Corso “Telelavoro”
Società Italiana Telelavoro
Lezione del 28.11.2000:
L’organizzazione del lavoro. L’azienda
virtuale
(A cura di Patrizio Di Nicola)
L’industria prima di Taylor
 La
grande fabbrica: potere e controllo affidato agli operai
provetti
 “Il cervello del manager sotto il cappello dell’operaio”: chi
era padrone delle tecnologie ?
 Le “Work Rules” sindacali
 I primi tentativi di trasferimento di potere: il lanificio di Lowell
 Vita quotidiana nella fabbrica pre-taylorista:
 la squadra di lavoro
 il “blue Monday”
Quel che s’avanza è uno strano
ingegnere
Gli
ingegneri industriali dalla progettazione al
management
Il ruolo dell’ASME
Taylor: l’innovazione tecnologica e la
determinazione del fattore meccanico
Taylor: il passaggio al fattore umano
Direzione d’officina (1)
 Il
punto debole del capitalismo
non erano le macchine,
tecnicamente idonee al lavoro in
serie, ma il lavoro e la sua
organizzazione
 La sapienza della mansione
lavorativa andava sottratta ai
lavoratori: tutte le conoscenze
andavano accentrate nella
Direzione d'officina
 La Direzione doveva stabilire la
velocità ottimale delle macchine e
Direzione d’officina (2)
Come
acquisire le conoscenze operaie ?
Il
cottimo “differenziale”
lo studio individuale delle mansioni
la selezione degli “uomini migliori”
La
grande utopia di Taylor: il convincimento su
base individuale
Il taylorismo in pratica
Scarsa diffusione della
teoria
Vasta opposizione in azienda:
I
managers non vedevano di buon
occhio il lavoro dei consulenti
che li privava di una discreta
fetta di potere
Gli operai avversavano
apertamente lo studio dei tempi,
che ritenevano poco dignitoso
Il taylorismo in pratica
Vasta opposizione sociale
Lo
sciopero all’arsenale di Watertown
L’inchiesta parlamentare (1912)
Adozione di “trucchetti” per aumentare la
produzione
Oltre Taylor: Ford
Le caratteristiche organizzative del
taylorismo
 Accentramento
delle conoscenze
 Nascita della burocrazia aziendale
 Il principio di eccezione: la razionalizzazione del lavoro
del manager
 Un sistema che non puo’ innovare
 Un sistema che ha gettato le basi per la nascita di una
cultura del lavoro industriale
Ford, il capitalista innovatore
 Produzione
di massa per il consumo di massa
 La one best way imposta per via tecnologica (la catena di
montaggio, la standardizzazione delle parti)
 Gli alti salari, la fine del cottimo
 La segmentazione delle operazioni e la modifica del ruolo
dell’operaio provetto
 Gli “operai senza abilità“
 I problemi:
 la disaffezione
 la fragilità del sistema organizzativo
I limiti organizzativi del fordismo
La
semplicità di gestione delle risorse umane
Il problema del turn-over
Il potere “anti-produttivo” degli operai comuni
Le conoscenze nascoste
La “fabbrica - reggimento”
Il superamento del fordismo
Grande
impresa o “piccolo è bello”?
Il Giappone alla riscossa:
La
lean production
Il Total Quality Management
PMI e
adattamento al mercato
Il grande diventa piccolo…
Come ridurre l’impresa
Downsizing
Esternalizzazione
Impresa diffusa
Impresa a
rete
L’avvento di Internet: l’impresa virtuale
Il sandwich della New Economy
Commercio,
turismo, ecc.
Attività economiche
Servizi generici
Servizi alle imprese
Infrastruttura
Industria
L’impresa nella società cablata
Web Enterprise
Virtual Organisation
Modular Organisation
Virtual Corporation
Network Organisation
1986
1992
1993
1994
1996
Un modello base di Impresa Virtuale
Produzione
R&D
Finanza
Marketing
Il modello dell’Impresa Virtuale
Snella
Rapida
Telereticolare
Le problematiche aperte
 Fornire
ai manager attuali e futuri gli strumenti
logico-concettuali per gestire l’incertezza del
cambiamento
 Creare una mentalità dell’innovazione nel lavoro e
nell’azienda
 Creare un ambiente per utilizzare le abilità di
giovani e donne, soprattutto nelle aree del
Mezzogiorno
 Investire in ricerca e sviluppo: è da lì che nasce la
ricchezza delle aziende
 Fornire gli strumenti per l’apprendimento
continuo
Verso il futuro
Global
Human Network
Nuove strutture d’impresa: Knownledge
management ed e-learning
Costruzione dell’intelligenza collettiva
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Presentazione Power Point