n° 41-42
Access Grid: una tecnologia
per la costruzione di ambienti virtuali
a supporto dell’interazione fra gruppi
di lavoro
Franca Fiumana, Mauro Morsiani
Inventory of Resources for Infectious
Diseases in Europe (IRIDE):
un sistema informativo al servizio
dell’epidemiologia europea
Luca De Mattè, Marisa De Rosa,
Antonio Resca, Elisa Rinieri,
Stefania Salmaso, Bruno Pedalino
MaLiCe Centro per Applicazioni
Computazionali di Material Science
& Life Science
Elda Rossi
EINS-GEM: il servizio di informazione
on-line
Paola Manni
L’autonomia didattica nell’Università:
un’opportunità per ridisegnare
l’organizzazione
Vittorio Ravaioli
La prima Scuola Estiva di Computer
Graphics e Visualizzazione Scientifica
Maura Melotti
Il sistema di gestione per la qualità
del CINECA adotta i principi organizzativi
della norma europea ISO 9001:2000
Elena Mainardi
Dal web hosting al managed hosting:
il web diventa cruciale
Gianluca Diegoli
3
7
E
DITORIALE
11
Marco Lanzarini
14
17
20
22
27
Applicazioni di Cluster Linux
Stefano Martinelli, Marco Pederboni,
Stefano Spitoni
30
RUBRICHE
34
COMUNICAZIONI E SISTEMI DISTRIBUITI
GESTIONE SISTEMI
NEWS E APPUNTAMENTI
a cura dell’Ufficio stampa
Allegato DAEDALUS
News from the CINECA’s MINOS project
In copertina:
Alcuni biopolimeri come le azzurrine, che sono proteine contenenti rame, possono servire per implementare apparati elettronici come transistor o sensori. La figura mostra il potenziale elettrostatico di
una azzurrina studiata dal gruppo della prof.
Molinari all’Università di Modena.
L’immagine è stata ottenuta con Insight II nell’ambito di MaLiCe (articolo di pag. 11).
Servizi per il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca
Negli ultimi mesi del 2001, il CINECA ha realizzato per conto del MIUR tre
nuovi progetti che rispondono a specifiche esigenze degli Atenei, del
Ministero, e dell’Alta formazione artistica e musicale.
• Il sistema per la costruzione della banca dati dell’offerta formativa degli
Atenei. Con questo progetto il MIUR ha reso operativo un punto di raccolta e di accesso unificato all’intera offerta formativa dell’Università,
uno strumento che risponde alla nuova normativa del decreto di riforma
della didattica definita dal Decreto Ministeriale 509/1999. Oltre a recuperare le informazioni relative ai corsi di laurea già approvati, il sistema
verrà utilizzato anche per la sottomissione e l’eventuale approvazione
delle nuove proposte di corsi di laurea e di lauree specialistiche. La realizzazione di una banca dati unificata ed aggiornata dell’offerta formativa
degli Atenei rappresenterà un “punto di riferimento istituzionale per l’orientamento degli studenti, anche al fine delle preiscrizioni”.
http://offertaformativa.miur.it/
• Il sistema per la presentazione e selezione delle richieste di finanziamento del bando per il fondo di investimento della ricerca di base (FIRB). Per
ottimizzare le operazioni di gestione e successiva valutazione delle richieste, è stato realizzato un sistema informatico per la presentazione delle
domande via Internet (presentazione da completare con l’invio della
documentazione cartacea). Tramite il sito http://firb.miur.it/ era possibile
accedere anche a tutta la documentazione relativa ai bandi pubblicati.
Il sistema consentiva la presentazione e la gestione di due tipi di richieste:
i progetti autonomi sono stati gestiti “a sportello”, i progetti negoziali
andavano inviati entro il 15 ottobre.
1
notizie dal CINECA
comunicazione delle strutture complesse sia
nella riorganizzazione dei processi di produzione e pubblicazione delle informazioni di
siti già esistenti, sia nella realizzazione ex
novo di siti istituzionali.
• La gestione dell’immissione in ruolo dei
trasferimenti delle supplenze del personale
docente e non docente delle Istituzioni
dell’Alta formazione artistica e musicale.
Un’operazione che in precedenza si concludeva a ridosso delle vacanze di Natale,
se non oltre. L’innovazione portata dal
sistema ha avuto un riscontro immediato
nella riduzione dei tempi di definizione
degli organici, completata quest’anno nei
primi giorni del mese di novembre.
http://afam.miur.it/.
Web content management a servizio
dell’Università
È in fase di completamento il progetto di realizzazione del nuovo portale dell’Università di
Padova: le esigenze dell’Ateneo hanno trovato riscontro nell’applicazione di Backstage
Director (Bs-D), lo strumento di web content
management del CINECA utilizzato per la
realizzazione del sito del Ministero della
Giustizia, per Normeinrete ed altri siti di notevole complessità gestionale.
Bs-D consente di gestire con criteri dinamici
una grossa mole di dati, di definire chiaramente i ruoli ed i compiti di chi si occupa del
sito, di lavorare sulla produzione e l’aggiornamento dei contenuti senza bisogno per i redattori di imparare i linguaggi di programmazione del web, di accedere al sistema tramite
Internet e quindi di poter coordinare agevolmente il lavoro che proviene da redazioni
“distribuite”. Questa tecnologia ha dimostrato
di supportare efficacemente la gestione della
2
Presentazione ufficiale di ESSE3 agli
Atenei italiani
Si è svolto il 26 ottobre al CINECA l’incontro
di presentazione di ESSE3, il sistema per
gestione della segreteria studenti dell’Università descritto nell’articolo di pagina 17.
All’evento hanno partecipato alcuni rettori, i
responsabili dell’area amministrativa, della
segreteria didattica e dei sistemi informativi di
circa 50 atenei italiani e i rappresentanti di
diverse aziende costruttrici.
Tra i relatori, i responsabili amministrativi di
alcune Università utenti, Salerno, Trento,
Trieste e Udine hanno presentato la propria
esperienza diretta nell’utilizzo di ESSE3; i
responsabili della progettazione del sistema ne
hanno descritto approfonditamente la struttura
e l’aspetto applicativo, infine, l’amministratore delegato di Kion, azienda controllata dal
CINECA che opera come software factory per
la produzione ed evoluzione di ESSE3, ha
illustrato i prossimi sviluppi e le evoluzioni di
ESSE3, sia in termini di nuove funzionalità
del prodotto, sia di nuove architetture.
Kion si propone di garantire prospettive di
medio e lungo termine a soluzioni informatiche che consentano alle Università di adeguarsi alle esigenze emerse dalla recente riforma normativa. La trentennale esperienza del
CINECA in ambito di amministrazione universitaria viene completata dall’orientamento
al mercato di Kion, nata con lo specifico
obiettivo di rispondere alle esigenze di incremento di competitività richieste dal mercato.
Per sostenere questo ruolo con efficienza ed
efficacia, Kion si prefigge di fornire consulenza a supporto dell’avvio e dell’utilizzo dei
prodotti sviluppati per migliorarne la fruizione presso gli utenti ed ottimizzare la mappatura dei processi operativi. Priorità assoluta avrà
il monitoraggio dell’evoluzione del mercato
tramite il feedback degli utenti, per garantire
una costante evoluzione dell’offerta.
notizie dal CINECA
Access Grid: una tecnologia per la costruzione
di ambienti virtuali a supporto dell’interazione
fra gruppi di lavoro
di Franca Fiumana, Mauro Morsiani
Con il termine Access Grid (AG), si intende
un insieme di risorse destinate a facilitare l’interazione fra gruppi di lavoro remoti per la
realizzazione di seminari, corsi, convegni e
sessioni di lavoro cooperativo.
In analogia al concetto di grid computing,
dove più risorse di calcolo vengono interconnesse mediante una rete allo scopo di costituire un ambiente distribuito e integrato, l’obiettivo dell’Access Grid è quello di permettere la
costruzione di ambienti cooperativi distribuiti
detti AG Node, con lo scopo di rendere il più
agevole possibile l’interazione fra i diversi
gruppi di lavoro.
Questo obiettivo viene conseguito mediante la
realizzazione di una multivideoconferenza di
alta qualità in spazi opportunamente attrezzati, sia dal punto di vista tecnico che logistico,
per il lavoro di gruppo.
L’ergonomia è il punto chiave che contraddistingue un AG: per garantire un’interazione
naturale, con l’obiettivo di abbattere le barrie-
re della distanza, vengono utilizzate ampie
superfici di proiezione, apparecchiature di alta
qualità per la resa di audio e video, spazi
opportunamente attrezzati (salette con poltrone), un insieme integrato di hardware, infrastrutture di rete con capacità di banda elevata
(fino alle decine di Megabit/s) e software
apposito. Tale struttura consente di superare i
limiti tipici della videoconferenza desktopbased e in generale dell’interazione umana
mediata dal calcolatore: comunicazione unoa-uno, bassa qualità, strumenti software non
integrati.
Il software che governa un AG è stato sviluppato inizialmente presso l’Argonne National
Laboratory (con il supporto dal Dipartimento
per l’Energia degli Stati Uniti e dell’NCSA)
basandosi sugli strumenti di comunicazione
L’obiettivo
dell’Access Grid
è quello
di permettere
la costruzione
di ambienti
cooperativi
distribuiti, con lo
scopo di rendere
il più agevole
possibile
l’interazione
fra diversi
gruppi di lavoro
3
notizie dal CINECA
audio/video realizzati per MBONE, con il
successivo contributo di altre istituzioni.
AG Node: tecnologie di base
e componenti hardware/software
La tecnologia alla base del funzionamento di
un AG è costituita da un insieme di PC dotati
di opportune schede, ognuno dei quali è preposto ad una funzione specifica per convogliare audio, video, proiettare immagini e
slide provenienti dai siti remoti e per coordinare le funzioni di ogni componente.
L’interazione simultanea fra più siti viene realizzata utilizzando il trasporto IP multicast,
che convoglia il traffico secondo il criterio
punto-multipunto (a differenza del trasporto
unicast punto-a-punto) permettendo così di
realizzare collegamenti magliati fra i vari
punti, senza l’esigenza di un nodo di concentrazione tipico di una topologia stellare.
L’ambiente virtuale che ospita l’insieme dei
nodi AG che interagiscono fra loro è definito
Virtual Venue. Dal punto di vista tecnico, una
Virtual Venue è la coppia dei gruppi multicast
sui quali vengono convogliati l’audio e il
video di tutti i partecipanti. Esistono perciò
più stanze virtuali nelle quali possono avvenire meeting in parallelo.
La gestione di una Virtual Venue avviene tra-
4
mite un’interfaccia Web: è possibile prenotare
questo ambiente virtuale nella stessa maniera
in cui si prenota un ambiente fisico. L’insieme
dei nodi AG che si è dato appuntamento in una
stanza virtuale realizza l’incontro entrando
nella stanza mediante l’utilizzo dell’interfaccia Web; l’ingresso nella sala corrisponde
all’invocazione dei processi per la gestione
locale dei sistemi, processi che determinano il
collegamento audio e video al corretto gruppo
multicast associato alla Virtual Venue.
La costruzione dell’AG Node CINECA ha
richiesto l’individuazione dell’ambiente idoneo a ospitarlo, l’adeguamento dello stesso,
l’individuazione delle risorse hardware e l’installazione dei sistemi. Il Teatro Virtuale del
CINECA, già parzialmente rispondente ai
requisiti ambientali richiesti a un nodo AG, è
stato adattato in modo da preservarne le originali funzionalità. Il Teatro è dotato di un’ampia superficie di visualizzazione, di videoproiettori, di un sistema audio di qualità e di
uno spazio idoneo a ospitare una ventina di
persone.
La sala è stata attrezzata con telecamere a
brandeggio remoto, è stato potenziato il sistema audio e migliorata l’illuminazione. I PC
che gestiscono le risorse sono stati installati e
collegati alle risorse video (le telecamere),
audio (ingresso e uscita sul sistema audio
della sala) e display (videoproiettori).
La rete risulta inoltre una componente di primaria importanza per il corretto funzionamento di un nodo AG. I requisiti minimali in termini di connettività sono la banda (proporzionale al numero di partecipanti, dove un partecipante può contribuire con un flusso di circa
1.5 Mb/s) e l’implementazione del trasporto
multicast nativo.
La LAN CINECA soddisfa i requisiti di banda
in quanto è costituita da un backbone Gigabit
con switch 100 Mb/s verso le postazioni. Sugli
apparati di routing e switching è implementato
e supportato il trasporto multicast nativo.
A livello geografico, il CINECA afferisce alla
rete GARR-B, che all’inizio del progetto offriva il trasporto multicast solamente attraverso
un’infrastruttura di tunnel. Il servizio è stato
quindi migrato a livello di backbone implementando il protocollo nativo sui router e definendo gli opportuni peering anche a livello
internazionale.
notizie dal CINECA
Il collegamento verso il GARR-B è stato
potenziato fino a 34 Mb/s e sono state potenziate corrispondentemente alcune tratte del
backbone GARR-B.
AG Node CINECA e SC Global
L’AG Node del CINECA è stato realizzato
con l’obiettivo di prendere parte come
Constellation Site all’evento SC Global, nell’ambito di Supercomputing Conference
2001, per fornire un contributo al convegno
distribuito con alcuni interventi tratti da un
convegno locale, Oil & Gas: problems, research, and tools in the high performance computing field e di fruire degli interventi proposti da
altri siti, sempre su temi relativi al supercalcolo (vedi approfondimento a pagina 6).
La realizzazione del nodo AG e l’adeguamento
della rete per soddisfare i requisiti in termini di
banda hanno richiesto diversi mesi di lavoro,
considerando gli interventi a livello strutturale,
la messa a punto dei sistemi, l’adeguamento
della rete, l’implementazione dei protocolli e le
prove necessarie ad acquisire la necessaria
familiarità con l’utilizzo degli strumenti.
L’installazione dei sistemi e l’adeguamento
della sala sono stati completati all’inizio del
mese di luglio con la collaborazione di due
persone dell’Argonne National Laboratory,
che hanno fornito le prime indicazioni sulle
modalità di utilizzo di questo ambiente, e con
le quali è stato collaudato l’intero sistema. Da
quel momento hanno avuto inizio le prove per
mettere a punto la partecipazione a SC Global,
testando connettività, multicast e stabilità dei
sistemi.
Nel corso dell’evento, che si è svolto tra il 13
e il 15 novembre 2001, il CINECA ha fornito
il proprio contributo con gli interventi previsti
ed ha preso parte alle sessioni programmate
presso altri AG Node. Le persone che hanno
partecipato localmente hanno apprezzato il
sistema e la possibilità di utilizzare questa
forma di collaborazione a distanza.
Alcuni numeri registrati localmente per valutare il risultato di questo evento sono costituiti dalla banda geografica impegnata, che ha
oscillato dai 10 Mb/s fino a picchi di 14 Mb/s;
abbiamo contato fino a 22 siti collegati contemporaneamente, con 49 contributi distinti di
natura video. L’unico inconveniente che si è
verificato durante SC Global riguarda alcuni
problemi di rete riscontrati a Denver, presso il
sito centrale dell’evento distribuito, dove di
fatto si è potuto usufruire in maniera limitata
dei contributi provenienti dai vari
Constellation Site nei tre giorni del convegno.
La natura distribuita di SC Global ha tuttavia
preservato l’evento nel suo insieme, consentendo le interazioni fra i Constellation Site.
L’implementazione della struttura AG Node
ha permesso al CINECA, e ai rappresentanti
degli altri enti ed istituti di ricerca italiani che
sono intervenuti, di contribuire alla discussione internazionale in ambito di high performance computing (Supercomputing Conference è il più autorevole meeting mondiale
sull’argomento). La partecipazione all’evento
è servita per testare sul campo le possibilità
offerte da un AG Node, confermando nella
pratica ciò che è apparso chiaro fin dalle
prime fasi di implementazione della struttura:
un AG Node offre un ampio spettro di potenziali utilizzi che travalicano gli ambiti di
applicazione. Tramite la tecnologia Access
Grid, infatti, in ottobre il CINECA ha preso
parte ad una conferenza virtuale su Genoma e
Bioinformatica. Di fatto, dunque, la tecnologia è applicabile a qualunque evento si intenda realizzare mediante partecipazione distribuita, offrendo a qualsiasi ambito di attività
(la ricerca pubblica e privata, l’industria, la
didattica) nuove possibilità di interazione e
collaborazione. Possibilità che auspichiamo
possano presto trovare riscontro con un più
ampio utilizzo ed una vasta diffusione della
tecnologia Access Grid.
La tecnologia
è applicabile
a qualunque evento
si intenda realizzare
mediante
partecipazione
distribuita, offrendo
a qualsiasi ambito
di attività
nuove possibilità
di interazione
e collaborazione
Per ulteriori informazioni:
http://www.cineca.it/HPSystems/AGNode/
[email protected]
5
notizie dal CINECA
ENI e CINECA per gli idrocarburi: l’Access Grid al servizio della ricerca
di Francesca Garofalo
Tra la divisione AGIP di ENI ed il CINECA è
stato recentemente siglato un accordo finalizzato a una radicale evoluzione nel modo di
effettuare il processing dei dati sismici (l’obiettivo è migliorare di dieci volte le prestazioni dei processi di imaging necessari alla
individuazione delle conformazioni dei giacimenti petroliferi). L’annuncio è stato dato nel
corso del workshop internazionale sulle tematiche relative a Oil & Gas, Oil & Gas
Workshop: Problems, Research, and Tools in
the HPC Field, che si è tenuto il 13 e il 14
novembre al CINECA in collaborazione con
AGIP e Istituto Nazionale di Oceanografia e
di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste.
Con un programma ricco di interventi, 19
relatori in primo piano nel panorama mondiale della ricerca e della produzione di idrocarburi, il meeting ha assicurato interessanti prospettive ad una audience di 70 partecipanti del
settore. Alla fine delle due giornate di lavoro è
stata delineata un’immagine significativa e
dettagliata dello stato dell’arte degli strumenti
di ricerca del settore petrolifero, sempre più
fulcro di grandi sfide internazionali.
Protagonisti del convegno sono state
• alcune tra le maggiori oil company mondiali: AGIP, TotalFinaElf, Institut Français
du Pétrole (IFP);
• le più rilevanti società fornitrici di servizi:
Institute of Ecosystem Studies (IES),
Western Geco, SINTEF, Compagnie
Générale de Géophysique (CGG),
Petroleum Geo-Services (PGS Data
Processing);
• le più note case mondiali produttrici di
hardware e software (IBM, SGI, SUN,
NEC, Scali AS).
Hanno inoltre partecipato illustri esponenti del
mondo accademico e della ricerca (provenienti dall’OGS e dal Politecnico di Milano).
L’incontro è stato realizzato nell’ambito della
più importante conferenza mondiale in tema
di calcolo ad alte prestazioni, Supercomputing
2001, che si è tenuta a quest’anno a Denver,
6
Colorado, tra il 13 ed il 15 novembre. SC
Global, parte integrante di SC 2001, è stato un
luogo virtuale d’incontro, multinazionale e
pluri-culturale, in cui, tramite la tecnologia
dell’Access Grid, persone di ogni parte del
globo hanno discusso e condiviso le proprie
idee ed esperienze sul calcolo ad alte prestazioni, sulla comunicazione e sull’impatto di
entrambi sulla società e sul mondo scientifico
in particolare.
Tramite SC Global, quest’anno Supercomputing ha voluto ampliare la possibilità di partecipare alla conferenza in via remota a una più
vasta platea di utenti, e mostrare una prima
immagine delle enormi opportunità che le
conferenze globali potranno offrire in futuro.
Grazie all’Access Grid, tecnologia all’avanguardia per comunicazione, videoconferenza,
collaborazione a distanza e condivisione di
dati, calcolatori e informazioni, e al nuovissimo AG Node installato presso il reality center
(il Teatro Virtuale), il CINECA è stato uno dei
70 siti satellite sparsi in tutto il mondo che
hanno partecipato alla megaconferenza: l’Oil
& Gas Workshop è stato parte del programma
di SC Global e i suoi interventi clou sono stati
seguiti, oltre che dai partecipanti all’evento
centrale di Denver, da molti altri siti interessati alle tematiche trattate.
La potentissima connessione assicurata dal
GARR e la puntuale preparazione degli operatori del nodo hanno assicurato agli speaker
della sessione remota un funzionale e interessante luogo di incontro virtuale, in cui discutere di tematiche oggi più che mai all’avanguardia come quelle del petrolio e degli idrocarburi.
Il Workshop si è concluso nel primo pomeriggio del 14, dopo un lungo dibattito sulle conclusioni raggiunte e sugli orizzonti delineati,
con la certezza di nuove importanti prospettive di collaborazione.
http://www.scglobal.org/
http://www.cineca.it/SCGlobal/
notizie dal CINECA
Inventory of Resources for Infectious
Diseases in Europe (IRIDE):
un sistema informativo al servizio
dell’epidemiologia europea
di Luca Demattè, Marisa De Rosa, Antonio Resca, Elisa Rinieri,
Stefania Salmaso*, Biagio Pedalino* (*Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Per rispondere alle esigenze di conoscere e
catalogare le risorse europee nel campo del
controllo delle malattie infettive, l’Istituto
Superiore di Sanità (ISS), nell’ambito dei progetti del IV programma quadro dell’Unione
Europea, ha pubblicato nel 1998 su CD-ROM
un inventario delle informazioni raccolte in
vari paesi europei tramite un questionario cartaceo. Successivamente, ha incaricato il
CINECA di trasformare questo inventario in
un servizio informativo basato su Internet. È
nato così il progetto IRIDE, che raccoglie in
tempo reale le informazioni sulle risorse europee in campo epidemiologico e le mette a
disposizione del pubblico.
Lo scenario di riferimento
Le malattie infettive (colera, salmonellosi,
epatiti virali, ecc.) sono soggette per legge ad
essere segnalate ad un’autorità nazionale. I
sistemi di segnalazione, e le relative connessioni con ospedali, laboratori e altre reti di sorveglianza, hanno assunto caratteristiche differenti a seconda delle esigenze dei singoli
paesi. In una zona a forte integrazione come
l’Unione Europea e le nazioni limitrofe, è ben
presto emersa la necessità di uniformare le
informazioni raccolte, per poterle rendere poi
facilmente accessibili a un pubblico eterogeneo. La disponibilità di queste informazioni,
infatti, permette a medici e ricercatori di contattare rapidamente i maggiori esperti europei
nel campo del controllo delle malattie infettive, consente agli epidemiologi di valutare la
qualità dei dati raccolti tramite i diversi sistemi di sorveglianza e semplifica la standardizzazione dei risultati.
Inizialmente, le informazioni raccolte per
mezzo di questionari cartacei sono state distribuite su CD-ROM. L’iniziativa, pur coronata
da successo, ha messo in evidenza alcuni limiti, tra i quali la considerevole difficoltà nell’aggiornamento dell’inventario, i problemi
legati alla diffusione del CD-ROM presso un
vasto pubblico, il fatto di dover ripetere l’intera procedura di raccolta dei dati nel caso di
inclusione di nuovi paesi. Nel frattempo,
infatti, è emersa la necessità di estendere l’inventario ad un gruppo di paesi di prossima
adesione all’Unione Europea.
La Commissione ha quindi approvato un’estensione del progetto originario, affidandone
la supervisione all’Istituto Superiore di Sanità,
che si è rivolto al CINECA quale partner tecnologico.
Queste premesse hanno portato alla realizzazione del progetto IRIDE (Inventory of
Resources for Infectious Diseases in Europe),
un servizio informativo aggiornabile da un
limitato gruppo di utenti registrati, ma accessibile ed esplorabile anche dal pubblico.
In una zona a forte
integrazione come
l’Unione Europea
e le nazioni
limitrofe,
è ben presto emersa
la necessità
di uniformare
le informazioni
raccolte, per poterle
rendere poi
facilmente
accessibili
ad pubblico
eterogeneo
Il progetto
Dal punto di vista tecnologico, IRIDE è un
sistema informativo che sfrutta tutte le sinergie derivanti dall’impiego della metodologia
AMR e della tecnologia IANUS. La metodologia AMR (Advanced Multicenter Research),
7
notizie dal CINECA
sviluppata al CINECA sin dagli anni ’80, consente la raccolta, la gestione, il monitoraggio e
l’analisi in rete di dati e immagini delle ricerche multicentriche. Attraverso l’impiego della
tecnologia IANUS come strato tecnologico
per il controllo delle risorse, è stata creata una
Attraverso
l’impiego
della tecnologia
IANUS come strato
tecnologico per il
controllo
delle risorse
è stata creata una
Extranet
per la raccolta dei
dati in modo sicuro
Extranet per la raccolta dei dati in modo sicuro, stabilendo a priori con quali modalità e
attraverso quali funzionalità ciascun operatore
esterno potrà interagire con il sistema e con
l’informazione in esso contenuta. A differenza
dell’AMR, tuttavia, in questo caso non vi è
alcun protocollo che permette al supervisore
centrale di intervenire come controllore sulla
correttezza e sulla completezza delle informazioni presenti nel sistema. Questa responsabilità ricade perciò totalmente sul responsabile
locale, il national gatekeeper (NGK), che
costituisce la pricipale figura di utenza all’interno della Extranet. Il NGK può avvalersi di
collaboratori, abilitati a svolgere parti specifiche del lavoro di aggiornamento dei dati,
mentre al supervisore centrale sono affidati
soprattutto il coordinamento dei NGK e la
direzione scientifica del progetto. Infine, a differenza dei progetti AMR, l’utenza pubblica
può consultare tutte le informazioni contenute
nella banca dati.
• predisposizione di una banca dati centrale
per tutti i dati di tutti i paesi partecipanti;
• predisposizione di sistemi centralizzati per
il controllo e il monitoraggio dei flussi
informativi in tempo reale;
• predisposizione di userid e password per
ciascun utente autorizzato, con personalizzazione indipendente dei profili e delle
funzionalità attribuite a ciascuno;
• creazione di un sistema interattivo e guidato per la comunicazione delle informazioni da parte dei NGK, attraverso l’inserimento dei dati in schede elettroniche di
raccolta con controlli di qualità in fase di
input (sia ad effetto bloccante che ad
avvertimento) e tramite consultazione di
banche dati esterne. Fra queste, particolare
importanza assumono quelle che raccolgono le informazioni a gestione centralizzata,
come l’elenco delle malattie infettive, dei
patogeni e delle loro associazioni, garantendo così da un lato la rilevanza di tutte le
malattie considerate nel progetto e dall’altro la possibilità di risalire dalle risorse
legate alle malattie alle risorse legate ai
patogeni e viceversa, colmando un limite
del progetto precedente.
L’interfaccia utente
Mappa dei paesi partecipanti
Le principali caratteristiche del sistema informativo sono:
• creazione di una rete sicura tra tutti i NGK;
• predisposizione di un sito protetto contenente tutta la documentazione che il centro
di coordinamento desidera mettere a loro
disposizione;
8
L’interfaccia utente, un insieme di pagine
ipertestuali generate dinamicamente dal sistema, è suddivisa in due aree:
• l’area pubblica comprende la presentazione generale del progetto e dei suoi risultati, dei paesi partecipanti e delle relative
informazioni, inoltre consente ricerca di
specifiche informazioni;
notizie dal CINECA
• l’area ad accesso controllato contiene le
funzioni per aggiornare i dati e una serie di
utilità per il controllo della qualità delle
informazioni.
Dalla home page si può accedere direttamente
a ciascuna delle tre sezioni dell’area pubblica
e ad una private home page, differenziata per
i diversi profili di utenza.
L’area riservata permette al national gatekeeper di mantenere i dati aggiornati tramite i
questionari elettronici e di verificare la qualità
delle informazioni tramite specifiche funzionalità che valutano il grado di completamento
di ciascun questionario e la data dell’ultimo
aggiornamento, consentendo un accesso
immediato al questionario che risultasse
incompleto o non aggiornato.
Queste stesse funzionalità sono disponibili
anche al supervisore centrale che può, entro
certi limiti, verificare il lavoro dei responsabili locali ed eventualmente sollecitare un
aggiornamento o chiedere chiarimenti. Il
supervisore ha anche il compito di mantenere
aggiornata la lista delle malattie infettive, dei
patogeni e delle loro associazioni.
Nell’area pubblica, l’utente può consultare le
informazioni relative ad un determinato paese
o chiedere un profilo globale dell’insieme dei
paesi inclusi nel progetto, una sorta di ritratto
dell’epidemiologia europea. Infine, l’utente
ha la possibilità di effettuare ricerche mirate:
uno dei punti di forza del sistema.
ni legate al corrispondente patogeno, per
mezzo delle associazioni malattia/patogeno.
In questo modo, informazioni classificate in
base ad un patogeno possono essere associate
ad informazioni classificate in base ad una
malattia e, viceversa, iniziando la ricerca delle
informazioni legate ad un patogeno, si può
analogamente risalire alle informazioni legate
alla malattia corrispondente.
Si supponga ad esempio di cercare informazioni a proposito della pertosse: nella maggior
parte dei paesi questa malattia deve essere
segnalata per legge, ma mentre in alcuni paesi
viene notificata la malattia, in altri viene notificato il patogeno corrispondente (Bordetella
pertussis). Senza un collegamento tra malattia
e patogeno sarebbe quindi molto più difficile
trovare l’insieme dei paesi che segnalano questa malattia infettiva e, in definitiva, condurre
ricerche coerenti.
Data la centralità delle informazioni legate a
malattie e patogeni, è stato anche realizzato un
sistema che consente agli utenti di raffinare la
propria ricerca. Supponiamo di aver effettuato
una prima ricerca nell’insieme dei patogeni
trattati nei laboratori di riferimento: il sistema
permette a questo punto di circoscrivere i
risultati, ponendo ad esempio come condizione che i laboratori siano ufficialmente riconosciuti, oppure che siano in grado di condurre
attività di standardizzazione di reagenti o
campioni.
Quando viene
selezionata una
malattia,
la funzione ricerca
tutte le
informazioni legate
ad essa e anche
le informazioni
legate
al corrispondente
patogeno,
per mezzo delle
associazioni
malattia/patogeno
Le funzioni di ricerca
Oltre all’esplorazione, paese per paese, dei
dati contenuti nel sistema informativo, il servizio consente di ricercare attivamente le
informazioni presenti nella banca dati.
Un primo tipo di ricerca fornisce direttamente
informazioni su personale, istituzioni e relative attività (ivi comprese le pubblicazioni) in
campo epidemiologico a partire da una stringa
di caratteri: il cognome di una persona, ad
esempio.
L’altro tipo di ricerca, cruciale in questo servizio, riguarda le risorse collegate alle malattie e
ai patogeni. La funzione di ricerca permette di
selezionare le informazioni per malattia/patogeno e/o per paese. Quando viene selezionata
una malattia, la funzione ricerca tutte le informazioni legate ad essa e anche le informazio-
9
notizie dal CINECA
Il futuro del sistema
IRIDE è frutto
della collaborazione
tra il CINECA
e l’Istituto
Superiore di Sanità,
e ha ricevuto
importantissimi
contributi
dai national
gatekeepers
10
IRIDE è frutto della collaborazione tra il
CINECA e l’Istituto Superiore di Sanità, ma
ha ricevuto importantissimi contributi dai
national gatekeepers. Scelti inizialmente in
via informale dall’Istituto Superiore di Sanità
tra il personale disponibile negli istituti europei attivi nel campo del controllo delle malattie infettive, i NGK hanno dato un notevole
contributo nella fase di messa a punto del progetto. D’altra parte, proprio per l’informalità
della scelta e per il considerevole turn-over
che caratterizza gli istituti di ricerca europei,
si ritiene necessario che i compiti affidati al
network vengano istituzionalizzati e di conseguenza che la rete dei national gatekeepers di
IRIDE venga riconosciuta dalla Commissione
Europea in via ufficiale, passando attraverso
l’approvazione dei singoli Ministeri della
Sanità. In questa prospettiva appare più complesso il caso del supervisore centrale: è
volontà della Commissione che venga effettuata una migrazione di IRIDE dal CINECA
alla sede lussemburghese della Commissione
stessa, che dovrebbe assumersi quindi la
responsabilità sia del mantenimento del servizio che della supervisione scientifica. Per il
successo del progetto è quindi auspicabile che
la futura supervisione soddisfi sia le necessità
tecniche sia quelle scientifiche.
Informazioni sul progetto:
http://iride.cineca.org/public/project.html
http://hsscd.euphin.org/reference/rome_inven
tory/inv_index.html
Inventory on Communicable Disease Control
in the European Union, CD-ROM, EC-DG V
1998
Per i paesi baltici:
http://www.smittskyddsinstitutet.se/inven
tory/index.htm
Per ulteriori informazioni:
IRIDE
Url del sito: http://iride.cineca.org/
AMR
http://www.cineca.it/sis_info/sanita/
La tecnologia IANUS
http://www.cineca.it/sis_info/
[email protected]
notizie dal CINECA
MaLiCE - Centro per Applicazioni
Computazionali di Material Science
& Life Science
di Elda Rossi
I ricercatori Italiani interessati alla progettazione di nuovi materiali, allo sviluppo di farmaci innovativi o allo studio della struttura
delle biomolecole, possono trovare in
MaLiCE uno strumento efficace per supportare le loro ricerche.
Già da alcuni anni è evidente quale prezioso
aiuto possa dare la simulazione computazionale a questo tipo di ricerche. Sono stati messi
a punto metodi di calcolo approssimati ma di
notevole capacità predittiva che, uniti alla
potenza dei nuovi calcolatori, permettono
simulazioni accurate di situazioni che sempre
più si avvicinano a quelle reali. In particolare,
ai metodi ben noti della meccanica quantistica, accurati ma di scarsa applicabilità pratica,
si sono affiancati metodi classici, misti, che si
basano su tecniche di dinamica molecolare abinitio, metodi basati su considerazioni statistiche e geometriche, che hanno incrementato il
numero e la qualità degli strumenti a disposizione del chimico applicativo.
È proprio questa abbondanza di strumenti che
rende oggi necessario un centro come
MaLiCE che raccoglie e seleziona i programmi e li mette a disposizione della propria utenza insieme a competenze specifiche per il loro
utilizzo ottimale. Un’altra funzione di
MaLiCE, non meno importante, è quella di
calmierare i prezzi ponendosi come mediatore
tra le compagnie che forniscono i prodotti ed i
ricercatori che lo devono utilizzare.
L’obiettivo è quello di rendere MaLiCE un
centro di competenza nazionale, uno strumento strategico di supporto alla competitività
della ricerca italiana nel settore.
Il laboratorio è attualmente attrezzato con
software distribuito da Accelrys, leader nei
programmi per biologi, chimici e biofisici.
Accelrys è una compagnia relativamente
nuova. Nasce infatti nel giugno 2001, dall’unione di MSI (Molecular Simulations Inc.),
Synopsys Scientific Systems, Oxford
Molecular, GCG (Genetics Computer Group),
e Synomics Ltd. La scelta del fornitore è stata
dettata in primo luogo dall’alta qualità dei
prodotti commercializzati, ma anche dal loro
costo elevato, che li rende di difficile acquisizione da parte di piccoli gruppi di ricerca.
MaLiCE raccoglie
e seleziona
i programmi
disponibili e li mette
a disposizione
della propria utenza
insieme a competenze
specifiche per
il loro utilizzo
ottimale
I termini dell’accordo
L’accordo è stato formalizzato con MSI nel
luglio 1999 con durata triennale, quindi andrà
a conclusione nel giugno del 2002. Sono stati
acquisiti circa 70 programmi, dei tre ambienti
principali InsightII, Cerius2 e Catalyst. Un
elenco completo e aggiornato dei moduli è
disponibile su Internet alle pagine di MaLiCE.
L’aspetto più innovativo del laboratorio è la
possibilità di utilizzare i programmi localmente, lavorando così più come distributore di
licenze che come fornitore di tempo macchina
per il loro utilizzo. Tale modalità di lavoro è
importante perché questi programmi utilizzano strumenti grafici avanzati e possono risultare eccessivamente rallentati quando vengono utilizzati remotamente tramite una norma-
Densità elettronica
del fullene (C60)
11
notizie dal CINECA
I polimeri a pettine sono
caratterizzati da un’alta
densità dei sostituenti.
Questo fa sì che la struttura abbia una catena
principale dotata di una
certa rigidità. Lo studio
mira a caratterizzarne la
conformazione in condizioni di equilibrio.
L’immagine è tratta da
una ricerca condotta
presso il Politecnico di
Milano dal gruppo di
ricerca del Prof. Fabio
Ganazzoli tramite l'utilizzo del laboratorio
MaLiCE.
Un polimero di polistirolo
12
le rete geografica. Naturalmente, tutti i programmi sono disponibili anche sui supercalcolatori del CINECA per coloro che non dispongono localmente delle piattaforme adatte, ma
anche per chi, pur lavorando di norma sui propri calcolatori, abbia necessità di maggiore
potenza per calcoli di notevole portata.
Inoltre, il laboratorio consente di utilizzare il
software a fini didattici, praticamente a “nocost”. È stata infatti acquisita una licenza di
tipo educational che permette la gestione di
un’aula didattica anche di grandi dimensioni e
che può essere utilizzata a rotazione da tutti
gli utenti del laboratorio.
L’accordo vedeva inizialmente tre partner:
INSTM (Istituto Nazionale di Scienze e
Tecnologie dei Materiali), CICAIA (Centro
di Calcolo dell’Università di Modena e
Reggio) e del Laboratorio G. Polvani della
Scuola Normale di Pisa, ai quali si è
aggiunta in seguito SISSA (Scuola
Internazionale Superiore di Studi Avanzati)
di Trieste e il Centro di Metodologie
Chimico-Fisiche dell’Università di Napoli.
ta o una e-mail ai gestori del laboratorio per
ottenere tutte le istruzioni necessarie per accedere ai programmi o per scaricarli sulla propria workstation.
Gli altri, dal singolo ricercatore fino al grande
gruppo di ricerca, purché legati al mondo
della ricerca pubblica (per il momento l’iniziativa non si rivolge al comparto industriale),
possono aderire in qualsiasi momento, semplicemente sottoscrivendo una convenzione e
versando una quota proporzionale alla entità
di utilizzo previsto, facendo riferimento agli
stessi recapiti.
Anche se per il momento MaLiCe si rivolge
ad un utilizzo esclusivamente accademico,
esiste un accordo con Accelrys per valutare in
futuro la possibilità di ottenere licenze commerciali per gli utenti industriali interessati.
Sempre con Accelrys, è attiva un’altra iniziativa rivolta alle piccole e medie imprese nel
comparto chimico e farmaceutico per la sperimentazione di un pacchetto specifico per la
Medicinal Chemistry accessibile in modo
semplificato tramite internet.
Chi può utilizzare il laboratorio
Prospettive future
I partner dell’accordo possono usare il software senza ulteriori addebiti. Basta una telefona-
MaLiCe è vicino alla sua scadenza. In questi
pochi anni si è dimostrato uno strumento di
notizie dal CINECA
La determinazione della
struttura delle proteine a
partire dalla loro sequenza di aminoacidi è ancora
un problema aperto: l’immagine illustra l’applicazione del metodo “per
omologia con strutture
proteiche note” ad una
proteina appartenente
alla famiglia delle
Citochine. La ricerca è
condotta dal gruppo della
Dott. Cristina Menziani
dell’Università di
Modena utilizzando il
laboratorio MaLiCE
grande utilità per i ricercatori che lo hanno utilizzato. Più di 70 ricercatori si sono iscritti alla
mailing-list, 70 macchine esterne sono state
registrate per l’accesso ai programmi, oltre 30
utenti delle macchine CINECA ne hanno
richiesto l’utilizzo. L’Università di Modena ha
utilizzato in modo intensivo la licenza educational per gestire le esercitazioni nella propria
aula attrezzata.
Stiamo già lavorando per rinnovare l’accordo
per un ulteriore periodo triennale, anche in
previsione di una grossa sfida: Accelrys sta
migrando dalle tradizionali applicazioni computazionali (Cerius, Insight e Catalyst) verso
architetture Client-Server più moderne e basate, oltre che sulle tradizionali piattaforme SGI,
anche su ambienti Window e Linux. Due in
particolare sembrano i prodotti interessanti
per gli utilizzatori di MaLiCE:
• Material Studio per coloro che si occupano
di chimica e scienza dei materiali, offre
strumenti di simulazione per piccole molecole, polimeri e cristalli. Tenderà a sostituire Cerius2 e InsightII
• Discovery Studio è un nuovo prodotto che
si rivolge a coloro che si occupano di
modellistica di biomolecole di grandi
dimensioni e che dovrebbe sostituire, nel
tempo, InsightII e Catalyst.
Proprio nell’ottica della migrazione, il prossimo accordo dovrà garantire la disponibilità sia
dei vecchi prodotti, più completi e performanti, che dei nuovi ambienti che verranno arricchiti via via nel corso del triennio fino a comprendere tutti gli algoritmi. Solo allora sarà
possibile pensare di abbandonare i vecchi prodotti.
Informazioni
L’organizzazione di MaLiCE, l’installazione e
la distribuzione dei programmi, il controllo
delle licenze, la consulenza scientifica ed
informatica e i rapporti con i fornitori sono
attività centralizzate al CINECA.
Maggiori informazioni sulle attività del laboratorio sono reperibili in Internet sul sito di
MaLice: http://malice.cineca.it
Referenti del progetto al CINECA:
• Andrew Emerson
[email protected]
• Elda Rossi
[email protected]
13
notizie dal CINECA
EINS-GEM: il servizio
di informazione online
di Paola Manni
EINS - European Information Network
Services è un’organizzazione europea strutturatasi recentemente in Gruppo Europeo di
14
Interesse Economico, coordinata dalla British
Library, e nata con il compito di gestire e
distribuire un importante servizio per l’accesso all’informazione: GEM.
Il CINECA, insieme a COBIDOC (the
Netherlands Bibliographic and Documentary
Commitee), centro olandese che ne cura l’aspetto amministrativo-finanziario, è parte di
questa organizzazione, ed ha il ruolo di polo
tecnologico, centro nazionale italiano per il
supporto all’utenza e la promozione del servizio sul territorio nazionale, oltre che di host di
una quindicina di banche dati.
Il servizio si basa su di un accordo fra la
notizie dal CINECA
British Library e alcuni fra i più importanti
host, quali STN-FIZ (the Scientific and
Technical information Network e FachInformationsZentrum), DIMDI (Deutsches
Institut für Medizinische Dokumentation und
Information), CAS (Chemical Abstracts
Service), LEXIS/NEXIS e Questel-Orbit, grazie al quale può mettere a disposizione dell’utenza numerose banche dati e servizi di accesso all’informazione, prevalentemente in ambito scientifico, tecnologico, biomedico.
Il servizio è facilmente accessibile via Internet
dal sito http://www2.eins.org/ che consente
diverse modalità di ricerca: il linguaggio di
interrogazione QUEST, utilizzato in passato
per la ricerca in ESA-IRS, e l’interfaccia web,
che permette una ricerca completamente guidata.
reso disponibile a partire dalla fine di novembre. Un nuovo nome (da EINS a EINS-GEM)
e un nuovo layout, dunque, ma lo stesso servizio e la stessa organizzazione dietro di esso.
Al momento dell’attivazione della nuova
interfaccia, il servizio sarà accessibile tramite
un nuovo indirizzo web http://www.gemcatcher.com/ che è già attivo, ma attualmente
rimanda al sito di EINS, da dove è comunque
possibile accedere alle banche dati ed ai differenti servizi disponibili.
Le caratteristiche dei servizi EINS
Da ESA IRS a EINS-GEM:
evoluzione del servizio
Il servizio denominato EINS-GEM è il proseguimento del lavoro avviato da ESA-IRS, la
European Space Agency di Frascati, e curato
dall’ente spaziale europeo fino al 1997, anno
in cui l’incarico è stato ceduto a EINS.
Successivamente, insieme ai partner e ai
Centri Nazionali di supporto esistenti in tutta
Europa, si è deciso di sviluppare un sistema
completamente nuovo che, pur mantenendo
alcune caratteristiche familiari agli utenti, permettesse di sfruttare anche le nuove tecnologie basate su Internet e di avere a disposizione uno strumento più flessibile e più stabile.
Lo sviluppo di questo nuovo sistema è stato
interamente gestito dal CINECA, che ha
anche progettato ed implementato un nuovo
sistema di accounting e lo strumento per la
gestione degli utenti.
Il progetto del nuovo layout del servizio è
stato affidato alla British Library, che lo ha
Scopo di EINS è quello di fornire un servizio
avanzato ed allargato di accesso all’informazione online reperibile in Europa, nell’ambito
di discipline scientifiche, tecniche, economiche, offrendone una continua e totale disponibilità.
L’utilizzo di una tecnologia avanzata, permette di interconnettere diversi servizi europei
disponibili online, consentendo all’utente
l’accesso tramite un’unica interfaccia ed un
unico contratto, per navigare tra fonti informative residenti su host diversi, in modo totalmente trasparente.
Oltre alla possibilità di accedere a circa 90
banche dati tramite il sistema DANTE, che
permette l’interrogazione di record strutturati
in modo diverso fra loro e provenienti da differenti fonti, tramite un’unica interfaccia web
Easy, o il linguaggio di interrogazione
QUEST o ancora via Telnet, sono disponibili
diversi servizi addizionali:
• la rete EINS Biosci, nata da una collaborazione fra EINS, DIMDI e National Library
of Medicine per la divulgazione dell’informazione in ambito biomedico, con un
accesso diretto a tutte le banche dati distri-
Scopo di EINS
è quello di fornire
un servizio
avanzato
ed allargato
di accesso
all’informazione
online reperibile
in Europa,
nell’ambito
di discipline
scientifiche,
tecniche,
economiche
15
notizie dal CINECA
•
•
•
Grazie a specifici
accordi con gli
host, è possibile
attivare l’accesso
anche a banche
dati non disponibili
tramite il servizio
EINS ufficiale
•
buite dall’host DIMDI ed un link speciale
alla più importante banca dati di medicina,
Medline, accessibile gratuitamente insieme ad alcune altre banche dati prodotte
dalla National Library of Medicine;
il link a LEXIS/NEXIS, l’host riconosciuto come la maggiore fonte mondiale di
informazione i cui settori di ricerca, News,
Company Financials, Legislation e Cases,
risolvono i bisogni informativi di chi si
occupa di Business;
il servizio I2 (I square), un potente motore
di ricerca sviluppato al CINECA, che esegue ricerche su una selezionata collezione
di siti Internet, attualmente incentrata sull’information management;
EINS-Cafè, il magazine per gli utenti
EINS-GEM che fornisce informazioni tecniche, news sul sistema e notizie di eventi
culturali in programmazione in Europa;
alcuni servizi di utilità per l’utente: la
documentazione di supporto per la ricerca,
a disposizione degli utenti direttamente
online, i link ai maggiori fornitori di documenti originali, il listino prezzi sempre
aggiornato, l’elenco dei seminari, ed informazioni più strettamente legate all’ambito
stesso della ricerca, come il Cost
Summary, la lista dei transcript delle sessioni di ricerca o la definizione del profilo
dell’utente.
Alcune facilities in dettaglio
Accounting
Grazie ad un potente strumento di accounting, basato sulla tecnologia IANUS sviluppata al CINECA, appositamente studiato per
gestire l’elevata quantità di operazioni eseguibili sia su host locale sia su host remoti,
l’utente EINS è costantemente informato in
tempo reale sui costi sostenuti. I costi delle
singole sessioni rimangono accessibili online
per un mese.
Accesso a budget
Su richiesta degli stessi utenti, è stata recentemente attivata la possibilità di accedere ai
servizi EINS sulla base di un budget prepagato. L’utente che sceglie di accedere al servizio tramite questa forma di pagamento può
verificare online in ogni momento il credito
16
residuo e viene tempestivamente avvisato
all’approssimarsi dell’esaurimento della
cifra a sua disposizione.
A completo esaurimento del budget, il codice
dell’utente viene bloccato fino a nuove
disposizioni da parte dell’utente stesso.
Customized services
L’elasticità dello strumento di amministrazione, anch’esso basato sulla tecnologia
IANUS, consente di creare servizi specifici
su richiesta di singoli utenti: grazie a specifici accordi con gli host, è infatti possibile attivare l’accesso anche a banche dati non disponibili tramite il servizio EINS ufficiale.
Documentazione online
Tutta la documentazione di aiuto alla ricerca,
le guide e le schede descrittive delle banche
dati, che in passato veniva inviata all’utente
in versione cartacea ad ogni aggiornamento,
è ora disponibile anche online, e scaricabile
in formato PDF.
Gli utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento annuale alla documentazione possono
accedere ai documenti e scaricarli senza
alcun costo aggiuntivo, mentre il costo relativo ai singoli documenti verrà fatturato a
tutti gli altri nella fattura mensile.
Le innovazioni di EINS descritte in queste
pagine rispondono alle esigenze segnalate
dagli utenti e seguono l’accrescimento delle
possibilità offerte dalla rete. Alle costanti
modifiche volte a migliorarne le funzionalità
si affiancano la garanzia della continuità del
servizio e soprattutto la possibilità di usufruire di un supporto tecnico qualificato, elementi che fanno di EINS un servizio all’avanguardia a disposizione sia del mondo
della ricerca che degli ambiti produttivi.
Per ulteriori informazioni:
http://www2.eins.org
[email protected]
Helpdesk: telefono 051-6171497
notizie dal CINECA
L’autonomia didattica
nell’Università:
un’opportunità per ridisegnare
l’organizzazione
di Vittorio Ravaioli (amministratore delegato Kion)
La pubblicazione del Decreto Ministeriale
509/99, conosciuto anche come decreto sull’autonomia didattica dell’Università, ebbe
come primo effetto quello di suscitare il panico tra gli addetti ai lavori, impegnati a leggere
tra le righe, le differenze tra l’ordinamento
vigente e quello presentato dalla riforma.
In questi due anni, la ricerca di un’interpretazione ortodossa della riforma ha trovato ospitalità ed eco in tutti i contesti più significativi
della nostra società, da quelli legati agli atenei, a quelli politici, a quelli socio-culturali
nelle forme più variegate, per arrivare poi ad
interessare anche le consociate italiane delle
grandi società di consulenza alle imprese (le
“Big Six”: Arthur Andersen, Coopers &
Lybrand, Deloitte & Touche, KPMG, Price
Waterhouse, Reconta Ernst & Young), che
raramente in passato si erano interessate alle
vicende organizzative degli atenei italiani,
considerandoli un territorio estraneo alle logiche di profitto, competitività ed efficienza,
che governano il mercato delle aziende.
La causa scatenante di questa attenzione è
costituita dalla parola autonomia, erroneamente interpretata in termini di indipendenza.
In realtà, con il termine autonomia si presuppone che gli atenei identifichino con precisio-
ne gli obiettivi da perseguire e le modalità
ottimali per raggiungerli, ricercando il migliore rapporto tra costi e benefici, tra risorse
impiegate e qualità dei risultati.
In questo senso è indispensabile la definizione
di una strategia, e soprattutto l’identificazione
di un’offerta a valore aggiunto che risponda
alle esigenze specifiche dei singoli atenei e
consenta loro di rendersi competitivi nell’orientamento a uno specifico bacino di utenza
che non sia legato esclusivamente alla mappatura del territorio, ma anche ad altri fattori
qualitativi o vocazioni dell’ateneo. Vanno
dunque identificati i processi operativi che si
rendono necessari, e va delineata la struttura
organizzativa idonea a rendere operativi i processi definiti. Il risultato finale poi, non è definito da valutazioni soggettive o qualitative,
ma è rappresentato da numeri: indici di efficienza, trend di crescita, velocità di percorrenza.
Questa è, di fatto, l’innovazione portata dall’autonomia didattica: un’innovazione ben più
critica dell’introduzione dei crediti formativi e
della strutturazione dei corsi secondo la formula 3+2.
In risposta a queste esigenze degli atenei, il
CINECA ha realizzato ESSE3, il sistema per
Con il termine
autonomia
si presuppone
che gli atenei
identifichino
con precisione
gli obiettivi
da perseguire
e le modalità
ottimali
per raggiungerli
17
notizie dal CINECA
È verosimile
e reale, oggi,
pensare
ad uno studente
che nel corso
del suo percorso
accademico
si presenti solo due
volte di persona
allo sportello
18
la gestione della segreteria didattica ed il rapporto con gli studenti, che affianca i sistemi di
gestione della contabilità, (CIA) e di gestione
delle risorse umane (CSA), e si integra con il
sistema di supporto alle decisioni (Business
Intelligence): l’integrazione di questi sistemi,
consentirà agli atenei di orientarsi al mercato
con gli strumenti abitualmente utilizzati in
ambito aziendale.
Attraverso un evoluto framework applicativo,
ESSE3 consente di definire i processi operativi nella modalità in cui l’ateneo intende disegnarli per realizzare il proprio piano. In questo
approccio alla gestione delle segreterie, il soggetto di riferimento (il cliente) non è lo studente, o meglio, solo lo studente, ma chiunque
mostri interesse alle proposte dell’ateneo.
L’utente (sia esso cliente, prospect o operatore) può scegliere di interagire con il sistema
adottando diversi strumenti, grazie all’implementazione di tecnologie multicanale:
• Internet, per il collegamento da casa;
• i dispositivi portatili (palmtop), che consentono un’ampia mobilità;
• gli SMS inviati tramite il cellulare, in alcuni specifici contesti operativi.
È verosimile e reale, oggi, pensare ad uno studente che nel corso del suo percorso accademico si presenti solo due volte di persona allo
sportello:
• la prima quando si immatricola, per ricevere il “kit di sopravvivenza”: libretto (con
valore di placebo per la famiglia) e la
smart card per accedere al sistema in forma
sicura;
• la seconda quando consegna la tesi in
segreteria (ed il… glorioso libretto).
Date queste premesse, si può ipotizzare che lo
sportello, la struttura fisica del front office,
venga progressivamente abbandonato per
lasciare il posto ad un front office virtuale. Per
disporre di un front office multicanale, rapido
e di facile accesso, però, è necessario un back
office opportunamente strutturato per poter
gestire in modo efficiente la logistica legata
alla didattica, agli orari dei docenti, all’allocazione delle aule e delle risorse in genere e alla
pianificazione delle prove d’esame. Inoltre,
l’opportunità concessa all’ateneo ed allo studente dalla riforma, di personalizzare l’offerta
didattica per il primo ed il proprio percorso di
studi per il secondo, (comunque sempre in
conformità a direttive generali stabilite dal
Ministero), dà luogo ad una proliferazione di
percorsi di studio, la cui validità ed aderenza
alle norme, non è gestibile se non attraverso
sistemi intelligenti, opportunamente predisposti utilizzando tecnologie necessariamente
flessibili.
In questo contesto, la scelta più complessa
notizie dal CINECA
compiuta da uno studente (aderire al vecchio o
al nuovo ordinamento, migrare da un corso
all’altro, trasferirsi, sospendere, riprendere o
di rinunciare alla carriera) non è resa possibile tanto da specifiche funzionalità che, per
quanto numerose, possono imbattersi in una
casistica non prevista, ma è in realtà governata da un disegno del sistema orientato alla
mappatura dei processi, personalizzabile in
base alla politica di offerta dell’ateneo.
Questa peculiarità di ESSE3 permette di supportare appieno il principio della contrattualità. Questo aspetto innovativo della riforma
consente di gestire con la massima trasparenza gli obblighi ed i diritti dello studente, in
previsione di assegnargli sempre più il ruolo
di utente/cliente.
Per gli atenei alla ricerca di uno strumento che
ne accresca il vantaggio competitivo, ESSE3
presenta sicuramente elementi di appeal:
• è disegnato per mappare i processi
dell’Università (e non per somma di funzioni);
• è orientato alla persona, che viene presa in
considerazione ben prima di divenire studente (non viene solo censita, ma vengono
rese possibili azioni specifiche di acquisizione del prospect e controllo sulle azioni
di marketing);
• supporta il principio di contrattualità (fra
studente ed ateneo);
• fornisce supporto implicito dell’ante e
post-riforma;
• fornisce supporto completo alla logistica
d’ateneo;
• è compatibile a strumenti di Business
Intelligence;
• è integrabile con banche dati esterne: quelle da generare, (CRUI, Alma Laurea, i
report dei Nuclei di valutazione interna...)
e quelle esistenti (ad esempio Universo);
• è accessibile da Client Windows, Browser
Internet, terminali wireless, SMS, smart
card:
• si appoggia su un’architettura a 3 livelli,
basata su un framework applicativo.
Quindi con ESSE3 è possibile:
• disegnare il manifesto degli studi;
• proporre l’offerta dell’ateneo;
• gestire gli interessati e supportare il reclutamento;
• strutturare piani di studio differenziati, con
controllo della validità;
• pre-iscrivere, immatricolare, pianificare ed
erogare attività didattiche, affrontare gli
esami, laureare, frequentare corsi post-laurea;
• monitorare le singole carriere ed i trend
evolutivi delle attività e delle persone.
Queste possibilità ribadiscono, evidenziandole, le grandi opportunità che la riforma dell’autonomia didattica offre agli atenei, ai quali
spetta il compito di interpretarla al meglio, per
migliorare i propri processi e le relazioni con
i propri utenti, e per poter competere con le
strutture che offrono servizi analoghi, siano
esse pubbliche o private, oppure, in ambito di
mobilità transnazionale, italiane o europee.
ESSE3 permette
di supportare
principio
della contrattualità
per gestire
con la massima
trasparenza
gli obblighi
ed i diritti
dello studente,
in previsione
di assegnargli
sempre più il ruolo
di utente/cliente
Per ulteriori informazioni:
http://www.cineca.it/esse3
[email protected]
19
notizie dal CINECA
La prima Scuola Estiva
di Computer Graphics
e Visualizzazione Scientifica
di Maura Melotti
Si è svolta in giugno al CINECA la prima
Scuola estiva di computer graphics e visualizzazione scientifica, che affianca la consolidata Scuola estiva di calcolo parallelo,
giunta quest’anno alla decima edizione.
La scuola è stata organizzata dal laboratorio
di visualizzazione grafica, il Vis.I.T, nell’ambito delle attività di calcolo ad alte prestazioni del CINECA.
L’idea di istituire uno specifico corso in
ambito di computer grafica è nata dall’esigenza di rispondere a specifiche richieste di
formazione nel campo della visualizzazione
ad alte prestazioni, e dalla consapevolezza
del ruolo strategico assunto dalla formazione
in tutti i contesti scientifico-organizzativi e
soprattutto in ambito tecnologico. La conferma del concreto interesse di studenti e ricercatori nei confronti dell’iniziativa è venuta
dall’alto numero di richieste di partecipazione: per i 24 posti disponibili sono pervenute
al CINECA oltre 300 domande. La selezione
è stata particolarmente impegnativa, ma la
scelta di limitare il numero dei partecipanti
ci ha consentito di seguire da vicino tutti gli
studenti e di fornire loro un’adeguata attrezzatura tecnologica, nonché di offrire a ciascuno di loro la possibilità di entrare personalmente in un Teatro Virtuale (l’unico in
Italia a disposizione della ricerca pubblica e
privata) e sperimentarne le potenzialità.
La scuola ha rappresentato un’occasione di
diffondere in ambito nazionale i risultati del
lavoro del CINECA nel campo della grafica
immersiva, e nello stesso tempo ci ha permesso di conoscere diverse realtà su territorio nazionale che già si occupano di grafica
20
tridimensionale. Al corso, infatti, hanno partecipato ricercatori, dottori di ricerca e dottorandi, oltre a laureati e laureandi, di diverse
discipline afferenti a diverse Università ed
Enti di ricerca su tutto il territorio nazionale.
In particolare, proprio l’eterogeneità dei settori di ricerca rappresentati ha creato terreno
fertile per lo scambio di esperienze e idee tra
persone che utilizzano strumenti di visualizzazione per scopi e ambiti molto diversi tra
loro, confermando la multidisciplinarità di
questa tecnologia.
La diversità degli ambiti di studio dei partecipanti è stata una delle cose più interessanti. Quando si va alle scuole o ai seminari si
trovano sempre persone con il nostro stesso
bagaglio di conoscenze. Al CINECA ho
conosciuto anche astronomi, geologi, mate-
notizie dal CINECA
matici ecc.. e vedere come lo stesso argomento possa essere utilizzato in maniera
diversa da così tante persone è stata una
delle cose più belle...
Nicola Moretto (Dipartimento di Elettronica
e Informatica, Università di Padova)
…è stato di grande utilità l’aspetto interdisciplinare: nonostante infatti i partecipanti
al corso avessero interessi e formazioni professionali molto diverse, l’efficacia del corso
si è manifestata proprio nel riuscire a dare
un’immagine a tutto tondo della computer
grafica e nel poter così soddisfare le diverse
esigenze di ciascun partecipante.
Giulia Vertecchi (Dipartimento di
Architettura e Analisi della Città, Università
di Roma La Sapienza).
Questa prima edizione della scuola non
aveva la pretesa di essere esaustiva rispetto
agli argomenti trattati: per approfondire gli
elementi di base della computer grafica non
sono certo sufficienti due settimane.
L’obiettivo del corso è stato fornire ai partecipanti una visione generale e concreta degli
strumenti attualmente disponibili nel campo
della visualizzazione ad alte prestazioni, ed
un orientamento nel mondo complesso ed
eterogeneo della computer grafica.
Il corso si è basato sull’integrazione delle
lezioni teoriche con le esercitazioni pratiche.
I principali argomenti trattati sono stati:
• concetti fondamentali di computer
graphics
• tecniche e strumenti di modellazione
• librerie e strumenti per la navigazione
real-time
• Virtual Reality: visualizzazione di
ambienti virtuali
• visualizzazione scientifica
In conclusione, il corso è stato importante
non tanto perché si è appreso ad usare un
software rispetto ad un altro, ma soprattutto
perché ha fornito ai partecipanti le basi per
potersi orientare nel mondo della computer
grafica, secondo i propri interessi e le proprie inclinazioni professionali.
Giulia Vertecchi (Dipartimento di
Architettura e Analisi della Città, Università
di Roma La Sapienza).
Ho trovato il corso molto interessante in
quanto mi ha fornito una visuale ad ampio
spettro sulle tecniche di visualizzazione! Le
informazioni raccolte mi sono servite per
ampliare la mia “Cultura di Visualizzazione
Dati” in senso lato, sia scientifica che non
scientifica. Ora mi rendo conto molto meglio
delle difficoltà, ma soprattutto del valore di
una visualizzazione rispetto ad un’altra.
Massimiliano Pasqui (C.N.R.- I.A.T.A/
Laboratorio per la Meteorologia e la
Modellistica Ambientale - Regione Toscana,
Firenze)
L’entusiasmo con cui gli studenti hanno
affrontato l’impegno - non indifferente - dei
dieci giorni di lezioni full time è segno che
gli sforzi fatti per l’organizzazione hanno
dato buoni frutti. Al termine del corso, infatti, abbiamo ricevuto dai partecipanti commenti molto positivi e costruttivi che ci permetteranno di migliorare l’offerta formativa
per il prossimo anno.
“Ho partecipato con molto piacere alla 1ˆ
Scuola estiva in computer graphics.
Approfondire le tematiche della visualizzazione scientifica e della realtà virtuale è stata
un’esperienza molto istruttiva e stimolante.
Ho appreso come creare mondi virtuali e
come mostrare ed analizzare graficamente i
dati scientifici. Sono molto grato agli organizzatori della scuola per la strumentazione
tecnica messa a disposizione; in particolare
ho apprezzato molto il teatro virtuale, ed i
docenti molto preparati e sempre disponibili.
Partecipare alla scuola è stata anche un’ottima occasione di incontro con altri ricercatori, consentendomi di creare nuove conoscenze e nuovi scambi di conoscenze scientifiche”
Roberto Marmo (Scienze dell’Informazione,
INFM e Università di Salerno)
La seconda Scuola estiva di computer
graphics e visualizzazione scientifica si terrà
nel 2002 in giugno.
Le modalità per l’iscrizione saranno rese
note tramite il sito del CINECA nella sezione dedicata a corsi e formazione.
Per ulteriori informazioni:
[email protected]
21
notizie dal CINECA
Il sistema di gestione per la qualità
del CINECA adotta i principi
organizzativi della norma europea
ISO 9001:2000
di Elena Mainardi
L’ultima edizione
della norma
ISO 9000
modifica
profondamente
l’impostazione
della vecchia
edizione,
facilitandone
l’applicazione
anche al mondo
dei servizi
22
La norma europea ISO 9001:2000, che detta
i requisiti di un modello di gestione per la
qualità adattabile a qualsiasi tipologia di
organizzazione, è entrata a far parte del sistema qualità del CINECA quale scelta strategica della direzione, volta ad ottimizzare i processi principali processi del Consorzio.
Il mese di Novembre 2001 ha rappresentato
per il CINECA una tappa importante in quanto, a seguito della verifica ispettiva svolta
dall’organismo di certificazione “Cermet”, è
stato raggiunto l’obiettivo dell’ottenimento
della certificazione del sistema di gestione
aziendale, in conformità alla norma UNI EN
ISO 9001:2000.
Il conseguimento della certificazione non
rappresenta però per il CINECA un punto di
arrivo, in quanto, il sistema di gestione per la
qualità implementato dovrà necessariamente
adattarsi alle mutevoli esigenze interne ed
esterne e dunque seguire un iter di evoluzione continua. Le norme ISO 9000, serie di
norme nata per far fronte alle esigenze organizzative del mondo manifatturiero, sono
risultate nel tempo difficilmente adattabili
alle modalità operative tipiche delle aziende
di servizi.
L’ultima edizione della norma ISO 9000, che
risale al dicembre del 2000, modifica profondamente l’impostazione dell’edizione del
1994, agevolandone l’applicazione anche al
mondo dei servizi. Inoltre la nuova norma
supera la vecchia cultura di conformità a
modelli e procedure per aderire ad una nuova
cultura, fondata sull’efficacia delle azioni e
sui risultati.
Il CINECA, anche in considerazione del
costante ampliamento e diversificazione del
proprio target di riferimento, ha intrapreso
con convinzione la strada della certificazione
ISO 9001:2000, cogliendone i requisiti fondamentali a garanzia di una piena soddisfazione del cliente e del miglioramento continuo.
L’obiettivo “certificazione”, ha rappresentato
per il CINECA l’occasione per analizzare e
riorganizzare i propri processi produttivi, in
un’ottica di razionalizzazione della struttura
organizzativa e di rafforzamento dell’efficienza interna e della competitività sul mercato.
Il percorso è stato agevolato dalla scelta iniziale di realizzare una soluzione informatica
a supporto del sistema di gestione per la qualità, gradualmente integrabile con parte del
sistema informativo preesistente. Ottenere un
certificato di conformità ad una norma di
riferimento, significa infatti anche produrre
un insieme di documenti e registrazioni a evidenza oggettiva dello svolgimento di determinate attività.
Il CINECA non poteva che optare per un
sistema documentale non cartaceo, completamente basato sulla tecnologia web quale
interfaccia all’applicazione che alimenta il
data base della qualità. L’esperienza di
notizie dal CINECA
molte aziende insegna che spesso la complessità della gestione della documentazione
cartacea ne scoraggia l’aggiornamento e le
procedure rischiano di diventare documenti
privi di significato, archiviati e tenuti sotto
controllo dal responsabile qualità.
Un’accurata analisi iniziale dei processi principali e di supporto, sostenuta da un fattivo
coinvolgimento del personale, ha contribuito
a plasmare il sistema informativo per qualità
del CINECA sui propri processi.
Il sistema informativo per la qualità
Il processo di informatizzazione del sistema
qualità del CINECA è stato sostenuto dalla
consapevolezza che le prestazioni e l’efficienza di un’organizzazione dipendono sempre più dal sistema informativo, strumento
indispensabile per gestire e diffondere tempestivamente tutte le informazioni necessarie
a garantire il rispetto delle regole adottate.
Un’accurata analisi delle esigenze informative del CINECA ha consentito di individuare
i flussi aziendali critici, idonei a trarre consistenti benefici da una gestione informatizzata e distribuita. Il CINECA non ha automatizzato solamente l’iter di controllo, approvazione e distribuzione dei documenti (manuale della qualità, procedure e istruzioni operative), ma si è subito orientato ad una soluzione tecnologica più completa, in grado di
gestire e analizzare i dati aziendali.
La gestione elettronica dei dati del sistema
qualità, infatti, consente un rapido recupero
ed una condivisione di informazioni, che
vengono rese disponibili nel momento stesso
in cui l’utente interagisce con il sistema.
Dopo lo studio di alcune soluzioni tecnologiche presenti sul mercato, il CINECA ha scelto di realizzare internamente un applicativo
web based per la gestione della documentazione e dei dati del proprio sistema qualità. In
fase di analisi, si è tenuto conto dell’esigenza
di realizzare un sistema informatico in grado
di mutare rapidamente in funzione delle continue esigenze di adattamento dei processi.
Gli elementi cardine della soluzione informatica realizzata sono:
• una Intranet aziendale
• un’architettura del sistema parametrizzabile e modulare
• un ambiente informativo web based
La scelta della Intranet ha notevoli vantaggi
fra cui quello di poter operare su piattaforme
di diversa tipologia, consentendo agli utenti
di accedere all’applicazione, indipendentemente dall’hardware e dal sistema operativo
utilizzato.
L’impostazione modulare e parametrizzabile
dell’applicativo è invece volta ad assecondare l’esigenza di flessibilità e l’obiettivo di
accrescimento nel tempo del sistema informativo. La modularità adottata in fase di sviluppo dell’applicativo consente una pronta
rispondenza alle esigenze gestionali, informative ed economiche dell’organizzazione, e
facilita i successivi interventi di manutenzione evolutiva volti alla personalizzazione ed
all’ampliamento delle funzionalità del sistema.
Infine, l’ambiente informativo web based
consente al personale di accedere alle varie
funzioni attraverso il browser: ciò favorisce
l’interazione con il sistema, grazie anche alla
realizzazione di un interfaccia graficamente
accattivante e di facile utilizzo.
Il CINECA
ha scelto
di realizzare
internamente
un applicativo web
based
per la gestione
della
documentazione
e dei dati
del proprio sistema
qualità
Il sistema informativo per la qualità e
i flussi comunicativi interni
L’implementazione di un sistema di gestione
per la qualità conforme ai requisiti della
norma ISO 9001:2000 ha accresciuto l’esigenza di informare, motivare e coinvolgere
efficacemente tutto il personale, attraverso
un’idonea impostazione dei flussi comunicativi.
Un sistema informativo, adeguatamente progettato per gestire progressivamente tutti i
processi critici dell’organizzazione, dovrebbe assicurare un’efficace ed efficiente circolazione delle informazioni.
Questa visione è supportata anche dalla
nuova norma ISO 9001:2000 che valorizza il
ruolo della comunicazione interna, nella
sezione dedicata alla responsabilità della
direzione. In tale contesto, anche la comunicazione interna diventa un processo strategico, in grado di fornire valore aggiunto all’organizzazione.
Una visione sistemica dell’organizzazione,
composta da processi integrati, non può prescindere da uno specifico progetto di comu-
Una visione
sistemica
dell’organizzazione,
composta
da processi fra
di loro integrati,
non può
prescindere da uno
specifico progetto
di comunicazione
interna, coerente
con le strategie
aziendali
23
notizie dal CINECA
Il sistema
di gestione
per la qualità
deve divenire parte
integrante
del sistema
di gestione
complessivo
del Consorzio
e deve poter fornire
ai centri decisionali
informazioni
significative
e tempestive
24
nicazione interna, coerente con le strategie
aziendali.
Per il CINECA diventa dunque determinante
collocare il sistema informativo per la qualità
al centro del sistema comunicativo, in vista
di una graduale integrazione con il sistema
informativo nella sua globalità.
Tale processo di integrazione non è ovviamente immediato: è necessario un periodo di
studio e sperimentazione delle procedure
volto ad evidenziare eventuali elementi
informativi ridondanti ed i possibili margini
di integrazione e razionalizzazione.
Il CINECA sta ora affrontando l’integrazione
di alcuni aspetti connessi alla gestione delle
richieste del personale, gestiti nell’ambito
del proprio sistema informativo di GEstione
delle RIchieste dei Dipendenti GERID con il
sistema informativo ISO per la gestione della
qualità, entrambe basati su interfacce web.
L’organizzazione dell’informazione
Per una corretta impostazione e strutturazione del sistema informativo, si è partiti dalla
considerazione che le nuove norme ISO
9001:2000 abbandonano il concetto di assicurazione qualità per adottare quello di
gestione per la qualità. Il sistema di gestione per la qualità deve dunque divenire parte
integrante del sistema di gestione complessivo del Consorzio e deve poter fornire ai centri decisionali informazioni significative e
tempestive. La nuova norma esalta la centralità del raggiungimento degli obiettivi ed
enfatizza gli aspetti di analisi e misurazione
quantitativa ed economica dei dati gestionali, dando così un notevole impulso al processo di valorizzazione del ruolo dell’information technology nella gestione per la qualità:
non più semplice supporto al responsabile
qualità, ma indispensabile strumento operativo per la gestione complessiva dell’azienda.
Il portale del sistema qualità del CINECA è
organizzato in diverse aree, fra cui quelle
principali sono l’area documentale e l’area
di accesso alla modulistica
Per ciascuna area sono stati implementati
automatismi di protezione fondati su un
sistema di autenticazione dell’utente, tramite username e password, che prevede la pos-
notizie dal CINECA
sibilità di abilitare ad azioni, privilegi ed
accessi ai documenti, coerentemente con i
ruoli e le responsabilità assegnate al personale.
• L’area documentale costituisce il punto
d’accesso alla documentazione aggiornata
del sistema qualità, che si compone del
manuale della qualità, delle procedure di
settore, delle procedure trasversali e di
supporto e delle istruzioni operative,
redatte utilizzando un comune programma di videoscrittura.
L’intero sistema documentale è stato
implementato in modo da consentire
un’agevole navigabilità tra i documenti,
sfruttando le potenzialità degli ipertesti:
le procedure gestionali sono infatti caratterizzate da collegamenti ipertestuali per
l’accesso diretto ai form da utilizzare per
le registrazioni della qualità.
Il responsabile dell’aggiornamento del
sito ha a disposizione una serie di funzionalità volte alla pubblicazione degli
aggiornamenti della documentazione e
all’eliminazione dei documenti obsoleti.
• L’area di accesso alla modulistica rap-
presenta il fulcro del sistema informativo.
La gestione informatizzata delle registrazioni della qualità è una scelta quasi inevitabile per le organizzazioni che devono
effettuare elaborazioni di dati in tempo
reale, a supporto del delicato processo
decisionale. L’applicativo per la gestione
della modulistica realizzato dal CINECA
mette a disposizione dell’utente form a
supporto dei processi critici per la qualità.
Ad ogni attività descritta nelle procedure,
corrisponde generalmente un elenco di
registrazioni da produrre, ad evidenza
oggettiva dello svolgimento di determinate attività.
I form costituiscono lo strumento per l’inserimento delle registrazioni della qualità
e nel contempo l’interfaccia utente per la
consultazione dei dati e la produzione di
statistiche. L’utente può aggiornare o
interrogare la banca dati senza dover interagire direttamente con il software che la
gestisce e senza dover utilizzare un particolare linguaggio di programmazione.
L’area di accesso alla modulistica mette a
disposizione dell’utente diversi tipi di
I form web based
costituiscono lo
strumento per
l’inserimento di
una registrazione
della qualità e nel
contempo
l’interfaccia utente
per la consultazione
dei dati
e la produzione
di statistiche
25
notizie dal CINECA
form, fra cui quelli per la registrazione
dei reclami del cliente e non conformità,
le azioni correttive e preventive, quelli
per la valutazione iniziale ed il controllo
successivo del fornitore, quelli da utilizzare per le attività di progettazione e sviluppo, per la pianificazione e registrazione della formazione ed addestramento
fornito al personale.
Il portale ISO
del CINECA verrà
ulteriormente
arricchito
inserendo un’area
dedicata
alla formazione
a distanza, su temi
connessi
alla qualità
26
Gli sviluppi futuri
Il portale ISO del CINECA verrà ulteriormente arricchito inserendo un’area dedicata
alla formazione a distanza, su temi connessi
alla qualità. È infatti innegabile che il perno
della condivisione ed evoluzione di un
Sistema Qualità sia proprio la formazione, a
qualsiasi livello dell’organizzazione. Anche
la nuova norma ISO 9001:2000 enfatizza il
ruolo della formazione e la necessità di valutarne l’efficacia. Un’area di formazione a
distanza, supportata dal web aziendale, sarà
in grado di condensare in un unico strumento potenzialità di intervento differenziate,
mettendo a disposizione degli utenti diverse
metodologie di apprendimento fra cui:
• percorsi formativi multimediali
• test online per l’autoverifica dell’apprendimento
• correzione automatica delle esercitazioni
• consultazione di documenti ipertestuali e
download di documentazione
• partecipazione a forum di discussione
• interazione con il docente
• link ipertestuali a siti web di interesse sui
temi della qualità
È innegabile che l’impegno iniziale che
un’organizzazione deve affrontare per informatizzare il proprio sistema di gestione per la
qualità, soprattutto se parte da un basso
livello preesistente di informatizzazione
delle attività ordinarie, può essere notevole.
L’esperienza del CINECA però ha dimostrato che se il sistema di gestione per la qualità
ed il sistema informativo che lo supporta
evolvono congiuntamente, il mantenimento
nel tempo della conformità ai requisiti e l’obiettivo del “miglioramento continuo” diventano mete più facilmente perseguibili.
notizie dal CINECA
Dal web hosting al
managed hosting:
il web diventa cruciale
di Gianluca Diegoli (Hosting Product Manager, Nextra)
Provate ad accedere a un sito web lento
nella risposta o non raggiungibile e noterete
quanto velocemente la vostra pazienza si
esaurirà: come in una fila in autostrada,
avrete la tentazione di trovare immediatamente un’altra destinazione e un’altra strada (e probabilmente di non ripassare mai
più per la precedente). Le ricerche individuano in soli 5 secondi l’attesa sostenibile
da parte del visitatore prima di cliccare
verso un’altra meta.
Il sito web (e tutte le applicazioni web collegate) sono ormai attività strategiche nel
business: ogni cliente che cambia strada, o
riceve una prima impressione negativa, è
una perdita di immagine e di ricavi futuri, e
questo non vale solo per il mondo consumer, ma anche e soprattutto nei confronti
dei clienti nel mercato business (prospect).
Per assicurare che i siti web siano sempre
veloci e sempre presenti sulla Rete, la soluzione è conferire la gestione all’Internet
Service Provider (ISP), con diverse modalità, portando così i siti sempre più vicini
agli incroci principali di Internet
(Exchange, come il MIX di Milano), e in
server farm sempre più sicure e affidabili, e
quindi, sotto ogni punto di vista, verso i
visitatori.
Inizialmente, viste le necessità limitate
delle aziende nella prima fase dell’esplosione del web, le offerte si sono concentrate
sull’hosting condiviso, generalmente chiamato web hosting o shared hosting. Al crescere delle richieste di outsourcing delle
aziende, della complessità delle applicazioni e quindi delle problematiche di sicurezza,
il focus si sta dirigendo rapidamente verso
l’hosting dedicato: un server interamente
dedicato (Windows 2000, Linux e Solaris
sono le scelte più comuni) installato e gestito nelle componenti fondamentali dall’ISP
(managed hosting), e quindi adatto ad applicazioni (e gestione di dati) importanti e personalizzate, applicazioni che hanno necessità di sostenere elevati picchi di traffico, di
sistemi di sicurezza particolari e disponibilità oltre il 99.5% del tempo.
La scelta migliore tra hosting condiviso e
hosting dedicato dipende da specifiche
necessità: un sito web con visitatori limitati
potrebbe beneficiare di un servizio di
hosting condiviso, tramite il quale è collocato su un server assieme ad altri siti web,
senza perdite di performance. Questa scelta
si adatta alle necessità delle piccole aziende,
o a siti con complessità limitata e non mis-
Il focus si sta
dirigendo
rapidamente verso
l’hosting dedicato:
un server
interamente
riservato installato
e gestito nelle
componenti
fondamentali
dall’Internet
Service Provider
27
notizie dal CINECA
La qualità,
la velocità
e l’affidabilità dei
servizi che offrono
i fornitori
di hosting
dipendono dalla
collocazione, linee
di accesso e dalla
potenza dei server
e dall’accuratezza
della gestione
tecnica
dell’infrastruttura
28
sion critical.
Siti con alto livello di traffico (e magari
necessità di banda garantita), elevato spazio
disco occupato, o con necessità di applicazioni complesse o di parametri di sicurezza
personalizzati vanno collocati in hosting
dedicato, tramite il quale l’azienda può
gestire autonomamente i contenuti, senza
altre preoccupazioni. La gestione del
software e dei contenuti, a seconda delle
esigenze e delle conoscenze dell’azienda,
può essere in carico al cliente stesso o
all’ISP, mentre la parte di manutenzione
dell’hardware e del network è interamente a
carico del provider, che è in grado inoltre di
gestire altri servizi (load balancing, disaster
recovery, firewall).
Sul mercato esistono molteplici fornitori di
hosting: la qualità, la velocità e l’affidabilità
dei servizi che offrono dipendono dalla collocazione dei server (gestiti o di terzi), dalle
linee di accesso ai server (numero e banda
disponibile), dalla potenza dei server (rapportata, in caso di hosting condiviso, dal
numero di clienti ospitati) e dall’accuratezza della gestione tecnica dell’infrastruttura.
Ogni azienda che fa business sul web deve
curare attentamente come è ospitato il proprio sito (quanto è vicino ai visitatori, tempi
di raggiungibilità, su quali server, con quali
sistemi di sicurezza fisica e di rete).
Alcuni operatori minori offrono ospitalità a
basso costo su server connessi con singole
linee che non possono offrire garanzie sufficienti di banda larga e flessibile, nonché di
sicurezza.
Altri offrono spazio collocato fisicamente
negli USA: questo può degradare le performance e l’esperienza di visita degli utenti
non residenti negli Stati Uniti, oltre ai problemi legati al fuso orario nei tempi di
fermo di manutenzione, per non parlare
delle difficoltà di ottenere supporto in caso
di interruzione o degrado del servizio.
Sono, in definitiva, servizi adatti solamente
al mercato consumer o Small Office/Home
Office, che non fanno ancora del web un
fattore business critical.
Dal punto di vista delle aziende, i motivi
che rendono vantaggiosa la soluzione
hosting rispetto a quella in-house sono
diversi. Sicuramente il più importante è che
in questo modo l’azienda focalizza le proprie risorse umane ed economiche sul proprio core business, altri possono essere:
• accesso più veloce: la vicinanza agli
exchange comporta migliori prestazioni
e più banda a disposizione, risparmiando
su linee dedicate;
• minori costi generali: è spesso la ragione
principale per decidere di utilizzare
hosting. Molte aziende possono condividere le facilities dei data center, i volumi
di acquisto di server, software, capacità
di banda, dell’ISP; secondo l’analisi
della Morgan Stanley Dean Witter, è
possibile risparmiare fino all’80 % del
costo totale di possesso (TCO);
• costi certi: la certezza del costo, espresso da un canone annuo globale, migliora
la capacità di previsione finanziaria e
limita i rischi di costi fuori controllo.
Con la gestione interna, il costo è imprevedibilmente variabile;
• nessun problema di competenze tecniche: viene delegato all’esterno il compito di cercare le persone con competenze
specialistiche. Il personale interno gestisce i contenuti, quindi con limitate
necessità di training, mentre il provider
gestisce, con vari livelli di servizio, la
connettività, i sistemi hardware, il sistema operativo, l’assistenza tecnica, il
disaster recovery e le problematiche di
sicurezza;
• affidabilità garantita: contrariamente alle
soluzioni interne, si può godere di un
livello di servizio garantito nella gestione 24 ore su 24 dei data center, costruiti
con alti livelli di ridondanza nei sistemi
critici come connettività, corrente elettrica, rilevamento e soppressione di
fumo e incendi, condizionamento, sicurezza fisica anti-intrusione;
• tempi di implementazione: i server sono
già pre-testati, si può quindi risparmiare
tempo, consentendo così risultati concreti e più rapidi;
• sicurezza: infrastrutture di management
e di monitoraggio allo stato dell’arte
consentono di garantire un alto livello di
sicurezza contro tentativi di intrusione,
malfunzionamenti, guasti.
• scalabilità e aggiornamenti: si può deci-
notizie dal CINECA
dere l’infrastruttura (sia dei server che
della banda) a seconda delle necessità
immediate, con la possibilità di scalare
senza traumi, in modo graduale.
Le aziende italiane cominciano a recepire
questi vantaggi: i più importanti istituti di
analisi di mercato e consulenza in ambito di
information & communication technology
del mondo prevedono, conseguentemente
alla criticità ed alla crescente quantità di
contenuti sulla Rete, una crescita media
annua del 57% fino al 2004 di questi servizi. Gran parte di questo mercato, viste le
economie di scala, sarà occupato dai grandi
ISP nazionali, mentre usciranno dal mercato gli operatori più piccoli.
All’interno dei servizi di hosting, la parte
maggiore sarà occupata dei servizi di
hosting dedicato, che beneficeranno dell’interesse per soluzioni di e-business delle
grandi e medie aziende. L’hosting condiviso continuerà a crescere per numero di
aziende presenti, trainato dalla crescente
presenza sul web delle aziende piccole o
individuali, mentre la maggior parte delle
aziende evolute valuterà sempre più il passaggio a soluzioni di managed dedicated
hosting.
Per ulteriori informazioni:
http://www.nextra.it/solutions/presence/
hosting.html
[email protected]
29
notizie dal CINECA
Applicazioni
di Cluster Linux
di Stefano Martinelli, Marco Pederboni, Stefano Spitoni
Il sistema operativo Linux sta emergendo
come piattaforma alternativa per l’estrema
flessibilità e adattabilità in molti campi di
applicazione e per la capacità di sfruttare
hardware a basso costo con un rapporto
prezzo/prestazioni ad oggi ancora vantaggioso rispetto ai sistemi proprietari.
I campi di applicazione di un sistema Linux
sono molto ampi: High Performance
Computing (HPC), web/mail/dns server,
database server, firewall, fileserver in ambito UNIX/Windows come alternativa a soluzioni NT.
Presentandosi come piattaforma software
Un cluster
è un insieme di nodi
(singole macchine),
anche
con caratteristiche
diverse, che vengono
visti dai client
come un unico
server virtuale
30
ormai non più acerba, nonché gratuita,
Linux è in grado di offrire a corredo una
vastissima gamma di software, sia open
source (seguendo il modello di sviluppo di
Linux stesso) che proprietario. Queste sono
le ragioni che ne hanno decretato la diffusione e che, ormai, hanno reso Linux una
piattaforma di riferimento in tutti gli ambiti
dell’information technology, tanto che la
maggior parte dei processori e software
commerciali sono compatibili con Linux.
È tuttavia chiaro che in un ambiente di produzione non è richiesta la sola fruibilità, ma
sono indispensabili anche la robustezza,
l’affidabilità e la scalabilità del sistema.
È stato quindi interessante avviare una sperimentazione per verificare l’effettiva possibilità di utilizzo di server Intel/Linux per
applicazioni in alta affidabilità/disponibilità
e per applicazioni di calcolo scientifico.
Benefici dell’uso di un cluster
Le caratteristiche di un cluster
Un cluster è un insieme di nodi (singoli elaboratori), anche con caratteristiche diverse,
che vengono visti dai client come un unico
server virtuale.
Un cluster può essere impiegato principalmente per:
• aggregare potenza: quando servono
maggiori risorse, si aggiungono nodi al
cluster e le prestazioni in termini di
capacità computazionale aumentano.
• accrescere l’affidabilità: se uno o più
nodi smettono di funzionare, i servizi
forniti possono migrare su altri nodi del
cluster, o essere ridistribuiti su altri server, in modo del tutto trasparente ai
notizie dal CINECA
client. Di conseguenza è possibile anche
fare manutenzione ad un nodo senza
dover fermare i servizi attivi ospitati,
semplicemente spostandoli manualmente su un altro nodo del cluster.
Si presenta quindi come un sistema modulare, facilmente espandibile e, in genere, a
costi relativamente contenuti.
Servizio inteso come insieme di risorse
Ad ogni servizio fornito dal cluster viene
associato un indirizzo IP, un’applicazione
che eroga il servizio e spazio disco su cui
stanno i dati di questa applicazione: se il
servizio erogato dal cluster è un sito Web,
avremo un indirizzo IP del sito, l’applicazione che lo gestisce sarà un server http (ad
esempio Apache), infine, sullo spazio disco
saranno memorizzate le pagine del sito e gli
eventuali script.
Ciascun nodo del cluster è in grado di fornire le risorse necessarie, quindi il servizio
non è legato a nessun nodo in particolare.
Questa è la prerogativa dell’alta affidabilità:
se un servizio, definito da un determinato
insieme di risorse, in un certo momento è
fornito da un nodo e questo smette di funzionare, basterà migrare l’insieme di risorse
su un altro nodo in modo del tutto trasparente.
Problematiche tecnologiche
nell’impiego di cluster Linux
Integrità dei dati
Finora abbiamo considerato solo l’aspetto
della molteplicità dei nodi. Tuttavia, a fronte di questa molteplicità, affinché le applicazioni che servono a fornire i servizi del
cluster possano operare correttamente è
necessario che i dati utilizzati dalle applicazioni non siano un punto di debolezza per il
sistema. Pertanto, per quel che riguarda
l’integrità dei dati sui dischi è fondamentale garantire una certa ridondanza usando
tecniche di mirroring sia hardware che
software mediante RAID o altre tecniche di
data replication. In questo ambito, Linux
supporta controller RAID hardware di
diversi costruttori e fornisce a livello kernel
il supporto per RAID software.
Dal punto di vista software, poi, è impor-
tante garantire la consistenza del filesystem
in cui si trovano i dati anche a seguito di
improvvise cadute del sistema, in particolare nel caso di sistemi in High Availability
(HA). A tale scopo vengono usati filesystem
detti journaled, che minimizzano il tempo
necessario per il controllo dell’integrità dei
dati, velocizzando così l’acquisizione dei
dischi e dei filesystem da parte degli altri
nodi. In un filesystem journaled viene tenuta traccia di tutte le modifiche. Il controllo
dell’integrità dei dati è estremamente veloce, poiché non è necessario controllare tutto
il filesystem, ma soltanto le ultime operazioni.
I filesystem Journaled disponibili per Linux
sono numerosi. Tra questi: ReiserFS basato
su un algoritmo di balanced tree che offre
alte prestazioni, ext3 che fornisce compatibilità all’indietro con il filesystem finora
ufficiale di Linux, l’ext2. Sono disponibili
anche il porting per Linux di JFS di IBM, e
di XFS di SGI.
Condivisione dei dati
Alcune caratteristiche, che per sistemi single image sono di facile implementazione,
divengono certamente più complesse in
ambito cluster. Quella principale è il data
sharing: la visione di uno storage comune
da parte di tutti i nodi del cluster, con prestazioni all’altezza delle altre componenti
del sistema. In particolare, in ambito HA, la
scelta di uno storage condiviso esterno ai
nodi non è opzionale, ma costituisce elemento integrante dell’architettura.
Questo è un problema a cui la tecnologia
hardware può dare una soluzione (vedi l’emergente tecnologia SAN).
È tuttavia innegabile che il data sharing
costituisca un problema di tecnologia
software che i vari vendor di cluster si trovano ad affrontare per offrire delle soluzioni funzionali, alcune delle quali già disponibili sul mercato (GPFS di IBM, TrueCluster
di COMPAQ, CXFS di SGI).
Anche per Linux sono già presenti soluzioni in questo ambito (Global File System
GFS di Sistina, o il porting per Linux di
GPFS di IBM), anche se manca una consolidata esperienza sul campo.
Tuttavia, lo sviluppo di tecnologie software
In ambito high
availability,
la scelta
di uno storage
condiviso esterno
ai nodi non
è opzionale
ma costituisce
elemento integrante
dell’architettura
31
notizie dal CINECA
per i cluster muove i vendor verso una convergenza tecnologica, così che soluzioni
ormai già abbastanza consolidate sulle proprie piattaforme proprietarie vengono riproposte con uno sforzo relativo anche su sistemi Linux.
Il punto di forza di Linux in questo senso
risiede proprio nella sua neutralità rispetto
ai vendor, consentendo all’utente di non
vincolare la scelta della piattaforma software per le proprie applicazioni alla scelta dell’hardware.
Il CINECA
insieme ad INFM,
ha recentemente
acquisito da IBM
un cluster Linux
di tecnologia
Intel-based
di ragguardevoli
dimensioni che
costituisce ad oggi
il più grande
cluster Linux
a disposizione
della ricerca
scientifica in Italia
Amministrazione di un cluster
Un altro aspetto in cui emerge la maggiore
complessità di un cluster rispetto ad un
sistema single image è la gestione: l’amministrazione dei singoli nodi che lo compongono, con l’aggiunta della complessità dell’infrastruttura software che integra i nodi
stessi. L’impegno e la complessità di gestione di un cluster non sono quindi equivalenti all’impegno richiesto dall’insieme dei
nodi considerati come entità separate, bensì
possono essere maggiori o minori a seconda
della bontà del disegno del cluster stesso e
della qualità del software a supporto.
Al momento sono disponibili diversi tool
per Linux che aiutano nella gestione (a partire dall’installazione fino alle attività di
routine) ma tuttavia manca uno standard.
Quindi, nonostante alcuni sistemi di gestione si stiano affermando tra gli utenti per le
loro qualità (ad esempio OSCAR o Xcat), è
compito del gestore del sistema selezionare
tra i tool disponibili quelli che riescono a
rendere più rapide e sicure le operazioni di
gestione e manutenzione.
Anche in questo caso, software proprietari
consolidati stanno per essere portati in
ambiente Linux (CSM-PSSP di IBM, ad
esempio).
Ambiti di applicazione
di cluster Linux
High performance computing
La composizione di batterie di sistemi
Linux di dimensioni medio piccole è ormai
relativamente diffusa nell’ambito della
ricerca scientifica. Il CINECA, insieme ad
INFM, ha recentemente acquisito da IBM
32
un cluster Linux di tecnologia Intel-based di
ragguardevoli dimensioni che costituisce ad
oggi il più grande cluster Linux a disposizione della ricerca scientifica in Italia: un
cluster di 64 nodi IBM x330 biprocessore
Pentium III a 1.13 GHz, interconnessi dalla
rete ad alte prestazioni MyriNet per la
comunicazione tra processi paralleli.
Questo elaboratore è un banco di prova su
cui misurare le capacità in ambito high
performance di Linux, verificando gli
aspetti di gestione, di connettività e di
input/output in cui questo tipo di piattaforme sembrano essere ancora meno progredite rispetto alle soluzioni proprietarie, ma
danno anche la possibilità alla ricerca scientifica di esplorare su ampia scala le performance e la scalabilità delle applicazioni che
hanno trovato posto fino ad ora solo sui cluster dipartimentali di dimensioni più contenute.
Alta affidabilità
Attualmente, Linux fornisce diverse soluzioni per creare dei cluster in alta affidabilità, sia open source che proprietarie.
Le possibilità di questo sistema operativo
sono molteplici, e spesso si riescono ad
ottenere le stesse caratteristiche di sistemi
più costosi.
Ci sono soluzioni come Linux Virtual
Server, un cluster formato da un bilanciatore di carico che distribuisce le richieste a
diversi server reali, con caratteristiche di
alta affidabilità e scalabilità, basato su altri
software open source come Heartbeat, Mon
per monitorare le risorse di sistema, o Fake,
per gestire gli IP virtuali. Linux Virtual
Server può usare Coda, un filesystem realmente condiviso e distribuito con caratteristiche di tolleranza ai guasti. Nella configurazione base dei cluster, infatti, i dischi non
vengono realmente condivisi, ma ogni partizione viene data in uso esclusivo ad un
nodo. Con Coda, o altri filesystem condivisi come GFS, invece, si può accedere ai
dischi da più nodi contemporaneamente sia
in lettura che in scrittura.
Dalla versione 2.4.10 del kernel di Linux, è
disponibile anche il supporto per il Logical
Volume Manager, che permette di creare dei
filesystem più grandi rispetto alla capacità
notizie dal CINECA
del singolo disco, unendo più dischi e permettendo di ampliarlo o ridurlo a seconda
delle esigenze.
Per creare i propri cluster personalizzati
sono disponibili varie soluzioni chiavi in
mano, simili ai prodotti per i sistemi operativi proprietari.
Questi prodotti possono essere a pagamento
come Lifekeeper, open source come Failsafe
della SGI, oppure sono disponibili anche
soluzioni miste come ConvoloCluster, commerciale, ma basato su Kimberlite, che
invece è open source.
La sperimentazione del CINECA
su cluster ad alta affidabilità
I risultati
Per la prima fase della sperimentazione,
sono stati provati due prodotti, uno commerciale e uno open source, ottenendo i
risultati migliori con il software commerciale.
Il cluster è stato creato con due IBM
Netfinity 3000 identici con due differenti
distribuzioni RedHat 6.2 con kernel 2.2.x e
RedHat 7.1 con kernel 2.4.x. L’hardware
installato su ognuno dei due computer comprende 2 schede di rete, 1 scheda SCSI un
cavo seriale per gestire l’heartbeat che collega i due elaboratori e 2 dischi condivisi
esterni collegati su un unico bus SCSI.
Nativamente, il software provato permette
di configurare tutti i parametri necessari per
il funzionamento e il monitoraggio di applicazioni come DB2, Oracle, MySQL,
Oracle, Apache, Print Services, Sendmail e
NFS. Sono disponibili strumenti che permettono di configurare IP Virtuali, file
system condivisi e script di partenza e arresto delle singole applicazioni, in modo da
poter creare i propri servizi in alta affidabilità anche se non originariamente previsti.
Per i primi test sono stati definiti tre gruppi
di risorse per i servizi da sperimentare: NFS
e Samba per testare un file server HA e
Apache per il WEB. Mediante le utility del
software è stato provata la migrazione
manuale dei servizi da un nodo all’altro,
simulando quindi la messa in manutenzione
di un nodo.
Sono poi stati simulati guasti spegnendo
all’improvviso un nodo, staccando alcuni
cavi di rete, il cavo seriale e spegnendo un
disco. A questi eventi, il cluster ed i servizi
hanno continuato a funzionare con rallentamenti appena percettibili da parte dei client.
I client usati sono stati di tipo diverso:
Windows 2000, Sun Solaris e Linux, senza
che ci fossero differenze di comportamento
o problemi nell’uso dei servizi.
Conclusioni
Questi primi test dimostrano l’accresciuta
maturità del sistema operativo Linux per
applicazioni mission critical. Durante il
setup dell’elaboratore HPC a 64 nodi è stato
possibile apprezzare l’efficienza dei tool di
installazione e gestione, inserendo l’elaboratore nell’ambiente di produzione preesistente, senza riscontrare alcun problema
sostanziale, personalizzandolo alla stregua
delle altre piattaforme senza particolari vincoli.
Supportati da questi risultati, si prevede di
adottare a breve simili soluzioni per alcuni
nostri servizi e siti web particolarmente critici proseguendo nell’attività di sperimentazione che, in un ambiente estremamente
dinamico quale è Linux, costituisce una
componente decisamente importante per
poter offrire soluzioni all’avanguardia sempre più efficienti, scalabili e gestibili.
Per i primi test
sono stati definiti
tre gruppi di risorse
per i servizi
da sperimentare:
NFS e Samba
per testare
un file server
high availability
e Apache
per il WEB
Per ulteriori informazioni:
Linux Virtual Server
http://www.linuxvirtualserver.org
Coda
http://www.coda.cs.cmu.edu
Global File System
http://www.sistina.com
ReiserFS
http://www.reiserfs.org
Lifekeeper
http://www.steeleye.com
Failsafe
http://www.failsafe.org
ConvoloCluster
http://www.missioncriticallinux.com
Applicazioni in alta affidabilità di Linux
http://www.linux-ha.org.
[email protected]
33
notizie dal CINECA
SETTORE COMUNICAZIONI E SISTEMI DISTRIBUITI
Upgrade a 34 Mbps della connessione
alla rete GARR
La banda disponibile sul link di connessione fra CINECA e la rete GARR è stata
incrementata da 16 a 34 Mbps in data 5
ottobre 2001.
Questo aggiornamento si è reso necessario
in previsione della conferenza mondiale di
supercomputing SC Global 2001, a cui il
CINECA ha preso parte come unico nodo
italiano utilizzando la tecnologia Access
Grid (Vedi articolo di pagina 3).
Risulta così ulteriormente rafforzato il
ruolo del CINECA quale erogatore di contenuti e servizi per la rete accademica italiana.
Installato nuovo traffic-shaper
per la rete CINECA
In previsione dell’aumento di banda, e
della costruenda infrastruttura GARR di
redistribuzione delle news verso l’utenza
finale è stato installato sulla rete interna
CINECA un apparato di traffic-shaping
modello Packeteer Packetshaper 6500/ISP,
che consente di analizzare i pattern di traffico e allocare in maniera ottimale la banda
per le diverse applicazioni erogate dal
Consorzio.
RUBRICA
Convegno XX International Symposium
on Lepton and Photon Interactions
at High Energies
Il CINECA ha collaborato alla realizzazione del XX International Symposium on
Lepton and Photon Interactions at High
Energies, fornendo gli apparati necessari
alla registrazione e la diffusione in diretta
dell’evento su Internet mediante streaming. Il convegno si è tenuto a Roma dal
23 al 28 luglio 2001, ed stato organizzato
dai Laboratori Nazionali di Frascati (LNFINFN) e dall’Università di Roma “La
Sapienza”. http://www.lp01.infn.it/
34
L’evento è disponibile in differita alla
URL:
http://www.cineca.it/streaming/lp01/index.html
Partecipazione alla multivideoconferenza virtuale Megaconference III come
streaming site
Come lo scorso anno, in ottobre il CINECA
ha partecipato all’evento virtuale in multivideoconferenza
su
scala
mondiale
Megaconference III, contribuendo in questa
occasione alla registrazione e successiva
ridistribuzione dell’evento in differita su
Internet mediante streaming.
L’evento di quest’anno ha avuto particolare
rilevanza in quanto ha sostituito in toto il
previsto meeting di Internet2, cancellato a
causa della recente crisi internazionale.
http://www.mega-net.net/megaconference/
http://www.cineca.it /streaming/mega_iii/
Inaugurazione dell’Anno Accademico
2001-2002 dell’Università di Bologna
Il 27 ottobre 2001, si è svolta il presso l’Aula
Magna Santa Lucia la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università di Bologna. Il CINECA ha contribuito
garantendo la registrazione e la diffusione in
diretta dell’evento su Internet mediante
streaming.
L’evento è disponibile in differita alla URL:
http://www.cineca.it/streaming/aa2001/
Streaming in diretta dell’International
Seminar on E-Learning presso
l’Università di Firenze
Il CINECA ha fornito supporto per la diffusione in diretta su Internet mediante streaming del convegno International Seminar
on E-Learning, che si è tenuto presso l’Aula
Magna del Rettorato dell’Università di
Firenze il 29 e 30 ottobre 2001.
L’evento è disponibile in differita alla URL:
http://www.unifi.it/notizie/e-learning/index.html
notizie dal CINECA
SETTORE GESTIONE SISTEMI
SEMINARIO ORACLE
di Luisa Sponza
Nel primo trimestre 2002, il CINECA proporrà un seminario formativo su database/
tecnologia Oracle.
I possibili utenti sono figure di cultura tecnica che desiderano acquisire, in tempo
relativamente breve, quelle informazioni, il
più possibile pratiche e sintetiche, che permettano loro l’immediato utilizzo di Oracle.
Non si tratta di corsi tradizionali che, eventualmente, andranno seguiti presso le
opportune sedi di formazione nel caso si
senta la necessità di approfondire alcuni
argomenti, bensì di seminari in cui la parte
pratica e di sperimentazione è predominante sulla parte teorica.
Il seminario CINECA sarà composto da due
sessioni distinte, ciascuna della durata di
cinque giorni.
I primi quattro giorni saranno di competenza di un docente CINECA e consisteranno nella presentazione di una serie di
nozioni teoriche immediatamente seguite
da prove pratiche, l’ultimo giorno sarà
gestito da un docente Oracle, che offrirà
una dimostrazione tecnico/marketing sulle
novità attinenti agli argomenti introdotti
nelle prime giornate.
L’utente potrà scegliere di partecipare ad
una sola oppure a entrambe le sessioni.
1ˆ sessione (25/02/2002 – 01/03/2002)
(prerequisiti: conoscenze informatiche di
base)
Introduzione ad Oracle per sviluppatori
• introduzione ad architettura Oracle, concetti base di SQL, come accedere e interagire con database mediante SQLplus,
cenni su tool alternativi a SQLplus di
terze parti, cenni di procedure e tuning
applicazioni SQL (docente CINECA);
• presentazione tecnico/marketing su
novità, tools e strumenti Oracle dedicati
allo sviluppo (docente Oracle).
2ˆ sessione (11/03/2002 – 15/03/2002)
(prerequisiti: prima sessione o conoscenze
equivalenti)
Introduzione ad architettura
ed amministrazione di database Oracle
• strutture di base, creazione/attivazione
database, gestione e monitoraggio del
database via SQLplus e EM Oracle,
cenni backup, cenni di connettività in
rete (docente CINECA);
• presentazione tecnico/marketing su tecnologia high availability e ambiente
Internet (docente Oracle).
RUBRICA
Il seminario si terrà con un minimo di 6 fino
ad un massimo di 24 partecipanti presso il
CINECA, Via Magnanelli 6/3
Casalecchio di Reno (Bologna)
Orari: 9-13 14-17
Quote di partecipazione
Per ogni settimana di sessione € 1.160 (pari
a 2.250.000 Lit).
Prezzo scontato del 30% per utenti
CINECA, dipendenti delle Università consorziate e utenti Nextra: per ogni settimana
di sessione € 812 (pari a 1.570.000 Lit).
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi
alla segreteria corsi
Sig.ra Irene Augeri tel 051.6171411
http://www.cineca.it/Corsi/
[email protected]
35
notizie dal CINECA
SETTORE GESTIONE SISTEMI
RUBRICA
36
LA NUOVA “SALA MACCHINE”
ENTERPRISE STORAGE SERVER
di Stefano Spitoni
di Tommaso Cecchi
All’inizio del 2002, il CINECA disporrà di
una nuova sala macchine. La struttura è distribuita su due livelli: uno al piano terra, di circa
490 metri quadri ed uno interrato di circa 282
metri quadri che in futuro diventeranno 594. I
nuovi ambienti consentiranno al CINECA di
ospitare in modo più efficace e razionale tutte
le apparecchiature tecnologiche per i servizi di
calcolo scientifico, i servizi ad alta criticità e
gli spazi per l’hosting di server e servizi
CINECA e NEXTRA. La sala è stata concepita per sfruttare al meglio le tecnologie di protezione ambientale (con un sofisticato sistema
di rilevazione e spegnimento incendi) e di
controllo antintrusione ed accessi. La nuova
struttura disporrà di spazi e strumenti per il
controllo remoto di tutte le apparecchiature sia
tecniche (condizionamento, sistemi antiincendio) sia informatiche, che permetteranno
la completa gestione dell’ambiente anche da
una postazione remota. Nel progetto è stato
previsto un caveau a prova di incendio nel
quale verranno ospitati sistemi ed attrezzature
che consentiranno la replica dei dati e dei servizi più critici in un’area protetta, così da consentire lo svolgimento delle attività anche in
caso di disastro grave di una delle due sale.
Lo scorso luglio è entrato in produzione
l’Enterprise Storage Server (ESS), un elaboratore IBM che permette di gestire le risorse di memorizzazione dei dati in maniera
centralizzata. L’elaboratore si configura
come il cuore della Storage Area Network
(SAN), l’architettura distribuita di memorizzazione.
L’ESS è composto da due cluster a quattro
vie con processori RISC a 255 Mhz, ognuno dei quali è dotato di 192 MB di Non
Volatile Storage e 4GB di cache. I dischi,
disegnati secondo la tecnologia SSA, forniscono una capacità di scrittura e lettura
complessiva pari a 160MB/sec e, per garantire la sicurezza dei dati, sono organizzati in
RAID 5.
Al momento, i dischi hanno capacità di 36,4
GB (velocità di rotazione 10000 rpm).
La capacità complessiva della macchina è di
circa 4 TB (1 TB = 1000 GB) di cui 3 TB
netti per i dati.
La flessibilità dell’ESS ci ha permesso di
connetterlo con server di diverse case di
produzione:
• gli elaboratori H80 IBM, che operano
come server di backup,
• l’Origin 3800 SGI (O3K) per il calcolo
scientifico
• il server linux per lo sviluppo di applicazioni grafiche.
Scarica

MaLiCe Centro per Applicazioni Computazionali di Material Science