Risoluzione di problemi e
sviluppo del pensiero
matematico
Il Rally Matematico Transalpino e
la sua valenza didattica
C.Crociani – L.Doretti – L.Salomone
“…una matematica statica e
staticamente riprodotta non potrà
mai esaurire la formazione
necessaria ad un giovane che non
voglia essere spettatore passivo della
nostra società”
(Pellerey, 1983)
La risoluzione di problemi è centrale
nell’educazione matematica.
Essa richiede di:
™ sviluppare strategie
™ immaginare un percorso risolutivo
™ prendere decisioni
Non basta ciò che si sa già fare: occorre
utilizzare le proprie capacità in qualcosa
di nuovo, che può anche contrastare con
il sapere posseduto
Come è noto sul processo risolutivo
influiscono:
¾ Fattori cognitivi
¾ Fattori metacognitivi (consapevolezza
e gestione
delle proprie risorse)
¾ Fattori affettivi (emozioni,
atteggiamenti e convinzioni)
Le gare matematiche possono essere
occasioni favorevoli per coinvolgere
gli allievi e impegnarli in un’attività
significativa di risoluzione di problemi
IL RALLY MATEMATICO
TRANSALPINO
Gara di matematica per classi
basata sulla risoluzione di problemi
Gara internazionale
Ogni anno il RMT si articola in tre
“tappe” ufficiali:
™ Prima prova
™ Seconda prova
™ Finale
Precedute da una o più prove di allenamento
Svolgimento di ogni singola prova
ƒ Ciascuna classe deve risolvere da
cinque a sette problemi
ƒ Gli allievi, divisi in gruppi, lavorano in
assoluta autonomia, senza alcun aiuto
da parte dell’insegnante
ƒ Per ciascun problema deve essere
prodotta un’unica soluzione, che è la
soluzione della classe
ƒ Il tempo a disposizione è di 50 minuti
Gli aspetti che rendono il RMT
interessante per insegnanti ed allievi
sono:
¾ la tipologia dei problemi
¾ la metodologia utilizzata basata sul
lavoro in gruppo
Cosa hanno di particolare i
problemi del RMT?
¾ il linguaggio chiaro e adeguato allo
sviluppo cognitivo degli allievi
¾ il contesto
¾ le situazioni proposte che stimolano a
fare tentativi, operare congetture, a
provare strategie nuove e forme di
rappresentazione non precostituite
In altre parole…..
I problemi del RMT sono “veri problemi”
L’allievo è posto in una situazione “simile” a
quella del matematico che ha di fronte a sé
un nuovo problema per il quale non dispone
di nessuna procedura immediata
Nei problemi del RMT, inoltre,
non basta dare la risposta giusta, ma
occorre anche ben giustificarla
gli allievi sono indotti a ripercorrere le
tappe del ragionamento che li ha
portati alla
soluzione
(piano metacognitivo)
metacognitivo
Agli occhi dei ragazzi i problemi del
RMT si presentano
“diversi da quelli di sempre”
[Francesco,3^elem.]
“non noiosi” e “in grado di dare la giusta
carica” [Maria Caterina, 2^media]
DOPPIA SCALA (Cat. 4, 5, 6)[1]
Sofia ha costruito una doppia
scala regolare di 1 metro di
altezza con cubetti di 5 cm di lato.
Il suo amico Andrea, dalla finestra
del palazzo di fronte, osserva la
costruzione con il binocolo.
Ecco ciò che vede:
Quanti cubetti ha utilizzato in tutto Sofia per costruire la sua
doppia scala?
Spiegate la vostra soluzione.
[1]
Si tratta del problema 7 della Prova I del 10° RMT (anno 2002)
L’EREDITA’ (Cat. 7, 8)
Due fratelli ereditano un terreno di forma rettangolare. Per
dividerlo in due parti della medesima estensione, un
conoscente suggerisce loro di piantare un
palo in un punto qualsiasi del
terreno e congiungerlo ai quattro
paletti infissi nei quattro vertici
del terreno rettangolare.
Uno dei fratelli prenderà la parte
colorata in grigio nel disegno, l’altro la rimanente.
Le due parti sono davvero uguali?
Giustificate il vostro ragionamento.
Caratteristiche della metodologia di lavoro:
™ lavoro in gruppo
gli allievi sono costretti
a discutere, sostenere le
proprie affermazioni,
confrontarsi, accettare o
rifiutare le posizioni
degli altri, accordarsi
sulla soluzione da dare
™ autonomia
gli allievi devono
organizzarsi, gestire il
tempo, dividersi il
lavoro
I ragazzi e il lavoro in gruppo
● “A me piace il Rally matematico perché secondo
me è bello lavorare in gruppo e provare tante
soluzioni, sapere i pareri di tutti i componenti del
gruppo e aiutarsi a vicenda. In questo modo ci si
esercita con la matematica e soprattutto si
impara ad aiutarsi. A me piacciono i problemi del
Rally perché non sono i soliti problemi da
risolvere con le operazioni, ma in quelli bisogna
usare la logica e si possono trovare tante
soluzioni differenti. Lavorando in gruppo si riesce
a confrontare le proprie idee con quelle degli
altri e in questo modo si riescono a risolvere i
problemi
fra
bambini,
senza
l’aiuto
dell’insegnante”. [Andrea, 1 ^ Media]
● “Il Rally mi è servito per imparare a ragionare
ma anche per stare insieme ai miei compagni, è
stata un’esperienza bellissima.
Spero anche il prossimo anno di fare il Rally
perché mi è piaciuto mettere alla prova le mie
capacità e ho anche riacquistata la sicurezza
che avevo persa”.
[Camilla, 5^ Elementare]
Il RMT non è solo la gara!!
Essa è preceduta e seguita da altri
momenti e attività didatticamente
rilevanti.
9 analisi a priori
9 analisi a posteriori
Analisi a priori
La messa a punto di un problema segue
un iter lungo e articolato.
Essa è accompagnata da un lavoro di
ipotesi finalizzato alla previsione di:
9 percorsi, strategie, soluzioni
9 difficoltà ed errori
9 variabili didattiche in gioco
Tutto ciò viene sintetizzato in una scheda
allegata al problema
Analisi a priori
Ambito concettuale
- Geometria piana: triangoli e loro misura
Analisi del compito
- Capire che comunque si scelga il punto
dove mettere il palo sul terreno rettangolare,
se si conducono le parallele ai lati la parte
grigia e quella bianca sono entrambe
composte dagli
A
B
A
B
stessi quattro
C
D
triangoli A, B, C, D. D
C
- Oppure capire che comunque si scelga il
punto dove mettere il palo sul terreno
rettangolare, si individuano quattro triangoli
aventi a due a due come base una delle due
dimensioni del rettangolo e come somma
delle altezze, l’altra dimensione, per cui
anche se il punto dove si mette il palo
cambia, la somma delle aree (di due
triangoli aventi basi uguali) non cambia.
Attribuzione dei punteggi
4
3
Risposta corretta con procedimento
dimostrativo (del tipo indicato nell’analisi
del compito)
Risposta corretta e con spiegazione
insufficiente (nessuna indicazione sulle rette
che dividono il rettangolo, benchè presenti
nel disegno della risposta; nessuna
indicazione sulla scomposizione delle parti
bianche e grigie A, B, C, D; nessuna
giustificazione sull’uguaglianza dei
triangolini….)
2
Risposta corretta con ricorso a più di un
esempio (il palo al centro o altro) con
giustificazione sperimentale (misure e calcoli
coerenti)
1 Risposta coerente con ricorso alla misura
(corretta o meno se le misure non sono molto
precise) oppure risposta corretta alla
domanda senza spiegazione coerente
0
Spiegazione completamente errata o
incomprensione del problema
Livello: 7-8
Origine: Parma
Analisi a posteriori
Un attento esame degli elaborati degli allievi
permette di:
9 evidenziare conoscenze utilizzate e difficoltà
incontrate
9 confrontare procedure e rappresentazioni
9 analizzare errori commessi
L’analisi a posteriori può essere condotta a più
livelli: dal singolo insegnante, tra insegnanti della
stessa scuola, tra insegnanti e ricercatori
Esempio di analisi a posteriori
sul problema “L’eredità”
L’esame di circa 90 elaborati ha messo in
evidenza le seguenti strategie:
1. uso delle misure fatte direttamente
sulla figura data nel testo (ciò ha
spesso portato alla risposta errata)
2. Uso di esempi particolari diversi
con giustificazione basata sulle misure
3. Scomposizione del rettangolo in
quattro parti (triangoli) e
ricomposizione delle stesse in due
quadrilateri da confrontare
4. Disegno delle parallele ai lati e
considerazioni sull’uguaglianza dei
triangoli ottenuti
A
D
A
D
B
B
C
C
5. Comprensione del fatto che dovunque
si piazzi il paletto si ottengono quattro
triangoli aventi due a due come base
una delle dimensioni del rettangolo e
come altezza l’altra dimensione e
giustificazione
Esempio:
“ Le due parti sono uguali; infatti se noi indichiamo
con a la base e con b l’altezza del rettangolo e con
c, e, f, d le altezze dei triangoli, otteniamo:
ad/2 + ac/2 = A(parte grigia);
be/2+bf/2=A(parte bianca)
A(parte grigia)=a(d+c)=ab
A(parte bianca)= b(e+f)=ba “
Analisi a priori
Analisi a posteriori
ƒUtilizzazione in classe
dei problemi del RMT
ƒ azioni didattiche
mirate
Utilizzazioni in classe dei
problemi del RMT
¾ riflessione e discussione su:
- saperi matematici coinvolti
- errori commessi
- strategie adottate
- rappresentazioni utilizzate
¾ costruzione o rafforzamento di concetti
Esempio di possibili utilizzazioni
Ancora il problema “L’eredità” …
Per la varietà di strategie possibili esso si
inserisce perfettamente in un percorso di
avvio alla dimostrazione: da una
giustificazione “empirica” ad una di tipo
formale.
Attraverso il confronto e la discussione gli allievi
avranno la possibilità di avvertire la
necessità di giustificazioni più generali,
indipendenti da casi particolari concreti.
IN SINTESI….
Il RMT propone agli allievi:
allievi
• di fare matematica nel risolvere problemi
• di apprendere le regole elementari del
dibattito scientifico
• di sviluppare le loro capacità di lavorare in
gruppo
Il RMT propone agli insegnanti:
insegnanti
• di osservare gli allievi in attività di risoluzione
di problemi
• di valutare la produzione dei propri allievi e le
loro capacità di organizzazione
• di discutere le soluzioni e di utilizzarle
ulteriormente in classe
• di introdurre elementi innovativi nel proprio
insegnamento
• di partecipare alla correzione collettiva degli
elaborati e alla riflessione su di essi
confrontandosi con colleghi e ricercatori
IN CONCLUSIONE…..
Il RMT è un’esperienza ricca di
potenzialità sul piano
¾ della pratica didattica
¾ della ricerca
¾ della formazione degli insegnanti
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Crociani C, Doretti L., Salomone L., 2004, “Quando risolvere problemi è una “sfida” per la classe:
il Rally Matematico Transalpino”, Progetto Alice, Serie III, Vol. 5, n. 15, 595-612
Grugnetti L., Jaquet F. (Eds), 1999, “Il Rally Matematico Transalpino. Quali apporti per la
didattica?/ Le Rallye mathématique transalpin. Quels profits pour la didactique ?”, Atti delle
giornate di studio sul RMT, Brighe 1997-1998, Pitagora Editrice Bologna
Grugnetti L., Jaquet F., Crociani C., Doretti L., Salomone L., (Eds.), 2001, “RMT: evoluzione delle
conoscenze e valutazione dei saperi matematici / RMT: évolution des connaissances et évaluation
des savoirs mathematiques”, Atti delle giornate di studio sul RMT, Siena 1999, Neuchatel 2000,
Pitagora Editrice Bologna
Grugnetti L., Jaquet F., Medici D., Rinaldi M.G., Polo M. (Eds), 2003, “RMT: potenzialità per la
classe e la formazione / RMT: potentialités pour la classe e pour la formation”, Atti delle giornate
di studio sul RMT , Parma 2001, Torre delle Stelle 2002, Pitagora Editrice Bologna
Grugnetti L., Jaquet F., Schmit J.P.(Eds), 2004, “RMT e valutazione / RMT et évaluation”, Atti
delle giornate di studio sul RMT, Mondorf-les-Bains (Luxembourg) 2004, Pitagora Editrice
Bologna.
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Risoluzione di problemi e sviluppo di pensiero matematico: il Rally