BIBLIOGRAFIA T 1 E T 2
CORSO DI TEOLOGIA
FONDAMENTALE
TENUTO DAL
TESTO ADOTTATO
L'evento cristiano può essere definito, nel suo nucleo centrale, un
incontro di comunione tra Dio che si manifesta e l'uomo che accoglie
in sé la parola e la vita che gli viene comunicata. Allo scopo di
descrivere tale incontro di salvezza è stato pensato e scritto questo
libro, che appunto tratta distintamente della rivelazione (Dio che si
comunica) e della fede (l'accoglienza
da parte dell'uomo del dono di Dio).
La rivelazione è vista, successivamente, nella sua originalità (come
insieme di parole e di eventi che si richiamano a vicenda), nella sua
dimensione storica (promessa, alleanza, profeti) e nel suo compimento
in Cristo.
Segue un'ampia trattazione sulla rivelazione attraverso il creato e,
quindi, sulla conoscenza di Dio mediante la sola ragione. La fede, a
sua volta, viene descritta come risposta dell'uomo alla rivelazione di
Dio. L'a. la studia nelle sue varie dimensioni di conoscenza, di
obbedienza, di fedeltà, di fiducia, di operosità. Passa poi a studiarla sia
come dono e grazia di Dio all'uomo, sia come accoglienza
responsabile dell'uomo
che si apre con fiducia al dono di Dio.
Il linguaggio è chiaro, discorsivo, molto partecipato. Ogni passaggio
importante viene ampiamente documentato in nota, per chi volesse
proseguire la ricerca.
Il libro è nato dalla scuola di formazione teologica e tiene presente la
sensibilità dei giovani oggi. Quello che dice, l'a. lo sente e lo vive. La
rivelazione è parola, ma è anche "chiamata": non può lasciare
indifferenti. Per questo la lettura di queste pagine è utile anche a chi
volesse verificare la tenuta e la qualità della sua fede.
Questo volume comprende una parte dell'opera più famosa di
Tommaso d'Aquino: la Summa Theologiae, cui l'autore attese per
lunghi anni e che lasciò tuttavia interrotta al trattato De Poenitentia
quando testualmente dichiarò: “Non posso più (scrivere); tutto ciò che
ho scritto mi sembra paglia". E invece si trattava di opera destinata a
durare nei secoli, a testimonianza di una grande mente teologica e del
fermento culturale d'un secolo fecondissimo. Della Summa qui sono
offerti i primi articoli, che hanno per argomenti privilegiati il metodo
della teologia e la conoscenza di Dio: argomenti di particolare
attualità e di particolare interesse, nella diffusa richiesta di
approfondimento teologico della fede, che si leva dalla cultura e
dall'uomo contemporanei.
Tommaso d'Aquino, nato a Roccasecca d'Aquino nell'anno 1225,
compì i suoi studi universitari a Napoli. E a Napoli realizzò la sua
vocazione Entrando nell'ordine religioso dei frati Predicatori, fon dato
da San Domenico. Uomo di grande cultura e di vivissima intelligenza,
perfezionò la sua preparazione all'università di Parigi, ove ritornò più
tardi come baccelliere biblico e fu quindi assunto nel corpo
accademico. Insegnò a lungo anche in Italia, assolvendo in pari tempo
ad importanti mansioni nel suo Ordine. Autore di una imponente serie
di opere della quale si citano soltanto:
Summa contra Gentiles, Summa Theologiae e Ouaestiones disputatae,
assurse agli onori degli altari per la santità della vita e all'alto rango di
maestro per la vastità della dottrina. Si spense nell'abbazia di
Fossanova il mattino del mercoledì 7 marzo 1274.
PÀVEL NIKOLAJEVIC EVDOKIMOV, nato a Pietroburgo nel
1901 (il padre gli venne assassinato quando Pàvei aveva 6 anni)
e morto in Francia il 16 settembre 1970, è uno dei più
sconvolgenti pensatori del nostro tempo. Iniziati gli studi di
teologia a Kiev nel 1918, è costretto all'esilio nel '21, ta il
tassista a Istanbul, due anni dopo raggiunge Parigi ove,
lavorando di notte come aiuto-cuoco, porta a termine i suoi
studi all'Istituto di San Sergio, che lo annovererà in seguito tra i
suoi migliori professori- Nel 1927 sposò Natasa Brunel da cui
ebbe due figli. Fu direttore del «Centre d'Ètudes Orthodoxes»
,Parigi), membro del comitato direttivo delI'lnstitut
Oecuménique» di Bossey e del «Conseil Oecumenique» di
Ginevra. Durante la seconda guerra mondiale, mentre strappò
molti ebrei alla crudeltà nazista e perdette la madre e la moglie,
si laureò in filosofia ad Aix in Provenza con la tesi
»Dostoevskij e il problema del male». Autore di libri notevoli
(tra cui Teologia della bellezza, Lo Spirito Santo nella
tradizione ortodossa, Gogol' e Dostoevskij, L'amore tolle di
Dio, pubblicati dalle Edizioni Paoline> collaborò
alI'»Encyclopédie tranQaise» e a numerose riviste. Olivier
Clément lo considera «uno dei maestri della teologia e della
spiritualità ortodossa del XX secolo».
Chi desidera provare «il gusto essenzialmente biblico del
rischio di seguire Dio..., di sentire sempre sotto i piedi l'abisso
mobile dell'oceano», legga La conoscenza di Dio secondo la
tradizione orientale
L'edizione italiana di Sulle vie di Dio ha
meritato il consenso universale della critica.
Piportiamo una delle numerosissime recensioni:
Dobbiamo essere grati a chi ha preparato
l'edizione italiana di questo libro ed è da
augurarsi che esso si diffonda largamente,
perché non conosciamo altri libri che meglio
di questo possano portare luce sul problema
di Dio. Non è un trattato nel senso comune
del termine, non intende sostituire le trattazioni
sistematiche: sono suggestioni, illuminazioni,
che mettono in movimento la riflessione, a volte
vere folgorazioni che aprono abissi di luce. E
questo ci sembra il metodo migliore, perché su
questo tema quello che importa è stimolare il
pensiero, mentre una trattazione che volesse
essere matematicamente chiara e troppo
sistematica può essere più di impedimento che
di aiuto.
A Dio si giunge anche con il pensiero, che rimane indispensabile, ma esso senza lo
slancio di tutta l'anima può essere insufficiente. Quello che più avvince in questo
libro oltre alla finezza ed alla novità con cui sono presentate alcune verità è il
grande affiato che lo pervade: il tono stesso dell'esposizione e il calore che tutta la
ravviva ci fanno davvero sentire la presenza e la grandezza di Dio. Un'altra
caratteristica del libro è quella di farci rivivere e sentire con sensibilità nuova le
ricchezze della tradizione. Talvolta noi crediamo di cercare Dio. Invece è sempre
Dio che ci cerca, e spesso Egli si fa trovare da chi non Lo cercava. Dio è presente
al pensiero e alla volontà: di qui la grandezza dell'uomo, ma anche la sua
dipendenza. lì de Lubac chiarisce magnificamente l'affermazione seconde cui
pensare è sempre pensare Dio. Perciò chi nega Dio, pur non avvertendolo si trova
sempre in contraddizione, perché esplicitamente afferma che Egli non esiste, ma
implicitamente con lo stesso atto di pensare afferma che Egli è: senza la sua luce
non si potrebbe nemmeno pensare e quindi neppure negano. Sempre minacciata e
quasi vicina a morire, l'idea di Dio in noi è pure sempre rinascente. Sembra che
tutto la rovini, poiché tutto è scandalo per noi; ed ecco che ciò stesso che sembrava
rovinarla l'alimenta di nuovo. Ogni giorno ci offre qualche nuova testimonianza.
L'uomo non avrà mai finito di dibattersi contro Dio. La lotta misteriosa di
Giacobbe con l'Angelo, lotta audace ma necessaria, necessaria ma ineguale, è
durata tutta la notte, tutta la notte della nostra oscura storia.
Teologia protestante
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