Riepilogo lezione precedente
Politica monetaria e politica fiscale:
effetti sulla domanda (1)
? La teoria della preferenza per la liquidità (Keynes)
? spiega le determinanti del tasso di interesse nel breve periodo
? il tasso di interesse si aggiusta per portare in equilibrio domanda e
offerta di moneta.
? La teoria della preferenza per la liquidità spiega come la
politica monetaria possa influenzare i tassi di interesse e
la domanda aggregata attraverso variazioni dell’offerta
di moneta o del tasso di interesse
? Un aumento dell’offerta di moneta determina uno spostamento verso
destra della curva di DA.
? Una diminuzione dell’offerta di moneta determina invece uno
spostamento verso sinistra della curva di DA.
Effetti di un’espansione
monetaria
(a) mercato moneta
tasso di
interesse
MS1
MS2
(b) curva di domanda aggregata
livello
prezzi
P
r1
r2
DA2
DA1
0
M
0
Y1
Y2
Output
Politica monetaria e politica
fiscale: effetti sulla domanda (2)
? Keynes enfatizza il ruolo della politica fiscale come
strumento utile per uscire dalle recessioni, in quanto può
influenzare la produzione con effetti più rapidi e affidabili
nel lungo periodo e la domanda aggregata di beni e servizi
nel breve periodo.
? Un aumento della spesa pubblica (o una riduzione delle imposte)
causa uno spostamento verso destra della curva di DA.
? Una riduzione delle imposte sui redditi aumenta Yd e la curva di
DA si sposta verso destra
Politica monetaria e politica
fiscale: effetti sulla domanda (3)
?L’effetto finale di un aumento della spesa
pubblica dipende da due effetti:
?Effetto Moltiplicatore: che amplifica gli effetti di un
aumento di G su DA.
• Moltiplicatore keynesiano: m = 1/(1-c)
?Effetto Spiazzamento: ridimensiona l’effetto del
moltiplicatore, in seguito al crescere del tasso di
interesse.
L’effetto moltiplicatore e effetto
crowding-out
(a) mercato moneta
tasso di
interesse
(b) domanda aggregata
livello
prezzi
OM
2
20 miliardi €
r2
r1
1
DM2
1
M (BC)
Effetto moltiplicatore
DA3
DA1
DM1
0
DA2
M
0
2
Effetto crowding-out
Output
Politica monetaria e politica
fiscale: effetti sulla domanda (4)
? Politica fiscale e politica monetaria vengono spesso
impiegate per stabilizzare l’economia
? Il governo deve intervenire per stimolare la domanda aggregata
(anche attraverso gli stabilizzatori automatici) se il mercato si
allontana dal livello di produzione di pieno impiego
? Ma alcuni economisti sono contrari a interventi di questo tipo perché
possono generare maggiore destabilizzazione dell’attività economica.
? Keynes introduce l’idea degli Animal Spirits, ossia variazioni
imprevedibili delle aspettative nelle decisioni di consumo e
investimento, sono la causa principale di fluttuazioni della
domanda e della produzione.
Inflazione e
disoccupazione: la curva
di Phillips
Testo di studio raccomandato:
Mankiw, Principi di Economia,
3°ed., 2004, Zanichelli
Capitolo 35
Inflazione e disoccupazione
?
Analizzeremmo il dibattito economico sulla
relazione tra tasso di disoccupazione e tasso
di inflazione
? Si
può affermare l’esistenza di una correlazione tra
i due tassi?
? Se
i due tassi non sono indipendenti, che tipo di
relazione li lega e quanto dura nel tempo ?
Disoccupazione (1)
?
Il tasso di disoccupazione è calcolato come la
percentuale di forza lavoro disoccupata.
?
Indichiamo tale tasso come u.
No. di disoccupati
u=
? 100
Forza Lavoro
Disoccupazione (2)
?
Nel LP: il tasso di disoccupazione dipende dalla cosiddetta
disoccupazione strutturale (cioè si verifica un eccesso di offerta nel
mercato del lavoro) le cui cause sono da ricercarsi nelle
caratteristiche del mercato del lavoro:
Legge sul salario minimo
? Potere contrattuale dei sindacati
? Salario di efficienza
?
?
?
Il tasso naturale di disoccupazione indica il trend (o il livello
medio) di LP della disoccupazione e spesso non rappresenta un
valore favorevole per l’economia
la disoccupazione naturale è una variabile reale
Disoccupazione (3)
? Nel BP: il tasso di disoccupazione dipende dalla
cosiddetta disoccupazione frizionale.
? Si tratta di un tipo di disoccupazione temporanea in quanto è
dovuta al normale ricambio nel mercato del lavoro.
? Tale
disoccupazione
temporanea
diminuisce
grazie
all’efficienza dell’informazione nel mercato del lavoro, ai
programmi di formazione, e spesso aumenta a causa dei sussidi
di disoccupazione.
Inflazione (1)
?
Il tasso di inflazione è la variazione percentuale del
livello dei prezzi rispetto all’anno precedente
l’inflazione è una variabile nominale
?
Indichiamo tale tasso come p.
?
pt ? 1 ? pt
?t ?
? 100
pt
Inflazione (2)
?
Nel LP: il tasso di inflazione dipende principalmente
dal tasso di crescita dell’offerta di moneta, determinato
dalla banca centrale.
?
Nel BP: il tasso di inflazione può dipendere da shock
esogeni che fanno aumentare i costi di produzione.
?
In seguito all’aumento dei costi di produzione la curva di
offerta aggregata si sposta verso sinistra con conseguente
aumento dei prezzi e diminuzione del prodotto nazionale (e.g.,
stagflazione).
Disoccupazione e inflazione (1)
? Esiste un “indice della miseria” che misura il benessere
dell’economia in base al tasso di disoccupazione e al tasso di
inflazione.
Il Misery index è dato dalla somma tra tasso di disoccupazione e tasso
di inflazione e assume che quando entrambi i tassi sono alti un paese
sopporti un maggior costo economico e sociale.
?
Nel LP disoccupazione e inflazione sono indipendenti tra loro
(dicotomia classica e neutralità della moneta).
?
Vedremmo come nel BP si verifichi un trade-off tra disoccupazione e
inflazione.
? Politiche (monetarie o fiscali) espansive della DA possono ridurre la
disoccupazione al costo di un tasso più elevato di inflazione.
? Al contrario, con politiche restrittive è possibile ridurre il tasso di
inflazione al costo di un più elevato tasso di disoccupazione.
Disoccupazione e inflazione (2)
Le politiche fiscali e monetarie possono
Espandere la DA
u
p
Contrarre la DA
p
u
Curva di Phillips e fatti stilizzati
? Phillips (1958)
dati UK, periodo 1861-1957
? Dimostra l’esistenza di una forte relazione statistica tra tasso di
inflazione e tasso di disoccupazione.
? Samuelson & Solow (1960)
dati US, periodo 1900-1960
? Trovano lo stesso tipo di relazione statistica.
Tasso di inflazione e tasso di disoccupazione sono correlati
negativamente.
Questa relazione viene trovata anche per altri paesi ed è
rappresentata dalla curva di Phillips.
? La curva di Phillips descrive la relazione di breve periodo tra
inflazione e disoccupazione.
Inflazione e disoccupazione
negli USA, 1900-60
DA, disoccupazione e inflazione
? Quando la spesa e la domanda aggregata sono elevate, il livello di
disoccupazione è basso.
? Una maggiore spesa aggregata genera una pressione verso l’alto su
salari e prezzi che comporterebbe una maggiore inflazione.
p
OA1
p2
p1
0
y1
y2
DA2
DA1
y
Politica economica, DA,
disoccupazione e inflazione
? Immaginiamo che l’OA si sposti verso sinistra
? Attraverso un intervento di politica economica, il governatore compensa lo
spostamento dell’ OA provocando un’espansione della DA.
? La diminuzione di prodotto reale e l’aumento di disoccupazione (da y1 a
y2) vengono compensati spingendo la DA verso l’alto: si passa da y2 a y3 ,
ma al costo di un più elevato livello generale dei prezzi (da p2 a p3).
OA LP
p
p3
p2
p1
0
E3
OA2
OA1
E2
E1
y2 y1=y3
DA2
DA1
y
y 1 = y3 = y o
La curva di Phillips
p
B
8
A
5
0
5
10
curva di Phillips
u
La prima formulazione e la
spirale dei prezzi
? Assumiamo che gli individui si aspettino che i prezzi di
domani siano pari a quelli di oggi.
? Dati i prezzi attesi (ragionevolmente pari a quelli del
periodo precedente), un aumento
del livello di
occupazione (u diminuisce) spinge i salari nominali
verso l’alto.
? Salari più elevati inducono un aumento del livello dei
prezzi ( si genera inflazione, p aumenta)
? Dati i prezzi più elevati i lavoratori chiedono salari più
elevati l’anno successivo (spirale prezzi-salari).
Formulazioni successive
?La curva di Phillips riuscì a spiegare bene
quello che stava succedendo in termini di
disoccupazione e inflazione degli Stati Uniti e
nel Regno Unito sino agli anni ’70.
?Dopo il 1970, la relazione tra u e p sino ad allora
dimostrata empiricamente iniziò a venire meno
Inflazione e disoccupazione
negli Stati Uniti, 1948-1969
Inflazione e disoccupazione
negli Stati Uniti dal 1970
Modello di domanda e offerta
aggregata di BP e curva di Phillips (1)
?
La curva di Phillips mostra le combinazioni di BP tra
disoccupazione e inflazione tra cui i governi possono scegliere.
?
La curva di Phillips propone un set di scelte alternative tra
disoccupazione e inflazione.
?
Queste combinazioni sono causate da spostamenti della curva di
domanda aggregata lungo la curva di offerta aggregata di breve
periodo.
?
Maggiore è la domanda aggregata di beni e servizi, maggiore l’output
dell’economia e più elevato il livello generale dei prezzi.
?
Un livello più elevato di output implica un livello più basso di
disoccupazione.
Modello di domanda e offerta
aggregata di BP e curva di Phillips (2)
(b) La curva di Phillips
(a) modello di DA e OA
OABP
p
p
B
106
102
A
DA alta
7500
(u = 7%)
8000
(u = 4%)
A
2
DA bassa
0
B
6
y
0
4
(output
8000)
7
(output
7500)
u
Esercizio: effetto di un aumento
dell’imposizione fiscale sulla curva di
Phillips
(a) La curva di Phillips
(b) modello di DA e OA
OABP
p
p
5
A
105
A
B
103
DA1
B
3
DA2
0
4
y1
T
Yd
u
10
y2
C
DA
0
y2
y1
10%
4%
y
Modello di domanda e offerta
aggregata di BP e curva di Phillips (3)
? La curva di Phillips sembra offrire all’autorità di politica
economica la possibilità di scegliere tra inflazione e
disoccupazione.
? Sostituzione tra inflazione e disoccupazione
? La curva offre tutte le possibili combinazioni di inflazione e
disoccupazione disponibili
? Se l’offerta di moneta cresce, o se la spesa pubblica
aumenta o se l’imposizione fiscale diminuisce, la DA si
espande (traslazione della curva verso destra) e
l’economia si colloca in un punto della curva di Phillips
a cui corrispondono alta inflazione e bassa
disoccupazione.
La curva di Phillips e il ruolo delle
aspettative
Analizzeremo:
? la curva di lungo periodo
? la curva di breve periodo
? il ruolo delle aspettative e la credibilità
?
vedremmo come la teoria classica si scontra con
il concetto di curva di Phillips
La curva di Phillips di LP(1)
? Negli anni ’70 la relazione tra disoccupazione e inflazione viene
meno perché si verificarono contemporaneamente alta inflazione e
alta disoccupazione, sia negli Stati Uniti che in gran parte dei
paese OCSE.
? Si
manifesta invece una nuova relazione, non più tra
disoccupazione e inflazione ma tra disoccupazione e variazioni del
tasso di inflazione (cioè se u è elevata, si ha una riduzione di p).
Friedman e Phelps (1968)
?
?
?
affermano che la politica monetaria non può usare la curva di Phillips
per determinare la combinazione ottimale tra inflazione e
disoccupazione
e dimostrano che la relazione inversa tra inflazione e disoccupazione
non esiste.
Secondo la teoria classica, variazioni nella quantità di moneta
determinano inflazione e, nel LP, hanno solo effetti nominali (mai
reali).
La curva di Phillips di LP(2)
?
Nel LP la curva di OA è verticale, perché il prodotto
reale non varia al variare dei prezzi (non dipende
dall’inflazione).
?
Qualsiasi manovra monetaria ha un effetto nominale (i
prezzi e i salari nominali variano) ma non ha effetti
reali.
?
?
?
I prezzi e i salari si aggiustano per tenere costanti le variabili
macroeconomiche reali;
Il livello di disoccupazione naturale non dipende dall’inflazione
e quindi non è influenzato dalle politiche economiche;
La curva di Phillips è perfettamente verticale in corrispondenza
del tasso naturale di disoccupazione.
La curva di Phillips di LP (3)
p
Curva di
Phillips LP
alta
inflazione
B
bassa
inflazione
A
0
tasso naturale di
disoccupazione
u
Aspettative e curva di Phillips di LP
?
Nell’equilibrio di LP l’inflazione è costante. Perché?
?
Perché gli agenti economici sono razionali, anticipano
correttamente il tasso di inflazione futuro e adattano i salari
nominali ai prezzi nominali in modo che il salario reale sia
costante e raggiunga quello di equilibrio di LP.
?
Anche i tassi di interesse nominali si alzeranno in modo tale da
controbilanciare l’inflazione e tenere costante il tasso di
interesse reale.
?
Cioè nel LP tutti si adattano all’inflazione perché
possono prevederla!
?
La politica monetaria può essere efficace nel BP ma non
nel LP.
Politica monetaria espansiva e curva
di Phillips di LP
(b) Curva di Phillips
(a) modello di DA e OA
p
p
OALP
Curva di Phillips
LP
B
P2
P1
A
DA2
DA1
0
Prodotto reale
di piena
occupazione
y
0
Tasso naturale
disoccupazione
u
Inflazione e
disoccupazione: la curva
di Phillips (2)
Testo di studio raccomandato:
Mankiw, Principi di Economia,
3°ed., 2004, Zanichelli
Capitolo 35
Tasso naturale di disoccupazione
e curva di Phillips
Solo politiche che mirano a migliorare il funzionamento del mercato del
lavoro possono far diminuire il livello naturale della disoccupazione.
p
OA1 OA2
p
CP2
CP1
DA
0 y
1
y2
y
Politiche sul salario minimo,
leggi sulla contrattazione collettiva,
programmi di formazione professionale,
possono ridurre il tasso naturale di
disoccupazione.
0
U2
U1
u
La curva di Phillips di BP
? Come riconciliare la teoria classica con la teoria di Phillips?
? Così come la curva di OA di BP mette in evidenza una
correlazione tra prezzi e prodotto reale, la curva di PHILLIPS di
BP rappresenta la forte correlazione tra inflazione e
disoccupazione.
•
La direzione della correlazione: negativa
? Per analogia, alla curva di OA verticale di LP corrisponde una
curva di PHILLIPS verticale di LP.
? Le politiche monetarie espansive possono determinare un
livello più basso di disoccupazione solo nel BP, ma nel LP la
disoccupazione torna sempre al suo livello naturale.
? Nel LP qualsiasi politica monetaria espansiva porta solo ad un
accelerazione dell’inflazione.
Aspettative e la curva di
Phillips di BP (1)
L’inflazione attesa spiega la differenza tra breve e lungo
periodo.
? L’inflazione attesa è l’aspettativa degli agenti economici sulla
variazione del livello generale dei prezzi da un periodo all’altro.
? L’inflazione attesa è la distanza verticale tra la curva di Phillips e
l’asse delle ascisse.
? Nel BP: le aspettative sulla dinamica dei prezzi
influenzano la posizione dell’OA e vengono prese come
un dato dalla BC, la cui politica influenza solo la
posizione della DA generando fluttuazioni del PIL .
? Nel LP: gli agenti economici si aspettano qualsiasi livello
di inflazione , salari e prezzi si aggiustano a qualsiasi
livello nel LP.
Aspettative e la curva di Phillips
di BP (2)
p
OA
DA
0
y
? La possibilità per la BC (o il governo) di creare inflazione inattesa esiste
solo nel BP:
?
Se gli individui anticipano l’inflazione, l’unico modo di ridurre il tasso
di disoccupazione al di sotto del tasso naturale è creare inflazione al di
sopra del tasso anticipato dagli individui
?
Se l’offerta di moneta cambia, la DA si sposta lungo l’OA e si creano
variazioni inattese del prodotto reale, della disoccupazione e
dell’inflazione.
Aspettative e la curva di Phillips di BP
Tasso
Tasso
= naturale - a
di
disocc.
di disocc.
(
Inflazione Inflazione
effettiva
attesa
)
?Questa equazione mette in relazione il tasso di disoccupazione con il tasso
naturale di disoccupazione, l’inflazione effettiva e l’inflazione attesa.
?Lo scalare a dipende dalla pendenza della curva di offerta aggregata e ci dice
quanto il tasso di disoccupazione é sensibile allo scarto tra inflazione attesa e
inflazione effettiva.
?Nel LP lo scarto è nullo, cioè il tasso di disoccupazione è pari al suo livello
naturale.
?Nel BP la curva di Phillips può essere diversa perché riflette un particolare
livello di inflazione attesa.
Inflazione attesa e spostamenti della
curva di Phillips di breve periodo (1)
p
CPLP
B
C
CPBP (alta inflazione
attesa)
A
CPBP(bassa inflazione
attesa)
0
tasso naturale di
disoccupazione
u
Inflazione attesa e spostamenti della
curva di Phillips di breve periodo (2)
? La curva di Phillips non mostra un trade-off permanente tra
disoccupazione e inflazione
? Il trade-off invece è temporaneo e si verifica in risposta ad uno
shock della domanda aggregata.
? La velocità dei movimenti lungo la curva di Phillips dipende dalla
rigidità di prezzi e salari e dalla rapidità delle politiche monetarie.
? Una completa flessibilità di prezzi e salari e rapidi cambiamenti
di politica monetaria permettono di raggiungere più
velocemente la combinazione ottimale di inflazione e
disoccupazione di LP.
Aspettative e credibilità
? L’indipendenza della BCE garantisce una maggiore
credibilità delle politiche monetarie.
? Immaginiamo una politica monetaria restrittiva, il cui
obiettivo è di abbassare l’inflazione.
? Nel BP la disoccupazione aumenta poiché le imprese riducono
la produzione
? Ma se la politica è credibile, gli individui crederanno che
l’inflazione possa diminuire e chiederanno solo moderati
aumenti dei salari nominali aspettandosi che vi sia una
riduzione del salario reale
? La disoccupazione tornerà al suo livello naturale.
? Se gli individui non hanno fiducia e non credono nella politica
monetaria faranno pressioni per salari più elevati.
Politica monetaria restrittiva credibile
e spostamenti della curva di Phillips
CPLP Mo
p
A
Y
i
R
C
DA
u
CPBP (alta inflazione
attesa)
C
B
CPBP(bassa inflazione
attesa)
0
tasso naturale di
disoccupazione
u
L’ipotesi del tasso naturale
? Dopo una fase di aggiustamento, in cui l’inflazione
attesa tende ad adeguarsi all’inflazione effettiva, il
tasso di disoccupazione ritorna sempre al suo livello
naturale.
Empiricamente…
? L’idea che la curva di Phillips fosse una relazione
stabile nel tempo venne smentita dai dati all’inizio
degli anni ‘70.
? Durante gli anni ’70 e ’80, nell’economia si
verificarono contemporaneamente alti tassi di
inflazione e alti tassi di disoccupazione.
Fallimento della curva di
Phillips
p
Adattamento delle
aspettative a tassi di
inflazione elevati.
10
8
1973
6
1971
1970 1972
1969
1968
4
1967
1966
1965
2
0
1
2
3
1962
1961
1964
1963
4
5
6
7
8
9
10
u
Spostamenti della curva di Phillips:
gli shock d’offerta
?
?
L’evidenza empirica mostra che la curva di Phillips si sposta a
causa delle aspettative, ma si sposta anche a causa di shock dal lato
dell’offerta:
?
cambiamenti negativi nell’offerta aggregata (e.g., maggiori costi delle
materie prime) fanno spostare la curva di OA e quindi anche la curva
di Phillips, in modo tale che il trade-off tra disoccupazione e inflazione
peggiori.
?
shock temporanei dell’offerta lasciano il tasso naturale di
disoccupazione invariato mentre sia la curva di OA che la curva di
Phillips di BP si spostano.
?
Cambiamenti del tasso naturale di disoccupazione riflettono shock
permanenti dal lato dell’offerta. Gli shock permanenti hanno effetti di
LP.
Per i responsabili della politica economica diventa più difficile
sfruttare il trade-off tra inflazione e disoccupazione.
Spostamenti della curva di OA
(b) la curva di Phillips
(a) modello di DA e OA
p
p
OA2
OA1
B
P2
B
A
A
P1
PC2
DA
0
Y2
Y1
y
PC1
0
u
Il fallimento empirico della
curva di Phillips
? La crisi petrolifera degli anni ’70 provocò un aumento
dei costi di produzione, a cui seguì un aumento dei
prezzi, e cioè un aumento dell’inflazione a parità di
tasso di disoccupazione.
? Data la persistenza dell’inflazione, qualcosa cambiò nel
modo in cui le imprese e i lavoratori formulavano le
aspettative.
? Il cambiamento nella formulazione delle aspettative
modificò la relazione tra inflazione e disoccupazione:
? Le aspettative considerano il tasso di inflazione del passato,
quindi un’elevata inflazione di ieri è associata ad un’elevata
inflazione di oggi.
Inflazione attesa e curva di
Phillips
? Tasso di inflazione atteso:
? ? ? ? t ?1
e
t
? Relazione della curva di Phillips:
? t ? f (? , u t )
e
t
? ?0
Curva di Phillips tradizionale
? ?0
pt diminuisce se ut aumenta e dipende
positivamente da pt-1
? ?1
Curva di Phillips modificata: u influenza la variazione
dell’inflazione (pt - pt-1 )
Spostamenti della curva di Phillips:
gli shock d’offerta
?
La curva di Phillips resta nella nuova posizione solo se lo shock
viene considerato come disastroso e duraturo, se invece è
considerato leggero e temporaneo essa torna nella posizione
iniziale.
?
Negli anni ‘70, quando l’OPEC fece aumentare il prezzo del
petrolio, i politici si trovarono di fronte a due possibili alternative:
? combattere la disoccupazione espandendo la domanda
aggregata a costo di una maggiore inflazione;
? combattere l’inflazione con politiche di domanda aggregata
restrittive ma determinando un aumento della disoccupazione.
Shock di offerta: 1972-1981
p
10
1980
1974
8
6
1975
1979
1978
1977
1973
4
1981
1972
1976
Anni 1973-75 e 1978-81
Aumenti del prezzo dei petrolio:
prezzi e disoccupazione crescono
insieme.
2
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9 10
u
Politiche monetarie
disinflazionistiche (1)
? Per attuare una politica di disinflazione, la banca centrale
deve perseguire politiche monetarie restrittive.
? Quando la BC riduce il tasso di crescita della moneta la
domanda aggregata si contrae.
? La riduzione della domanda aggregata causa una diminuzione
del livello della produzione.
? Un livello più
disoccupazione.
basso
di
produzione
fa
aumentare
la
Politiche monetarie
disinflazionistiche (2)
p
curva di Phillips LP
A
curva di Phillips BP
(alta inflazione attesa)
C
B
curva di Phillips BP
(bassa inflazione attesa)
0
tasso naturale di
disoccupazione
u
Il costo di ridurre l’inflazione
? Affinché si verifichi una riduzione dell’inflazione, l’economia deve
attraversare un periodo di alta disoccupazione e basso livello di
produzione.
?
?
Quando la BC attua una politica anti-inflazionistica l’economia
si muove lungo la curva di Phillips di BP.
?
Si avrà un tasso di inflazione più basso, ma a costo di un tasso
più elevato di disoccupazione.
Quindi nel BP si verificano seguenti effetti:
MO
p
DA
Quantità beni offerti
e venduti
u
Il tasso di sacrificio
?
Il tasso di sacrificio è il numero di punti percentuali di
PIL reale a cui l’economia deve essere disposta a
rinunciare per ridurre l’inflazione di un punto
percentuale.
?
Il rapporto di sostituzione tra disoccupazione e
inflazione e la velocità di aggiustamento delle aspettative
determinano il tasso di sacrificio.
?
Il tasso di sacrificio è stimato in 5 punti percentuali.
?
Per ridurre, per esempio, l’inflazione dal 10% al 4% (riduzione di
6 punti percentuali) è necessario rinunciare al 30% del PIL nel
periodo considerato.
Aspettative razionali
? La teoria delle aspettative razionali (Lucas, Sargent e
Barro) afferma che gli individui conoscono il
funzionamento del sistema economico e utilizzano in
modo ottimale tutte le informazioni di cui dispongono
(comprese le informazioni sulle politiche economiche).
? Secondo l’ipotesi delle aspettative razionali gli agenti
economici sono, mediamente, in grado di fare
previsioni corrette sulla dinamica delle variabili
macroeconomiche e cioè sul futuro dell’economia.
Aspettative razionali
? Nel prevedere l’andamento futuro dell’economia gli individui
non possono commettere errori sistematici ma solo errori
casuali.
? Gli agenti razionali usano tecniche di previsione che si sono
rivelate ottimali nel passato, di modo che solo eventi
veramente imprevedibili rendano errate le previsioni.
? Gli errori casuali rendono le previsioni sottostimate o
sovrastimate, ma una volta che le sovrastime o le sottostime
vengono notate si applicano subito delle correzioni alle
tecniche usate.
Aspettative razionali
? L’inflazione attesa spiega perchè esiste un trade-off tra inflazione e
disoccupazione nel breve periodo ma non nel lungo periodo.
Tasso
Tasso
= naturale - a
di
disocc.
di disocc.
(
Inflazione Inflazione
effettiva
attesa
)
? Il trade-off viene meno tanto più velocemente quanto più
rapidamente si aggiustano le aspettative.
?
Secondo la teoria delle aspettative razionali il tasso di sacrificio
sarebbe potuto essere inferiore a quello stimato: se gli individui
hanno modo di credere nella politica di governo, adeguano le
proprie aspettative all’inflazione più velocemente (aspettative e
credibilità).
La disinflazione del 1979-1987
p
10
A
1980 1981
1979
8
1982
6
1984
B
1987
1983
1985
C
1986
4
2
0 1
2 3
4 5
6 7
8 9 10
u
Concetti chiave / 1
? La curva di Phillips descrive una relazione negativa tra
inflazione e disoccupazione.
? Espandendo la domanda aggregata, i responsabili della politica
economica possono scegliere un punto lungo la curva di Phillips
con inflazione più alta e disoccupazione più bassa.
? Al contrario, riducendo la domanda aggregata i politici possono
scegliere una combinazione di inflazione più bassa e
disoccupazione più elevata.
? Teoria classica e evidenza empirica: differenze e punti di
incontro.
Concetti chiave / 2
? Il trade-off tra inflazione e disoccupazione descritto dalla curva di
Phillips è valido solo nel breve periodo.
? La curva di Phillips di lungo periodo è perfettamente verticale in
corrispondenza del tasso naturale di disoccupazione.
? La curva di Phillips di breve periodo si sposta a causa dello scarto
tra inflazione effettiva e inflazione attesa e a causa di shock dal lato
dell’offerta aggregata.
? Uno shock di offerta negativo genera un rapporto di sostituzione tra
disoccupazione e inflazione meno favorevole per i responsabili della
politica economica.
Concetti chiave / 3
? Secondo la teoria delle aspettative razionali gli agenti economici
sono in grado di fare previsioni corrette sul futuro dell’economia
basandosi sull’informazione disponibile e usando il framework di
domanda e offerta.
? Le aspettative si aggiustano più velocemente tanto più credibili sono
le politiche economiche.
? Il prezzo da pagare per abbassare l’inflazione o diminuire la
disoccupazione sono inferiori se le politiche sono più credibili.
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cap 35