Dal Vangelo secondo Marco (1, 12-15)
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù
nel deserto e nel deserto rimase quaranta
giorni, tentato da Satana. Stava con le
bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù
andò nella Galilea, proclamando il
vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è
compiuto e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo».
Parola del Signore
Quaresima…
tempo
di Deserto
Osea 2, 16-19
Perciò, ecco, la attirerò a me,
la condurrò nel
Deserto
e parlerò al suo cuore.
Le renderò le sue vigne
e trasformerò la valle di Acòr
in porta di speranza.
E avverrà in quel giorno
- oracolo del Signore mi chiamerai: Marito mio,
e non mi chiamerai più: Mio
padrone.
Le toglierò dalla bocca
i nomi dei Baal,
che non saranno più ricordati.
Quaresima…
tempo dell’Ascolto
Dal Libro Deuteronomio 6,4-7
“Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio,
il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore
tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima
e con tutte le forze. Questi precetti che oggi
ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai
tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in
casa tua, quando camminerai per via,
quando ti coricherai e quando ti alzerai”.
Es 19, 4-6a
Voi stessi avete visto come ho
sollevato voi su ali di aquile e vi ho
fatti venire fino a me. Ora, se
vorrete ascoltare la mia voce
e custodirete la mia alleanza, voi
sarete per me la proprietà tra tutti i
popoli, perché mia è tutta la terra!
Voi sarete per me un regno di
sacerdoti e una nazione santa.
Convertici a te, o Dio, nostra
salvezza, e formaci alla scuola
della tua sapienza,
perché l'impegno quaresimale
lasci una traccia profonda
nella nostra vita.
Lettera
ai
Filippesi
di San Paolo
Apostolo
Filippi era situata nella pianura della Macedonia
orientale. Fu fondata da Filippo II, padre di
Alessandro Magno, negli anni 358-357 a.C.
Filippi costituisce per la storia del cristianesimo
una pietra miliare, perché dentro le sue mura
si formò la più antica comunità cristiana
d’Europa.
Gli Atti degli apostoli
hanno efficacemente
sottolineato il significato
dell’istituzione a Filippi di
una comunità,
raccontando una visione
notturna in cui un
macedone si presenta a
Paolo, a Troade, e lo
supplica: "Imbarcati per
la Macedonia e vieni in
nostro aiuto" (At 16,9).
Atti 16, 1-40
1Paolo
si recò a Derbe e a Listra. C'era qui un
discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna
giudea credente e di padre greco; 2egli era assai
stimato dai fratelli di Listra e di Icònio. 3Paolo volle
che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere
per riguardo ai Giudei che si trovavano in quelle
regioni; tutti infatti sapevano che suo padre era
greco. 4Percorrendo le città, trasmettevano loro le
decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di
Gerusalemme, perché le osservassero. 5Le
comunità intanto si andavano fortificando nella
fede e crescevano di numero ogni giorno.
6Attraversarono
quindi la Frigia e la regione della
Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro di
predicare la parola nella provincia di Asia.
7Raggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia,
ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; 8così,
attraversata la Misia, discesero a Tròade. 9Durante
la notte apparve a Paolo una visione: gli stava
davanti un Macedone e lo supplicava: "Passa in
Macedonia e aiutaci!". 10Dopo che ebbe avuto
questa visione, subito cercammo di partire per la
Macedonia, ritenendo che Dio ci aveva chiamati ad
annunziarvi la parola del Signore.
11Salpati
da Tròade, facemmo vela verso Samotràcia
e il giorno dopo verso Neàpoli e 12di qui a Filippi,
colonia romana e città del primo distretto della
Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni;
13il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume,
dove ritenevamo che si facesse la preghiera, e
sedutici rivolgevamo la parola alle donne colà
riunite. 14C'era ad ascoltare anche una donna di
nome Lidia, commerciante di porpora, della città di
Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il
cuore per aderire alle parole di Paolo. 15Dopo esser
stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò:
"Se avete giudicato ch'io sia fedele al Signore,
venite ad abitare nella mia casa". E ci costrinse ad
accettare.
16Mentre
andavamo alla preghiera, venne verso di
noi una giovane schiava, che aveva uno spirito di
divinazione e procurava molto guadagno ai suoi
padroni facendo l'indovina. 17Essa seguiva Paolo e
noi gridando: "Questi uomini sono servi del Dio
Altissimo e vi annunziano la via della salvezza".
18Questo fece per molti giorni finché Paolo, mal
sopportando la cosa, si volse e disse allo spirito:
"In nome di Gesù Cristo ti ordino di partire da lei".
E lo spirito partì all'istante. 19Ma vedendo i padroni
che era partita anche la speranza del loro
guadagno, presero Paolo e Sila e li trascinarono
nella piazza principale davanti ai capi della città;
20presentandoli ai magistrati dissero:
"Questi uomini gettano il disordine nella nostra
città; sono Giudei 21e predicano usanze che a noi
Romani non è lecito accogliere né praticare". 22La
folla allora insorse contro di loro, mentre i
magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono
di bastonarli 23 e dopo averli caricati di colpi, li
gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di
far buona guardia. 24Egli, ricevuto quest'ordine, li
gettò nella cella più interna della prigione e strinse
i loro piedi nei ceppi.
25Verso
mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera,
cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad
ascoltarli. 26D'improvviso venne un terremoto così
forte che furono scosse le fondamenta della
prigione; subito tutte le porte si aprirono e si
sciolsero le catene di tutti. 27Il carceriere si svegliò
e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori
la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri
fossero fuggiti. 28Ma Paolo gli gridò forte: "Non
farti del male, siamo tutti qui". 29Quegli allora
chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si
gettò ai piedi di Paolo e Sila; 30poi li condusse fuori
e disse: "Signori, cosa devo fare per esser
salvato?". 31Risposero: "Credi nel Signore Gesù e
sarai salvato tu e la tua famiglia".
32E
annunziarono la parola del Signore a lui e a
tutti quelli della sua casa. 33Egli li prese allora in
disparte a quella medesima ora della notte, ne
lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i
suoi; 34poi li fece salire in casa, apparecchiò la
tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per
avere creduto in Dio.
35Fattosi giorno, i magistrati inviarono le guardie a
dire: "Libera quegli uomini!". 36Il carceriere
annunziò a Paolo questo messaggio: "I magistrati
hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque
uscire e andarvene in pace".
37Ma
Paolo disse alle guardie: "Ci hanno percosso
in pubblico e senza processo, sebbene siamo
cittadini romani, e ci hanno gettati in prigione; e
ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero!
Vengano di persona a condurci fuori!". 38E le
guardie riferirono ai magistrati queste parole.
All'udire che erano cittadini romani, si
spaventarono; 39vennero e si scusarono con loro;
poi li fecero uscire e li pregarono di partire dalla
città. 40Usciti dalla prigione, si recarono a casa di
Lidia dove, incontrati i fratelli, li esortarono e poi
partirono.
Dalla Lettera di San
Paolo Apostolo ai
Filippesi
La comunità di Filippi
e le tre visite di Paolo
La comunità di Filippi fu fondata da Paolo con Silvano
e Timoteo nel secondo viaggio. Paolo e i suoi
accompagnatori poterono fermarsi a Filippi solo per
poco tempo, per le difficoltà avute con le autorità
romane. Lo si ricava da Atti 16,19ss, da 1Tess 2,2
(«Dopo aver prima sofferto e subito oltraggi a Filippi,
come ben sapete, abbiamo avuto il coraggio ecc.»), e
da Fil 1,30 («… sostenendo la stessa lotta che mi
avete veduto sostenere»). Paolo tornò a Filippi nel
terzo viaggio per andare incontro a Tito che veniva
da Corinto, e che portava buone notizie.
È possibile e probabile che a Filippi abbia scritto la
2Cor. Infine, dopo avere visitato Corinto, mentre
andava a Gerusalemme a portare la colletta,
passò a Filippi l’ultima Pasqua in libertà (Atti
20,6).
Nonostante le scarse visite, Paolo mantenne con i
cristiani di Filippi intense relazioni, e da essi
accettò ripetutamente sovvenzioni finanziarie: cf.
Fil 4,15-16 per il tempo in cui stava a Tessalonica;
2Cor 11,8-9 per il tempo in cui stava a Corinto; Fil
2,25 4,18 per la prigionia dalla quale scrive la
lettera.
Le circostanze della lettera
Le circostanze riguardano:
(1) Paolo, il suo carcere e il suo processo;
(2) Epafrodito, inviato dei Filippesi a Paolo
che è in carcere;
(3) Timoteo, che Paolo invia ai Filippesi;
(4) la comunità filippese; e, infine,
(5) certi missionari venuti a Filippi dal di fuori.
Il passaggio dall’Asia all’Europa viene così
considerato un’iniziativa di Dio. Con grande
probabilità si può ritenere che il vangelo fu
annunziato a Filippi nell’anno 50.
I Filippesi furono fin dall’inizio fedelmente legati
all’apostolo Paolo. Proprio questa lettera conferma
l’intesa affettuosa tra la comunità e il suo fondatore.
Dopo la prima visita nell’anno 50, Paolo venne
ancora due volte a Filippi.
La Struttura della Lettera
La struttura concettuale della lettera è la seguente: dopo
un prescritto, nel cui indirizzo vengono compresi quelli che
dirigono la comunità (1,1-2), Paolo sviluppa il suo proemio
sotto forma di una preghiera traboccante d’affetto per la
comunità (1,3-11). La parte centrale dello scritto si divide
in due sezioni principali, di cui la prima è dedicata alla
situazione dell’apostolo in prigionia (1,12-26) e la seconda
ai compiti della comunità (1,27; 2,18). La parte seguente
tratta questioni concrete: i progetti futuri, lo stato di salute
di Epafrodito, la lite delle donne. Infine, con parole
inimitabili, viene un ringraziamento per il dono. Come al
solito, saluti e benedizione chiudono la lettera (4,21-23).
Ma all’interno di questa lettera, secondo gli
esegeti, è stata inserita una seconda lettera
che comprende il cap. 3 e qualche versetto
del cap.4. Per questo alcuni dividono lo
scritto in due parti: la lettera A (1,1-3,1a;
4,2-7.10-23) chiamata "lettera dalla prigionia"
e la lettera B (3,1b-4,1.8-9) chiamata "lettera
polemica".
La lettera fu scritta probabilmente a Efeso
(1,13; 4,22).
Panorama su Filippi con, in primo piano, il foro costruito probabilmente
sotto Marco Aurelio (161-180) ed, in secondo piano, la "basilica dei pilastri"
Basilica paleocristiana "dei pilastri" o "basilica B" del VI secolo
Strada lastricata di Filippi
Il luogo della preghiera delle
donne lungo il fiume, dove
fu battezzata Lidia
Chiesa ortodossa e scavi al luogo del battesimo di Lidia
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QUARESIMA 2008 - Parrocchia Santa Maria dell`Agnena