LA PERCEZIONE
I principi Gestaltici di
raggruppamento
La Psicologia della Gestalt: i principi
dell’organizzazione percettiva
• Gestalt in tedesco significa “insieme
organizzato”, “configurazione armonica” e
secondo i fautori di questo approccio, la vera
unità fondamentale per lo studio della
percezione sta nella Gestalt dello stimolo
sensoriale, non nei singoli elementi che lo
compongono.
• Questo processo di organizzazione intrinseca è
regolato da alcuni fattori o leggi gestaltiche.
• Grazie a questi fattori le parti di un campo
percettivo vengono a costituire delle totalità
coerenti e strutturate (Gestalten) come figure sullo
sfondo, come oggetti dotati di proprie
caratteristiche (colore, movimento, ecc.).
• In questa prospettiva la percezione costituisce un
processo primario che conduce alla segmentazione
del campo fenomenico in unità distinte con le loro
proprietà e relazioni immediate ed evidenti
(Kanizsa, 1980).
• Nella teoria formulata dalla Gestalt il sistema
nervoso è predisposto a rispondere ai
pattern(1) degli stimoli sensoriali con
meccanismi innati, che agiscono in base ad
alcune regole fondamentali, definite principi
dell’organizzazione percettiva: (Koffka, 1935;
Wertheimer, 1923):
– Vicinanza, somiglianza, chiusura, continuità,
simmetria o buona forma, significato, movimento
comune, esperienza passata o significato.
(1)Pattern = nella psicologia della percezione, indica una configurazione di stimoli che si presentano a costituire un'unità
percettiva.
Vicinanza
• Tendiamo a vedere gli
elementi di uno stimolo
visivo tra loro vicini come
parti dello stesso oggetto, e
quelli distanti come parti di
oggetti differenti.
• Questo ci permette di
separare un vasto insieme
di elementi in un insieme
meno numeroso di oggetti.
Somiglianza
• Gli elementi sono
uniti in forme con
tanta
maggior
coesione
quanto
maggiore è la loro
somiglianza.
Dunque mettiamo
assieme
gli
elementi simili e
separiamo i dissimili
Somiglianza dovute al colore
La similarità del colore fa sì che una serie di
punti neri e grigi venga percepita come una
serie di quadrati neri che si alternano a
quadrati grigi.
Chiusura
• Tendiamo a vedere le forme
come delimitate da un
contorno continuo e a
ignorare
le
eventuali
interruzioni di tale continuità.
• Questo ci aiuta a percepire le
forme come complete anche
quando sono parzialmente
nascoste da altri oggetti.
Continuità
• Quando
varie
linee
si
intersecano,
tendiamo
a
riunire i segmenti in modo da
formare linee il più possibile
continue,
col
minimo
cambiamento di direzione.
• Questo ci permette di
attribuire una certa linea a un
particolare oggetto quando
due o più oggetti si
sovrappongono.
Simmetria o buona forma
• Il sistema percettivo cerca
di produrre percezioni il
più possibile eleganti:
semplici,
ordinate,
simmetriche, regolari e
prevedibili.
• Il
nostro
sistema
percettivo organizza gli
stimoli nella forma più
semplice possibile.
Esperienza passata o significato
• Wertheimer ha aggiunto anche un fattore empirico: la segmentazione del
campo avverrebbe, a parità delle altre condizioni, anche in funzione delle
nostre esperienze passate, in modo che sarebbe favorita la costituzione di
oggetti con i quali abbiamo più familiarità, che abbiamo già visto, piuttosto
che di forme sconosciute o poco familiari.
• In un’accezione più moderata, i gestaltisti consideravano che l’esperienza
passata non influisse sui processi di base ma che influisse sull’orientare tali
processi in particolari direzioni rispetto ad altre.
Esempio di significato
• Unifichiamo
secondo
schemi di senso. La figura
accanto è percepita come
la lettera E anziché tre
linee spezzate
Movimento comune
• Quando gli elementi di
uno stimolo si muovono
nella stessa direzione e
alla
stessa
velocità,
tendiamo a vederli come
parti di un unico oggetto.
• Questo
ci
aiuta
a
distinguere un oggetto in
movimento dallo sfondo.
I principi gestaltici dimostrano un fatto importante:
il lavoro della percezione non è dettato solo dalle informazioni che arrivano
dall’esterno, ma dipende anche da come la nostra mente tende a operare
con i dati (esempio c’è chi vede nel disegno della giovane-vecchia vede in
un primo momento la giovane e solo se guidata vede la vecchia).
Il lavoro, lungo tutto il suo percorso, procede al tempo
stesso dal basso in alto (BOTTOM_UP), cioè dai dati ai
contenuti mentali, e dall’alto in basso(TOP DOWN), dai
contenuti mentali ai dati
L’insieme delle tendenze mentali che modellano la percezione si chiama
set percettivo. Oltre ai principi gestaltici, vi rientrano le nostre conoscenze
sul mondo e lo stato mentale del momento e anche ciò che desideriamo
percepire (es. vedere quel che si vuole).
Scarica

03 la percezione