Università degli Studi di Perugia
Clinica Neurologica Prof. Paolo Calabresi
EPILESSIA
The Hippocratic school attacked the concept that epilepsy was
related to possession by spirits…
CRISI EPILETTICHE
Manifestazioni accessuali, clinicamente polimorfe, con o senza
perdita di coscienza, dovute alla scarica eccessiva di una
popolazione di neuroni cerebrali piu` o meno numerosa
PERDITA DI COSCIENZA: DIAGNOSI DIFFERENZIALE
 SINCOPE
 DISORDINI METABOLICI (IPOGLICEMIA)
 NARCOLESSIA
 OSTRUZIONE
INTERMITTENTE
DEL
FLUSSO
LIQUORALE
 FARMACI (barbiturici, oppiacei, ecc
ecc..
..))
 PATOLOGIE PSICHIATRICHE (pseudoepilessia, attacchi di
panico)
Epilepsy, which is defined as two or more seizures that are
not provoked by other illnesses or circumstances, affects
about 45 million people worldwide.
In the United States, the prevalence of epilepsy is approximately
6 to 8 per 1000 population, and the incidence is approximately 26
to 40 per 100,000 person-years, with higher rates among infants
and persons older than 60 years of age.1-3
French et al., N Engl J Med 2008
The river of epilepsy
William W. Lytton, Nature 2008
Epileptogenesis refers to the phenomenon in which various kinds of brain
insults trigger a cascade of events that eventually culminate in the
occurrence of spontaneous seizures.
Pitkänen and Lukasiuk 2009
CLASSIFICAZIONE
Idiopatiche
Etiologia
Sintomatiche
Generalizzate
Origine
Focali
Frequenza
Caratteristiche EEGrafiche
Isolate
Periodiche
Prolungate
Ripetute
Eziologia delle Crisi
E. Primarie generalizzate o parziali
E. Secondarie
•
Encefalopatie metaboliche (Tay-Sachs)
•
Degenerative (Unverricht-Lundborg)
•
Malformative (Sclerosi Tuberosa)
Etiologia Acquisita delle Crisi
NEONATO
• Convulsioni febbrili (alcune sono determinate geneticamente
• Ipoglicemia e diselettrolitemie
• Epilessia residua (lesioni cerebrali della prima infanzia)
• Emorragie Cerebrali
10--25 ANNI
10
ADULTO
• Malformazioni e infezioni del SNC
• Traumi
• Neoplasie Cerebrali
• Traumi cranici
• Neoplasie Cerebrali
• Patologie vascolari sostanze esogene (farmaci,
stupefacenti)
• Alcolismo cronico
PATOGENESI
• Instabilità neuronale del potenziale di membrana
per eccesiva e prolungata depolarizzazione
“Paroxysmal Depolarization Shifts” (PDS)
• Disequilibri tra neurotrasmettitori eccitatori ed inibitori
• Alterazione dei sistemi corticali e sottocorticali
IL FLUSSO DELLE CORRENTI DIPENDE DAL NUMERO DEI CANALI
APERTI E DALLA CONCENTRAZIONE DEI NEUROTRASMETTITORI
MECCANISMI PATOGENETICI NELL’
NELL’EPILESSIA
NEUROTRASMETTITORI CHIMICI:
- ECCITATORI:
GLUTAMATO, ASPARTATO
- INIBITORI:
GABA, GLICINA
MECCANISMI IONICI:
Na+, Ca++, K+, Cl¯
Molecular mechanisms targeted
in antiepileptic drug discovery
EPILEPSY-- A CRITICAL BALANCE
EPILEPSY
EXCITATION INCREASE
INHIBITION DECREASE
SEIZURE
SEIZURE
Feb 4, 2005
•Na+ channel antagonists
•GABAA agonists
•Ca2+ channel antagonists
•Enhanced GABA levels
•Glutamate receptor antagonists
•K+ channels modulators
Synchronous epileptiform activity in cortical neurons
in the presence of bicuculline and 4-AP
Intracellular calcium rise and
its modulation during PDS
controllo
Levetiracetam
Standard Antiepileptic Mechanism of Action
Inactivation of Na+ channels:
OPEN
Na+
INACTIVATED
Na+
topiramate, felbamate, phenytoin, lamotrigine,
zonisamide, carbamazepine, valproate
MECCANISMI PATOGENETICI NELL’
NELL’EPILESSIA
NEUROTRASMETTITORI CHIMICI:
1) ACIDO GAMMAGAMMA-AMINOBUTIRRICO (GABA):
Potente attività inibitoria sul SNC, soprattutto a livello di
IPPOCAMPO e NEOCORTEX
2) GLICINA
GLICINA:: dimostrata azione inibitoria sul SNC
RIDUZIONE DEL SISTEMA NEUROTRASMETTOROTIALE INIBITORIO:
IPERECCITABILITA’
IPERECCITABILITA’
MECCANISMI IONICI
1) IONI Na+ E Ca++
Ca++::
RESPONSABILI DELLA CORRENTE DEPOLARIZZANTE

GENERAZIONE DEL POTENZIALE D’
D’AZIONE
2) IONI K+ E CL¯ :
RESPONSABILI
DELLA IPERPOLARIZZAZIONE

INIBIZIONE DEL POTENZIALE D’
D’AZIONE
I RITMI EEG
EEG IN SOGGETTO NORMALE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Scarica Epilettica
DEFINIZIONE:
VARIAZIONE TEMPORANEA E PAROSSISTICA DELL’ATTIVITA’
DELL’EEG, DIFFUSA O FOCALE
PRINCIPALI CARATTERISTICHE:
ELEVATA AMPIEZZA E RITMICITA’
EPILETTOGENESI:
RISULTATO DELL’ECCESSIVA SINCRONIZZAZIONE DI UN
NUMERO ASSAI GRANDE DI POTENZIALI GENERATI DA UNA
POPOLAZIONE NEURONALE
Rappresentazione schematica della diffusione della
scarica epilettica
CLASSIFICAZIONE DELLE EPILESSIE
EPILESSIE GENERALIZZATE
EPILESSIE PARZIALI
EPILESSIE NON DEFINITE
SINDROMI SPECIFICHE
CRISI GENERALIZZATE
CRISI CARATTERIZZATE DA UN COINVOLGIMENTO DI
AMBEDUE GLI EMISFERI CEREBRALI
CEREBRALI.. SI POSSONO
MANIFESTARE CON
CON::
A)
ASSENZE: IMPROVVISO ARRESTO DELLE FUNZIONI
ASSENZE:
MENTALI, DI BREVE DURATA, CON ABOLIZIONE O
ABBASSAMENTO DELLA VIGILANZA
VIGILANZA..
ESORDIO E RISOLUZIONE DURANTE L`INFANZIA
L`INFANZIA..
EEG:: PUNTE
EEG
PUNTE--ONDA 3 CICLI/SEC
CICLI/SEC.. TERAPIA
TERAPIA:: VALPROATO
B)
CRISI
MIOCLONICHE::
MIOCLONICHE
IMPROVVISE
E
BREVI
CONTRAZIONI DI MUSCOLI O GRUPPI MUSCOLARI
SEGUITE DA RILASCIAMENTO
RILASCIAMENTO..
ASSENZE TIPICHE (o Piccolo Male)
Crisi di breve durata, in cui la manifestazione principale è un’ alterazione della
coscienza. Esordio e fine brusca. Scarica punta –onda a 3 c/s che sopravviene su una
attività di fondo normale. Tipiche del bambino e dell’adolescente
• Assenze con elementi clonici: mioclonie palpebrali o buccali
• Assenze con componente atonica: riduzione del tono posturale con flessione
del capo e del tronco
• Assenze con componente tonica: revulsione dei globi oculari, estensione del
capo e retropulsione del tronco
• Assenze con componente vegetativa: tachicardia, arrossamento del volto,
midriasi, enuresi
• Assenze con automatismi: quando la scarica è prolungata (> 20 s). Automatismi
gestuali semplici o di perseverazione motoria della
attività in corso
SEMEIOLOGIA ELETTROCLINICA DELLE CRISI GENERALIZZATE
Caratteristiche comuni
Crisi primariamente generalizzate che compaiono in modo elettivo
durante la veglia sotto forma di crisi tonico-cloniche e/o di assenze
e/o di mioclonie bilaterali. Assenza di anomalie neurologiche o
neuroradiologiche. Condizione intercritica normale.
Aspetto EEG intercritico caratteristico, con attività di fondo normale,
scariche generalizzate, bilaterali, sincrone e simmetriche di punte,
punte-onde, PPO, la cui frequenza è superiore o uguale a 3c/s. Le
anomalie possono essere attivate dal sonno. E’ frequente il riscontro
di fotosensibilità.
Buona risposta
VALPROATO)
al
trattamento
farmacologico
(soprattutto
CRISI TONICOTONICO-CLONICHE
ESORDIO: di solito iniziano con perdita di coscienza e contrazione
ESORDIO:
improvvisa di tutta la muscolatura
muscolatura..
EVOLUZIONE: l’aria, espulsa violentemente dal polmone, provoca un
EVOLUZIONE:
grido;; poi il respiro si arresta ed il paziente diventa cianotico (fase
grido
tonica)). Dopo 10
tonica
10--30 secondi compaiono clonie sempre più ampie,
ripetitive, ritmiche, che interessano i quattro arti (fase clonica
clonica)).
Generalmente sono associate a perdita di bava dalla bocca striata di
sangue, morso dela lingua e perdita delle urine
urine..
RISOLUZIONE: dopo 30
RISOLUZIONE:
30--40 secondi le clonie diminuiscono fino a
terminare, lasciando il paziente ipotonico e sonnolento (coma post
post-accessuale).. La coscienza torna dopo 5-10 minuti
accessuale)
minuti..
CRISI DI GRANDE MALE - FASE TONICA
-
CRISI DI GRANDE MALE - FASE
CLONICA-CLONICA
EPILESSIE GENERALIZZATE
• CONVULSIONI NEONATALI FAMILIARI BENIGNE
• CONVULSIONI NEONATALI BENIGNE
• EPILESSIA MIOCLONICA BENIGNA DEL LATTANTE
• EPILESSIA-ASSENZA DEL BAMBINO
• EPILESSIA-ASSENZA DELL’ ADOLESCENTE
• EPILESSIA CON CRISI DI GRANDE MALE AL RISVEGLIO
• EPILESSIA MIOCLONICA GIOVANILE ( S. di Janz)
• “EPILESSIE RIFLESSE”
CRISI PARZIALI
SEMPLICI
•Motorie
COMPLESSE
(disturbo della coscienza)
•Sensoriali
•Vegetative
•con sintomi psichici
(dreaming state, déjà-vu, jamais-vu)
iniziale
secondario
N.B. Presenza di automatismi
CRISI PARZIALI SEMPLICI
 Con sintomi motori (comprese le crisi Jacksoniane)
 Con sintomi somato
somato--sensoriali e sensoriali (formicolii, fosfeni,
acufeni)
 Con sintomi vegetativi (vomito, incontinenza, sudorazione,
pallore, arrossamento cutaneo)
 Con sintomi psichici (dismnesici, cognitivi o affettivi, senza
compromissione della coscienza, allucinazioni)
EPILESSIE PARZIALI IDIOPATICHE
Epilessia a parossismi rolandici
• Età di esordio 3-13 a
• Prognosi eccellente
• Crisi cloniche, somatomotorie o tonico-cloniche tipicamente emifacciali
correlate con il sonno, spesso è presente anartria
• Conservazione della coscienza
• EEG caratteristico (punte centro-temporali, lente, bifasiche e di alto voltaggio)
Sindrome di Panayiotopoulos
• Crisi brevi o prolungate, abitualmente notturne
• VOMITO
• CEFALEA
Epilessie del lobo frontale

Crisi di breve durata, a volte pluriquotidiane, spesso notturne
notturne..
Facilmente tendono a generalizzare
generalizzare..

Tipica è la crisi della corteccia motoria rolandica o “marcia
jacksoniana””, caratterizzata da mioclonie che esordiscono
jacksoniana
distalmente con diffusione in senso disto
disto--prossimale seguendo
la rappresentazione somatotopica corticale dell
dell’’omuncolo di
Penfield.. Spesso segue paralisi post
Penfield
post--critica (paralisi di Todd)
Todd)..
Epilessie del lobo Temporale
• ESORDIO:
BAMBINO-ADULTO
BAMBINO-
• ANAMNESI FAMILIARE:
POSITIVA PER EPILESSIA
• SINTOMATOLOGIA:
CRISI PARZIALI SEMPLICI
• SINTOMI PSICHICI:
FENOMENO DEL DEJA’
DEJA’ VU
VU’’
• FENOMENI SENSORIALI, OLFATTIVI, UDITIVI O DI
LINGUAGGIO (se interessato l’
l’emisfero dominante)
Epilessie del lobo Temporale
CRISI PARZIALI COMPLESSE:
CRISI PRECEDUTE:
DA SENSAZIONE EPIGASTRICA, ARRESTO MOTORIO,
AUTOMATISMI GESTUALI E OROORO-ALIMENTARI.
CRISI SECONDARIAMENTE GENERALIZZATE.
EEG:
ATTIVITA’ RITMICA DI PUNTE, PUNTEATTIVITA’
PUNTE-ONDA,
OPPURE ONDE LENTE FOCALIZZATE IN SEDE
TEMPORALE.
Epilessie del lobo Temporale
Hippocampal sclerosis and temporal lobe
epilepsy: cause or consequence?
•Hippocampal sclerosis is a very common feature
of temporal lobe epilepsy (complex partial
seizures or limbic epilepsy).
•It is found in approximately 50–75% of temporal
lobe resections made for medically intractable
limbic epilepsy.
•The presence of sclerosis is a good indicator for
a positive outcome to surgery.
•A very long-standing question is whether
hippocampal sclerosis is the consequence of
repeated seizures, or whether it plays a role in
development of the epileptic focus.
The coronal T2weighted image
shows hippocampal
sclerosis on the left
side (white arrow).
Compared with the
contralateral
hippocampus (black
arrow).
FATTORI CHE POSSONO INFLUENZARE LO
SCATENAMENTO DELLE CRISI
Stress
Privazione di sonno e affaticamento
Disturbi ciclo sonno/veglia
Alcol e privazione da alcol
Disturbi metabolici
Fattori tossici e farmaci
Ciclo mestruale
FARMACI IN GRADO DI ABBASSARE
LA SOGLIA CONVULSIVANTE
E PROVOCARE CRISI EPISODICHE
 SOSPENSIONE
SOSPENSIONE:: barbiturici, droghe
 SOVRADOSAGGIO
SOVRADOSAGGIO:: fenitoina, isoniazide, insulina,
antistaminici
 SOMMINISTRAZIONE PER VIA INTRAVENOSA
INTRAVENOSA::
aminofillina e teofillina, penicillina, narcotici,
lidocaina, piracetam
 SOMMINISTRAZIONE INTRATECALE
INTRATECALE:: antibiotici,
citostatici, mezzi di contrasto
 ABUSO DI DROGHE
DROGHE:: cocaina, eroina, LSD
ANTIEPILEPTIC DRUGS
F
PB
PHT
1912
1938
VPA
PRM
CBZ
ESM
Pregabalin
ZNS
LEV
OXC
TPM
TIA
GBP
FBM
LTG
VGB
1989
2001 2005
OBIETTIVI TERAPEUTICI NELL’
NELL’EPILESSIA






Scomparsa delle crisi
Ridotti effetti collaterali
Integrazione sociale
Prevenzione o eliminazione di disturbi psichiatrici
Abitudini di vita normali e regolari
Se indicato, sospensione della terapia dopo un periodo
adeguato evitando il rischio di nuove crisi
MECCANISMO DI AZIONE DEI FARMACI ANTIEPILETTICI
Fenobarbitale
Ac. Valproico
Topiramato
Gabapentin
Tiagabina
GABA
Lamotrigina
Topiramato
ACIDO
GLUTAMMICO
Aumento della
sintesi e del
rilascio
Riduzione della
sintesi
Riduzione del
catabolismo
Aumento del
catabolismo
Fenitoina
Gabapentin
Levetiracetam
Carbamazepina
Lamotrigina
Topiramato
Fenitoina
Oxcarbamazepina
CANALI DEL
CALCIO
CANALI DEL
SODIO
Riduzione della
permeabilità di
membrana agli
ioni calcio
Blocco dei
canali del sodio
RIDUZIONE DELL’ECCITABILITA’ NEURONALE
Molecular mechanisms targeted
in antiepileptic drug discovery
EPILEPSY-- A CRITICAL BALANCE
EPILEPSY
EXCITATION INCREASE
INHIBITION DECREASE
SEIZURE
SEIZURE
Feb 4, 2005
•Na+ channel antagonists
•GABAA agonists
•Ca2+ channel antagonists
•Enhanced GABA levels
•Glutamate receptor antagonists
•K+ channels modulators
Standard Antiepileptic Mechanism of Action
Inactivation of Na+ channels:
OPEN
Na+
INACTIVATED
Na+
topiramate, felbamate, phenytoin, lamotrigine,
zonisamide, carbamazepine, valproate
Effect on voltage-dependent
sodium channels
 Carbazepine
 Oxcarbazepine
 Lamotrigine
 Valproate
 Gabapentin
 Phenytoin
 Felbamate
 Topiramate
 Remacemide
SINAPSI GABAERGICA
GLU
SAS
GAD
GABA
Vigabatrin
GABA T
GABA
GABA T
Tiagabina
GLIA
GABA B
GABA
TRANSPORTER
vescicole
Extracell.
GABA A
GABA A
Intracell.
Cl-
GABA
SAS
MECCANISMO D’
D’AZIONE DEI PRINCIPALI
FARMACI ANTIEPILETTICI
FARMACO: ACIDO VALPROICO
MECCANISMO D’AZIONE:  turnover e  sintesi e rilascio del GABA
FARMACO: CARBAMAZEPINA
SITO D’AZIONE: CANALE PER IONI SODIO VOLTAGGIO- DIPENDENTE
MECCANISMO D’AZIONE:
1) fase di inattivazione del canale
per gli ioni Na
2)  release glutamato e
stabilizzazione delle membrane neuronali
FENITOINA
MECCANISMO D’AZIONE:
1) depressione dei canali del sodio e inibizione
dell’ingresso degli ioni calcio durante la
depolarizzazione

stabilizzazione di membrana neuronale e muscolare
2) aumento del momento refrattario

ritardata attivazione dei canali del potassio
MECCANISMO D’
D’AZIONE DEI PRINCIPALI
FARMACI ANTIEPILETTICI
FARMACO:
FENOBARBITAL
SITO D’AZIONE:
RECETTORE GABA
MECCANISMO:
 conduttanza agli ioni Cl
TOPIRAMATO
MECCANISMO D’AZIONE:
1) blocco dei canali del sodio
2) potenziamento del sito recettoriale GABA-A in un sito diverso da quello
benzodiazepinico
3) blocco del recettore del glutamato nel sottotipo kainato/AMPA con nessun
effetto sull’attività recettoriale del NMDA
4)  debole di ampiezza delle correnti di calcio ad alto voltaggio
5) antagonismo della anidrasi carbonica tipo II e IV
LAMOTRIGINA
MECCANISMO D’AZIONE:
1) blocco dei canali del sodio voltaggio dipendenti
2) inibizione del rilascio di neurotrasmettitori eccitatori

stabilizzazione della membrana presinaptcica
GABAPENTIN
MECCANISMO D’AZIONE:
1) aumento della sintesi di GABA
2) aumento del rilascio di GABA
TIAGABINA
MECCANISMO D’AZIONE:
Riduzione della ricaptazione del GABA
LEVETIRACETAM
MECCANISMO D’AZIONE:
non ancora ben conosciuto (canali del calcio HVA)
OXCARBAMAZEPINA
MECCANISMI D’AZIONE:
1) blocco canali del sodio
2) modulazione conduttanza del potassio e dei canali del calcio
attivati dagli alti voltaggi
EFFETTI COLLATERALI
PRINCIPALI
FELBAMATO
epatotossicità.
Disturbi gastrointestinali, calo ponderale,
vertigini, anemia aplastica,
LAMOTRIGINA Diplopia, vertigini, sonnolenza,
angioedema
Sindrome di StevenSteven-Johnson.
GABAPENTIN
Sonnolenza, vertigini, atassia, nistagmo,
nausea, leucopenia, cefalea
TOPIRAMATO
Astenia, calo ponderale, atassia, vertigini,
diplopia, nefrolitiasi.
EFFETTI COLLATERALI
PRINCIPALI
TIAGABINA Vertigini, astenia, tremore, cefalea,
atassia, psicosi
OXCARBAMAZEPINA cefalea, vertigini, rush, iponatriemia
iponatriemia,,
aumento ponderale, disturbi
gastrintestinali,, alopecia
gastrintestinali
LEVETIRACETAM Sonnolenza, astenia, infezioni,
vertigini, cefalea
STATO EPILETTICO
Situazione nella quale una crisi epilettica dura
più di 30 minuti o serie di episodi che
impediscono una totale ripresa della
coscienza fra l’
l’una e l’
l’altra crisi per almeno 30’
30’.
“Ci sono delle volte che appena una crisi finisce un’altra
inizia, una di seguito all’altra in successione, cosicché si
possono contare 40, 60 crisi senza interruzione. I pazienti
lo chiamano “etat de mal”. Il pericolo è imminente,
molti pazienti muoiono.”
(Calmeil, «De l’epilepsie», Paris, 1824)
Stato di Male Epilettico
Lo stato di male epilettico (SE) è una emergenza medica che comporta
un rischio di morte o lesioni permanenti del paziente
(Simon et al. 1985; Lothman, 1990)
Stato di Male Epilettico
Uno stato di male epilettico è una situazione clinica nella quale una
crisi epilettica (generalizzata o focale, motoria o no) si prolunga
per più di 20 minuti o nella quale le crisi si ripetono a brevissimi intervalli
(inferiori al minuto) tali da rappresentare una condizione epilettica continua
(Baruzzi e Tinuper 1989)
Stato di Male Epilettico
Convulsione che tende a durare in quanto non si innesca il
meccanismo, ancora non noto, che determina la cessazione dell’evento critico
Lo SE rappresenta il fallimento del naturale meccanismo
omeostatico che sopprime le crisi responsabile della loro cessazione.
(ILAE J Engel, 2006)
Determinanti dell’outcome nello SE
Sono stati identificati numerosi determinanti per l’outcome che comprendono
l’etiologia, l’età e la durata della crisi
Leppik e Cascino hanno individuato l’etiologia come maggior determinante
Altri hanno suggerito che, indipendentemente dall’etiologia, la mortalità è
determinata principalmente dalle conseguenze delle crisi prolungate
Oxburye Whitty1971; Aminoffe Simon 1980;
Terrenceetal. 1981; Sechietal. 1985; Simon 1985
Outcome nello SE
 ETA’: età senile elevato numero di pz con SE ed un drammatico
incremento della mortalità.
l’età (>65aa) ed il sesso maschile contribuiscono
significativamente al rischio di morte
Logroscino et al. (1997)
 DURATA DELLE CRISI: crisi di durata prolungata (> 1 ora) era
significativamente associata a più alta mortalità comparativamente a
quelle di più breve durata
 ETIOLOGIA
(De Lorenzo et al., 1996)
ETIOLOGIA (negli adulti)
 Bassi livelli di AEDs (34%),
 Cause sintomatiche remote: stroke, emorragie e tumori (25%)
 Stroke ed emorragie cerebrali, acuti o pregressi (50% di SE negli adulti)
De Lorenzo et al., 1996
Eziologia nei pazienti anziani
De Lorenzo R.J(1997 )
Nonostante i progressi nella diagnosi e trattamento lo Stato di
male Epilettico rappresenta ancora una condizione associata
ad una significativa morbilità e mortalità.
(Leppik 1985; Hankey 1987; Sunge Chu 1990; DeLorenzo et.al 1992-1995)
EFFETTI DELLO SEGC
 Insufficienza o arresto cardiaco con conseguente stato di shock
 Insufficienza respiratoria da edema polmonare
 Disturbi elettrolitici (iponatremia, ipocalcemia)
 Ipoglicemia
 Insufficienza epatica e renale
 Acidosi metabolica e respiratoria
 CID e Rabdomiolisi
 Perdita dell’auto-regolazione cerebrale
 Edema cerebrale
 Ipertensione endocranica
Pathophysiology of SE
In hippocampal slices from rats in lithium-pilocarpine induced status
epilepticus for 1 h, the number of GABAA receptors per dentate
granule cell synapse is 18, compared with 36 per synapse in controls
Chen and Wasterlain, Lancet Neurol 2006
Pathophysiology of SE
At the same time, AMPA and NMDA receptor subunits
move to the synaptic membrane where they form additional
excitatory receptors
This change further increases excitability in the midst of
uncontrolled seizures.
Lancet Neurol 2006
Classificazione Clinica
Stato Epilettico Convulsivo (SEC)
- crisi toniche, cloniche, tonico-cloniche, miocloniche;
- crisi parziali motorie/sec. Generalizzate
Stato Epilettico Non-Convulsivo (SENC)
- assenze tipiche/atipiche
- crisi parziali semplici e/o complesse
- subtle SE
“…Situazione controversa, in genere intesa come la fase successiva ad
uno SEC (t-c) , caratterizzata da mioclonie focali o multifocali, coma e
PLEDs…” (Engel, 2006)
Classificazione
Lo SE viene classificato in base alla sintomatologia clinica prevalente
Meierkord and Holtkamp Lancet Neurol 2007
Diagnosi dello SE
• Clinica
• EEG :
- Emergenza e Monitoraggio EEG continuo o seriato
- per corretto inquadramento SE
- per identificazione SENC
- per valutazione efficacia terapia SENC
• Neuroimmagini
Continuous generalized spike wave activity
TERAPIA DELLO STATO DI MALE EPILETTICO
DIAZEPAM
2 mg/min fino a 20 mg totale
LORAZEPAM
0.1 mg/kg e.v a 2 mg/min
(se le crisi continuano)
FENITOINA (durante monitoraggio ECG)
20 mg/kg e.v. a 50 mg/min
mg/min
AMBIENTE ANESTESIOLOGICO/RIANIMATORIO:
Barbiturici (fenobarbital
(fenobarbital,, tiopentale
tiopentale,, propofol
propofol))
20 mg/kg e.v. a 5050-75 mg/min
mg/min
FENOBARBITAL
altri 55-10 mg
ANESTESIA
MIDAZOLAM O PROPOFOL
"Medically intractable" patients by
definition have failed at least two or
more adequate trials of first and
second line AED. Of those
determined to be potential
candidates for surgical intervention,
an extensive evaluation including
video/EEG telemetry, anatomical
(MRI) and functional (positron
emission tomography (PET)
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