La dislessia
Modelli e ipotesi
eziologiche
Luisa Vardiero
Introduzione




Che cos’è la dislessia?
La dislessia è una disfunzione dell’apprendimento innata
che comporta lievi o gravi incompetenze nei processi di
codifica e di decodifica del testo scritto, spesso associati a
disturbi nell’area matematica.
Viene attualmente considerata come il più frequente
disturbo specifico dell’apprendimento (DSA).
In Italia si calcola che riguardi almeno 1.500.000 persone.
2
È importante distinguere
un Disturbo specifico
dell’apprendimento
da altre manifestazioni riconducibili alla
vasta gamma delle comuni
difficoltà di apprendimento,
con cause specifiche (carenze esperienziali
gravi difficoltà emotive, motivazionali,…)
3
La dislessia si differenzia
(anche se ne può essere accompagnata)
da
problemi nella scrittura
(disgrafia e disortografia),
problemi nel calcolo (discalculia)
e, talvolta, anche in altre attività cognitive
(orientamento, modalità di
memorizzazione).
4
La dislessia…
….NON è una malattia
NON è ‘da curare’ o ‘curabile’
può essere intesa come un
‘modo d’essere’
oppure, secondo G.Stella...
5
“conseguenza funzionale
di una peculiare architettura
neurofisiologica […] che in
quanto tale non è modificabile”.
Cit. in Giacomo Stella (a cura di), La dislessia. Aspetti
clinici, psicologici e riabilitativi. Franco Angeli, Milano,
1996. p.12
6
L’approccio e la tipologia
di intervento dipendono
dall’accento posto sulla
dimensione…..
Genetica
Ambientale
7
PARADOSSO CLASSIFICATORIO:
poiché la dislessia è caratterizzata da una
particolare
‘architettura neurofisiologica’...
La questione genetica / ambientale
è ambigua
e la dislessia può essere definita
atipica
per la sua valenza neurofisiologica
senza essere una ‘malattia’
8
Un disturbo specifico dell’apprendimento
è sempre connotato
dalle seguenti caratteristiche:




innatezza;
funzionalità, cioè essere legato ad una specifica
funzione e non rimandare ad una sottostante
patologia o lesione (deficit sensoriale o
neurologico);
indipendenza da fattori cognitivi, come ad
esempio l’intelligenza;
forte prevalenza dell’ereditarietà, come
dimostrato dallo studio sui gemelli omozigoti
9
Differenza tra
PSICOSOMATICO


SOMATOPSICHICO
Un disagio /
problema
psichico
Una particolarità
neurologica
atteggiamento
organico
disturbo psicologico
10
Difficoltà fondamentali
nella dislessia
Difficile accesso
all’automatizzazione
della scrittura a livello di
associazione grafemafonema
(ma spesso vi sono talenti spiccati nelle aree della
musica, delle arti figurative, nello sport e nelle abilità
meccaniche e manuali)
11
Difficoltà di
orientamento spaziale:
 inversione
di lettere e di numeri
 sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d)
 difficoltà ad imparare le tabelline e
informazioni in sequenza (lettere
dell'alfabeto, i giorni della settimana, i
mesi)
 confusione sui rapporti spaziali e
temporali (destra/sinistra; ieri/domani;
mesi e giorni)
12
Simulazione lettura
Distorsioni della parola APE
13
Principali distorsioni
14
DISTORSIONE SPECULARE
APE

La parola viene letta
come se fosse riflessa
in uno specchio
15
La dislessia si presenta come un
complesso di caratteristiche
soggettivamente condivise in misura
più o meno estesa.
Di seguito è riportato un elenco di tratti,
comportamenti, abilità, differenze
percettive o di sviluppo che possono
essere presenti in misura più o meno
ampia negli individui dislessici.
16
Stile di apprendimento




L’acquisizione delle abilità connesse alle prime
fasi dello sviluppo è stata più lenta rispetto alla
media (camminare, parlare, ecc.)
La capacità di lettura e scrittura è
significativamente inferiore alla vivacità
intellettiva
Viene frequentemente rimproverato, accusato di
agire in modo stupido o di essere pigro o
sbadato, immaturo e di “non impegnarsi
abbastanza”.
Il quoziente di intelligenza è nella media o sopra
la media, ma il rendimento scolastico è basso,
specie nelle prove scritte
17
…stile d’apprendimento








Ha una bassa auto-stima, tende a nascondere le
debolezze.
Tende ad eccellere in materie quali arte, ingegneria,
meccanica, costruzioni, amministrazione, vendite,
musica, design, e sport.
Ha difficoltà a mantenere l’attenzione; sembra “iper”.
Gli riesce difficile concentrarsi ed è molto vivace.
Va bene agli esami orali, ma ha scarsi risultati a quelli
scritti.
Apprende rapidamente attraverso l’osservazione, la
dimostrazione, la sperimentazione e gli aiuti visuali.
E’ bravo a mettere in pratica idee astratte.
Sogna molto ad occhi aperti; si perde facilmente nei
propri pensieri; perde il senso del tempo.
18
Abilità nella letto/scrittura






E’ molto lento nella lettura.
Può avere una ragionevole rapidità di lettura, ma
non comprende ciò che ha letto (iperlessia).
Non legge mai per il gusto di farlo.
Può essere distratto dal riconoscere “disegni” nel
testo scritto e si lamenta che le parole saltano
fuori dalla pagina.
Legge male ad alta voce.
Nella lettura e nella scrittura mostra ripetizioni,
trasposizioni, aggiunte, omissioni, sostituzioni o
inversioni di lettere, parole e numeri.
19
…abilità nella letto/scrittura





Durante la lettura può provare mal di testa,
giramenti di testa o malessere.
Si confonde con alcuni tipi di lettere, numeri o
parole e tende ad invertirli
Tende a non ricordare le elencazioni (nomi, cose,
numeri, ecc.) specie se in sequenza.
Si confonde facilmente con le lunghe spiegazioni
verbali, specie se in sequenza.
Esprime le sue idee con difficoltà.
20
Abilità nella letto/scrittura







Nella lettura e/o nella scrittura tende a ripetere
sillabe, parole e addirittura intere frasi, talvolta
legge o scrive parole al contrario, talvolta salta le
parole.
Dimentica la parte centrale della frase o ciò che
ha appena finito di leggere.
Trova difficoltà nel compitare correttamente.
è facilmente distratto da stimoli sonori.
Gli capita di equivocare ciò che sente.
Ha difficoltà nel verbalizzare i suoi pensieri.
Può pronunciare male parole lunghe o trasporre
parole e frasi nel parlare.
21
Visione




Durante la lettura si lamenta di provare
sensazioni di movimento o di vedere le parole in
movimento o distorte.
Può vedere sulla pagina cose che non ci sono.
Ha problemi visivi che i test standard non
sembrano rivelare.
Trova difficile vedere le cose nel modo
appropriato.
22
Lateralizzazione





Può avere difficoltà con i compiti che implicano
abilità motorie.
Ha difficoltà a copiare o a riassumere
correttamente.
La scrittura è talvolta illeggibile.
Può non essere in grado di leggere la propria
scrittura.
La scrittura può continuamente oscillare da
leggibile a illeggibile.
23
Lateralizzazione




Il modo in cui tiene in mano la penna è
inconsueto.
Può essere ambidestro.
Appare non coordinato e goffo nei movimenti
quando gioca o è impegnato in attività sportive.
Spesso confonde la destra con la sinistra e il
sopra con il sotto.
24
Memoria



Ha problemi con la memoria a breve termine.
Generalmente ha un’eccellente memoria a lungo
termine.
Ha problemi di memoria con l’informazione
strutturata in sequenza.

Pensa principalmente per immagini e non
ricorrendo al dialogo interno.
25
Comportamento








Può essere molto disordinato e brama attenzione.
In realtà è molto più indietro con gli studi di quanto non
appaia.
In classe disturba oppure fa il buffone, oppure è troppo
calmo.
Può essere emotivo o ansioso in merito ai suoi
problemi scolastici, alla lettura, alla scrittura, alla
matematica.
è propenso alle allergie.
Può avere una soglia di sensibilità al dolore molto
elevata o molto bassa.
Ha un forte senso del “fair play” e della giustizia.
Può essere ipersensibile, emotivo e aspira alla
perfezione
26
Tempo

Sperimenta
difficoltà
nella
consapevolezza del tempo, nella
sua
gestione
e
nell’essere
puntuale.
27
Matematica





Si basa sulle sue dita per contare.
Può essere capace di contare bene, ma ha
difficoltà a contare gli oggetti.
Non sa amministrare il denaro.
E’ bravo in aritmetica, ma non in problemi che
implichino il linguaggio.
E’ incapace di afferrare i concetti di algebra o del
calcolo.
28
Molti dislessici sono anche discalculici,
ovvero non riescono a:




imparare le tabelline
fare calcoli in automatico
fare numerazioni regressive
imparare le procedure
operazioni aritmetiche.
delle
29
Il pensiero dislessico si avvicina ad
una logica di tipo
simbolico-primario…
Tempo oggettivo
A
C
B
C
A
B
Tempo soggettivo della scena onirica
Tratto da C. Musatti, Trattato di psicanalisi, Torino, Bollati
Boringheri, 1977
30
Ipotesi eziologiche
e modelli a confronto
Due possono essere i filoni di ricerca
e sperimentazione che riguardano,
le teorie…

FONOLOGICA

DELLA SINDROME COMPLESSA
31


fonologica: più fondata, secondo le
ricerche attuali, che collega la
dislessia ad un pregresso deficit
dello sviluppo linguistico
della
sindrome
complessa:
secondo la quale il disturbo
sarebbe dovuto a molteplici deficit
a livello sensoriale e motorio.
32
IL MODELLO A DUE VIE


Proposto per la prima volta nel 1978 da
M. Coltheart, viene definito anche
modello a doppio accesso e deriva dallo
studio longitudinale sia dei normali
processi di lettura sia dei casi di disturbo
dislessico.
Viene oggi concordemente considerato il
modello “standard” di spiegazione del
processo di decodifica del testo.
33
ANALISI VISIVA
IL
MODELLO
A DUE VIE
RICONOSCIMENTO DI
LETTERE E PAROLE
Conversione in
suono della
parola stampata
2
1
iperlessia
CODICE
VISIVO
CODICE
FONOLOGICO
SOGLIA DI
ATTIVAZIONE
RECUPERO DELLA
MEMORIA SEMANTICA
ACCESSO LESSICALE
34
consiglio / coniglio
?
Errore tipico della dislessia (attribuzione di diverso
valore semantico) e raro nella disortografia. Indice
della presenza di una marcata tendenza introvertita, che
porta a non adattarsi al messaggio semantico ma a
proiettarlo sul testo
35
Come riconoscere la dislessia?
Esiste un protocollo di osservazione che permette di pervenire ad
una pre-diagnosi del problema e che consente all’insegnante di
inviare l’alunno ad una diagnosi specialistica fornendo già dei
criteri oggettivi di preallarme.
Il protocollo di riconoscimento riguarda i seguenti criteri:

inesatta legatura dei segni

andamento del tracciato

ritoccatura del segno

tendenza alla micro o macrografia

occupazione dello spazio del foglio
36
Altri protocolli di riconoscimento...



Il protocollo di riconoscimento del problema disortografico si basa
invece sulla frequenza degli errori di contenuto semantico e di
ortografia (tipica è l’inversione delle lettere e delle sillabe) che sono
molto più numerosi della media della classe.
Per la difficoltà di lettura si usano criteri quali la lentezza di pronuncia
(rispetto ad una media di quattro sillabe al secondo), la faticabilità,
omissioni, inversioni di parole o di lettere e salti di riga.
Nella discalculia si presentano difficoltà relative alla lettura, scrittura e
ripetizione dei numeri, difficoltà nel rispetto delle procedure di risoluzione
delle operazioni e nella manipolazione dei numeri (tabelline, calcolo a mente
e scritto).
37
INTERVENTI DIDATTICI
Ogni intervento su un soggetto
dislessico deve quindi essere mirato...
non ad una totale remissione del sintomo
MA
all’uso di strategie didattiche
che rafforzino l’uso della letto/scrittura
e assecondino le modalità di apprendimento
dello studente, puntando ad un livello
soddisfacente di apprendimento.
39
Accorgimenti consigliati agli
insegnanti
 fornire sempre la possibilità di ascoltare il testo
 fornire sempre testi evidenziando le parti
essenziali
e
usando
al
massimo
le
informazioni grafiche
 usare forme di verifica orale
 non richiedere la scrittura da dettato
 valutare solo i contenuti e non l’ortografia
40
Accorgimenti consigliati agli
insegnanti
 favorire l’utilizzo del software e dei sussidi
didattici(calcolatore, tavole)
 valutare, nel calcolo, la procedura di soluzione e non i
risultati, tenendo però conto del fatto che alcuni studenti
discalculici sono, a volte anche straordinariamente, in
grado di pervenire intuitivamente alla soluzione dei
problemi matematici
 utilizzare un lessico familiare
 rendere espliciti i collegamenti tra le informazioni
41
I principali interventi riabilitativi...
...sono essenzialmente di competenza del logopedista o
del pedagogista e riguardano ogni tentativo possibile di
passare da una modalità digitale ad una automatizzazione
e velocizzazione del processo di letto/scrittura.
Sono basate su esercizi di rinforzo della associazione
morfema (simbolo visivo) e fonema (suono) e sul
recupero, nella difficoltà di scrittura, degli schemi motori
per la realizzazione del grafema e l’assemblamento in
parole.
42
Strategie per l’apprendimento
 l’uso
delle reti di Petri nello studio della Storia:
corrisponde invece alla necessità che i bambini
dislessici hanno di “ancorare” l’apprendimento ad
un controllo di tipo multisensoriale, che prevede
l’uso di procedure tattili, visive, una generale
costruzione del pensiero e un controllo preciso
sulla sequenza e sul senso degli eventi.
43
Caratteristiche delle reti di Petri:



uso della famiglia di reti definite “temporali”.
utilizzo di simboli grafici che possono
rappresentare qualsiasi tipologia di sistema o
qualsiasi argomento, purché svolto in un’ottica
temporale.
Gli elementi grafici possono essere rappresentati
da un grafico sferico (primo gruppo) o da un
rettangolo per quelli del secondo gruppo.
44
Un sistema di archi o frecce permette di connettere gli elementi
del primo gruppo con quelli del secondo gruppo, una regola
indica che non può esistere un collegamento diretto tra elementi
dello stesso gruppo.
Nel caso delle reti di Petri le sfere saranno denominate
condizioni, mentre i rettangoli eventi.
Titolo argomento
concetto principale
Digitare il titolo
concetto derivato
Digitare il titolo
concetto derivato
Digitare il titolo
concetto derivato
Digitare il titolo
45
Procedura di costruzione di una rete di Petri

- si ritagliano e colorano delle forme geometriche di cartone o
carta spessa (condizioni e eventi, ma anche semplicemente
cause ed effetti)

- si evidenziano, sul testo, parole chiave

- si stampano e si ritagliano

- si incollano nelle figure

- si inseriscono nelle reti
46
Un’ulteriore strategia di
apprendimento riguarda la
costruzione di algoritmi semplificati nella
discalculia…
o l’utilizzo di programmi informatici, di cui si
illustrano alcuni esempi...
47
SOLUZIONI HARDWARE
QuickPAD
Tastiera con uno schermo che consente di visualizzare 4 righe di 40
caratteri ciascuna.
-
- La memoria totale è di 128 Kb di memoria: ogni folder (10) può
contenere un numero molto elevato di files, per un totale di 70 pagine di
testo che possono successivamente essere trasferite al PC tramite il
ricevitore a raggi infrarossi in dotazione.
- Permette di scrivere facilmente senza che ulteriore concentrazione
venga richiesta per svolgere altre operazioni (apertura di programmi e
files, salvataggio, ecc.).
- Consente di scrivere in classe senza l’ingombro di un normale PC, è
facilmente trasportabile.
- Si rivela particolarmente utile in casi di marcata disgrafia.
48
Big Keys Plus.
Risulta adatta per l’avviamento alla lettoscrittura attraverso l’uso
del computer: i tasti in ordine alfabetico consentono di
identificare facilmente le lettere da digitare, per cui risulta
particolarmente utile in caso di dislessia grave. Le lettere
possono essere in stampato minuscolo, per una completa
corrispondenza tra segno digitato e segno scritto.
IntelliKeys e Overlay Maker: IntelliKeys (unita al programma
Overlay Maker) è una tastiera riconfigurabile che ai vantaggi di
Big Keys unisce la possibilità di creare tastiere personalizzate
per svolgere anche esercizi di tipo didattico.
49
SOLUZIONI SOFTWARE
Word: il programma di videoscrittura Word
contiene due opzioni (Strumenti: Controllo
ortografico e grammaticale e Correzione automatica)
che risultano particolarmente utili con soggetti
disortografici.
Calcolatrice di Windows: la calcolatrice degli
Accessori di Windows può essere un valido aiuto in
casi di discalculia.
50
Riconoscimento vocale: il riconoscimento vocale
Naturally Speaking Preferred consente la scrittura
tramite dettatura e non produce errori di tipo
ortografico. La sintesi vocale incorporata legge
qualsiasi testo venga importato nel programma. Risulta
di indubbia efficacia per problemi di dislessia,
disortografia e disgrafia.
IntelliTalk: è una semplice sintesi vocale che legge i
testi scritti, utile se si desidera avere un controllo sulla
corretteza di quanto si sta scrivendo. Può essere
utilizzato in casi di disortografia per facilitare
l’autocorrezione.
51
ICR: il sistema di riconoscimento ottico dei
caratteri con sintesi vocale Kurzweil 3000
permette di importare tramite scanner
compatibili (è compatibile con tutte le migliori
marche) documenti che contengono testo e
farli leggere alla sintesi vocale. In questo
modo è possibile far leggere al computer le
parti scritte di giornali, libri di testo, ecc.
52
SOFTWARE DIDATTICO
Tra i numerosi programmi di lettoscrittura, segnaliamo:
Il Jolly; Il Pescatore; Il Gioco della Rana;
Tachistoscopio; Invasori; Corsa ad Ostacoli; Il
Labirinto; Battaglia navale; Anafore; Cloze che da
tempo vengono utilizzati a scopo riabilitativo per i
disturbi della lettoscrittura. Si utilizzano con tastiera e
non prevedono l’utilizzo del mouse.
La collana Living Books accompagna e facilita le
lettura del testo con voce, animazioni e sottolineature
del testo che viene letto.
53
Le Enciclopedie multimediali consentono di
apprendere accompagnando i contenuti con suoni ed
immagini.
Programmi aperti come Clicker 4 consentono la
presentazione personalizzata di contenuti con
modalità alternative alla sola scrittura.
Diario multimediale e La casa delle Storie di
Stanley motivano alla produzione del testo scritto
permettendo l’inserimento di suoni ed immagini.
54
ABC L’alfabetiere
- per
i bambini delle prime classi elementari
- aiuta a sviluppare abilità e competenze necessarie per un apprendimento
della letto-scrittura "a larga banda",
- possibilità di esercitazione, sulla base di una scelta analoga di materiali,
oltreché in ITALIANO, anche in LINGUA INGLESE,
- ABC-L’Alfabetiere consente infine di memorizzare/salvare
automaticamente, collegandole con nome/sigla individuali, l’insieme
delle coordinate, opzioni ecc. scelte di volta in volta nel corso delle
sedute, e di riattivare il complesso delle regolazioni, così predisposte,
all’inizio di ogni nuova fase di lavoro, richiamando con un "clic" sul
nome o sigla i dati relativi al discente con cui si opera.
55
INVASORI
Il gioco è volto a facilitare ed automatizzare la
localizzazione dei tasti della tastiera e a favorire il
riconoscimento operativo delle lettere dell’alfabeto e dei
numeri. Sono previsti diversi livelli di complessità: dalla
scrittura di sole lettere e numeri, a parole bisillabe e
trisillabe piane e complesse. Nelle componenti più semplici
può essere utilizzato da bambini che stanno per accedere al
primo ciclo delle elementari, mentre nelle parti più
complesse può essere fruito da alunni che frequentano
almeno il secondo ciclo della scuola elementare. E’ prevista
la possibilità di modificare il contenuto degli esercizi.
56
IL LABIRINTO
Il gioco, che si rivolge a bambini e ragazzi tra i 9 ed
i 14 anni, sviluppa la capacità di riconoscere il
valore dei connettivi logici nella costruzione di un
significato. Diversi livelli di complessità prevedono
il completamento di frasi o di brani attraverso
diverse alternative fornite dal gioco. Per poter
procedere nell’esercizio è necessario considerare i
connettivi e la continuità semantica tra le
informazioni. E’ prevista la possibilità di modificare
il contenuto degli esercizi
57
HIGHLIGHTER
Lettura e analisi del testo
Il software facilita la lettura del testo scritto
richiedendo all’alunno di evidenziare le frasi
importanti, non importanti, molto
importanti. Il computer riconosce le risposte
e presenta i risultati in un diagramma,
permettendo di confrontare le risposte errate
con quelle corrette. E’ prevista la possibilità
di modificare il contenuto degli esercizi.
58
C.A.R.L.O.
Il programma si propone di facilitare i processi di scrittura, o più in
generale di elaborazione di testi, in soggetti affetti da diversi tipi di
disabilità.
È particolarmente adatto a facilitare l'apprendimento della scrittura, ma
è concepito anche come uno strumento che accompagna l'attività nel
soggetto che ha già acquisito il codice scritto ma che, per diversi
motivi, ha degli impedimenti nella scrittura manuale. È utile per i
disabili motori e anche per i disgrafici gravi o per i soggetti che non
riescono ad automatizzare, cioè a velocizzare, le procedure di scrittura.
In tal senso il programma può essere al tempo stesso considerato sia
uno strumento di facilitazione didattica che una vera e propria protesi
che supporta l'espletamento di una funzione.
59
Il programma è basato sull'interazione fra due funzioni:
• la predizione ortografica, cioè la capacità di predire la
parola che deve essere scritta sulla base di un dizionario
di frequenza d'uso personalizzato, che viene costruito
con l'utente;
• la sintesi vocale, che permette all'utente di riascoltare ciò
che sta scrivendo, in qualunque fase del processo di
scrittura, in modo da fornirgli una verifica in tempo reale
dell'attività che sta svolgendo.
60
BIBLIOGRAFIA FORNITA DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA
Associazione Italiana Dislessia (a cura dell'), Il mago delle formiche giganti. La dislessia a scuola: tutti uguali, tutti diversi, Libriliberi,
2002
Associazione Italiana Dislessia (a cura dell'), La dislessia raccontata agli insegnanti. Come riconoscerla. Cosa fare in classe, Libriliberi,
2002
Associazione Italiana Dislessia (a cura dell'), Le poesie che non so leggere, Libriliberi, 2002
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61
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Scarica

La dislessia - PEDAGOGIA E PSICOANALISI