UN MODO DI ESSERE
CARITAS
di Antonella Martines
e Sara Gallo
La costituzione del Centro di Ascolto non può
essere improvvisata, esige una formazione non
solo tecnica e la configurazione ad un modello e
ad un stile.
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Creare spazio - Il silenzio è uno spazio offerto
all’altro per esprimersi, ascoltarsi e riordinare i
suoi pensieri nei modi e nei tempi a lui congeniali.
Dare precedenza all’altro – Annullare pregiudizi
e preconcetti per accogliere l’altro.
Voler capire – Non basta ascoltare è necessario
sforzarsi a comprendere ciò che effettivamente
l’altro vuole comunicare (si può sentire ma non
ascoltare, non si può ascoltare senza sentire).
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Non giudicare - garantire un clima sereno in
cui la persona possa esprimersi liberamente e
mantenere la sua identità.
Cogliere la sostanza di tanti segnali - fare
attenzione alla comunicazione non verbale e
prossemica.
Regalare tempo – mettere a disposizione
dell’altro tempo gratuito (controllare la
propria impazienza, non interrompere)
1.
2.
3.
Comprensione
Fiducia nell’altro – rendere l’altro consapevole
della sua storia e delle sue potenzialità.
Interesse e rispetto senza riserve:
a) Accettazione dell’altro - cosicché sia libero di
esprimersi
b) Disponibilità – essere pronti al consiglio quando l’altro
ne ha bisogno.
c) Essere conseguenti o in posizione di congruenza –
essere sinceri, manifestare comprensione, rispetto
interesse ed accettazione (senza atteggiamenti falsi)
•IDENTITA’
•MOTIVAZIONI
•OBIETTIVI
•FUNZIONI
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È uno strumento pastorale espressione della Caritas
parrocchiale.
È un luogo fisico visibile conosciuto dalla comunità e
va percepito come risorsa del territorio
È uno spazio personale e personalizzato, intenzionale,
affettivo e relazionale.
È un punto di riferimento per l’accoglienza, l’ascolto,
l’orientamento e l’accompagnamento all’utilizzo delle
risorse disponibili nel territorio.
È un bacino di raccolta dati per la conoscenza delle
situazioni di emarginazione presenti nel territorio.
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È uno strumento pastorale espressione della
Caritas parrocchiale inserito all’interno di un
progetto pastorale che intende farsi prossimo
all’altro; non può nascere solo per la sensibilità
e la volontà di pochi.
E’ un modo di vivere la solidarietà come
cultura condivisa, sollecitando la
corresponsabilità e l'impegno di tutta la
comunità nel servizio di carità.
“La Caritas è al servizio della crescita della Chiesa.
Nasce dalla volontà di dare alla Chiesa coscienza e
consapevolezza in ordine al Vangelo della carità; della
Chiesa intende esprimere una dimensione radicale,
fondante: quella di comunità di fratelli amati dal Padre
e a loro volta testimoni di tale amore non a parole ma
attraverso segni, impegni e legami di solidarietà e
condivisione, di giustizia e di pace nella prospettiva
del regno di Dio”
Ha una dimensione prevalentemente
pedagogica
 Sensibilizzare
la comunità.
 Promozione
alla carità i fedeli e
umana.
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Sostanziale: Convinzione che ogni uomo è portatore
di valori, è nostro fratello e figlio di
Dio.
Personale: Il servizio dell’ascolto e della carità
deve rispondere alle attitudini personali,
alla propria inclinazione vocazionale ed è
sostenuto dalla fede che va alimentata e
dalla formazione.
Comunitaria: La comunità ha consapevolezza che
l’ascolto è un gesto di prossimità, una
scelta irrinunciabile della propria
testimonianza di fedeltà al Vangelo
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Diffondere una cultura della solidarietà
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Superare una logica assistenziale
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Promuovere la persona lavorando insieme per un
percorso di autonomia.
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Delle persone in difficoltà – per dare loro voce
Dei volontari e degli operatori – per crescere come

Della comunità cristiana – perché stimoli ed individui

Della comunità civile – per stimolare l’attenzione alle

Delle istituzioni e dei servizi territoriali – perché
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uomini e come cristiani a servizio dei fratelli
soluzioni ed interventi.
povertà del territorio.
adempiano al dovere di tutela e di presa in carico.
Come?
Distinguendo dal Centro di Ascolto i servizi di
distribuzione dei viveri e del vestiario sia a
livello concettuale che logistico.
Il CDA deve mantenere la sua specifica
funzione:
Ascolto e Accompagnamento
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La carità è ridotta a elemosina, vissuta in termini
assistenzialistici anziché promozionali.
Pone l’accento sul fare anziché sull’essere
Sull’offrire anziché sull’offrirsi
Sull’organizzazione anziché sulla relazione
Sulla diagnosi del bisogno anziché sulla diagnosi
dei bisogni
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
Facendosi carico: formulando un progetto con
la persona che, partendo dalla concretezza del
bisogno, valuti le risorse personali e territoriali
disponibili.
Divenendo mediatori: creando un collegamento
tra le persone e i servizi promuovendo forme di
collaborazione.
1)Ascolto
 Accolgo la persona e la metto a suo agio
 Cerco di comprendere la storia, il problema nel suo
complesso
 Ipotizzo soluzioni che la coinvolgano, attivino le sue
capacità e stimolino un cambiamento del suo stile di
vita.
 Coinvolgo realtà in grado di offrire una risposta
2)Orientamento
 Aiuto la persona ad analizzare il bisogno
espresso in relazione alla propria situazione
complessiva
 Fornisco informazioni sui servizi del
territorio, verifico che abbia compreso,
decodifico la complessità anche normativa
 Invio, accompagno la persona ai servizi più
adeguati per offrire una risposta
3)Presa in carico
 Accolgo la persona come “unica”: non come un
“caso” da risolvere, ma come una storia da
assumere
 Prendo coscienza del bisogno e delle
possibilità reali di affrontarlo in termini di
risorse personali, territoriali, comunitarie,
formali e informali.
 Coinvolgo i servizi e la comunità: creo una rete
di solidarietà

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

Accompagno la persona nel percorso di ricerca
delle soluzioni al suo bisogno e di tutela dei
suoi diritti.
Formulo un progetto con la persona che,
partendo dalla sua situazione reale, valuti le
sue risorse disponibili, individui le strategie
operative per affrontare e risolvere il
problema, definisca degli obiettivi realistici,
graduali e verificabili nel tempo.
Offro una risposta alle situazioni di emergenza
Cerco di coniugare professionalità e carità,
competenza e servizio.
L’équipe
Gruppo di operatori con differenti competenze,
che offrono un contributo stabile e garantiscono
accoglienza, ascolto, orientamento e
accompagnamento. Possono essere coadiuvati da
una figura professionale (ass. sociale…).
Tutte le situazioni che si presentano al Centro di
Ascolto dovrebbero essere condivise, valutate e
discusse da tutta l’équipe.
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Nelle riunioni di équipe occorre:
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Valutare le nuove situazioni che si sono
presentate all’ascolto
Definire un programma d’intervento
Aggiornare e verificare l’andamento delle
situazioni precedentemente prese in carico,
stimolare lo scambio e il confronto delle
esperienze fra gli operatori.
Ambienti
Il Centro di Ascolto necessita di locali adeguati da
adibire esclusivamente all’attesa e all’ascolto, il
cui accesso sia indipendente rispetto agli altri
locali della Parrocchia, per garantire la necessaria
riservatezza.
Necessita di ambienti per la tenuta della
documentazione e della strumentazione di
segreteria, per l’effettuazione delle riunioni di
équipe.
Può essere esposta una targa e gli orari di apertura

L’orario settimanale va definito in base alle
esigenze “dell’utenza”, la situazione del
territorio, il numero e la disponibilità degli
operatori. È opportuno garantire l’apertura
almeno due giorni alla settimana.
Nell’orario di apertura si fa solo ascolto
Telefono
Fax
Fotocopie
Computer
Materiali vari di documentazioni (dati, leggi,
articoli,…)
Mappatura delle risorse (indirizzari, elenchi
delle realtà operative)
Agenda dei colloqui
Schede di registrazione e archiviazione
Registro richieste/offerte di lavoro
Il Centro di Ascolto deve poter contare sul
sostegno economico della comunità.
La gestione delle risorse deve essere
periodicamente oggetto di verifica da parte
della commissione Caritas e del Consiglio
Pastorale.
Rappresenta il primo passo per conoscere il
territorio e lavorare efficacemente in rete!
Costruire una mappatura delle risorse significa
stendere un elenco/schedario di risorse
pubbliche distinte da quelle private,
evidenziando le tipologie di bisogni e gli enti
promotori.
L’indirizzario deve essere facilmente consultabile
da tutti e periodicamente aggiornato.
Di ogni risorsa occorre evidenziare:
 denominazione, indirizzo, numero telefonico
 nome del responsabile
 tipologie del servizio offerto
 orari e modalità di accesso
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Soggetto della pastorale della carità è la comunità parrocchiale.