scientifiche che indicano intervalli triennali tra i test.
Aumentare la partecipazione della popolazione fragile/ a forte disagio (DSM e Rebibbia) ai
Programmi di Screening organizzati, attraverso la definizione di percorsi di collegamento tra
servizi e realizzando interventi di promozione degli screening oncologici.
Utilizzo del Numero Verde secondo i manuali ASP
Utilizzo del test HPV nel Triage ASCUS citologico
Pianificazione digitalizzazione del Programma Mammografico con integrazione RIS-SIPSO
8.1) PIANIFICAZIONE AZIENDALE OPERATIVA
Elenco attività per la realizzazione degli obiettivi previsti nella scheda regionale di
progetto fino al 31/12/2013
Azione
DATA
prevista
Indicatore
Risultato
atteso
3.1.1.A1 Attuazione
di campagne
informative dirette
alla popolazione
Fino al
12/13
Sì/No
Sì
Collaborazione con URP e
risorse professionali
insufficienti
A2 Aggiornamenti
annuali sito
aziendale
annuale
Sì/No
Sì
Collaborazione con URP e
SISE
A3 Analisi dati
prestazioni test
spontanei
Criticità e vincoli*
12/13
Report attività
100%
Costi
organizzativi,collaborazione
con CED e ASP
A4 Formazione
annuale operatori
coinvolti
annuale
N° operatori
formati/aggiornati
90%
Costi organizzativi per i
corsi di formazione
3.1.1 B1 Progetto
DSM
08/12
N° di questionar
ritirati
70%
Collaborazione DSM
3.1.1 B2 Progetto
CCM su DSMScreening
12/13
Report di
progetto
Si
B2 Acquisizione e
divulgazione
opuscoli informativi
plurilingue
Fino al
12/13
N° centri
raggiunti dalla
distribuzione
degli opuscoli
100%
4
Disponibilità finanziamento
previsto
Risorse personale
scarsissime
Collaborazione Komen,
disponibilità risorse
ostetriche
B3 Progetto
Rebibbia
09/13
Mx/Pap test
80%
B4 Miglioramento
qualità N° Verde
12/13
Utilizzo Manuali
ASP
Si
3.1.1 C Utilizzo a
regime procedura
Dedalus
Fino al
12/13
Refertazione
online operatori
dedicati
100%
Difficoltà organizzative e
tecniche
Disponibilità economicafinanziaria
Fino al
Si/No
Si
12/13
Formazione specifica
operatori radiologia
*Ad esempio ciò che è indispensabile per l’effettuazione dell’attività
3.1.2
Pianificazione
Digitalizzazione
8.3) Cronoprogramma
Descrizione delle azioni relative ad
ognuna delle fasi
Anno 2011
2
4
6
8
10 12 2
Anno 2012 Anno 2013
4
6
8
10 12 2
4
6
8
10 12
3.1.1.A1 Attuazione di campagne informative
dirette alla popolazione
A2 Aggiornamenti sito aziendale
A3 Analisi dati prestazioni test spontanei
A4 Formazione operatori coinvolti
3.1.1 B1 Progetto DSM
B2 Acquisizione e divulgazione opuscoli
informativi plurilingue
B3 Progetto Rebibbia
3.1.1 C Utilizzo a regime procedura Dedalus
3.1.2 Digitalizzazione
B4 Utilizzo Manuali ASP per Numero verde
9) PIANO DI COMUNICAZIONE AZIENDALE
La comunicazione negli screening è finalizzata ad aumentare la conoscenza e promuovere
cambiamenti nei comportamenti favorendo l’adesione agli screening raccomandati.
Bisogna individuare e scegliere i canali di comunicazione più idonei per raggiungere la
popolazione in fascia di età. Si possono ipotizzare canali diversi purchè appropriati. Sono da
individuare luoghi idonei in cui svolgere le attività di comunicazione e il personale assegnato a
tale attività.
Sarà opportuno identificare quali idee e concetti hanno la migliore possibilità di raggiungere la
popolazione bersaglio e far sì che compia scelte consapevoli di salute.
Il sito internet è costantemente aggiornato , la posta elettronica, con indirizzo dedicato, aiuta i
contatti.
5
10) PRODOTTI DEL PROGETTO
Poster con dati di attività della ASL RM B nei convegni GISCI, GISMA, GISCOR
Opuscoli informativi plurilingue per gli immigrati
Dati di attività trimestrali SISE
Report ASP attività, validato.
DATA DI COMPILAZIONE
15 luglio 2013
FIRMA DEL REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO
Dott.ssa Marialuisa Mangia
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Innovazione tecnologica PS su mammella, cervice