DIREZIONE DIDATTICA STATALE
275° Circolo Zagarolo
Progetto Funzione Strumentale
Intercultura e forte processo immigratorio
Filomena Ida Del Prete
A.S.2006/2007
INDICE
Premessa
Interventi didattici
1.1. Alfabetizzazione
1.1.1. Modalità
1.1.2. Obiettivi
1.1.3. Contenuti
1.2. La lingua dello studio
1.2.1. Modalità
1.2.2. Obiettivi
2. Intercultura
2.1. Obiettivi
3. Gruppo di ricerca – azione
3.1.1. Modalità
3.1.2. Finalità
3.2. Proposte di raccordi interdisciplinari
PREMESSA
Il progressivo aumento, negli ultimi anni, del numero degli alunni
stranieri pone la scuola davanti alla necessità di accogliere ed
integrare.
Ciò, costituisce uno stimolo e una risorsa nella progettazione di
percorsi formativi e di integrazione più idonei a garantire una
reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale.
Gli
alunni stranieri devono acquisire diverse strumentalità
linguistiche: la lingua per comunicare (indispensabile nella
quotidianità) e la lingua dello studio.
1 . INTERVENTI DIDATTICI
1.1 Alfabetizzazione
1.1.1. Modalità
All’alunno straniero serve la lingua per interagire con gli altri,
gestire i rapporti interpersonali, realizzare scopi immediati. Per
fare ciò ha bisogno della lingua della comunicazione orale,
quotidiana, concreta, servono le formule, le espressioni, le frasi
necessarie a stabilire e regolare i contatti.
A tal fine il compito della scuola è quello di aiutare
l’allievo a passare dalla “comunicazione comunque” al “
comunicare bene” cioè utilizzando una lingua corretta, efficace,
appropriata.
Per questa prima fase l’apprendimento della “lingua per
comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può
oscillare da un mese a un anno in relazione all’età, alla lingua
d’ origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico” (cit. Linee
guida per l’accoglienza e l’integrazione dell’alunno straniero –
MIUR – marzo 2006). Il raggiungimento di tale obiettivo è
indispensabile al fine dell’acquisizione della lingua dello studio,
principale ostacolo per l’apprendimento delle varie discipline.
Con questa premessa pare evidente attivare:

laboratori linguistici di prima alfabetizzazione (da attivare
secondo necessità) per gli alunni di recentissima
immigrazione: L’intervento mirato di pressing linguistico può
prevedere tre interventi settimanali della durata di due ore
l’uno, sfruttando le 4 ore di compresenza delle insegnanti di
classe (da farsi in giorni diversi) ed , eventualmente, le 2
ore di compresenza con l’insegnante di religione o inglese in
deroga alle disposizioni sulle supplenze. Tale pressing
linguistico può durare da 2 a 4 mesi a secondo del
raggiungimento degli obiettivi.
1.1.2. Obiettivi:


Sviluppare la capacità di ascolto, comprensione e
produzione dell’italiano orale per facilitare il nuovo allievo
nel raggiungere nel minor tempo possibile traguardi
linguistici per poter interagire con la classe, acquisire
autonomia nell’espressione linguistica, seguire le lezioni
curricolari brevi.
Sviluppare una prima riflessione sulla lingua italiana
proponendo le strutture base ed il loro riutilizzo in nuove
situazioni.
1.1.3. Contenuti:
ARGOMENTI
ESSENZIALI ELEMENTI LINGUISTICI
Mi presento
Come si chiama ?
Io – tu – lui- lei
La scuola e gli spazi
Dove sei?
Dove vai?
Posso andare?
Le persone
Chi sei?
Neonato – bambino/a - adolescente - giovane - donna
uomo - anziano /a - vecchio /a
Le persone
Come è?
Alto – magro – basso - grasso
I numeri
Il corpo
Parti del corpo
La famiglia
Chi è ?
Papà – mamma – figlio /a – nonno/a -
Dove abiti?
Paese - indirizzo
I saluti
Ciao – buongiorno – buonasera – buonanotte – arrivederci
I giocattoli
Che cosa è?
Di chi è?
I vestiti
Cosa ha – cosa non ha
Gli animali
I colori
I mestieri
Chi è?
Cosa fa?
Dove è ?
Sopra – sotto dentro
Il tempo, i mesi ,le stagioni.
Nevica – piove - fa caldo – c’è la nebbia – c’è il vento –
c’è il sole – è nuvoloso
Le azioni
Mangia – gioca – cammina – salta – legge – corre – scrive
I bambini giocano
Con chi? - Con che cosa?
I luoghi
Dove va?
L’aula
C’è - ci sono
Descrivo
Che cosa vedo dalla finestra?
Conversare
Come stai? – che cosa fai? – posso venire…….?
Tale programmazione è progettata per una utilizzazione e una
acquisizione che copre un arco temporale di 5 settimane.
L’apprendimento della lingua italiana deve essere al centro
dell’azione didattica e coinvolgere tutti gli insegnanti del
team indipendentemente dalla disciplina insegnata. Risulta
necessaria, pertanto, una programmazione personalizzata
sui reali bisogni dell’allievo e che tenga conto
costantemente dei progressi fatti. E’ da valutare, quindi, la
possibilità che gli alunni non alfabetizzati non affrontino lo
studio di alcune discipline( vedi Protocollo di Accoglienza).
1.2.La lingua dello studio
1.2.1 Modalità
L’alunno straniero per poter sviluppare le abilità cognitive deve
imparare la lingua decontestualizzata e astratta che serve per
ragionare, raccontare, descrivere, deve imparare le microlingue
che costituiscono il linguaggio delle discipline.
Tale obiettivo sarà raggiunto all’interno delle classi di
appartenenza favorito dall’interazione con i compagni e gli
insegnanti su interventi specifici di facilitazione linguistica ( testi
semplificati) per lo studio e l’apprendimento delle varie
discipline.
Saranno proposte attività progettuali e laboratoriali curati da un
insegnante di team che anche attraverso percorsi interculturali
sviluppi l’approfondimento della lingua italiana.
Per fare ciò sono necessari alcuni anni poiché tale
apprendimento si presenta più complesso e richiede
competenze specifiche.
1.2.2. Obiettivi:
 Comprensione dei termini specifici e dei concetti.
 Appropriazione dei concetti.
 Utilizzo del linguaggio specifico delle singole discipline.
Possiamo così schematizzare:
Utilizzo testo semplificato
Comprensione del testo
Appropriazione dei concetti
Utilizzo e riformulazione della
lingua decontestualizzata
2. INTERCULTURA
Partendo dal principio che l’interazione con chi non
conosciamo ancora bene è sempre un’occasione per
imparare di più su noi stessi e che nella nostra scuola sono
presenti
sempre
più
alunni
con
codici
culturali
diversi,l’alunno straniero rappresenta di per sé un valore
aggiunto al quale fare riferimento per intraprendere
curricoli sempre più interculturali. In tale ottica va vista
l’intercultura come approccio generale , come sfondo dal
quale far partire percorsi formativi per tutti, nella
ridefinizione
dei
valori,
dei
contenuti
disciplinari,
nell’organizzazione, nella relazione e nella programmazione
didattica.
2.1.Obiettivi:
 La valorizzazione della lingua e cultura di origine nel
rispetto dei valori democratici del nostro paese.
 Il raggiungimento di una piena competenza nella lingua
d’uso.
 Il rispetto e la valorizzazione della diversità.
 La prevenzione al contrasto e all’intolleranza.
 L’educazione alla pace e alla mondialità.
 Favorire l’integrazione e la socializzazione.
3.GRUPPO DI RICERCA – AZIONE
3.1.1. Modalità:
Per l’attuazione del progetto è necessario costituire un
gruppo di lavoro che si incontrerà mensilmente. Il lavoro
svolto dal gruppo di lavoro sarà finanziato dal preposto
fondo Forte Flusso immigratorio che sarà ripartito per alunni
stranieri frequentanti con cittadinanza straniera.
3.1.2. Finalità e compiti:

Aggiornare il protocollo di accoglienza,

Predisporre, gestire ed aggiornare lo scaffale interculturale
curando la diffusione dei materiali tra i colleghi,

Decidere su mandato del Collegio Docenti e sotto la
presidenza del capo d’ istituto, l’assegnazione degli alunni
neo – arrivati alle classi*.

Progettare e organizzare iniziative interculturali d’istituto,

Raccogliere bisogni formativi e proporre percorsi di
formazione per il personale,

Monitorare presenze ed esiti scolastici degli alunni stranieri.
*Il gruppo di ricerca azione, la funzione strumentale, il Dirigente scolastico, un collaboratore scolastico e un impiegato
amministrativo (da designare) formeranno la Commissione Accoglienza
Sostenere i docenti che si trovano a lavorare in classi
multiculturali con le seguenti attività:

Strutturazione di testi semplificati nelle varie discipline di
studio (Storia, Geografia, Scienze);

Formulazione di percorsi di intercultura;

Traduzioni in più lingue di prestampati ad uso di segreteria o
comunicazioni scuola famiglia;

Arricchimento del Data base “Il mondo a scuola”.
3.2 .Proposte di raccordi interdisciplinari

In raccordo con il progetto “Sapere i Sapori” preparazione di
un ricettario di ricette caratteristiche di vari paesi del mondo
che preveda una festa finale con degustazione di piatti tipici.


Raccolta di testi e disegni che raccontino la vita nei paesi di
provenienza.
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1.2.La lingua dello studio