Mb!opuj{jb!qvohfouf"!
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Numero 14; aprile 2010
Giornalino degli studenti del Liceo scientifico “Galeazzo Alessi” PG
Il più stupido di tutti gli errori si ha quando delle teste giovani e buone credono di perdere la loro originalità riconoscendo il vero che è già stato riconosciuto da altri.
(Johann Wolfgang Goethe)
Editoriale
Tra viaggi d(’)istruzione,
terze prove, interrogazioni
e vacanze siamo riusciti a
far uscire anche questo
numero. Ovviamente non
sarà l’ultimo, abbiamo
intenzione di chiudere alla
grande con il quarto numero (un record!).
Gli articoli anche questa
volta sono molti, come molti gli autori e i collaboratori che ci hanno concesso il
loro tempo e il loro aiuto. A
quanto pare “La Siringa”
piace molto alla scuola e
alle persone che la frequentano, e non possiamo che
esserne contenti. Questo
giornale dopotutto è lo
specchio dei pensieri di
tutti, delle loro idee e dei
loro interessi, e come caporedattori ci preoccupiamo
sempre di migliorarlo in
qualche modo. Per questo
le critiche dei lettori sono
sempre ben accette e prova
inconfutabile dell’interesse
e dell’attenzione che il nostro giornale riscuote fra
tutti.
Essere critici nei confronti
della realtà permette di
arricchirla. Inoltre, mostrare senza timore le proprie
idee e le proprie conoscenze
non può che portare ad un
progresso.
E come ci ricorda Kant:
“Sapere aude!”
Dario Sattarinia IV L
Laura Lisei V G
La scuola cambia.
In meglio o
in peggio?
Ormai la riforma è una realtà contingente, ma tutti sanno veramente cosa ci aspetta?
“È utile ricordare che in Italia il
97% della spesa per l’istruzione è investito in stipendi per il
personale scolastico, contro
l’81% dei paesi europei, quindi
con un investimento solo del
3%”. Con questa premessa
Mariastella Gelmini presenta
alla stampa la futura “riforma”
ormai diventata attualità.
Chiunque, con un minimo
riguardo per il futuro dei giovani della propria nazione,
avrebbe continuato con: “Urge
un miglior reindirizzamento
dei suddetti fondi”, ma non
l’onorevole Ministro, che,
tanto per essere originale,
programma un taglio economico dell’ordine di grandezza di
dieci alla sesta. Otto miliardi di
euro svaniranno in quattro
anni: 456 milioni durante il
2009, 1650 milioni nell’arco
del 2010, 2538 milioni nel
2011 e, gran finale, 3188 milioni nel 2012.
Ma da dove si sottrarranno
questi 15 mila miliardi di vecchie lire?
Pag.2
Il rebus del
terrorismo
L’attentato di Detroit ha
riportato alla mente di tutti
il pericolo del terrorismo,
ma questa storia avrà mai
fine? Per saperlo bisogna
fare un passo indietro nel
tempo.
Batman
Eroe
Romantico
Combinazione impossibile?
Leggere per credere.
DANTE ?
INFERNO ?
I geniali ideatori dell’inferno dantesco versione Play
Station hanno pensato di
migliorare l’originale…
Ridurre i gas
serra: affare
mondiale
Stipulati i fondi per salvare
la terra dal surriscaldamento.
Come rubare il futuro
di una nazione
Le ore di lezione saranno
“scuola” è sempre stata un
come al supermercato! L’inridotte: massimo trenta a
argomento rovente che nesieme di
settimana per i licei e trentacessita di una
tutti questi
due per i tecnici; questo
tagli di spe- Democrazia 0. Non politica lungicambiamento decreterà la
e attensa, che alcusi abroga con refe- mirante
definitiva sentenza capitale
ta al futuro,
ni chiamaproprio per questi ultimi,
essa forma inno riforma, rendum. Il parladato l’annichilimento dell’uf o r m a n o mento non l’ha ap- fatti i cittadini
so dei laboratori, che, ovviadi
domani,
una legge
mente, non troveranno spamotivo per cui
t r i b u t a r i a provato, ha fatto
zio nel nuovo piano orario
necessita di
nell’ambito tutto il governo.
economico. Le classi saranabbondanti
della finanno riempite: una media di
risorse ben
ziaria e non
trenta alunni per aula conindirizzate. Tagli indiscrimiuna riforma nel campo del
tribuirà, oltre che a rallentanati porteranno solo alla
MIUR. Cosa significa? Signire la didattica, a risparmiare
formazione di generazioni
fica che l’Onorevole Gelmisul riscaldamento: gli alunni
di studenti titolati, ma con
ni, con il suo solito modo di
si scalderanno a vicenda.
un grado di coscienza civile
fare democratico, ha inseriMolti professori potranno
e culturale sempre più teso
to lo sconvolgimento scolainoltre stare a casa: circa
ad una drammatica omolostico in un piano economidodicimila rimarranno sengazione verso il basso, che
co, impossibile quindi da
za cattedra fissa, i precari
non farà altro che creare
abrogare tramite referensaranno semuna società ancor più produm e legip l i c e m e n t e Classi allargate: 30 ferato dal
pensa alla semplificazione
licenziati. In
ed alla schematizzazione
Governo e
questo scena- alunni minimo, aldella figura umana.
non
dal
rio viene inse- meno si scaldano a Parlamento
Riccardo Marcaccioli IV F
rito anche un
(pochi nulnuovo piano vicenda
la osta). La
orario adattato
alla regola delle trenta ore
settimanali: nel nuovo liceo,
dove non esisterà più né il
PNI né il DLS, il latino verrà
ridotto a tre ore settimanali
per tutti e cinque gli anni
scolastici, mentre la matematica verrà innalzata a
quattro. In compenso, si
faranno più materie contemporaneamente, ad esempio storia e geografia; il
testo della riforma suggerisce di tenere le lezioni in
lingua straniera, così prendiamo tre al prezzo di uno
Dici acqua ma
vendi vino
Dario Sattarinia IV L
Il dramma di trovarsi in una
crisi economica non è tanto
il sapere di non poter più
spendere così tanto, di dover risparmiare o il sapere
che l’economica si riprenderà solo dopo parecchio tempo. Il vero dramma che
spesso preoccupa è il vedere un governo che si proclama amante della libertà e
della sicurezza, approvare
senza problemi dei programmi economici che non
solo toglieranno la libertà,
ma anche la sicurezza. La
libertà d’istruzione, in molti
paesi sottosviluppati del
mondo è a rischio a causa di
questa crisi. Da noi, paese
sviluppato, moderno e occidentale, sembra diventato
come il fondo d’emergenza
da cui si possono prendere
tutti i soldi che si vogliono,
quasi che fosse stato fatto
apposta per questo. Il nostro futuro, il futuro di una
nazione, sembra fatto apposta solo per questo.
Che libertà c’è se non ho la
libertà di studiare in maniera corretta ed esaustiva?
Che sicurezza c’è se non
sono in grado di prendere
una laurea, un diploma, di
poter studiare per avere un
lavoro sicuro?
Dicono acqua, ma vendono
vino. Tutti ubriachi delle
loro stesse menzogne.
crollò . Nella seconda metà
dell’ultimo decennio la
situazione è notevolmente
migliorata: è praticamente
finita la guerra, o almeno
così dicono, il sostegno a
Bin Laden è quasi scomparso, sono state istituite due
democrazie in Afghanistan e
Iraq e lentamente, anche se
Tutto ebbe inizio l’11 setestendendo i territori sotto
con molta difficoltà, si sta
tembre 2001, il giorno dell’la sua influenza. Successivatentando di tornare alla
attentato alle torri gemelle,
mente gli Stati Uniti entraronormalità. Secondo gli ameun attacco rivendicato, apno in guerra anche con il
ricani la
punto, dall’emergente celluvicino Iraq di
guerra al
I
veri
sconfitti:
tutta
la
la terroristica di Al Qaeda
Saddam Husche aveva le sue radici in
sein: questo povera gente, militari e terrorismo
Medio Oriente, precisamenevento diede civili, che in questi 8 an- per ora è
stata un
te in Afghanistan. L’attacco
ancora più
ni
hanno
trovato
solo
successo,
alle torri gemelle fu un elinfa al movimiseria
e
morte
secondo
vento del tutto nuovo per
mento terroriAl
Qaeda
l’Occidente, di fatti mai si
sta che contaancora
la
guerra
non
è perera verificata una strage di
giò buona parte del mondo
sa, ma sicuramente tutti noi
massa simile. All’indomani
arabo. A questo punto gli
abbiamo capito chi sono i
di questo attacco iniziò
attentati, che dopo l’11 setveri
sconfitti: la povera genun’ aspra
tembre
te,
militari
e civili, che in
Nonostante
sembrasse
che
guerra
al
erano
questi
8
anni
hanno trovato
terrorismo. l’influenza di Al Qaeda do- s e m p r e
solo
miseria
e
morte.
L’America e vesse estendersi a tutto il
s t a t i
Secondo me la guerra non è
Bush avevamondo arabo e musulma- cs ci rr ictot i- finita, l’attentato fallito di
no preanDetroit ne è l’esempio, ma
n u n c i a t o no, ci fu una svolta e l’opi- nel terrisecondo i “potenti” non c’è
scenari apo- nione pubblica mutò pro- torio di
da preoccuparsi per la nocalittici (da fondamente
g u er r a ,
stra sicurezza, infatti adesso
ricordare la
avvennearrivano i body scanner che
storia delle
ro anche
ci salveranno la vita, o almearmi di distruzione di massa
in occidente, soprattutto a
no così ci fanno credere.
che ancora non sono state
Londra e Madrid. Nonostanritrovate) e perciò avevano
te sembrasse che l’influenza
Francesco Peverini IV L
spinto tutte le nazioni allidi Al Qaeda dovesse estenneate a scendere i campo al
dersi a tutto il mondo arabo
fianco degli U.S.A. contro
e musulmano, ci fu una
Bin Laden, capo di Al Qaeda
svolta e l’opinione pubblica
latitante in Afghanistan. In
mutò profondamente, proun primo momento sembrababilmente a causa del fatto
va sarebbe stata una guerra
che la violenza degli attentalampo, visto anche lo stratori si era estesa a tutto il
potere di America ed alleati,
mondo, esportando morte e
ma non fu così. Dopo 2
disperazione, prima caratteanni di guerra, nel 2003 ci
ristici solo di Afghanistan e
fu una calma relativa nei
Iraq, anche sotto le case dei
combattimenti che permisesostenitori di Al Qaeda,
ro ad Al Qaeda di riorganizspecialmente in Giordania
zarsi e ampliare il numero
Turchia ed Europa, dove la
dei seguaci,
popolarità di Bin Laden
Il rebus
del terrore
Una strategia
senza
Speranza
Dario Sattarinia IV L
La strategia in Afganistan va
rivista, definitivamente. Non
c’è più alcun motivo per
continuare una guerra che
oramai porta in cielo più
civili di terroristi. Il numero
dei morti continua a salire,
esattamente come quello
dei soldati che continuano a
rischiare la loro vita in una
guerra ormai di logoramento. Obiettivi difficili da individuare, contrabbando di
oppio, villaggi isolati dal
resto del mondo che potrebbero diventare artiglierie o campi di addestramento. Tutto ciò, alla luce dei
fatti e dopo anni di combattimento, dimostra che la
situazione in Afganistan non
può essere risolta con
proiettili, ma con la collaborazione tra esercito americano, esercito Afgano e popolazione civile. I taliban raccolgono consensi proprio
perché la regione è ingovernabile, e i generali USA forse hanno capito, speriamo
non troppo tardi, di aver
seguito una strategia senza
speranza.
condizionata e/o censurata.
Fortunatamente, come detto prima, questo attacco è
fallito miseramente, perché
anche esponenti della maggioranza si sono schierati
contro questo abominio,
mostrando che anche tra
loro c'è chi ha a cuore le
sorti del nostro paese.
In fin dei conti l'emendamento D'Alia - che sia stato
Se qualcuno vi dicesse: ”Ddl
obbligo comporta per i proIn pratica, in base a questo
frutto di superficialità, ignon°773” voi probabilmente
vider una sanzione amminiemendamento, se un quaranza delle dinamiche di
alzereste le spalle e prendestrativa pecuniaria da euro
lunque cittadino dovesse
circolazione dei contenuti
reste per matto colui che vi
50.000 a euro 250.000. Per i
invitare attraverso un blog a
in Rete o di
pone questa domanda. Ma
blogger è invece
disobbedire (o a criticare?)
se io fossi in voi non lo faprevisto il carce- La sospetta commis- un eccesso
ad una legge che ritiene
rei, perché il Ddl n°733 è
re da uno a
ingiusta, i “provider” dosione da parte di un di giustizialil'ultima trovata geniale di
cinque anni per singolo di un reato di smo - avrebvranno bloccare il blog.
drammaquei “nobili” signori che ci
l’istigazione a
Questo provvedimento può
opinione avrebbe fi- be
ticamente
governano. Quella sigla è il
delinquere e
far oscurare un sito ovunridotto la
nome in codice dell'attacco,
per l’apologia di nito con il gravare
que si trovi, anche all’estefortunatamente fallito, almereato, oltre ad sull'intera collettività libertà di
ro; il Ministro dell’Interno,
informaziono per ora,
una pena ultein seguito a comune nel nostro Paese per
contro la liber- Si critica su di un nicazione dell’auriore da sei mesi a cinque
effetto dell'applicazione di
tà in Internet. blog?
anni per l’istigazione alla
torità giudiziaria,
una perversa logica repressiParte dei nostri Si chiude il blog. può infatti delibedisobbedienza delle leggi di
va-cautelare, in forza della
parlamentari
ordine pubblico o all’odio
rare con proprio
quale la sospetta commissiovuol portare la
fra le classi sociali.
decreto l’interrune, da parte di un singolo,
censura anche
Con questa legge vorrebbezione dell’attività
di un reato di opinione asul web, così da togliere a
vrebbe finito con il gravare
noi italiani l'ultimo mezzo
sull'intera collettività, che,
che ci è rimasto per comunidalla sera alla mattina, si
care liberamente. Insomma i
sarebbe ritrovata nell'imposnostri deputati hanno decisibilità di informare ed inso di ispirarsi a grandi deformarsi attraverso blog, o
mocrazie, quali la Cina e la
altre piattaforme telematiBirmania, per regolamentache.
re il web. Ma adesso analizOnestamente sono sempre
ziamo il Ddl n°773 proposto
più sorpreso dal fatto che
dal senatore Salvatore D'ATg e media tradizionali taclia, esponente dell'Udc.
ciano su questi attacchi.
Dopo l'approvazione in
Cosa più terribile, gli Italiani
senato il decreto è stato
del blogger,
Per i blogger carce- ro immediatanon sembrano reagire a
mente ripuliti i
bocciato per tre volte alla
ordinando ai
re da uno a cinque motori di ricerca
questi tentativi di instaurare
camera, quindi definitivafornitori di
nel nostro paese un regime
da tutti i link
mente soppresso. Ebbene
connettività anni
autoritario, forse orse anche
scomodi per la
sì, questo losco signore si è
alla rete
perché agli Italiani piace
Casta. In pratica il potere si
ufficialmente schierato coninternet di utilizzare gli apmolto essere dominati, e
sta dotando delle armi netro la libertà di ognuno di
positi strumenti di filtraggio
questo ce lo dice madame
cessarie per bloccare in
dire ciò che vuole e dove
necessari a tal fine.
Storia. Ma io non ci sto e
Italia Facebook, YouTube e
vuole, violando un diritto
L’attività di filtraggio impourlo: ”ITALIANI SVEGLIATE“tutti i blog”, che al momengarantito dalla Costituzione
sta dovrebbe avvenire entro
VI!!!!!”
to rappresentano l’unica
e dalla Carta dei diritti delil termine di ventiquattro
Alessandro Loreti IV A
informazione non
l'Uomo.
ore; la violazione di tale
Censura del web fallita,
Italia ancora Repubblica
semi-libera
Predatori Cibernetici
I droni sono la nuova frontiera militare, e prenderanno il posto dei soldati nelle
guerre venture e attuali.
Visto che l'opinione pubblica approva sempre meno la
presenza dei militari americani in Afghanistan, a Washington molti pensano che
si dovrebbero usare di più i
Predator e gli UAV
(Unmanned Aerial Vehicle,
letteralmente in italiano:
veicolo aereo senza pilota
umano): in sostanza, invece
di cercare e stanare i talebani, gli Stati Uniti dovrebbero
concentrarsi sull'antiterrorismo, e sfruttare le tecnologie più avanzate per eliminare i leader di Al Qaeda e i
vari alleati.
Secondo l'opinionista conservatore George Will l'America dovrebbe lasciare l'Afghanistan, poiché rischia
Si tratta di un velivolo senza
programma Predator comcontrollati come aereoplaniporta un uso radicalmente
pilota, grande quanto un
ni giocattolo. Con questi
nuovo e praticamente senza
Boing, chiamato Eitan, il
"giocattolini" possono sonquale è già stato dato in
confini geografici della viodare il territorio, scoprire
affitto ai canadesi e agli inlenza di stato. Tale programeventuali presenze ostili e
ma non ha avuto un dovuto
e sarà usafarle esploLa CIA non è nem- glesi,
dibattito prima del via libeto in Afghanistan
dere con
ra, e la CIA non è nemmeno
missili Preda- meno tenuta a ren- al più presto
tenuta a rendere conto delle
tor, Cruise o dere conto delle sue dalla RAF e dalla
sue operazioni, anche se
semplici Raid operazioni, anche se SAS( l’aviazione
hanno provocato molte
e le forze speciaAerei, even- hanno provocato
vittime civili in un paese
li inglesi).
tualmente
Questo velivolo
politicamente fragile e in
disponibili. molte vittime civili
può rimanere in
possesso di armi nucleari,
In questo
con il quale gli Stati Uniti
volo addirittura per 20 ore,
modo, si evitano possibili
può trasportare carichi molnon sono in
dirottamenti di
Uso radicalmente aerei da ricognito pesanti e per un lungo
guerra. Se
percorso, senza un equipagqualcosa an- nuovo e praticazione e caccia da
dasse storto ci mente senza con- guerra, e così fagio. Questo nuovo drone
volerà al di sopra di tutti gli
potrebbero
cendo, il salvatagfini geografici del- gio di alcune vite
altri droni, che volavano a
essere consequote molto più basse e per
guenze terri- la violenza di sta- Americane.
periodi molto più ristretti.
bilmente spia- to
L'America è la
cevoli. I PredaUn importante passo per la
prima a farne uso,
tor della CIA sono controllatecnologia, probabilmente
ma non escludiamo certati da agenti dei servizi segresalverà la vita ad un sacco di
mente che altri paesi NATO,
persone, sia NATO che Afgacome alleati, ne usufruiscone.
no.
Ed ora l’ultima frontiera!
Israele ha prodotto un nuovo gioiello tecnologico, che
ha già preso parte all’Operazione Piombo Fuso a Gaza,
anche se in stato di sperimentazione.
un secondo Vietnam, e concentrarsi solo su quello che
dovrebbe fare dall'esterno,
usando i servizi segreti, i
droni, i missili cruise, raid
aerei e piccole unità di forze
speciali, concentrandosi sui
punti strategici più importanti. E' facile capire perché
questo modo di fare la guerra ad Al Qaeda possa sembrare convincente, ma il
ti o contractor privati. Il
controllo degli UAV invece,
è distribuito tra diverse
squadre di piloti professionisti. Una volta che i droni
sono in volo, i controlli
passano elettronicamente
agli operatori negli Stati
Uniti, dalle basi della CIA in
territorio afghano, dalle
quali vengono
Matteo ‘Mett’ Mariotti
III F
Foto: (a sinistra)un piccolo
Uav; (in basso) il nuovo Eitan
Ridurre i gas serra:
affare mondiale
Limitare a due gradi centigradi l’aumento della temperatura del pianeta, rispetto ai livelli precedenti la
rivoluzione industriale del
19° secolo: questo è l’obiettivo proposto da un gruppo
di lavoro della Deutsche
Bank specializzato nello
studio del surriscaldamento
globale. Per fare ciò occorrono investimenti in termini
di risparmio ed efficienza
energetica, energie alternative, utilizzo corretto della
terra, riforestazione e tutto
ciò che riduca le emissioni. I
costi che il mondo deve
affrontare sono oltre 2700
miliardi di dollari entro il
2020, altri 9361 tra il 2021 e
il 2030. Le cifre sono state
stimate dall’Iea, l’Agenzia
internazionale per l’energia.
Gli esperti della Deutsche
Bank hanno stabilito quali
paesi hanno politiche attraenti per il business del clima. Hanno stilato una classifica di oltre cento paesi,
considerando la capacità
delle leggi di mobilitare
investimenti e di pianificare,
l’abbondanza di finanza
pubblica dedicata alla riduzione delle emissioni e la
presenza o meno di un comitato che controlli che le
scelte vengano attuate. In
cima alla classifica troviamo
Francia, Germania, Giappone, Cina, Australia, Brasile.
In fondo invece ci sono
Italia, dove “il regime sui
cambiamenti climatici resta
incerto”, Malta, Slovacchia,
Libia, Pakistan, Grecia.
L’impresa di stabilizzare la
temperatura globale sarà
enorme, e proprio per ragioni di denaro è stato difficile giungere a un accordo
internazionale durante la
Conferenza dell’Onu sui
cambiamenti climatici che si
è tenuta a Copenaghen di
dicembre.
Francesca Mugianesi IV M
Le voci dell’Alessi
Tradizione ormai consolidata da 5 anni, il coro del nostro Liceo si è reso partecipe di molte iniziative riscuotendo anche un discreto
successo sia in ambito regionale che internazionale.
Caso esemplare è stata la
partecipazione allo scambio
con il Liceo Laszlo di Budapest conclusasi ad Ottobre
con l’arrivo dei ragazzi ungheresi nella nostra scuola.
Anche quest’anno sono
molti gli appuntamenti di
cui il coro dell’Alessi sarà
protagonista: in Aula Magna
si terrà un concerto per
l’arrivo dei ragazzi francesi
nella nostra città per lo
scambio con la sezione C ad
Aprile, la rassegna dei cori
scolastici a Maggio, presso il
palazzo della provincia ed il
concerto finale a Giugno.
Inoltre vi ricordiamo il concerto dedicato ad Isabella
Giacomucci che si terrà il 20
Aprile alla Sala dei Notari e
al quale siete tutti invitati. Il
professore, nonché direttore d’orchestra e musicista,
Sergio Schioppa torna a
condurre questo progetto
con l’aiuto della professoressa Maria Luisa Salatto e
del professore Carlo Picciafoco, permettendo così anche la partecipazione dei
ragazzi al contest nazionale
che si terrà a Montecatini
dal 22 al 25 Aprile 2010 per
il Festival di Primavera. Alla
rassegna saranno presenti i
cori di tutt’Italia e terminerà
in un concerto finale guidato
dai maestri presenti. Nonostante qualche difficoltà causata dalla scarsità degli elementi maschili, il coro sta
comunque procedendo bene, visto anche il successo
ottenuto con la performance
dell’ultimo Open Day tenutosi il 23 Gennaio 2010 e
con il concerto alla sala Sant’Anna in occasione del progetto Comenius della prof.
De Petro, in cui il coro si è
esibito davanti ad un pubblico di docenti e studenti internazionali. Quindi, se avete
una bella voce e volete con-
dividerla, se volete divertirvi
con tutti noi e se non avete
problemi a cantare in pubblico e non solo sotto la
doccia, vi invitiamo a prender parte alla nostra attività
dalla quale potrete ottenere
notevoli soddisfazioni.
Michael Ceccaccio IVG
Laura Lisei VG
“Un libro al mese”
presenta Maurizio Cucchi
Venerdì 19 Febbraio l’Aula
e filosofi, con fisici, matemaDisperso, confluito, con le
Magna del Liceo Scientifico
tici, biologi. Del resto l’iniraccolte successive, nel voGaleazzo Alessi di Perugia
ziativa si lega ad una lunga e
lume Poesie 1965-2000,
ha accolto un numeroso
prestigiosa tradizione, che
uscito nel 2001 per Mondapubblico per la presentazioha
visto
passare
per
le
mura
dori. Nel 2003 ha pubblicane di Vite Pulviscolari ,
dell’Alessi
Mondadori, l’ultimo libro di
poeti come
Maurizio Cucchi. La serata
era nel ricco programma
Gianni D’Elia
della rassegna di autori e
e Franco Loi,
libri “Un libro al mese”,
Alessandro
giunta alla sua quinta ediQuasimodo,
zione.
Giorgio BarE’ una iniziativa che negli
beri Squarotti
anni ha coinvolto studenti,
e negli ultimi
insegnanti, famiglie e cittadini, in
due
un positi- La parola detta, scrit- anni,
vo conta e interpretata sia- tra
fronto
no “tre parole diver- gli
con la
produ- se”, portatrici di nuo- autozione
vo senso anche a co- ri di
artistica e lui che le ha
Un
scientifi“trovate” e che le ha Libro
ca del
al
presente, messe in gioco
Mese, fisici di fama
to Per un secondo o un
alla quale
internazionale
cosecolo,
nel 2005 il romanzo
la scuola sempre più si apre
me Francesco Bernardini e
Il male è nelle cose. Tra i
in un ricco scambio, e nella
Andrea
Frova.
lavori più recenti le prose
condivisione della vivacità
culturale della comunità di
La traversata
Presenta
ricerca di questo liceo, dove
Chi ama la poesia do- di Milano
non di rado i docenti sono
l’autore la vrebbe amare prima
( 2007) ed il
anche autori o addetti ai
poetessa e
di tutto la poesia de- testo teatrale in
lavori nella ricerca pertinensaggista
versi Jeanne
gli altri…
te alle proprie discipline.
Brunella
d’Arc e il suo
La scelta dei testi e degli
Bruschi,
doppio (2008) . Con Stefano
autori risponde alla specifidirettrice della neonata colGiovanardi ha curato l’antoca identità del Liceo scientilana di poesia per Morlaclogia Poeti Italiani del sefico, fondata sull’armoniosa
chi, la Chioma di Berenice.
condo Novecento (1996integrazione dei due assi
nuova ed. 2004).Il poeta
culturali storico umanistico
Maurizio Cucchi è nato nel
illustra con semplicità l’itie scientifico: così si alterna1945 a Milano, dove vive.
nerario di Vite Pulviscolari,
no poeti e narratori, storici
Ha esordito nel ’76 con Il
un dialogare “ sull’orlo del
maelström”, come in un
famoso racconto di E.
A.Poe, nel quale la precarietà delle vite e dei valori pulviscolari, prossimi a dissolversi nel vortice, trova appiglio nella parola, essenziale
come un “grazie” , e nella
condivisione profonda e
permanente di affetti, che
permette, nonostante tutto,
di “rimanere insieme ancora
un po’”.Il percorso poetico
nasce da un breve viaggio,
tema ricorrente nella poesia
di Cucchi ( cfr ad es. Ultimo viaggio di Glenn). E’
l’ultima sezione del libro, La
traversata, nella quale,
come dice l’autore, l’io poetico si accorge dell’esigenza
di “stare di più dentro le
cose” perché questo è la
poesia, andare in profondità
dentro le cose, dentro i
rapporti, dentro la vita. Da
questo coraggioso andare
nascono gli incontri, primo
tra tutti quello con la madre, rimandato per quattro
anni “per viltà”, perduto e
ritrovato nelle trame del
ricordo recente e doloroso,
o nel risalire alle origini
della famiglia, attraverso i
lineamenti di volti che hanno intrecciato storie e sangue con la sua. Più difficile e
metafisico, come propone
Giorgio Ficara, “come esplorazione del confine tra esistente e non esistente”, la
sezione “L’orizzonte degli
eventi”, interpretata da
Francesco Torchia , direttore artistico del laboratorio
di lettura espressiva del
i libri di poesia vendono
testo poetico “Phonè”, uno
davvero
dei più prestigiosi progetti
di eccellenza del Liceo Alespoco! Chi ama la poesia
si. L’autore sottolinea infatti
dovrebbe
come la paroSe non possiamo prescin- amare
la detta, scritdere dall’endecasillabo prima di
ta e interpreper trovare un ritmo, è
tutto la
tata siano
inutile tentare forzature poesia
“tre parole
degli
o mezze novità
diverse”,
altri…
portatrici di
Del resto ora i libri sono
nuovo senso anche a colui
spesso poco più che foto
che le ha “trovate” e che le
con dedica, e gli editori
ha messe in gioco nel conpubblicano libri di idioti
fronto profondo con l’umacontando semplicemente
no interlocutore della cosul fatto che un gran numemunicazione poetica. Interro di idioti li compereranno
rogato sul suo lavoro di
e (forse) li leggeranno.”
critico, Cucchi risponde
Poca selezione, dunque, ma
con la sua signorile ironia,
“tra tanta spazzatura qualche va diritta al punto:”Ci
che libro c’è ancora” e agli
sono migliaia di aspiranti
studenti raccomanda di
poeti in Italia, eppure inavere la determinazione nel
spiegabilmente
cercarlo e scovarlo, consiglia di formarsi un gusto
leggendo i classici.
A chi chiede un parere sugli
orientamenti della poesia
contemporanea risponde
che la forma chiusa, nelle
strutture del verso tradizionale e della rima, ha avuto
una storia ed una fine; all’orecchio moderno, pur nei
sonetti raffinati di alcuni
contemporanei, essa suona
in modo irrimediabilmente
artefatto. Se non possiamo
prescindere dall’endecasillabo per trovare un ritmo, è
inutile tentare forzature o
mezze novità, tanto vale fare
endecasillabi puri: ma è
poesia inautentica, riesumata a forza. Meglio lavorare
su allitterazioni, misure
moderne di prosimetro,
meglio andare in profondità
nella verità del presente. E
qui il critico dimostra la sua
disponibilità e apertura al
nuovo: “ Ci sono moltissimi
giovani che sanno tutto, che
hanno capito che la poesia è
una cosa seria e spendono
in essa le loro migliori capacità.” La poesia è una cosa
seria, è tale se dice una verità, se si assume la responsabilità di una scelta etica.
Se la poesia non servisse ad
altro che ad insegnare la
verità della parola, il valore
delle parole, la profondità
del linguaggio, a difendere
la responsabilità e l’eticità
della comunicazione, anche
solo per questo essa sarebbe indispensabile.
Annalisa Persichetti
Back from
Brighton!
Hi guys! Coming back from
Brighton, I’m going to tell
you something about this
amazing experience.
Brighton is a city on the
south coast of England, with
a wonderful beach, a lot of
shops and many Mc Donald’s, Restaurants and Pizza
Hut that are the only places
where eating is not so awful. During the week we
spent there, our days were
divided into two parts: one
more comfortable, and another dedicated to
studying. Every morning,
after having breakfast at
Starbucks, we spent the rest
of the morning going round
the city and visiting all the
cool places of Brighton such
as the Acquarium, that is
even older than the one in
Genova, and the Pavillion,
which is really recommended to all the lovers of
baroque Art. After finishing
visiting and after finishing
the little amount of free
time, at 13.30 we had to go
to our English lessons
paying attention not to be
late. But I must say that the
lesson weren’t so useful as
the use of the language in
everyday situation like in
the relation with the families we were with. Another
great method to learn English was shopping: even the
weakest students were able
to buy new things. To sum
up, I personally feel that it
was a very good experience
for everyone of us because
we became familiar with a
new culture really different
from ours and also because
we were given a new sense
of responsibility. Moreover,
we managed to establish
new relationship with our
schoolmates and with our
teachers. All in all, an experience that is worth trying.
Dario Sattarinia IV L
La storia non deve essere presentata come un'accumulazione di risultati conseguiti o come una mera
esposizione di avvenimenti, ma come una poderosa
realtà in azione. (John Dewey)
Scuola e Beni Culturali:
Una Interazione
in Crescita
Lunedì primo marzo la nostra scuola ha partecipato ad
una importante iniziativa
culturale presso il Centro
Congressi “Capitini” dedicata alle esperienze laboratoriali delle scuole umbre in
rapporto ai beni culturali,
ed in particolare agli archivi
visti come risorse per la
didattica della storia. L’incontro di studio è stato promosso e organizzato dalla
Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Perugia, nella persona della prof.
Angelucci, docente di Archivistica, e con la collaborazione degli Archivi di Stato
di Perugia e Terni, della
Soprintendenza archivistica
per l’Umbria, dell’Istituto
per la storia dell’Umbria
contemporanea e della Provincia di Perugia.
La presenza della nostra
scuola è stata richiesta e
sollecitata in quanto dall’ormai lontano 1994 tra le offerte formative rivolte agli
alunni dell’ “Alessi” figura
anche un laboratorio di
storia, ancora oggi operoso
e propositivo sotto la guida
della prof. Anna Piccotti e
con il contributo del prof.
Roberto Porciello e di chi
scrive. Esso è stato attivato
allo scopo di promuovere
ed incrementare tra i ragazzi
il gusto per lo studio di una
disciplina, la storia appunto,
che invece pare oggi essere
agli ultimi posti in un ipotetico “indice di gradimento”
degli insegnamenti curriculari da parte degli utenti
della scuola pubblica. Si
vuole invece contrastare
questa tendenza, facendo
toccare con mano come la
ricerca storica sia qualcosa
di vivo ed attuale, poiché ci
permette di comprendere le
radici del mondo contemporaneo, e quindi ci educa
ad una cittadinanza responsabile ed attiva, requisito
essenziale di ogni vera democrazia; inoltre tramite
l’approccio con i documenti, di archivio e non, si comprende come tale ricerca
non si basi su “favole erudite” ma su un rigoroso metodo di indagine che rende
possibile l’elaborazione di
modelli credibili per interpretare il passato. Per cui in
questi anni centinaia di alunni, sotto la guida degli
insegnanti e di esperti, si
sono succeduti in un affascinante itinerario a ritroso
“sulle orme del cambiamento”; esso li ha condotti in
una prima fase a ripercorrere le tappe del cammino
della nostra città all’indomani dell’Unità d’Italia verso la
modernizzazione, dopo
secoli di torpore e di semiletargo, mentre più recentemente il punto di vista si è
allargato alla realtà italiana e
internazionale del XX
secolo, affrontando temi di
rilievo come la rivolta giovanile del ’68, l’evoluzione
della società italiana dal
1946 ad oggi e, attualmente,
un evento di importanza
epocale come la caduta del
Muro di Berlino nel 1989. Il
tutto ha trovato una valida
sintesi in una serie di prodotti finali come mostre
grafico-documentarie, opuscoli, e ultimamente CDrom multimediali che sicuramente documentano assai
bene la validità dei percorsi
via via svolti. Tali prodotti,
alcuni dei quali disponibili
per chi ne volesse avere
copia, sono stati esibiti anche all’interno del convegno
cui abbiamo preso parte,
nell’ambito di una mostra
che raccoglieva realizzazioni
similari provenienti da molte scuole della regione.
E alla ricchezza di queste
esperienze, ormai solidamente radicate in moltissime scuole umbre, è stata
pienamente resa giustizia
nei numerosi interventi in
cui si sono passate in rassegna le molteplici tematiche
su cui alunni ed insegnanti
hanno cimentato e tuttora
cimentano la loro fervida
indagine critica con risultati
di tutto rispetto: si è andati
dal riordino dell’archivio
storico e delle raccolte
scientifiche del liceoginnasio “A. Mariotti”
all’utilizzazione degli archivi
storici locali come fonte per
indagini allargate ad ambiti
più vasti (liceo scientifico di
Marsciano), passando per la
riscoperta di una importante innovazione scientificotecnologica attraverso l’analisi di brevetti e di riviste di
settore (Istituto tecnicoindustriale e professionale
“Allievi-Pertini” di Terni) e
per la rivisitazione dell’opera di una poetessa attraverso libri, riviste, lettere, foto
e quant’altro (Sezione di
Archivio di Stato di Spoleto Scuola media di Sellano), e
molto altro ancora. Anche i
contributi dei numerosi e
qualificati esperti che si
sono succeduti nel prendere la parola hanno sottolineato ed esplicitato tutte le
grandi potenzialità che questo tipo di intervento didattico presenta nel promuovere una scuola sempre meno
nozionistica e sempre più
formativa, in grado di offrire
a tutti le migliori opportunità di crescita culturale e
umana. Dobbiamo dunque
essere grati a chi ha pensato
anche a noi per questa giornata di studio, in quanto ci
ha messo in contatto con
una realtà estremamente
viva e stimolante, tale da
fornire un copiosa messe di
spunti per rendere sempre
più incisiva ed accattivante
la nostra proposta di ricerca, rivolta a tutti gli alunni
del Triennio: ad essi dedichiamo il nostro caloroso
invito affinché il prossimo
anno scolastico vogliano
gustare insieme a noi il piacere di ricostruire da soli un
pezzetto di storia, senza la
mediazione dei libri di testo.
Sandro Tiberini
Quelli che rappresentano
l’Alessi…(o almeno ci provano)
…durante il meeting organizzato nell’ambito del progetto Comenius a Lemgo
(Germania), dal 15 al 19
Dicembre 2009, eravamo
noi:Federica (IV F), Irene
(III I), Giacomo (IV C), Irene, Giordano e Gianluigi (V
F), accompagnati dalle professoresse madame DePetro
e Persichetti.
La nostra piccola delegazione “made in Italy” ha incontrato i gruppi dei paesi
partner (Francia, Germania,
Spagna, Polonia) nella piccola e suggestiva Lemgo, a
sud di Hannover, per realizzare insieme un progetto
incentrato sulla “città multiforme” (La ville plurielle),
“in direzione di una stessa
c i t t a d i n an z a e u r o p e a” (come recita il motto
Comenius). Suddivisi in
gruppi di lavoro misti, volti
a favorire l’integrazione,
abbiamo lavorato
con la collaborazione di
tutti gli insegnanti partecipanti, e abbiamo realizzato
come prodotto finale, materiale
interattivo
(presentazioni powerpoint,
cartelloni…).
Molti gli stimoli di lavoro:
tra gli argomenti proposti,la
realizzazione di un progetto
di città ideale a misura di
ragazzo, le tradizioni natalizie di ogni paese, con particolare attenzione alle varianti delle varie città, il
rapporto dei giovani con la
realtà circostante e la progettazione di un nuovo logo
per il progetto, il tutto preceduto da una breve presentazione introduttiva delle
nostre scuole e città.Alla
presentazione finale degli
elaborati è seguito un coloratissimo banchetto a base
di tipicità natalizie di ogni
paese:noi, da bravi perugini,
abbiamo offerto
un buonissimo Torciglione
e degli apprezzatissimi Baci
Perugina.
Collaborare è stato molto
interessante e la necessità di
comunicare in inglese ci ha
spinto ad impegnarci notevolmente nell’uso di questa
lingua che si è rivelata universale; grazie all’inglese è
stato possibile interagire
con tutti i ragazzi dentro e
fuori dalla scuola, ma la
cosa più divertente è stato
apprendere parole nelle
altre lingue:il sottofondo
usuale della cena era il brusio di lezioni accelerate di
Francese, Spagnolo,Italiano,
Polacco…
Siamo diventati molto amici
con gli altri ragazzi, così che
ci è dispiaciuto davvero
tanto doverli salutare al
momento della partenza:
baci, abbracci e anche qualche lacrima versata dai più
sentimentali.
La nostra piccola avventura
è stata un’occasione unica e
speriamo che si ripeterà,
perché sarebbe bello che
molti altri ragazzi avessero
l’opportunità di partecipare:
stare in contatto con persone di altre nazionalità ci ha
aperto gli occhi su nuove
realtà, sull’universalità dell’amicizia e la ricchezza culturale che porta la diversità.
E’ stato incredibile vedere
come più lingue e culture si
siano mescolate armonicamente, in particolare lontano dal rigido ambiente scolastico, durante la spaghettata internazionale di mezzanotte organizzata dal nostro
gruppo.
Concludo dicendo che l’avvenimento più divertente è
stato certamente la gigantesca battaglia a palle di neve,
alla quale hanno preso parte entusiasticamente anche i
professori, specialmente
madame Persichetti, e ringraziando il Trio Marchesini-Solenghi-Lopez, che ha
allietato come sottofondo
tutti i nostri momenti liberi.
Federica Giusepponi, IV F
Sei uno studente ma non ti senti davvero membro della scuola?
Pensi che ci possano essere cose che dovrebbero essere migliorate?
Credi che niente potrà cambiare?
Ti sbagli.
Scrivi a “La Siringa” e pubblicheremo i tuoi pensieri, le tue idee e
i tuoi desideri.
Riceveranno visibilità e magari diventeranno argomento di discussione.
Nulla cambia se non si fa nulla.
Se qualcosa è immobile, muoviamolo.
Prosegue alla grande la marcia
del Liceo Alessi
ai Giochi Sportivi Studenteschi.
Sono entrati nel vivo i giochi sportivi studenteschi. La
squadra allievi maschile di
basket, sotto la guida del
prof. Stefano Proietti, e la
supervisione tecnica di
Francesco Brizioli, coadiuvato dagli aiuto-allenatore
Alunni e Corbucci, ha staccato il biglietto di accesso
alle fasi inter-distrettuali.
Battuti di misura dal Liceo
Scientifico Galilei nella gara
di esordio, vincevano bene
con il Capitini e con il Liceo
Classico Mariotti. Il gruppo,
ci dice il prof.Proietti, è
molto motivato e affiatato.
Questo ci fa ben sperare per
il futuro.
I ragazzi del Liceo dovranno
vedersela con il Liceo Scientifico di Spoleto, il 3 marzo
prossimo.
La rappresentativa femminile di basket, categoria allievi, dopo aver facilmente
vinto la gara di andata con il
Liceo Classico, ora deve
ripetersi nel ritorno per
poter accedere alla fase
successiva del torneo.Nella
pallavolo la squadra femminile, guidata dalla
prof. Isabella Tognellini, si è
aggiudicata il girone distrettuale mettendo in riga il
Liceo Classico Mariotti, il
Capitini e il Giordano Bruno.
Troppo brave per tutti le
ragazze dell’Alessi, tenute a
mantenere alta una tradizione che ci ha visto, nel 2007,
ai vertici della pallavolo
scolastica nazionale. Infatti,
a Lignano Sabbiadoro, in
una storica trasferta per le
fasi nazionali, le ragazze,
guidate dal prof. Proietti, si
aggiudicarono uno strepitoso
argento, cedendo al Novara
solo al tie break.
Speriamo tutti che la storia
si ripeta e che questa volta
possa arrivare l’oro.
Nel calcio a 5 maschile gli
allievi, con il prof. Maurizio
Bonomi, nella prima partita
della fase distrettuale, hanno superato l’IPSIA Cavour
in una sudatissima partita in
casa. Ora il loro torneo è
nel pieno delle fasi distrettuali ed è prematuro fare
pronostici per il prosieguo,
anche se chi ben inizia…
Ultime Notizie
La squadra femminile di Basket disputerà la finale provinciale il 16 aprile a Gualdo Tadino.
In bocca al lupo ragazze!
La squadra di basket maschile pur avendo offerto una bellissima prestazione, ha person per soli
10 punti il confronto contro i ragazzi di Gualdo
Tadino ed è stato esclusa dalla finale.
Intanto, si stanno svolgendo i Tornei interni di
Calcio a 5, che hanno registrato una altissima
partecipazione degli studenti del Liceo Alessi.
Il prof.M.Bononi ha accompagnato la squadra
maschile alle finale provinciali di Calcio a 5 il
giorno 26/3/2010 a Gubbio
Sottolineiamo l’importante segno di partecipazione alla vita e all’identità della scuola che emerge dall’impegno generoso di tutti questi atleti e ringraziamo della professionalità e della disponibilità tutti gli insegnanti che preparano,
accompagnano e formano umanamente i ragazzi.
Velo Strappato
Dal matrimonio nacquero
tre figlie femmine, e per una
donna saudita è una vera
sfortuna… soprattutto in
considerazione del fatto che
le donne nascono solo per
ser vir e gl i uomi ni.
In Arabia Saudita l’uomo
per divorziare non ha bisogno di tante pratiche. Basta
che dica tre volte “io divorzio da te” davanti a dei testimoni e tutto è a posto. Per
una donna ci sono lunghe
pratiche burocratiche e in
genere finiscono sempre
male, con l’affidamento dei
figli al marito, e nei rari casi
in cui vanno alla madre, c’è
sempre il rischio rapimento.
Leggendo altre recensioni di
questo libro viene messa in
evidenza la grande religiosità di colui che ha fatto diventare famoso il clan Bin
Laden nel mondo. Penso
che ciò che viene ritenuta
u n ’ e l e v a t a
professione di fede sia in
realtà una cosa molto diversa; sappiamo, infatti, che ciò
che lui professa non è l’islamismo, ma una manifestazione estremistica della
religione
orientale,
che tuttora
viene portata avanti da
quel gruppo
di persone
che si identifica con il
nome
di
talebani.
Questi ultimi
sono
studenti di
teologia
formatisi
nelle scuole
coraniche
pachistane che si richiamano alla scuola del pensiero
di Deoband: è una corrente
ortodossa dell’Islam, che
predica la purificazione da
tutta l’influenza straniera e
un’interpretazione molto
rigida di ciò che è scritto
all’interno del Corano, fondata alla fine del XIX secolo
a Deoband nel nord dell’India, e sostenuta dagli inglesi, desiderosi di trovare una
forza religiosa che riuscisse
a controbilanciare l’induismo. Come tutte le cose
portate all’estremo, non
riesce a rappresentare nel
giusto modo ciò che invece
la religione islamica è. La
maggior parte delle persone
che esprimono opinioni
razziste nei confronti di
questo credo lo fa portando
ad esempio fatti accaduti
per mano dei talebani, i
quali si credono unici veri
portatori di ciò che è il Corano.
Maria Teresa Cappannini
III B
Io, Loro e Lara
“Io, loro e Lara” è il nuovo,
divertentissimo film di Carlo
Verdone, affiancato dalla
nostra bellissima compaesana Laura Chiatti in veste
della sorellastra di lui.
La trama è un po' complicata ma proverò a riassumerla:
un prete romano torna dall'Africa dopo molti anni
perché crede di aver perso
la fede; il suo superiore gli
consiglia di passare un po'
di tempo con la sua famiglia: una sorella "esaurita",
un fratello che si droga, un
padre diventato di nuovo
giovane con la nuova compagna-badante, e Lara, la
sorellastra che nessuno
sopporta. Dovrà affrontare
una complicata serie di problemi, aiutando Lara a trovare una casa dove vivere.
La storia è ben costruita
sull’equilibrio tra gli sketch
divertenti, stile Verdone, e
la linea rossa che collega i
suoi film più recenti e maturi, ovvero l’indagine pietosa,ironica e gentile dei rapporti familiari nella società
attuale. Non bastano le prediche e le buone intenzioni con la famiglia: il protagonista dovrà rimettere in
discussione certezze di comodo e verità preconfezionate, dovrà riaffrontare la
fatica di tutti quelli che crescono, cioè accettare la propria famiglia per quello che
è e avere il coraggio di buttare giù la propria maschera, avere il coraggio di amareconcretamente le persone
senza giudicarle. Nonostante tutte le meschinità, i
rancori , le gelosie, la famiglia e i legami che la cementano rimangono come valore positivo, punto di riferimento fermo nella vita.
Grazie anche alla bravura di
tutto il cast, il film è attualmente in testa ai botteghini.
Se volete passare una sera
in compagnia di un buon
film e, soprattutto, se volete
divertirvi con qualcosa di
nuovo consiglio a tutti di
andarlo a vedere, con amici
o parenti.
Corà Gabriele, I H
Batman Eroe Romantico
“Sehnsucht”! “Sturm und
Dr an g”! Che parol e
grosse… di sicuro i ragazzi
del quinto che leggono
avranno già voltato pagina.
Tranquilli, noi vogliamo
solo parlare di Batman! Sì,
avete capito bene, il tipo col
mantello, le orecchie a punta e (frrrrr!) la tuta aderente… e no, non siamo impazziti.
Provate a pensarci: il misterioso Bruce Wayne non vi
sembra un eroe che rispecchia buona parte dell’essenza dell’uomo Romantico?
Una persona che da sola,
con le sue forze, pregna
della sua essenza di uomo,
privo di poteri soprannaturali, solo con le proprie
capacità e il proprio rigore
morale si erge a paladino
della giustizia. In questo
caso la supereroica tende ad
emancipare e razionalizzare
argomenti metafisici, ponendoci di fronte a un eroe
vulnerabile, sentimentale,
innamorato e idealista in
una modalità paragonabile,
con un po’ di fantasia, al
movimento pre-romantico
tedesco della “Sturm und
Drang”.
Ma cominciamo ad analizzare questo personaggio a
partire dalla sua storia. Il
nostro eroe nasce dalla famiglia più ricca della città di
Gotham. Da piccolo cade in
un pozzo e viene attaccato
dai pipistrelli per essere poi
salvato dal padre. Questo
trauma, unito al dolore per
la morte dei genitori uccisi
da un ladro all’uscita dal
teatro, e dopo la quale vivrà
per un po’ di tempo chiuso
nella villa di famiglia in
compagnia del fedele mag-
giordomo Alfred, gli fornirà
l’idea e l’arma per diventare
un vendicatore mascherato.
Una volta supereroe, si servirà del pipistrello come
simbolo della paura stessa
per incutere timore ai propri nemici. Già da questo
riassunto risulta la centralitàdi un sentimento, la paura
fino ai racconti di Edgar
Allan Poe, in cui il bene e il
male sono mescolati in modo indecifrabile. Batman
stesso è al confine tra il
bene e il male, non perché
lui abbia tendenze malvagie,
ma per via del mistero che
lo circonda, che spesso, al
pari del celeberrimo
(se non è Romantico questo… ), che viene usata
come arma per combattere
il crimine, i cui seguaci,
insieme al nostro eroe, trovano un sicuro nascondiglio
nell’ambientazione Gotica
di Gotham (sentita l’assonanza?!). Le atmosfere oscure, la notte senza stelle e
mostruosi gargoyle che gettano lunghe ombre e si confondono nel buio richiamano molto la letteratura
horror inglese della prima
metà dell’ottocento: da
“Frankenstein” a “Dracula”,
mostro creato dalla Shelley,
lo rende incompreso da
parte della gente comune,
che altrettanto spesso confonde la virtù con gli ideali
dettati dal perbenismo. In
questo modo, l’uomo Bruce
Wayne è costretto a una
doppia esistenza, a due vite,
a due funzioni sociali, due
inclinazioni apparentemente diverse, a due volti incompatibili fra loro, in un
dualismo paragonabile
(anche se alla lontana) a “Lo
strano caso del dottor
Jeckyll e mr Hyde”,
il famosissimo romanzo di
Stevenson, che doveva essere citato, pur non appartenendo al periodo preso in
considerazione. L’incomprensione, l’essere sentito
come una minaccia, la solitudine, il dissidio interiore,
l’impossibilità di svelare il
proprio segreto persino al
proprio amore, e quindi
l’impossibilità di vivere appieno quest’ultimo, la responsabilità ai limiti del
sacrificio di tirarsi addosso
tutte le colpe di una Sodoma moderna senza potersi
macchiare agli occhi dell’opinione pubblica di essi
stessi fanno di lui un nuovo
Werther, un uomo sofferente ed emozionato, che solo
contro tutti combatte in
nome dei propri ideali, in
una frustrante tensione di
desiderio amoroso verso la
giustizia che rende sopportabile tutte le sue sofferenze. Questa sorta di Sehnsucht Romantica è accompagnata dal senso di
colpa per l’assassinio dei
genitori, del quale si ritiene
indirettamente responsabile, e dalla vendetta nei confronti della malavita, tramite
la quale inconsciamente
cerca di espiare il suo peccato e vince sempre la tentazione di lasciar perdere
l’immane impresa.
Speriamo di avervi convinto
della nostra folle idea. Ora
ci rifugiamo all’ombra di un
gargoyle come il nostro
eroe…. Alla prossima accenderemo la luce con Superman Illuminista!!
Claudia Discanno IV F
(da una folle idea di)
Emilio Gianotti IV C
Dante?…
Inferno?...
Dato che un’insegnante di
letteratura ha raramente la
soddisfazione della promozione di mercato, ho voluto
provare con grande entusiasmo il nuovo gioco per Play
Station Dante Inferno, che
propone in forma virtuale
l’avventura strepitosa narrata nella prima cantica della
Divina Commedia. Mi sono
detta: “Se il gioco mantiene
le promesse, tutti conosceranno un po’ meglio la potente rappresentazione fantastica dell’Inferno, visiteranno le Malebolge…” Ma
ovviamente mi illudevo. I
geniali ideatori dell’inferno
dantesco versione Play
Station hanno pensato di
migliorare l’originale…. Vi
bastino i primi minuti di
gioco: Dante, il protagonista, non è l’autore del testo!
È un crociato ingannato
d a l l a
c h i e s a !
Ha pettorali e bicipiti fantastici, tanto che il turgore
guerriero degli stessi deve
aver stracciato irrimediabilmente la tunica rossa, che
giace a brandelli sugli addominali a tartaruga; invece
della penna maneggia la
falce rubata alla morte sconfitta. Sembra pure molto più
alto, ma come abbia fatto a
crescere non riesco ad immaginarlo. Deve aver fatto
una visitina a qualche clinica
per rifarsi il naso, perché ha
un profilo impeccabile, e al
posto dell’alloro ha una
specie di corona di aculei di
acciaio: secondo me, però,
sul naso gli è rimasta la cicatrice, perché è l’unica parte
del corpo e del volto
protetta dal prolungamento dell’elmocorona puntuta. Egli
si aggira per la selva
oscura “che la diritta
via era smarrita” e
improvvisamente
vede a terra una donna molto discinta e
moooolto procace.
E’ stata accoltellata. E’
Beatrice!!! Ma perché
accoltellata? Boh.
Poco lontano anche
Virgilio giace nel suo
sangue. Mah. Comunque,
Dante si avvicina a Beatrice,
la accarezza e dalla bocca di
lei esce l’anima, pure quella
molto discinta e molto procace, che subito viene rapita
dai demoni!!!! E Adesso?
Non era lei che doveva salvare Dante??? Per fortuna lui
si è allenato e parte all’attacco di tutte le Forze del Male
a colpi d’ascia, fino a sfidare
lo stesso Lucifero. Va beh,
avete capito che questi la
Divina Commedia non l’hanno mai letta; comunque
prima di giocare ricordatevi
che:
1) Virgilio non è un
contemporaneo di Beatrice
ed è morto di morte naturale;
2) Beatrice non è stata accoltellata, è morta di malattia ed è andata subito in
Paradiso;
3) Lucifero non è in grado
di combattere: stando almeno a quanto Dante scrive,
egli è immobilizzato al centro della terra….
Ah, dimenticavo. La Divina
Commedia originale è meglio.
La Sirilla
Latino e….Società
Ho osservato con molto
divertimento il dilagare,
nelle pagine dei giornali e
nel vocabolario televisivo e
mediatico, del termine
escort, in relazione alle ben
note vicende political-rosa
che tanto appassionano gli
italiani. La cosa che mi diverte è precisamente il sussiego con il quale si rinomina la professione più antica
del mondo, convinti che il
suono vagamente anglosassone serva a dare un tocco
di classe ed eleganza alla
denotazione. L’uso del termine escort, al posto di
prostituta o, che so, accompagnatrice, non rientra nella
semplice e mielosa consuetudine dell’eufemismo, bensì tende a promuovere ed
accreditare socialmente il
ruolo. La escort insomma si
propone come una seria
professionista, delegata
all’accompagnamento ed
intrattenimento del
manager e dell’uomo “che
non deve chiedere mai” in
contesti mondani di alto
livello. Elegante, discreta,
colta (?????) la escort rivaleggia nell’immaginario collettivo con le etere greche: ad
esempio, potremmo accostare una D’Addario alla
celebre Aspasia, l’affascinante compagna e consigliera
del grande Pericle!
Tanto per amore di verità,
vorrei ricordare che e-scort
non è che il rimaneggiamento della parola latina scortum.
Una etera, colta e dotata di
qualche orgoglio, si
sentirebbe a buona ragione
offesa dal termine scortum:
già, perché, tanto per cominciare, la parolina in questione, in alta società, neanche si potrebbe pronunciare! Ne abbiamo infatti attestazioni nel gergo di schiavi
e gente di malaffare che
affollano le commedie di
Plauto: ad esempio in
“Curculio” - 473 si legge
“ Ibidem erunt scorta exoleta” cioè, letteralmente, “ lì
saranno le vecchie baldracche… ”. Il luogo al quale si
fa riferimento è la zona circostante la Basilica Porcia,
ancora in costruzione, dove
si possono trovare le occasioni a buon mercato, le
prostitute della strada, la
feccia della categoria!
Scortum dunque non nobilita affatto la professione, è
piuttosto il termine più
volgare e dispregiativo per
indicare una meretrix; nota-
Cosa è
McDonald’s?
Chi di noi una volta nella
Me' il regista Morgan Spurvita non ha sbeffeggiato lo
lock porta avanti un esperistupido sorriso della mamento: per un mese mangia
scotte del Mc Donald, chiesolamente cibo venduto da
dendosi se fosse un difetto
McDonald's, tre volte al
di fabbricazione, e avvertengiorno, ogni giorno, interdo come un senso di irrerompendo contemporaneaquietezza, come se dietro
mente ogni attività fisica e
quella bocca si nascondesse
documentando tutti i camqualcosa?
biamenti fisici e psicologici
La risposta è semplice, non
avvenuti. Spurlock, 33 anni,
è un difetto di fabbricazioera in salute e magro, 188
ne, e si, dietro
centimetri di alquel sorriso si Un'alimentazione tezza per 84 kg di
cela realmente di questo tipo è
peso, ma dopo un
qualcosa.
legata ad un alto mese di pasti nei
Noi
siamo
locali della catecontinuamen- rischio di malattie na, guadagnò 11
te sottoposti del cuore, cancro, kg ed incrementò
al bombarda- diabete ed altre
la sua massa cormento di stu- malattie.
porea del 13%.
pida pubbliciDurante l’esperità,
modelli
mento, inoltre,
consumisti ma non ci vuole
Spurlock si trovò a provare
un' intelligenza particolare
improvvisi e repentini cambi
per iniziare a farsi delle
di umore, disfunzioni sesdomande su McDonald's e
suali e danni al fegato, che
capire che qualcosa è decilo portarono in condizioni
samente sbagliato.
critiche alla fine dell'esperiIn questo articolo esporrò
mento. Secondo i 3 medici
brevemente cosa realmente
che lo visitarono (e che
è e fa la multinazionale Mc
compaiono nel film) la cauDonald:
sa di tali problemi è l'eccesCosa Realmente contiene il
siva quantità di calorie ascibo del McDonald's? Nel
sunte, la grande quantità di
documentario 'Super Size
caffeina e soprattutto
te che è di genere neutro,
perciò indica nel modo più
chiaro che ci si riferisce a
merce. Triste nemesi è quella delle parole che ci si ritorcono contro! A dispetto
dell’inglese….
La Sirilla
gli zuccheri e grassi contenuti nei cibi. Un'alimentazione di questo tipo è legata
ad un alto rischio di malattie del cuore, cancro, diabete ed altre patologie. Questo
cibo contiene anche molti
additivi chimici, che possono causare stati febbrili ed
iperattività nei bambini. Nel
1991 McDonald's è stato
responsabile di una serie di
avvelenamenti da cibo in
Gran Bretagna, nei quali la
gente colpita soffrì di gravi
insufficienze renali.
-Cosa c'entra Mc Donald's
con i problemi legati all'ambiente? Le foreste di tutto il
mondo vengono distrutte
ad un ritmo spaventoso
dalle società multinazionali.
McDonald’s alla fine è stato
costretto ad ammettere di
usare bovini allevati su terre
dove erano state disboscate
foreste pluviali, compromettendo la rigenerazione di
queste.
Come McDonald's deruba i
poveri? Grandi aree di terra
nei paesi poveri vengono
deforestate per vendere il
legno o per dare spazio agli
allevamenti di bestiame o
per coltivare i foraggi per
nutrire gli animali che verranno mangiati nell'Occidente. Tutto questo viene
fatto a danno delle risorse
alimentari di questi paesi,
tenuti in ostaggio tramite il
debito dalla Banca Mondiale
e dalle multinazionali.
McDonald's pubblicizza e
impone continuamente
prodotti a base di carne
(manzo, pollo etc.), spingendo la gente a mangiare
carne troppo spesso, questo
fa sì che vengano distrutte
enormi risorse per l'alimentazione mondiale.
Poi dovrebbe sorprendere la
fame nel mondo?
Mc Donald sfrutta I propri
dipendenti? SI. E' risaputo, i
lavoratori dell'industria del
fast food hanno paghe molto basse. McDonald's non
paga straordinari anche
quando i lavoratori fanno
diverse ore. La pressione
per realizzare sempre maggiori profitti al minor costo
fa si che siano assunti meno
addetti di quelli necessari
cosi che quelli che ci sono
devono lavorare sempe più
velocemente e sempre più
duramente. La maggior parte dei lavoratori/trici di
McDonald's sono persone
che hanno poche possibilità
di trovare lavoro e sono
costretti ad accettare questo
tipo di sfruttamento. Non è
quindi una sorpresa che il
ricambio del personale da
McDonald's sia molto alto,
questo fa sì che sia virtualmente impossibile sindacalizzarsi e lottare per migliori
condizioni di lavoro, in più
McDonald's si è sempre
opposto ovunque alle organizzazioni dei lavoratori.
Cam IV E
Ce l’avevo sulla punta della lingua!
Come in ogni numero vi proponiamo 25 parole con le quali confrontarvi. Assegnatevi un punto per ogni vocabolo del quale conoscete il
significato e poi leggete il profilo corrispondente. In bocca al lupo!
1 ALGENTE
13 EZIOLOGIA
2 IDIOSINCRASIA
14 NUMISMATICA
3 ANELARE
4 VITUPERARE
5 PEDISSEQUO
6 FACETO
7 PROCACE
8 CAPZIOSO
15 INCIGNARE
16 PRETERIRE
17 MEMENTO
18 DISLIGNARE
19 CACADUBBI
(Giuro che è
nel dizionario)
20 PENNIVENDOLO
21 QUORUM
9 CATARSI
22 SMENCIRE
10 PEDANTE
11 DESPOTA
12 FORBITO
0-5
Dovresti smetterla di comunicare tutti
i tuoi bisogni a gesti, non sei un animale! Parla!
23 REFRATTARIO
25 ANACOLUTO
6-10
Congratulazioni.. Tra qualche mese
sarai finalmente in grado di scrivere il
tuo nome senza errori!
11-15
Niente male davvero! Il tuo lessico ti
permette di affrontare con tranquillità
i rapporti umani più basilari, ma puoi
fare di meglio!
16-20
Complimenti! Il tuo uso del lessico
italiano non ha nulla da invidiare
a nessuno! Allora facebook non è
completamente inutile!
21-25
“Or se' tu quel Virgilio e quella fonte
che spandi di parlar sì largo fiume?"
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta.
(Ma pochi di essi se ne
ricordano).”
“Tutti i bambini crescono,
meno uno. Sanno subito
che crescono e Wendy lo
seppe così.” Sarebbe scontato chiedere se mai vi
fosse capitato di sentire,
anche per sbaglio, questa
frase, con cui James Matthew Barrie apre il sipario
di quella che diventerà la
sua commedia più famosa:
“Peter Pan, il ragazzo che
non voleva crescere” (1904). Ed è altrettanto
inutile chiarire chi sia il
simpatico ragazzo dell’“Isola che non c’è”, il
“puer aeternus” di cui non
si stancano di dibattere
nemmeno gli psicologi
moderni, vecchio personaggio ancora bambino,
che può facilmente rappresentare l’emblema dell’infanzia di ogni adulto. Il
giovane Peter tenta Wendy,
che viene trasportata in un
mondo di fate, pirati, sirene e bizzarre creature fantastiche: questa è la visione
della storia se guardiamo
ad essa con gli occhi di un
bambino, come forse Barrie avrebbe semplicemente
desiderato. Ma possiamo
fare un passo in più, cercare significati che vanno al
di là della favola. Allora ci
può essere rivelato un
mondo un po’ più complesso: un protagonista come
Peter Pan può trasformarsi
nella vera paura di chi non
vuole crescere, di chi non
vuole prendersi delle responsabilità nella vita (da
qui il nome della relativa
sindrome), Capitan Uncino
si rivela il prototipo dell’adulto avaro, ormai incapace
di donare agli altri (la sua
mano destra è stata mangiata dal coccodrillo) e la cui
unica preoccupazione è
riuscire a sfuggire a quel
tempo, scandito costantemente da brevi ticchettii,
che lo insegue, giorno e
notte. La stessa “Isola che
non c’è” può rappresentare
l’universo dei “sempre bambini”, può incarnare un
mondo costruito semplicemente su storie ed immaginazione che, ovviamente,
non può esistere. E Trilli? La
piccola vip alata alla
“Marylin Monroe” altro non
potrebbe essere che la tentazione di restare in quel
luogo isolato della nostra
vita, nel luogo chiamato
“Isola che non c’è”, più
comunemente nella realtà:
infanzia. Quante avventure
si possono vivere in questo
mondo fatato… Ma, come
riportato dallo stesso autore
all’inizio del romanzo:
“[tutti i bambini] Sanno
subito che crescono”, e
quindi si possono dire consapevoli che, un giorno,
dovranno abbandonare quel
luogo incantato per entrare
nella vita mostratagli dai
loro genitori. Solitamente,
l’abbandono dell’isola è un
fatto naturale di cui molti si
sono magari dimenticati, ma
che rappresenta una delle
fasi più importanti della
crescita, è il nostro sipario
che si apre sulla vita adulta.“Ecco il mio segreto. E’
molto semplice: non si vede
bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Questa è una frase famosa,
non tanto perché a dirla fu
una volpe “addomesticata”,
quanto perché rappresenta
il cuore dell’opera, fiore
comprenderli. Alla fine del
all’occhiello, di Antoine de
suo lungo viaggio, dopo
Saint-Exupéry: “Il piccolo
aver compreso l’unicità
principe”. Un principe stradella sua rosa, il giovane
Principe torna nel suo monno, quello che ci racconta
do, dal suo bel fiore, che
l’autore, un bambino di
simboleggia
poco più di sei
la sua reanni con una Prende coscienza
rosa nel cuore della vita, di tutti gli sponsabilità.
e tanta voglia altri mondi che esi- Dopotutto, il
Principino è
di accumulare
stono
oltre
al
suo,
e
ancora bamesperienze e
tanta voglia di ce ne sono tanti, an- bino e i
bambini
crescere. Per che fra noi, spesso
onesti,
un bambino
occorre mettersi ve- sono
molto piccolo
non abbanil mondo è ramente d’impegno
stretto, è es- per comprenderli.
senzialmente
donerebbero mai le proprie
quello formato da mamma e
responsabilità, per quanto
papà; per un bambino di sei
piccole. Invece gli adulti,
anni invece, il mondo divenforse, le tralasciano troppo
ta immenso, ricco di nuove
spesso.
cose da imparare. E la diffiE’ proprio la figura dell’uocoltà è proprio riuscire a
mo adulto che risalta in
filtrare questa grandezza,
entrambi i romanzi, in
che lo si voglia o no, nelmaniera pressoché identil’imbuto della nostra mente.
ca: il “grande” visto come
Ecco perché il Piccolo Principe parte dal suo piccolo e
figura senza immaginaziostretto pianeta: per prendene, proiettata solo nel
re coscienza della vita, di
mondo del lavoro (il situtti gli altri mondi che esignor Darling, padre di
stono oltre al suo, e ce ne
Wendy, ne è un chiaro
sono tanti, anche fra noi, e
esempio) a cui interessano
spesso occorre mettersi
solamente i “numeri” e le
veramente d’impegno per
cose concrete, dopotutto
“sono fatti così. Non c’è da
prendersela”, come scrive
lo stesso Exupéry. Un adulto che è nemico (Capitano
Uncino) e che non si interessa delle “cose essenziali”, rendendo un po’ piatta
la visione del mondo. Ma,
come scrive l’autore francese: “Tutti i grandi sono
stati bambini una volta.
(Ma pochi di essi se ne ricordano).” Mai stata frase
più vera. Ed eccoli qui, i
bambini per eccellenza: il
nostro Peter e il Principe,
seguiti dalla piccola Trilli e
la rosa, l’uno di fronte all’altro. La paura e la voglia di
crescere; la tentazione e la
responsabilità del rimanere
bambini e dell’essere
“grande”. Peter è un
“bambino ferito”, un bimbo
che non è stato aiutato a
crescere, che ha paura di
farlo e guarda il mondo dai
sui giardini di Kensington,
senza curiosità verso quello
che accade fuori: è un personaggio congelato. Il Piccolo Principe invece, è la visione ideale del “Piccolo uomo
adulto”, che cerca, che domanda sempre e che esige
costantemente risposte. È il
bambino che bisogna
sempre tener acceso nel
nostro animo, è il bambino
che, nella realtà è stato aiutato nella fase cruciale della
sua crescita, incoraggiato e
lodato per la sua unicità e
per la sua curiosità. Proprio
grazie alla presenza di questa figura nell’animo possiamo essere sempre affamati
di sapere e allo stesso tempo sentir palpitare il cuore
per le piccole cose che restano uniche, perché per i
bambini è così: tutto è nuovo, tutto è un’emozione e
una ricerca. Con la rosa nel
cuore e un pizzico di magia
attorno che ci aiuta a caratterizzarci in questo mondo
in cui sembra che tutti stiano andando in un’unica
direzione, possiamo veramente vedere uno scopo
nel nostro futuro e saperlo
affrontare nel migliore dei
modi, osservandolo sia con
occhi sempre nuovi, curiosi
e attenti, sia con l’esperienza che si forma nel nostro
processo di crescita.
Sara Mariangeloni, III E
Destinazione Paradiso?
Catania - È l’11 settembre
2003 quando Salvatore Crisafulli rimane vittima di un
incidente stradale. Subito
entra in coma vegetativo, al
quale si aggiunge anche la
sindrome di locked-in poche settimane dopo.
Oggi, a più di sei anni di
distanza, la sua situazione
non è cambiata. Vive a casa
della madre, con i fratelli,
curato solo dall’amore dei
propri cari. Poca assistenza
tecnica, poca considerazione, e lui abbandonato e
lasciato al suo destino.
Non sono bastate le promesse fatte dal presidente
della Repubblica Napolitano, o dallo stesso premier
Berlusconi. Le loro parole
Salvatore le ha capite, ma
non bastano. Da qui la sua
decisione di andare in Belgio a morire. «E’ eutanasia
passiva l’abbandono di mio
fratello da parte dello Stato… » confessa Paolo, fratello di Salvatore, in un’intervista in internet, «Lui
vuole vivere ma non è messo nella condizione di farlo», conclude.
Festival di Sanremo: Lo Spaccato
dell’Italia
All’indomani della serata
conclusiva di Sanremo 2010, che si porterà dietro una
quantità di polemiche impressionanti; infatti, contro
ogni previsione, ha vinto
uno sconosciutissimo sardo,
si è qualificato terzo quell'indiscusso talento (può
piacere oppure no, ma siamo oggettivi) di Marco Mengoni, mentre in seconda
posizione è arrivato un trio
composto da un incallito
giocatore d'azzardo, il rampollo di una famiglia reale
che ha condotto nel dramma del fascismo e della seconda guerra mondiale l’Italia intera, che voleva essere
pure risarcita, e da un onesto tenore, incolpevole
protagonista di questo scandalo.
Molto belli gli esempi che si
danno ai giovani con individui di questo calibro, altro
che il povero Morgan che ha
confessato i suoi errori! Ma
d'altro canto è Mamma Rai
che decide, è lei che comanda e che troppo spesso si
scorda dell'uniformità di
giudizio.
Io non ho mai amato il festival ma quest'anno ho seguito la prima serata, incuriosito dalla presenza di moltissimi artisti interessanti come
Malika Ayane, Irene Fornaciari, Noemi, che possiedono delle voci meravigliose,
un vero toccasana per le
orecchie, e un artista dai
Forse Salvatore si sente un
peso, forse vede la sua anziana madre lavorare troppo
per lui e vorrebbe alleviarle
la fatica… non si sa cosa lo
abbia davvero spinto a prendere questa decisione.
In fondo quello che basterebbe è un’assistenza adeguata ventiquattro ore su
ventiquattro, non la luna…
Ora che la notizia non fa più
scalpore, i media hanno
preferito concentrarsi su
altro. Se non fosse per un
servizio della “iena” Giulio
Golia, non sapremmo che
Salvatore ha deciso di NON
ARRENDERSI e ha cambiato
idea. Ma tutto ciò è davvero
servito a cambiare le cose
per i malati come Salvatore?
“La speranza non deve essere abbandonata MAI” come
dice il cartello sopra al letto
di Salvatore. Noi quindi
continuiamo a sperare!!!
testi sempre molto impegnati e provocatori come
Simone Cristicchi. Dopo
averli ascoltati, euforico, ho
assegnato a loro i primi
quattro posti della mia classifica ideale. Il giorno seguente, girovagando per
internet, vedo con mio
grande piacere che esperti
di musica, giornalisti, ecc.
sono in linea con il mio
pensiero. Poi si arriva alla
serata dei ripescaggi, e giunge una notizia shock: ”IL
PRICIPE RIENTRA IN GIOCO!”. Il teatro rumoreggia,
evidentemente non è d'accordo. Eccoci, sabato sera.
La finale. Inizia la passerella.
Uno dopo l'altro si susseguono i vari artisti e si arriva
al momento decisivo, quello
in cui l’ottima Antonella
Clerici annuncia gli esclusi.
“Povia” (aveva portato una
canzone sulla storia di Eluana Englaro, scontato che
non avrebbe vinto in un
paese bigotto e conservatore come il nostro): il pubblico fischia ma in maniera
moderata, normale. “Arisa”:
il malcontento cresce e la
conduttrice sembra imbarazzata e se ne esce dicendo
che molte di queste canzoni, anche se escluse, avranno successo in radio. Si va
avanti con Irene Grandi:
solo pochissimi rumori, e
un urlo, “VERGOGNA”, che
si alza dalla platea. Clerici
sempre più in difficoltà. E' il
turno del buon Simone
Cristicchi, e onestamente
sono delusissimo dalla poca
contestazione del pubblico
che forse non apprezza il
testo profondo della canzone. Ne mancano tre. Tocca
ad Irene Fornaciari: i fischi
sono assordanti, un preludio all'esplosione del teatro.
Eccoci: la Clerici nomina il
sesto escluso: “MALIKA AYANE!” “NON E' POSSIBILE!!!!” avranno pensato in
molti. Il pubblico si alza in
piedi a fischiare ed urlare.
L'orchestra, composta da
musicisti veri con la passione per la musica, esplode in
una protesta mai vista, con
gli spartiti strappati, appallottolati e tirati sul palco.
N.C. IV A
Questa reazione perdura
abbastanza a lungo con il
direttore d'orchestra che
vuole rendere pubblico il
voto dei suoi ragazzi (tutti
per Malika, e ricordiamo
che il voto dell'orchestra
avrebbe dovuto incidere per
il 50%, quindi se la matematica non è un'opinione... )
ma il direttore del festival
impone il silenzio, come si
fa in Italia quando si deve
nascondere una verità ingombrante. Le lamentele
sembrano rientrare, ma
all'annuncio dell'ultima
esclusione, quella di Noemi,
il teatro esplode definitivamente e tutti gli spettatori
urlano: ”RISPETTO!!”La
situazione ormai è sfuggita
di mano alla buona Antonella che cerca di rimetterla
sotto controllo con penose
frasi di circostanza, come
quella in cui dice che il televoto è l'espressione del
popolo sovrano.
Ecco, su questo concetto mi
vorrei soffermare: il popolo.
Ma che popolo siamo noi?
Un popolo che ignora una
canzone come quella di
Cristicchi che dice che la
gente non vuol sentire parlare di cose serie ma che si
accontenta delle vacanze
estive e delle stupidaggini
ma elogia l'isterico pianto di
un delinquente e drogato
(cito wikipedia) che pur di
comparire in tv si mette a
fare il buffone in programmi
di gusto discutibile. Queste
comparsate gli hanno fruttato le simpatie di molte persone anziane che, come
dichiarato in molte interviste, adorano la figura del
principe. Rigurgiti di monarchia? Forse sì, ma l'Italia di
oggi è un paese allo sbando
che troppe volte rifugge
in braccio a vecchi mostri
del passato. Chissà come si
sarebbe sentita gente come
Sandro Pertini se avesse
assistito a questi spettacoli.
Ma, come direbbe Simone
Cristicchi, mi sono rotto il
pacco di dire che va tutto
male.
Alessandro Loreti IV A
Divertimento e Responsabilità,
convivenza impossibile?
Il consumo di droghe e
alcool è aumentato vertiginosamente negli ultimi anni
così come le stragi del sabato sera. Secondo un sondaggio condotto dal Consiglio
Nazionale delle Ricerche su
un campione di 30.000 sedicenni, i giovani bevono di
più, anche fuori pasto, con
l’intenzione di ubriacarsi
facendo spesso anche uso di
cannabis, eroina e cocaina.
Vorrei portare l’attenzione
s u q u e s t o t er m i n e :
l’”intenzionalità”. Se si prende un qualsiasi dizionario
della lingua italiana e si
cerca
la parola
“intenzionalità” si trova la
definizione seguente: possibilità di una qualsiasi azione
umana di tendere verso
qualche cosa di diverso da
sé. Fin qui non ci sarebbe
niente di strano, si può tranquillamente avere intenzione di partire per Parigi, di
mangiare una mela o di
mettersi a studiare; ma
“intenzione di ubriacarsi”
non suona desolante? Significa tendere verso una cosa
diversa da me che, se assunta in quantità moderata,
può far ridere, divertire un
po’ di più, allontanare la
timidezza, ma che, una volta
perso il controllo, farà solo
vedere il bagno da una prospettiva diversa. Per gli stupefacenti vale lo stesso discorso. Si cerca intenzionalmente di alterare il proprio
stato fisico e mentale, probabilmente sperando di
sentirsi meglio, appagati e
forse anche sicuri di sé; si
tenta di sfuggire da ciò che
si è realmente, celando una
terribile e, a questo punto,
distruttiva insicurezza.
Per cercare di dare una svolta positiva alla situazione è
nata a Padova la prima
“discoteca analcolica”, frequentata la domenica pomeriggio dai quindicenni. Ma
perché dovremmo finanziare delle proposte “da
babysitter”? Mi spiego meglio: apriamo le discoteche
analcoliche sperando che
cali a picco la percentuale di
giovani che consumano
alcolici, senza pensare alla
possibilità che questi vengano comprati nel supermercato più vicino, che in loro
assenza ci potrebbe essere
la droga, senza minimamente prendere in considerazione l’idea che esista la parola
“responsabilità”. In questo
modo vediamo i giovani
come dei bambini che devono essere tutelati e protetti
da se stessi, quando invece
un ragazzo di sedici anni
dovrebbe assumersi delle
responsabilità. In discoteca,
in un pub, o dove si vuole
trascorrere il sabato sera,
non è necessario ubriacarsi
solo per il gusto di farlo,
magari per sembrare “duri”
davanti agli altri. Credo che
per nessuno sia divertente
svegliarsi la domenica mattina con un mal di testa atroce dopo aver riempito il
bagno di vomito.
Ciò che non capisco è questa continua ricerca dell’eccesso, dell’andare oltre,
quando magari, fermandosi
due passi indietro, ci si divertirebbe molto di più.
Perché non passare un sabato sera con gli amici davanti
ad una pizza e una birra?
Anzi, mi correggo, molti
iniziano così, il problema è
come finiscono. Purtroppo
suona terribilmente strano
pensare ad una serata senza
sballo, che si concluda dopo
quell’unica birra, che per
troppi ragazzi diventa l’aperitivo. Ciò che mi fa ridere
però è la giustificazione a
tutto questo:
“Ho sedici anni, se non lo
faccio adesso, quando lo
farò?”. Rido, perché, a mio
avviso, è la classica risposta
di chi non ha capito niente.
Non dico di bandire le bevande alcoliche, sostengo
soltanto che debbano essere
consumate con responsabilità. Credo invece che, eccetto la cannabis a scopo
terapeutico, la droga sia del
tutto inutile; incentiva solamente quella profonda insicurezza di chi ne fa uso.
Tutto questo per porvi una
domanda: la responsabilità
esclude il divertimento? Per
quanto mi riguarda no. Posso tranquillamente divertirmi con un minimo di buon
senso, senza esagerare, senza mettere a repentaglio la
mia vita e quella degli altri;
naturalmente, però, dipende dalla concezione di
“divertimento” che ognuno
di noi ha. Vi lascio per ora
con quella del dizionario:
“ciò che rallegra qualcuno
intrattenendolo, facendolo
partecipare ad attività o
occupazioni piacevoli, atte a
ricrearlo fisicamente e spiritualmente”.
Sophia Frequenti III E
Quis Custodiet Custodes?
Già più di 2000 anni fa Platone si poneva questa domanda, oggi più che mai
attuale. Fra ferie smisurate
(51 giorni all’anno), gli stipendi più alti d’Europa
(anche 140.000 euro annui,
più bonus e rimborsi) e
pensioni d’oro, i “giudicicustodi” del nostro paese ci
stanno rovinando, mentre
loro invece continuano a
vivere in un mondo a parte,
in cui ogni loro tipo di capriccio è giustificato dalla
parola “autonomia”. Sì, perché se qualcuno controllasse il loro operato, minerebbe la loro autonomia; se i
magistrati hanno carriere
automatiche, dato che nei
concorsi-farsa vi è il 99,6%
di promossi (come riportato
da Stefano Livadiotti, giornalista dell’Espresso, nel
suo saggio “Magistrati - l’ultracasta”), è solo perché con
carriere basate sul merito
verrebbe lesa la loro autonomia, e via dicendo. In
poche parole, quindi, i magistrati si auto-controllano,
e nessuno dall’esterno può
criticarli, altrimenti viene
additato come “attentatore
alla Costituzione”.
Ma la sfrontatezza dei giudici , se così vogliamo chiamarla, non finisce qui: sempre come scritto da Livadiotti, nel 1973 un giudice fu
scoperto mentre molestava
un ragazzino di quattordici
anni. Una persona sana di
mente penserà che sicuramente sia stato condannato
e quindi espulso dalla casta
della magistratura. Macché!
Dopo essere stato condannato, con sospensione condizionale della pena a soli
quattro mesi di reclusione
per corruzione di minore, e
non molestie sessuali, è
stato assolto perché
“temporaneamente” incapace di intendere e di volere a
causa di una botta in testa
procuratasi due anni prima.
Ma allora non può neanche
esercitare? Assolutamente
sbagliato, perché quello è
stato giudicato un episodio
isolato, che non pregiudica
la sua ascesa al potere, tanto
che il tizio è stato promosso
a consigliere di cassazione.
Questi sono i garanti della
legalità! Individui che costa-
no tantissimo allo stato (7
miliardi e mezzo di euro,
con un aumento del 48,6%
in undici anni) e lentissimi
nel fare il proprio lavoro (in
media per un processo civile ci vogliono circa 2700
giorni, più di sette anni, per
arrivare alla sentenza definitiva); e il bello è che c’è
ancora gente che difende il
loro operato, ben quattro
ore di “fatiche” giornaliere
per 260 giorni l’anno, arrotondando per eccesso. Fa
bene Brunetta: andate a
lavorare!
G.M.C. IV M
Come dice Brunetta: Vai a Lavorare!!!
Risposta all’articolo “Quis Custodiet Custodes”
Appena ho letto il tuo articolo, personalmente, mi è
venuto da ridere. Com’è
possibile che un ragazzo
della mia età non abbia la
minima voglia di verificare
ciò che legge? Forse semplicemente non conosce bene
ciò di cui sta parlando,
perché, scusami se mi permetto, ma di critiche alla
magistratura se ne possono
fare, basta che siano fondate!
Dopo aver letto un documento redatto dal C.E.P.E.J.
(The European Commission
for the Efficiency of Justice)
nel 2008 sullo stato della
giustizia
in
Europa
(www.coe.int/cepej/)
ho
tutti gli elementi per criticare le tue affermazioni, che
recepiscono in modo acritico le inesattezze contenute
nel testo di Livadiotti.
Innanzitutto le ferie messe a
disposizione dei magistrati
sono trentacinque giorni ai
quali vanno aggiunti quindici giorni di calendario concessi, non come vacanze,
ma per poter motivare i
provvedimenti presi immediatamente prima dell’inizio
del periodo feriale. Per
quanto riguarda gli stipendi,
quello da te indicato è lo
stipendio del primo presidente della Cassazione che,
per legge, è uguale alla retribuzione dei parlamentari;
mentre tutti gli altri magistrati sono retribuiti secondo la rispettiva anzianità di
servizio, in misura notevolmente minore.
concorso che mediamente
promuove non più del 20%
di tutti i partecipanti. Le
promozioni in carriera avvengono invece attraverso
sette valutazioni di professionalità quadriennali.
Per accedere alla magistratura occorre partecipare ad un
Per quanto riguarda l’operosità, ogni magistrato italiano
Il numero dei magistrati
non è affatto così elevato
come sostieni, perché è pari
a quello francese con 14,8
magistrati per ogni 100.000
abitanti.
Dead weather
Ok, ragazzi, questa è roba
forte, per chi li conosce:
immaginate la cantante dei
“Kills” (Alison Mosshart)
con il bassista dei
“Raconteurs” (Jack Lawrence), il chitarrista dei
“Queens of The Stone Age” (Dean Fertita) e, dulcis
in fundo, Jack White, chitarra e voce dei “White Stripes”, alla batteria.
Ora, quelli che sanno di
cosa sto parlando diranno:
“Ma no, non è possibile, è
assurdo tutto ciò”; ma io
sono onoratissimo di poter
dire “NO! I “Dead Weather”
ESISTONO!”.
Il Supergruppo Statunitense
nasce a Nashville, Tennessee, nel marzo del 2009 dal
fortunato incontro artistico
di Alison e Jack e sforna il
fantastico “Horeound” il 13
luglio dello stesso anno.
Stiamo parlando di grandi
nomi dell’alternative americano, gente che picchia
duro, sound graffianti, molto “vecchio west”, che drizzano i peli su per la schiena,
corrosivi come l’acido solforico, cannonate “Garage
Rock Revival”. La chitarra
tipicamente Stoner/Garage
di Fertita distorta e possente, si unisce alla voce amara
di Alison, alle fucilate a canne mozze di Lawrence e
all’assurdità della batteria di
Jack che non ha alcuna paura di far capire al mondo
che lui di solito suona la
chitarra, creando una sessione ritmica assolutamente
garage, sporca, convulsa e
imprecisa ma perfettamente
incastrata nel contesto.
La tradizione dei cosiddetti
smaltisce all’anno 411 processi civili e 181 penali (il
più alto dato rispetto a tutta
l’Europa). Solo Brunetta
poteva fare una battuta sui
tornelli quando qualsiasi
persona che frequenti gli
uffici giudiziari sa che i magistrati lavorano prevalentemente a casa a scrivere
provvedimenti in quanto
mancano molto spesso anche le stanze per gli uffici
dove lavorare. Riguardo
all’episodio del magistrato
“impunito”, non escludo
che possa essere vero, ma
non per questo
sei giustificato nel fare di
tutta l’erba un fascio!!! Spero che questa mia risposta
possa essere un invito per il
futuro per leggere criticamente qualsiasi notizia!
“supergruppi” risale agli
anni ‘60: gruppi come i
“Crosby, Stills, Nash And
Young”, gli “Yardbirds” e i
moderni “Them Crooked
Vultures” comprendevano
membri di alto rango nel
mondo della musica diventati famosi autonomamente,
creando così sodalizi artistici, per lo più brevi, che hanno dato alla luce molte opere degne di nota che restano nella storia. E poi chi di
noi che ascoltiamo Rock
non ha mai immaginato di
poter unire i membri migliori di tutti i gruppi che
ama?
Ho scritto questo articolo
per mostrarvi uno dei miei
gruppi attualmente preferiti,
quindi ogni giudizio espresso è puramente personale.
Accetto ogni commento e
sarei felicissimo di conoscere qualcun altro a cui piacciono.
P.S.: “Quis custodiet custodes?” è una frase estratta
dalle Satire di Giovenale!!
Nicoletta Costagliela IV A
Emilio Gianotti IV C
Muse
I Muse non sono un gruppo
come gli altri. Lo dimostrano con il loro quinto album,
“The Resistance”, uscito a
tre anni di distanza dal
“Black Holes and Revelations”. A differenza di tutti
gli album precedenti, questo è stato interamente prodotto dalla band del Devon
(solo il mixaggio è stato
affidato a Mark Stent), ma
anche qui sono presenti
tutti gli elementi che hanno
contribuito a far diventare i
Muse uno dei gruppi più
grandi degli ultimi anni: i
lirismi vocali di Matthew
Bellamy, i funambolici assoli, le tastiere qua e là e una
buone dose di melodrammaticità. Ma a differenza dei
lavori antecedenti, si avverteuna maggiore compattezza in tutte le canzoni di un
cd che può benissimo essere
suddiviso in due parti, l’ultima composta da una sinfonia, “Exogenesis”, divisa in
tre sezioni e sviluppata tra
pianoforte, tastiere, cambi
di tempo e richiami a Chopin. Le otto tracce iniziali
sono invece molto varie,
spaziando dall’heavy-rock di
“Uprising” (furto, va detto,
a“Call me” dei Blondie) al
rock sinfonico dal piglio
epico di “Unnatural Selec-
tion”. “United States of Eurasia”, invece, è una riuscita
mescolanza di Queen, musica classica e sapori arabeggianti, mentre il singolo
“Undisclosed Desires” e la
potente “MK Ultra” sono
senz’altro tra i brani migliori
della band inglese assieme a
“I belong to you” con il suo
piano caratteristico e la coda in francese “Mon coeur
s’ouvre a ta voix”. In definitiva, questo è uno dei migliori lavori dei Muse. Se
non li avete mai ascoltati,
“The Resistance” è un ottimo passo per avvicinarsi a
loro.
Mirco Marcellini III N
L’Eco delle Teste Parlanti
Facciamo un salto nel passato e parliamo dei Talking
Heads. Si avete capito bene,
le teste parlanti. Già il nome
dovrebbe farci notare l’originalità di quei quasidimenticati ragazzi che per
17 anni tra il canto del cigno del rock psichedelico e
i temibili anni punk che
arriveranno subito dopo ci
hanno regalato un’incredibile ondata innovativa. Alla
Rhode Island School Of
Design, David Bryne, la
mente del gruppo, incontra
Chris e Tina, colei che diverrà la bassista. Qui riesce ad
impressionare la commissione della scuola con un’estrosa performance: sullo
sfondo una ballerina mostra
cartelli con delle scritte
russe ed un pianoforte lo
accompagna mentre si taglia
barba e capelli. Questo esordio in grande stile getta le
basi che faranno di Bryne il
mago dell’ecletticità e della
fantasia. Ma la scuola risulterà essere troppo ortodossa come scelta, così l’artista
deciderà di proseguire la
sua carriera girovagando per
le strade degli States. Originali ispirazioni, nuova dimensione, surreali interpretazioni, caratterizzeranno il
gruppo che di lì a pochi
anni Bryne fonderà con
Chris Frantz, di cui faranno
parte anche Martina Wevmouth e Jerry Harrison. Il
loro percorso è stato segnato da meravigliose canzoni,
per fare un esempio “This
Must Be The Place”, ma la
hit per cui li ricordiamo è
“Psycho Killer”, singolo dal
ritmo incalzante e
memorabile uscito nel 1977.
Una particolarità del gruppo
da non dimenticare sono
però gli scenografici concerti che hanno segnato la storia, ricchi di grandissima
carica emotiva e di un impatto sonoro e visivo davvero impressionante, sintomo
dell’incredibile creatività a
tutto tondo di cui sono stati
portatori. L’ultimo disco
firmato dai Talking Heads è
del 1988, sebbene è il 1991
l’anno ufficiale in cui si
sciolsero per dedicarsi ciascuno a progetti personali.
L’influsso della band di
Bryne rimane nel tempo,
infatti da una loro canzone
deriva il nome del gruppo
inglese Radiohead e numerosi richiami li ritroviamo in
altri artisti come Brian Eno
e Nine Inch Nails, perché
l’eco di quelle teste parlanti
non svanisce, quel futuro
che loro avevano di gran
lunga anticipato forse non è
ancora arrivato.
Laura Lisei VG
“Grunge”
Penso che se si dovesse
parlare di un genere musicale così, in generale, sarebbe opportuno innanzitutto
darne una definizione esaustiva, ed è qui che sorge il
primo problema: “Grunge”,
infatti, è una parola scomoda, derivata dallo slang nato
nel ’95 per la parola “Dirty”
e usata per la prima volta da
Mark Arm, cantante dei
“Green River” e dei
“Mudhoney”, che comprende al suo interno tutta la
scena musicale di Seattle
dall’ ’85 al ‘94. Prima del ‘95
era conosciuto infatti come
“Seattle Sound”.
Il secondo problema è l’individuazione delle caratteristiche comuni, materia in
cui i critici musicali si dividono: alcuni sostengono
che l’unica affinità in questa
scena così varia e ricca di
influenze sia il luogo; altri,
invece, azzardano l’identificazione del genere con la
struttura “strofa ipnotica ritornello urlato” elogiata e
criticata da Kurt Cobain,
cantante-chitarrista
dei
“Nirvana”, bandiera del genere, comprendendo così
gruppi come gli “Smashing
Pumpkins” e i “Placebo”,
non originari di Seattle; altri
ancora applicano questa
etichetta ad alcuni gruppi
della scena indipendente
anni ‘90, basandosi solo
sull’omogeneità del periodo
musicale, estendendo il
termine a gruppi come i
“Dinosaur Jr.”, portatori di
influenze hardcore e folk un
po’ fuori dal sound tipico,
caratterizzato invece da toni
cupi, molto distorti, in scala
minore, e molto spesso ai
limiti della dissonanza.
Tuttavia “Green River”,
“Mudhoney”,
“Nirvana”,
“Pearl Jam”, “Alice in
chains”, “Temple of the
Dog”, “Stone Temple Pilots”,
“Melvins”,
“Soundgarden”... raccolgono in sé le influenze più
disparate: dal rock vecchio
stile di “Iggy pop”, preso dai
“Green River”, al punk dei
“Nirvana”, dall’hardcore dei
“Mudhoney” e “Melvins”,
all’hard rock dei “Pearl
Jam”, fino al metal degli
“Alice in chains”.
Le liriche trattano spesso di
argomenti come la frustrazione di vivere, la tristezza,
la depressione, la rabbia nei
confronti di una vita vissuta
passivamente, e la ribellione, cosa che ha classificato
spesso il genere tra critici e
appassionati di musica come “roba da adolescenti”.
La musica grunge affonda le
proprie radici nella società
americana nord-occidentale:
povertà,
disoccupazione,
droga. Il Grunge è ispirato,
in parte, ideologicamente,
all'hardcore punk americano degli anni ‘80. La città di
Seattle in particolare risulta
essere in quegli anni un
centro privilegiato di consumo di eroina: i giovani per
sfuggire alla noia e al male
di vivere si rifugiano in essa
e nella musica, dando vita
ad una scena musicale estremamente circoscritta, che
venne nel 1989 definita dal
giornalista inglese del
“Melody Maker”, Everett
True, "la più eccitante prodotta da una singola città da
almeno 10 anni".
Il look è, invece, caratterizzato da converse consunte
ai piedi, jeans strappati,
capelli lunghi e immancabili
camicie a quadri da
“lumberjack” (“taglialegna”,
lavoro diffusissimo nello
stato di Washington, ricco di
foreste).
Del Grunge oggi abbiamo
solo pochi focolai sparsi per
il mondo, pochi gruppi che
riprendono l’identità del
genere e si dividono in due
filoni principali: Il Grunge
Revival vero e proprio, che
riprende il sound tipico dei
grandi modelli storici senza
quasi modificarlo (Skewer Portogallo) e il Post-Grunge,
più commercializzato, tendente a sonorità pop, tipico
delle vittime del genere
(Silverchair - Australia, Bush
- USA).
Su internet, nei forum specializzati, fioriscono i dibattiti su quanto sia stata qualitativa questa scena musicale
nell’ambito della storia del
Rock: è l’ultima esalazione
di uno spirito morente? O il
Rock era già morto?
Domanda aperta… nel frattempo non ci resta che piangere la morte (coincidente
per la maggior parte dei
critici con la morte di Kurt
Cobain) dell’ultima grande
corrente musicale.
Emilio Gianotti IV C
C'era una volta
Dio.
L'uomo creò Dio a sua immagine e somiglianza. Dio,
nella creazione, occupa un
posto fondamentale,
nella sua natura unisce
mondo spirituale e mondo
m a t e r i a l e .
Soltanto Dio (o l'uomo?) è
capace di amare il suo
"Creatore", è la sola
"Creatura" che l'uomo ha
voluto solo per se stesso. E'
stato chiamato, il loro Dio, a
condividere nella conoscenza e nell'amore, la vita dell'uomo.
A questo fine è stato creato
ed è questa la ragione fondamentale della sua dignità.
Essendo ad immagine dell'uomo, Dio ha la dignità di
una persona; non è soltanto
qualche cosa, ma qualcuno.
E' capace di conoscersi, di
possedersi, di liberamente
donarsi, e di entrare in
"comunione" con le persone; è chiamato ad un'alleanza con il Suo creatore, a
dargli risposta di Fede e di
Amore che nessun altro può
dare in sua sostituzione,
in qualsiasi momento di
n e c e s s i t à .
L'uomo ha creato Dio, ma
Dio ha creato tutto per l'uomo, quindi l'uomo avrebbe
creato tutto per se stesso.
Ciò
non è sempre vero, ma solo
in alcuni casi, ovvero quelli
nei quali esso deve sopravvivere e quindi scopre il fuoco, l'agricoltura e simili. Il
concetto dovrebbe essere
chiaro. Comunque, Dio è
stato creato per "servire" ed
amare
l'uomo.
Qual è dunque l'essere che
deve venire all'esistenza
circondato di una tale considerazione? È l'uomo, grande
e meravigliosa figura vivente, più prezioso agli occhi di
Dio dell'intera creazione: è
l'uomo, è per lui che esistono il cielo e la terra e il mare e la totalità della creazion
e
.
"Corpore et anima unus".
Mett
LEUCOGIULIOE
Non chiedere, non è lecito sapere
quale fine a me, quale a te ha dato la Persichetti,
oh, Giulia, e non tentare i calcoli
delle medie di scritto et orale, né le date
delle interrogazioni custodite gelosamente et maniacalmente dalla Francesca Vecchini.
Quanto meglio, qualsiasi astrusa domanda lei ti farà
affrontarla e rispondere: sia che l’avversa
Annalisa abbia donato molti 8 e 9 (sed etiam 4),
sia che abbia dato questa greve interrogazione
come ultima, la quale ora stanca
contro le opposte altre materie studiande
la tua nobile mente.
Sii saggia, oh Giulia: versa il vino, mangia
il tuo panino e in un breve momento
corona la tua lunga preparazione latinista.
mentre parliamo, sarà già fuggito il tempo
dell’ora di buco, invidioso! (Infatti è già arrivata la Buglioni)
e dunque, cogli l’ora di fisica, sperando il meno possibile
nella tua futura interrogazione di Sabato….+ (crux desperationis)
Orazio all’ora di ricreazione a cura di Lucia Baldassarri 4 M
La poca neve
si spande
evanescente
a singhiozzi
sui gradoni
del vento
per quel bacio
di fiaba
fuggevole
sui raggi di luna
nelle perle del mare
accarezzando stagioni
che si dimenticano
che si riannodano
nel labirinto magico
confuso
della memoria.
Seravon
Filantropia
Filantropia
Lo spirito del mondo
Il sorprendersi a pensare.
Ecco la follia
che dice si può far
di notte, una poesia.
Ama il mondo
ama chi odi.
Fa' sì che negazioni
vaporizzino.
Fa' sì che 'l lento
scorrer sia unitario
fa' sì che
non s'affretti
singhiozzando.
Che amor pervenga,
giunga a chiunque.
Ch'energia circoli
a volontà, promiscua.
Da ogni mente ci sia
rimando.
Calmati.
Che amor pervenga
e d'incoerenza
un pizzico.
Codice formaggio
Mi piace il formaggio,
Anche se puzza,
La gente lo mangia
E con gusto…
Anche i criceti mangiano
il formaggio,
O erano i topi?
Boh.
Natura umana perversa.
Le due maschere
Coltivo il culto delle colte facce.
Maschere! Bianche ridenti.
Settimana bianca
La sentinella
Brilla, brilla, il cielo denso,
bella danza piena di senso.
Brilla e balla la sentinella
per stelle comete. La stella
di un ardito cavaliere
che galoppa tra selve nere
ardente, un giorno partito
per te. Un anello al dito,
baciato. Lambisce le mura
- un gufetto non se ne cura un'oscuro, antico, lilla
mantello del cielo che brilla.
Balla, guardiano. Brilla se
puoi.
Scia di punti ch'illumina i
suoi
languidi prati, vividi boschi.
Selva piena: spiriti foschi.
In una radura, fanciulla
c'è un cavaliere che pensa a
te;
e in un castello, una culla
attende ch'un ventre svuoti
da sé.
Prima che'l sangue riempa il
sole,
alba postuma alla battaglia
notturna, che via portò gole,
mieté uomini come paglia.
Dondola e canta, sentinella,
Resta
riflesso sul bianco candido puro
manto.
Sensazioni possenti e divertenti nenie,
gel sul cuore e via
pronte scivolano
immagini sparse per i corridoi
del tempo inesistente
del tempio della neve
Qwerty
Digitando allegramente i divini tasti
Mi ritrovo a scrivere disastri
Tanto la scusa è buona
La tastiera suona
Note di demenza
Di intelligenza
Di amore
Di inconcludenza.
Giornata sprecata.
Il mì nonno
In carriola.
Tua sorella
Proprio lei.
Nella notte mi son perso;
Tua mamma
L’unica amica la solitudine.
Poi ho scoperto le stelle:
Gocce di luce come gli occhi tuoi
E della notte mi sono innamorato
NightWisher
Sì, tua mamma.
Vettore
Un monte, o una freccia?
Ente di infiniti punti
Che si stagliano sul piano cartesiano,
Affronta limiti e salva
Scalari,
Pur rischiando di cambiare verso,
Il mio nuovo eroe.
Dal “Dizionario”...
ABBECEDARIO - Espressione di sollievo di chi si è accorto che c'è anche Dario
ALUNNO - Esclamazione sfuggita a Papa Leone all'apparire di Attila
APPENDICITE - Attaccapanni per scimmie
ASSILLO - Scuola materna sarda
AUTOCLAVE - Armi automatiche dell'età della pietra
BASILICA - Chiesa aromatica
BIGODINO - Doppio orgasmo
BUCANEVE - Precisa pisciata maschile invernale
CALABRONE - Grosso abitante di Cosenza
CALAMARI - Molluschi responsabili della bassa marea
CAPPUCCETTO ROSSO - Profilattico sovietico
CATALESSI - Catalani condannati alla pentola a pressione
CERBOTTANA - Cervo femmina di facili costumi
CERVINO - Domanda dei clienti all'oste romano
CIAMBELLANO - Colui/colei che ha il più bel buco di
culo del reame
CONCLAVE - Riunione di cardinali violenti e trogloditi
CONTORSIONISTA - Ebreo arrotolato
COREOGRAFO - Studioso delle mappe della Corea
DISSENTERIA - Attitudine a dir sempre di no
DOPING - Pratica anglosassone del rimandare a piu
tardi
ECCEDENTE - Frase di un dentista latino dopo un'estrazione
EMPORIO - Fratello di Giorgio Armani
EQUIDISTANTI - Cavalli in lontananza
EQUINOZIO (1) - Zio del cavallo
EQUINOZIO (2) - Cavallo che non lavora
EUFRATE - Monaco mesopotamico
FAHRENHEIT - Tirar tardi la notte
FANTASMA - Malattia dell'apparato respiratorio che colpisce i forti consumatori di aranciata
FOCACCIA - Foca estremamente malvagia
FONETICA - Disciplina che regola il comportamento
degli asciugacapelli
GAIEZZA - Gioia omosessuale
GESTAZIONE - Gravidanza di moglie di ferroviere
GIULIVA - Slogan di chi è vessato dall'Imposta sul Valore Aggiunto
INCUBATRICE - Macchina fabbricatrice di sogni terribili
LATITANTI - Poligoni con molte, moltissime facce
LORD - Signore inglese molto sporco
LUX - Primo tipo in assoluto di FIAT
MAREMMA - Nome di una famosa maiala
MARRON GLACES - Testicoli sotto zero
MELODIA - Preghiera di una vergine
MESSA IN PIEGA - Funzione religiosa eseguita da un
prete in curva
NEOLAUREATO - Punto nero della pelle che ha fatto
l'università
OBIETTORE - Ottico fabbricante di obiettivi che se è
particolarmente serio viene chiamato "obiettore di
coscienza"
OPOSSUM - Marsupiale americano possibilista
PARTITI - Movimenti politici che nonostante il nome
sono ancora qui
PREVENIRE - Soffrire di eiaculazione precoce
RAZZISMO - Scienza che studia i propulsori a reazione
RAZZISTA - Fabbricatore di missili
REDUCE - Sovrano con tendenze di estrema destra
RIMEMBRARE - L'atto di rimettere al suo posto il
"coso" a chi e stato evirato (vocabolo coniato da
J.W.Bobbitt)
SALADINO - Biscotto salato con il raffreddore
SALAME - Tipo di figura che il maiale non vorrebbe
mai fare
SALMONE - Cadavere di obeso
SBRONZI - Ubriachi di Riace
SCIMUNITO - Attrezzato per gli sport invernali
SCORFANO - Pesce che ha perduto i genitori
SOMMARIO - Indicativo presente del verbo "essere
Mario"
SPAVENTO - Società per azioni eolica
STRAFOTTENTE - Dicesi di persona di grandi qualità amatorie
TACCHINO - Parte della scarpina
TELEPATIA - Malattia che colpisce chi guarda troppo
la TV
TONNELLATA - Marmellata di tonno
TROIKA - Donna russa di facili costumi
VIBRATORI - Macchina per vibromassaggio bovino
VIGILIA - Donna vigile urbano
ZONA DISCO - Parcheggio per gli UFO
Testo trovato su Internet da
Laura Lisei V G e Ceccaccio Michael IV G
LODO BODO
Barzellette
Il Lodo Bodo è un disegno di legge proposto dagli ono- Il professore di chimica: Cogli ioni comincerete la
revoli studenti Tommaso Bodo primo firmatario, Ales- chimica e cogli ioni la finirete!
sandro Loreti secondo firmatario e controfirmato dal
professor Giuseppe Lagani .
La maestra in aula: "Vi pongo un probleLEGGE:
Il Lodo Bodo è finalizzato all’aiuto degli studenti che ma: sul ramo di un albero ci sono otto
come il proponente non sono molto propensi allo stu- uccellini; arriva un cacciatore, spara e ne
dio.
abbatte tre; quanti uccellini rimangono?
ART.1: La legge è applicabile solo agli attuali alunni del
Prof. Giuseppe Lagani e ai suoi ex allievi che lo ricor- Prova tu, Giuseppe".
dano ancora con affetto.
E Giuseppe: "Mah, secondo me ne rimanART.2: Gli alunni con difficoltà nelle materie non pos- gono cinque!".
sono ricevere debiti se le insufficienze sono tre o meno.
ART.3: Se le lacune colpiscono quattro discipline l’inte- "E tu, Pierino? Secondo te, quanti uccellini rimangono?".
ressato dovrà ricevere un debito formativo a Giugno,
ma non potrà essere bocciato a Settembre, in quanto si E Pierino: "Secondo me, non rimane nesandrebbe a minare la stabilità psico-fisica del soggetto.
sun uccellino!".
ART.4: Non si fanno distinzioni di sesso,religione,o strane particolarità dei singoli , la legge infatti è applicabi- E la maestra: "Nessuno? E perche'?".
le anche al proponente, e a chiunque rientri nei casi
"Perche' se il cacciatore spara e uccide tre
previsti dall’art.1.
uccellini, gli altri volano via, e non ne riART.5: In caso di rottura della falange intermedia dell’anulare della mano destra e/o sinistra, purchè non vo- mane nessuno".
lontariamente procurata, l’alunno interessato avrà
La maestra: "No, Pierino, la risposta e'
diritto ad un mese di permanenza in una riproduzione sbagliata.
della “Domus Aurea” e alla totale immunità dalle inPero' il tuo ragionamento mi piace!".
sufficienze.
ART.6: Nel momento in cui un alunno venisse alle mani Allora Pierino chiede di poter fare lui una
con un professore, quest’ultimo subirà il licenziamento domanda alla maestra e chiede: "Sedute
all’istante e il ragazzo avrà diritto ad un risarcimento
su di una panchina ci sono tre donne che
quantificabile in € 2.000, interamente a carico del professore/ssa. L’art 6 è applicabile solo in caso di professo- stanno mangiando tre coni gelato. La prire/ssa esteticamente inaccettabili in quanto la loro
ma lo sta mordicchiando, la seconda lo
bruttezza è ragione sufficiente a motivare la reazione sta leccando e la terza lo sta succhiando.
dell’alunno.
ART.7: Tutti coloro che abitano nelle steppe tra Brufa e Quale delle tre donne e' sposata?".
S.Niccolò di Celle sono esentati dal frequentare le lezio- La maestra e' scandalizzata, ma dopo l’
ni di Italiano e Fisica causa eccesso di cultura causato insistenza di Pierino risponde:
dalla presenza di una particolare forma di radioattivi"Mah...vediamo... qual e' quella sposata...
tà nei terreni della suddetta zona.
Proponenti
Tommaso Bodo IV A
Controfirmatario
Giuseppe Lagani
Alessandro Loreti IV A
forse.... quella che succhia il gelato?".
E Pierino: "Sbagliato! E' quella che ha la
fede al dito. Pero' il suo ragionamento mi
piace!".
Matrimonio.
Meglio iniziare a bere ora. Da qui in poi si peggiora e basta.
Twilight:
Inutile leggere gli altri 3 libri, ecco come va a
finire.
Partiti Politici:
Grosso modo sono così,
a parte il fatto che loro usano i vostri soldi.
Thanks
To:
Rullo di tamburi Trrrrrrrrrrr TISH !!
Allora … ringraziamenti : credo che come al solito ci
toccherà tessere le lodi di molti baldi fanciulli e la stanchezza di una giornata di lavoro di certo non ci fermerà!
Vediamo di fare una cosa gerarchica : per iniziare un
grazie a tutti i professori e ai caporedattori, poi a tutti
noi operai non salariati che ci mettiamo con tanto amore al vostro servizio trasformando la nostra cultura e passione in carta per le vostre mani.
Un grazie quindi a tutti quelli che , pur non facendo parte della redazione comunemente intesa, danno il loro
contributo attivo.
Un grazie a Dario che “si fa il mazzo a tarallo”[cit.]
Un grazie a Michael che mi insegna cosa sono le preterizioni cercando di indurmi a scriverne una qui …
Un Grazie a Laura Lisei e alla banale password del suo
cellulare.
Un grazie alla BUONA MUSICA, ai buoni film e ai buoni
libri che ci ispirano e che vi consigliamo con entusiasmo.
Un grazie a Mirco Marcellini e a Claudia Discanno che,
valenti , si sono introdotti nella scuola nonostante la neve per portare avanti da soli questa amabile baracca.
Un altro grazie a Michael che mi martoria i cosiddetti
mentre scrivo ….
229 grazie a tutti i maniaci che ci seguono con amore …
aspettateci stase.. ehm…nel prossimo numero
Emilio Gianotti IV C
Cattiveria:
Messaggio per
Obama:
Ci invadete
spontaneamente o
dobbiamo
rifarlo proprio tutto il
Fascismo?
(Spinoza.it)
Donatella Sorci IV C
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La Siringa 14 - aprile 2010 - Liceo Scientifico Galeazzo Alessi