OPUSCOLO REALIZZATO DALLE CLASSI 5 A-B-C DEL PLESSO F.ERRICO
COORDINATI DAI DOCENTI: CATI STEFANIA- CORRADO SANDRA- D’APOLITO M.TERESA- SCAGLIOSO
GENNARO E VIOLANO ANGELA
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C’era una volta…
l’agricoltura biologica
Mangiare è forse l’azione più quotidiana che conosci. Eppure parlare di
questo significa anche parlare di agricoltura, capire l’origine, non solo
geografica, degli alimenti, conoscere l’esistenza di altri importanti
problemi come l’inquinamento o la fertilità dei suoli…significa, anche come
cercare di avere condizioni di allevamento più vicine alle esigenze di ogni
specie e rispettose della dignità degli animali. È dalla ricerca continua e
dal considerare tutti questi aspetti legati alla produzione di cibo che
nasce l’agricoltura biologica.
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PER ME L’AGRICOLTURA BIOLOGICA E’…
 …UN TIPO DI AGRICOLTURA SENZA PRODOTTI
CHIMICI (Simone)
 …UN TIPO DI AGRICOLTURA CHE USA PRODOTTI
NATURALI(Francesco C.)
 SI COLTIVA NATURALMENTE CON CONCIMI
ORGANICI (Marcello)
 AGRICOLTURA MANUALE (Mattia V.)
 AGRICOLTURA CHE RISPETTA IL CICLO VITALE DELLA
PIANTA E DELLE STAGIONI (Aurora)
 AGRICOLTURA CHE PRODUCE PRODOTTI SANI E
GENUINI PER IL NOSTRO CORPO (Federico)
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… quel tipo di agricoltura che cerca di ottenere i suoi prodotti seguendo il più
possibile i ritmi biologici (cioè naturali, stagionali) della Terra, senza applicare
interventi artificiali come concimi di sintesi, insetticidi, fungicidi e diserbanti.
Il suo scopo è quello di produrre alimenti sani e nutrienti, mantenendo i terreni fertili
nel tempo, senza impoverirli con tecniche sbagliate o con coltivazioni troppo intensive,
e senza danneggiare l'ambiente.
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Perché è nato questo nuovo tipo di agricoltura?
Specialmente in questi ultimi decenni, i Paesi più sviluppati hanno usato tecniche di
coltivazione sempre più "energiche" e forzanti, per far fronte al maggior numero di
consumatori (dovuto all'aumento generale della popolazione mondiale): ecco allora
l'uso massiccio di fertilizzanti chimici (concimi), diserbanti (contro le erbe
infestanti), pesticidi, antiparassitari e insetticidi (contro gli insetti dannosi alle
coltivazioni). Ad un certo punto ci si è accorti che tutto ciò ha un "rovescio della
medaglia": i diserbanti e gli antiparassitari non solo uccidono indiscriminatamente
organismi nocivi e organismi utili, ma sono veleni che dal terreno passano nelle acque
sotterranee e poi nei fiumi e nei mari, inquinandoli sempre più; i fertilizzanti chimici,
somministrati per lungo tempo e in abbondanza, dopo un primo effetto positivo
impoveriscono i terreni e li avvelenano. Inoltre, i prodotti dell'agricoltura “chimica”
(frutta e verdura, ad esempio) sono sicuramente di bell'aspetto e più grossi, poco
saporiti e contengono residui velenosi dei trattamenti chimici fatti alle piante e ai
terreni in cui sono stati coltivati .
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Per questi motivi è nata la necessità di porre un freno a questi metodi e un
numero sempre maggiore di agricoltori è ora disponibile a "cambiare strada",
applicando, con l'aiuto di esperti, i metodi dell'agricoltura biologica. Essa si basa su
alcuni semplici princìpi (che, sostanzialmente, erano quelli usati in passato, prima
dell'avvento dell'agricoltura “chimica e industrializzata”):
1 - fertilizzazione dei terreni con materiale organico: letame e "compost";
2 - "lotta biologica" contro le erbe infestanti e gli insetti parassiti;
3 - "rotazione" agraria delle coltivazioni per non impoverire il terreno: si alternano
colture che impoveriscono il suolo, come ad esempio il grano, con altre che lo
arricchiscono come le leguminose ed altre colture da sovescio;
4- conservazione degli ambienti naturali: occorre introdurre siepi, fasce alberate;
5- il rispetto dei cicli naturali e stagionali che scandiscono la vita dell’azienda biologica
allo scopo di dare ai consumatori un prodotto qualitativamente migliore.
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L’agricoltura biologica investe anche l’attività di allevamento, infatti:
•
garantisce agli animali una vita conforme alle esigenze di ciascuna specie
•
spazi adeguati
•
limita l’impiego di antibiotici o medicinali chimici
•
vieta l’uso di ormoni e stimolatori di crescita
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Un termine molto usato in agricoltura biologica è “qualità alimentare”: viene presa
in considerazione così tutta la filiera alimentare, cioè il percorso che un prodotto
agroalimentare fa “dal campo alla tavola”( dalla coltivazione della pianta fino alla
produzione,
trasformazione,
conservazione,
distribuzione, commercializzazione e consumo).
Certamente le abitudini di vita e le scelte alimentari hanno grande influenza e possono
produrre gravi conseguenze sull’ambiente: scegliere prodotti locali a “filiera corta”, meglio
se biologici o a lotta integrata, contribuisce anche a rispettare l’ambiente.
Gli alimenti “a Km zero”, sono prodotti locali che vengono venduti nelle
vicinanze del luogo di produzione. Questi alimenti hanno per lo più un prezzo
contenuto dovuto a ridotti costi di trasporto e di distribuzione, all’assenza di
intermediari commerciali, spesso il venditore è lo stesso agricoltore o
allevatore. Gli alimenti “a Km zero”, oltre a provenire da una specifica zona di
produzione, offrono maggiori garanzie di freschezza e genuinità proprio per l’assenza, o quasi,
di trasporto e di passaggio. Inoltre con questa scelta di consumo, si valorizza la produzione
locale e si recupera il legame con le proprie origini, esaltando nel contempo gusti e sapori
tipici, tradizioni gastronomiche e produzioni locali. La filiera corta punta a stabilire una
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relazione diretta fra chi consuma e chi produce e questo può essere raggiunto in modi diversi:
i consumatori si rivolgono direttamente all’agricoltore e all’allevatore, per acquistare i loro
prodotti; gli stessi produttori possono “aprire” la loro azienda ai consumatori come anche
organizzare dei mercati locali, i cosiddetti “mercatini campagna amica”.
Pensaci bene: frutta e verdura siamo abituati a vederle tutte insieme dal fruttivendolo o
al supermercato, ma sai davvero da dove arrivano?
Dall’orto arrivano le verdure, che infatti si chiamano anche ortaggi proprio perché arrivano da
lì. I coltivatori piantano i semi in aiuole di terra. Aiutati dal sole e dalla pioggia, concimano,
innaffiano, strappano le erbacce e seguono la crescita delle piantine con la massima cura, fino
al momento della raccolta.
Il frutteto è composto da alberi (come ciliegi, meli, peri, albicocchi), da arbusti (come
lamponi, ribes, more) e anche da piante a terra (come angurie e meloni). Quando vedete un
bell’albero in fiore a primavera, ricordatevi che presto diventerà tanta buona frutta!
C’è un altro tipo di coltivazione inventato dall’uomo nel corso del tempo: la serra. Si tratta di
una specie di casetta che protegge le piante dal freddo e dalla grandine, ma anche, in alcuni
paesi, dal sole troppo forte. Nelle serre la temperatura viene mantenuta costante e l’acqua
non manca mai, per questo è possibile far crescere piccole piante come pomodori, fragole per
tutto l’anno, anche quando fuori nevica.
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L’etichettatura
I consumatori che comprano i prodotti che portano il logo europeo possono essere certi che:

almeno il 95% degli ingredienti sono stati prodotti con metodo biologico;

il prodotto è conforme alle regole del piano ufficiale di ispezione;

il prodotto proviene direttamente dal produttore o è preparato in una confezione
sigillata;

il prodotto porta il nome del produttore, l'addetto alla lavorazione o il venditore e il
nome del codice dell'organismo di ispezione.
Secondo la nuova normativa, i produttori di alimenti biologici confezionati devono utilizzare il
logo biologico UE a decorrere dal 1°luglio 2010.
Nell’ambito della produzione biologica è ancora vietato l’uso di organismi geneticamente
modificati (OGM) e di prodotti ottenuti con OGM. I prodotti che contengono OGM
possono essere etichettati come biologici solo se gli ingredienti contenenti OGM sono stati
inclusi nei prodotti involontariamente e se la percentuale di OGM negli ingredienti è
inferiore allo 0,9%.
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Perché scegliere prodotti biologici?
01. Perché sono ottenuti senza l'impiego di prodotti chimici e di sintesi
02. Perché rispettano l'ambiente
03. Perché rispettano e mantengono la biodiversità
04. Perché sono buoni, nutrienti e sani
05. Perché la carne non contiene antibiotici
06 Perché la frutta e la verdura rispettano la stagionalità
07. Perché non contengono conservanti e coloranti
08. Perché non contengono nitrati, dannosi specie per i più piccoli
09. Perché sono controllati in ogni fase del processo
10. Perché sono certificati da organismi riconosciuti
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A
AGRICOLTURA BIOLOGICA
E' un sistema di produzione che permette di ottenere dei prodotti senza l’utilizzo, di
sostanze chimiche tali da alterare l’habitat naturale e influire negativamente sulla salubrità
delle produzioni ottenute. L’Agricoltura biologica si inserisce armonicamente nel territorio e
nell’ambiente, rispetta la stagionalità delle colture, utilizza energie rinnovabili e valorizza in
tutte le tecniche colturali (difesa, sistemazioni del suolo, irrigazioni) le attitudini del
territorio e gli equilibri dell’agroecosistema.
AGRICOLTURA CONVENZIONALE
Agricoltura condotta mediante l'utilizzo di prodotti chimici come fertilizzanti, antiparassitari
e fitofarmaci.
AGRICOLTURA INTEGRATA
Prevede l’utilizzo di prodotti e tecniche naturali al fine di diminuire l'uso di sostanze
chimiche.
AGRITURISMO
L'agriturismo è una forma di turismo nella quale il turista è ospitato presso un'impresa
agricola e l’accoglienza è organizzata in connessione con l'attività agricola.
AVVICENDAMENTO COLTURALE
E' la successione di colture diverse sul suolo, si configura come una rotazione all’interno
della programmazione aziendale.
AZIENDA TRASFORMATRICE
Un'azienda che compra la materia prima per lavorarla e immetterla sul mercato. E' il caso di
aziende che producono conserve, sottaceti, marmellate.
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B
BIODIVERSITA’
la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra: una varietà incredibile di organismi,
esseri piccolissimi, piante, animali ed ecosistemi tutti legati l’uno all’altro, tutti indispensabili
BIOTECNOLOGIE
Insieme di tecniche di ingegneria genetica, biochimica e microbiologia che selezionano il
DNA delle piante migliori senza modificarlo
c
CONCIME
Qualsiasi sostanza, naturale o sintetica, minerale o organica, per fornire al terreno
elementi nutritivi utili allo sviluppo delle piante
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D
DISERBO
Operazione con la quale vengono distrutte le erbe infestanti presenti in un determinato
terreno mediante il ricorso attraverso irrorazione con prodotti di origine chimica o minerale.
F
FERTILITA’
La fertilità in agricoltura è l'Insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche che
rendono atto il terreno alla coltivazione di colture.
FITOPATIA
Malattia di una pianta.
H
HABITAT
Indica l'insieme delle condizioni ambientali naturali nella quale vive un organismo.
HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point)
E’ un sistema di controllo della produzione degli alimenti che ha come scopo la garanzia
della sicurezza igienica e quindi della commestibilità di un alimento.
HUMUS
Prodotto derivante dalla decomposizione di tutti i residui organici che possono giungere
nel terreno con predominanza della componente vegetale
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I
INFESTANTE
Pianta che nasce spontaneamente nelle colture che
l
LETAMAZIONI
Somministrazioni di letame al terreno.
LETAME
detto anche stallatico, perché deriva dagli escrementi tolti dalle stalle, include anche paglia
o altri materiali. Il letame affinché possa essere utilizzato come concime, deve subire un
lungo periodo( 1 anno) di maturazione in un’apposita costruzione, la concimaia.
LOTTA BIOLOGICA
Consiste nella totale abolizione dell'impiego di prodotti chimici nella difesa delle
piante; vede l’utilizzo, al posto degli antiparassitari tradizionali, di alcuni nemici naturali
(coccinelle) ,di trappole e prodotti di origine minerale autorizzati.
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m
MEZZI DI LOTTA
Possono essere: agronomici (la scelta della natura del suolo, la scelta delle sementi, la
lavorazione del terreno, la scelta delle specie e varietà da coltivare, le potature, ecc.), fisici
(il fuoco, l'acqua, la luce, le alte o basse temperature, ecc), meccanici (l'uccisione diretta
dei fitoparassiti con esche o trappole, la creazione di sbarramenti e isolamenti.
trappole cromotropiche
trappole con feromoni
n
NEMICI NATURALI
Predatori, parassiti o virus presenti nell'ambiente che attaccano le specie fitoparassite
O
ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE
Sono gli enti, riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che hanno il
compito di controllare che le aziende e i prodotti biologici corrispondano effettivamente agli
standard stabiliti dalla legge, anche con ispezioni ed analisi su terreno e prodotti.
ORGANISMO GENETICAMENTE MODIFICATO (OGM)
Un organismo geneticamente modificato (OGM) tramite tecniche di ingegneria genetica,
che consentono l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di elementi genici.
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p
PACCIAMATURA
Parziale o totale copertura del terreno con materiali di varia origine
(paglia, residui di potatura, cortecce, ecc.) allo scopo di limitare la germinazione e lo
sviluppo delle malerbe.
Pirodiserbo
Il pirodiserbo è una pratica agronomica usata per eliminare
piante nocive da terreni agricoli facendo ricorso al fuoco
per eliminare le piante infestanti.
R
RESIDUI COLTURALI
Materiali lasciati dalla pianta durante le fasi di rinnovo (caduta delle foglie o potatura).
ROTAZIONE DELLE COLTURE
La rotazione colturale consiste nel programmare la sequenza delle colture che si
succedono nel tempo in uno stesso appezzamento.
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s
SOVESCIO
Tecnica che consiste nella semina di una coltura erbacea di breve durata (leguminose o
graminacee) e nel successivo interramento, mediante aratura, allo scopo non di
raccoglierne il prodotto, ma di interrarne la massa verde migliorando la struttura e
apportando azoto nel terreno, favorendo così la successiva coltivazione.
STOPPIE Base dei culmi dei cereali, pedali del mais ancora radicati nel terreno, dopo la
raccolta.
STRUTTURA DEL TERRENO
Tipologie dello stato di aggregazione delle particelle del terreno.
SUOLO
Strato superficiale del terreno (10-100 cm di profondità) in grado di ospitare la vita
vegetativa.
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TRACCIABILITA’ E RINTRACCIABILITA’
La tracciabilità è il processo che segue il prodotto in tutta la filiera in modo che, ad ogni
stadio attraverso cui passa, vengano lasciate opportune tracce (informazioni).
La rintracciabilità è il processo inverso, che deve essere in grado di raccogliere le
informazioni precedentemente rilasciate.
v
VARIETA’ ANTICHE
Che hanno una rilevanza storica
VARIETA’ AUTOCTONE
Varietà originarie dell'ambiente in cui vivono.
VARIETA’ RESISTENTI
Varietà il cui patrimonio genetico le rende immuni a determinate avversità o malattie.
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