Città di Noto
Newsletter d’informazione su opportunità, bandi, attualità, cultura e avvenimenti, al servizio del territorio
Editoriale
Al mese più breve
dell’anno… un
lunghissimo notiziario, il
nostro, che si fa più
ricco e in ben 33 pagine
offre una fitta quantità
di informazioni utili
sia per chi intenda
tenersi aggiornato
sull’attualità e
l’innovazione, sulle
iniziative promosse dal
governo nazionale e
dall’UE, sia per chi sia
interessato a reperire
notizie sulla carriera
lavorativa, il percorso di
studio, della formazione,
della ricerca e
dell’esperienza
professionalizzante,
sempre con un occhio di
riguardo per il mondo
della Scuola.
Per tutto questo,
troverete uno speciale
sul bullismo, ampio
riguardo alle misure
contro la violenza negli
stadi, alla sicurezza, alla
salute, ma anche
massimo spazio alle
opportunità che offre
l’UE, ai bandi e alle
‘borse’ e che il Carrefour
Sicilia pubblica, una
selezione delle principali
offerte di lavoro e di
formazione raccolte dal
Corriere Lavoro e alcune
delle iniziative promosse
dall’Informagiovani del
Comune di Noto, presso
i cui sportelli potrete
trovare ogni
approfondimento utile.
Non mi resta che
augurarVi Buona lettura!
(…e come sempre…
aspetto di leggervi su:
giovanna.beccalli@e
mail.it ;-)
SPECIALE
SCUOLA
Febbraio 2007
I nuovi esami di Stato
alla fine delle Superiori
Pubblicata la legge che entrerà in vigore dall’anno
scolastico 2008-09 e subito con norme transitorie
È stata pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale, Serie generale n. 10 del 13
gennaio 2007, la legge n. 1 dell'11
gennaio
2007,
recante
nuove
disposizioni in materia di esami di
Stato conclusivi dei corsi di studio di
istruzione secondaria superiore.
Ecco gli aspetti più significativi
della legge:
Si è ammessi all’esame di Stato a
seguito di un giudizio di ammissione. Per gli anni scolastici
2006-2007 e 2007-2008 valgono le disposizioni transitorie
contenute nell'art. 3, secondo cui non si applica la disciplina
relativa ai debiti.
In sede di scrutinio finale si procederà ad una valutazione
dello studente che tenga conto:
delle conoscenze e delle competenze acquisite nell'ultimo
anno del corso di studi;
delle capacità critiche ed espressive;
degli sforzi compiuti per colmare eventuali lacune e
raggiungere una preparazione complessiva che gli
consenta di affrontare l'esame, anche in presenza di
valutazioni non sufficienti nelle singole discipline.
L'abbreviazione di un anno per merito è consentita soltanto
agli studenti che, oltre ad aver riportato nello scrutinio finale
della penultima classe non meno di otto decimi in ciascuna
disciplina, hanno seguito un corso regolare di studi di istruzione
secondaria superiore, riportando una votazione non inferiore a
sette decimi in ciascuna disciplina negli scrutini finali dei due
anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze.
L'esame di Stato comprende tre prove scritte ed un
colloquio.
Le prove scritte:
la prima è intesa ad accertare la padronanza della lingua
italiana o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento,
nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del
candidato;
•
1
la seconda, (che può essere anche una prova grafica o crittografica), ha
per oggetto una delle materie caratterizzanti il corso di studio. Negli istituti tecnici,
negli istituti professionali, negli istituti d'arte e nei licei artistici le modalità di
svolgimento tengono conto della dimensione tecnico-pratica e laboratoriale delle
discipline coinvolte e possono articolarsi in più di un giorno di lavoro; (per le
materie oggetto della seconda prova scritta nei singoli Istituti di istruzione
secondaria superiore si veda la tabella allegata)
la terza è espressione dell'autonomia didattico-metodologica ed
•
organizzativa delle istituzioni scolastiche; è strettamente correlata al piano
dell'offerta formativa utilizzato da ciascuna di esse; è a carattere pluridisciplinare;
verte sulle materie dell'ultimo anno di corso, e consiste nella trattazione sintetica di
argomenti, nella risposta a quesiti singoli o multipli, ovvero nella soluzione di
problemi, o di casi pratici e professionali, o nello sviluppo di progetti.
•
Il colloquio si svolge su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai
programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso. Rientra tra gli argomenti
di interesse multidisciplinare l'eventuale presentazione da parte dei candidati di
ricerche e progetti in forma di tesine, preparate durante l'anno scolastico anche
con l'ausilio dei docenti della classe. Nel corso del colloquio é d'obbligo la
discussione degli elaborati relativi alle prove scritte. Il colloquio si considera
interamente risolto solo se si è svolto secondo tutte le fasi sopraindicate,
interessando tutte le discipline per le quali i commissari, interni ed esterni, abbiano
titolo secondo la normativa vigente.
La Commissione giudicatrice è costituita al massimo da sei componenti, di cui
tre interni e tre esterni, ai quali si aggiunge un Presidente anch'esso esterno. Per
ogni singola classe si costituisce una Commissione. I membri esterni ed il
Presidente sono comuni per ogni due Commissioni, abbinate generalmente secondo
criteri di omogeneità o affinità culturali e pedagogiche esistenti tra gli indirizzi di
studio. I membri interni, viceversa, sono i docenti rappresentanti di ciascuna
classe. Ad ogni Commissione sono assegnati non più di trentacinque candidati.
Ciascuna Commissione di istituto legalmente riconosciuto o pareggiato è abbinata
ad una commissione di istituto statale o paritario.
Il punteggio massimo attribuibile al colloquio resta fissato nella misura massima
di 35 punti; quello del credito scolastico nella misura massima di 20 punti. Il
punteggio massimo complessivo da attribuire al termine delle prove resta fissato a
100 punti. È consentita l'attribuzione della lode ai candidati che avranno conseguito
il punteggio massimo di 100 punti senza fruire del bonus integrativo dei 5 punti.
Una task-force di Ispettori in servizio presso il Ministero è stata costituita presso il
Dipartimento dell'Istruzione, con il compito di fornire alle scuole la più ampia
informazione sulle novità dell'esame, nonché di provvedere, di concerto con gli
Ispettori operanti nelle regioni, all’attuazione di adeguate forme di assistenza e di
intervento. Gli stessi Ispettori avranno altresì cura di verificare la più rigorosa
osservanza, da parte degli istituti scolastici statali e paritari, delle norme e delle
disposizioni impartite. In presenza di eventuali irregolarità emerse negli istituti
statali, - e in ogni caso a campione negli istituti paritari per verificare la regolarità
di tutti gli adempimenti previsti per lo svolgimento degli esami di Stato, di idoneità
e integrativi -,saranno disposti appositi incarichi ispettivi dai Direttori Generali degli
Uffici scolastici regionali.
2
Presentate le Linee Guida
SICUREZZA
per il Testo Unico sulla salute nei luoghi di lavoro
Tra le novità: ampliamento della base di applicazione delle
norme a tutti i settori e a tutte le tipologie di lavoratori
Si è svolta a Napoli, dal 25 al 26 gennaio 2007, la Seconda
Conferenza nazionale sul tema: "Salute e sicurezza sul
lavoro", organizzata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale con la collaborazione del Ministero della Salute e della
Regione Campania, e cofinanziata dall’Unione Europea,
nell’ambito del Fondo sociale europeo - POR Campania 20002006. Nel corso della conferenza sono state presentate le “Linee
guida per il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul
lavoro”. La prima novità sarà data da due elementi di metodo:
da una parte, infatti, si tratta di un lavoro sinergico con il
Ministero della Salute; dall’altra, rappresenta una proficua concertazione con le parti
sociali e con le Regioni. Il testo intende modificare il quadro della normativa esistente,
assicurando il pieno rispetto delle disposizioni comunitarie, l’equilibrio tra Stato e Regioni
e, soprattutto, l’uniformità della tutela sull’intero territorio nazionale.
Uno degli aspetti più rilevanti della legge delega consisterà nell’ampliamento del campo
di applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro a tutti i
settori, tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, indipendentemente dalla qualificazione
del rapporto di lavoro che li lega all’imprenditore. Particolare attenzione sarà riservata dal
“Testo Unico” ad alcune categorie di lavoratori (giovani, extracomunitari, lavoratori
avviati con contratti di somministrazione ecc.), in ragione della particolare incidenza del
rischio infortunistico nei loro confronti, e ad alcune lavorazioni in relazione alla loro
intrinseca e verificata pericolosità (cantieri ecc.).
Sarà fondamentale la previsione di misure di semplificazione degli adempimenti in
materia di sicurezza, con l’intento di consentire la ricerca di misure che favoriscano, con
particolare riferimento alle piccole e medie imprese, la garanzia della sicurezza in
azienda. Il testo in preparazione prevede, inoltre, il miglioramento del collegamento delle
reti informatiche di Enti ed Istituzioni, allo scopo di consentire una più efficace
circolazione di informazioni.
Altro punto qualificante sarà rappresentato dal coordinamento degli interventi
ispettivi. È necessario, infatti, rendere maggiormente efficace la vigilanza, al fine di
evitare che vi siano sovrapposizioni e duplicazioni tra i soggetti istituzionalmente a ciò
deputati.
Il nuovo testo unico consentirà anche la ridefinizione dei requisiti e delle funzioni di
tutti i soggetti del sistema della salute e della sicurezza in azienda. Sarà valorizzato il
ruolo della bilateralità e riformulato l’attuale complesso apparato sanzionatorio, con
l’obiettivo di assicurare una migliore corrispondenza tra infrazioni e sanzioni, tenendo
conto dei compiti effettivamente svolti da ciascun soggetto ed utilizzando procedure che
favoriscano la regolarizzazione del soggetto inadempiente. Un ruolo fondamentale sarà
affidato alla formazione, intesa come essenziale strumento di prevenzione e tutela.
Sarà previsto l’inserimento della materia “Salute e sicurezza sul lavoro” nei
programmi scolastici ed universitari e nei percorsi di formazione, finalizzata alla
sensibilizzazione e all’informazione dei giovani. Sarà considerato infine, come
caratterizzante la previsione della rivisitazione della normativa sugli appalti. In
particolare, saranno previsti strumenti in grado di valutare l’idoneità delle aziende che
lavorano negli appalti, utilizzando come parametro il rispetto delle norme di salute e
sicurezza sul lavoro, considerato vincolante anche per l’accesso ad agevolazioni,
finanziamenti e contributi a carico della finanza pubblica, di cui usufruiranno solo le
aziende considerate “virtuose”.
3
Un bando ministeriale
per promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili
ENERGIA PULITA
Aiuti finanziari alle imprese piccole e medie che investiranno
nella realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, solari etc.
La promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e/o
termica: è questo l’obbiettivo del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare che, congiuntamente con MCC S.p.A., ha emanato il "Bando
per la promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia
elettrica e/o termica tramite agevolazioni alle piccole e medie imprese,
ai sensi del D.M. n. 337/2000, art. 5" (G. U. n. 12 del 16 gennaio 2007).
Il bando per le Piccole e Medie Imprese (PMI) prevede la corresponsione di
contributi in conto capitale per la realizzazione delle seguenti tipologie di
impianti:
impianto fotovoltaico connesso alla rete di potenza nominale compresa tra
20 e 50 kWp;
impianto eolico connesso alla rete di potenza nominale compresa tra 20 e
100 kWp;
impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, per il
riscaldamento e raffrescamento degli ambienti, per la fornitura di calore di
processo a bassa temperatura e per il riscaldamento delle piscine. Sono
incentivati gli impianti che impiegano collettori piani vetrati, sottovuoto e
piani non vetrati di superficie lorda compresa tra 50e 500 m2, equivalenti a
35 e 350 kW;
impianto termico a cippato o pellets da biomasse, per la produzione di
calore, di potenza nominale compresa tra 150 e 1000 kW.
Il bando contiene inoltre le modalità ed i relativi
termini per la presentazione delle istanze, i limiti
di cofinanziamento relativi alle singole tipologie
tecnologiche, la modulistica da utilizzare, le
indicazioni utili per la concessione dei contributi
nonché le risorse disponibili.
Le domande dovranno essere spedite tramite
racomandata A.R. a partire dal quarantesimo giorno
dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ossia a
partire dal 26 febbraio 2007, al seguente indirizzo:
MCC S.p.A. Servizio Ricerca e Innovazione
Via Piemonte 51 - 00187 Roma
Per reperire tutta la documentazione da allegare alla domanda andare sul sito
Internet del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
all’indirizzo www.minambiente.it. Per qualsiasi chiarimento è altresì possibile
inviare una mail al seguente indirizzo: [email protected]
4
Linee d’azione del Governo
per la lotta alla violenza dentro e fuori le aule
BULLISMO
Una Direttiva e un Piano con indicazioni per i soggetti pubblici
e privati coinvolti nell’attività formativa, preventiva e repressiva
Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha presentato il 5 febbraio
2007 le linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la
lotta al bullismo.
Le linee di indirizzo generale sono contenute nella Direttiva n. 16, inviata a tutte le
scuole, che è frutto anche delle proposte che le
stesse scuole hanno fatto pervenire in questi
mesi al Ministero.
Diamo di seguito, in sintesi, le caratteristiche
fondamentali della Direttiva.
Premesso che il termine italiano "bullismo" è la
traduzione
dell’inglese
"bullying",
usato
comunemente negli studi internazionale per
indicare il fenomeno delle prepotenze esercitate
tra pari in un contesto di gruppo, (per cui il
bullismo può dirsi un fenomeno dinamico, multidimensionale e relazionale, che
riguarda non solo l'interazione del prevaricatore con la vittima, la quale assume
atteggiamenti di rassegnazione, ma tutti gli appartenenti allo stesso gruppo con ruoli
diversi), - la Direttiva pone in giusta evidenza la necessità di sostenere e di
valorizzare il ruolo degli insegnanti, dei dirigenti scolastici e di tutto il personale
tecnico ed ausiliario, per prevenire e contrastare efficacemente fenomeni di bullismo,
di violenza fisica o psicologica.
Il compito di ricercare la strategia più idonea ed efficace nell'azione di educazione alla
cittadinanza e di prevenzione del disagio spetta alle singole scuole, compito che potrà
trovare espressione nel Piano dell'Offerta Formativa, documento fondamentale delle
scuole autonome. A livello nazionale sarà invece prevista una campagna di
comunicazione e di informazione diversificata, rivolta agli studenti, ai dirigenti
scolastici, ai docenti, al personale ATA e alle famiglie, che preveda azioni mirate per
ogni ordine e grado di scuola, rispettando le caratteristiche che differenziano il
percorso evolutivo degli studenti, e finalizzata sia ad una maggiore sensibilizzazione
nei confronti del fenomeno sia alla trasmissione di messaggi recanti una esplicita non
accettazione delle prepotenze tra studenti.
Saranno coinvolti in tale iniziativa gli stessi studenti, allo scopo di renderli partecipi
della soluzione di un problema che li riguarda direttamente.
Nei confronti dei alunni della scuola dell'infanzia e della scuola primaria sarà
valorizzata la comunicazione interpersonale, costruendo contesti di ascolto non
giudicanti e momenti "dedicati" di dialogo, eventualmente integrati da azioni e
suggerimenti operativi di cui l'Amministrazione si impegna a curare la realizzazione
(o le necessarie attività di supporto): per esempio, ampliando le “finestre!” già
presenti in alcuni programmi Rai, finalizzate al riconoscimento e all’espressione di
sentimenti anche negativi; realizzando poster da affiggere all'interno delle scuole con
immagini-messaggio facilmente decodificabili dai più piccoli (o da loro stessi
realizzati) ecc.
Per le scuole secondarie di primo e secondo grado saranno promosse campagne
informative e di formazione in servizio e aggiornamento, a livello nazionale, regionale
e locale, favorendo il protagonismo delle singole istituzioni scolastiche. Specifiche
5
iniziative saranno realizzate per studenti e genitori, in collaborazione con le loro
rappresentanze.
Inoltre, presso ciascun Ufficio scolastico regionale saranno istituiti osservatori
regionali permanenti sul fenomeno del bullismo, mediante appositi fondi assegnati
dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Tra le priorità degli osservatori vi sarà il compito di coinvolgere soggetti già attivi su
questi temi; raccogliere e valorizzare le ricerche, le esperienze ed i materiali
didattici più significativi; individuare e segnalare specifiche competenze.
Gli osservatori garantiranno una rilevazione e un monitoraggio costante del
fenomeno; il supporto alle attività promosse dalle istituzioni scolastiche
singolarmente o in collaborazione con altre strutture operanti nel territorio; il
collegamento con le diverse istituzioni che a livello nazionale si occupano di
educazione alla legalità.
Il "luogo" di raccordo di tutti i soggetti coinvolti sarà il
portale internet (http://www.smontailbullo.it/).
Le strategie operative adottate dagli osservatori
saranno modulati su quattro livelli:
1. prevenzione e lotta al bullismo;
2. promozione di percorsi di educazione
legalità,
attraverso
attività
curricolari
extracurricolari;
alla
ed
3. monitoraggio costante del fenomeno bullismo;
4. monitoraggio e verifica finale delle attività svolte
dai vari soggetti interessati, anche attraverso la
raccolta di valutazioni sulle attività svolte e proposte sulla prosecuzione delle
stesse, provenienti dalle scuole.
Per segnalare casi particolari, chiedere informazioni generali sul fenomeno e su
come comportarsi in situazioni "critiche", è istituito, presso la sede del Ministero della
Pubblica Istruzione, il numero verde nazionale 800 66 96 96, attivo dal lunedì
al venerdì (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19).
Ecco i comportamenti che, se ripetuti frequentemente, possono essere identificati con
il termine di bullismo soprattutto se chi li subisce non riesce a difendersi.
ricevi insulti o minacce;
ti spingono, ti danno calci e pugni, ti fanno cadere;
ti danno dei soprannomi antipatici e ti prendono in giro;
diffondono voci maligne su di te;
ti offendono per la tua razza, per il tuo sesso o per la tua religione;
fanno sorrisetti e risatine mentre stai passando;
parlano in codice se sei presente;
ricevi sms, e-mail e telefonate offensive;
ti ignorano e ti voltano le spalle se ti avvicini;
ti costringono a fare cose che non vuoi;
ti rubano o nascondono i libri, la merenda, la paghetta o le altre tue cose.
Per combattere il fenomeno e sensibilizzare le giovani generazioni molte
Questure della Polizia di Stato hanno dato vita ad alcune iniziative tra cui
opuscoli, brochure e consigli vari.
6
Come difendersi
Prima di tutto bisogna non sottovalutare il problema:
perché non si tratta solo di "ragazzate";
perché spesso, dietro il bullismo, si celano vere e proprie azioni
criminali (furti, estorsioni, vandalismi, rapine, violenze sessuali);
perché il bullismo danneggia non solo chi lo subisce ma anche la
•
famiglia, gli insegnanti e gli altri ragazzi che ne sono testimoni;
perché è molto probabile che i bulli crescano compiendo prepotenze;
•
perché subire prepotenze può causare danni alla sfera fisica, emotiva,
•
•
•
intellettiva e sociale della vittima.
Un decalogo da seguire
Cose da non fare:
•
•
•
•
•
offendere gli altri, soprattutto i più deboli;
nascondere ai genitori che qualcuno ti fa del male;
dire bugie;
trattare male un compagno che ti sta antipatico;
approfittarsi dei compagni più deboli.
Cose da fare:
raccontare sempre tutto ai genitori;
raccontare i comportamenti prepotenti, se ne sei vittima, se ne sei testimone
o se ne vieni a conoscenza;
difendere, se possibile, i compagni vittime di prepotenze;
•
trattare tutti i compagni allo stesso modo;
•
cercare l’aiuto degli insegnanti, del personale non docente, di altri compagni
•
se qualcuno ti minaccia.
•
•
Per un aiuto immediato rivolgersi a:
113 Polizia di Stato
114 Emergenza Infanzia
112 Carabinieri
19696 Telefono Azzurro (linea gratuita fino ai 14 anni)
199.15.15.15 Telefono Azzurro (linea istituzionale dai 14 anni in su e per gli
adulti)
7
Consigli utili per…
...i ragazzi
Difficile per il bullo prendersela con te se racconterai ad un amico ciò che ti
sta succedendo.
Quando il bullo vuole provocarti, fai finta di niente e allontanati. Se vuole
•
costringerti a fare ciò che non vuoi, rispondi "NO" con voce decisa.
Se gli altri pensano che hai paura del bullo e stai scappando da lui, non
•
preoccuparti. Ricorda che il bullo non può prendersela con te se non vuoi
ascoltarlo.
Il bullo si diverte quando reagisci, se ti arrabbi o piangi. Se ti provoca, cerca
•
di mantenere la calma, non farti vedere spaventato o triste. Senza la tua reazione
il bullo si annoierà e ti lascerà stare.
Quando il bullo ti provoca o ti fa del male, non reagire facendo a botte con
•
lui. Se fai a pugni, potresti peggiorare la situazione, farti male o prenderti la colpa
di aver cominciato per primo.
Se il bullo vuole le tue cose, non vale la pena bisticciare. Al momento
•
lasciagli pure prendere ciò che vuole però poi raccontalo subito ad un adulto.
Fai capire al bullo che non hai paura di lui e che sei più intelligente e
•
spiritoso. Così lo metterai in imbarazzo e ti lascerà stare.
Molte volte il bullo ti provoca quando sei da solo. Se stai vicino agli adulti e
•
ai compagni che possono aiutarti, sarà difficile per lui avvicinarsi.
Per non incontrare il bullo puoi cambiare la strada che fai per andare a
•
scuola; durante la ricreazione stai vicino agli altri compagni o agli adulti; utilizza i
bagni quando ci sono altre persone.
Ogni volta che il bullo ti fa del male scrivilo sul tuo diario. Il diario ti aiuterà
•
a ricordare meglio come sono andate le cose.
Subire il bullismo fa stare male. Parlane con un adulto di cui ti fidi, con i tuoi
•
genitori, con gli insegnanti, con il tuo medico. Non puoi sempre affrontare le cose
da solo!
Se sai che qualcuno subisce prepotenze, dillo subito ad un adulto. Questo
•
non è fare la spia ma aiutare gli altri. Potresti essere tu al suo posto e saresti felice
se qualcuno ti aiutasse!
Se incontri il poliziotto di quartiere, puoi chiedere aiuto anche a lui.
•
•
...i genitori
I giovani vittime di questi comportamenti difficilmente parlano con gli adulti di
quello che gli succede. Non si sfogano, si vergognano e hanno paura. Ma i bambini
devono imparare che il bullismo è un comportamento sbagliato e che non fa parte
del naturale processo di crescita. Perché non rimangano vittime di questo
fenomeno bisogna:
•
•
•
Aumentare la loro autostima.
Incoraggiarli a sviluppare le loro caratteristiche positive e le loro abilità.
Stimolarli a stabilire relazioni con i coetanei e a non isolarsi.
8
E' inoltre importante sapere che per non diventare bullo bisogna insegnare ai
ragazzi a:
Saper esprimere la propria rabbia in modo costruttivo e con maturità.
Comunicare in modo sincero.
Essere capace di identificarsi con gli altri e capire le conseguenze dei propri
comportamenti.
Prendere esempio da ciò che si vede a casa.
•
•
•
•
I genitori devono inoltre imparare a cogliere i segnali che i figli possono mandare o
nascondere.
Alcuni segnali di chi è vittima di bullismo:
•
•
•
•
•
•
•
Trovare scuse per non andare a scuola o voler essere accompagnati.
Fare frequenti richieste di denaro.
Essere molto tesi, piagnucolosi e tristi dopo la scuola.
Presentare lividi, tagli, graffi o strappi negli indumenti.
Dormire male o bagnare il letto.
Raccontare di non avere nessun amico.
Rifiutarsi di raccontare ciò che avviene a scuola.
...gli insegnanti
Può essere utile far compilare agli alunni un questionario e organizzare una
giornata di dibattito e incontri fra genitori, fra insegnanti e fra genitori e insegnanti.
Ciò è importante per capire le dimensioni del fenomeno.
Una migliore attività di controllo durante la ricreazione e la mensa
•
metterebbe al sicuro le potenziali vittime. Sono questi i momenti in cui la maggior
parte dei bulli agisce indisturbata.
In genere sono gli studenti più grandi a fare i bulli con quelli più piccoli. Si
•
può valutare di dividere gli spazi e i tempi della ricreazione per gli uni e per gli altri.
Elogi, ricompense e sanzioni possono servire a modificare il
•
comportamento degli studenti più aggressivi, ma non sono l’unico strumento per
far cambiare atteggiamento al bullo.
Spesso si ha timore o vergogna di raccontare personalmente ciò che sta
•
succedendo. Potrebbe essere di aiuto, per genitori e vittime, avere un numero di
telefono al quale rivolgersi.
Si possono istituire “cassette delle prepotenze” dove lasciare dei biglietti
•
con su scritto quello che succede; individuare degli studenti leader che aiutino le
vittime; aprire uno sportello psico-pedagogico che sia di riferimento per bambini e
adulti.
In classe, tutti insieme, si possono individuare poche e semplici regole di
•
comportamento contro il bullismo. Le regole devono essere esposte in modo ben
visibile e tutti devono impegnarsi a rispettarle.
Il silenzio e la segretezza sono potenti alleati dei bulli. È importante
•
abituare i ragazzi a raccontare ciò che accade e a non nascondere la verità.
Se l’insegnante individua un bullo o una vittima, per aiutarlo è necessario
•
parlare subito con lui di ciò che gli accade.
•
9
BENESSERE & PREVENZIONE “Guadagnare salute”
cambiando stili di vita e programmando azioni
Misure intersettoriali del Governo per contrastare e arginare
i fattori di rischio per la vita dei cittadini a tutte le età
Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 16
febbraio
2007
ha
approvato il
documento
programmatico
''Guadagnare
salute'',
predisposto dal Ministro della Salute, per
la promozione di stili di vita in grado di
contrastare, nel lungo periodo, il peso delle
malattie croniche e far guadagnare anni di vita in salute ai cittadini. Il documento
prelude alla programmazione di un intervento di tutela della salute dei cittadini
concertato fra livelli istituzionali e di governo, capace di affrontare in maniera globale
i fattori di rischio principali (fumo, alcool, scorretta alimentazione e inattività fisica),
garantendo la sostenibilità del Sistema sanitario in termini economici e di efficacia.
''Guadagnare Salute'' nasce dall'esigenza di rendere più facili le scelte salutari e di
promuovere campagne informative che mirino a modificare comportamenti
inadeguati che favoriscono l'insorgere di malattie degenerative di grande rilevanza
epidemiologica. Molti nemici della salute si possono infatti prevenire non fumando,
mangiando in modo sano ed equilibrato, non abusando dell'alcol e ricordando che
l'organismo richiede movimento fisico. Una politica efficace per la promozione di stili
di vita salutari non deve, dunque, accontentarsi di contemplare i successi conseguiti
ma deve studiare le cause degli insuccessi, mettere a punto nuove strategie e
moltiplicare gli sforzi per invertire alcuni andamenti. I fattori di rischio sono
prevedibili ed esistono politiche e interventi efficaci che possono agire globalmente su
di essi e sulle condizioni socio-ambientali per ridurre considerevolmente il peso di
morti premature, malattie e disabilità che grava sulla società. Il governo nazionale e
quelli locali non possono condizionare direttamente le scelte individuali, ma sono
tenuti a rendere più facili le scelte salutari e meno facili le scelte nocive attraverso:
informazione, che può aumentare la consapevolezza;
azioni regolatorie intersettoriali, per modificare l'ambiente di vita;
allocazione di risorse specifiche per sostegno di azioni esemplari mirate ad
accelerare, a livello locale, l'inizio di un cambiamento nell'ambiente di vita.
10
Misure urgenti per la prevenzione
VIOLENZA
NEGLI STADI e la repressione durante le partite
Emanato il decreto del Presidente della Repubblica con le norme
da osservare, le pene per chi non le rispetti, le strutture ‘sicure’
Il Presidente della Repubblica, su proposta del
Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro per le
politiche giovanili e le attività sportive, del Ministro
dell'interno e del Ministro della giustizia, di concerto
con il Ministro delle infrastrutture e con il Ministro per
gli affari regionali e le autonomie locali, ha emanato il
decreto legge con le “Misure urgenti per la
prevenzione e la repressione di fenomeni di
violenza connessi a competizioni calcistiche”. Esso
prevede che le competizioni riguardanti il gioco del
calcio, negli stadi che non abbiano ancora attuato gli interventi strutturali ed
organizzativi previsti dall’art. 1quater del decreto legge 24 febbraio 2003, n. 28,
saranno svolte «a porte chiuse». Potrà tuttavia essere consentito l'accesso di
quanti siano in possesso di un abbonamento annuale acquistato prima della entrata
in vigore del presente decreto, nel caso che l'impianto sportivo risulti almeno munito
dei requisiti previsti nei commi 1, 2 e 4 dell'articolo 1 quater del citato decretolegge del 2003, n. 28. Con modifica al comma 1 dell’art. 6 bis della legge 13
dicembre 1989, n. 401, chiunque, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni
sportive, o in quelli interessati alla sosta, al transito, o al trasporto di coloro che
partecipano o assistono alle manifestazioni medesime, o, comunque, nelle
immediate vicinanze, lancia o utilizza razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi,
strumenti capaci di emettere fumo o gas visibile, ovvero bastoni, mazze,
materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti, o comunque atti ad
offendere, sarà punito con la reclusione da uno a quattro anni. Si considerano
commessi nei luoghi suddetti i fatti ivi verificatisi nelle ventiquattro ore precedenti
o successive allo svolgimento ella manifestazione sportiva. La pena è aumentata,
qualora il fatto determini il mancato inizio, o la sospensione, l’interruzione o la
cancellazione della manifestazione sportiva. La pena è aumentata fino alla metà se
dal fatto deriva un danno alle persone. Alle società sportive è vietato
corrispondere in qualsiasi forma, diretta o indiretta, a soggetti destinatari di
provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n, 401, o che siano
stati condannati per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive,
sovvenzioni, contributi e facilitazioni di qualsiasi natura, ivi inclusa l'erogazione a
prezzo agevolato o gratuito di biglietti e abbonamenti o titoli di viaggio. È altresì
vietato alle società sportive corrispondere contributi, sovvenzioni, facilitazioni di
qualsiasi genere ad associazioni di tifosi comunque denominate. Alle società sportive
che non osservano i divieti ora indicati è irrogata dal prefetto della provincia in cui la
società ha sede legale una multa da 50.000 a 200.000 euro. Infine, il Ministro per le
politiche giovanili e le attività sportive convoca un tavolo di concertazione per
definire un programma straordinario per l'impiantistica destinata allo sport
professionistico, in particolare all'esercizio del gioco del calcio, al fine di renderla
maggiormente rispondente alle mutate esigenze di sicurezza della gestione
economica finanziaria, anche ricorrendo a strumenti convenzionali. Partecipano al
tavolo nazionale: il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, il Ministro
delle infrastrutture, il Ministro dell'interno, il Ministro dell'economia e delle finanze, il
CONI, i rappresentanti dell'ANCI, delle regioni e delle organizzazioni sportive.
11
Ratifica della Convenzione sulla
protezione e promozione delle diversità
CULTURA
Misure intersettoriali del Governo per contrastare i fattori
di rischio per la vita dei cittadini a tutte le età
Con la ratifica del Parlamento del 31 gennaio 2007 l’Italia è diventata membro della
Convenzione UNESCO riguardante “la protezione e la promozione delle diversità delle
culturali” (aperta alla firma il 20 ottobre 2005 a Parigi). Ha operato con successo per
la ratifica il Ministero per i Beni e le attività culturali in collaborazione con il Ministero
degli Affari esteri. Il disegno di legge è costituito da quattro articoli: i primi due
recano, rispettivamente, l’autorizzazione alla ratifica e l’ordine di esecuzione della
Convenzione sulla protezione e la promozione delle diversità culturali; l’articolo 3
quantifica gli oneri derivanti dall’applicazione della Convenzione, (valutati in 14.130
euro per il 2007, 7.870 euro per il 2008 e 14.130 euro annui a partire dal 2009);
l’articolo 4, infine, dispone l’entrata in vigore della legge per il giorno successivo a
quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Sembra utile ricordare che l’obiettivo primario della
Convenzione è il rafforzamento dei vari anelli che formano la
catena creativa culturale, vale a dire: la creazione stessa; la
produzione; la distribuzione/diffusione; l’accesso e la fruizione
dei beni culturali (con particolare riguardo ai Paesi in via di
sviluppo).
Va tenuto presente che il termine “protezione”, nell’ambito
degli
strumenti
elaborati
dall’UNESCO,
differisce
dall’accezione che esso riveste, per esempio, nel campo, del
copyright: il termine “protezione”, strettamente legato a
“promozione”, intende piuttosto tener vive le espressioni
culturali, seriamente minacciate dal ritmo accelerato della
globalizzazione. Si vuole cioè impedire che le espressioni culturali restino confinate
nei musei, o ristrette in schemi puramente folcloristici.
Tra i principi-guida della Convenzione ricordiamo:
il principio della salvaguardia dei diritti umani e delle libertà
fondamentali, che in nessun caso devono essere compressi per proteggere e
promuovere la diversità culturale, dal momento che il rispetto per i diritti umani
e le libertà fondamentali sono l’unico efficace antidoto alla possibile deriva delle
diversità culturali verso un completo relativismo;
il principio dell’apertura e bilanciamento, il quale assicura che le azioni
intraprese da uno Stato per sostenere la diversità delle proprie espressioni
culturali vengano equilibrate da altre misure, suscettibili di accrescere l’apertura
alle altre culture mondiali.
La Convenzione consente alle singole Parti di individuare speciali contesti nei quali si
ritenga che determinate espressioni culturali dei propri territori siano a rischio di
estinzione, e di adottare le misure necessarie per la loro sopravvivenza.
Più in generale, le singole Parti hanno il diritto:
- di creare opportunità per attività, beni e servizi culturali nazionali;
- di consentire l’accesso ai mezzi di produzione e diffusione culturale a industrie
nazionali indipendenti e a iniziative del terzo settore;
- di incoraggiare lo sviluppo del libero scambio di idee fra organizzazioni norofit, istituzioni pubbliche e private e altri operatori della cultura;
- di promuovere la diversificazione nel settore dei media, anche attraverso il
servizio pubblico radiotelevisivo.
12
PARI OPPORTUNITÀ
Diritti e Doveri dei conviventi
In un disegno di legge le disposizioni rivolte alle coppie che
vivono stabilmente insieme. Tutelati maggiormente i ‘più deboli’
Il Consiglio dei Ministri dell'8 febbraio scorso ha esaminato e approvato, su proposta
del Ministro per i Diritti e Pari Opportunità e del Ministro delle Politiche della Famiglia,
un disegno di legge in materia di Diritti e doveri delle persone stabilmente
COnviventi (DICO).
Il provvedimento si pone l'obiettivo di tutelare i
soggetti più deboli nella convivenza, superando così
disparità e disuguaglianza tra cittadini.
Nel rispetto degli art. 2 e 3 della Costituzione, il
disegno di legge chiarisce e precisa i diritti e i doveri
delle persone, anche dello stesso sesso, che hanno
dato vita a convivenze stabili, legate da vincoli
affettivi, di solidarietà e reciproca assistenza;
pertanto
le
uniche
limitazioni
sono
riferite
all'esistenza di vincoli matrimoniali, di parentela in linea retta entro il primo grado,
affinità in linea retta entro il secondo grado, adozione e simili. Viene inoltre escluso
che la legge si applichi a chi coabiti in forza di un rapporto di lavoro.
I diritti riconosciuti e attribuiti dal disegno di legge, e i conseguenti doveri,
discendono dalla situazione di convivenza provata mediante certificazione anagrafica,
fatta salva la possibilità di provare il contrario.
I diritti immediatamente esercitabili sono:
• l'assistenza in caso di malattia o ricovero dell'altro convivente;
• la possibilità di prendere decisioni in materia di assistenza sanitaria o in caso di
morte;
• la riduzione dell'imposizione fiscale in caso di successione testamentaria.
Questi sono invece i diritti legati ad una durata minima della convivenza, variamente
determinata:
• la possibilità di successione legittima;
• le agevolazioni in materia di lavoro;
• la possibilità di subentro nel contratto di locazione in caso di morte o di
cessazione della convivenza.
Chi già convive potrà, entro nove mesi dall'entrata in vigore della legge, dimostrare
che la sua convivenza è iniziata prima, per l'esercizio di quei diritti che
presuppongono una durata minima (salvo quelli previdenziali, che comunque saranno
definiti in sede di riordino complessivo del sistema).
Fra i doveri, in ambito di una situazione di assistenza e solidarietà materiale e
morale, è espressamente previsto l'obbligo di prestare gli alimenti in favore del
convivente che versi in stato di bisogno, al termine di una convivenza iniziata da
almeno tre anni.
Nel rispetto dell'art. 29 della Costituzione e nella linea già tracciata dalla
giurisprudenza costituzionale, il disegno di legge non prevede alcun nuovo istituto
giuridico o strumento amministrativo che possa ledere i diritti della famiglia o
prefigurare istituti paramatrimoniali.
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della normativa sul lavoro
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provider esterno a cui sarà
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ideale ha maturato una
consolidata esperienza in
analoga posizione, in realtà
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modernamente strutturati e
organizzati. E' una persona
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lavoro in team, con buone
doti e abilità relazionali,
capacità di problem solving.
Età: dai 35 ai 45 anni. Si
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spostamenti presso le sedi
dell'azienda presenti nella
provincia di Bologna.
L'inquadramento
contrattuale ed economico
sarà commisurato alle
competenze e
all'esperienza del
candidato/a.
Zona di lavoro: Sasso
Marconi (BO).
Kelly Selection, divisione di Kelly Services
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e Top Management, è stata incaricata da Studio
di Revisione e Commercialisti specializzato nella
gestione di società di capitale, di ricercare:
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(rif. REV/BO1)
La figura professionale verrà inserita in un
contesto giovane e stimolante. Si dovrà
occupare della revisione contabile, e in parte
della tenuta della contabilità. Affiancherà
l'attività dei professionisti. E' previsto un
percorso di crescita professionale che condurrà
la/il candidata/o a svolgere altre mansioni in
autonomia.
La/il
candidata/o
ideale
ha
conseguito la laurea in economia e ha maturato
una breve esperienza in società di revisione o
studi professionali. Si richiede ottima conoscenza
del pacchetto office e di internet. Persona
flessibile, motivata all'apprendimento e alla
crescita
professionale.
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conoscenza della lingua inglese, il possesso di
buone doti comunicative e l'attitudine a lavorare
in gruppo. Età massima: 30 anni. Le condizioni
contrattuali ed economiche sono commisurate
all'esperienza
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alle
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l’informativa privacy (D.Lgs. 196/2003) e ad
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INFORMAGIOVANI
DI NOTO
Concorsi e opportunità
Le informazioni agli Sportelli
Premio Rocco Chinnici per le Scuole
e gli Universitari
La Direzione Didattica e il Consiglio del 3° Circolo “Rocco
Chinnici “ di Enna indicono e
organizzano la X Edizione del Premio Rocco Chinnici.
Il Premio vuole contribuire allo sviluppo dell’ Educazione
alla Legalità tra i giovani del nostro Paese, al fine della
formazione di una coscienza civile e democratica, come
efficace antidoto per contrastare ogni forma di illegalità e
di criminalità, a cominciare da quella mafiosa.
Il premio è suddiviso in tre settori e il settore B è quello
destinato a tutte le scuole primarie e secondarie e alle
Università. Le scuole primarie e secondarie possono partecipare al premio con lavori
collettivi ( di gruppo, classe, gruppi di classi, intera scuola,ecc.), sulle tematiche
legate all’ Educazione alla Legalità, nello spirito delle finalità del Premio realizzati nel
corso degli ultimi 2 anni scolastici (2005/06– 2006/07); gli studenti universitari
possono partecipare con lavori individuali o di gruppo elaborati nello stesso
periodo. I laureati concorrono al Premio presentando la propria tesi di laurea. I lavori
potranno essere realizzati con qualsiasi tecnica espressiva e/o con l’ausilio di
strumenti informatici multimediali.
Scadenza: 31 luglio 2007 Info su: http//:web.tiscali.it/scuolachinnici/
Fonte: Eurodesk Italy/Informagiovani Noto
Laboratorio d’ impresa
A partire dal 23/02/07 si darà il via ad una serie di incontri volti a diffondere tra i
giovani un nuovo modo di approcciarsi con il mondo del lavoro. In opposizione ad
una radicata “ cultura del posto fisso”, con il “Laboratorio di impresa” si vogliono
affrontare le tematiche dell’auto-impiego, della microimpresa e delle opportunità che
è possibile cogliere attraverso le specifiche misure di finanziamento.
Il laboratorio sarà tenuto dal dott. Fabrizio Geraci (consulente Sviluppo Italia Sicilia)
e sarà articolato sulla base delle seguenti aree disciplinari:
L’imprenditore e la sua professionalità, L’idea di impresa, Caratteri tecnico
economici dell’impresa, Opportunità di finanziamento agevolato a livello
regionale e nazionale, La formulazione di un piano d’impresa.
Alla fase laboratoriale seguiranno una serie di appuntamenti individuali e di gruppo
volti ad assicurare un’assistenza personalizzata a tutti gli utenti del Servizio
Informagiovani ed in special modo ai partecipanti del laboratorio, per la resentazione
del piano di fattibilità d’impresa necessario per accedere alle agevolazioni individuate.
Di seguito le date degli incontri: 23 febbraio 2007 dalle 17,15 - 24 febbraio
2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 17,00 - 2 marzo 2007 dalle
17,15 alle 20,15 - 3 marzo 2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle
17,00 - 9 marzo 2007 dalle 17,15 alle 20,15 - 10 marzo 2007 dalle 9,00
alle 13,00 e dalle 14,00 alle 17,00. Alla fase laboratoriale seguiranno una serie di
appuntamenti individuali e di gruppo: 23 marzo 2007 dalle 9,00 alle 13,00 e
dalle 15,30 alle 19,30 - 24 marzo 2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30
alle 19,30 - 30 marzo 2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30 - 31
marzo 2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30.
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PROGRAMMA
GIOVENTÙ
Laboratorio Europa, Azioni
e appuntamenti per progettare
Incontri personalizzati per assistere singoli e organizzazioni nello Start up
La dimensione europea rappresenta uno dei cardine delle
opportunità per il futuro giovanili. Il ciclo di incontri
punterà alla conoscenza e all’approfondimento del
“Programma Gioventù 2007-2013” che è entrato in
vigore il 1° gennaio 2007. L’obiettivo degli incontri è
rendere accessibile il Programma Gioventù e le azioni operative di cui consta il
programma: ·
Azione 1 - Gioventù per l'Europa: favorisce gli scambi, la
mobilità e le iniziative destinate ai giovani e incentiva la loro partecipazione alla vita
democratica; ·
Azione 2 - Servizio volontario europeo: incoraggia i giovani a
partecipare ad attività di volontariato all'estero, a beneficio del grande pubblico;
·
Azione 3 - Gioventù nel mondo: incentiva la cooperazione con i paesi partner
del programma creando reti, favorendo lo scambio di informazioni e fornendo
assistenza alle attività transfrontaliere; ·
Azione 4 - Strutture di sostegno per i
giovani: promuove lo sviluppo di programmi di scambio, di formazione e di
informazione; ·
Azione 5 - Cooperazione europea nel settore della gioventù:
contribuisce allo sviluppo della cooperazione politica nel settore della gioventù. Gli
incontri intendono anche stimolare i giovani ad elaborare e presentare delle proposte
progettuali per eventuali iniziative future da maturare o mettere a punto in seguito.
Alla fase laboratoriale seguiranno una serie di appuntamenti individuali e di gruppo
con la presenza della dott.ssa Elisa Lombardo.
Date previste: 9 febbraio 2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30; 27
febbraio 2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30; 9 marzo 2007 dalle 9,00
alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30; 16 marzo 2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30
alle 19,30; 23 marzo 2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30; 30 marzo
2007 dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30.
Destinatari: Giovani e studenti delle scuole (età 13 - 30 anni), organizzazioni
giovanili, educatori e giovani di strutture di accoglienza per utenza
giovanile, anche con specifici svantaggi.
Per ulteriori informazioni :
www.gioventu.it - ec.europa.eu/youth/program/index_en.html – Eurodesk di Noto.
Arrivederci a Marzo!!!… ;-)
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