Green Economy or green
lies?
Sostenibilità di una strategia di impresa fra
combustibili fossili, nucleare, energie rinnovabili
G. Zampini
Pisa 12.12.2009
C.E.O Ansaldo Energia
L’Azienda
Ansaldo Energia, una azienda del gruppo Finmeccanica, è un soggetto di riferimento
per l’industria energetica, portando soluzioni affidabili e flessibili attraverso un
portafoglio prodotti completo e innovativo
New Units
Impianti
Componenti
’08 Ordini: 1.371M€
’08 Ricavi: 987M€
•
•
Service
Nucleare
’08 Ordini: 640M€
’08 Ricavi: 315M€
’08 Ordini: 41M€
’08 Ricavi: 31M€
Un marchio riconosciuto a livello mondiale nella Power Generation, con una capacità
installata pari a oltre 175.000 MW in più di 90 Paesi
Sede centrale a Genova. Uffici principali in Africa, nel Golfo e in India, per un totale di
oltre 4000 dipendenti (Giugno 2009)
2
Struttura Legale del Gruppo oggi
FINMECCANICA
100%
Nucleare (3%)
100%
Ansaldo Nucleare
SpA
Turboenergy
(96%)
Service
ANSALDO ENERGIA SpA
100%
25%
New Units
100%
Ansaldo Thomassen
100%
Asia Power Projects
LTD
Ansaldo ESG
88%
Ansaldo Fuel Cells
SpA
5%
Proit
Rinnovabili & Generazione Distribuita (1%)
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La storia recente
1853
Costituzione della Gio. Ansaldo & C.
1949
Licenza GE per Turbine a Vapore e Generatori
1989
Licenza ABB per Turbine a Vapore e Generatori
1991
Licenza Siemens per Turbine a Gas
1998-2008
1,183
600
1,333
1,049
961
500
870
827
La Storia recente
849
400
879
796
740
772
300
200
100
0
-100
-200
-300
-400
Revenue
Net Income
Net Financial Position
-500
-600
1998
Crisis
1999
2000
Turnaround
2001
2002
2003
Consolidation
2004
2005
2006
Growth
2007
2008
4
Evoluzione strategica dell’azienda (1/2)
• All’ inizio del secolo molti consideravano irrecuperabile
Ansaldo Energia
• Il cambiamento significativo avvenne nell’ anno 2002
con la decisione di abbandonare tutte le licenze e
cominciare un proprio sviluppo tecnologico.
• Ciò si basò anche su una diversa visione dell’
evoluzione delle turbine a gas rispetto ai principali
orientamenti di mercato di allora.
5
Evoluzione strategica dell’azienda (2/2)
• L’ anno 2009 è un altro anno di scelte rilevanti dal punto
di vista dell’indirizzo di Ansaldo Energia
– Ridotti investimenti nel mercato della generazione
elettrica da combustibili fossili
– Ritorno del nucleare
– Onda apparentemente sempre più forte di “green
economy “
Che fare?
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Contesto globale:
Economie a maggiore tasso di crescita
(Base Year 2008 – B$)
China
9.2%
GDP ≥ 800
CAGR ’08-’14*
200 ≤ GDP < 800
Iraq 6,1%,
Kuwait 3.3%,
Oman 5.3%,
Qatar 8.7%,
Syria 4.2%
CAGR ’08-’14 *
50 ≤ GDP < 200
Algeria 3,9%,
Egypt 4,9%,
Libya 6.1%,
Morocco 5.3%
CAGR ’08-’14 *
Kazakhstan
4.4%
Malaysia
3.2%
UAE
3.3%
Angola 5,7%,
Sudan 5.1%
Colombia
3.2%
Chile 3.6%,
Peru 5.2%
Bangladesh
6.2%
Pakistan 4.7%
Nigeria
4.8%
Saudi
Arabia
3.6%
South Africa
3.1%
Philippines
3.2%
Vietnam
5.5%
Thailand
3.1%
Indonesia
4.5%
India
6.8%
CAGR ’08-’14 *
cutoff > 3.0%
(*) CAGR (Compound Annual Growth Rate) calculated on Gross Domestic Product at constant prices national currency - Source: International Monetary Fund, April 09
7
Contesto globale:
Aree con piani di sviluppo per Energia Verde e
Nucleare
(16)
(13)
(53)
(18)
(12)
(10)
(15)
(29)
Aree con piani di
sviluppo
rilevanti in
energie verdi
Aree con piani di
sviluppo rilevanti sul
nucleare
()
N° d’impianti nucleari in
costruzione/ in
autorizzazione
(World Nuclear Ass. Dic 09)
(3)
Resto del Mondo (20)
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Quadro globale Produzione Energia
Elettrica (Mondo)
Fuel mix sulla produzione di energia elettrica
2006
2020
2%
2030
6%
16%
9%
15%
15%
14%
12%
67%
67%
10%
18.929 TWh
Fonti tradizionali
Nucleare
Hydro
Rinnovabili
27.705 TWh
67%
33.249 TWh
Source: WEO 2008 forecast
9
Piano d’azione dell’Europa e dell’Italia
Riduzione unilaterale emissioni del 20% per tutta la EU27 entro
il 2020 rispetto ai livelli del 1990
(vincolante)
 Aumento del 20% della quota minima di energia da fonti rinnovabili entro
il 2020 (di cui 10% di biocombustibili) (vincolante)
 Aumento del 20% dell’efficienza energetica (non vincolante)
20-20-20

Obiettivi
per l’Italia
Da Presidenza del Consiglio Europeo di Bruxelles (8-9 marzo 2007)


Target totale emissioni di GHG: -14% rispetto valori 2005
Target generale rinnovabili: 17% dei consumi energetici totali 2020;
10% biocarburanti per trasporti 2020
Pacchetto Clima Energia dell’UE (23 gennaio 2008)
“Puntiamo ad un mix ottimale di produzione elettrica che comprenda il 25%
da fonti rinnovabili, compreso l’idroelettrico, il 25% da nucleare e il restante
50% da combustibili fossili, gas, olio e carbone pulito”
Azione in campo energetico da parte del Ministro dello Sviluppo C.Scajola
10
Energia tradizionale (Fossil Fuels)
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Considerazioni strategiche (1/2)
I combustibili fossili continueranno a fare la parte del leone
Emergono differenti caratterizzazioni geografiche del mercato
elettrico:
Paesi industrializzati:
•Impianti con sempre maggior flessibilità operativa
•Emissioni sempre più ridotte
•Componentistica a più elevato risparmio energetico
 Paesi in via di sviluppo:
•Potenze installate sempre più elevate
•Minori esigenze di flessibilità operativa
•Minore attenzione alle emissioni
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Risposte di AEN nel campo dei
combustibili fossili
Continuare i programmi di sviluppo per:
migliorare la “fuel flexibility” e la “operational flexibility” (almeno 250
start-up all’anno) proponendo miglioramenti significativi sugli
impianti esistenti (life extension, soluzioni per upgrade ).
migliorare i sistemi di automazione, controllo e diagnostica
fornire agli impianti adeguati sistemi di Security (Hw e Sw)
migliorare la riduzione delle emissioni a tutti i livelli operativi
AEN ha depositato nelle tecnologie relative al “fossil fuel” 100 brevetti
negli ultimi 4 anni di cui 15 sulla combustione.
Lo sviluppo sulle fonti fossili assorbirà ancora la maggiore parte degli
investimenti in R&D nel prossimo piano quinquennale
13
Energia Nucleare
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Considerazioni strategiche (2/2)
Rinascita del Nucleare in Italia
Per riconoscere una vera rinascita dovranno verificarsi alcune
condizioni:
L’accordo ENEL – EDF dovrà coinvolgere l’industria nazionale non solo
sulle forniture ma anche aprendo l’accesso alla tecnologia.
Il nucleare dovrà diventare elemento traente per un nuovo sviluppo
industriale e per la formazione universitaria.
In caso contrario:
L’industria nazionale non avrebbe nessuna possibilità di accedere alla
catena del valore.
 Il rischio di colonizzazione tecnologica sarebbe elevatissimo.
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