NUMERO 1534 DI GIOVEDI 26 NOVEMBRE
2015
A CURA
DELLA
SEGRETERIA
GENERALE
AD
USO
INTERNO
APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI
AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIATI O.S.A.P.P _
Era evaso dai carceri di
Parma
e
Palermo
Pagliarelli , ucciso durante
una rapina a gioielliere
È caccia per mezzo Nord Italia ai due
complici del rapinatore ucciso, ieri sera,
all'interno di una villetta della frazione
Lucino di Rodano, in provincia di
Milano, da un commerciante di gioielli,
durante una sparatoria. A sparare il
proprietario della casa, l'imprenditore
Rodolfo
Corazzo. I
carabinieri
del
Comando provinciale di Milano, che
indagano sul caso, hanno esteso la ricerca
in tutte le possibili direzioni di fuga,
coordinati dal pm di Milano Grazia
Colacicco, anche se al momento non è
detto che i due siano già lontani. I due
potrebbero essere armati. Dall'abitazione
dell'imprenditore manca infatti una delle
armi che lui deteneva regolarmente, una
Smith&Wesson calibro 357 Magnum. È
molto probabile che i banditi l'abbiano
portata via e che quindi siano armati e
pericolosi. Il procuratore aggiunto di
Milano Alberto Nobili nel corso di un
summit in Procura con i carabinieri di
fronte alle prime risultanze investigative
ha detto che «allo stato attuale tutto lascia
propendere per l'ipotesi classica di
legittima difesa». Anche se non è escluso
che gli inquirenti debbano procedere ad
un'iscrizione 'tecnica', anche come atto
dovuto a garanzia, e contestare al
commerciante il reato di omicidio colposo
con eccesso colposo in legittima difesa
semplicemente per potere svolgere alcuni
accertamenti, come l'autopsia e la perizia
balistica, dando così anche la possibilità
all'uomo di nominare suoi consulenti di
parte.Corazzo stamani si è recato a lavoro
come ogni giorno. Dal '93 è titolare della
gioielliera «Le caveau di temps» in corso
Venezia 44 a Milano. Il negozio è
specializzato nella vendita di orologi di
prestigio.Secondo
quanto
riferito
dall'imprenditore, i
tre
assalitori
parlavano italiano ma avrebbero avuto un
accento
straniero,
forse
dell'Est
Europa. Non lontano dalla villetta è stata
anche trovata una Golf che risulterebbe
rubata ma al momento non si hanno
conferme che possa essere collegata ai
rapinatori.Il bandito rimasto ucciso era
un
pericoloso
ricercato. L'uomo,
identificato
per Valentin
Frrokaj,
albanese di 37 anni, già noto alle forze
dell'ordine e alle cronache per alcuni
rocamboleschi fatti di criminalità. Alla
sua identità i carabinieri sono giunti
grazie ai rilievi dattiloscopici dopo aver
prelevato le impronte sul cadavere e
averle comparate con la banca dati Afis. Il
bandito ucciso era molto noto negli
ambienti investigativi anche perché era
stato arrestato proprio nella zona dai
carabinieri di Cassano d'Adda (Milano),
dopo una sua evasione avvenuta il 2
febbraio 2013 dal carcere di Parma. Era
stato rintracciato dai carabinieri il 14
agosto successivo con addosso una
beretta carica.Frrokaj era anche ricercato
per un omicidio commesso il 23 luglio
2007 a Brescia ai danni di un
connazionale colpito con un coltello e per
il quale delitto era stato condannato all'
ergastolo. L'albanese è anche noto per far
parte di batterie di rapinatori e nel suo
curriculum criminale presenta anche una
seconda evasione, del 7 maggio 2014,
dalla casa circondariale di Palermo.
Rodolfo Corazzo arriva a casa col proprio
motorino poco prima delle 21. Mentre
oltrepassa il cancello - secondo quanto
egli stesso riferisce ai carabinieri viene aggredito alle spalle da tre persone,
che lo colpiscono con pugni e schiaffi al
volto e al collo. Lo strattonano, lo
costringono ad aprire la porta di casa e a
spegnere le telecamere a circuito
chiuso che sono all'interno della sua
villetta a due piani, in via Matteotti.
Rodolfo Corazzo pensa alla moglie e alla
figlia di dieci anni che lo stanno
aspettando a casa, cerca di essere
collaborativo, secondo quando riferisce il
suo avvocato, ma una volta dentro casa
scoppia il conflitto a fuoco in viene
esplosa una decina di colpi e la cui
dinamica ancora non è ancora del tutto
chiara. Saranno necessari ulteriori
accertamenti, ma sembra che le armi
utilizzate nella sparatoria siano tutte di
Corazzo, che le deteneva legalmente. Il
padrone di casa si occupa infatti di
televendite di gioielli e gira abitualmente
armato. Dopo un primo colpo sparato in
aria dal commerciante, uno dei rapinatori
reagisce e risponde al fuoco. A quel punto
il malvivente, di una trentina d'anni,
_
viene centrato da una pallottola e muore
sul colpo. I suoi complici riescono invece
a fuggire e a far perdere le proprie tracce.
«Erano a volto coperto, parlavano
italiano - ha detto l'avvocato Piero
Porciani, difensore di fiducia di Rodolfo
Corazzo - ma con accento straniero e
hanno aggredito il mio cliente. Lui ha
cercato di collaborare, ha chiesto che non
fosse fatto del male alla sua famiglia ed è
stato malmenato. Ha sparato un colpo in
aria, prima di sparare ad uno dei
malviventi per difendersi». Rodolfo
Corazzo è stato prima portato in caserma
per essere ascoltato dai carabinieri e poi
in ospedale per ricevere le cure del
caso.(Il Messaggero.it)
Prognosi di 30 giorni per
un
agente
di
Polizia
penitenziaria coinvolto in
un incidetne stradale
Balsorano – “Non bisogna sistemare
solo le strade del Fucino: anche la Statale
690 deve rientrare tra le emergenze della
poliica perchè rappresenta una delle
arterie più importanti del Centro Italia”.
E’ l’appello del Sindaco Canistro, Antonio
Di Paolo, a seguito del tragico incidente
in cui ha perso la vita Filomena Buffone,
52 anni, infermiera della clinica Ini di
Canistro
e
residente
a
Balsorano.L’incidente è avvenuto poco
dopo le 14: la donna era alla guida della
sua Citroen Saxo quando si è scontrata
con un’Alfa 159 guidata da Oberdan
Faiola, agente di Polizia penitenziaria
residente anche lui a Balsorano.L’impatto
è strato tremendo: la donna è stata
scaraventata contro il guard rail ed è
morta sul colpo; Faiola è stato invece
trasferito in ospedale dove i medici gli
hanno diagnosticato una prognosi di 30
giorni.Proprio ieri sera, la donna avrebbe
dovuto partecipare ad un concerto di
beneficenza per la raccolta fondi
-----------------------------------------------ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA-------------------------------------------
all’artrosi e all’osteoporosi.La salma, su di
sposizione del magistrato, è stata prima
riconsegnata alla famiglia: la donna lascia
il marito e due figli.
I sindacati della polizia
penitenziaria sostengono i
colleghi del corpo forestale
spiega Carrozza - avrebbero bisogno di
una profonda ristrutturazione. L'impegno
della direzione e del personale è tangibile,
così come alcuni lavori eseguiti di
recente, ma è chiaro che rimane una
struttura inadeguata. A questo impegno
andrebbero unite donazioni di privati
che, tra l'altro, non mancherebbero
neanche, ma queste operazioni sono
amministrativamente e burocraticamente
difficili e complesse.
È un settore nel quale intervenire perché
la
semplificazione
sarebbe
molto
importante e sarebbe importante anche
l'Agenda digitale, basti pensare che tutte
le autorizzazioni passano per moduli
cartacei". Infine, gli spazi di svago: "Dalla
ristrutturazione del campo di calcetto,
alla donazione di attrezzature per la
palestra, che potrebbe permettere ai
detenuti di svolgere attività motorie e
sportive, fino alla donazione di libri
recenti e romanzi. Non mancano bei
progetti, che sono fermi in attesa di
finanziamento, come quello che sostiene
il teatro in carcere. Qui c'è lavoro per
tutti: per la politica locale e per il
Governo, per chi vuole fare il volontario e
per chi vuole fare donazioni. Pisa non si
deve
dimenticare
di
questo
mondo".(Ansa)
Sala
Consilina
(Sa):
appello per scongiurare la
chiusura del carcere
Segreteria Generale
Carcere di Pisa: struttura
inadeguata, le riflessioni
dopo
la
visita
della
deputata del Pd Maria
Chiara Carrozza
Visita in carcere a Pisa, ieri per la deputata
del Pd ed ex ministro dell'Istruzione,
Maria Chiara Carrozza, che ha pubblicato
poi le sue riflessioni in un lungo post sul
sito internet del Pd pisano. "Ho visitato scrive Carrozza - la sezione femminile,
maschile, penale e giudiziaria e ho potuto
incontrare gli insegnanti volontari che
insegnano ai detenuti". Molti invece i
problemi dell'edificio visto che, ha
sottolineato la parlamentare, il Don Bosco
"è una struttura inadeguata"."I locali -
"Dopo la notizia della soppressione della
Casa Circondariale di Sala Consilina,
facciamo un appello alla Chiesa e alla
buona politica (non quella che in questi
giorni ha spudoratamente continuato a
fare il solito gioco delle tre carte)".È
quanto
chiesto,
in
forma
di
interrogazione al ministro della Giustizia,
dal responsabile Codacons del Vallo di
Diano, Roberto De Luca. "Facciamo
un'unica raccomandazione circa l'utilizzo
del presente documento - spiegano - i
parlamentari italiani, che ne volessero
liberamente adottare il testo, non siano
membri delle forze politiche che
sostengono l'attuale governo. Perché da
oggi questo territorio dovrà prendere
piena consapevolezza di quali forze
politiche sostengono il futuro sostenibile
di questa vallata e di quali vogliono che
essa sia solo terra di conquista da parte di
multinazionali e di politici senza scrupolo
e senza pudore".Poi l'appello alla Chiesa:
"Si spera che anche la Chiesa voglia farsi
carico del problema, sensibilizzando i
propri massimi livelli. Infatti, quei
quaranta fratelli detenuti in via Gioberti
saranno presto trasferiti in altri istituti
carcerari italiani, dove - notoriamente - le
condizioni di vita non sono quelle
descritte (e documentabili) in questo
comunicato. Perché in questo lembo di
terra, dove molte cose ci sarebbero da
cambiare, c'era una realtà che doveva
essere difesa con tenacia; quella stessa
tenacia che i nostri amministratori hanno
mostrato in occasione del trasferimento
della gestione idrica a una S.p.A. di Vallo
della Lucania, in occasione della
costruzione di due zone industriali in
altrettante aree acquitrinose (ma di
pregio ambientale), oppure in occasione
della recente eliminazione di alberi in
alcuni centri cittadini".La lettera al
ministro della giustiziaSi premette che la
Casa Circondariale di Sala Consilina, un
ex convento mantenuto in buono stato,
ha ospitato detenuti in celle di grandi
dimensioni che avevano dai 4 ai 6 letti a
castello. Il bagno, con normale porta
divisoria, era presente in tutte le celle. In
passato, nella stessa Casa Circondariale,
sono state messe in cantiere attività volte
alla partecipazione dei detenuti alla vita
sociale, culturale e ricreativa. Infatti, si
sono organizzati corsi per la lavorazione
dell'argilla e per il riciclo della carta e
attività teatrali con attori scelti tra i
detenuti stessi. Nel carcere di Sala è stato
per lungo tempo in vigore il regime delle
celle aperte e i detenuti potevano
trascorrere in media otto ore fuori dalla
cella.Erano circa 40 i posti a disposizione
dell'istituto e si poteva (e si doveva, forse)
pensare di avere più spazio con
investimenti minimi per rendere la
struttura compatibile con i criteri di
economicità previsti dal Dipartimento
dell'Amministrazione
Penitenziaria.
Nonostante negli ultimi anni non si siano
segnalati eventi critici, questo quadro
ottimale non è stato, evidentemente,
sufficiente a scongiurare la soppressione
dell'istituto da parte del Ministero della
Giustizia.Si ricorda che, in applicazione
della legge di riordino della geografia
giudiziaria,
l'ex-tribunale
di
Sala
Consilina è stato già trasferito in una
regione limitrofa, la Basilicata. Si chiede
di sapere se non sia economicamente e soprattutto - socialmente più conveniente
mantenere
in
vita
la
struttura,
ampliandone la capacità ricettiva,
piuttosto che eliminare un altro punto di
presenza dello Stato Italiano nel Vallo di
Diano, in provincia di Salerno, nella
regione Campania.
Gli avvocati dicono no ai
processi
in
videoconferenza
La protesta nata per Mafia Capitale si
estende a tutti i tribunali italiani. Dal 30
novembre al 4 dicembre l'Unione delle
Camere Penali ha dichiarato l'astensione
---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it-----------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------
dalle udienze contro l'estensione dell'uso
delle modalità di partecipazione a distanza
nel dibattimento, contenuta nel disegno di
legge di riforma del processo penale
all'esame del Senato.Sull'onda della
ribellione romana, si accendono i motori
della protesta nazionale: dopo l'iniziativa
della Camera Penale di Roma che ha reso
deserte le aule di piazzale Clodio nella
giornata di lunedì, l'Unione delle Camere
Penali Italiane ha proclamato cinque
giorni di astensione dalle udienze per dire
"no"
all'uso
indiscriminato
delle
videoconferenze nei processi. Da lunedì
30 novembre a venerdì 4 dicembre
dunque solo convegni e iniziative
dimostrative: a Roma il 2 dicembre ci sarà
la manifestazione nazionale e una tavola
rotonda sul tema del rapporto tra stampa
e magistratura. Il motivo che aveva
incendiato gli animi dell'avvocatura
romana era stata la decisione del
Tribunale di celebrare il maxi processo
Mafia Capitale attraverso una modalità
che prevede l'assenza di quattro dei
quarantasei imputati dall'aula e la loro
partecipazione
tramite
videoconferenza.Decisione
confermata
con una apposita ordinanza dalla
presidente della X Sezione Rosanna
Ianniello, anche nella prima udienza di
giovedì 5 novembre. Massimo Carminati,
Salvatore Buzzi, Riccardo Brugia e Franco
Testa, infatti, rimarranno nelle rispettive
carceri durante il dibattimento, a causa di
una "posizione processuale incompatibile"
con il loro trasferimento nell'istituto
penitenziario di Rebibbia.Una mossa che
non è affatto piaciuta al presidente della
Camera Penale di Roma, l'avvocato
Francesco
Tagliaferri:
"La
nostra
ribellione a questa smaterializzazione
dell'imputato
ha
trovato
consenso
unanime
tanto
che
dalle
nostre
motivazioni, riprese dagli stessi difensori
durante i loro interventi in aula, è nata la
decisione di indire una protesta a livello
nazionale".Una protesta che prende
spunto da Mafia Capitale per portare
l'attenzione su un tema che potrebbe
presto investire molti altri casi giudiziari:
"La nostra opinione è che questo processo
rappresenti una sorta di esperimento in
vitro per saggiare la tenuta di una serie di
norme che potrebbero presto essere presto
approvate dal parlamento" spiega ad
Affaritaliani
l'avvocato
Tagliaferri.
L'estensione dell'uso delle modalità di
partecipazione
a
distanza
nel
dibattimento, previste dall'art. 146 bis, è
infatti contenuto nel disegno di legge di
riforma del processo penale all'esame del
Senato; una eventualità che non trova
alcun consenso da parte delle Camera
Penali."Si fa strada un processo dotato di
una nuova "funzionalità mediatica", del
tutto privato dei suoi valori, che utilizza,
distorce in chiave autoritaria, il modello
accusatorio e consente una crescente
mortificazione della funzione difensiva,
con una sovrapposizione e confusione
della difesa dell'imputato con la difesa del
delitto e con conseguenti inammissibili
discriminazioni quali quelle poste in
essere nell'ambito di recenti rilevanti
processi di criminalità organizzata" si
legge nel testo di delibera dell'Unione
Camere Penali del 3 novembre.Un vero e
proprio atto d'accusa verso una modalità
processuale che "non solo si pubblicizza
l'efficacia dell'azione delle Procure, ma si
mostra il risultato dell'indagine come un
dato definitivo ed indiscutibile, dotato in
questa maniera di una oggettiva ed
inconfutabile evidenza che si stabilizza
nell'opinione pubblica, influenzandola
irrimediabilmente, attraverso una inedita
azione di imprinting mediatico e che
condiziona ogni successiva fase del
processo,
fino
ad
intaccare
irrimediabilmente la stessa verginità
cognitiva del giudicante".
urbanistica) • Cinquecento milioni per la
difesa italiana, con investimenti efficaci
finalizzati a dare una risposta immediata
alle esigenze organizzative e di rilancio.
Siamo orgogliosi dei nostri militari, non
faremo mancare loro il nostro sostegno
Circolari ministeriali e
note
D.A.P.
novembre
2015
Le dichiarazioni di Renzi
L'estensione del bonus 80
euro tutte le donne e gli
uomini che lavorano per le
forze dell'ordine
Piano di mobilità a domanda del
personale del Corpo di Polizia
Penitenziaria
collegato
alle
assegnazioni del 170° corso di
Formazione - Convocazione per il
giorno 26 novembre p.v. ore 12.00.
Scarica la ministeriale dal sito
www.alsippe.it
Segreteria Generale
Presso la Sala degli Orazi e dei Curiazi dei
Musei Capitolini, il Presidente del
Consiglio Matteo Renzi è intervenuto sul
tema: “Italia, Europa. Una risposta al
terrore”. Il miliardo sulla sicurezza. Un
miliardo sarà impiegato su quattro linee
guida. • un investimento di 150 milioni di
euro sulla cyber security. Nel rispetto
della privacy possiamo e dobbiamo fare
di più per verificare e controllare
potenziali sospetti. • L'estensione del
bonus 80 euro – misura già approvata un
anno e mezzo fa dal Governo per chi
guadagna meno di 1.500 euro – a tutte le
donne e gli uomini che lavorano per le
forze dell'ordine a cominciare da chi sta
sulla strada. • Un investimento di 50
milioni di euro per rinnovare la
strumentazione delle forze dell'ordine a
fronte di un processo di riorganizzazione
(abbiamo cinque forze di polizia. Sono
troppe. Devono diventare quattro. Entro
l'anno la Forestale entrerà nei carabinieri.
Abbiamo troppa gente negli uffici dei
palazzi romani. Chiederò con forza ai
comandanti di aumentare la presenza in
strada diminuendo quella in ufficio.
Abbiamo troppo patrimonio pubblico. Ci
sono caserme abbandonate o semi
occupate
che
vanno
restituite
rapidamente alle comunità territoriali,
anche con processi di valorizzazione
Convenzioni
Tirrenia
Navigazione con Ministero
della
GiustiziaDipartimento
dell'Amministrazione
Penitenziaria
Sconto del 20% su tariffe passeggeri,
auto, ... (esclusi i diritti di prenotazione)
previa presentazione credenziale e tessera
di
riconoscimento
attestante
l'appartenenza Ministero della Giustizia Dipartimento
dell'Amministrazione
Penitenziaria.
Contattare
per
informazioni
il Call Center Uffici
passeggeri al numero di telefono n.
892.123
Segreteria Generale
---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it-----------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------
Alitalia
,nuove
agevolate per la
Penitenziaria
tariffe
Polizia
Convenzione per la stipula
di polizze assicurative RC
auto per gli iscritti Alsippe
e propri familiari
Segui Il nostro sito internet
http://www.alsippe.it/it/
Il Profilo di Alsippe su Facebook
https://www.facebook.com/profile.
php?id=100009937908061
Il
Giornale
della
Penitenziaria su Facebook
La Segreteria Generale Alsippe ha definito
con la Allianz una convenzione per la stipula
di polizze assicurative RC auto e moto per gli
iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per
eventuali preventivi e ulteriori informazioni
chiamare al numero di telefono 081
0139841 oppure inviare la documentazione
direttamente
all’indirizzo
mail [email protected]
oppure
al
fax 081 0139841 la documentazione richiesta
sotto.
Documenti richiesti per il preventivo
1)Fotocopia del libretto di circolazione fronte
e retro
Polizia
https://www.facebook.com/pages/
Giornale-Della-PoliziaPenitenziaria/804797986270711?re
f=hl
La pagina di Alsippe su Facebook
https://www.facebook.com/pages/
Alsippe-PoliziaPenitenziaria/133497263394423?re
f=hl
2)Fotocopia dell’attestato di rischio
3)Certificato
assicurare
di
proprieta’
dell’auto
da
4)Attestato
di Servizio e fotocopia del
tesserino di riconoscimento del Corpo di
Polizia penitenziaria
La pagina Alsippe su Twitter
https://twitter.com/Alsippe
5) Codice fiscale
6) Documento di riconoscimento
Alitalia propone le proprie nuove tariffe
agevolate per Militari e Polizia, dedicata a
tutti i militari e agli appartenenti alle forze
di polizia, in servizio (Arma dei
Carabinieri,
Esercito,
Aeronautica,
Marina, Guardia di Finanza, Polizia di
Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del
Fuoco), che viaggiano per motivi personali
e per vacanza. La tariffa, informa Alitalia,
e' valida su tutti i voli diretti nazionali
(esclusi quelli in continuità territoriale
da/per la Sardegna perche' soggetti alle
norme dettate dal bando della Regione
con tariffe gia' dedicate) e tutti i voli
diretti internazionali (Europa e Nord
Africa, esclusi i voli da/per Francia e
Olanda) operati da Alitalia (sono pertanto
esclusi i voli operati da Air One Smart
Carrier e dalle compagnie partner). Qui di
seguito il link per ulteriori informazioni:
Nel caso in cui sia un familiare intestatario
della polizza un autocertificazione che ne
attesti la parentela ai sensi della normativa
vigente, per altre informazioni contattare
l’ufficio ai numeri indicati sopra
Segreteria Generale
Delega d’iscrizione Alsippe
2016
Segreteria Generale
Alleanza Sindacale Polizia
Penitenziaria
www.alitalia.com/it_it/destinazioni
/offertemilitari/index.htm
Segreteria Generale
Segreteria Generale
---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it-----------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------
Scarica

NotiziAlsippe del 26 novembre 2015.