GIOSUE CARDUCCI
LA VITA
Nacque a Valdicastello nel 1835.
trascorse la fanciullezza in Maremma, il
cui paesaggio farà rivivere in tante sue
poesie.
Dopo essersi laureato alla Scuola normale
superiore di Pisa (1856), insegnò in un
ginnasio a Pistoia.
Nel 1860 ottenne la cattedra di
Letteratura Italiana all’Università di
Bologna.
Nel 1906 ricevette il premio Nobel
Morì a Bologna nel 1907.
LE OPERE
1877 - Odi barbare dove tentò di
riprodurre nella lingua volgare gli schemi e
le forme della metrica antica
1887 - Rime nuove in cui Carducci seppe
alternare con maggiore ricchezza
l'ispirazione intima e privata alla poesia
storica e politica su metri della tradizione
romanza.
1882 - Giambi ed epodi dove prevalsero
toni polemici e moralistici
1899 - Rime e ritmi dove confluisce il
doppio registro caratterizza la metrica
italiana e la metrica barbara.
LA POETICA
Carducci fu ostile al sentimentalismo romantico
allora di moda. Sognava un rinnovamento della
coscienza italiana e si ispirò al mondo classico.
L'opera poetica di Carducci presenta un
convivere di elementi tra loro diversi,
sicché a una sensibilità romantica si
mescolano l'attenzione a una resa lirica di
paesaggi interiori, l’attenzione ai temi più
intimi dell’uomo e agli aspetti della natura.
Poeta vate -> poeta della storia e del
passato
L'idea di una missione civile del poeta contro la
mediocrità del presente rievoca la virtù antica
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