Prof. Bruno Marangoni
Dipartimento di Colture Arboree
Universita’ di Bologna
 Alla fine del ‘700 mediamente l'80% della popolazione
era impiegata in agricoltura. Questa percentuale scendeva
sotto
il
70%
nell'Inghilterra,
che
era
lo
stato
più
industrializzato, ma saliva sopra il 90% in Russia, Prussia
e Ungheria dove vigeva ancora la servitù della gleba.
 Il tipo di agricoltura variava grandemente da paese a
paese, ma anche all'interno dello stesso paese: in alcune
zone esisteva un'agricoltura sviluppata e moderna che
usava le prime macchine e la rotazione triennale, mentre
in altre esisteva un'agricoltura che differiva poco da
quella dei tempi antichi.
La rivoluzione industriale iniziò nella seconda metà del
'700 in Inghilterra e si estese successivamente all'Europa
centro-occidentale, agli Stati Uniti poi al Giappone,
all'Europa orientale e meridionale ed è tuttora in corso di
svolgimento nei Paesi in via di sviluppo.
La
trasformazione
dei
processi
conseguenze sociali, politiche e culturali.
produttivi
ebbe
Caratteristiche della produzione industriale sono:
1. l'uso di macchine
2. l'utilizzazione di nuove fonti di energia
3. un ampio uso di materie prime di origine minerale
 Nuove fonti di energia
 Nuove forme di
organizzazione della società
 Nuovi mezzi di trasporto
 Nuove industrie
Motore a vapore (James Watt, 1769)
Navi a vapore (Robert Fulton, The Clermont, 1807)
Ferrovie (George Stephenson’s Rocket, 1829)
CONSEGUENZE RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Aumento demografico
sovrappopolazione
crimine problemi sanitari
Sconvolgimento della forza lavoro
la
maggioranza
della
popolazione europea cessò
di essere impegnata in
occupazioni
puramente
agricole
Trasformazione dei metodi di produzione
aumento della
produzione
Crisi dell’artigianato
L'INDUSTRIALIZZAZIONE FU RESA POSSIBILE
DALLO SVILUPPO DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA.
La rivoluzione industriale determinò un mutamento profondo
dei consumi, dei rapporti di classe, della cultura, della
politica, delle condizioni generali di vita.
Le città si ingrandirono, sorsero quartieri residenziali, per
accogliere la nuova borghesia imprenditoriale, ma anche
enormi e squallidi quartieri operai, dove una popolazione
poverissima si accalcava in case mal costruite e malsane, in
condizioni igieniche precarie e con un alto rischio di
degrado morale.
La meccanizzazione dell’agricoltura ed il ricorso ai
concimi chimici migliorarono la produzione. La maggiore
disponibilità di prodotti alimentari, la loro migliore qualità
ed i progressi della medicina ebbero come conseguenza un
calo della mortalità, ma nei Paesi industrializzati a fronte
di un incremento demografico, si riscontrava una minor
richiesta di braccianti agricoli, quindi dalle campagne ci
fu un forte flusso di manodopera non qualificata verso le
città.
IL PROGRESSO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO
HA PRODOTTO UN MUTAMENTO RADICALE
DELLE CONDIZIONI DI VITA
In Inghilterra nel XVIII secolo la cosiddetta “rotazione
quadriennale di Norfolk”, che alternava la coltivazione di
cereali, ortaggi, legumi e piante foraggere, accrebbe i
rendimenti agricoli; in particolare, l’utilizzo delle piante
foraggere consentì un netto miglioramento dell’allevamento
dei bovini.
Al
primo
seminatrice
Settecento
di
risale
precisione
cui
l'invenzione
seguirono
della
prima
trebbiatrici,
coltivatori, falciatrici e rastrelli trainati da cavalli.
Dalla fine del 1800, alla trazione animale si sostituì la
propulsione a vapore; con la rivoluzione industriale e la
concentrazione di grandi porzioni della popolazione nei centri
urbani, la richiesta di alimenti per i lavoratori urbani e di
materie prime per i processi industriali determinò nuovi
assetti economico-sociali. Le innovazioni scientifiche e
tecnologiche, introdotte da quel momento in agricoltura,
posero le basi dell'esplosione dell'agricoltura intensiva.
In Italia, come in tutto l'occidente industrializzato, se si
osserva la struttura del PIL nel periodo che va dal 1975 al
1995, si vede una progressiva riduzione dell'importanza dei
settori industriale e agricolo mentre, con altrettanta
progressività, cresce il peso dei servizi.
COMPOSIZIONE DEL PIL NEI TRE SETTORI
1975
1985
1995
Agricoltura
7.2
4.5
2.9
Industria
41.4
35.2
31.6
Servizi
51.3
60.3
65.5
fonte: "Stato del Mondo 1997 " il Saggiatore
Una tendenza analoga è mostrata dalla distribuzione della
forza lavoro: il settore industriale ha assorbito in questi
ultimi quindici anni risorse ingentissime che in parte sono
servite alla ristrutturazione e all'ammodernamento degli
stabilimenti, nella parte restante o sono migrate verso quei
Paesi
che
offrono
un
costo
della
manodopera
incomparabilmente più basso del nostro, oppure si sono
trasformate in capitale finanziario che si sposta da un capo
all'altro del mondo alla ricerca di facili guadagni o, infine,
sono servite agli industriali per acquistare le ex industrie o
banche di pubblica proprietà. Ciò ha comportato un continuo
processo di espulsione dall'industria dei lavoratori che sono
stati prepensionati o assorbiti dal settore dei servizi.
Aumento CO2
Incremento delle
rese unitarie delle
maggiori
colture
agrarie
• C3  30 %
• C4  10%
Produzione mondiale di CO2 (in milioni di
tonnellate) dalla rivoluzione industriale ad oggi
 Aumento processi di fissazione dell’azoto per l’aumento
sviluppo radicale
 Aumento sequestro sostanza organica per l’aumento
biomassa accumulata
 Influenza sui fabbisogni nutritivi dei insetti parassiti
attraverso una azione sulla quantità e la qualità della
biomassa della pianta ospitante (aumento del rapporto
C/N)
 Stimolo della fotosintesi nelle specie C3, sia coltivate
che infestanti, ed aumento del risparmio di uso dell'acqua
sia nelle specie C3 che in quelle C4
Effetto variazioni climatiche
 Modifica areali di coltivazione (espansione areale di
coltivazione olivo e vite)
 Variazione lunghezza periodo crescita
Incremento temperature:
aumento decomposizione sostanza organica e conseguente
riduzione di fertilità
aumento ciclo degli elementi nutritivi (carbonio, azoto,
fosforo,
potassio)
nel
sistema
suolo-pianta-atmosfera
(aumento emissione gas serra, es. CO2 and N2O).
proliferazione degli insetti parassiti (stagione di crescita
più lunga,
maggiori probabilità di sopravvivenza durante il
periodo invernale)
Variazioni Precipitazioni:
aumento erosione eolica per una riduzione crescita
radicale e decomposizione s.o (minori precip. estive).
aumento erosione idrica (aumento frequenza ed intensita’
di eventi piovosi estremi)
La
combinazione
degli
effetti
della
CO2
e
delle
variazioni climatiche determina:
• aumento della produzione media delle piante C3 e
calo per le piante C4 e per le colture estive
• variabilità della produzione
• qualità dei prodotti
maize
Yield impact (%) *
sunflower
(V+)
grape
wheat
(V+; Q-)
vegetable
-20
-10
Q= quality; V= yield variability
0
10
20
Disponibilità acqua
 calo per la contemporanea variazione delle precipitazione
e per l’aumento dell’evapotraspirazione
 aumento domanda di acqua per irrigazione determinando
una piu’ accentuata competizione con gli altri settori (civile,
industriale)
 aumento domanda per irrigazione per una piu’ accentuata
presenza di ondate di calore
Qualità acqua
 aumento rischio di salinizzazione delle acque a causa di
maggiori livelli evaporativi, aumento livello mare, aumento
prelievi
 aumento inquinamento delle acque a causa della riduzione
livello fiumi e laghi.
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5. Sviluppo industriale