Il
RINASCIMENTO
il rinascimento nasce tra la fine del trecento l
e la metà del cinquecento
, prima in Italia poi nel resto dell’Europa. E’
un’ eccezionale fioritura della letteratura,delle
arti e delle scienze. Cambia il modo di
pensiero, considerare l’uomo al centro
dell’universo e capace di cambiare la propria
sorte con la sua attività e il suo ingegno.
Scoperte e invezioni

Le novità del rinascimento sono molte
tra cui: il modo di misurare il tempo
con i primi orologi meccanici. I primi
erano di grandi dimensioni e venivano
montati solo sulle torri dei palazzi
comunale o sui campanili. E veniva
usato soprattutto in città,
mentre per la vita dei contadini era
sufficiente un orologio solare: la
meridiana.
Infine un’invenzione fu molto
importante quella della stampa a
caratteri mobili ,contribuì alla
diffusione della cultura del
rinascimento e favorì il suo
sviluppo,infatti coloro che non
potevano permettere l acquisto di
un manoscritto ,che era
costoso,avevano a disposizione i
libri stampati,più economici.
Venne messa in discussione che
non fosse la terra al centro
dell’universo ma il sole.
Umanesimo
 I primi intellettuali rinascimentali si lanciarono con entusiasmo nella
lettura e nell’analisi dei testi della letteratura e della filosofia
classiche, questo settore di studi era definito, in latino, humanae
litterae ( letteratura riguardante l’uomo), furono cosi chiamati
umanisti, ovvero la prima fase della cultura rinascimentale,
l’umanesimo. L’umanista Giovanni Pico Della Mirandola scrisse che:
Dio aveva posto l’uomo non al centro della terra ma al centro
dell’universo. Gli umanisti prestavano il loro servizio alla città; finché
non si affermarono le signorie ed entrarono al servizio delle corti dei
signori. Venivano impiegati nell’attività di governo dello stato,
mentre poeti, pittori, scultori e architetti erano protetti e finanziati dai
signori, nasce cosi il mecenatismo.
L’arte
 I pittori continuavano a realizzare dipinti con argomenti religiosi,
dedicavano maggiore attenzione a raffigurare il corpo e le
espressioni del viso. Raffiguravano anche nuovi personaggi dove
mettevano luce valori terreni: bellezza,amore,gloria; sfruttarono la
recente scoperta della prospettiva ricercando armonia e perfezione
delle forme. Tra i grandi pittori del rinascimento ricordiamo
Masaccio,Leonardo Da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello
Sanzio. La scultura pose al centro dell’attenzione la figura umana
rappresentandola con grandiosità solidità e armonia. Tra i maggiori
scultori citiamo Donatello. Nell’architettura i signori fecero costruire
grandi regge e palazzi principeschi, le strade diventarono più ampie
e rettilinee. L’architettura religiosa le basiliche rinascimentali le
riconosciamo dalla caratteristica cupola maestosa e
geometricamente perfetta. Un letterato molto importante che scrisse
una tra le maggiori opere della nostra letteratura fu Ludovico
Ariosto che scrisse il poema cavalleresco Orlando Furioso,
Leonardo affermava che la vera scienza si fondava sul diritto
dell’uomo di usare liberatamente la ragione.
Michelangelo dipinge Dio
Donatello
Cupola rinascimentale
Corte
 La corte francese e quella papale erano
composte da quasi 2000 persone, tra nobili,
personale di servizio, e mecenati di passaggio.
La figura più simbolica della società
rinascimentale è il cortigiano, gentiluomo di
corte, di buona cultura, di molte qualità fisiche e
spirituale e partecipava agli svaghi favoriti del
principe. I maggiori stati erano Milano, Venezia e
Firenze che erano simboli di ricchezza e potere
mentre Roma e Napoli avevano un’economia
più debole.
L’ uno contro l’ altro
 Gli stati italiani del XV secolo, erano politicamente
deboli, gli stati maggiori continuavano ad avere
l’estensione di una regione ,erano continuamente in
guerra gli uni contro gli altri, portarono spese militari
sempre più alte. Poi ci fu una situazione di equilibrio
grazie alla PACE dì LODI ,che fu mantenuta da un
signore di Firenze Lorenzo De Medici detto il Magnifico
che diceva: nessuno stato italiano doveva prevalere
sull’altro. Alla sua morte ,le discordie ricominciarono, ne
approfitto il re di Francia Carlo VIII che voleva riprendersi
il Regno di Napoli; appoggiato dal duca di Milano, entrò
in Italia e mentre le regioni si facevano guerra lui arrivò a
Napoli e la conquistò. Solo allora si resero conto che era
diventato una minaccia; Milano, Venezia e il papa ,con
l’appoggio della Spagna decisero di attaccarlo, e Carlo
VIII se ne tornò in FRANCIA. Capirono che non era
conveniente continuare le rivalità tra loro.
Realizzato da
Gabriele
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