<<Il meccanismo di Ask non dà scampo, il pericolo subentra
perché non esiste una relazione diretta. E’ solo un crudele
martellamento dove tutto viene amplificato e fa leva sui punti
scoperti.>>
Per i giovani che stanno crescendo a contatto con le nuove
tecnologie, la distinzione tra vita online e vita offline è davvero
minima. Le attività che i ragazzi svolgono online o attraverso i
media tecnologici hanno quindi spesso conseguenze anche
nella loro vita reale. Allo stesso modo, le vite online
influenzano anche il modo di comportarsi dei ragazzi offline, e
questo elemento ha diverse ricadute che devono essere
prese in considerazione per comprendere a fondo il
cyberbullismo.
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Pervasività ed accessibilità
Persistenza del fenomeno
Mancanza di feedback emotivo
Spettatori infiniti
Moltiplicazione di cyberbulli
Sottovalutazione degli adulti
Il cyberbullo può raggiungere la sua vittima in
qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. La
possibilità di avere i telefonini sempre accesi
e spesso connessi ad internet permette al
cyberbullo di attaccare la sua vittima ogni
qualvolta voglia.
Il materiale diffamatorio
pubblicato su internet può
rimanere disponibile online
anche per molto tempo.
Il cyberbullo, non vedendo le reazioni della sua
vittima ai suoi comportamenti, non è mai
totalmente consapevole del danno che arreca:
questo lo rende più disinibito e abbassa i livelli
di autocontrollo.
Le persone che possono assistere ad episodi di
cyberbullismo sono potenzialmente illimitate.
La diffusione in rete è incontrollabile e non
avviene con un gruppo di persone definito
la natura online del cyber bullismo permette
che siano molti quelli che diventano
cyberbulli, anche solo condividendo o
promuovendo l’episodio di cyberbullismo,
che finisce per replicarsi (ad esempio sulle
bacheche dei profili che i ragazzi hanno sui
social network) in modo infinito.
Molti ragazzi ritengono che gli
adulti non comprendano la
portata e la pervasività del
fenomeno online.
Caratteristiche
Orientamento
sessuale
Disabilità
fisiche
Timidezza
Straniero
Bambini, ragazzi e adulti possono anche chiamare il 114
Emergenza Infanzia, la linea di emergenza del Dipartimento
per le Pari Opportunità gestita da Telefono Azzurro per
segnalare situazioni di pericolo immediato per un bambino o
un adolescente, per denunciare emergenze o situazioni di
grave disagio o per segnalare immagini, messaggi e dialoghi
diffusi attraverso Internet che possono nuocere ai ragazzi.
Infine, è possibile chiedere informazioni o inviare
segnalazioni di violazione online di norme penali alla Polizia
Postale e delle Comunicazioni agli indirizzi
e-mail degli uffici di tutta Italia.
LA PAURA DEL GIUDIZIO, LA
VITA VISSUTA SU
FACEBOOK
Sei bella o sei brutta?
Sono nate nel duemila, un anno di una certa importanza.
Hanno fra i 13 e i 14 anni, un’età strana che le pone a cavallo
tra essere bambine ed essere donna.
A differenza delle sorelle maggiori, però, le nate nel duemila
sono cresciute in un mondo social, dove il verbo più usato è
condividere.
Sempre connesse e in contatto fra loro tramite lo smartphone,
le nuove preadolescenti affrontano questa delicata fase di
passaggio in modo molto diverso da come la si viveva.
In questa età si va incontro alla trasformazione del fisico, che
può non piacere.
Ecco perché è così importante ricevere i “mi piace” su
Facebook o commenti positivi su Instagram.
La paura di essere brutti nei social network sorge sempre di più
perché i CYBERBULLI sono sempre pronti a ricorrere a
insulti.
ASK:
 Insultano sotto forma di anonimato
FACEBOOK:
 Insultano o con un profilo falso
 O sul proprio profilo
(sono quelli che hanno molta autostima)
REALIZZATO DA:
 Chiara
 Roberto
 Lorenzo
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IL CYBERBULLISMO (LA GENERAZIONE DI ASK