Obiettivi :
1. definizione & classificazione
di un incidente maggiore
2. descrivere natura e gestione della
risposta ad un incidente maggiore
3. apprendere competenze nel
fornire supporto sanitario
necessario per un incidente maggiore
Protezione Civile
Già reperti
testimoniano
accompagnata
fronte;
alcuni esempi
antichissimi, all’inizio della storia, ci
come
l’umanità
sia
stata
sempre
da “grandi eventi” cui ha dovuto fare
sono noti a tutti:
 il “diluvio universale” narrato in vari testi, che è in realtà
la narrazione di una vasta alluvione che colpì la zona
della città di Ur, in Mesopotamia, circa 4000 anni
prima di Cristo.
 il grande incendio di Roma che colpì la città nel 64 d.C.,
sotto il regno di Nerone, che infuriò per ben nove giorni;
 l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che distrusse, tra
le altre, le città di Pompei ed Ercolano.
Ma anche fatti molto più recenti, dallo Tsunami che colpì il
sud-est asiatico il 26 dicembre 2004, agli incidenti di Bhopal
nel 1984 e di Chernobyl del 1986.
Protezione Civile
È quindi indispensabile essere pronti ad affrontare eventi
di portata superiore alla normale capacità di risposta dei
sistemi di emergenza esistenti;
questo viene fatto mettendo in campo risorse aggiuntive
a quelle normalmente disponibili, con una gestione ed
una
organizzazione
complessiva
ed
unitaria
che
comprenda tutte le fasi e gli aspetti dell’emergenza.
La Protezione Civile è quella
“entità” che è in grado di reperire
le forze straordinarie e metterle in
campo secondo necessità.
Attività della Protezione Civile
Attività della Protezione Civile
Osservando i precedenti esempi, si nota come questi
possano essere divisi in due grandi categorie:
gli eventi naturali e quelli causati dall’attività dell’uomo;
a queste due categorie va inoltre aggiunta una terza
categoria riguardante i grandi eventi sociali, cioè eventi
programmati (come grandi concerti, manifestazioni, ecc.)
che, a causa della presenza di un elevato numero di persone
in uno stesso luogo, possono costituire un pericolo e
necessitano quindi di una
apposita
organizzazione
di
supporto.
Questa suddivisione concettuale tra eventi naturali ed antropici,
basata sulla causa dell’evento, non è in realtà l’unica catalogazione
possibile.
È infatti possibile procedere ad una suddivisione
degli eventi in base alla loro gravità:
EMERGENZA COMPLESSA
DISASTRO
MAXIEMERGENZA
MAXIEMERGENZA
“Qualsiasi evento che determina un numero di
vittime tale da compromettere i normali servizi
sanitari e di soccorso ma comunque gestibile dalle
strutture locali predisposte al trattamento delle
emergenze. Essa produce una improvvisa e grave
sproporzione tra richieste di soccorso e risorse
disponibili, destinata a perdurare meno di 12 ore.”
DISASTRO
“una situazione dove le risorse disponibili sono
insufficienti in relazione alle esigenze del soccorso
immediato e dove la severità della situazione e’ cosi
elevata che la normale qualità dei servizi sanitari non
può essere mantenuta a lungo nonostante
l’adozione di misure adeguate.”
EMERGENZA COMPLESSA
“crisi umanitaria in uno stato, nazione o società
dove vi è la totale o considerevole perdita
dell’autorità, dovuta a conflitti interni od esterni, e
che richiede un intervento internazionale che
supera il mandato o la capacità di ogni singolo Ente
e/o del programma nazionale delle Nazioni Unite
vigente”.
ancora, una suddivisione può essere fatta:
sulla base del numero delle
vittime
valutando diversi aspetti
dell’evento:
•
•
•
•
•
effetti sulle infrastrutture
tempo di impatto
area dell’impatto
numero delle persone coinvolte
tempo dei soccorsi
NATURALI
Terremoti, maremoti, idro ed idrogeologici, eruzioni
vulcaniche, valanghe e slavine, alluvioni, esondazioni
inondazioni, nevicate e gelate.
ANTROPICHE
Attività Industriali:
incendi, esplosioni, rilascio di sostanze inquinanti o
tossiche di tipo liquido, solido o gassoso
(gas, radioattività con irraggiamento diretto ed indiretto ma con
considerevole pericolo per i più provabili fenomeni di contaminazione diretta
ed indiretta di cose e persone)
Incidenti aerei, ferroviari, marittimi, stradali rilevanti per
l’entità dei danni agli uomini ed alle persone, rilascio di
sostanze tossiche o infiammabili e pericolose.
Black-out elettrico, informatico, interruzione dei
rifornimenti idrici, interruzioni di rifornimenti di gas ed
oleodotti.
ANTROPICHE
Incendi:
Boschivi ed in centri urbani.
Crolli:
A seguito di cedimenti
SOCIALI
Atti Terroristici:
in occasioni di particolari congiunture socio- politiche nazionali e
internazionali;
Conflitti:
Nazionali e internazionali che interessano uno o più territori;
Emigrazione di massa:
cause ambientali, economiche e sociali, spesso tra loro intrecciate
che comportano uno spostamento di profughi.
Rifugiati o emigrati irregolari, da un territorio ad un altro;
Incidenti di massa:
durante spettacoli, manifestazioni sportive, dimostrative e religiose
Accoglienza straordinaria di cittadini italiani evacuati da
territori sinistrati.
(es. applicazione del Piano Vesuvio e altre situazioni similari).
Concomitanze di un Evento Catastrofico
• Cause PREDISPONENTI
ovvero l'esistenza di condizioni geologiche particolari che possono determinare
l'evento, ad esempio la presenza di una serie di strutture tettoniche (faglie, fratture),
di terreni per natura fragili o poco consolidati; nelle cause predisponenti dobbiamo
inserire anche l'incuria umana nella costruzione di manufatti, sia dal punto di vista
dei materiali usati sia della posizione scelta per la costruzione.
• Cause SCATENANTI
ovvero piccoli eventi che determinano l'accadere di altri fenomeni a scala
maggiore, come un'intensa precipitazione, una piccola scossa sismica derivante
da altri fenomeni geofisici (ad esempio la liberazione di energia sismica derivante
da un'eruzione vulcanica).
• Cause ACCELLERANTI
ultimamente da attribuire in maggior misura all'uomo, come il disboscamento
sconsiderato, la canalizzazione (che impedisce il naturale drenaggio nel
sottosuolo), la cementificazione, solo per citarne alcune
Piano Emergenza Efficace
LA CARATTERISTICA INTRINSECA DI QUESTI
EVENTI E’ IL FORTE SQUILIBRIO
NECESSITA’
RISORSE
LA MEDICINA DELLE CATASTROFI
CERCA DI RIDURRE QUESTO
SQUILIBRIO
MEDICINA delle EMERGENZE
TRATTARE IL MAGGIOR
NUMERO DI VITTIME
SOCCORSO
SANITARIO
DI MASSA
LIMITANDO LE
PERDITE
MEGLIO E PIU’ IN FRETTA
LIMITANDO LE SEQUELE
Andamento BIFASICO
delle operazioni di soccorso
FASE di
IMPROVVISAZIONE
FASE di RISPOSTA
ORGANIZZATA
Scampati
Ambulanze degli Ospedali
e del Volontariato
Testimoni
Soccorritori occasionali
Squadre sanitarie di prima
partenza
altre risorse disponibili
e pianificate
Risposta ad una MAXIEMERGENZA
1
2
Risposta Rapida
che proviene dagli organi territoriali sulla base
delle Risorse Locali Disponibili
nell’immediatezza;
Risposta Differita
che si articolerà nelle ore successive in cui ci
sarà l’apporto degli aiuti che giungeranno dai
Territori Limitrofi.
struttura
SOCCORSO SANITARIO
• Realizzare una ricognizione operativa
dettagliata
• Individuare le vie di accesso e di fuga
per i mezzi di soccorso
• Individuare un punto di raccolta dei
feriti dove iniziare il trattamento
• Organizzare l’ospedalizzazione
razionale dei feriti
Ricognizione
Settorizzazione
INTEGRAZIONE FORZE
IN CASO DI MAXIEMERGENZE:
• COORDINAMENTO PRECOCE E PRECISO;
• NON SI RISOLVE INCREMENTANDO MEZZI E
PERSONALE;
• TEAMS POSSONO GESTIRE L’EVENTO;
• DIFFONDERE E CONDIVIIDERE I PIANI DI
EMERGENZE PRE ED INTRA OSPEDALIERI;
• COLLABORARE CON ENTI PREPOSTI AL
SOCCORSO.
PROBLEMATICHE COMUNI AI VARI SCENARI:
•
•
•
•
•
•
•
TROPPE PERSONE FANNO RIFERIMENTO AD
UN UNICO RESPONSABILE
MANCANO INFORMAZIONI
DIVERSI ENTI CON DIFFERENTI SCHEMI
OPERATIVI
OGNI GRUPPO CONSIDERA IL PROPRIO
METODO QUELLO PIU’ EFFICACE E
DIFFICILMENTE LO METTE IN DISCUSSIONE
DIFFICOLTA’ DI COMUNICAZIONE PER
SISTEMI INADEGUATI ED INCOMPATIBILI
CATENA DI COMANDO NON CHIARA
OBIETTIVI NON CHIARI O PEGGIO NON
DEFINITI
Intergrazione
PROTEZIONE CIVILE
SERVIZIO SANITARIO
NAZIONALE
FORZE dell’ORDINE
FORZE ARMATE
VOLONTARIATO
Recupero e Raccolta Vittime
• TRIAGE
• POSTO MEDICO AVANZATO
• AMBULANZE
MDM
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
• CONTROLLO e COMANDO
• SICUREZZA
• COMUNICAZIONI
• VALUTAZIONI
MDM
CONTROLLO e COMANDO
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
MDM
COORDINATORE
(DSS)
MDM
MDM
LOGISTICA
INFO
MDM
OBITORIO
RADIO
COLLEGAMENTI
MDM
RIFORNIMENTI
SOCCORSI
SERVIZI
MDM
PMA
MDM
TRASPORTI
TEAM 1
RESPONSABILI
TEAM 2
RESPONSABILI
TEAM …
RESPONSABILI
MDM
SICUREZZA
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
AMBIENTE OPERATIVO
SICURO
• SE STESSI
• SCENA
• SOPRAVVISUTI
MDM
COMUNICAZIONE
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
M
E
T
H
A
N
E
MAJOR INCIDENT
ATTESO o
DICHIARATO
ESATTA LOCAZIONE
RIFERIMENTO GRIGLIA
TIPO DI INCIDENTE
STRADALE, CHIMICO
FERROVIARIO, etc.
HARARDS
PERICOLI PRESENTI o
POTENZIALI
ACCESSI
DA QUALE DIREZIONE
ARRIVARE
NUMERO FERITI
GRAVITA’ E TIPOLOGIA
DELLE FERITE
EMERGENZA SERVIZI
PRESENTI IN LOCO E
NECCESARI
MDM
VALUTAZIONI
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
STIMA NEL NUMERO E
GRAVITA’ DEI FERITI
MDM
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
1. TRIAGE
2. TRATTAMENTO
3. TRASPORTI
TRIAGE
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
• dal francese “trier”
significa letteralmente
scegliere,
operare una selezione.
TRIAGE
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
Un perfetto protocollo dovrebbe:
•
•
•
•
Facile memorizzazione;
Rapida esecuzione;
Scarsa possibilità di interpretazioni individuali;
Utilizzabile da operatori di diversa
preparazione professionale;
• Attendibilità nell’individuare le priorità di
trattamento.
TRIAGE
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
I sistemi più usati:
• START
• CESIRA
• SIEVE
TRATTAMENTO
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
PMA Posto Medico Avanzato:
•
•
•
E’ UN AVAMPOSTO SANITARIO IN CUI SI
STABILIZZANO LE VITTIME PRIMA DELLA
LORO OSPEDALIZZAZIONE;
PUO’ ESSERE INSTALLATO IN STRUTTURE
PREESISTENTI O IN STRUTTURE
PNEUMATICHE;
LA SCELTA DEL LUOGO DI INSTALLAZIONE
HA COME IMPERATIVO ASSOLUTO LA
SICUREZZA.
TRATTAMENTO
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
PMA, funzioni:
•
•
•
•
ACCETTAZIONE
TRIAGE E CLASSIFICAZIONE SECONDARIA
MEDICALIZZAZIONE, TRATTAMENTO E
STABILIZZAZIONE DELLE VITTIME
COMPILAZIONE SCHEDE DI
REGISTRAZIONE\EVACUAZIONE
CONTROLLO DECEDUTI E SCAMPATI
TRATTAMENTO
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
TRATTAMENTO
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
AREA
CODICI
BIANCHI
AREA
CODICI
VERDI
AREA
CODICI
NERI
AREA
CODICI
ROSSI
Segreteria
Entrata
Stabilizzazione
ed
Evacuazione
Triage
Medico
NORIA DI
RECUPERO
NORIA DI
EVACUAZIONE
Magazzino
PMA, schema
Segreteria
Uscita
DIREZIONE DI EVACUAZIONE
TRATTAMENTO
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
ASTANTERIA 2
ASTANTERIA 1
CONTAINERS
INGRESSO
INFERMERIA
GESTIONE
MEDICAL DISASTER MANAGMENT
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione Civile, Servizio Emergenza
Sanitaria, “Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi”, 2001
Office of the Coordinator of Humanitarian Affairs [OCHA] Inter-Agency Standing Committee
[IASC], December 1994
Lavell, "Desastres naturales y zonas de riesgo en Centroamérica: Condicionantes y opciones de
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D.C.C. C.R.I. del 29/4/2006, Regolamento dell’organizzazione centrale e territoriale della Croce
Rossa Italiana in materia di Protezione Civile e maxi emergenze.
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U.S. Department of Homeland Security, FEMA - Federal Emergency Management Agency,
National Incident Management System, 2004
Advanced Life Support Group, Manchester, Major Incident Medical Management and Support,
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Hoagh Memorial Hospital, Newport Beach Fire and Marine Department, Simple Triage and Rapid
Treatment, 1983
Associazione Italiana Medicina delle Castrofi, Protocollo C.E.S.I.R.A., 1990
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pianificazione e gestione dell*emergenza il metodo augustus