L’Organizzazione Scientifica
del Lavoro
Frederick Winslow Taylor, 1903
L’organizzazione del lavoro
prima di Taylor
Ritmi lenti e cento maniere
•
•
•
•
•
•
metodi personali di lavoro;
mancanza di un sistema di regolazione omogeneo e trasparente;
approssimazione;
arbitrio dei capireparto;
spreco di risorse;
soldiering - rallentamento sistematico e intenzionale del lavoro:
“far finta di lavorare”;
• ignoranza dei datori di lavoro circa il tempo necessario per
ciascun lavoro.
One best way
• per ogni problema esiste sempre una e una sola soluzione
ottimale che può essere raggiunta solo mediante l’adozione di
metodi scientifici di ricerca;
• il potere personale e l’arbitrio scompaiono sostituiti dal metodo
scientifico.
I principi essenziali
1.
Studio scientifico dei migliori metodi di
lavoro: Misurazione Tempi e Metodi
• selezione di un gruppo sperimentale di lavoratori
particolarmente abili;
• scomposizione e analisi dei singoli movimenti;
• correzione e eliminazione dei movimenti inutili;
• ricomposizione del lavoro in base al montaggio dei singoli
movimenti risultati più razionali;
• fissazione dei tempi di lavorazione in base alla somma dei
tempi registrati per i singoli movimenti.
2.
Selezione e addestramento scientifico
della manodopera
“One man, one job”
3. Intima e cordiale collaborazione tra
direzione e manodopera
• convincere gli operai uno alla volta;
• aumentare la ricompensa economica;
• pagamento a cottimo per superare i tempi di lavoro fissati dai
cronometristi.
4. Distribuzione uniforme del lavoro
tra amministrazione e manodopera
“Un’officina meccanica dovrà avere un dirigente ogni tre operai.
Ciò significa che un terzo del lavoro
viene sottratto agli operai e affidato alla direzione”.
F.W.Taylor
Gli effetti del taylorismo
•
•
•
•
•
imposizione e intensificazione dei ritmi di lavoro;
burocratizzazione del processo produttivo;
separazione della fase ideativa da quella esecutiva;
parcellizzazione del lavoro;
dequalificazione dei mestieri operai.
“Osserviamo che uno dei requisiti essenziali per un individuo idoneo
a eseguire come normale occupazione il trasporto della ghisa,
è quello di essere così sciocco e paziente,
da ricordare come forma mentis più di ogni altro tipo di persona,
la specie bovina.”
F.W.Taylor
I critici di Taylor
Tempi moderni - Charlie Chaplin
1936
BRAVERMAN
• critica marxista - il taylorismo come sfruttamento:
– progressiva degradazione del lavoro umano attraverso la
crescente separazione tra lavoro intellettuale e lavoro
manuale;
– espropriazione dei contenuti intelligenti del lavoro.
FRIEDMANN
• critica umanista - mancata attenzione agli aspetti psicologici e
fisiologici del lavoro (azione riformatrice e tentativo di
miglioramento delle condizioni di lavoro):
– rilevare i tempi su lavoratori eccezionali in condizioni sperimentali;
– definire norme standardizzate, uguali per tutti;
– considerare i movimenti elementari del lavoro piuttosto che la sua
totalità;
– imporre dall’esterno ritmi, pause e modalità di lavoro;
– trascurare gli effetti di natura psico-nervosa.
MARCH e SIMON
Il modello di comportamento implicito
nel concetto di produttività del taylorismo
“riconosce al rendimento individuale
soltanto quei limiti che sono analoghi
a quelli della macchina”.
DUBREUIL
SOTTOVALUTAZIONE DEL FATTORE UMANO
“Non erano che dei tecnici e
la sorte ne fece dei conduttori
di uomini”.
Scarica

Il taylorismo