Nuove strategie ecosostenibili
per equilibrare il carico produttivo
Graziano Vittone, Alessio Pavarino, Alan Pizzinat
Consorzio di Ricerca e Sperimentazione per l’Ortofrutticoltura piemontese
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Regolazione del carico fruttifero
Ogni cultivar ha il suo potenziale produttivo (t/ha)
Rapporto produzione potenziale/ peso frutto desiderato
Deve essere ripartito su ogni singolo frutto
Ogni singolo frutto deve concentrare la maggior qualità e pezzatura
L’obiettivo è di produrre 60 t/ha
> 400 frutti
130-150 frutti
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Situazione attuale
Il diradamento è attualmente ottenuto con l’impiego di diverse sostanze
Strategie mirate per ogni singolo gruppo varietale
Diradanti fiorali
I limiti
Diradanti post fiorali
1. Incostanza di efficacia
Impiego di auxine e citochinine di sintesi
2. Effetto
Ethephon diradante legato a fattori climatici
3. Influenza
di fattori agronomici
Concimi
fogliari (ATS)
Amide (NAD)
Polisolfuro di calcio
( per il Biologico)
Acido-naftalenacetico
(NAA)
6-benziladenina
(BA)
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Nuove strategie
Studio di varietà mono e oligocarpiche
Diradamento con nuove molecole
Diradamento meccanico
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Studio di varietà mono/oligocarpiche
Studio del carattere self-thinning «autoregolazione» del carico produttivo
Alcune varietà, quali Crimson Crisp, Dalinette, ecc. hanno un basso
fabbisogno di diradamento
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Nuove sostanze diradanti
Varie sostanze sono state studiate nei tre anni di sperimentazione
Quella che ha dato miglior risultati
Metamitron
Effetto ombreggiante sulla pianta
agisce sul fotosistema riducendo la quantità di luce utilizzabile dalla pianta
e inducendo una parziale abscissione dei frutticini
Sono stati definiti i parametri che garantiscono un’adeguata efficacia
diradante: dose, modalità e epoca di intervento
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Metamitron
L’effetto della sostanza è maggiore se applicata in due interventi
Il timing del secondo intervento può essere stabilito con l’utilizzo del fluorimetro
0,8
0,6
1°
1° 2°
2°
1°
0,4
0,2
0
A
1 intervento
2 interventi
Inizio recupero
B
2 interventi
Fine recupero
C
K
Testimone
24/04/2014
28/04/2014
30/04/2014
02/05/2014
05/05/2014
06/05/2014
07/05/2014
08/05/2014
09/05/2014
12/05/2014
14/05/2014
16/05/2014
19/05/2014
21/05/2014
23/05/2014
28/05/2014
04/06/2014
10/06/2014
Il secondo intervento risulta più efficace se posizionato a
ridosso del primo, quando la pianta è ancora sotto stress
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Metamitron – Dose, modalità e epoche di applicazione
La molecola è stata recentemente registrata, maggio 2014, per il
diradamento delle pomacee
Dose: 4,4 Kg/ha ripartita in due interventi
Primo intervento 2,2 Kg/ha, quando la dimensione del frutto centrale è di
8-10 mm
Secondo intervento 2,2 Kg/ha, quando la dimensione del frutto centrale è
di 12-14 mm
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Diradamento meccanico
Mandrino rotante
Sono stati definiti i parametri operativi
Asta verticale sulla quale sono
delle stringhe
rotanti
1.montate
Epoca
di intervento
piena fioritura- inizio
caduta petali del fiore centrale
2.
Velocità di rotazione del mandrino 220-250 giri
al minuto
Trattrice
3.
Velocità della trattrice 6-6,5 km/h
Agisce sulla vegetazione in piena fioritura asportando parte dei fiori
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Studiare l’interazione tra la macchina e l’architettura
della parete fruttifera
Parete espansa
Solaxe
Spindel (Red Delicious - Spur)
Solaxe:
Sottodiradamento nella parte interna della parete
Sovradiradamento nella parte esterna della parete
Spindel (Red Delicious - Spur):
Sovradiradamento nella parte alta della pianta e esterna
Sottodiradamento nella parte interna della parte bassa della pianta
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Studiare l’interazione tra la macchina e l’architettura
della parete fruttifera
Diradamento meccanico
Vantaggi
Parete
stretta
Biassediradanti
AsseRappresenta
colonnare una reale alternativa alle sostanze
Presenta efficacia costante, indipendente dalle condizioni meteo
Consente una valutazione immediata dell’effetto diradante
È impiegabile nel biologico
Il tempo di intervento è di 1,2 a 1,5 ore/ha
Il costo risulta quindi molto contenuto
Nelle Diradamento
varietà soggette (es. Fuji)
attenua il problema
dell’alternanza
di produzione
omogeneo
sull’intera
pianta
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