OBIETTIVI, STRATEGIE,
TATTICHE E AZIONI
C1
LE STRATEGIE IN TRATTATIVA
Introduzione
Il successo di liberi professionisti, imprenditori
e manager si misura spesso dalla capacità di
concludere affari vantaggiosi, di gestirli nel
tempo e di risolvere tempestivamente eventuali
controversie che da essi insorgano.
Il comune denominatore di questa attività è la
capacità di negoziare efficacemente.
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Introduzione
Nel campo aziendale, l'abilità di un manager
nell’ideare strategie di espansione non si
traduce necessariamente nella capacità di
stringere accordi vantaggiosi con potenziali
partner o distributori.
La creazione di nuova ricchezza, per sé e per
gli altri, è in gran parte frutto dell'abilità del
negoziatore di concludere efficacemente le
trattative.
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Introduzione
Il fallimento negoziale non consiste solo nel
mancato raggiungimento dell'accordo, ma
anche nella produzione di accordi sub-ottimali
alla luce delle circostanze del caso.
I risultati migliori dipendono grandemente dal
livello di preparazione dei negoziatori e dalla
loro motivazione.
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Introduzione
TRE grandi pregiudizi sull'insegnamento della
negoziazione che occorre sfatare.
1° pregiudizio:
“Non esiste una teoria della negoziazione"
a negoziare, secondo questo pregiudizio, si
imparerebbe solo sul campo, evidentemente
anche a costo di errori assai gravi.
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Introduzione
2° pregiudizio:
“Le persone imparano dalla propria
esperienza".
Al contrario è evidente che la maggior parte
delle persone non impara affatto dalla
propria esperienza.
I negoziatori tendono a comportarsi seguendo
le proprie abitudini, frutto di pratiche
standard.
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Introduzione
3° pregiudizio:
Conseguente ai precedenti è che
“La negoziazione non può essere insegnata".
Secondo questa convinzione è sufficiente
appellarsi alle proprie innate capacità
pratiche per cimentarsi nella trattativa.
secondo il detto “negoziatori si nasce, non si
diventa”.
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Introduzione
Ogni buon negoziatore deve conoscere i
SEI fondamenti della negoziazione.
Questi sei elementi combinandosi tra loro in
modo sempre diverso influenzano lo
svolgimento e il risultato stesso della
negoziazione.
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I SEI fondamenti della negoziazione
1. LO STILE NEGOZIALE
2. GLI OBIETTIVI E LE ASPETTATIVE
3. LE REGOLE COMUNI DI CONDOTTA
4. I RAPPORTI INTERPERSONALI
5. GLI INTERESSI DELLA CONTROPARTE
6. IL POTERE
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LO STILE NEGOZIALE
SPONTANEO
LO STILE NEGOZIALE
Analizzando i modi in cui gli individui
affrontano la conflittualità, gli psicologi
hanno identificato CINQUE principali stili
negoziali:
a) Competitivo
b) Cooperativo
c) Accomodante
d) Arrendevole
e) Salomonico.
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LO STILE NEGOZIALE
Anche se situazioni differenti possono
stimolare l'uso di stili ben diversi tra loro, ogni
individuo possiede uno stile innato di cui è
necessario conoscere bene limiti e punti di
forza, per riuscire a negoziare con successo.
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OBIETTIVI E ASPETTATIVE
Per pianificare una qualsiasi strategia
negoziale è necessario porsi obiettivi precisi.
Esistono due tipi di obiettivi:
 I cosiddetti "punti di resistenza" (o condizioni
minimali);
 Le prospettive ambiziose ma ragionevoli di
accordo;
Numerosi studi rivelano che "puntare in alto"
permette di raggiungere risultati soddisfacenti;
al contrario, "puntare in basso" conduce a
risultati deludenti.
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LE REGOLE COMUNI DI CONDOTTA
 E’ dimostrato che ancorare la propria richiesta
a regole di condotta comunemente accettate
incrementa il proprio potere negoziale;
 Secondo gli studiosi di psicologia questo
aumento è maggiore quando le regole evocate
sono condivise dalla controparte;
 Gli individui aspirano ad apparire coerenti
rispetto a posizioni e principi pubblicamente
affermati, sia a mostrare deferenza verso
l'autorità "costituita” (in questo caso, le norme
socialmente condivise).
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I RAPPORTI INTERPERSONALI
 L'equità, l'affabilità e la rettitudine
professionale aumentano la fiducia e quindi la
possibilità di instaurare buoni rapporti negoziali
con chi sta dall'altra parte del tavolo.
 Concedere qualcosa alla controparte può
indurla a contraccambiare, grazie al principio di
reciprocità.
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GLI INTERESSI DELLA CONTROPARTE
Scoprire gli interessi della controparte è
importante sia per anticipare eventuali obiezioni
sia per presentare la propria proposta negoziale
in modo che contempli il soddisfacimento dei
bisogni altrui.
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GLI INTERESSI DELLA CONTROPARTE
 I negoziatori inesperti invece assumono che
gli interessi propri e altrui siano necessaria-
mente in conflitto, insistendo nel ribadire i
propri a scapito di quelli della controparte.
 Paradossalmente molti negoziati di successo
dimostrano che è spesso possibile proporre
soluzioni creative e mutuamente soddisfacenti,
quando gli interessi delle parti sono divergenti.
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IL POTERE
Anche la parte apparentemente più debole
dispone di potere negoziale.
Esso consiste nella capacità di:
A. Procurare un beneficio alla controparte
(potere negoziale positivo);
B. Procurare un danno
(potere negoziale negativo);
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IL POTERE
C. Invocare a proprio vantaggio norme e
principi cui la controparte può avere
difficoltà a dichiararsi contraria
(potere negoziale normativo);
Limitarsi a migliorare le proprie alternative ad
un accordo non è quindi il modo migliore
per aumentare il proprio potere negoziale.
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IL PROCEDIMENTO NEGOZIALE
Ogni trattativa dalla più breve alla più complessa
può essere divisa in QUATTRO fasi
sequenziali:
1. PIANIFICARE LA PROPRIA STRATEGIA
2. SCAMBIARE INFORMAZIONI.
3. FARE CONCESSIONI
4. RAGGIUNGERE E CONSOLIDARE L'ACCORDO
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PIANIFICARE LA PROPRIA STRATEGIA
Analizzare la situazione negoziale in cui ci si
trova coinvolti è indispensabile per pianificare la
propria strategia. In particolare è necessario
comprendere quanta importanza assumono sia
le relazioni personali sia l'oggetto della
negoziazione (ad esempio il prezzo o gli
interessi extra-monetari). Alcune strategie
risultano più efficaci in un contesto cooperativo,
altre in uno competitivo, ossia una trattativa
incentrata quasi esclusivamente sulla sostanza
dell'accordo.
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SCAMBIARE INFORMAZIONI
La qualità e quantità di informazione oggetto
di scambio variano a seconda della situazione
negoziale di riferimento.
Nei negoziati cooperativi è utile scambiarsi una
serie di informazioni anche molto personali per
stabilire un'intesa o una relazione proficua.
È sempre bene ascoltare prima e parlare poi
per non rischiare di rivelare informazioni di cui
la controparte potrebbe approfittare.
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FARE CONCESSIONI
 Quali sono i vantaggi di fare per primi
un’offerta?
 Quali invece gli svantaggi?
 Come quantificare la nostra prima offerta?
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RAGGIUNGERE E CONSOLIDARE
L'ACCORDO
Superata la fase di contrattazione, coloro che
desiderano raggiungere speditamente un
accordo possono sfruttare meccanismi
psicologici quali l’”overcommitment”, ossia la
tendenza umana a non abbandonare una
trattativa dopo aver investito molto tempo ed
energia.
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RAGGIUNGERE E CONSOLIDARE
L'ACCORDO
Oppure possono incrementare il desiderio
della controparte di concludere l'accordo
evidenziando la scarsità sul mercato di valide
soluzioni alternative.
Tuttavia consolidare un accordo è altrettanto
importante quanto raggiungerlo.
Bisogna cercare di formulare l'intesa in modo
che entrambe le parti, in caso di inadempimento, perdano vantaggi e credibilità.
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L’ETICA NELLA NEGOZIAZIONE
Sparare richieste iniziali estreme, dissimulare il
proprio punto di resistenza e sfruttare il potere
di vari meccanismi psicologici possono sembrare
tecniche negoziali contrarie all'etica.
In realtà condurre le trattative efficacemente
non è necessariamente sinonimo di
negoziazione senza scrupoli.
La rettitudine è un elemento importante del
processo di negoziazione e tale oltretutto da
produrre spesso risultati molto vantaggiosi.
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Lo stile di successo
La verità sullo stile negoziale di successo è
solo una:
PER ESSERE BRAVI, DOBBIAMO IMPARARE A
ESSERE NOI STESSI.
Espedienti e stratagemmi che ci mettono a
disagio sono inutili.
Per negoziare bene non c'è bisogno di essere
furbissimi.
Certamente essere svegli e prudenti aiuta.
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Lo stile di successo
I negoziatori più bravi
 Agiscono in maniera diretta;
 Fanno molte domande;
 Ascoltano attentamente;
 Si focalizzano su ciò che loro stessi e la
controparte desiderano ottenere al tavolo
negoziale.
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FINE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
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La strategie in trattativa