PSICHIATRIA
FORENSE
Dr. Marco Cannavicci
psichiatra – criminologo
L’uomo e il diritto
Da sempre gli uomini sono tenuti a studiare le
leggi ed ottemperare alla giustizia
Per primo Lombroso, nel 1876, ha indicato che è
la giustizia che deve studiare l’uomo e quindi a
che tipo di persona si applicano le leggi
L’azione delittuosa è un’azione umana, legata a
complessi fattori psichici, espressione della
personalità del criminale
Il diritto e l’uomo
Ogni azione è il prodotto di un processo che si è
sviluppato nel profondo della persona
Nell’agire umano c’è sempre una logica interiore,
anche se non evidente all’esterno od alla stessa
persona
Il delitto rivela sempre un assetto della personalità
e questo assetto produce la condotta delittuosa
Psichiatria forense
Ambiti elettivi:
Penale
Civile
- imputabilità e vizio di mente
- pericolosità sociale
- interdizione ed inabilitazione
- adozione ed affidamento
- vizi di consenso
Psichiatria forense
Ambiti Penali:
Concetto di Responsabilità Penale
Capacità di intendere e di volere
Imputabilità
Vizio di mente
Pericolosità sociale
La personalità del criminale
Classificazione del delinquente
Il codice penale
Art. 42 – Responsabilità
“nessuno può essere punito
per un’azione od omissione
preveduta dalla legge come reato
se non l’ha commessa
con coscienza e volontà”
Il codice penale
Art. 85 – Capacità di intendere e di volere
“nessuno può essere punito per un fatto
preveduto dalla legge come reato se
al momento in cui lo ha commesso
non era imputabile. E’ imputabile chi
ha la capacità di intendere e di volere”
Imputabilità
E’ sempre presunta
in chi ha compiuto 18 anni
a meno di dimostrare il contrario
con la perizia psichiatrica
E’ sempre esclusa in chi
non ha compiuto 14 anni (art. 97 C.P.)
Il codice penale
Art. 88 – Vizio totale di mente
“ non è imputabile chi, nel momento in cui
ha commesso il fatto, era, per infermità,
in tale stato di mente da escludere la
capacità di intendere o di volere”
Il codice penale
Art. 89 – Vizio parziale di mente
“chi, nel momento in cui ha commesso il fatto
era, per infermità, in tale stato di mente da
scemare grandemente, senza escluderla,
la capacità di intendere o di volere,
risponde del reato commesso,
ma la pena è diminuita”
Il codice penale
Art. 203 – “Pericolosità sociale”
“è socialmente pericolosa la persona,
anche se non imputabile o non punibile,
la quale ha commesso taluno dei fatti
previsti come reati, quando è probabile
che commetta nuovi fatti
preveduti dalla legge come reati”
La personalità del criminale
Tutti hanno impulsi antisociali
nei test il grado non è mai zero
anche i “normali” hanno tratti “psicopatici”
“normalità” – frenare questi impulsi
“psicopatia” – metterli in atto
La personalità del criminale
Non tutti i criminali sono psicopatici:
tutte le tipologie di personalità sono
compatibili con le condotte criminali
Non tutti gli psicopatici sono criminali
Gli psicopatici sono presenti in tutti
i livelli e gli ambiti della società
Personalità psicopatica
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Incapacità a provare sensi di colpa
Egocentrismo
Incapace a provare affetto
Assenza di vergogna e rimorso
Mancanza di introspezione psicologica
Incapacità di apprendere dall’esperienza
Personalità psicopatica
Nei manuali di psichiatria
(DSM-IV-TR)
è classificata come
DISTURBO ANTISOCIALE DI
PERSONALITA’
per la preminenza del comportamento
antisociale
I criminali non psicopatici
Si pongono limiti da non superare
Hanno famiglie che rispettano
Hanno dei principi ed una coscienza
Uccidono solo se “costretti”
Personalità psicopatica:
egocentrismo
È patologico quando persegue una gratificazione
immediata a danno degli altri (o usando gli altri)
- esempio: sessualità senza affettività
Non provano: affetto, fiducia, empatia
verso gli altri
incapaci ad identificarsi negli altri
Egocentrismo
Hanno “fame di stimoli” per coprire il senso di
vuoto, l’isolamento ed il senso di inutilità della
vita;
per cui:
MENTONO, IMBROGLIANO, RUBANO,
FALSIFICANO, TRUFFANO, SI
PROSTITUISCONO, AGGREDISCONO,
UCCIDONO
Disturbo antisociale di Personalità
Secondo N.I.M.H. (USA) ne sono affetti:
- il 3% degli uomini
- lo 0.5% delle donne
Prevale nella fascia d’età tra i 26 ed i 40 anni
Prevale negli ambienti socio-economici bassi
Nella popolazione carceraria USA
arriva al 75%
Disturbo antisociale
E’ stato presente un deficit affettivo
ed educativo nei primi 6 anni di vita
con immaturità delle funzioni etiche e morali
per cui non si è formata una
COSCIENZA MORALE
Disturbo antisociale
Per la presenza dell’istanza inconscia
dell’ES che tende al Principio del Piacere
LA SPINTA AL COMPORTAMENTO
ANTISOCIALE E’ PRESENTE IN TUTTI
Con lo sviluppo dell’istanza opposta del
SUPER-IO che tende al Principio di Perfezione
E’ L’AMBIENTE CHE PERMETTE O
REPRIME LE TENDENZE ANTISOCIALI
Comportamenti antisociali
Cosa libera i comportamenti antisociali?
Egocentrismo
Sofferenza psicologica (frustrazione)
Ricerca del piacere e del potere
Edonismo a breve termine
Deficit controllo impulsi
(motorio, cognitivo, non pianificatorio)
Trattamento degli psicopatici
Gli psicopatici:
- Non stabiliscono rapporti di intimità
- Non ammettono critiche
- Non accettano figure di autorità
- Hanno risentimento per chiunque li ostacoli
- Chiedono rimedi per la SITUAZIONE e non
per il loro STATO
Trattamento degli psicopatici
-
Non è possibile stabilire alleanze terapeutiche e
quindi non è possibile la psicoterapia
I farmaci sono dannosi poiché tendono ad
abusarne
In carcere reagiscono con la depressione o la
scissione psicotica
NESSUNA TERAPIA RISULTA EFFICACE
SOLO CON L’ETA’ L’ANTISOCIALITA’ SI
ATTENUA
Personalità
In ogni persona c’è un lato “oscuro”
Sigmund Freud:
L’uomo ha istinti aggressivi e passioni primitive
che portano allo stupro, all’incesto, all’omicidio;
sono tenuti a freno, in modo imperfetto, dalle
Istituzioni Sociali e dai sensi di colpa.
Personalità
La maggioranza delle persone:
non commette stupri
non commette omicidi
non commette rapine
Le indagini psichiatriche confermano che sia le
brave persone che i criminali hanno la stessa
VITA MENTALE
Personalità
Sono le occasioni ed i contesti sociali
che determinano quale delle due componenti
deve prevalere
Chiunque può uccidere o diventare violento
in determinate occasioni
SE NON FOSSE PER LE NOSTRE DIFESE
SAREMMO TUTTI DEI CRIMINALI
Personalità
Il luogo comune vuole che
i criminali siano
MALATI DI MENTE
Tuttavia nelle situazioni tipo:
GUERRA – FOLLA – CALAMITA’
RITI DI INIZIAZIONE
Personalità
Si ha l’occasione per i “normali”
per esprimere i propri impulsi antisociali
Quando è in gioco il
PROPRIO INTERESSE
il lato “oscuro” di ognuno viene fuori
esempio: truffe, frodi, evasione fiscale
Personalità
Le violenze e le aggressioni
sono effettuate prevalentemente da
persone “normali”
Le attuali teorie socio-psicologiche
non sono in grado di spiegare il perchè
Personalità
Si parla sempre più spesso della
BANALITA’ DEL MALE
Perché nei crimini più efferati sono
implicate delle persone “normali”
Esempio: Eichmann
Personalità
Rispetto al comportamento criminale
è riduttivo il dualismo:
SANO = NORMALE
MALATO = CRIMINALE
perché esistono
SANI DI MENTE CRIMINALI
MALATI DI MENTE NON CRIMINALI
Personalità del colpevole
PERIZIA PSICHIATRICA
NO – per valutare la personalità del colpevole
SI – per valutare l’esistenza di una patologia
mentale, penalmente rilevante, al momento in
cui è stato commesso il reato
VIZIO DI MENTE
(parziale, art. 89 CP – totale, art. 88 CP)
Personalità psicopatiche
Sono soggetti con costanti stili di vita in cui gli
stimoli ambientali provocano risposte
DIFFORMI - ABNORMI
Esempio: ingiurie, percosse, oltraggio, lesioni, …
In questo caso ABNORME – DIFFORME
non è malattia e quindi non è vizio di mente
Personalità nevrotiche
Patogenesi conflittuale
con sintomi comuni (ansia) e specifici (fobie)
con sofferenza soggettiva
con consapevolezza di malattia
con un basso contributo alla criminalità
Forme:
ansiosa, fobica, isterica, depressiva, ossessiva
Personalità nevrotiche
Presentano:
livelli intellettivi nella norma
pensiero strutturato e corretto
ideazione emotiva ed immatura
incapaci di apprendere dalle esperienze
SONO PERSONE CAPACI DI
INTENDERE E DI VOLERE
(IMPUTABILI)
Cleptomania
“Furto patologico”
Sono personalità ossessivo-compulsive che:
sottraggono oggetti di scarso valore
agiscono in modo compulsivo
non usano l’oggetto rubato
provano senso di colpa e rimorso
SONO CAPACI DI INTENDERE
MA NON DI VOLERE
Criminale per senso di colpa
Il soggetto mette in atto la sequenza:
REATO – CONFESSIONE – PUNIZIONE
dopo la punizione
provano sollievo e serenità
Sono reati “imperfetti” che conducono
all’identificazione dell’autore
Criminale per senso di colpa
Secondo Freud:
Si compie un’azione proibita per espiare un senso
di colpa che è preesistente all’azione e che viene
solo mitigato dalla punizione
Lo scopo del reato è annullare il senso di colpa
che è preesistente all’azione
Criminale per senso di colpa
Il reato è un sintomo
Se non è in grado di commetterlo
può appropriarsi di reati altrui con false
confessioni o false auto-incriminazioni
Se commettono il reato lo fanno in condizioni di
capacità di intendere e di volere e quindi sono
comunque imputabili
Classificazione del delinquente
Secondo il Codice Penale:
Primario – la prima volta
Recidivo – dopo condanna, ne commette un altro
Abituale – per legge, al quarto crimine in 10 anni, o dal
giudice, dopo due condanne ne ottiene
una terza per il medesimo reato
Professionale – se il reo vive con i profitti del crimine
Per tendenza – il reo è incline al crimine per disturbi del
carattere non di tipo patologico
Capacità a delinquere
Art. 132 C.P. – nell’ambito del potere discrezionale
del giudice, chiede che siano considerati due
elementi:
Gravità del reato (art. 133 C.P.): modalità
dell’azione, danno o pericolo cagionato, intensità
del dolo;
Capacità a delinquere del reo (art. 133 C.P.), che
presuppone un’indagine psicologica, che il C.P.P.
(art. 314) vieta;
Irrogazione della pena
Dal MINIMO al MASSIMO in base a:
Art. 133 CP
“valutazione del reato per gli effetti della pena”
CAPACITA’ A DELINQUERE
DEL COLPEVOLE
desunta da specifici criteri di valutazione
Criteri di valutazione
Secondo l’art. 133 CP:
motivi a delinquere
carattere del reo
precedenti penali e giudiziari
condotta ante reato
condotta post reato
condizioni individuali, familiari e sociali
NESSUN COLLEGAMENTO CON
PSICOPATOLOGIE
Analisi psicopatologia
Studiando i gruppi dei delinquenti
ABITUALI – PROFESSIONALI
PER TENDENZA
(secondo la classificazione del CP):
- estrema eterogeneità dei soggetti
- dei livelli intellettivi
- dei disturbi psicopatologici
Articolo 133 CP
Stabilisce criteri valutativi
non clinici né psicopatologici
Stabilisce comunque
un continuo inasprimento
delle pene e della detenzione
Con quali effetti?
incrementa i tratti psicopatici ed antisociali
Studio psicologico dei detenuti
Nella popolazione carceraria
secondo uno studio del criminologo Ponti
sono presenti:
1. Personalità antisociali, che non risentono del
trattamento carcerario
2. Personalità non patologiche, con prognosi
favorevole anche senza trattamento
3. Personalità psicopatiche, con prognosi
favorevole se effettuato trattamento
Popolazione carceraria
DIAGNOSTICA – non clinica, ma l’art. 133 CP
TRATTAMENTO – non clinico, ma
misure di prevenzione (l. 1423/56)
misure di sicurezza (art. 215 CP)
RISULTATI – frustrazioni, disadattamento,
isolamento sociale e quindi RECIDIVA
I METODI SONO INEFFICACI E
CONTROPRODUCENTI
Pericolosità sociale
Situazioni:
Art. 88 CP - Soggetto con vizio totale di mente
-
Art. 203 CP - non socialmente pericoloso
IN LIBERTA’
Pericolosità sociale
Situazione:
-
Art. 88 CP – Soggetto con vizio totale di mente
-
Art. 203 CP – socialmente pericoloso
RESTRIZIONE IN OPG
Pericolosità sociale
Situazione:
-
Art. 89 CP – Soggetto con vizio parziale di
mente
PRIMA RISTRETTO IN OPG
POI DETENZIONE IN CARCERE
Conclusioni
La psichiatria forense ha per oggetto lo
studio dell’uomo e la sua capacità a capire
ed osservare le regole sociali stabilite dalle
leggi ed il diritto
Tutte le personalità possono commettere atti
antisociali, tuttavia alcune tipologie
esprimono dei sintomi che rappresentano
dei reati
Conclusioni
Le classificazioni cliniche non coincidono con le
classificazioni giuridiche poiché queste non
tengono conto delle tipologie cliniche
Il trattamento del delinquente non mira al suo
recupero in quanto non tiene conto del suo stato
psicologico né psicopatologico
Gli strumenti prognostici sono di tipo clinico e
non si adattano alle necessità di una prognosi di
tipo criminologico
GRAZIE PER LA
VOSTRA
ATTENZIONE
Dr. Marco Cannavicci
Scarica

Psichiatria Forense - Dr. Marco Cannavicci (Microsoft