Dialogo, valutazione, partecipazione:
il ruolo dei cittadini nella trasparenza
1^ Giornata della Trasparenza in ISTAT
Roma, 30 Novembre 2011
Vittorino Ferla
CITTADINANZATTIVA
Delegato del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti
Voglia di trasparenza
• Forte sfiducia dei cittadini nell’efficacia dell’azione pubblica
• Cresce la richiesta di trasparenza e legalità: il 26,2 per
cento degli italiani è convinto che il paese ripartirà solo se
riuscirà a combattere la corruzione (Censis)
• La parte “civica” nei sistemi di governance pubblici:
l’accountability delle istituzioni pubbliche e il ruolo della
partecipazione civica (OCSE)
• I cittadini chiedono: decisioni -> che risolvano i loro
problemi -> e che siano comprensibili e trasparenti. In altre
parole, chiedono di “rendere conto”
• L’accountability: trasparenza, responsiveness, compliance
I tre pilastri dell’accountability
1) Trasparenza
2) Responsiveness
3) Compliance
La trasparenza tra norme e diritti
• “La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo
strumento della pubblicazione on line delle informazioni concernenti
ogni aspetto dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, degli
indicatori relativi agli andamenti gestionali, all’utilizzo delle risorse per il
perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di
misurazione e valutazione svolta in proposito dagli organi competenti,
allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di
buon andamento e imparzialità” - L. 15/2009
• OCSE: Modernising the Public Administration. A study on Italy
• Il diritto alla trasparenza indica il diritto di ogni cittadino-consumatore
a ricevere informazioni, comprensibili, chiare e trasparenti in ogni fase
del suo rapporto con l’erogatore del servizio (Carta dei diritti dei cittadini
consumatori – Cittadinanzattiva)
Che cos’è la trasparenza per i cittadini?
Per il cittadino comune la parola trasparenza vuol dire:
-non solo la opportunità di conoscere e controllare il
funzionamento interno di una amministrazione per “snidare”
sacche di improduttività
-ma anche la possibilità di avere una informazione corretta,
di conoscere anticipatamente e cortesemente le procedure
da seguire, di poter avviare un’azione di tutela secondo
modalità note, di avere la garanzia della trasparenza delle
liste d’attesa negli asili nido o nei servizi sanitari
Trasparenza: un diritto a più facce
Il volto di cui il cittadino ha esperienza diretta è quello che
riguarda i disservizi quotidiani, le difficoltà di accesso e di
ristoro
-Un cittadino potrebbe guardare con indifferenza la
pubblicazione su internet degli stipendi dei dipendenti del
Ministero della Funzione Pubblica
-Ma è inaccettabile trovarsi di fronte ad una cartella pazza,
senza alcuna informazione chiara sulle modalità di ricorso o
sapere di avere diritto ad un bonus sociale, senza poter
esercitare tale diritto a causa delle contraddizioni e della
opacità delle procedure
Le opportunità della Riforma
• La Riforma offre straordinarie opportunità (OCSE):
strumento di partecipazione, esercizio concreto di
sussidiarietà orizzontale, occasione di empowerment dei
cittadini e delle amministrazioni
•Poteri e responsabilità dei cittadini: valutazione della qualità
dei servizi e del rendimento dei dirigenti pubblici, impegno per
la legalità, pressione per ‘chiedere conto’, verifica della
qualità della spesa pubblica, verifica delle capacità di governo
•Le associazioni dei consumatori hanno partecipato alla
gestazione della Riforma e oggi sono impegnate nella
valutazione dei programmi per la trasparenza nel Gruppo di
lavoro presso il CNCU
Questioni aperte
• Politiche: l’impatto dei tagli lineari sulla Riforma, il
rapporto tra commissioni paritetiche e valutazione delle
performance, coordinamento con Giustizia e Funzione
pubblica sulla corruzione, impegno del Governo
• Applicative: debolezza di competenze e di
organizzazione, resistenze degli uffici e livelli di adesione
(ma aumentano gli apripista), incentivi e orgoglio di
appartenere, il costo reale della riforma (non è senza oneri),
confondere con la politica del personale, strumenti per la
raccolta delle segnalazioni, rapporto con le AA.CC.
•Sistemiche: l’attuazione della disciplina del controllo dei
servizi pubblici locali (art.2, c.461, legge finanziaria 2007)
Il ruolo della CIVIT
L’attività si è concentrata finora sugli adempimenti formali
(approvazione di delibere su norme e regolamenti) e sulle
modalità di pubblicazione on line
Ci aspettiamo una più spiccata capacità di azione, un
maggiore coinvolgimento dei cittadini, l’avvio di progetti e
iniziative, la sperimentazione delle “forme diffuse di
controllo del rispetto dei principi di buon andamento e
imparzialità”
La composizione della Commissione è argomento delicato:
occorre ricostituire il plenum della Commissione,
selezionare con cura i Commissari, valorizzare il contributo
delle organizzazioni civiche
Prime conclusioni
• “E’ ancora la PA che decide cosa dire”
• “Il cittadino deve essere informato sulle attività delle
amministrazioni”
• “Occorre pubblicare i provvedimenti”
• “Non basta rispettare gli obblighi sul sito, ma garantire che
fin dalla formazione l’atto sia trasparente”
Francesco Merloni, Seminario CIVIT, Marzo 2011
Partecipazione e informazione civica
• Art. 118, u.c. della Costituzione: principio di sussidiarietà
- Interesse generale coincide con i beni comuni (per es.: la
trasparenza e l‘informazione)
- Iniziative civiche per la trasparenza
•Il ruolo dell’informazione civica
- esempi: campagne di informazione, indagini e monitoraggi
su servizi e prodotti, osservatori su prezzi e tariffe, servizi di
informazione e consulenza
Importanti per la statistica: i cittadini sono fonti, alleati,
risorsa
Il caso degli indicatori di benessere
Oltre il PIL, la misurazione del benessere
Indicatori del benessere sviluppati dalla società civile
Il tavolo “benessere e sostenibilità”
Iniziative italiane e internazionali di coinvolgimento dei
cittadini
CNEL-ISTAT: le 12 dimensioni del benessere
Civic auditing e amministrazioni pubbliche
• “Forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon
andamento e imparzialità”
• La valutazione civica e il punto di vista dei cittadini
• La sperimentazione citata dall’OCSE nel Rapporto
sull’Italia
Alcune piste di lavoro
• Assicurare la trasparenza totale dei reclami,
garantendo il feedback delle amministrazioni
• Assicurare l’accessibilità totale dei risultati della
valutazione
• Introdurre il punto di vista dei cittadini nella
valutazione dell’azione amministrativa
• Uso delle informazioni civiche e, in particolare, delle
segnalazioni
• Processi partecipati nella redazione delle carte della
qualità dei servizi e nella produzione delle
informazioni pubbliche
• Ruolo più incisivo della CIVIT
• Giornate della trasparenza maggiormente partecipate
“Una società in cui abbiano spazio e
potere organizzazioni di attivismo civico
è il miglior posto in cui vivere, sia per
chi è debole, che per chi è forte”
(H.Rubin)
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