Unità Formativa 12.1: Pianificare la disseminazione: obiettivi e processo
Come tutti i progetti finanziati nell’ambito del LLP, anche le azioni di mobilità transnazionale debbono
prevedere attività di valorizzazione e disseminazione. Infatti, questo è un requisito comunitario ineludibile,
ma è al contempo un’occasione preziosa a disposizione degli operatori per diffondere e trasferire i benefici
prodotti dal progetto.
Per ciò che si riferisce al requisito comunitario, già in sede di formulario per la candidatura si chiede agli
operatori di indicare i tratti principali dell’attività di diffusione.
Concetti chiave.
Diffusione: processo pianificato per dare informazioni sulla qualità, la rilevanza, e l’efficacia dei risultati
prodotti nell’ambito di un progetto. Ha finalità essenzialmente informativa.
Disseminazione: la disseminazione comprende le attività finalizzate ad accrescere la visibilità dei risultati
prodotti da un progetto, attraverso l’accesso ai prodotti e la loro messa a disposizione per utenti differenti
dalla rete di partenariato originaria. Può essere preparatoria del trasferimento.
Valorizzazione: secondo la Commissione UE la valorizzazione è un processo di sfruttamento
dell’apprendimento e degli esiti di un progetto, attuato al fine di ottimizzare il loro valore e impatto nei
contesti esistenti e in altri nuovi, costituiti da gruppi bersaglio, settori produttivi, sistemi educativi e
formativi.
Mainstreaming: le attività di mainstreaming comprendono tutte le azioni, le metodologie e gli strumenti
finalizzati ad assicurare visibilità, trasferibilità e usabilità ai risultati di un progetto. Le attività di
mainstreaming sono indirizzate a organismi simili a quelli che hanno prodotto i risultati (si parla in questo
caso di mainstreaming orizzontale) oppure a organismi parte del livello istituzionale che possono inserire
tali risultati nella pianificazione ordinaria delle attività di educazione e formazione (mainstreaming
verticale).
La Commissione e le Agenzie nazionali hanno, in buona sostanza, tre motivi per chiedere di attivare i
processi di disseminazione:

rendere conto, sia pure in modo indiretto, di come sono stati spesi i finanziamenti comunitari che,
è sempre bene ricordarlo, sono denaro dei cittadini europei;

sviluppare i sistemi educativi e formativi degli Stati membri, attraverso la diffusione di informazioni
sulle azioni realizzate;

promuovere l’innovazione di questi sistemi, tramite il trasferimento delle buone pratiche prodotte.
Quanto, invece, alle potenzialità per gli operatori, si deve ricordare che questi agiscono all’interno di reti di
partenariato e in un contesto territoriale ben preciso: diffondere i risultati positivi raggiunti accresce la
visibilità e la reputazione di chi li ha prodotti. Ciò è tanto più vero per i progetti di mobilità, i cui benefici
sono spesso di natura immateriale – perché legati al miglioramento delle competenze del singolo
partecipante – ma che hanno conseguenze positive anche per le istituzioni coinvolte, per i sistemi locali di
istruzione e formazione, per i partner della rete.
A somiglianza di quanto avviene per le azioni d'informazione e pubblicità sugli interventi strutturali
comunitari, le azioni di disseminazione dei risultati dei progetti finanziati nell’ambito del LLP hanno come
finalità principali la garanzia della massima trasparenza nell’impiego delle risorse pubbliche e la
mobilitazione degli operatori istituzionali, economici e sociali per un impiego completo ed efficace delle
risorse finanziarie. Ciò perché la strategia comunitaria mira a realizzare un sistema sempre più aperto alla
partecipazione attiva degli operatori pubblici e privati e dei cittadini, mediante un servizio che diffonda
informazione e conoscenze, opportunità e cambiamento.
Se questa è la “fonte” istituzionale e normativa che rende opportuna e necessaria la realizzazione di attività
comunicative come supporto informativo all’attuazione degli interventi, esistono anche altre ragioni, non
legate alla Commissione e più tecniche, che spingono perché quanti operano nel compimento delle attività
strutturino strumenti e meccanismi efficaci di disseminazione e comunicazione.
Ovviamente, non è questa la sede per dilungarsi sugli elementi che favoriscono la comunicazione, ossia la
ricezione di un messaggio da parte del destinatario e l’eventuale conseguente raggiungimento dei fini
dell’emittente. Qui basti ricordare che un’adeguata strategia comunicativa può favorire il pieno
conseguimento degli obiettivi progettuali; infatti, realizzare prodotti efficaci, proporre servizi utili,
sperimentare metodologie innovative può essere solo uno dei fattori di successo. L’impatto dei risultati sui
sistemi di riferimento si ha solo se tali risultati vengono fatti conoscere adeguatamente, attraverso
un’idonea strategia comunicativa.
I progettisti degli interventi di mobilità hanno il non facile compito di costruire un piano di disseminazione,
sufficientemente strutturato (obiettivi, metodi, tempi, risultati) e in ogni caso coerente con il progetto di
mobilità, avendo a disposizione risorse esigue. Ciò impone che si stabiliscano delle priorità e che la
pianificazione avvenga con buon senso.
Gli elementi fondamentali della strategia di disseminazione.
E’ opportuno che, a partire dalle indicazioni fornite in sede di candidatura, la rete di partenariato
approfondisca nelle fasi iniziali del progetto una serie di aspetti legati alla disseminazione e alle azioni di
comunicazione. In pratica, si tratta di fissare i paletti entro i quali le informazioni sulla mobilità e i risultati
ottenuti verranno veicolate all’interno e all’esterno della rete. Ciò significa:

l’individuazione dei soggetti interessati sia di livello verticale (istituzioni, autorità, stakeholder
pubblici), sia di livello orizzontale (organismi simili agli enti partner, il pubblico locale);

l’individuazione di obiettivi coerenti e distinti per tipologia di soggetto (obiettivi informativi,
persuasivi, divulgativi,…);

l’individuazione dell’oggetto da disseminare (ad esempio, i risultati prodotti con la mobilità, oppure
i processi che hanno prodotto tali risultati);

le responsabilità all’interno della rete e gli attori esterni eventualmente coinvolti;

la calendarizzazione di massima delle attività e la quantificazione dei costi; a tale riguardo, è
probabilmente inadeguato concentrare le azioni di disseminazione al termine del progetto. Anche
l’attività di sensibilizzazione costituisce un’azione di comunicazione e in quanto tale deve essere
svolta all’inizio dell’intervento. Per ciò che si riferisce ai costi, il formulario di candidatura chiede
che si precisino i mezzi finanziari necessari per realizzare l’intervento (vedi Modulo 13). All’interno
dello schema finanziario complessivo, i costi per attività di disseminazione e divulgazione vanno
inseriti nella voce delle spese di gestione e organizzazione

i mezzi e i canali attivabili per la disseminazione.
L’esplicitazione dei punti dell’elenco può essere fatta in modo molto strutturato – ad esempio attraverso la
redazione di un piano di comunicazione e disseminazione – oppure in modo più sintetico, attraverso schede
e schemi di attività. La scelta delle azioni e dei canali da utilizzare può essere fatta in considerazione di vari
fattori, come il budget disponibile o la presenza nella rete di comunicatori professionisti. Tale scelta può
tenere conto delle indicazioni seguenti.
Le azioni di disseminazione e i canali utilizzabili
Le azioni comunicative potenzialmente attivabili in relazione ai gruppi target identificati sono molto varie
ed eterogenee. Una prima, non esaustiva classificazione, prevede le seguenti macrotipologie di azioni:
Azioni di promozione
Azioni di informazione
1. Azioni di promozione
1.1
linea grafica coordinata
1.2
pubblicità sui media
1.3
pubblicità esterna
1.4
stand mobili
1.5
eventi (convegni ed iniziative)
1.6
prodotti promozionali
1.7
prodotti mediali e multimediali
2. Azioni di informazione
2.1
sito internet
2.2
call centre
2.3
pubblicazioni
2.4
mailing
2.5
eventi (seminari tematici, convegni)
2.6
conferenze stampa
2.7
informazione sui media cartacei, radio, televisivi
Può essere utile fornire alcune indicazioni sui contenuti delle singole azioni.
Contenuto delle azioni
Azioni di promozione
Linea grafica coordinata
Una prima esigenza da considerare è quella di dare organicità ed immediata visibilità ai diversi interventi
previsti attraverso il ricorso ad un logo grafico che contraddistingua la campagna di comunicazione e
disseminazione per tutto il periodo di riferimento del Progetto. Un'immagine così coordinata consente ai
destinatari dell'azione informativa di collegare facilmente la singola iniziativa al progetto LLP e
all’intervento di mobilità. Tutte le azioni di comunicazione saranno così facilmente identificabili dall’insieme
degli elementi grafici che le caratterizzeranno per tutto il periodo.
Pubblicità sui media
I mezzi di comunicazione di massa possono essere utilizzati per pubblicizzare sia il LLP nel suo complesso
che le azioni specifiche del Piano di comunicazione, come il sito internet, l’attività formativa, i tirocini
all’estero, i convegni, ecc.
Il ricorso agli spazi pubblicitari a pagamento nelle televisioni, radio e giornali locali può essere usato in
senso complementare all’utilizzo di articoli e interviste sul progetto e i risultati ottenuti.
Pubblicità esterna
La pubblicità esterna prevede l’utilizzo di strumenti quali cartelloni, targhe esplicative permanenti, o
temporanee, nonché di affissioni lungo le maggiori vie di traffico del territorio di riferimento, attuato con
cartelli informativi incisivi ed immediatamente riconoscibili, caratterizzati dalla linea grafica coordinata
prescelta.
Nelle sedi delle scuole coinvolte potranno inoltre essere esposti manifesti illustrativi per informare i
beneficiari e l’intera opinione pubblica sul progetto e sugli interventi di mobilità.
Stand mobili
Per promuovere e divulgare gli interventi previsti dai progetti di mobilità, è possibile realizzare delle
strutture mobili e itineranti da allestire nei luoghi nevralgici del territorio di riferimento in occasione di
manifestazioni pubbliche, fiere, feste patronali o altre iniziative di richiamo sociale che interessano le intere
collettività locali o anche singole aree abitate. L’assistenza informativa al pubblico dei visitatori può
prevedere la distribuzione di materiale divulgativo e promozionale
Convegni di progetto
Com’è noto, i progetti di mobilità possono prevedere eventi di visibilità a carattere convegnistico, legati a
momenti significativi nella vita dell’intervento (ad esempio, la conclusione delle attività all’estero). E’,
quindi, possibile che tali eventi siano accompagnati da un'adeguata campagna promozionale, che si potrà
sviluppare attraverso conferenze stampa o altro tipo di presentazioni (come, ad esempio, interventi a tema
sui media locali).
Prodotti promozionali
Per rinforzare il messaggio promozionale soprattutto a favore della conoscenza del progetto e dei servizi
prodotti è possibile realizzare una serie di gadget promozionali come calendari, cappellini, penne, agende,
blocchi, ecc... - anch’essi caratterizzati dal logo grafico prescelto - da distribuire in occasione di
manifestazioni pubbliche (come i convegni).
Prodotti mediali e multimediali
La realizzazione di prodotti come video e cd-rom consente di rendere l’opera di informazione sui contenuti
e i risultati progettuali più gradevole e veloce.
Questi materiali si renderanno molto utili sia per diffondere – parallelamente al sito web - documenti di
notevole entità, sia per presentare in maniera interattiva e graficamente appropriata l’aspetto di
apprendimento del progetto, ossia il contributo dell’intervento di mobilità alla costruzione della
cittadinanza europea.
Azioni d’informazione
Rete Internet
L'utilizzo della rete Internet a scopi informativi costituisce una scelta strategica estremamente significativa,
in quanto si tratta di uno strumento moderno, flessibile, di facile uso e in forte espansione sia presso i
privati che presso le pubbliche amministrazioni. Internet, inoltre, è tecnologia abilitante e fenomeno di
massa e può essere utilizzato in supporto a diverse azioni comunicative.
Sul sito di progetto possono essere convogliate tutte le informazioni e la documentazione disponibili
(compresi i testi integrali dei documenti), con particolare riferimento ai prodotti realizzati nelle diverse fasi
progettuali, alle attività formative e di tirocinio lavorativo (IVT), alle attività di aggiornamento per gli
operatori (VETPRO). Internet consentire anche di attivare un contatto diretto con i potenziali beneficiari
finali (anche oltre il numero di quanti sono direttamente coinvolti nella formazione) e di interagire con essi,
raccogliendo pareri e suggerimenti attraverso la posta elettronica. Di conseguenza, il sito deve essere
adeguatamente pubblicizzato in tutti i messaggi promozionali della campagna informativa per accrescerne
la visibilità e l’utilizzo da parte degli utenti. Nella prospettiva della sua sostenibilità nel tempo, esso può
diventare un mezzo privilegiato sia di informazione tecnica e specialistica per i potenziali beneficiari delle
azioni, sia di sensibilizzazione per l'intero sistema educativo del territorio.
Call Center
Questa azione può assolvere principalmente a due funzioni:
1. fornire un servizio informativo generale sulle attività di mobilità;
2. orientare i potenziali beneficiari verso la fonte specifica di informazione più adatta in relazione alle loro
esigenze.
Attraverso il call center la rete di partenariato può costantemente aggiornare i canali di accesso
all'informazione in relazione alle esigenze manifestate dagli utenti.
Il call center si rivolge ai seguenti destinatari:
potenziali beneficiari finali;
operatori dell'istruzione e della formazione
generalità dei cittadini.
Conferenze stampa
Le conferenze stampa possono essere utilizzate per promuovere le principali iniziative del LLP, ed essere
dirette agli addetti stampa delle Istituzioni pubbliche, delle organizzazioni private e delle testate
giornalistiche più diffuse.
Mailing
Questa azione prevede la possibilità di inviare in modo rapido ed efficace ogni materiale informativo e
promozionale prodotto agli utenti, raggruppati in categorie di target predefiniti e ricavati da un data-base
che conterrà i nominativi di tutti coloro che avranno fatto richiesta di informazioni sul progetto e sui servizi.
Informazione sui media
Infine, per quanto riguarda la diffusione delle informazioni relative al progetto, le opzioni sono numerose:
sarà possibile realizzarla anche attraverso comunicati stampa, inserti su quotidiani e stampa specializzata,
coproduzione di spot televisivi, pagine televideo.
I comunicati stampa per la divulgazione di notizie possono essere indirizzati a tutti gli organi di stampa
regionale (oppure effettuando una segmentazione territoriale), nonché agli Uffici stampa delle varie
istituzioni presenti sul territorio regionale.
E’ possibile effettuare inserti sui giornali locali o specialistici da realizzare con taglio giornalistico per
informare un pubblico di lettori qualificato sulle realizzazioni del progetto e gli interventi di mobilità..
La comunicazione indirizzata al grande pubblico può essere veicolata attraverso l'inserimento di spot
informativi appositamente predisposti nelle trasmissioni televisive soprattutto a livello locale.
Come visto, le modalità di realizzazione della comunicazione e disseminazione possono essere molto
diversificate. Fra i criteri da tenere presente per la scelta e la realizzazione della strategia di disseminazione,
è opportuno rammentare che le attività divulgative devono rispettare le disposizioni precisate dalle Agenzie
nazionali all’atto della sottoscrizione della convenzione di sovvenzione con l’organismo capofila. Ciò
riguarda, in particolare, due aspetti:

il sostegno finanziario comunitario deve essere visibile; ciò equivale a dire che ogni comunicazione
o pubblicazione relativa all’intervento di mobilità deve fare riferimento esplicito al fatto che si
tratta di un’azione che beneficia del sostegno finanziario dell’UE;

la responsabilità dei contenuti: la Commissione e le Agenzie nazionali non recano alcuna
responsabilità sui contenuti di ogni comunicazione da parte dei progetti. Tale responsabilità è
interamente in capo al soggetto capofila della rete di partenariato (tecnicamente: il beneficiario del
finanziamento).
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MOD. 12 - UNIT. 12.1