PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA
DELL’ITALIA MERIDIONALE
Sezione S. Luigi
GUIDA DELLO STUDENTE
Anno Accademico 2007-2008
NAPOLI - Via Petrarca, 115
Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale
Sede Legale
Viale Colli Aminei 2 - 80131 Napoli
tf 081/7410000 - fax 081/7437580
Presidenza (San Tommaso)
tf 081/7410000 - fax 081/7437580
Sezione San Luigi
Via Petrarca 115 - 80122 Napoli
tf 081/2460276 - fax 081/5752319
Pontificio Seminario Interregionale Campano
Via Petrarca 115 - 80122 Napoli
tf 081/2466011 - fax 081/5750716
Scolasticato Nazionale S.I.
Via Petrarca 115 - 80122 Napoli
tf 081/2460111 - fax 081/5750525
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Presentazione
La Guida dello studente, che viene qui presentata, non ha solo lo scopo di informare sul
tipo di formazione filosofico-teologico offerto dalla nostra Sezione nel presente anno accademico, ma anche di far rilevare gli orientamenti, che ci guidano, al di dentro della più ampia
realtà della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Merdionale.
Nell’ambito del quinquennio istituzionale (1° ciclo) mi piace sottolineare l’istituzione dei
corsi di Musica Sacra e Arte Sacra. Non si tratta solo di un doveroso atto ecclesiale, che accoglie subito le norme emanate recentemente dalla CEI per la formazione di presbiteri. Come
appare dalle nostre programmazioni degli ultimi anni, il rapporto di Arte e Teologia è uno dei
punti strategici e qualificanti che intendiamo promuovere, convinti non solo di trovarci di
fronte a uno strumento pur prezioso di catechesi, ma a una prospettiva indispensabile di formazione teologica, che si lascia permeare dall’ispirazione artistica del proprio tempo e dei secoli passati e, viceversa, da una produzione artistica in cui nel positivo o nel suo rovescio emerge un’esigenza di Dio, che bisogna individuare e collegare con la proposta evangelica.
Il fatto che, almeno momentaneamente e per motivi di spazi didattici, l’estetica filosofica
e i corsi di musica e arte sacra si pongano nel biennio filosofico, indica semplicemente che
vengono considerati complementari e interdipendenti, che non vogliono semplicemente aumentare i corsi, ma far cogliere una unità e sintesi.
Sempre in questo ambito un accenno particolare meriterebbero sia i corsi interdisciplinari
di arte e teologia nei Bienni di specializzazione, sia la seconda edizione, più ampia e varia,
dell’Alta Scuola di Formazione di Arte e teologia, che ha suscitato un grande interesse e una
frequenza superiore a ogni aspettativa.
In generale il progetto di promuovere alcuni Istituti di ricerca, che favoriscono poi una
migliore proposta nei Bienni di specializzazione e hanno infine una ricaduta nel 1° ciclo, ci
sembra che si rafforzi. Mentre l’Istituto di Storia del Cristianesimo continua le sue ricerche
sempre riuscite e di largo consenso anche nazionale, l’Istituto di filosofia ha ripreso le sue attività e quello di Mistica e Spiritualità affronta un anno intenso anche in vista di iniziative esterne di formazione di formatori, in collaborazione con il Biennio di Vita Cristiana, indirizzo
di Spiritualità.
L’apertura al mondo “esterno”, ossia a coloro che non frequentano i corsi istituzionali
della facoltà, penso che meriti una particolare riflessione. Di fatto essi sono corsi universitari
e secondo la prospettiva del Processo di Bologna hanno il diritto di essere valutati nel curriculum di ogni studente. Andrebbero perciò inseriti, anche materialmente, in una Guida dello
Studente. Inoltre mostrano la sensibilità di una Istituzione accademica alla formazione permanente e all’aggiornamento universitario di persone che spesso hanno già compiti sociali o
ecclesiali rilevanti. Naturalmente considero in questo quadro anche il Master per gestori delle
politiche pubbliche e consulenti etico aziendali, che fa riferimento alla Facoltà, benché sia gestita dalla nostra Sezione.
Ci aspettiamo che lo sforzo crescente di qualificazione nella proposta formativa abbia
una risposta non solo numerica, ma soprattutto qualitativa da parte dei nostri studenti.
Ringrazio di cuore tutte le componenti della comunità accademica, auguro buon lavoro,
benedetto da Dio e illuminato nella ricerca, per servirlo nella Chiesa e nella Società. Un ringraziamento particolare al P. Vito Mossa e ai suoi collaboratori per questa pubblicazione.
Napoli, 1 luglio 2007
Prof. GIUSEPPE MANCA S.I.
Vicepreside per la Sezione
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CENNI STORICI
Il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù in Napoli, fondato nel 1552 e arricchito di scuole universitarie nell’anno 1565, non ha mai cessato di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia agli studenti gesuiti, in forza del diritto che i Sommi Pontefici Giulio III, Pio IV, Gregorio XIII e Pio IX hanno confermato.
Sospesa dall’anno 1767 con la soppressione della Compagnia di Gesù nel Regno
delle due Sicilie, la sua Facoltà Teologica è stata ristabilita a Napoli nell’anno 1827 e,
dopo la dispersione del 1860, è stata ripristinata nel 1898 nell’attuale sede del Collegio Massimo “S. Luigi” a Posillipo. I suoi statuti, elaborati secondo le direttive della
Costituzione Apostolica Deus Scientiarum Dominus del 1931, vennero approvati il
31 luglio 1937. Essa veniva riconosciuta come “Pontificia Facultas Theologica Sancti
Aloisii ad Pausilypum, clericis sive religiosis sive saecularibus potissimum ex provinciis Italiae Meridionalis destinata”, annessa al Collegio Massimo S. Luigi e retta
quanto agli studi dalla Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù.
In conformità alle direttive del Concilio Vaticano II e alle norme emanate dalla
Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica circa la pianificazione delle Facoltà, nel 1969 è stata costituita la “Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale”. Allo stato attuale essa è costituita da due Sezioni: la Sezione “S. Tommaso
d’Aquino”, che corrisponde alla Facoltà già esistente nel Seminario Maggiore Arcivescovile di Napoli, e la Sezione “S. Luigi”, che corrisponde alla “Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum”. Gli Statuti Generali della Facoltà furono redatti
in base alle Normae Quaedam e successivamente rivisti in conformità alle norme
della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana. Essi sono stati approvati in via
definitiva il 18 aprile 1986, congiuntamente agli Statuti Particolari delle due Sezioni. La personalità giuridica civile della Facoltà è stata sancita dal D.M. del 2 febbraio 1995 (cf G.U. s.g. n° 217, 16.09.95).
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Parte Prima
L’ISTITUZIONE ACCADEMICA
ISTITUZIONE ACCADEMICA
DOCENTI
INFORMAZIONI
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L’ISTITUZIONE ACCADEMICA
I. LA FACOLTÀ
DIREZIONE DELLA FACOLTÀ
Gran Cancelliere
Vice Gran Cancelliere
Preside
Vice Preside
Segretario Generale
Direttore Amministrativo
Card. Crescenzio SEPE
Francesco TATA
Antonio PITTA
Giuseppe MANCA
Ornella MARRA
Federico MAZZONE
MEMBRI DELLA SEZIONE AL CONSIGLIO DI FACOLTÀ
Antonio PITTA (Preside)
Giuseppe MANCA (Vice Preside)
Donatella ABIGNENTE
Roberto DEL RICCIO
Ettore FRANCO
Carlo GRECO
Saturnino MURATORE
Orazio F. PIAZZA
Sergio TANZARELLA
Studenti
Gianmichele MAROTTA
Andrea CAMPANILE
II. LA SEZIONE S. LUIGI
DIREZIONE DELLA SEZIONE S. LUIGI
Vice Preside per la Sezione
Direttore del Settore filosofico
Direttore del Settore biblico
Direttore del Settore teologico fondamentale
Direttore del Settore dogmatico
Direttore del Settore vita cristiana
Direttore Ammin. della Sezione
Segretario della Sezione
Giuseppe MANCA
Giuseppina DE SIMONE
Emilio SALVATORE
Carlo GRECO
Domenico MARAFIOTI
Rossano C. ZAS FRIZ DE COL
Gianluca GENTILE
Vito Nicola MOSSA
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CONSIGLIO DI SEZIONE
Membri di diritto
Professori
Antonio PITTA
Preside della Facoltà
Giuseppe MANCA
Vice Preside
Giuseppina DE SIMONE
Dir. Settore filosofico
Emilio SALVATORE
Dir. Settore biblico
Carlo GRECO
Dir.Settore teologico fondamentale
Domenico MARAFIOTI
Dir. Settore dogmatico
Rossano C. ZAS FRIZ DE COL
Dir. Settore vita cristiana
Roberto DEL RICCIO
Rettore Collegio Professori S.I.
Claudio BARRETTA
Rettore Scolasticato S.I.
Vittorio LIBERTI
Rettore Pont. Seminario Campano
Donatella ABIGNENTE
Enrico CATTANEO
Ettore FRANCO
Sergio FERRARO
Nunzio GALANTINO
Saturnino MURATORE
Orazio F. PIAZZA
Sergio TANZARELLA
Antonio TRUPIANO
Andrea VICINI
Studenti
Gianmichele MAROTTA
Francesco DECICCO
Diego MATTEI
CONSIGLIO DELEGATO
Giuseppe MANCA (Vice Preside)
Ettore FRANCO
Carlo GRECO
Orazio F. PIAZZA
Gianmichele MAROTTA (Studente)
Paolo GAMBERINI (Sostituto)
Saturnino MURATORE (Sostituto)
Agostino PORRECA (Sostituto)
CONSIGLIO AMMINISTRATIVO
Giuseppe MANCA (Vice Preside)
Sergio FERRARO (Docente)
Gianluca GENTILE (Dir.Amministrativo) Orazio F. PIAZZA (Docente)
Roberto DEL RICCIO (Dir. della Bibliote-Alessandro TANZI (Studente)
ca ad interim)
CONSIGLIO DI BIBLIOTECA
Giuseppe MANCA (Vice Preside)
Roberto DEL RICCIO (Direttore ad interim)
Gianluca GENTILE (Dir.Amministrativo)
Giuseppina DE SIMONE
Carlo GRECO
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Domenico MARAFIOTI
Emilio SALVATORE
Rossano C. ZAS FRIZ DE COL
Vincenzo MICILLO (Studente)
COORDINATORI D’AREA
Biennio filosofico
1. Area epistemologico-metafisica: prof. Saturnino MURATORE
2. Area antropologica: prof. Nunzio GALANTINO
Triennio teologico
3. Area biblica: prof. Ettore FRANCO
4. Area cristologico-fondamentale: prof. Carlo GRECO
5. Area antropologico-spirituale: prof. Giuseppe MANCA
6. Area ecclesiologico-sacramentale: prof. Orazio F. PIAZZA
7. Area morale: prof. Donatella ABIGNENTE
COLLABORATORI
Anna CIARDI (Segreteria)
Anna Maria DE RUVO (Segreteria)
Filomena IORIO (Segreteria)
Paola GHIDELLI (Ausiliaria Sezione)
Paola RIBATTI (Amministrazione)
M. Cristina DE RUGGIERO (Biblioteca)
Carla MAYRHOFER (Biblioteca)
Evelina MASTURZO (Biblioteca)
Gaetano SCHERILLO (Biblioteca)
ISTITUTO DI FILOSOFIA
Direttore:
Direttori dei Seminari:
Epistemologia
Filosofia della religione
Carlo GRECO
Saturnino MURATORE
Carlo GRECO
Consiglio di Istituto:
Carlo GRECO (Direttore) - Giuseppe MANCA (Vice
Preside) - Giuseppina DE SIMONE - Saturnino
MURATORE - Antonio TRUPIANO
Segreteria:
Antonio TRUPIANO
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ISTITUTO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO
Direttore:
Consiglieri:
Sergio TANZARELLA
Enrico CATTANEO
Carlo GALIANO
Antonio IANNIELLO
ISTITUTO DI MISTICA E SPIRITUALITA’
Rossano Cesar ZAS FRIZ DE COL
Francesco ASTI - Nunzio GALANTINO
Giulio PARNOFIELLO
Direttore:
Consiglieri:
PUBBLICAZIONI DELLA SEZIONE
RASSEGNA DI TEOLOGIA
Rivista bimestrale
Direttore:
Consiglieri:
Paolo GAMBERINI
Enrico CATTANEO - Giuseppina DE SIMONE - Nunzio
GALANTINO - Emilio SALVATORE - Andrea VICINI
COLLANE
ALOISIANA
Collana di studi
Coeditrici: Morcelliana (Brescia) - Gregorian University Press (Roma)
AI CROCEVIA
Collana di studi
Edizioni Il Pozzo di Giacobbe - Trapani
INTELLECTUS FIDEI
Collana di manuali a cura della Sezione S. Luigi
Edizioni San Paolo - Cinisello Balsamo (Mi)
RDT/LYBRARY
Collana di studi
Edizioni San Paolo - Cinisello Balsamo (Mi)
Direttore:
Comitato scientifico:
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Saturnino MURATORE
Donatella ABIGNENTE - Paolo GAMBERINI Domenico MARAFIOTI - Sergio TANZARELLA
IL PELLICANO
Studi e testi di storia del cristianesimo
Collana diretta da Sergio Tanzarella
Edizioni L’Epos - Palermo
OÍ CHRÍSTÍANOÍ
Nuovi studi sul cristianesimo nella storia
Collana diretta da Sergio Tanzarella
Edizioni Il Pozzo di Giacobbe - Trapani
SEGRETERIA DEGLI STUDENTI
Gianmichele MAROTTA (Segretario Coordinatore)
Agostino PORRECA (Vice Segretario)
Lorena BRAMBILLA
Andrea CAMPANILE
Guido D’AMBROSIO
Luca DECEMBROTTO
Francesco DECICCO
Carmine FISCHETTI
Graziano MACCARONE
Diego MATTEI
Vincenzo MICILLO
Emanuela PALMIERI
Andrea PICCIAU
Antonio R. RAIMONDO
Arnaldo RICCIUTO
Pantaleo W. SALERNO-NACCARATO
Francesco STANZIONE
Alessandro TANZI
Pasquale VIOLANTE
Giuseppe MANCA (Docente)
RAPPRESENTANTI DI CLASSE
Quinquennio:
1° anno: Luca DECEMBROTTO – Vincenzo MICILLO – Francesco STANZIONE
2° anno: Antonio R. RAIMONDO – Arnaldo RICCIUTO – Pantaleo W. SALERNONACCARATO
3° anno: Lorena BRAMBILLA – Andrea CAMPANILE – Francesco DECICCO
4° anno: Guido D’AMBROSIO – Andrea PICCIAU – Pasquale VIOLANTE
5° anno: Carmine FISCHETTI – Graziano MACCARONE – Emanuela PALMIERI
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ORGANICO DEI DOCENTI
ABIGNENTE DONATELLA
associata
Via Sibilla 13A
80124 NAPOLI
tf 081/6190295
AGNISOLA GIORGIO
invitato
Viale delle Querce 6
81100 CASERTA
tf 0823/342853
ASTI FRANCESCO
invitato
V.le Colli Aminei 3
80145 NAPOLI
tf 081/7413150
ATTADEMO GIANLUCA
assistente
Salita Arenella 13/A
80129 NAPOLI
tf 081/5569055
BASTA PASQUALINO
invitato
Via Garibaldi 211
85029 VENOSA (PZ)
tf 0972/31645
BASTIANEL SERGIO
invitato
Piazza della Pilotta 4
00187 ROMA
tf 06/67011
BITTASI STEFANO
aggiunto
P.za Villapizzone 3
20156 MILANO
tf 02/3271186
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BORRIELLO LUIGI
invitato
Piazza S. Pancrazio 5/A
00152 ROMA
tf 06/585401
BUONO GIUSEPPE
invitato
Viale Colli Aminei 36 (Parco Saia)
80131 NAPOLI
tf 081/7410296
CANADÈ MARIA
assistente
Salita S. Nicola da Tolentino 50
80132 NAPOLI
tf 081/400677
CARFORA ANNA
assistente
Corso Garibaldi 76
80055 PORTICI (NA)
tf 081/6076026
[email protected]
CASALEGNO ALBERTO
ordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
[email protected]
CATTANEO ENRICO
ordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2466011
D’ALARIO VITTORIA
incaricata
Via Epomeo 287
80126 NAPOLI
tf 081/7673486
D’ANTUONO EMILIA
invitata
Via S. Antonio a Capodimonte 46
P.co Villa Teresa lotto 6/A
80131 NAPOLI
tf 081/445387
DE GREGORIO VINCENZO
invitato
Via Speranzella 86
80132 NAPOLI
tf 081/413283
DEL RICCIO ROBERTO
incaricato
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
DE SIMONE GIUSEPPINA
straordinaria
Via E. Cantone 104
80038 POMIGLIANO D’ARCO (Na)
tf 081/8035226
[email protected]
DI PINTO LUIGI
straordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
FERRARO SERGIO
associato
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
FRANCO ETTORE
straordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2466011
GALANTINO NUNZIO
ordinario
Via Consolare 17
71042 CERIGNOLA (Fg)
tf 0885/423658
DI FILIPPO CATERINA
incaricata
Viale delle Terme 7
81035 ROCCAMONFINA (Ce)
tf 0823/920088
GALIANO CARLO
invitato
Via D. Fontana 101
80128 NAPOLI
tf 081/7705202
[email protected]
DI GENNARO GIACOMO
invitato
Via Manzoni 50
80123 NAPOLI
tf 081/2535882
GAMBERINI PAOLO
straordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
DI NAPOLI GIOVANNI
invitato
Via S. Michele 4
84050 LAUREANA CILENTO (Sa)
tf 0974/832235
[email protected]
GAROFALO ANGELO
incaricato
Via Antica Chinise 28
70032 BITONTO (Ba)
tf 347/8169273
13
GILLIO FLAVIO
incaricato
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
MAJORANO SABATINO
invitato
Via Merulana 31
00185 ROMA
tf 06/494901
GIRAUDO CESARE
invitato
P.zza S. Maria Maggiore 7
00185 ROMA
tf 06/4465589
MALOCCO LIVIO
lettore di inglese
Via Castagnaro 1/A
80078 POZZUOLI (Na)
tf 349/4293913
GRECO CARLO
ordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
MANCA GIUSEPPE
straordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2466011
GUGLIELMI GIUSEPPE
assistente
Via Marechiaro 38
80123 NAPOLI
tf 081/7690820
MARAFIOTI DOMENICO
straordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
IANNIELLO ANTONIO
invitato
Via Roma 85a
81043 CAPUA (Ce)
tf 0823/968815
MARRA BRUNO
incaricato
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
[email protected]
JOSSA GIORGIO
invitato
Via Piscicelli 77
80121 NAPOLI
tf 081/682040
MASTANTUONO ANTONIO
associato
Via Novelli 37
86035 LARINO (Cb)
tf 0874/822771
LICCARDO GIOVANNI
invitato
Via Botteghelle 146
80046 SAN GIORGIO A CREMANO (Na)
tf 081/273597
MOSCATO LILIANA
incaricata
Via Posillipo 55
80122 NAPOLI
tf 081/5754766
14
MOSSA VITO NICOLA
assistente
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
PATAUNER ANDREA
lettore di tedesco
Via Manzoni 153/I
80123 NAPOLI
tf 081/5755375
MURATORE SATURNINO
ordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
PIAZZA ORAZIO FRANCESCO
ordinario
C.so Cusani 271
82036 SOLOPACA (Bn)
tf 0824/977827
[email protected]
ORAZZO ANTONIO
straordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
PICCOLO GAETANO
assistente
Via del Seminario 120
00186 ROMA
tf 06/695271
PAGLIARA COSIMO
incaricato
Via S. Gimignano 26
00138 ROMA
tf 3358289643
[email protected]
RAZZANO LUIGI
incaricato
Corso della Resistenza 150/B
80011 ACERRA (Na)
tf 081/5201785
PALMESE ANTONIO
invitato
Via Dalbono 38
80055 PORTICI (Na)
tf 081/7762653
SALATO NICOLA
assistente
Via San Gennaro Agnano
tf 081/5261114
80078 POZZUOLI (NA)
PALUMMIERI GIUSEPPE
assistente
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
SALVATORE EMILIO
associato
Via Roma 164
81011 ALIFE (Ce)
tf 0823/918102
PARNOFIELLO GIULIO
invitato
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
TANZARELLA SERGIO
straordinario
Via Beneduce 5
81100 CASERTA
tf 0823/471311
[email protected]
15
TODISCO VITO ANGELO
incaricato
Parr. “Maria SS.ma di Montevergine”
Rione Mazzini
83100 AVELLINO
tf 329/5913658
TOMMASELLI LORENZO
invitato
Via De Gasperi 108
80046 S. GIORGIO A CREMANO (Na)
tf 081/471727
TRUPIANO ANTONIO
associato
C.so Vittorio Emanuele 18
80122 NAPOLI
tf 081/7614170
VICINI ANDREA
aggiunto
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
ZAS FRIZ DE COL ROSSANO C.
straordinario
Via Petrarca 115
80122 NAPOLI
tf 081/2460111
16
PROFESSORI EMERITI
BARRUFFO ANTONIO
FERRARO GIUSEPPE
GIUNCHEDI FRANCESCO
MARRANZINI ALFREDO
OITANA LUIGI
PIZZUTI DOMENICO
PROPATI GIUSEPPE
RUSSO BIAGIO
INFORMAZIONI
STUDENTI
Sono ammessi come studenti della Sezione chierici diocesani, religiosi e laici.
Gli studenti si distinguono in:
− ordinari: sono iscritti e frequentano i programmi dei cicli che conducono
ai gradi accademici;
− straordinari: sono iscritti e ammessi, dietro consenso scritto del Vice Preside, a frequentare corsi secondo particolari “piani di studio” che non conducono a gradi accademici;
− uditori: dietro consenso scritto del Vice Preside sono iscritti e ammessi a
frequentare solo determinati corsi;
− fuori corso: non hanno espletato gli esami e/o conseguito il grado accademico entro il tempo previsto dal ciclo di studi prescelto. Per ulteriori informazioni cf Interruzioni e Studenti fuori corso.
IMMATRICOLAZIONI E ISCRIZIONI
Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale, all’Anno pastorale e al primo semestre dei Bienni di Specializzazione si effettuano presso
l’Ufficio di Segreteria dal 1 settembre al 28 settembre 2007.
La seconda rata di versamento annuale delle tasse accademiche e l’iscrizione al
secondo semestre per i Bienni di Specializzazione si effettuano dal 14 gennaio al 15
febbraio 2008.
Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contemporaneamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili.
Iscrizioni in ritardo: agli studenti che si iscrivono entro il 22 ottobre o entro il
29 febbraio è richiesta la compilazione di un modulo di domanda, il pagamento della tassa di mora stabilita dalle Autorità competenti e l’approvazione per iscritto del
Vice Preside.
Immatricolazione o prima iscrizione
Documenti richiesti:
1. Domanda d’iscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria.
2. Certificato di nascita in carta semplice oppure fotocopia di un documento di identità (passaporto se lo studente è straniero), l’originale del quale deve essere
esibito in Segreteria.
3. Titolo di studio in originale tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà universitarie nella propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore).
4. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue classiche e moderne richieste.
5. Quattro fotografie formato tessera, su fondo chiaro (sul retro scrivere in stampatello nome e cognome).
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informazioni
6. Nulla Osta del proprio Ordinario per sacerdoti, seminaristi, religiosi. Per i laici
si richiede una lettera commendatizia dell’Autorità ecclesiastica.
7. Iscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria, ai corsi opzionali, seminari, corsi
integrativi.
8. Per l’iscrizione degli studenti di nazionalità non italiana è richiesta la documentazione stabilita dalle normative dello Stato Italiano.
9. Agli studenti di lingua non italiana: per ottenere l’iscrizione è richiesto il superamento dell’esame di idoneità linguistica, scritto e orale, secondo le modalità
stabilite dalle Autorità della Sezione (CdS 06.03.91).
Rinnovo semestrale/annuale dell’iscrizione
1. Domanda di rinnovo dell’iscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria.
2. Iscrizione, mediante apposito modulo, ai corsi opzionali, seminari, corsi integrativi.
3. Comunicazione scritta di eventuale variazione del proprio stato di sacerdote,
chierico diocesano, religioso, laico.
4. Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti
delle tasse accademiche degli anni precedenti.
Prima iscrizione ai Bienni di specializzazione
1. Domanda d’iscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria.
2. Titolo di studio in originale tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà universitarie della propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore).
3. Titolo in originale di Baccalaureato in Teologia o documentazione degli studi
espletati nei singoli anni del sessennio filosofico-teologico (in questo ultimo caso si richiede l’attestato del superamento di un esame di ammissione, secondo le
modalità stabilite dalle Autorità della Sezione).
4. Attestato del curriculum del Quinquennio filosofico-teologico concluso con il
Baccalaureato (per gli studenti che non lo hanno svolto presso la Sezione S.
Luigi).
5. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue richieste.
6. Quattro fotografie formato tessera.
7. Lettera di presentazione delle competenti Autorità ecclesiastiche.
Gli studenti devono presentare all’approvazione del Vice Preside, all’atto
dell’iscrizione, la scheda del piano di studi semestrale, accettata e firmata dal relativo Direttore di settore.
La frequenza ai Bienni di specializzazione decorre unitariamente a partire dal
semestre di iscrizione.
18
informazioni
Rinnovo semestrale dell’iscrizione ai Bienni di specializzazione
1. Domanda di rinnovo, su modulo fornito dalla Segreteria.
2. Comunicazione scritta di eventuale variazione del proprio stato di sacerdote,
chierico diocesano, religioso, laico.
Gli studenti devono presentare all’approvazione del Vice Preside, all’atto del
rinnovo dell’iscrizione, la scheda del piano di studi semestrale, accettata e firmata
dal relativo Direttore di settore.
Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti
delle tasse accademiche dei semestri precedenti.
Iscrizione al terzo ciclo
Per accedere al terzo ciclo si richiede, oltre al titolo di Licenza in originale,
un’adeguata e documentata conoscenza delle lingue antiche e di almeno tre delle lingue moderne ritenute indispensabili dalle Autorità accademiche.
L’accoglimento della domanda di iscrizione, presentata al Vice Preside su modulo fornito dalla Segreteria, è condizionata all’effettiva possibilità di trovare un direttore di tesi nell’ambito del settore di specializzazione prescelto.
Si ritengono legittimamente iscritti al terzo ciclo gli studenti che hanno depositato in Segreteria il titolo e lo schema della dissertazione, approvati dal V. Preside,
e sono in regola con le tasse d’iscrizione.
Dalla data di iscrizione inizia la decorrenza dei due anni minimi richiesti per il
conseguimento del Dottorato (cf più avanti la normativa del terzo ciclo).
CORSI
1. Le discipline si distinguono in obbligatorie e opzionali. Le discipline obbligatorie, a loro volta, si distinguono in principali e complementari. I piani di studio dei vari cicli prevedono anche corsi tutoriali, dissertazioni, esercitazioni
scritte e seminari.
2. I seminari comportano un numero chiuso (normalmente non più di 10 partecipanti), al fine di rendere effettivo il metodo seminariale. I seminari minori (di 1
credit) si concludono con una indicazione di “rite frequentavit”, se svolti regolarmente. Il docente può conferire un voto a studenti che si siano particolarmente distinti nello svolgimento del seminario stesso. I seminari maggiori (di 2 o
più credit) comportano di norma un elaborato scritto, la cui valutazione concorre a determinare il voto del seminario. Questo elaborato è distinto dalla eventuale esercitazione scritta di filosofia o di teologia (cf n. 3).
3. A conclusione del biennio filosofico è prevista una esercitazione scritta di filosofia, concordata normalmente col docente del seminario maggiore. Essa dovrà
constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga. Nel triennio teologico, quando la prova
finale è il 1° modello, lo studente è tenuto a presentare una esercitazione scritta
di teologia, concordata con un docente. Essa dovrà constare orientativamente da
19
informazioni
un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute
per riga. Copia di questi due elaborati deve essere consegnata in Segreteria, entro i termini stabiliti.
4. A conclusione del triennio teologico è prevista, come alternativa al 1° modello,
una dissertazione o tesi, di almeno 60 cartelle dattiloscritte. Questa dissertazione
è sostitutiva dell’esercitazione scritta di teologia (cf n. 3).
5. Possono essere ammessi agli esami solo gli studenti regolarmente iscritti, che
abbiano partecipato ad almeno due terzi delle ore previste dai relativi corsi o
seminari e ne abbiano ottenuto dal docente l’attestazione firmata.
ESAMI
Esami di profitto
1. Tutti i corsi di insegnamento devono presentare, al termine del semestre o
dell’annualità, oltre alla attestazione di frequenza sul libretto accademico, una
valutazione positiva, attestata sullo statino fornito dalla Segreteria.
2. Il periodo di ritiro e di riconsegna degli statini da parte degli studenti viene indicato dalla Segreteria. Gli statini devono essere regolarmente compilati in
stampatello, con la corretta indicazione dei corsi, dei relativi docenti, della data,
dell’appello e dell’anno di frequenza.
L’accettazione delle iscrizioni agli esami è subordinata all’avvenuto versamento
delle tasse accademiche.
Gli statini vengono consegnati direttamente dalla Segreteria ai docenti: non sono ritenuti validi statini di sessioni precedenti.
Non sono accettate, salva autorizzazione scritta del Vice Preside, e solo per gravi motivi, iscrizioni agli esami oltre i termini di tempo stabiliti.
3. Le sessioni di esame sono indicate nel calendario accademico. La Segreteria fissa la data degli appelli: eventuali variazioni sono consentite solo da parte dei
docenti e con previo accordo con la Segreteria.
4. Il voto di un esame superato con esito positivo può essere ricusato una sola volta, o in sede di esame – il docente annoterà la ricusazione sullo statino – o in
Segreteria entro il termine della sessione. La ricusazione comporta la ripetizione
dell’esame.
5. La ripetizione di un esame non può avvenire entro la stessa sessione.
6. L’assenza ad un esame prenotato deve essere segnalata in Segreteria almeno tre
giorni prima dell’appello (esclusi sabato, domenica e giorni festivi). In caso di
assenza ingiustificata verrà applicata una penale.
7. Al termine della sessione gli studenti devono consegnare in Segreteria il libretto
accademico: il periodo di restituzione verrà indicato dalla Segreteria stessa.
8. Ripetizioni di esame ed esami in ritardo comportano il versamento (per ogni esame) della tassa stabilita dall’Autorità accademica. Sono considerati in ritardo
gli esami non espletati entro la sessione invernale dell’anno successivo a quello
in cui il corso è stato svolto.
20
informazioni
Esami finali
Gli esami finali possono essere sostenuti solo dopo il completo espletamento del
relativo ciclo di studi. Il testo del programma per l’esame finale di baccalaureato o
del modello di esame orale per la licenza è quello dell’anno accademico in corso
(CdS 13.05.92).
Per essere ammessi alla sessione di giugno occorre aver superato l’ultimo esame
entro e non oltre il venerdì della seconda settimana della sessione estiva di
esami.
1. Sessioni di esami finali, A.A. 2007-2008:
15 - 19 ottobre
10 - 14 dicembre
4 - 8 febbraio
10 - 14 marzo
12 - 16 maggio
16 - 20 giugno
2. Baccalaureato
Con decisione del CdS del 26.5.2004 vengono proposti alla scelta dello studente
due modelli di esame finale:
1° modello
Si richiede:
a) la partecipazione attiva ad un seminario (2 cr. al 1° semestre e 2 cr. al 2° semestre) avente per oggetto una categoria generale o una tematica principale della
teologia tenuto da tre docenti di area biblica, dogmatica e morale, di cui uno fa
da coordinatore;
b) una esercitazione scritta (20-30 pagine), conclusiva del seminario, come approfondimento di una delle prospettive trattate (biblica, dogmatica, morale), a scelta dello studente.
La valutazione dell’esame finale risulterà dalla media del curriculum del Quinquennio, dal voto sulla partecipazione attiva al seminario e sulla esercitazione scritta, data dai tre docenti.
2° modello
Si richiede in alternativa al seminario per l’esame finale (cf 1° modello):
a) un corso tutoriale di 2/3 cr., preparatorio alla dissertazione, da svolgere con il
docente scelto come tutor;
b) la dissertazione scritta di 60-100 pagine;
c) la discussione del lavoro scritto in Commissione con un’esame orale su una delle tre focalizzazioni tematiche o tesi (di carattere biblico, dogmatico e morale)
formulate dallo studente, d’intesa con il tutor, a partire dalla dissertazione stessa.
Per il 1° modello di esame finale, l’iscrizione ad uno dei seminari proposti dovrà avvenire entro la prima settimana di lezioni del 5° semestre.
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informazioni
L’esercitazione scritta, che dovrà constare orientativamente da un minimo di 20
a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga, deve essere
consegnata in 4 copie presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della
sessione di esami finali prescelta, unitamente al versamento delle tasse accademiche.
Per il 2° modello di esame finale, la prenotazione (su modulo fornito dalla Segreteria, unitamente al titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la
bibliografia essenziale, con la firma del docente che guiderà lo studente nel lavoro)
e l’indicazione del corso tutoriale di 2/3 cred. dovrà avvenire:
• entro la seconda settimana di lezioni del 5° semestre per gli studenti che intendono sostenere l’esame finale al termine della sessione estiva;
• 8 mesi prima delle date sopra indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esame.
Si ricorda che sono esclusi dal computo i mesi dell’interruzione estiva (luglio agosto).
La dissertazione dovrà constare orientativamente da un minimo di 60 a un massimo di 100 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga. Il testo finale rilegato, con la firma del docente e dello studente, deve essere consegnato in 4 copie
presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della sessione di esami finali
prescelta. Ad esso vanno allegati la segnalazione scritta delle tre focalizzazioni tematiche o tesi (di carattere biblico, dogmatico e morale) scelte e il versamento delle
tasse accademiche.
3. Licenza di specializzazione
Il titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essenziale, firmati dal docente che guiderà lo studente nella ricerca e dal Direttore di
Settore, devono essere consegnati in Segreteria entro l’ultima settimana del 3° semestre del Biennio per gli studenti che sostengono l’esame finale al termine della
sessione estiva; 6 mesi prima delle date precedentemente indicate, per gli studenti
che si avvalgono delle altre sessioni di esami. Si ricorda che sono esclusi dal computo i mesi dell’interruzione estiva (luglio - agosto).
La domanda di esame, su modulo apposito, e il testo finale rilegato della dissertazione, orientativamente da un minimo di 100 a un massimo di 200 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga, con la firma del docente e dello studente,
devono essere consegnati in quattro copie al Direttore di settore almeno un mese
prima della sessione di esami finali prescelta. Presso la Segreteria dovranno essere
effettuate la segnalazione scritta del modello di esame orale scelto e il versamento
delle tasse accademiche.
4. Tesi dottorale
Le informazioni sono contenute nella introduzione relativa al Dottorato in Teologia.
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informazioni
CERTIFICATI E DIPLOMI
–
Certificati e attestati: possono essere richiesti in Segreteria, mediante modulo
apposito e col versamento dei diritti stabiliti per l’anno in corso. L’intervallo
minimo per l’espletamento della richiesta è di 7 giorni.
–
Diplomi: al termine dei relativi corsi di studio e degli esami finali possono essere richiesti i diplomi di Studi Filosofici, di Baccalaureato in Teologia, di Anno
Pastorale, di Licenza Specializzata in Teologia.
Il diploma di Dottorato in Teologia viene rilasciato solo dopo la pubblicazione della tesi dottorale o di una sua parte, e la relativa consegna in Segreteria,
secondo le norme indicate. Subito dopo la difesa della tesi dottorale è possibile
richiedere un attestato di Laurea.
All’atto della domanda per i diplomi si richiede il versamento della tassa accademica in vigore: l’intervallo minimo per l’espletamento della richiesta è di
un mese.
Si ricorda che i Diplomi originali sono documenti non iterabili. Il ritiro può
avvenire solo da parte dello studente titolare o, in caso di necessità, mediante
delega nominale scritta e presentazione di un documento valido di
identità da parte della persona delegata.
INTERRUZIONI E STUDENTI FUORI CORSO
1. Sono considerati in situazione d’interruzione solo gli studenti che hanno comunicato per iscritto l’esigenza di interrompere momentaneamente il ciclo di studi.
L’accettazione della comunicazione è subordinata al placet del Vice Preside.
2. Per gli studenti appartenenti al Clero diocesano o a Congregazioni religiose è richiesta una comunicazione scritta da parte dei relativi Superiori. Tale comunicazione è richiesta anche al momento della successiva ripresa degli studi.
3. Uno studente iscritto come ordinario al 1° ciclo (istituzionale) viene considerato
fuori corso quando non consegue il Baccalaureato entro il 5° anno
dall’iscrizione. Le sessioni autunnale e invernale successive all’ultimo anno di
iscrizione ordinaria sono assimilate all’anno accademico precedente.
4. Uno studente iscritto come straordinario al 1° ciclo viene considerato fuori corso quando non conclude il curriculum entro i termini previsti dal suo piano di
studi. Le sessioni autunnale e invernale successive sono assimilate all’anno accademico precedente.
5. Uno studente iscritto come ordinario al 2° ciclo (Licenza) viene considerato fuori
corso quando non consegue il titolo accademico entro il 3° anno dall’iscrizione.
6. Uno studente iscritto come straordinario al 2° ciclo viene considerato fuori corso quando non conclude il curriculum entro i termini previsti dal suo piano di
studi. Le due sessioni di esami successive alla normale conclusione del curriculum sono assimilate al semestre precedente.
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informazioni
7. Uno studente iscritto al 3° ciclo (Dottorato) viene considerato decaduto quando
non ha discusso la tesi dottorale entro il 5° anno dall’iscrizione al Dottorato.
8. Agli studenti del 1° e 2° ciclo viene richiesto il rinnovo semestrale/annuale
dell’iscrizione anche durante i “periodi assimilati”.
Gli studenti fuori corso sono tenuti, all’atto del rinnovo dell’iscrizione per sostenere gli esami arretrati, al versamento delle tasse accademiche degli anni o dei
semestri pregressi, secondo le disposizioni delle Autorità accademiche (cf CdS
13.05.92). Sono inoltre tenuti al versamento delle tasse stabilite per gli esami “in ritardo”.
DECADENZA DEI CORSI
Ai fini del conseguimento dei Gradi Accademici di 1° e 2° ciclo, la Facoltà considera decaduti i corsi e i curricoli degli studenti che hanno superato i dieci anni di iscrizione fuori corso, salvo delibera del Consiglio di Sezione (CdF 17.03.1993).
RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI COMPIUTI ALTROVE
1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta
dalla S. Sede, può essere ammesso a continuarli, senza obbligo di ripetere gli
anni in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico
senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Statuti e dai programmi di questa Sezione.
2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla
Santa Sede, per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, sostenendo gli esami e le altre prove che le Autorità Accademiche determineranno dopo
aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato.
3. Il riconoscimento di discipline e di corsi, compiuti con successo nelle Università
civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi, viene determinato, caso per caso, dal Vice Preside, secondo le direttive stabilite dal Consiglio di Facoltà.
4. Nessuno può essere ammesso a sostenere gli esami o le altre prove prescritte per
il conseguimento di un grado accademico, senza una regolare partecipazione ai
corsi accademici, da stabilirsi caso per caso.
N.B. Il numero di c/c postale è 17647801 intestato a Pontificia Facoltà Teologica Italia Meridionale Sezione S. Luigi.
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informazioni
NOTA SUGLI EFFETTI CIVILI
DEI TITOLI ACCADEMICI RILASCIATI
I titoli accademici di Baccalaureato, Licenza e Dottorato in teologia rilasciati
dalla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sono di diritto pontificio.
Agli effetti civili hanno valore secondo i concordati e le legislazioni vigenti nei vari
Stati, e le norme particolari delle singole Università o Istituti Universitari.
In Italia, in forza del D.P.R. 2.2.1994 n. 175, art. 2, ad integrazione di quanto
già stabilito negli Accordi di revisione del Concordato (18.2.1984, art. 10, rat. Legge
25.3.1985 n. 121), per Teologia e Sacra Scrittura vale quanto segue:
«I titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline di cui all’art. 1,
conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a richiesta degli interessati, rispettivamente come diploma universitario e come laurea
con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, su conforme parere del Consiglio universitario nazionale. Il riconoscimento è disposto previo accertamento della parità della durata del corso di studi
seguito a quella prevista dall’ordinamento universitario italiano per i titoli accademici di equivalente livello; si dovrà anche accertare che l’interessato abbia sostenuto un numero di esami pari a non meno di 13 annualità
d’insegnamento per i titoli da riconoscere come diploma universitario, e pari a
non meno di 20 annualità d’insegnamento per i titoli da riconoscere come laurea.
Al predetto fine l’interessato dovrà produrre il titolo accademico conseguito,
corredato degli esami sostenuti, in copia rilasciata dalla Facoltà che lo ha conferito, autenticata dalla Santa Sede».
Rimangono inoltre invariate le precedenti disposizioni, che già prevedevano il
riconoscimento della validità dei Diplomi di Licenza e di Dottorato se vidimati dalle
competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili. Oltre a fregiarsi legittimamente del titolo di “Dottore”, essi consentono:
a) l’immatricolazione nelle Università e Istituti Universitari statali e liberi, salvi
sempre i poteri discrezionali dei singoli Consigli di Facoltà degli Atenei e Istituti Universitari;
b) l’esenzione da frequenze e l’abbreviazione dei corsi universitari, sempre a discrezione delle Autorità Accademiche;
c) l’abilitazione all’insegnamento nelle Scuole Medie di 1° grado, meramente private, o legalmente riconosciute, o pareggiate, dipendenti o meno da Enti Ecclesiastici o Religiosi.
N.B. – Tale riconoscimento viene concesso, mediante la Dichiarazione Ministeriale di Equipollenza al titolo statale, a coloro che hanno superato due esami
(di Italiano e di Storia civile) presso una Facoltà o Istituto Universitario statale o
libero (art. 7 del R.D. del 6.5.1925, n. 1084).
25
informazioni
d) l’ammissione ai Corsi-Esami di Stato per il conseguimento dell’abilitazione o
idoneità all’insegnamento nelle Scuole o Istituti, parificati o pareggiati, di
istruzione Media di 1° e 2° grado, dipendenti da Enti Ecclesiastici o Religiosi,
relativamente a quelle discipline per le quali sono richieste le Lauree in Lettere
o in Filosofia conseguite presso le Università statali o libere (art. 31 della legge
19.1.1942, n. 86);
e) l’esercizio provvisorio dell’insegnamento nelle Scuole di cui al punto d), in attesa del conseguimento delle corrispondenti abilitazioni (Nota Ministeriale del
5.12.1958 e successive estensioni: n. 411 del 10.11.1964; n. 498 del 29.11.1965;
n. 429 del 15.11.1966).
Per ottenere la vidimazione del Diploma si richiede una domanda da parte del
competente Superiore Ecclesiastico, in cui si specifichi l’uso che si intende fare del
Diploma. Le vidimazioni richieste per l’Italia sono, nell’ordine:
1.
2.
3.
4.
5.
Congregazione per l’Educazione Cattolica (P.zza Pio XII 3 – Roma).
Segreteria di Stato di Sua Santità (Palazzo Apostolico – Vaticano).
Nunziatura Apostolica in Italia (via Po 27 – Roma).
Prefettura di Roma/Uff. Legalizzazioni (via IV Novembre 119/A).
Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (P.le J.F. Kennedy 20 –
00144 Roma EUR).
ORARIO DI SEGRETERIA
Nei giorni di lezione
da lunedì a giovedì ore 8,45 – 11,45
venerdì ore 8,45 – 10,00
ORARIO DI BIBLIOTECA
9,00 – 18, 30 (venerdì 17, 30)
Sabato chiuso
26
informazioni
TASSE ACCADEMICHE ANNO 2007-2008
Quinquennio
Immatricolazione
Prima rata d’iscrizione (1° sem.)
Seconda rata d’iscrizione (2° sem.)
Fuori corso (tassa annuale)
Esame di Baccalaureato
Diploma di Studi Filosofici
Diploma di Baccalaureato
€ 200,00
450,00
450,00
350,00
80,00
45,00
80,00
Bienni di specializzazione
Immatricolazione
Iscrizione semestrale
Fuori corso (tassa annuale)
Esame di Licenza
Diploma di Licenza
200,00
600,00
350,00
250,00
150,00
Dottorato
Immatricolazione
Iscrizione al Terzo Ciclo
Esame di Laurea
Diploma di Dottorato
200,00
800,00
360,00
200,00
Uditori
Immatricolazione
Iscrizione semestrale
- (più) per ogni corso
- (più) per ogni esame
200,00
90,00
25,00
20,00
Anno pastorale
Immatricolazione - 1a/2a rata: cf Quinq.
Diploma di Anno pastorale
45,00
Diritti di Segreteria
Ripetizione o ritardo di esame
Assenza ingiustificata all’esame
Esame fuori sessione
Attestati
Attestati con punteggio
Tassa mora-iscrizione
Duplicati: - tesserini
- libretti
10,00
15,00
20,00
6,00
12,00
26,00
10,00
22,00
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informazioni
28
Parte Seconda
GLI STUDI
QUINQUENNIO ISTITUZIONALE (1° CICLO)
Nuovo piano di studi
Piano generale degli studi
Biennio filosofico
Triennio teologico
BIENNI PER LA LICENZA SPECIALIZZATA (2° CICLO)
Biennio in teologia biblica
Biennio in teologia fondamentale
Biennio in teologia dogmatica
Biennio in teologia della vita cristiana
DOTTORATO IN TEOLOGIA (3° CICLO)
ANNO PASTORALE (CICLO COMPLEMENTARE)
IL QUINQUENNIO ISTITUZIONALE
(1° ciclo)
NUOVO PIANO DI STUDI
(Approvato ad experimentum dal CdS 31.05.2000)
1. Impostazione generale
1.0. Il nuovo Piano di studi del Quinquennio si ispira a tre esigenze fondamentali:
a) unificare maggiormente la proposta dei contenuti, così da favorire un migliore
apprendimento e facilitare la sintesi al di dentro dell’attuale pluralismo filosofico-teologico;
b) rendere le didattiche più attive e appropriate, riducendo le lezioni cattedratiche e incrementando forme seminariali, gruppi di studio ecc.;
c) diminuire il numero dei corsi e degli esami.
1.1. Aree e corsi
1.1.1. Il Piano si struttura attualmente in 7 aree: 2 per il biennio filosofico e 5 per il
triennio teologico.
1.1.2. Con lo spostamento dei corsi di Storia della Chiesa nel triennio teologico (delibera del CdS del 26.5.2004) l’area storica resta sospesa. I corsi di Storia della filosofia vengono incorporati nell’area antropologica e i corsi di Storia della Chiesa in
quella cristologico-fondamentale.
1.1.3. Ogni area si suddivide in nuclei tematici e questi si esplicitano in temi principali e temi di approfondimento oppure in approfondimenti e integrazioni.
1.1.4. La strutturazione per nuclei tematici permette al Piano degli studi una discreta
flessibilità, perché consente diversi accorpamenti, e una più chiara visibilità del legame dei contenuti sia nei temi principali sia in quelli integrativi o di approfondimento.
1.1.5. Ogni area prevede un’introduzione generale in cui si spiegano i diversi nuclei
e il loro collegamento e un riepilogo finale. Ogni nucleo tematico a sua volta richiede un’introduzione specifica.
1.1.6. Uno o più nuclei tematici compongono un corso. Ogni corso costituito da più
nuclei tematici può essere svolto da uno o più docenti, secondo le esigenze della Sezione e le competenze specifiche, a giudizio del Vice Preside.
1.1.7. Un corso svolto da più docenti deve salvaguardare l’unità dei contenuti e i tipi
di didattica, decisi dal Piano e concretizzati dal gruppo stesso dei docenti della materia con il coordinatore della rispettiva area tematica.
31
nuovo piano di studi
1.2. I coordinatori
1.2.1. Il Vice Preside, come autorità responsabile dell’applicazione del Piano, nomina
un coordinatore per ogni area, previa consultazione dei docenti dell’area stessa.
1.2.2. I coordinatori sono scelti ordinariamente fra i docenti stabili, possibilmente
fra gli ordinari o gli straordinari, eccezionalmente fra gli associati. La durata del loro
incarico è di tre anni, rinnovabili con la medesima procedura della nomina.
1.2.3. Essi costituiscono un Consiglio consultivo del Vice Preside, che questi convoca quando lo riterrà utile per il coordinamento generale dell’insegnamento nel
Quinquennio o per le verifiche del Piano nel suo svolgimento.
1.2.4. Il coordinatore ha il compito di:
a) coordinare la didattica, attraverso incontri periodici con i docenti assegnati
all’area e incontri sia collettivi (di corso) che personali con gli studenti;
b) realizzare un raccordo con le altre aree, impegnate contemporaneamente nel semestre o nell’anno, così da utilizzare al meglio le possibilità di luoghi e di tempi
di cui la Sezione può disporre e favorire l’integrazione interdisciplinare;
c) coordinare la ricerca attraverso la struttura dei seminari permanenti esistenti o
da creare.
1.2.5. Il coordinatore, in caso di rilevanti divergenze con uno o più docenti della sua
area, a proposito dei contenuti, della didattica e delle verifiche, rimetterà la soluzione al giudizio del Vice Preside, il quale potrà avvalersi del consiglio degli altri coordinatori. A tale parere superiore può appellarsi autonomamente ogni docente
dell’area stessa.
1.2.6. Nel Consiglio dei coordinatori, avendo cura di sentire e riportare il parere degli studenti, ciascuno farà una relazione di bilancio annuale riguardante la programmazione e la verifica della propria area. Su tale base il Vice Preside farà al
Consiglio di Sezione un resoconto globale.
1.3. Didattica
1.3.1. Il Piano prevede forme diversificate di didattica: lezioni cattedratiche, seminari, gruppi di studio, di discussione e seminariali, assemblee di dibattito e di approfondimento, elaborati scritti, corsi tutoriali e semitutoriali.
1.3.2. Le lezioni cattedratiche indicano il senso generale dello studio in questione, il
metodo da seguire e i nodi o le categorie più importanti. Orientativamente esse non
dovrebbero superare il numero di ore assegnate all’insieme delle altre forme più attive di didattica. Fanno eccezione, per la loro indole specifica, i corsi esegeticoteologici, quelli storici, di Diritto canonico e di scienze umane, che possono svolgersi
in forma cattedratica per circa i due terzi dei credit complessivi assegnati.
1.3.3. I gruppi di studio sono finalizzati principalmente ad approfondire e assimilare
dei contenuti, specie in riferimento a un testo. I gruppi di discussione tendono in
32
nuovo piano di studi
particolare alla problematizzazione e al confronto di opinioni, soprattutto attraverso
una bibliografia, assumendo in tal caso la forma seminariale, o almeno seguendo dei
questionari di ricerca e di orientamento. Le assemblee di dibattito o di approfondimento tendono a scopi simili ai gruppi di discussione, ma si realizzano nell’ambito
dell’intera classe. Gli elaborati scritti mirano all’espressione chiara di alcuni punti
particolari della materia e possono coronare un lavoro di gruppo o assembleare da
parte del singolo studente, secondo i suoi personali interessi.
1.3.4. I corsi tutoriali richiedono elaborati scritti, letture di approfondimento e verifiche. Il corso semitutoriale esige la frequenza alle lezioni cattedratiche, un elaborato scritto di approfondimento personale e la verifica finale.
1.3.5. Per favorire un apprendimento proporzionato al tempo di studio degli studenti, i gruppi di studio o di discussione e seminariali
a) sono riservati ai corsi o ai nuclei tematici più ampi al di dentro di ciascuna area e vengono decisi dall’area stessa;
b) in ogni classe e contemporaneamente non se ne potranno svolgere più di due.
1.3.6. A queste forme di didattica si aggiungono
a) i seminari che le aree sono invitate a proporre al di dentro dei credit assegnati
a ciascuna di esse, utilizzando i temi di approfondimento;
b) un seminario maggiore che introduce l’esercitazione scritta di filosofia, un
seminario di sintesi che introduce l’esercitazione scritta di teologia.
1.4. Le verifiche
1.4.1. Le verifiche sono finali o “in itinere”. Le verifiche finali corrispondono al
numero dei corsi e si svolgono perciò alla fine del semestre per i corsi semestrali e
alla fine dell’anno per i corsi annuali. Per i corsi che si svolgono in tre semestri consecutivi la verifica finale può avvenire in due tempi.
1.4.2. Il contenuto dell’esame finale di ogni corso è costituito dalle parti esposte in
forma cattedratica e viene determinato dall’area, in base a criteri di essenzialità e su
proposta dei singoli docenti per la parte riguardante il proprio insegnamento. Possono essere riassunte in un tesario sintetico o in altre forme più idonee.
1.4.3. Gli esami finali dei corsi tenuti da più docenti si svolgono davanti a una commissione oppure, fatta salva l’unità di impostazione (cf sopra, 1.1.7), davanti a un
singolo docente, a giudizio del Vice Preside. Nel primo caso la valutazione si computa con la media dei voti espressi da ciascun commissario.
1.4.4. Le verifiche effettuate in itinere riguardano le parti di ciascun corso sviluppate
in forma diversa da quella cattedratica. Esse avvengono durante lo svolgimento del
corso stesso e non in momenti particolari intesi come esami. Queste verifiche riguardano sia i risultati dell’apprendimento, che l’impegno e la partecipazione attiva.
33
nuovo piano di studi
1.4.5. La valutazione finale di ciascun corso viene calcolata facendo la media tra la
votazione riguardante l’esame finale e tutte le altre verifiche effettuate in itinere.
1.4.6. La prova finale per il baccalaureato può avvenire secondo due modalità:
a) un seminario di sintesi, che richiede la partecipazione attiva e introduce
all’esercitazione scritta di teologia;
b) una dissertazione scritta o tesi, a norma degli Statuti Generali art. 30,7.
1.5. Norme di applicazione
1.5.1. Il Piano viene applicato con gradualità, a partire dall’anno accademico 20002001. Questa applicazione sarà integrale iniziando con il primo anno di filosofia,
così che nell’arco di 5 anni esso possa essere totalmente sperimentato. Nel frattempo
il Consiglio di Sezione potrà operare modifiche parziali, in punti particolari, quando
la sperimentazione lo richiedesse. Dopo questo periodo la Sezione dovrà rivederlo e
approvarlo definitivamente con le modifiche che l’esperienza avrà suggerito.
1.5.2. In tutti gli anni del quinquennio nei quali non entra in vigore nella sua integralità, il Piano viene applicato parzialmente. Restano i corsi, le verifiche, le didattiche e i contenuti del Piano precedente, ma i corsi e i relativi docenti si inseriscono
nelle aree, come previsto dal nuovo Piano e secondo la descrizione fatta nei punti
2.1.1, 2.2.2 e 2.2.3. Entrano in vigore anche le funzioni dei coordinatori, come previsto nel numero 1.2.1 della impostazione generale.
1.5.3. In questa fase di applicazione parziale le aree hanno il compito di:
a) favorire la collaborazione tra i docenti in vista di una migliore conoscenza dei
rispettivi insegnamenti, di una proposta più organica dei contenuti (evitando
anzitutto le ripetizioni) e di eventuali prospettive di ricerca;
b) promuovere e gestire, d’intesa con il Vice Preside, sperimentazioni didattiche
circostanziate e parziali, in previsione del nuovo Piano, tenendo conto
dell’utilità e delle possibilità concrete degli studenti.
34
nuovo piano di studi
2.1. IL BIENNIO FILOSOFICO
2.1.0. Premesse
2.1.1. Il biennio filosofico si articola in due aree tematiche: area epistemologicometafisica e area antropologica. Nell’area epistemologico-metafisica sono confluite
le seguenti discipline: Introduzione alla filosofia, Logica, Epistemologia, Metafisica,
Filosofia della natura, Ermeneutica, Estetica, Musica sacra, Arte sacra, Metodologia
e il Seminario maggiore. Nell’area antropologica confluiscono l’Antropologia filosofica, l’Etica generale e speciale, la Filosofia della religione e l’Introduzione alla
storia delle religioni, la Sociologia, la Psicologia, la Storia della filosofia e il Seminario maggiore.
2.1.2. L’Area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario, che
consente di legare insieme le tematiche delle discipline confluite nell’area; quella
antropologica si sviluppa attorno alla domanda “chi è l’uomo?” e coinvolge non solo le materie strettamente filosofiche, ma anche la Psicologia e la Sociologia.
2.1.3. I corsi di Storia della filosofia si propongono inoltre: a) di offrire agli studenti
un’adeguata contestualizzazione degli Autori, cui si fa riferimento anche nei corsi
sistematici; b) un contatto diretto con i testi, in cui si cristallizza il pensiero dei classici (lettura e commento di testi-chiave relativi alle diverse epoche); c) mostrare la
valenza speculativa dell’evento Cristo come storicamente si dispiega nelle diverse
figure teoretiche esaminate.
2.1.4. L’area epistemologico-metafisica e quella antropologica propongono ciascuna
un seminario maggiore di 4 credit, per introdurre gli studenti ad affrontare temi connessi con le problematiche delle rispettive aree. Tali temi possono essere ripresi e
sviluppati nella prevista esercitazione scritta di filosofia.
35
nuovo piano di studi
2.1.5. AREA EPISTEMOLOGICO - METAFISICA
Coordinatore: prof. Saturnino MURATORE
CORSI
NUCLEI TEMATICI
TEMI PRINCIPALI
APPROFONDIMENTI
Introduzione 1. Lettura problematica Introduzione generale Il difficile rapporto
del presente culturale
al biennio filosofico
fides/ratio
alla filosofia
Cr. 1
Metodologia
Cr. 1
Logica
Cr. 2
Epistemologia
Cr. 5
2. Quadro storico della
problematica
L’attuale frammentazione dei saperi
Dalla logica sillogistica alla
logica formale: i limiti
dei formalismi puri
2.1. I principali modelli interpretativi
del reale
2.2. I modelli
epistemologici
contemporanei
Temi di estetica e teorie Ebraismo e filosofia
della comunicazione
3. Il problema della verità
Variazioni della nozione
di natura
Estetica
Cr. 2
Musica sacra
Cr. 2
Arte sacra
4. Il dinamismo intenzio- La coscienza storica e la
Cr. 2
nale della coscienza coragione ermeneutica
me metafisica implicita
Ermeneutica
Cr. 2
Filosofia
della natura
Cr. 2
Filosofia
dell’essere
Cr. 6
5. La metafisica esplici- La koiné scientifica
e tecnologica
ta come integrazione
conoscitiva
6. Alla ricerca del Fondamento ultimo
Le nuove cosmologie
7. Il quadro metafisico
creazionista
Evoluzionismo
e creazionismo
8. Metafisica e teologia Responsabilità
per il creato
36
Le scienze cognitive:
il rapporto mente-corpo
Il problema del male
Seminario maggiore
Avvio dell’esercitazione
scritta
nuovo piano di studi
2.1.6. AREA ANTROPOLOGICA
Coordinatore: prof. Nunzio GALANTINO
CORSI
NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI
APPROFONDIMENTI
1. Fondamenti
Antropo- Costanti filosofiche A. Dall’ontologia sostanzialista
dell’universo
all’ontologia relazionale
epistemologici
logia
personale
B. Reciprocità (pericòresi, prosdell’antropologia
filosofica
simità e co-esistenza)
filosofica
C. Storicità, morte e futuro
2. La parabola
dell’uomo
anti-umanistica
D. Incarnazione (corpo-corporeità,
contemporanea.
impegno, presenza e azione)
E. Vocazione (libertà - trascendenza - interiorità)
Etica
Libertà incarnata e A. La dimensione morale della
responsabilità
persona
dell’essere per- B. L’essenza della moralità
sonale
C. Fondamento ontologico e
oggettività del valore morale
1. Originalità e specificità dell’esperienza morale
Temi e problemi
di etica sociale
3. Il dovere come
esigenza incondizionata di moralità
Storia e Trascendenza della A. Le scienze della religione
persona ed espe- B. La storia delle religioni
Filosofia
rienza del sacro C. La fenomenologia storica delle
della
religioni
religione
D. Fenomenologia dell’esperienza
religiosa
E. Ermeneutica dell’esperienza
religiosa
F. Fondamento ontologico-veritativo dell’esperienza religiosa
CR.
5
6
2. Fenomenologia
del valore morale
1. Le religioni
universali
2. Secolarizzazione
e nuove religioni
3. La questione
ermeneutica
4. Teologia filosofica e filosofia della
religione
8
1. Principali teorie
Psicologia Natura e struttura A. Natura della personalità
della personalità B. Attributi e processi dell’io
della personalità
psichica
C. Psicodinamica della personalità 2. Psicologia della
religione
3
Sociologia L’uomo nella vita A. Premesse storico-fenomenolo- 1. Mappa delle teosociale
giche
rie macro e microB. I concetti fondamentali della
sociologiche convita sociale
temporanee
C. Stratificazione e disuguaglianze 2. Sociologia della
sociali
religione
3
37
nuovo piano di studi
CORSI
NUCLEI TEMATICI
1. Lo spirito e il
Storia
pensiero
della filosofia anti- dell’antichità
pagana
ca e mee cristiana
dievale
2. Lo spirito e il
pensiero della
cristianità medievale
TEMI PRINCIPALI
A. Le origini della filosofia occidentale
B. Sviluppo e figure del pensiero
greco
C. Cristianesimo e filosofia
D. Sviluppo e figure del pensiero
medievale
APPROFONDIMENTI
Filosofia e religione
Filosofia e mitologia
Monografia: uno dei
grandi maestri
medievali
1. La modernità e A. Genesi della modernità occi- Monografie su autori
Storia
il suo pensiero
dentale
o testi del pensiero
della filomoderno e consofia mo- 2. Tra moderno e B. Sviluppo e figure del pensiero
postmodento: il
moderno
temporaneo
derna e
contemporaneo C. Sviluppo e figure del pensiero
contemcontemporaneo
poranea
38
CR.
6
6
nuovo piano di studi
2.2. IL TRIENNIO TEOLOGICO
2.2.0. Premesse
2.2.1. Le aree del triennio teologico, ad eccezione quella biblica, sono di tipo tematico.
2.2.2. L’area biblica si articola nei due corsi fondamentali di Antico Testamento
(comprendente AT/1 Pentateuco, AT/2 Profeti, AT/3 Sapienziali e altri scritti) e
Nuovo Testamento (comprendente NT/1 Sinottici e Atti, NT/2 Corpus paulinum,
NT/3 Corpus Johanneum), preceduti dai corsi complementari di Introduzione generale alla Bibbia e di Lingue (ebraico I-II e greco biblico).
2.2.2.1. Ciascuna parte dei due corsi biblici fondamentali, rispettando la pluralità dei
metodi e degli approcci, si propone di introdurre gli studenti a “saper leggere” un testo e comporta perciò un’introduzione critica, esemplificazioni esegetiche e linee di
teologia biblica. Non può esserci quindi sovrapposizione tra le parti dello stesso corso.
2.2.3. Le aree tematiche sono: l’area cristologico-fondamentale, l’antropologico-spirituale, l’ecclesiologico-sacramentale e la morale. Nell’area cristologico-fondamentale
confluiscono l’Introduzione alla teologia e la Patrologia, la Teologia fondamentale (Rivelazione, Tradizione e Ispirazione), la Cristologia, l’Unità e Trinità di Dio e la Storia
della Chiesa. L’area antropologico-spirituale comprende: l’Antropologia teologica, la
Grazia e le Virtù teologali, l’Escatologia e la Teologia spirituale. L’area ecclesiologico-sacramentale include l’Ecclesiologia e la Mariologia, la Liturgia, la Sacramentologia, il Diritto canonico, la Teologia pastorale e la Catechetica. L’area morale comprende la Morale fondamentale e la Morale speciale.
2.2.3.1. Ciascun nucleo tematico viene trattato in tre aspetti distinti e strutturati:
a) biblico
b) storico o storico-dogmatico
c) sistematico e proposte di teologia contemporanea.
2.2.3.2. L’area antropologico-spirituale intende integrare in profondità, pur nel rispetto delle diverse metodologie, i contenuti dogmatici e l’esperienza spirituale, che
diventa così non solo il culmine della riflessione teologica, ma anche una fonte di
ispirazione.
2.2.3.3. I corsi di Storia della Chiesa si propongono di: a) fornire agli studenti quadri di riferimento storico e storiografico per il futuro studio della teologia; b) offrire
un adeguato supporto allo studio delle discipline più propriamente positive; c) proporre una congrua metodologia per l’acquisizione di una consapevolezza critica in
ordine al superamento di luoghi comuni, anacronismi, facili generalizzazioni; d)
porre lo studente in rapporto con i vissuti della comunità credente nei diversi periodi.
39
nuovo piano di studi
2.2.4. AREA BIBLICA
Coordinatore: prof. Ettore FRANCO
CORSI
NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI
1. Linee essenziali di geografia, archeologia e storia
Introduzione 1. Ambiente
di Israele
generale alla
2. Testo
2.1. Formazione e trasmissione del testo (AT, NT,
Bibbia
Apocrifi)
2.2. Critica testuale (AT e NT)
3. Ermeneutica
3. Metodi, strumenti e sussidi
Antico
Testamento
40
CR.
3
AT/1: Pentateuco
1.1. I risultati della critica letteraria: composizione,
struttura e messaggio dei singoli libri
1.2. Gen 1-11, Es 19-20.24, Dt 6
1.3. Teologia delle tradizioni pentateucali
4
AT/2: Profeti
2.1. Storia dell’interpretazione e teologia ebraica
del profetismo; composizione, struttura e messaggio dei singoli libri (profeti anteriori e posteriori, compreso Dan e l’apocalittica)
2.2. Vocazione ed esistenza profetica; i canti del
Servo; la nuova alleanza
2.3. Teologia delle tradizioni profetiche
4
AT/3: Sapienziali e 3.1. La poesia ebraica e il libro dei Salmi: composialtri scritti
zione, struttura, generi letterari; la sapienza in
Israele: apporto critico di Giobbe e Qohelet;
scritti midrashici; ellenizzazione e libri dei
Maccabei
3.2. Esegesi, teologia e lettura cristiana di alcuni
Salmi
3.3. La giustizia di Dio in Giobbe; creazione, storia
e salvezza nel libro della Sapienza; immortalità e
risurrezione alle soglie dell’era cristiana
4
nuovo piano di studi
CORSI
Nuovo
Testamento
NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI
CR.
NT/1: Sinottici e
1.1. Storia della ricerca, origine, natura, interpre4
Atti
tazione, valore storico e teologico dei Vangeli
sinottici e degli Atti; struttura e teologia di
Mc, Mt, Lc-At
1.2. Esemplificazioni esegetiche della duplice e
della triplice tradizione
1.3. Cristologia dei Sinottici
NT/2: Corpus
Paulinum
2.1. Vita e opera di Paolo; autenticità, composizione, struttura e teologia delle singole lettere
2.2. La parola della croce e la risurrezione dai
morti; la giustizia di Dio; Cristo nuovo Adamo, la vita nello Spirito
2.3. Linee di teologia e di cristologia paoline
4
NT/3: Corpus
Johanneum
3.1. Sfondo culturale, composizione e struttura del
IV Vangelo, delle Lettere (1-3 Gv) e
dell’Apocalisse
3.2. Linee di cristologia ed ecclesiologia giovannea;
tematiche teologiche fondamentali
3.3. Esemplificazioni esegetiche
4
Greco classico
Corsi
complementaGreco biblico
ri
e propedeutici
Ebraico/1
Ebraico/2
4
3
2
3
41
nuovo piano di studi
2.2.5. AREA CRISTOLOGICO - FONDAMENTALE
Coordinatore: prof. Carlo GRECO
CORSI
NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI
APPROFONDIMENTI
Figure significative
Introduzione 1. Modelli storici di A. La teologia dei Padri
della Patrologia
alla teologia intellectus fidei B. La teologia medievale
e Patrologia 2. Oggetto e metodo C. La teologia nell’epoca moderna
della teologia si- D. La teologia nell’epoca constematica
temporanea
CR.
5
3. La rivelazione
Teologia
fondamentale
A. La rivelazione di Dio nella La rivelazione di Dio
creazione e nella storia
nelle religioni
B. La rivelazione in Gesù Cristo
(Singolarità di Gesù; la pienezza della rivelazione nel
mistero pasquale)
4. La credibilità A. La credibilità: problematica
della rivelazione
e criteri
B. Mediazione dell’universalità
della rivelazione e sua fondazione teologica
5. Rivelazione e A. Rivelazione, tradizione e
1. Tradizione viva e
tradizione
Scrittura (Ispirazione e
sensus fidelium
canone biblico)
2. La tradizione nel
B. Tradizione e magistero
dibattito ecumenico
C. Il dogma e il concetto di
sviluppo dogmatico
7
L’ebreo Gesù
Cristologia 6. Il Dio di Gesù A. Unicità di Dio
Cristo
B. Il Padre di Gesù Cristo
e Trinità
7. Cristologia
A. L’evento dello Spirito dai profeti La fede di Gesù
pneumatologica all’avvento del Regno di Dio
B. Lo Spirito Santo nell’evento
di Cristo
8. Soteriologia
A. La passione e morte di Gesù Solidarietà e univercristologica
Cristo
salità della salvezB. Significato soteriologico ed
za in Gesù Cristo
escatologico di Gesù risorto
9. Gesù, il Cristo, A. Preesistenza di Cristo e In- I titoli cristologici
Figlio incarnato carnazione
B. La persona di Cristo
10. Lo Spirito, do- L’evento dello Spirito fino alla Spirito di Dio
no del Risorto
Parusia
Spirito di Cristo
11. La comunione A. Teologia trinitaria e cristologia
della Trinità B. Modelli di teologia trinitaria
8
42
nuovo piano di studi
CORSI
NUCLEI TEMATICI
Storia della 1. Genesi, diffusione e struttuChiesa
ra del Cristiaantica e
nesimo antico
medievale
2. Occidente latino e germanico. Inculturazione, istituzioni
3. Sviluppi e crisi
dell’universalismo
TEMI PRINCIPALI
A. Rapporti CristianesimoImpero
B. Cristianesimo, ellenismo e
giudaismo
C. Migrazioni germaniche ed
evangelizzazione
D. Respublica christiana
E. Riforma gregoriana
F. Teocrazia medievale
APPROFONDIMENTI CR.
Archeologia cristiana 5
Chiesa e totalitarismi
Storia della 1. Riforma e con- A. L’età dell’assolutismo
troriforma
B. Giansenismo e Gallicanesimo
Chiesa
C. La questione romana
moderna e 2. La Chiesa
nell’età dei lu- D. Il Sillabo e il Vaticano I
contempomi
E. La questione sociale
ranea
3. La Chiesa
F. Il modernismo
nell’Ottocento G. La Chiesa e i conflitti mon4. La Chiesa nel
diali
Novecento
H. Il Vaticano II e il postconcilio
4
43
nuovo piano di studi
2.2.6. AREA ANTROPOLOGICO - SPIRITUALE
Coordinatore: prof. Giuseppe MANCA
CORSI
NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI
APPROFONDIMENTI
La creazione tra
Antropo- 1. L’uomo creatura A. Teologia della creazione
B. Unità dell’uomo (anima-corpo;
scienza e cultura
logia teouomo-donna)
logica
C. L’uomo come persona
D. L’uomo immagine di Dio
Grazia
Virtù
teologali
Escatologia
Teologia
spirituale
2. L’uomo figlio
di Dio
A. La grazia originale
B. Inabitazione della Trinità
e figliolanza divina
La figliolanza divina
in differenti modelli teologici
contemporanei
3. L’uomo come
libertà liberata
A. Situazione di peccato (originale, Figliolanza divina
personale e sociale)
e libertà nel conB. Libertà e grazia (giustificazione,
fronto con modelli
elezione e predestinazione, voculturali dell’Italia
lontà salvifica universale)
meridionale
CR.
3
5
4. La vita dei figli A. Distinzione e unità nella vita teo- Speranza cristiana e
di Dio nella fede,
logale di fede, speranza e carità
speranze intramondane
speranza e carità B. Vita teologale e impegno nel
mondo
44
5. Il compimento A. L’uomo tra storia ed eschaton Immortalità e risurredella figliolanza
(Regno, Parusia, Morte, Giudizione nella teologia
divina e della
zio, Purificazione)
contemporanea
libertà
B. Eschaton e possibilità di fallimento (vita-morte eterna)
2
6. La vita spirituale A. La vita spirituale come esperienza della grazia
B. Dinamica verso la santità
2
La mistica
nuovo piano di studi
2.2.7. AREA ECCLESIOLOGICO - SACRAMENTALE
Coordinatore: prof. Orazio F. PIAZZA
CORSI
NUCLEI TEMATICI
Ecclesio- 1. Identità originaria della Chiesa
logia e
Mariologia
2. Struttura della
Chiesa
TEMI PRINCIPALI
APPROFONDIMENTI
A. Origine e natura teandrica
Modelli di rapporto
B. Proprietà costitutive della Chiesa
Chiesa-mondo
A. La gerarchia
B. I fedeli laici
C. La vita consacrata
3. Maria nel mi- A. La madre di Dio nel rapporto
stero di Cristo e
con Cristo e con la Chiesa
della Chiesa
B. I dogmi mariani
Liturgia 4. La liturgia della A. Teologia del culto: simbolo e
Chiesa
rito, parola e memoriale; liture Sacragia e storia salvifica
menB. Struttura della celebrazione
tologia
CR.
5
Il dialogo ecumenico
Indole escatologica
della Chiesa
Culto mariano
e pietà popolare
Celebrare nel tempo
e nello spazio
3
5. I sacramenti
A. La dinamica teologica nell’eco- Il magistero della lex
dell’iniziazione
nomia sacramentale
orandi
cristiana
B. Il battesimo e la confermazione Proposte alternative
C. L’eucaristia
circa la genesi e la
struttura della preghiera eucaristica
5
6. I sacramenti
A. Riconciliazione e penitenza
della guarigione B. Unzione degli infermi
Dottrina delle
indulgenze
2
7. I sacramenti del A. Il ministero ordinato nella Chiesa
servizio della
B. Il matrimonio
comunione
Le preghiere
di ordinazione
2
Cultura del Mezzogiorno e teologia
del matrimonio
45
nuovo piano di studi
CORSI
NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI
8. Il diritto nella A. I fedeli laici
Diritto
Chiesa
B. I fedeli nel ministero sacro o
canonico
chierici
C. I fedeli nella vita consacrata
9. Funzioni
e potestà nel
popolo di Dio
Teologia 10. Teologia
pastorale
pastorale
46
APPROFONDIMENTI
L’associazione dei
fedeli
CR.
5
A. Funzione e potestà di santificare Gli organi di goverB. Funzione e potestà di insegnare
no della Chiesa
C. Funzione e potestà di governare
universale e delle
chiese particolari
A. Questione epistemologica
B. Modelli di teologia pastorale,
specialmente in area italiana
C. I soggetti dell’azione pastorale
2
11. Pastorale
giovanile
Progetti e prospettive di pastorale L’insegnamento
giovanile, specialmente
della religione
nell’Italia meridionale
nelle scuole
1
12. Catechetica
A. Servizio della Parola e educazione alla fede
B. Contenuto, fonti, soggetto e linguaggio della catechesi
1
nuovo piano di studi
2.2.8. AREA MORALE
Coordinatore: prof. Donatella ABIGNENTE
CORSI
NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI
APPROFONDIMENTI CR.
1. Carattere specifi5
Morale 1. Questioni fonda- A. Carattere originario del fenotive di un’etica
meno morale
co della morale
fondaB. Intelligenza nella fede dell’escristiana
mentale e teologica
perienza e della conoscenza mo- 2. Dialogo come virtù
generale
rale
C. Intelligenza dell’ethos e dell’etica
2. Principi etici
generali alla
luce della fede
cristiana
Morale
speciale
A. Norme morali: origine, signifi- 1. Storicità delle
cato, valore e trasmissione
norme e pluraliB. Rapporto fra moralità personale e smo culturale
opzioni concrete, tra dimensione 2. Persona e struttusoggettiva e l’oggettività
razione della conC. Il peccato, la conversione, la vita vivenza umana
cristiana
3. Etica della vita A. La virtù della religione
religiosa
B. Culto e morale
Religione ed evoluzione della religiosità nell’Italia
meridionale
2
4. Morale della
vita fisica
A. La difesa della vita
Razionalità morale
B. Problematiche morali della vita
e biotecnologie
sessuale e coniugale
C. Temi di bioetica (aborto, eutanasia, trattamento dei malati
terminali)
4
5. Morale della
vita sociale
A. I principi etici dell’agire sociale 1. Diritti umani
(sussidiarietà e solidarietà)
2. Legalità, sviluppo
B. Le virtù sociali: giustizia, carità, e occupazione nel
verità
meridione d’Italia
C. Coscienza etica e istituzioni politico-economiche
5
47
nuovo piano di studi
PIANO GENERALE DEI CORSI
BIENNIO FILOSOFICO
I ANNO
1° Sem.
2° Sem.
1.
2.
3.
4.
5.
Area epistemologico-metafisica/1
Introduzione alla filosofia
Logica
Epistemologia/1
Metodologia
Estetica
6.
7.
8.
–
Area antropologica
Psicologia
Sociologia
Storia della filosofia antica
Integrazione linguistica
Area epistemologico-metafisica/2
– Epistemologia/2
9. Filosofia dell’essere/1
10. Musica sacra
11.
12.
13.
–
Area antropologica
Antropologia filosofica
Storia della filosofia patristica e medievale
Seminario maggiore
Integrazione linguistica
credit
1
2
2
1
2
3
3
3
——
17
3
4
2
5
3
2
——
19
II ANNO
3° Sem.
Area epistemologico-metafisica/3
– Filosofia dell’essere/2
14. Filosofia della natura
15. Ermeneutica
16.
17.
18.
–
–
48
Area antropologica
Etica generale
Storia delle religioni
Storia della filosofia moderna
Seminario maggiore
Integrazione linguistica
2
2
2
4
3
3
2
——
18
nuovo piano di studi
4° Sem.
Area epistemologico-metafisica/4
19. Arte sacra
credit
2
Area antropologica
20. Etica speciale
21. Filosofia della religione
22. Storia della filosofia contemporanea
2
5
3
Area biblica
23. Introduzione alla Scrittura
3
Area cristologico-fondamentale
24. Introduzione alla teologia
2
– Integrazione linguistica
——
17
Corsi integrativi
25.
26.
27.
28.
Lingua latina
Lingua greca
Lingua tedesca
Lingua inglese
4
4
4
4
49
nuovo piano di studi
TRIENNIO TEOLOGICO
I ANNO
1° Sem.
Area biblica
1. AT/1: Pentateuco
2. NT/1: Sinottici-Atti
3. Greco biblico
4. Ebraico/1
4
4
2
2
Area cristologico-fondamentale
5. Teologia fondamentale
6. Tradizione e ispirazione
7. Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana
2° Sem.
credit
Area biblica
8. AT/2: Profeti
9. NT/2: Corpus Paulinum
10. Ebraico/2
5
2
3
——
22
4
4
2
Area cristologico-fondamentale
11. Patrologia
12. Cristologia
13. Storia della Chiesa medievale
3
5
2
——
20
II ANNO
3° Sem.
Area biblica
14. AT/3: Sapienziali e altri Scritti
15. NT/3: Corpus Johanneum
4
4
Area cristologico-fondamentale
16. Trinità
17. Storia della Chiesa moderna
3
2
Area antropologico-spirituale
18. Antropologia teologica
50
3
——
16
nuovo piano di studi
credit
4° Sem.
Area antropologico-spirituale
19. Grazia e virtù teologali
20. Escatologia
21. Teologia spirituale
5
2
2
Area ecclesiologico-sacramentale
22. Ecclesiologia e mariologia
5
Area morale
23. Teologia morale fondamentale e generale
5
Area cristologico-fondamentale
24. Storia della Chiesa contemporanea
2
——
21
III ANNO
5° Sem.
Area ecclesiologico-sacramentale
25. Sacramentologia generale. Battesimo-Cresima-Eucarestia
26. Liturgia
27. Diritto canonico/1
Area morale
28. Teologia morale speciale/1: vita religiosa
29. Teologia morale speciale/2: vita fisica
30. Seminario per l’esame finale/1
6° Sem.
Area ecclesiologico-sacramentale
31. Penitenza e Unzione
32. Ordine e Matrimonio
33. Teologia pastorale
34. Diritto canonico/2
Area morale
35. Teologia morale speciale/3: vita sociale
– Seminario per l’esame finale/2
– Tesi/esercitazione scritta
5
3
3
2
4
2
——
19
2
2
4
2
5
2
——
17
51
biennio filosofico
IL BIENNIO FILOSOFICO
Il piano di studi della Sezione S. Luigi struttura il quinquennio istituzionale in
un biennio filosofico e un triennio teologico. Questa distinzione ha carattere pedagogico in quanto mira a far acquisire allo studente quegli atteggiamenti e quelle conoscenze che consentono di affrontare in profondità le tematiche teologiche. La distinzione intende, inoltre, rispettare l’autonomia metodologica delle due aree disciplinari: filosofica e teologica.
Ma “distinzione” non significa separazione o estraneità di discorso. Infatti, se
l’itinerario filosofico può anche essere perseguito per se stesso, pure non è tale da
esaurire la problematica di chi vive e vuol vivere un’esperienza di fede. Per il credente c’è sempre l’esigenza di far confluire il discorso filosofico nell’ambito più vasto e specifico del suo concreto orizzonte di esistenza. Proprio per questo, egli troverà profondamente inadeguata ogni impostazione che si presenti chiusa alla trascendenza o implicante una dicotomia insuperabile tra visione filosofica e visione di
fede. In questa prospettiva, sia in ambito storico che teoretico, gli studenti verranno
messi in condizione di cogliere e approfondire la rilevanza filosofica dell’evento
Cristo, in modo da potersi rapportare alla parabola del pensiero occidentale senza
complessi di inferiorità o cedimenti alle mode filosofiche ricorrenti.
Per parte sua la teologia avverte, oggi non meno che in passato, l’esigenza di un
autentico pensiero filosofico, connesso all’urgenza di dover rendere ragione della
fede e dei suoi contenuti all’interno di un contesto culturale pluralistico e secolarizzato. Da questo punto di vista, quello cioè della necessità di integrare teologia e filosofia, l’esempio della scolastica medievale e di S. Tommaso resta sempre attuale (cf
Fides et ratio, n. 78).
Il principale obiettivo, cui mira la formazione filosofica, è, comunque, il raggiungimento dell’autonomia critica. Tale autonomia è tutt’altro che un dato originario: essa rappresenta un livello di maturazione della persona, che si raggiunge attraverso la riflessione e opportune decisioni. Il biennio filosofico intende favorire questa maturazione proponendo un duplice itinerario:
1. attraverso una ripresa e un approfondimento della storia della filosofia. È, infatti, accostandosi al pensiero di quegli Autori che sono stati in larga misura i
maestri e gli artefici della cultura occidentale, che si ha modo di acquisire i riferimenti culturali indispensabili per il maturarsi di una coscienza critica, pienamente consapevole di sé, dei propri limiti e delle proprie possibilità;
2. affrontando direttamente quei problemi che stanno al centro di ogni autentica e seria riflessione.
Ovviamente, non si pretende che nel breve spazio di un biennio lo studente possa giungere ad elaborare una compiuta filosofia. Gli insegnamenti storici e teoretici
hanno tuttavia il compito di iniziare a questo e rendere così concretamente possibile
una ripresa e un approfondimento delle stesse tematiche filosofiche da parte della
teologia.
52
biennio filosofico
Il nuovo piano di studi struttura il biennio filosofico in due grandi aree tematiche:
1) l’area epistemologico-metafisica;
2) l’area antropologica.
L’intero arco formativo del quinquennio istituzionale giustifica, inoltre, la presenza, nel piano di studi del biennio filosofico, di insegnamenti complementari quali
l’Introduzione alla storia delle religioni, la Psicologia, la Sociologia, l’Ermeneutica, il Corso introduttivo alla S. Scrittura. Lo stesso dicasi per i corsi integrativi
di lingue classiche (greco e latino) e moderne (inglese e tedesco). Un contributo
concreto all’acquisizione di un proprio metodo e degli strumenti più idonei allo studio e alla ricerca in ambito filosofico e teologico viene offerto, nell’ambito della
prima area tematica, dall’insegnamento di Metodologia.
Nel biennio filosofico lo studente è tenuto a comporre e discutere l’esercitazione
scritta di filosofia, da presentarsi entro il mese di aprile del quarto semestre. Il tema
dell’esercitazione verrà introdotto da un seminario maggiore che si distende per due
semestri. Per gli studenti ordinari il biennio filosofico si conclude col conferimento del
Diploma di Studi Filosofici, previsto dagli Statuti Generali (art. 33,1).
53
biennio filosofico
QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO FILOSOFICO
ANNO ACCADEMICO 2007-2008
I ANNO
1° Sem. 1. Area epistemologico-metafisica/1
Introduzione alla filosofia (A. Trupiano)
Logica (G. Piccolo)
Epistemologia/1 (A. Trupiano)
Metodologia (A. Mastantuono)
Estetica (L. Moscato)
2.
3.
4.
–
Area antropologica
Psicologia (C. Di Filippo)
Sociologia (G. Di Gennaro)
Storia della filosofia antica (A. Orazzo)
Integrazione linguistica
2° Sem. 5. Area epistemologico-metafisica/2
Epistemologia/2 (A. Trupiano)
Filosofia dell’essere/1 (S. Muratore)
6. Musica sacra (V. De Gregorio)
7.
8.
–
–
Area antropologica
Antropologia filosofica (N. Galantino)
Storia della filosofia patristica e medievale (A. Orazzo)
Seminario maggiore
Integrazione linguistica
credit ECTS
1
2
2
1
2
2
3
3
2
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3
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2
5
6
3
5
3
2
8
5
3
—— ——
19
30
II ANNO
3° Sem. 9. Area epistemologico-metafisica/3
Filosofia dell’essere/2 (S. Muratore)
Filosofia della natura (S. Ferraro)
Ermeneutica (A. Trupiano)
Area antropologica
10. Etica generale (G. De Simone)
11. Storia delle religioni (G. De Simone - G. Palummieri)
12. Storia della filosofia moderna
(E. D’Antuono - G. Attademo)
– Seminario maggiore
– Integrazione linguistica
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2
2
2
3
3
3
4
3
3
6
5
5
2
3
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28
biennio filosofico
4° Sem.
Area epistemologico-metafisica/4
13. Arte sacra (G. Agnisola)
credit ECTS
2
3
2
5
3
3
8
5
Area biblica
17. Introduzione alla Scrittura (E. Salvatore)
3
5
Area cristologico-fondamentale
18. Introduzione alla teologia (C. Greco - M. Canadè)
2
3
Area antropologica
14. Etica speciale (G. Parnofiello)
15. Filosofia della religione (G. De Simone)
16. Storia della filosofia contemporanea
(E. D’Antuono - G. Attademo)
– Integrazione linguistica
—— ——
17
27
Seminari maggiori
19.1. "Uno solo è il vostro maestro...": i processi di apprendimento da Agostino a
Platone (A. Trupiano - G. Piccolo)
19.2. Fede e laicità: prospettive per un dialogo interreligioso
(G. De Simone - G. Palummieri)
Corsi integrativi
20.
21.
22.
23.
Lingua latina (L. Tommaselli)
Lingua greca (L. Tommaselli)
Lingua tedesca (A. Patauner)
Lingua inglese (L. Malocco)
4
4
4
4
6
6
6
6
55
biennio filosofico
DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI
PRIMO ANNO
1. AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA
(8 ore sett., 1° sem.: S. MURATORE - A. TRUPIANO L. MOSCATO - A. MASTANTUONO - G. PICCOLO)
L’area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario, che si
distende per tre semestri e mira a legare insieme le tematiche delle discipline confluite nell’area, con una strategia che comporta: 1) un’introduzione generale
all’intero percorso; 2) l’illustrazione di alcuni nuclei tematici in sequenze molto
compatte di lezioni, seguite da gruppi di studio/discussione per l’appropriazione dei
principali temi (anche attraverso brevi scritti); 3) un certo numero di approfondimenti e, per quanti sceglieranno quest’area, 4) un elaborato scritto, di circa trenta
pagine, introdotto dal seminario maggiore.
Nel primo semestre, dopo l’introduzione generale, tematica e metodologica,
vengono proposti i primi due nuclei tematici concernenti: a) una lettura problematica del presente culturale; b) un quadro storico sintetico dei principali modelli interpretativi del reale. Vengono trattati, inoltre, i problemi relativi a: 1) l’attuale preoccupante frammentazione dei saperi; 2) il rapporto fides/ratio; 3) la moderna koiné
scientifica e tecnologica. Contemporaneamente gli studenti vengono introdotti allo
studio della logica, attraverso la presentazione del suo sviluppo storico e allo studio
di temi di estetica in quanto connessi con la problematica epistemologico-metafisica.
TESTI E SUSSIDI
GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. I rapporti tra fede e ragione, Roma 1998; S. MURATORE (ed.),
Teologia e filosofia. Alla ricerca di un nuovo rapporto, AVE, Roma 1990; ID. (ed.), Teologia e
formazione teologica. Problemi e prospettive, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; J. ORTEGA
Y GASSET, Cos’è filosofia, Marietti, Genova 1994; E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee
e la fenomenologia trascendentale, Il Saggiatore, Milano 1983; H.G. GADAMER, La ragione
nell’età della scienza, Il Melangolo, Genova 1999; E. AGAZZI - F. MINAZZI - L. GEYMONAT,
Filosofia, scienza e verità, Rusconi, Milano 1989; S. MURATORE, Intelligentia et esse. La dottrina tomista del conoscere, D’Auria, Napoli 1984; L. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Manuale di metodologia. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinare, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; P. SIMONDO, L’alba della logica, SEI, Torino 1976; I.M. COPI - C. COHEN,
Introduzione alla logica, Il Mulino, Bologna 1997; E. AGAZZI, La logica simbolica, La Scuola,
Brescia 19904; AA.VV., Momenti e problemi di Storia dell’Estetica, Marzorati, Milano 1959;
L. MOSCATO ESPOSITO, Immagini. Corso di estetica, Napoli 2001. Dispense dei Professori.
56
biennio filosofico
AREA ANTROPOLOGICA
2. PSICOLOGIA
(3 ore sett., 1° sem.: C. DI FILIPPO)
Scopo: il corso intende introdurre allo studio della personalità in prospettiva interdisciplinare.
Argomenti: livelli della vita psichica. Dinamiche emotivo e razionali. L’Io e le
sue strutture. Attributi dell’Io: valori, bisogni, atteggiamenti. Processi dell’Io: percezione, difese, apprendimento, motivazione conscia e inconscia. Personalità ed esperienza religiosa.
A partire dall’analisi di alcuni contributi significativi la parte seminariale cercherà di favorire un avvicinamento alla psicologia dell’esperienza religiosa soprattutto da parte di giovani in ricerca ed educatori.
TESTI E SUSSIDI
A. CENCINI - A. MANENTI, Psicologia e formazione. Strutture e dinamismi, EDB, Bologna
1985; A.M. RAVAGLIOLI, Psicologia, Piemme, Casale Monferrato 19922; L.M. RULLA, Antropologia della vocazione cristiana. I. Basi interdisciplinari, Piemme, Casale Monferrato
1985; F. IMODA, Sviluppo umano psicologia e mistero, Piemme, Casale Monferrato 1993;
C.S. HALL - G. LINDZEY, Teorie della personalità, Boringhieri, Torino 1973.
Per la parte seminariale: N. DAL MOLIN, Verso il blu. Lineamenti di psicologia della religione, EMP, Padova 1995; G. SOVERNIGO, Religione e persona. Psicologia dell’esperienza religiosa, EDB, Bologna 1990; DON S. BROWING, «La psicologia può evitare la religione? Dovrebbe farlo?», in F. IMODA (a cura di), Antropologia interdisciplinare e formazione, EDB,
Bologna 1997, 57-74.
3. SOCIOLOGIA
(3 ore sett., 1° sem.: G. DI GENNARO)
Il corso offrirà gli elementi fondamentali di conoscenza della formazione delle
società umane attraverso l’assunzione e l’approfondimento delle elementari categorie concettuali che definiscono e spiegano le forme attraverso cui si realizzano le istituzioni, i gruppi sociali, l’interazione sociale, le regole e i processi sociali che caratterizzano e hanno scandito le trasformazioni delle società e reso più complessa
quella contemporanea. Con attenzione alla dimensione teorico-concettuale dell’analisi sociologica, si forniranno le nozioni e le varie interpretazioni maturate nel corso
della storia della disciplina e che rimandano alle tradizioni teoriche classiche e contemporanee, con particolare attenzione anche al fenomeno religioso sia considerando gli elementi strutturali che ne determinano la persistenza, sia processuali che ne
configurano le modificazioni.
Inoltre un’altra parte del corso sarà dedicata alle principali teorie sociologiche
che configurano il contributo dei classici e dei contemporanei per spiegare la vita
57
biennio filosofico
sociale e il funzionamento della società. Con attenzione ai modelli macro e micro
così come sono andati formandosi in quella che oggi risulta essere il contributo della
sociologia alla conoscenza della realtà sociale, saranno tracciati i legami tra i vari
modelli teorici e le altre scienze umane (filosofia, economia, antropologia, storia,
psicologia) collocando le differenti prospettive teoriche all’interno delle diverse tradizioni storico-culturali. Per permettere una migliore comprensione degli elementi
che caratterizzano l’attuale dibattito sociologico, spazio sarà dato ai più recenti contributi di autori quali Giddens, Beck, Elster, Boudon.
TESTI E SUSSIDI
H. REIMANN, Introduzione alla sociologia. Concetti fondamentali, Il Mulino, Bologna 2000;
R.A. WALLACE - A. WOLF, La teoria sociologica contemporanea, Il Mulino, Bologna 2000,
pp. 434 (escluso capp. 8 e 9); G. DI GENNARO, «Secolarizzazione/desecolarizzazione: ovvero
il problema della modernità», in A. MILANO (a cura di), La secolarizzazione in Italia nella seconda metà del Novecento. Bilanci e prospettive, La Morcelliana, Brescia 2006. Ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali saranno forniti durante il corso.
4. STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
(3 ore sett., 1° sem: A. ORAZZO)
Il corso intende percorrere la storia del pensiero dell’antichità greco-romana,
collocando le tematiche nel contesto storico e culturale del loro tempo. Sarà privilegiata un’ottica che tende a far emergere il valore di praeparatio evangelica del pensiero antico, in vista degli sviluppi e della “novità” di cui il messaggio cristiano sarà
portatore anche dal punto di vista strettamente filosofico.
Nella parte seminariale, attraverso il lavoro di gruppo, gli studenti saranno posti
a contatto diretto con i testi più significativi delle epoche e degli Autori, e avranno
la possibilità di elaborare, in forma critica e dialogica, una propria visione delle problematiche affrontate.
TESTI E SUSSIDI
G. REALE, Il pensiero antico, Vita e Pensiero, Milano 2001; ID. - D. ANTISERI - M. BALDINI,
Antologia filosofica. I. Antichità e Medioevo, La Scuola, Brescia 1995; H. KRÄMER, Platone
e i fondamenti della metafisica, Vita e Pensiero, Milano 1982; K. GAISER, Platone come scrittore filosofico. Saggi sull’ermeneutica dei dialoghi platonici; PLATONE, Fedone, a cura di G.
REALE, Rusconi, Milano 1997; ARISTOTELE, Metafisica, a cura di G. REALE, Milano 1998.
5. AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA
(7 ore sett., 2° sem.: S. MURATORE - A. TRUPIANO)
Nel secondo semestre la proposta teoretica dell’area epistemologico-metafisica
concerne la possibilità di un discorso integrato nei confronti dell’universo
dell’esperienza. Dopo un veloce itinerario storico sia epistemologico che metafisico,
58
biennio filosofico
questo obiettivo viene perseguito attraverso un processo di autoappropriazione delle
fondamentali strutture operative della soggettività interrogante (= metafisica latente) e
la formulazione di un teorema epistemologico, col quale si prende posizione nei confronti del problema dell’oggettività/verità del conoscere umano, in riferimento a recenti impostazioni epistemologiche del Novecento.
TESTI E SUSSIDI
Dispense dei Professori. S. MURATORE, Filosofia dell’essere, San Paolo, Cinisello Balsamo
2005; B. LONERGAN, Comprendere e Essere. Le lezioni di Halifax su Insight, Città Nuova, Roma
1993; G. ANCONA (ed.), Cosmologia e antropologia. Per una scienza dell’uomo, EMP, Padova
1995; I. LAKATOS - A.MUSGRAVE (edd.), Critica e crescita della conoscenza, Feltrinelli, Milano
19933; G. BRIANESE (ed.), “Congetture e confutazioni” di Popper e il dibattito epistemologico
post-popperiano, Paravia, Torino 1988; W. SCHULZ, Le nuove vie della filosofia contemporanea.
Vol. I: Scientificità, Marietti, Casale Monferrato 1986; D. DAVIDSON, Soggettivo, intersoggettivo,
oggettivo, Raffaello Cortina Editore, Milano 2003.
6. MUSICA SACRA
(2 ore sett., 2° sem.: V. DE GREGORIO)
La natura sacramentale – misterica del culto cristiano, attraverso l’analisi dei
percorsi musicali nella storia del Cristianesimo, evidenzia il continuo spostamento dal
segno alla realtà mediante questa espressione d’arte. La musica sostiene, in ogni cultura, il passaggio dall’invocazione alla supplica, dal canto corale alla comunione,
dall’uso della parola al linguaggio della musica pura. In tale funzione la musica si
colloca innanzitutto al servizio della liturgia e si estende ad accezioni di sacra, liturgica, religiosa. Si percorre il cammino della musica nelle liturgie dal canto sinagogale, al gregoriano ed alle grandi epopee della musica cristiana ed alle trasformazioni
imposte dalle riforme della prassi liturgica. Si intende, infine, analizzare la musica di
ispirazione religiosa al di fuori delle liturgie e la sua influenza sulla cultura musicale
occidentale.
TESTI E SUSSIDI
Le indicazioni bibliografiche verranno fornite durante il corso
AREA ANTROPOLOGICA
7. ANTROPOLOGIA FILOSOFICA
(5 ore sett., 2° sem.: N. GALANTINO)
Il corso si sviluppa su tre livelli. Il primo, di carattere storico-epistemologico, si
propone di ricercare gli elementi indispensabili per rispondere a quanti trovano desueto interrogarsi oggi sull’essenza dell’uomo: dopo un’indagine di carattere seman-
59
biennio filosofico
tico, si ripercorrono i momenti ed i modelli più significativi della riflessione filosofica
sull’uomo. Il livello storico-teoretico concentra l’attenzione sugli elementi di carattere
squisitamente filosofico che contribuiscono a rispondere alla domanda «chi è l’uomo?», spingendo la riflessione «oltre le strutture-di-pensiero impersonali» e dichiarando antropologicamente inadeguate le categorie classiche e quelle appartenenti allo
schematismo kantiano. Il punto di forza di questo secondo momento è il passaggio da
un’ontologia sostanzialistica a un’ontologia relazionale: non si tratta di decretare con
superficialità il superamento del sostanzialismo aristotelico, quanto di avanzare un’interpretazione personalistica di esso.
Nella terza parte del corso ci si confronta con figure e percorsi che più di altri
hanno caratterizzato la “questione antropologica” in questi ultimi decenni. Va letta in
quest’ottica l’attenzione riservata alla presentazione dell’antropologia neoebraica, al
tema dell’identità personale ed a quello della natura umana.
TESTI E SUSSIDI
N. GALANTINO, Sulla via della persona. L’antropologia filosofica: storia, epistemologia, figure e
percorsi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; M. BUBER, Il principio dialogico e altri saggi, San
Paolo, Cinisello Balsamo 1993; E. MOUNIER, Il personalismo, AVE, Roma 2004; P. RICOEUR,
La persona, Morcelliana 1997; R. GUARDINI, Persona e libertà, La Scuola, Brescia 1987; ID.,
Mondo e persona, Morcelliana, Brescia 2000; M. KILANI, Antropologia. Una introduzione, Dedalo, Bari 1994; S. PALUMBIERI, L’uomo, questa meraviglia. Antropologia filosofica I: Trattato
sulla costituzione antropologica, Urbaniana University Press, Roma 1999; ID., L’uomo questo
paradosso. Antropologia filosofica II: Trattato sulla concentrazione e condizione antropologica,
Urbaniana University Press, Roma 2000; M. TOSO - Z. FORMELLA - A. DANESE (a cura di), Emmanuel Mounier. Persona e umanesimo relazionale, I, Las, Roma 2005.
8. STORIA DELLA FILOSOFIA PATRISTICA E MEDIEVALE
(3 ore sett., 2° sem.: A. ORAZZO)
Il corso intende percorrere la storia del pensiero filosofico medievale, a partire
dalle sue origini patristiche. Esso si svilupperà in un arco di tempo che va da san Giustino a san Tommaso. L’ottica sarà quella della Fides et ratio, e tende a far vedere
come il messaggio cristiano non solo non esonera dal lavoro di ricerca intellettuale,
ma lo stimola e lo esige. Fede e ragione sono fatte per collaborare, in vista di quell’intellectus fidei che ogni generazione è chiamata a costruire, se vuole presentare il messaggio cristiano in maniera significativa a credenti e non credenti. Nella parte seminariale, attraverso il lavoro di gruppo, gli studenti saranno posti a contatto diretto con
alcuni tra i testi più eloquenti dei Padri e degli autori medievali, e avranno la possibilità di elaborare, in forma critica e dialogica, una propria visione delle problematiche
affrontate.
TESTI E SUSSIDI
É. GILSON, La filosofia nel Medioevo: dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo (Paper-
60
biennio filosofico
backs Classici 12), La Nuova Italia, Firenze, 2005; C. MORESCHINI, Storia della filosofia patristica, Morcelliana, Brescia 2004; A. ORAZZO, Analogia libertatis. La libertà tra metafisica e storia
in sant’Anselmo, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2003; G. REALE, Radici culturali e spirituali
dell’Europa. Per una rinascita dell’“uomo europeo”, Cortina Editore, Milano 2003.
SEMINARIO MAGGIORE
(2 ore sett., 2° sem.)
I seminari maggiori (che si prolungano nel semestre seguente) verranno proposti
agli studenti del primo anno a conclusione del primo semestre dai coordinatori
dell’area epistemologico-metafisica e dell’area antropologica. I seminari, a numero
chiuso, introducono allo studio e all’approfondimento di temi connessi con le problematiche delle rispettive aree e forniscono la base per la prevista esercitazione
scritta di filosofia, la prova più qualificante del biennio filosofico.
9. AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA
(6 ore sett., 3° sem.: S. MURATORE - S. FERRARO - A. TRUPIANO)
Con la formulazione del teorema epistemologico del realismo critico (cf semestre precedente) diventa possibile un esercizio della razionalità filosofica volto al
superamento della frammentarietà dei saperi empirici. La metafisica si presenta così,
anzitutto, come concreta possibilità di un discorso unitario integrato nei confronti
dell’universo dell’esperienza (essere proporzionato). Allo stesso tempo vengono
sollevati gli interrogativi di senso nei confronti di un universo che si trova ad esistere come semplice dato di fatto. Lo sbocco di questo interrogare è il riaccredito di
una metafisica creazionista, che prelude ai successivi sviluppi teologici. In questo
contesto possono essere fatti confluire gli apporti specifici della filosofia della natura: le variazioni concernenti la nozione di natura lungo tutto l’arco della cultura occidentale, gli scenari dischiusi dalle più recenti teorie cosmologiche e il problema
del rapporto mente-corpo, quale emerge dalle recenti scienze cognitive.
La centralità del problema dell’interpretazione, dal canto suo, sollecita la riflessione sugli apporti specifici dell’ermeneutica, che pone nuovi interrogativi alla filosofia occidentale, il cui ripensamento trae specifiche sollecitazioni dal confronto con
il pensiero ebraico.
TESTI E SUSSIDI
Dispense dei Professori. B. LONERGAN, Insight (Collected Works of Bernard Lonergan 3), University of Toronto Press, Toronto 1992, cc. XIV-XX; S. MURATORE, L’evoluzione cosmologica e il
problema di Dio, AVE, Roma 1993; ID. (ed.), Futuro del cosmo, futuro dell’uomo, EMP, Padova
1997; ID., Filosofia dell’essere, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; A. MASANI, La cosmologia
nella storia fra scienza, religione e filosofia, La Scuola, Brescia 1996; S. BIOLO (ed.), Responsabilità per il creato, Rosenberg & Sellier, Torino 1998; L.A. RADICATI DI BROZOLO, Pensare la natu-
61
biennio filosofico
ra, Laterza, Roma-Bari 1999; E. BONCINELLI, Le forme della vita. L’evoluzione e l’origine
dell’uomo, Einaudi, Torino 2000; H.G. GADAMER, Verità e metodo, Bompiani, Milano 1983; ID.,
La responsabilità del pensare. Saggi ermeneutici, Vita e Pensiero, Milano 2002; ID., Linguaggio,
Editori Laterza, Roma-Bari 2005; D. DI CESARE, Gadamer, Il Mulino, Bologna 2007; M.
FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano 19974; F. ROSENZWEIG, La Scrittura. Saggi
dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991; J. HABERMAS, Verità e giustificazione, Laterza, RomaBari 2001.
AREA ANTROPOLOGICA
10. ETICA GENERALE
(4 ore sett., 3° sem.: G. DE SIMONE)
Il corso intende proporre una trattazione dell’etica dal punto di vista della persona, costruendosi come fenomenologia dell’esperienza morale che apre ad una riflessione critica sui fondamenti dell’agire etico. In tal senso sarà delineato un percorso storico-teoretico che, nel confronto con le principali teorie etiche, affronterà le
questioni inerenti al rapporto tra coscienza e norma, verità e pluralità dei valori, virtù e felicità, ragione e sentimento nella vita morale, autorità e libertà. Particolare attenzione sarà riservata alla dialettica tra etica dell’intenzione ed etica della responsabilità nella attuale riscoperta della filosofia pratica e al rapporto tra storicità e oggettività dei valori nel concreto articolarsi dell’imprescindibile nesso che unisce etica, antropologia e ontologia.
TESTI E SUSSIDI
DA RE, Filosofia morale, Bruno Mondadori, Milano 2003; C. VIGNA (ed.), Introduzione
all’etica, Vita e pensiero, Milano 2001; M. IVALDO, Storia della filosofia morale, Editori Riuniti, Roma 2006 J. DE FINANCE, Etica generale, Edizioni del Circito, Cassano-Bari 1975;
RIGOBELLO (a cura di), Persona e norma nell’esperienza morale, Japadre editore, L’Aquila
1982, I. SANNA (ed.), Legge di natura e interculturalità, Studium, Roma 2006; G. CANTILLO,
Natura umana e senso della storia, Luciano, Napoli 2005; G. CAPOGRASSI, Introduzione alla
vita etica, Studium, Roma 1976; P. PIOVANI, Posizioni e trasposizioni etiche, Morano, Napoli
1989; M. SCHELER, Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori, ed. it. a cura di G.
CARONELLO, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; R. GUARDINI, Etica, ed. it. a cura di M.
NICOLETTI E S. ZUCAL, Morcelliana, Brescia 2003².
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno date nello svolgimento del corso.
11. STORIA DELLE RELIGIONI
(3 ore sett., 3° sem.: G. DE SIMONE - G. PALUMMIERI)
Tenendo conto dell’indubbia centralità della religione per una comprensione
dell’umano e del suo fondamento, nonché della problematicità posta dalla molteplicità delle religioni, il corso, nella sua parte generale, si propone di saggiare la com-
62
biennio filosofico
plessità del fatto religioso e la diversità dei molteplici approcci, ma anche e soprattutto di cogliere le strutture espressive che caratterizzano il mondo delle religioni, su
cui nel successivo semestre si svilupperà la riflessione sistematica.
In questa prospettiva si farà riferimento alle scienze empiriche della religione, in
particolare alla storia delle religioni e alla fenomenologia delle religione, delle quali
verranno ricostruiti l’origine, lo sviluppo storico e lo statuto epistemologico, valutando la possibilità di una fenomenologia storica delle religioni.
La parte monografica del corso di Storia delle religioni si propone di avvicinare
lo studente a una comprensione generale dell’Islàm per coglierne le sfumature essenziali attraverso un percorso di analisi storico religiosa. Il principale obiettivo è
l’acquisizione, in autonomia da ogni pregiudizio, di un contenuto religioso che per
sua natura raggiunge tutte le altre dimensioni della realtà.
Il percorso di studio proposto si articolerà secondo il seguente programma: Nascita dell’Islàm. Comunità islamica e universalismo. Corano e lingua araba. Muhammad: profezia e rivelazione. Pratica rituale. Istituzioni della società civile. Diritti
dell’uomo. Islàm e Cristianesimo: differenze e convergenze. L’Islàm moderno: movimenti fondamentalisti. Rapporti con l’Occidente.
TESTI E SUSSIDI
Parte generale: R. CIPRIANI - G. MURA (a cura di), Il fenomeno religioso oggi. Tradizione
mutamento negazione, Urbaniana University Press, Roma 2002; G. FILORAMO - C. PRANDI, Le
scienze delle religioni, Morcelliana, Brescia 1991; G. LORIZIO (ed.), Religione e religioni.
Metodologie e prospettive ermeneutiche, EMP, Padova 1998; A.N. TERRIN, Spiegare o comprendere la religione?, EMP, Padova 1983; U. BIANCHI, «Storia delle religioni», in AA.VV.,
Dizionario teologico interdisciplinare, Marietti, Casale Monferrato 1977, 308-323; G.
MAGNANI, Storia comparata delle religioni. Principi fenomenologici, Cittadella, Assisi 1999;
M. ALIOTTA (a cura di), Cristianesimo, religione, religioni, San Paolo, Cinisello Balsamo
1999; G. FILORAMO, Che cos’è la religione. Temi metodi problemi, Einaudi, Torino 2004.
Parte monografica: A. BAUSANI (a cura di), Il Corano, Rizzoli, Milano 1999; N.G. PERÍN,
Manuale per conoscere l’Islàm. Storia, società, cultura, religione, EDUP, Roma 2003; A.
BAUSANI, L’Islàm, Garzanti, Cernusco (MI) 1999; G. FILORAMO (ed.), Islàm, Laterza, RomaBari 2000; P. BRANCA, Introduzione all’Islàm, San Paolo, Milano 1995; B. PIRONE, La moschea e l’Islàm, Portalupi editore, Casale Monferrato 2004; G. LA TORRE, L’Islàm: conoscere
per dialogare, Claudiana, Torino 1991.
12. STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA
(3 ore sett., 3° sem.: E. D’ANTUONO - G. ATTADEMO)
Il corso, incentrato sul discorso filosofico della modernità, propone una ricostruzione degli snodi fondamentali della storia della filosofia moderna e contemporanea e dell’interpretazione che della “modernità” questa storia offre. Il filo conduttore è la configurazione del mondo e la progressiva perdita del mondo come esperienza centrale del moderno, i cui esiti drammatici segnano la contemporaneità. Perdita del mondo e diversa configurazione del rapporto uomo-Dio sono illuminati sia
63
biennio filosofico
attraverso la riflessione sulla «cristologia filosofica» dell’età moderna e contemporanea ricostruita da Tilliette sia attraverso l’analisi di quello che E. Lévinas ha chiamato «pensiero ebraico moderno», latore di una peculiare esperienza e di un «nuovo» filosofare.
TESTI E SUSSIDI
J. HABERMAS, Il discorso filosofico della modernità, Laterza, Bari 1987; G.F.W. HEGEL, Lezioni
di storia della filosofia, III/2, La Nuova Italia, Firenze 1981; K. LÖWITH, Dio Uomo e Mondo
nella metafisica da Cartesio a Nietzsche, Donzelli, Roma 2000; ID., Da Hegel a Nietzsche. La
frattura rivoluzionaria nel pensiero del secolo XIX, Einaudi, Torino 1971; ID., Critica
dell’esistenza storica, Morano, Napoli 1967 (i primi 3 cap.); F. ROSENZWEIG, «Il nuovo pensiero», in ID., La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991; I. KAJON, Il pensiero
ebraico del Novecento, Donzelli, Roma 2002; E. D’ANTUONO, Ebraismo e filosofia. Saggio su
Franz Rosenzweig, Guida, Napoli 1999; X. TILLIETTE, La cristologia idealista, Queriniana, Brescia 1993; ID., Il Cristo dei non-credenti e altri saggi di filosofia cristiana, AVE, Roma 1994;
ID., Il Cristo della filosofia. Prolegomeni ad una cristologia filosofica, Morcelliana, Brescia
1997.
13. ARTE SACRA
(2 ore sett., 4° sem.: G. AGNISOLA)
Ripercorrendo le tappe fondamentali dell’arte connessa con il sacro cristiano,
dalle origini alle ricerche dell’arte contemporanea, si intende sviluppare, attraverso
lο studio di immagini significative, una capacità interpretativa e critica mediante
l’analisi dei significati espressivi, simbolici e teologici delle opere. Ρiù in generale si
intende testimoniare come l’arte possa essere straordinariamente rivelativa del senso
di Dio e linguaggio capace di alimentare spiritualmente e psicologicamente il personale universo religioso. Saranno in particolare "lette" alcune immagini celebri, dalle
Annunciazioni del Beato Angelico, alla Crocifissione di Grünewald, alle Pietà di
Michelangelo, alla deposizione di Raffaello, all’Estasi di S.Teresa di Bernini, fino
alle più significative opere dell’arte religiosa e ispirata dal cristianesimo dell’Ottocento e del Novecento, da quelle di Millet a quelle di Congdon. Verranno dati infine
cenni circostanziati dei documenti contemporanei dei pontefici riguardanti l’arte e
gli artisti e dei temi essenziali dell’architettura di chiese, anche in relazione alla tutela e alla conservazione dei beni artistici sacri.
TESTI E SUSSIDI
J. PLAZAOLA, Arte Cristiana nel tempo, Storia e significato, San Ρaοlο, Cinisello Balsamo
2002; T. VERDON, L'arte sacra in Italia, Mondadori, Μilanο 2001; ID., Attraverso il velo, come
leggere un’mmagine sacra, Ancora, Milano 2007; G. DORFLES e altri, Storia dell'arte, Atlas,
Bergamo 2004; A. BELVJ-PAVEL A.FIORENSKIJ, L'arte il simbolo e Dio, Medusa, Milano 2004;
E. PANOFSKY, Studi di iconologia, Torino 1975 (ο altra edizione); M MARANGONI, Saper Vedere,
Garzanti, edizioni varie; G. C. SCIOLLA, Studiare l’arte. Metodo, analisi e interpretazione delle
opere e degli artisti, Torino 2001; A. GRABAR, Le vie della creazione nell'iconografιa cristiana.
64
biennio filosofico
Antichità e Medio Ενο, Μilanο 1983 (ο altra edizione); ID., Arte e Teologia, Dire e fare la bellezza nella chiesa, a cura di Natale Benazzi, EDB, Bologna 2004; F. DEDUYST, Chiese, arte, architettura, liturgia dal 1920 αl 2000, Sílvana Edtoriale, 2003; A. GRÚN, Preghiera e conoscenza
di sé, Paoline, 2007; M. CECCHETTI, Ι cerchi delle betulle, Apocalisse Medusa Editrice, Milano
2007; Lettera agli artisti di Giovanni Ρaοlο ΙΙ, edizioni varie,1999.
AREA ANTROPOLOGICA
14. ETICA SPECIALE
(2 ore sett., 4° sem.: G. PARNOFIELLO)
La varietà sconcertante di convinzioni, possibilità di scelte e criteri che il pluralismo contemporaneo presenta può far assumere posizioni di contrasto a proposito di valori umani rilevanti. La diffusione mediatica di scenari su perdita di coesione, disintegrazione e conflitto tra popoli, culture e religioni è il segno più evidente di un cambiamento su cui vale la pena indagare per scoprire le ragioni del fenomeno plurale, di
fronte al quale si propongono diversi progetti sociali e politici. Confrontandosi con i
testi della storia del pensiero moderno e contemporaneo, si proverà in particolare a riflettere sul senso che la categoria del “riconoscimento” dischiude sul piano etico, quale
percorso di responsabilità di fronte ad esperienze di negazione e pregiudizio.
TESTI E SUSSIDI
E. BONAN – C. VIGNA, ed., Etica del plurale. Giustizia, riconoscimento, responsabilità, Milano
2004; T. BONAZZI, ed., Riconoscimento ed esclusione. Forme storiche e dibattiti contemporanei, Roma 2003; Fenomenologia e società. Ragione e riconoscimento nell’età globale 1
(2004) numero monografico; Fenomenologia e società. Riconoscimento e solidarietà 2
(2005) numero monografico;J. HABERMAS – CH. TAYLOR, Multiculturalismo. Lotte per il riconoscimento, Milano 1998; P. RICOEUR, Percorsi del riconoscimento, Milano 2005; D. SPARTI,
L’importanza di essere umani. Etica del riconoscimento, Milano 2003.
15. FILOSOFIA DELLA RELIGIONE
(5 ore sett., 4° sem.: G. DE SIMONE)
La filosofia della religione, in quanto riflessione seconda all’esperienza religiosa, intende accertare criticamente ciò che costituisce l’essenza della religione e il
suo fondamento ontologico. Dopo un’introduzione dedicata alla definizione su base
storico-critica dello statuto epistemologico della disciplina, l’itinerario del corso si
articolerà in tre momenti fondamentali:
a) il momento fenomenologico, volto a rilevare l’essenza della religione (il linguaggio dell’esperienza religiosa, la sua struttura di correlazione asimmetrica, l’oggetto, il soggetto, l’atto religioso);
65
biennio filosofico
b) il momento ermeneutico rivelativo del valore della religione (il conflitto delle
ermeneutiche e la fondazione di un’ermeneutica dell’esperienza religiosa in chiave
di trascendenza);
c) il momento critico-veritativo, inteso ad accertare la verità ontologica della
esperienza religiosa quale autentica esperienza della trascendenza.
Quale approfondimento monografico verrà proposto il tema della conoscenza
del divino, considerato attraverso la fenomenologia essenziale di Max Scheler e la
fenomenologia radicale di Michel Henry.
TESTI E SUSSIDI
F. SCHLEIERMACHER, Discorsi sulla religione, a cura di S. Spera, Queriniana, Brescia 1989,
G.W.F. HEGEL, Lezioni di filosofia della religione, I, a cura di R. Garaventa - S. Achella, Guida, Napoli 2003; W. DILTHEY, «Il problema della religione», in ID., Ermeneutica e religione,
Patron, Bologna 1970; M. SCHELER, L’eterno nell’uomo, a cura di U. Pellegrino, Logos, Roma
1991; M. ELIADE, Il sacro e il profano, Boringhieri, Torino 1984; R. OTTO, Il sacro, Feltrinelli,
Milano 1987; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, tr. it., Morcelliana,
Brescia 1984; M. HENRY, Parole del Cristo, tr. it. G. Sansonetti, Queriniana, Brescia 2003; I.
MANCINI, Filosofia della religione, Marietti, Genova 19863; AA.VV., In lotta con l’angelo. La
filosofia degli ultimi due secoli di fronte al cristianesimo, SEI, Torino1989; C. GRECO,
L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità. Un itinerario di filosofia della religione, San
Paolo, Cinisello Balsamo 2004; G. DE SIMONE, L’amore fa vedere. Rivelazione e conoscenza
nella filosofia della religione di Max Scheler, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; ID., «Esperienza religiosa e filosofia della religione», in G. LORIZIO (ed.), Teologia FondamentaleContesto, vol. III, Città Nuova, Roma 2005; ID., La rivelazione della vita. Cristianesimo e filosofia in Michel Henry, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007.
16. STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
(3 ore sett., 4° sem.: E. D’ANTUONO - G. ATTADEMO)
Per la descrizione cf n. 12, p. 63
AREA BIBLICA
17. INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA
(3 ore sett., 4° sem.: E. SALVATORE)
Il corso affronterà i seguenti nuclei tematici:
1. ambiente (linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele);
2. testo: formazione e trasmissione dei testi (AT, NT, Apocrifi); cenni di critica
testuale (AT e NT);
3. ermeneutica (metodi, strumenti e sussidi).
TESTI E SUSSIDI
Testo base: R. FABRIS (ed.), Introduzione generale alla Bibbia (Logos. Corso di studi biblici),
66
biennio filosofico
vol. 1, LDC, Torino 1994; può essere utile anche V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro metodo»,
in G. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, 165-221. Dispense del professore.
AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE
18. INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA
(2 ore sett., 4° sem.: C. GRECO - M. CANADÈ)
L’area cristologico-fondamentale propone un percorso coerente e articolato, che si
sviluppa lungo quattro semestri, prevalentemente nel triennio teologico, e comporta: 1)
un’introduzione storica e sistematica alla teologia con l’esame dei principali modelli
d’intellectus fidei; 2) un’ampia trattazione della patrologia con le sue principali figure;
3) la teologia fondamentale nelle sue classiche articolazioni (la rivelazione, la tradizione e l’ispirazione); 4) una trattazione ampia e articolata della cristologia e del mistero
trinitario, centro e fondamento dell’intera riflessione teologica.
Nell’ambito del 4° sem. del biennio filosofico questo percorso ha inizio con
l’approfondimento della natura, dell’oggetto e del metodo della teologia, attraverso
una ricognizione storica dei principali modelli d’intelligenza della fede e una riflessione sistematica sulla natura della teologia, le sue molteplici articolazioni disciplinari e i suoi compiti.
1. Modelli storici d’intellecuts fidei: la teologia nel NT; la teologia dei Padri (cf
corso di Patrologia); la teologia medievale; la teologia nell’epoca moderna; la
teologia nell’epoca contemporanea.
2. L’oggetto e il metodo della teologia sistematica.
TESTI E SUSSIDI
R. LATOURELLE, Teologia, scienza della salvezza, Cittadella, Assisi 19927; R. FISICHELLA - G.
POZZO - G. LAFONT, La teologia tra rivelazione e storia, EDB, Bologna 1999; J.B. LIBANIO A. MURAD, Introduzione alla teologia, Borla, Roma 1999; E. DEL COVOLO - G. OCCHIPINTI R. FISICHELLA, Storia della teologia, II-III, EBD, Bologna 1996; R. GIBELLINI, La teologia
del XX secolo, Queriniana, Brescia 1992.
SEMINARI MAGGIORI
19.1. "UNO SOLO È IL VOSTRO MAESTRO...":
I PROCESSI DI APPRENDIMENTO
DA AGOSTINO A PLATONE
(2 ore sett., 2°-3° sem.: A. TRUPIANO – G. PICCOLO)
Il seminario verte intorno al problema dell'apprendimento, riletto a partire dal De
Magistro di Agostino. Il dialogo agostiniano rappresenta una delle risposte che i medievali hanno dato (si pensi anche a Bonaventura e a Tommaso) alla spinosa questione
67
biennio filosofico
sollevata da Mt 23,10 circa il divieto di chiamare e chiamarsi maestri. L'opera di Agostino consente però anche un viaggio a ritroso, in quanto costituisce un punto di approdo e di sintesi di problematiche epistemologiche, relative all'apprendimento, ben presenti nella riflessione stoica, scettica, neoplatonica e platonica. Eventuali confronti con
problematiche epistemologiche successive saranno affrontati nella seconda fase.
TESTI E SUSSIDI
I materiali di ricerca saranno individuati nel corso degli incontri.
19.2. FEDE E LAICITÀ:
PROSPETTIVE PER UN DIALOGO INTERRELIGIOSO
(2 ore sett., 2°-3° sem.: G. DE SIMONE - G. PALUMMIERI)
Muovendo dall’attuale dibattito culturale, il seminario si propone di esaminare il
rapporto fede-laicità in chiave filosofico-teologica, facendo emergere le questioni teoriche ad esso connesse. Nella complessità delle sue implicazioni, il tema scelto costituirà altresì l’occasione per avviare un confronto tra l’Islam e il Cristianesimo.
Particolare attenzione verrà data, specie nel corso del primo semestre, alla dimensione metodologica del lavoro seminariale, così da consentire agli studenti un esercizio
di concreto apprendimento dei metodi e degli strumenti della ricerca scientifica e della
elaborazione tematica.
TESTI E SUSSIDI
I testi saranno indicati nel corso del seminario.
CORSI INTEGRATIVI
20. LINGUA LATINA
(2 ore sett., 1°- 2° sem.: L. TOMMASELLI)
Il corso si propone di condurre alla comprensione letterale di alcune pericopi
del Nuovo Testamento nella traduzione latina della Vulgata e di documenti del Magistero.
Obiettivi:
– acquisizione di un vocabolario di base
– conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche
– progressiva sistemazione di tali dati
TESTI E SUSSIDI
F. CUPAIUOLO, Sermo Latinus (teoria ed esercizi), Loffredo, Napoli 2004; NESTLE-ALAND, No-
68
biennio filosofico
vum Testamentum Graece et Latine, ed. 27° revisa, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1993.
21. LINGUA GRECA
(2 ore sett., 1°- 2° sem.: L. TOMMASELLI)
Il corso si propone di condurre alla comprensione letterale dei brani del Nuovo
Testamento.
Il primo contatto con la lingua greca avverrà attraverso la lettura continua di alcune pericopi del Nuovo Testamento, scelte come specimina per un corretto approccio metodologico e linguistico ai testi.
Obiettivi:
– acquisizione di un vocabolario di base
– conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche
– progressiva sistemazione di tali dati
TESTI E SUSSIDI
C. CAMPANINI - P. SCAGLIETTI, Greco (Grammatica descrittiva e 2 voll. di esercizi), Ed. Sansoni per la scuola, Milano 2003; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum Graece et Latine, ed. 27° revisa, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1993.
22. LINGUA TEDESCA
(2 ore sett., 1°- 2° sem.: A. PATAUNER)
Il corso, rivolto a principianti, mirerà allo sviluppo delle abilità fondamentali di
comprensione e produzione scritta ed orale.
Sarà affrontato lo studio delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua
tedesca. Saranno introdotti elementi fonetici e lessicali, portando gli studenti ad esprimersi in L2 con semplici espressioni. Un particolare riguardo sarà dato alla lettura e comprensione dei testi scritti.
– Costruzione della frase diretta, inversa, traspositiva
– Proposizioni principali e secondarie (introduzione)
– Sostantivi, articoli, pronomi, aggettivi e loro declinazioni
– Pronomi e voci interrogative
– Verbi ausiliari, deboli, forti, modali, separabili ed inseparabili
– Numeri cardinali
Per favorire la comprensione della lingua parlata sarà integrato con il videocorso in dvd “Treffpunkt Berlin” della Editrice Zanichelli.
69
biennio filosofico
TESTI E SUSSIDI
C. CATANI - H. GREINER - E. PEDRELLI - M.G. DELING, Wie bitte?, Moduli A e B, Zanichelli, Bologna 2000. Ulteriore materiale didattico verrà distribuito ad integrazione nel corso dell’anno.
23. LINGUA INGLESE
(2 ore sett., 1°-2° sem.: L. MALOCCO)
Il corso, rivolto a principianti, si fonda su di un approccio metodologico atto a
dare un impianto strutturale e comunicativo di base. Saranno introdotti:
– elementi di fonetica e lessicali
– articoli, aggettivi, avverbi, pronomi e possessivi
– formazione dei verbi
– formazione di frasi, affermative, negative, interrogative ed interro-negative
TESTI E SUSSIDI
J. & L. SOARS, New Headway English Course. Pre-intermediate, Oxford University Press,
Oxford 2001.
70
IL TRIENNIO TEOLOGICO
Il triennio teologico ha lo scopo di assicurare una solida formazione teologica di
base attraverso l’esposizione coordinata e sintetica di tutte le principali discipline
teologiche e una prima introduzione al metodo della ricerca scientifica. Esso perciò
ha carattere istituzionale. La molteplicità e varietà dei corsi è orientata verso una
progressiva conoscenza del mistero di Cristo, centro di tutta la Rivelazione.
Lo studente viene anzitutto introdotto alla conoscenza della Sacra Scrittura, che è
l’anima di tutta la teologia, attraverso i corsi biblici che comprendono la quasi totalità
dei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento. Questo studio, condotto mediante una diligente applicazione dei metodi della critica esegetica, si protrae per i primi due anni del
triennio, in sincronia con i principali corsi dogmatici, ai quali fa riferimento. Lo studente
ha così modo non solo di attingere il genuino messaggio della Scrittura, ma anche di
fondare su di esso e sulla vivente Tradizione della Chiesa la riflessione teologica.
La riflessione teologica prende avvio già nel 1° semestre con i corsi di Teologia
fondamentale (Teologia della Rivelazione, della Ispirazione e della Tradizione) e
viene sviluppata, nei corsi dogmatici e sistematici dei semestri successivi, attorno a
tematiche centrali quali la Cristologia, la Trinità, l’Antropologia teologica, l’Ecclesiologia. Mediante l’esercizio dell’intellectus fidei lo studente ha modo di approfondire la conoscenza dei misteri della salvezza e di cogliere l’intima connessione tra
gli stessi e il fine dell’uomo; egli viene inoltre stimolato a ricercare i modi più appropriati per annunciare il messaggio di salvezza agli uomini del nostro tempo. La
riflessione teologica è integrata e arricchita dallo studio della dimensione ecumenica
e delle problematiche inerenti al dialogo interreligioso.
Per un più ampio e diretto riferimento alla Sacra Scrittura, la trattazione della
Teologia morale è introdotta da una riflessione sui “Fondamenti biblici della teologia morale”; viene poi organicamente sviluppata nelle sue varie articolazioni: Teologia morale fondamentale, morale speciale e morale canonico-sacramentaria.
La formazione specificamente sacerdotale è assicurata – a livello accademico –
dall’ampio spazio riservato alla Teologia sacramentaria e dai corsi di Liturgia, Diritto canonico, Teologia pastorale e catechetica, Teologia spirituale e spiritualità
sacerdotale. La dimensione pastorale, inoltre, è tenuta presente nella trattazione di
tutte le discipline del quinquennio istituzionale. Infine, a complemento della stessa
formazione al presbiterato, viene offerto agli studenti che non intendono proseguire gli studi accademici dopo il quinquennio, un sesto anno, detto “Anno pastorale”.
Per il conseguimento del primo grado accademico – Baccalaureato in teologia –
lo studente dovrà sostenere, al termine del triennio teologico l’esame finale secondo
uno dei due modelli proposti (cf Informazioni, p. 21).
Gli studenti, infine, sono invitati a continuare lo studio delle lingue antiche e
moderne intrapreso nel biennio filosofico. Ai teologi vengono offerti corsi integrativi di greco biblico e di lingua ebraica (obbligatori).
Per quanti hanno seguito fin dall’inizio il piano di studi della Sezione, l’ammissione al triennio teologico suppone il completo espletamento del biennio filosofico
(SL 21,4).
71
triennio teologico
QUADRO DEI CORSI DEL TRIENNIO TEOLOGICO
ANNO ACCADEMICO 2007-2008
I ANNO
1° Sem.
Area biblica
1. NT/1: Sinottici-Atti (E. Salvatore)
2. Greco biblico (C. Pagliara)
3. Ebraico/1 (A. Garofalo)
Area cristologico-fondamentale
4. Teologia fondamentale (C. Greco)
5. Tradizione e ispirazione (E. Cattaneo)
6. Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana
(S. Tanzarella – A. Carfora)
2° Sem.
Area biblica
7. AT/1: Pentateuco (F. Gillio)
8. AT/2: Profeti (E. Franco)
9. Ebraico/2 (A. Garofalo)
Area cristologico-fondamentale
10. Patrologia (E. Cattaneo - V. Mossa)
11. Cristologia (P. Gamberini - A. Razzano)
12. Storia della Chiesa medievale (C. Galiano)
credit ECTS
4
2
2
6
3
3
5
2
3
8
3
5
—— ——
18
28
4
4
2
6
6
3
3
5
5
8
2
3
—— ——
20
31
II ANNO
3° Sem.
Area biblica
13. AT/3: Sapienziali e altri Scritti (V. D’Alario)
14. NT/3: Corpus Johanneum (A. Casalegno)
4
4
6
6
Area cristologico-fondamentale
15. Trinità (P. Gamberini - A. Razzano)
16. Storia della Chiesa moderna (A. Ianniello)
3
2
5
3
3
5
Area antropologico-spirituale
17. Antropologia teologica (G. Manca - G. Guglielmi - R.
Del Riccio) (col 3° anno)
72
—— ——
16
25
triennio teologico
credit ECTS
4° Sem.
Area antropologico-spirituale
18. Grazia e virtù teologali (G. Manca)
19. Escatologia (R. Del Riccio)
20. Teologia spirituale (R. Zas Friz De Col)
5
2
2
8
3
3
Area ecclesiologico-sacramentale
21. Ecclesiologia e mariologia (O.F. Piazza) (col 3° anno)
5
8
Area morale
22. Teologia morale fondamentale e generale (D. Abignente)
5
8
Area cristologico-fondamentale
23. Storia della Chiesa contemporanea (S. Tanzarella)
2
3
—— ——
21
33
III ANNO
5° Sem.
Area antropologico-spirituale
– Antropologia teologica (G. Manca - G. Guglielmi - R.
Del Riccio) (col 2° anno)
Area ecclesiologico-sacramentale
24. Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima
(G. Di Napoli)
25. Eucarestia (C. Giraudo)
26. Liturgia (G. Di Napoli)
27. Diritto canonico/1 (V. Todisco)
Area morale
28. Teologia morale speciale/1: vita religiosa (G. Parnofiello)
29. Teologia morale speciale/2: vita fisica (A. Vicini)
30. Seminario per l’esame finale/1
6° Sem.
Area ecclesiologico-sacramentale
– Ecclesiologia e mariologia (O.F. Piazza) (col 2° anno)
31. Teologia pastorale (A. Mastantuono)
32. Diritto canonico/2 (V. Todisco)
Area morale
33. Teologia morale speciale/3: vita sociale (G. Parnofiello)
– Seminario per l’esame finale/2
– Tesi/esercitazione scritta
3
5
2
3
3
3
3
5
5
5
2
3
4
6
2
3
—— ——
22
33
5
4
2
8
6
3
5
2
8
3
—— ——
18
28
Corsi non svolti nel presente anno:
Corpus paulinum (S. Bittasi) - Ordine, matrimonio, penitenza ed unzione degli infermi (D. Marafioti).
73
triennio teologico
DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI
AREA BIBLICA
1. NT/1: SINOTTICI-ATTI
(4 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)
1. Questioni introduttive: il genere letterario e la sua funzione, il problema sinottico
e le diverse ipotesi, la storicità dei vangeli, cenni di storia dell’esegesi.
2. Struttura e teologia dei vangeli di Mc e Mt e dell’opera lucana.
3. Esegesi di testi scelti (una parabola della triplice tradizione; un racconto di guarigione; un sommario ecc.) seguendo un approccio che integri il metodo storicocritico con le nuove metodologie letterarie.
TESTI E SUSSIDI
Per la parte preliminare: V. FUSCO, «Introduzione generale ai Vangeli sinottici», in M.
LACONI (a cura di), Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli (Logos. Corso di Studi Biblici 5),
LCD, Leumann 2002², 39-136; F. VOUGA, Il cristianesimo delle origini. Scritti - Dibattiti Protagonisti, Claudiana, Torino 2001.
Per i singoli testi: J.D. KINGSBURY, Matteo. Un racconto, Queriniana, Brescia 1998; A.
MELLO, Evangelo secondo Matteo, Qiqajon, Magnano 1995; J.N. ALETTI, L’arte di raccontare Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1991; ID., Il racconto come teologia, EDR, Roma 1996;
D. MARGUERAT, La prima storia del cristianesimo. Gli Atti degli apostoli, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002. Dispense del professore (in particolare su Mc).
2. GRECO BIBLICO
(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)
Il Corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico
in tempo ragionevolmente breve anche senza avere fatto studi classici. Gli elementi
essenziali della grammatica e della sintassi verranno esposti in modo progressivo,
più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi
di senso compiuto e quindi leggere semplici passi biblici.
Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli esempi
proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un punto di vista
linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.
Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non
senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lingua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre è
previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta comprensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, nonché
nelle lingue moderne conosciute dagli studenti.
74
triennio teologico
TESTI E SUSSIDI
F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; F.
POGGI - F. SERAFINI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello
Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia, 1-2 (ed.
it. a cura di C. Rusconi), EDB, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae
19666 [= M. ZERWICK - J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Examples, Biblical Institute
Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale
Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 199327; IDD., Nuovo Testamento Greco-Italiano (a cura di B. Corsani - C.
Buzzetti), Società Biblica Britannica, Roma 1996; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of
the New Testament Greek, Edinburgh 19903; M. ZERWICK - M. GROSVENOR, A Grammatical
Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 19982.
3. EBRAICO/1
(2 ore sett., 1° sem.: A. GAROFALO)
Il corso si propone come obiettivo un primo livello di apprendimento
dell’ebraico, mediante lo studio delle strutture fondamentali della lingua e la lettura
di alcuni brevi testi biblici.
TESTI E SUSSIDI
G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica, Roma 20004.
AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE
L’area cristologico-fondamentale propone un percorso coerente e articolato, che
si sviluppa lungo tre semestri e comporta: 1) un’introduzione storica e sistematica
alla teologia con l’esame dei principali modelli d’intellectus fidei; 2) la teologia fondamentale nelle sue classiche articolazioni (la rivelazione, la tradizione e
l’ispirazione); 3) una trattazione ampia e articolata della cristologia e del mistero trinitario, centro e fondamento dell’intera riflessione teologica.
4. TEOLOGIA FONDAMENTALE
(5 ore sett., 1° sem.: C. GRECO)
La comprensione attuale della teologia fondamentale attribuisce a questa disciplina
due compiti fondamentali: a) l’individuazione della rivelazione e della sua essenza
come fondamento della fede (momento fondativo) b) e l’argomentazione della sua credibilità (momento apologetico). Pertanto, il corso si articola in due sezioni, ciascuna
con un’adeguata metodologia. La prima sezione – fenomenologico-ermeneutica – indagando nelle fonti bibliche dell’AT e del NT e nel magistero conciliare (Vat. I e II),
75
triennio teologico
coglie l’essenza della rivelazione in una struttura costituita da parole ed eventi intimamente connessi nel quadro della creazione e della storia. Tale struttura conosce una
singolare concentrazione e intensificazione nella persona di Gesù Cristo, che nel suo
particolare rapporto con il Padre, nei segni di misericordia e di potenza, e nel mistero
pasquale, compie e completa tutta la rivelazione.
La seconda sezione – critico-veritativa – si ripropone di argomentare la credibilità della stessa rivelazione di fronte a tre possibili istanze del destinatario: quella
della ragione critica, indagando lo statuto ontologico, epistemologico e teologico
della relazione rivelativa; quella della ragione storica, determinando i criteri per il
riconoscimento di un evento storico dal significato definitivo e universale; quella
della ragione etico-pratica, evidenziando le modalità concrete dell’efficacia salvifica della fede cristiana; e ciò allo scopo di individuare e approfondire lo statuto antropologico e teologico dell’atto di fede, in quanto atto umano e responsabile e dono
di Dio.
TESTI E SUSSIDI
C. GRECO, La rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità della rivelazione (Intellectus fidei 3), San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di
Teologia fondamentale, 4. Trattato di gnoseologia teologica, Queriniana, Brescia 1981; M.
ANTONELLI - M. EPIS, Sulla credibilità del cristianesimo. Le questioni e gli interrogativi, in La
Scuola Cattolica 125 (1997) 3-4; H. VERWEIEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001; S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; J. MOINGT, Dio che viene all’uomo. Dal lutto allo svelamento di Dio, Queriniana, Brescia 2005.
5. TRADIZIONE E ISPIRAZIONE
(2 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO)
La trasmissione della rivelazione
1. Rivelazione, Tradizione e Scrittura.
2. La Scrittura ispirata e il canone biblico.
3. La tradizione nelle fonti bibliche, nella storia della teologia e nel Magistero.
4. Il dogma e lo sviluppo dogmatico.
5. Le qualifiche del Magistero.
6. Approfondimenti: la tradizione nel dibattito ecumenico.
TESTI E SUSSIDI
E. CATTANEO, Trasmettere la fede. Tradizione, Scrittura e Magistero della Chiesa. Percorso
di Teologia fondamentale (Intellectus fidei, 2), San Paolo, Cinisello Balsamo 1999.
76
triennio teologico
6. STORIA DELLA CHIESA ANTICA E ARCHEOLOGIA CRISTIANA
(3 ore sett., 1° sem.: S. TANZARELLA – A. CARFORA)
Il corso prevede una parte introduttiva sulle concezioni di storia e di storia della
Chiesa, sul metodo storico, sulla storiografia religiosa e sul rapporto storia della
Chiesa-teologia. Ci si accosterà poi al mondo giudaico e al mondo ellenistico-romano
per una migliore comprensione sia della fondazione e della organizzazione interna
della Chiesa, sia dei complessi problemi relativi alla diffusione del cristianesimo e alla sua distinzione dal giudaismo.
Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto del cristianesimo con l’impero
romano fino alla svolta costantiniana. È prevista, infine, una sintetica introduzione alle controversie teologiche e agli sviluppi della Chiesa dal IV all’VIII secolo.
La parte monografica sarà dedicata, attraverso la lettura diretta di fonti, al tema
del martirio e della donna nel cristianesimo antico.
TESTI E SUSSIDI
Introduzione: D. GARRIBBA - S. TANZARELLA (edd.), Giudei o cristiani? Quando nasce il cristianesimo? Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2005.
Parte generale: G. LICCARDO, Introduzione allo studio dell’archeologia cristiana. Storia, metodo, tecnica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; P. SINISCALCO, Il cammino di Cristo,
Laterza, Bari 1983.
Parte monografica: La Passione di Perpetua e Felicita. Donne e martirio nel cristianesimo
antico, a cura di A. Carfora, L’Epos, Palermo 2007.
AREA BIBLICA
7. AT/1: PENTATEUCO
(4 ore sett., 2° sem.: F. GILLIO)
Il corso intende offrire un’introduzione generale al mondo letterario, teologicoideologico e storico-archeologico del Pentateuco.
Quattro le sezioni principali che articoleranno il corso, seguite da un’appendice
finale.
1) Nella prima sezione verrà privilegiato un contatto diretto con i testi del Pentateuco, letti nella loro lingua originale con il supporto delle traduzioni in lingua
moderna.
Dopo avere contestualizzato il Pentateuco all’interno del canone Ebraico e Cristiano, ricorrendo tanto a testimonianze bibliche che extra-bibliche, affronteremo la
problematica circa l'autorità mosaica del Pentateuco e il significato della sua strutturazione canonica, in un continuo dialogo con la teoria dell'Ennateuco, del’Esateuco
e del Tetrateuco.
2) Nella seconda sezione saranno presentati alcuni esegeti che hanno offerto
contributi fondamentali allo studio del Pentateuco:
77
triennio teologico
a.
b.
c.
d.
e.
Dal Medioevo ai “padri” dell'ipotesi Documentaria.
J. Wellhausen, H. Gunkel, G. von Rad, M. Noth.
Caratteristiche letterarie e teologiche delle fonti dell'Ipotesi Documentaria.
Oltre l’Ipotesi Documentaria: R. Rendtorff, E. Blum, Blenkinsopp.
Il contributo dell'esegesi ebraica contemporanea allo studio del Pentateuco.
3) La terza sezione si soffermerà su alcune problematiche riguardanti il Pentateuco nella sua forma canonica e finale:
a. la struttura e l’articolazione teologica e narrativa dei 5 libri del Pentateuco.
b. La “natura” della macro-narrazione del Pentateuco secondo la proposta di
A. Rofé, J.L. Ska, P. Frei e J.P. Weinberg.
4) La quarta sezione offrirà invece alcune letture ed esercitazioni esegetiche di
alcuni testi appartenenti al Pentateuco. L’approccio utilizzato si baserà su una continua interazione tra lettura diacronica e sincronica.
La conclusione del corso proporrà invece una riflessione che si incentrerà sulla relazione che è possibile stabilire tra le narrazioni del Pentateuco e l'evidenza archeologica.
TESTI E SUSSIDI
A.
Uno dei manuali seguenti:
a) J. BLENKINSOPP, Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia
(Brescia 1996).
b) F.G. LOPEZ, Il Pentateuco. Introduzione alla lettura dei primi cinque libri della
Bibbia (Brescia 2004).
c) A. ROFÉ, La composizione del Pentateuco. Un’introduzione (Bologna 1999).
d) J.L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione
dei primi cinque libri della Bibbia (Bologna 2004).
B.
Articoli scelti indicati durante il percorso accademico.
C.
Per la quarta sezione è consigliata una lettura previa del seguente volume: D.
MARGUERAT - Y. BOURQUIN, Per leggere i racconti biblici. La Bibbia si racconta.
Iniziazione all’analisi narrativa (Roma 2001).
D.
Appunti delle lezioni.
8. AT/2: PROFETI
(4 ore sett., 2° sem.: E. FRANCO)
Dopo le questioni introduttive, la lettura critica di una monografia sui profeti dal
punto di vista ebraico e la conoscenza previa della composizione, struttura e messaggio dei singoli libri dei profeti anteriori e posteriori sono affidate allo studio personale e saranno verificate con incontri seminariali.
Le esemplificazioni, orientate all’acquisizione di un metodo esegetico e di una
sintesi teologica, riguarderanno: vocazione ed esistenza profetica (Is 6; Ger 1; Ez 13); i canti del Servo del Signore (Is 42,1-4; 49,1-6; 50,4-9; 52,13-53,12); l’inizio e
78
triennio teologico
la fine del parlare (Is 40,1-11 e 55,1-13); la nuova alleanza (Ger 31); la simbolica di
Sion (Is 62).
TESTI E SUSSIDI
L. ALONSO SCHÖKEL - J.L. SICRE DIAZ, I Profeti, Borla, Roma 1984; M. BUBER, La fede dei profeti, Marietti, Casale Monferrato 1985; A. HESCHEL, Il messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981;
A. NEHER, L’essenza del profetismo, Marietti, Casale Monferrato 1984; G. VON RAD, Teologia
dell’Antico Testamento. II. Teologia delle tradizioni profetiche d’Israele, Paideia, Brescia 1974;
R. RENDTORFF, Introduzione all’A.T. Storia, vita sociale e letteratura d’Israele in epoca biblica,
Claudiana, Torino 20013; ID., Teologia dell’A.T. 1. I testi canonici, Claudiana, Torino 2001.
9. EBRAICO/2
(2 ore sett., 2° sem.: A. GAROFALO)
Il corso si occuperà di avanzare nello studio della lingua, di cui affronterà la
parte relativa alle coniugazioni verbali derivate e ai verbi con una o più radicali gutturali, insieme ad alcune nozioni di sintassi.
Durante questo secondo livello verrà riservato più spazio all’analisi e alla traduzione di alcuni testi biblici in prosa e in poesia.
TESTI E SUSSIDI
G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica, Roma 20004.
Verrà fornita ulteriore bibliografia durante lo svolgimento del corso.
AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE
10. PATROLOGIA
(3 ore sett., 2° sem.: E. CATTANEO - V. MOSSA)
Parte generale (E. Cattaneo)
1. II significato e l’importanza della Patrologia nella storia della teologia - lo statuto
epistemologico della Patrologia.
2. La teologia prenicena: quando nasce la teologia cristiana - il canone biblico come
fondazione – lo spartiacque tra canonici e apocrifi – i Padri Apostolici – gli Apologisti del II secolo – la speculazione gnostica e Ireneo di Lione – la teologia latina (Tertulliano, Novaziano, Cipriano) – la teologia alessandrina (Clemente, Origene) – un confronto fra la teologia asiatica e quella alessandrina.
3. La teologia postnicena: Atanasio e l’eresia ariana – il neonicenismo dei Padri Cappàdoci – il modello teologico agostiniano – la scuola antiochena – il dibattito cristologico del V sec. – calcedonismo e neocalcedonismo – la tarda patristica.
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triennio teologico
Parte monografica (V. Mossa)
Verranno letti e presentati alcuni brani scelti del De Spiritu Sancto di Basilio di
Cesarea, opera di grande importanza nelle controversie del IV secolo, che ha segnato una tappa decisiva nella elaborazione della teologia sullo Spirito Santo ed ha preparato le formulazioni trinitarie del Concilio di Costantinopoli del 381.
TESTI E SUSSIDI
Parte generale: E. CATTANEO - C. DELL’OSSO - G. DE SIMONE - L. LONGOBARDO, Patres Ecclesiae. Una introduzione alla teologia dei Padri della Chiesa, PFTIM, Napoli 2002; M.
SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, Storia della letteratura cristiana antica, Piemme, Casale Monferrato 1999; H.R. DROBNER, Patrologia, Piemme, Casale Monferrato 1998.
Parte monografica: BASILE DE CESAREE, Sur le Saint-Esprit. Introduction, texte, traduction et
notes par Benoit Pruche, Sources chrétiennes 17 bis, Les Éditions du Cerf, Paris 1968;
BASILIO DI CESAREA, Lo Spirito Santo, traduzione, introduzione e note a cura di Giovanna
Azzali, Città Nuova, Roma 1998.
11. CRISTOLOGIA
(5 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI - A. RAZZANO)
1. L’ebreo Gesù e la terza ricerca storica
2. Il Dio di Gesù Cristo e il Regno-che-viene
2.1. Il pathos del profeta escatologico
2.2. Lo Spirito di Dio nell’evento di Cristo
2.2. Il significato antropologico e teologico della morte di Gesù
3. Dalla cristologia neotestamentaria alla cristologia dogmatica
3.1. I titoli cristologici
3.2. La divinità di Gesù Cristo (Nicea)
3.3. La communicatio idiomatum
3.4. L’umanità di Gesù Cristo (Calcedonia)
4. Linee per una cristologia sistematica
4.1. La soteriologia cristologica
4.2. L’incarnazione di Dio nel dialogo inter-religioso
4.3. La preesistenza di Gesù Cristo
4.4. Essere figli nel Figlio
TESTI E SUSSIDI
P. GAMBERINI, Questo Gesù. Pensare la singolarità di Gesù Cristo. Corso di Cristologia sistematica, Dispensa per il Corso, PFTIM-S. Luigi, Napoli 2003; J. GNILKA, Gesù di Nazaret.
Annuncio e storia, Paideia, Brescia 1993; A.J. HESCHEL, Il Messaggio dei profeti, Borla,
Roma 1981; E. JÜNGEL, Dio Mistero del Mondo, Queriniana, Brescia 1982; K. RAHNER, La
Trinità, Queriniana, Brescia 1999; G. GRESHAKE, Il Dio unitrino, Queriniana, Brescia 2000;
C.M. LACUGNA, Dio per noi. La trinità e la vita cristiana, Queriniana, Brescia 1997; P. CODA,
Dio Uno e Trino, Paoline, Cinisello Balsamo 1993. Appunti del professore.
80
triennio teologico
12. STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE
(2 ore sett., 2° sem.: C. GALIANO)
Il corso intende essere principalmente un’introduzione alle istituzioni fondamentali della disciplina, soprattutto in considerazione della temporalità mediolunga
e non lineare che connota, in generale, sia il variare dei paradigmi scientifici (Kuhn:
«La storia dimostra che il cammino verso un consenso duraturo nel campo della ricerca è straordinariamente arduo»), sia il mutamento complessivo delle forme di civiltà e mentalità (Braudel: «Esse si trasformano soltanto dopo lunghi indugi, dopo
progressi insensibili, nonostante le apparenti fratture»). Di conseguenza, verranno
considerate alcune concrete esperienze di Ecclesia e le riflessioni istituzionali e politiche loro connesse nel solco della tradizione agostiniana (particolarmente in riferimento a De civitate Dei, II, 21), entro il quadro dei processi strutturali di formazione
ed evoluzione dell’Occidente cristiano latino-germanico. Per ciascuno dei temi affrontati, l’attenzione si concentrerà sul problema dell’assetto locale delle chiese e su
quello del rapporto collegialità-centralismo al loro interno (fra vescovi, laici, realtà
monastiche, papato), con approccio diretto a una selezione di fonti scritte significative.
1. Storicità della Chiesa. La nozione di medioevo nella storiografia
2. Migrazioni dei popoli germanici ed evangelizzazione
3. Il rinnovamento della cristianità occidentale intorno al papato e l’alleanza col
regno dei Franchi
4. La “respublica Christiana” al tempo dei Carolingi e degli Ottoni
5. La riforma della Chiesa e la lotta per le investiture
6. La Chiesa alla guida dell’Occidente cristiano
TESTI E SUSSIDI
G. DRAGON - P. RICHÉ - A. VAUCHEZ - G. CRACCO (edd.), Storia del Cristianesimo. 4. Vescovi, monaci e imperatori (610-1054), Borla-Città Nuova, Roma 1999; A. VAUCHEZ - A.
VASINA (edd.), Storia del Cristianesimo, 5. Apogeo del papato ed espansione della cristianità
(1054-1274), Borla-Città Nuova, Roma 1997; G.M. CANTARELLA - V. POLONIO - R. RUSCONI,
Chiesa, chiese, movimenti religiosi, Laterza, Roma-Bari 2001; G. PENCO, La Chiesa
nell’Europa medievale, Portalupi, Casale Monferrato 2003. Fonti e studi monografici saranno
indicati durante il corso, a integrazione di specifici argomenti del programma.
AREA BIBLICA
13. AT/3: SAPIENZIALI E ALTRI SCRITTI
(4 ore sett., 3° sem.: V. D’ALARIO)
Il corso inizia con l’illustrazione della categoria “sapienza” in Israele e nel vicino Oriente antico, per poi soffermarsi sull’introduzione ai singoli libri sapienziali
con particolare riferimento all’apporto critico di Giobbe e di Qohelet. In un secondo
81
triennio teologico
momento si prenderà in considerazione la poesia ebraica, analizzando la composizione, la struttura e i generi letterari di alcuni Salmi. Il corso si conclude con una rapida introduzione agli scritti midrashici.
L’approccio esegetico ai testi è finalizzato a introdurre lo studente nel lavoro di
analisi e metodologia e mira inoltre alla puntualizzazione dei principali temi della
letteratura sapienziale: creazione, storia e quotidianità dell’uomo; giustizia di Dio e
problema del male; immortalità e risurrezione.
TESTI E SUSSIDI
A. BONORA - M. PRIOTTO e COLL. (edd.), Libri sapienziali e altri scritti (Logos, 4), LDC,
Leumann 1997; F. MIES (ed.), Toute la sagesse du monde. Hommage à M. Gilbert, Presses
Universitaires de Namur, Namur 1999; M. NOBILE (ed.), «La letteratura sapienziale», in ID.,
Teologia dell’Antico Testamento (Logos 8/1), LDC, Leumann 1998, 143-172; G. VON RAD,
La sapienza in Israele, Marietti, Torino 1975. La bibliografia sui commenti e sui saggi esegetici sarà fornita durante il corso.
14. NT/3: CORPUS JOHANNEUM
(4 ore sett., 3° sem.: A. CASALEGNO)
Il corso si propone un’analisi approfondita del Vangelo, abbozzando sinteticamente le principali linee di comprensione delle Lettere e dell’Apocalisse. Dopo aver
messo in luce alcuni problemi storico-critici e l’organizzazione del testo del quarto
Vangelo, si delineano alcune sue caratteristiche essenziali: esso è un ricordo nello
Spirito, una testimonianza di fede in un ambiente ostile, fatta da una comunità che
opera un sorprendente approfondimento cristologico e ripensa se stessa come segno
di unità dinanzi al rischio delle eresie della fine del I secolo. Alla luce del tema della
gloria e dell’innalzamento, si rileggono alcuni “segni”, mostrando l’importanza della opzione di fede.
TESTI E SUSSIDI
Alcune parti dei commentari di R.E. BROWN, Giovanni, Cittadella, Assisi 19913; R.
SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovanni, 3 voll., Paideia, Brescia 1973-1981; R. FABRIS,
Giovanni, Borla, Roma 1992.
AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE
15. TRINITÀ
(3 ore sett., 3° sem.: P. GAMBERINI - A. RAZZANO)
1. La dottrina della Trinità come Summa Evangelii
1.1. Il Dio di Gesù Cristo e il monoteismo ebraico
1.2. L’identità di Dio e l’evento escatologico
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triennio teologico
2. Sviluppi dogmatici, teologici ed ecumenici della dottrina trinitaria
2.1. Trinità immanente e trinità economica
2.2. Il concetto di “persona” in teologia trinitaria
2.3. La questione del filioque
3. Il linguaggio della Trinità
3.1. Come dire e pensare la Trinità:
3.1.1. Modelli di filosofia e di teologia trinitaria
3.1.2. Metafora e linguaggio trinitario
3.2. Ontologia relazionale e dottrina della Trinità
3.2.1. Dio come comunione
3.2.2. Persona come relazione
3.2.3. Vivere come dialogo
4. Verso una teologia trinitaria del dialogo inter-religioso
TESTI E SUSSIDI
P. GAMBERINI, Questo Gesù. Pensare la singolarità di Gesù Cristo. Corso di Cristologia
sistematica, Dispensa per il Corso, PTIM-S. Luigi, Napoli 2003; J. GNILKA, Gesù di Nazaret.
Annuncio e storia, Paideia, Brescia 1993; A.J. HESCHEL, Il Messaggio dei profeti, Borla, Roma
1981; E. JÜNGEL, Dio Mistero del Mondo, Queriniana, Brescia 1982; K. RAHNER, La Trinità,
Queriniana, Brescia 1999; G. GRESHAKE, Il Dio unitrino, Queriniana, Brescia 2000; C.M.
LACUGNA, Dio per noi. La trinità e la vita cristiana, Queriniana, Brescia 1997; P. CODA, Dio Uno
e Trino, Paoline, Cinisello Balsamo 1993. Appunti del professore.
16. STORIA DELLA CHIESA MODERNA
(2 ore sett., 3° sem.: A. IANNIELLO)
Il corso si articolerà in due parti:
a) la prima, a carattere generale, analizzerà il passaggio dalla Chiesa medievale a
quella moderna e il perdurare, in sostanza, dell’idea di ecclesia universalis; la
cesura profonda portata alla Chiesa dalla protesta di Martin Lutero e i concetti di
“Riforma” e di “Controriforma”; il Concilio di Trento come risposta alla riforma
protestante e desiderio di rinnovamento della Chiesa; il secolo XVIII e la dipendenza della Chiesa dagli Stati nazionali; Giansenismo e Gallicanesimo;
l’Illuminismo e l’antica sfida tra fede e ragione.
b) la seconda, a carattere seminariale, riguarderà la figura e l’opera del gesuita riformatore san Roberto Bellarmino, attraverso lo studio e l’analisi delle prediche
tenute a Capua durante il suo episcopato (1602-1605).
TESTI E SUSSIDI
Per la parte a: G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, voll. I e II, Morcelliana, Brescia 1993-1995;
Per l’approfondimento: E. MASSA, Una cristianità nell’alba del Rinascimento, Marietti 1820,
Genova-Milano 2005; A. TALLON, Il Concilio di Trento, San Paolo, Cinisello Balsamo
83
triennio teologico
2004; R. PO-CHIA HSIA, La controriforma. Il mondo del rinnovamento cattolico 1540-1770,
Il Mulino, Bologna 2001; L. MEZZADRI, La rivoluzione francese e la Chiesa. Fatti documentazioni interpretazioni, Città Nuova, Roma 2004; ID., - P. VISMARA, La Chiesa tra Rinascimento e Illuminismo, Città Nuova 2006; V. FRAJESE, Nascita dell’Indice. La censura ecclesiastica dal Rinascimento alla Controriforma, Morcelliana, Brescia 2006; P.G. WALLACE,
La lunga età della Riforma, Il Mulino, Bologna 2006; A. IANNIELLO (a cura di), Luigi Diligenza. Aspetti e profili di Storia della Chiesa, Luciano Editore, Napoli 2007.
Per la parte b: R. BELLARMINO, Prediche a Capua (1602-1603), a cura di P. Giustiniani,
Morcelliana, Brescia 2004.
Durante il corso saranno indicati, all’occorrenza, fonti e studi per l’apprrofondimento personale e per eventuali lezioni integrative, su temi specifici, richieste dagli studenti.
AREA ANTROPOLOGICO-SPIRITUALE
Nel nuovo piano di studi l’area comprende i corsi che venivano indicati precedentemente come Antropologia teologica, Grazia e virtù teologali, Escatologia e Teologia
spirituale. Questo insieme di discipline vengono ora unificate in un corso unico interdisciplinare nel quale i temi di spiritualità si inseriscono nel percorso dogmatico come
ispirazione e modalità di realizzazione dell’uomo alla luce del Vangelo.
Il susseguirsi dei nuclei tematici, iniziando dall’uomo nella sua creaturalità,
chiamata alla figliolanza divina, liberata dal peccato per vivere la libertà della fede,
della speranza e dell’amore, tende a una pienezza escatologica. Le virtù teologali
tendono perciò ad animare e unificare l’insieme dello studio sia dogmatico che spirituale. A conclusione la teologia spirituale cercherà di esporre nella teologia mistica
l’esperienza della grazia nella modalità più alta, collegandola tuttavia a quelle più
ordinarie e sostanziali.
Ciascun nucleo tematico previsto dal Piano sarà sviluppato anzitutto secondo la
struttura di ogni studio che cerca i fondamenti biblici, esamina la riflessione storicodogmatica in alcuni esponenti principali, si confronta con il Magistero della Chiesa
e indica le linee sistematiche di teologia contemporanea. Questo percorso cercherà
di evidenziare però non solo gli aspetti dinamici della trasformazione operata dalla
Grazia nell’uomo e lo scopo ultimo cui lo indirizza, ma anche la situazione e il contesto concreto in cui vivono sia gli studenti, sia l’ambiente meridionale ed europeo.
Il corso inizierà perciò da un approccio di contestualizzazione, usufruendo di mezzi
audiovisivi e letterari e cercando una ripresa rapida dei risultati raggiunti nello studio di antropologia svolto nel biennio filosofico.
84
triennio teologico
17. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
(3 ore sett., 3° sem.: G. MANCA - G. GUGLIELMI - R. DEL RICCIO)
Alla luce della centralità di Cristo si vuole comprendere la creazione come celebrazione dell’alleanza tra Dio e l’uomo all’interno di un mondo in divenire segnato
dai rischi della vita e della morte, dell’amore e del peccato. La riflessione si svilupperà su due direttrici principali: il significato della creazione come attività esclusiva di
Dio e la struttura unitaria e pluridimensionale dell’uomo, creato ad immagine di Dio e
costituito persona libera. Questi interrogativi hanno risposte differenti in diversi contesti culturali e modelli di riflessione: acquisiti gli interventi del Magistero lungo i secoli, vengono esaminate le posizioni di S. Tommaso d’Aquino, della riflessione trascendentale di K. Rahner e di J. Alfaro e di un’impostazione intersoggettiva sulla linea del pensiero di G. Marcel e di H.U. von Balthasar.
TESTI E SUSSIDI
Nota: qui vengono indicati i testi più generali, mentre per le singole trattazioni saranno suggeriti sussidi specifici. J. ALFARO, Cristologia e antropologia, Cittadella, Assisi 1973; ID., Dal
problema dell’uomo al problema di Dio (Biblioteca di teologia contemporanea, 65), Queriniana, Brescia1991; L.F. LADARIA ET AL., L’uomo e la sua salvezza (Storia dei Dogmi II),
Piemme, Casale Monferrato 1997; H.U. VON BALTHASAR, Homo creatus est (Saggi teologici
V), Morcelliana, Brescia 1991; ID., Persone del dramma: l’uomo in Dio, Teodrammatica, II,
Jaca Book, Milano 1992; A. GANOCZY, Teologia della natura (gdt, 250), Queriniana, Brescia
1997; H. DE LUBAC, Il mistero del soprannaturale, Il Mulino, Bologna 1965; ID., La Foi chrétienne. Essai sur la strutture du Symbole des Apôtres, Aubier, Paris 1970; G. COLZANI, Antropologia teologica. L’uomo paradosso e mistero, EDB, Bologna 1997; J. FEINER - M.
LÖRER (edd.), La storia della salvezza prima di Cristo (Mysterium Salutis II/2), Queriniana,
Brescia 1970; O.H. PESCH, Liberi per grazia. Antropologia teologica (Biblioteca di teologia
contemporanea, 54), Queriniana, Brescia 1988; K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede,
EP, Roma 1984.
18. GRAZIA E VIRTÙ TEOLOGALI
(5 ore sett., 4° sem.: G. MANCA)
La Grazia/1
Lo sviluppo della grazia come offerta originaria e permanente di partecipazione alla figliolanza divina di Cristo, avviene attraverso tematiche successive o convergenti
come la “vita nuova” in Cristo secondo il NT, la partecipazione alla natura divina, la
divinizzazione, la santificazione, la comunione, l’intimo legame tra presenza divizzatrice della Trinità e la dignità dell’uomo, mostrando sia la soprannaturalità di tale dignità, irraggiungibile dalle sole forze creaturali umane, sia il perfezionamento ultimo
che la grazia apporta alla dignità stessa dell’uomo. Lo studio sfocia infine nella realtà
concreta della situazione di peccato. Lo studio del peccato originale e del suo significato storico e attuale, conclude il corso di Antropologia/1.
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triennio teologico
La Grazia/2
Ha come argomento principale il rapporto libertà divina-grazia creata e implica lo
studio del peccato originale e personale, la sua liberazione nella redenzione, nella giustificazione e in tutti gli aspetti nei quali il rapporto grazia-libertà viene tradizionalmente esaminato, seguendo per lo più l’elenco delle tematiche espresse già nel Concilio di Trento. Esse vengono tuttavia riviste non soltanto dal punto di vista storico ed
ermeneutico, ma nel contesto di dialogo ecumenico e interreligioso della nostra epoca.
Una particolare attenzione viene dedicata al rapporto chiesa-salvezza, alla volontà salvifica universale e alla salvezza dei non cristiani o non credenti. Lo studio riprende ovviamente le diverse concezioni e i livelli della libertà, che si sono espresse partendo
anzitutto dalla teologia agostiniana, poi da S. Tommaso d’Aquino e infine dalle correnti di teologia trascendentale e dialogica presenti nella nostra cultura e si confronta con
le concezioni del nostro mondo laico, più in particolare con quelle di alcuni settori
dell’Italia meridionale e della cultura mediterranea attuale.
Le virtù teologali. La fede, la speranza e l’amore sono presenti in tutti i nuclei tematici, come abbiamo osservato. In questa parte lo studio vuole riassumere e offrire
una migliore sistematizzazione sia dal punto di vista biblico e magisteriale, sia in alcune correnti teologiche principali, cercando di sottolineare le differenze di ciascuna “virtù” rispetto alle altre, sia la loro unità, così da identificare nella fiducia teologale rettamente compresa il centro di tutta la vita umana teologicamente intesa.
TESTI E SUSSIDI
Nota: qui vengono indicati i testi più generali, mentre per le singole trattazioni saranno suggeriti
sussidi specifici. J. ALFARO, Cristologia e antropologia, Cittadella, Assisi 1973; ID., Dal problema dell’uomo al problema di Dio (Biblioteca di teologia contemporanea, 65), Queriniana,
Brescia 1991; L.F. LADARIA ET AL., L’uomo e la sua salvezza (Storia dei Dogmi II), Piemme,
Casale Monferrato 1997; H.U. VON BALTHASAR, Homo creatus est (Saggi teologici V), Morcelliana, Brescia 1991; ID., Teodrammatica. II. Persone del dramma: l’uomo in Dio, Jaca Book, Milano 1992; A. GANOCZY, Teologia della natura (gdt, 250), Queriniana, Brescia 1997; H. DE
LUBAC, Il mistero del soprannaturale, Il Mulino, Bologna 1965; ID., La Foi chrétienne. Essai sur
la strutture du Symbole des Apôtres, Aubier, Paris 1970; G. COLZANI, Antropologia teologica.
L’uomo paradosso e mistero, EDB, Bologna 1997; J. FEINER - M. LÖRER (edd.), La storia della
salvezza prima di Cristo (Mysterium Salutis II/2), Queriniana, Brescia 1970; O.H. PESCH, Liberi
per grazia. Antropologia teologica (Biblioteca di teologia contemporanea, 54), Queriniana, Brescia 1988; K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, EP, Roma 1984; ID., Scienza e fede cristiana (Nuovi Saggi IX), EP, Roma 1983; ID., Teologia dell’esperienza dello Spirito (Nuovi
Saggi VI), EP, Roma 1978; A. TRAPÈ, S. Agostino. Introduzione alla dottrina della grazia, I. Natura e grazia; II. Grazia e libertà, Città Nuova, Roma 1987.1990; G. MANCA, La Grazia. Dialogo
di comunione (Intellectus fidei, 1), San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; ID., Antropologia teologica, Dispense, Napoli 2002; ID., Le virtù teologali, Dispense, Napoli 2002.
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triennio teologico
19. ESCATOLOGIA
(2 ore sett., 4° sem.: R. DEL RICCIO)
A partire dalla comprensione della creazione come celebrazione dell’alleanza
tra Dio e l’uomo all’interno di un mondo in divenire si evidenzia come la speranza
cristiana nel Regno di Dio sia centrata nel futuro ultimo, in cui, come promesso, Dio
compirà definitivamente la storia dell’uomo e della creazione. In questa parte del
corso dedicato all’escatologia si cerca dunque di chiarire il rapporto tra le gli avvenimenti finali collocati in un lontano futuro (morte, giudizio, inferno, paradiso, purgatorio) e la dimensione personale, comunitaria e cosmica, che scaturisce già oggi
dall’evento pasquale del Cristo risorto. Ci si confronta infine con alcuni interrogativi
posti all’escatologia cristiana dall’attuale contesto, cercando sia di accoglierne i contributi e le sfide, che di evitare semplicistiche confusioni con le visioni neomitologiche.
TESTI E SUSSIDI
M. BORDONI - N. CIOLA, Gesù nostra speranza, EDB, Bologna 2000; CONGREGAZIONE PER LA
DOTTRINA DELLA FEDE, Temi attuali di escatologia, LEV, Roma 2000; O.F. PIAZZA, «Escatologia individuale e comunitaria: il punto della situazione», in G. CANOBBIO - M. FINI (edd.),
Escatologia contemporanea. Problemi e prospettive, EMP, Padova 1995; ID., La speranza. Logica dell’impossibile, EP, Milano 1998; ID., Lo specchio i frammenti il volto. Frammentazione
della storia e destinazione dell’uomo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001.
20. TEOLOGIA SPIRITUALE
(2 ore sett., 4° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL)
La vita spirituale si presenta come un dato di esperienza su cui bisogna riflette
per una appropriazione critica. Il corso offre allo studente l’opportunità di iniziarsi
in questa pratica mediante la conoscenza di due figure fondamentali della tradizione
mistica cristiana, Sant’Ignazio di Loyola e San Giovanni della Croce, e contemporaneamente lo introduce nella problematica epistemologica della teologia spirituale in
quanto riflessione teologica sull’esperienza di Dio.
TESTI E SUSSIDI
SAN GIOVANNI DELLA CROCE, Opere Complete, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001;
SANT’IGNAZIO DI LOYOLA, Gli scritti, a cura di M. Gioia, UTET, Torino 1977; CH.-A.
BERNARD, Teologia spirituale, Paoline, Roma 20026; J. MARTÍN VELASCO, Il Fenomeno Mistico, I-II, Jaca Book, Milano 2001-2003; W. JOHNSTON, Teologia mistica, Appunti di viaggio, Roma 2001.
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triennio teologico
AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE
21. ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA
(5 ore sett., 4° sem.: O.F. PIAZZA)
La questione del metodo in ecclesiologia. Contesti e collocazione del trattato.
Sviluppo storico: la Chiesa come mistero della fede, come dominio spirituale, come
confessione. La Chiesa nella rivelazione biblica: immagini e figure. Trattazione sistematica: la Chiesa come “mistero”; struttura teandrica; origine trascendente e storica; sacramento di comunione e sacramento di salvezza; dimensioni e proprietà essenziali della Chiesa; realtà ministeriale e carismatica; le forme della Chiesa e la sua
indole escatologica.
La nuova collocazione della mariologia nel complesso della teologia. La piena
partecipazione di Maria nel mistero della redenzione. Figura, modello e madre della
Chiesa. Riferimenti biblici. Sviluppo storico-dogmatico. Riflessione sistematica:
presupposti ermeneutici; Madre di Dio; la sempre Vergine; l’Immacolata Concezione; Assunta in cielo; il culto mariano.
TESTI E SUSSIDI
Appunti del professore. A. BARRUFFO (a cura di), Sui problemi del metodo in ecclesiologia,
San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; G. CANOBBIO - F. DALLA VECCHIA - R. TONONI, Modelli
di Chiesa, Morcelliana, Brescia 2001; D. VALENTINI (a cura di), L’ecclesiologia contemporanea, EMP, Padova 1994; J. WERBICK, La Chiesa, Queriniana, Brescia 1998; E. MALNATI, La
Chiesa: sviluppo storico dell’ecclesiologia, Piemme, Casale Monferrato 1998; S. DIANICH S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002; C.I. GONZALEZ, Maria Madre e
Discepola, Piemme, Casale Monferrato 1998.
AREA MORALE
22. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE E GENERALE
(5 ore sett., 4° sem.: D. ABIGNENTE)
I. Senso, fondamenti e criteri di un’etica teologica
A) Contesto attuale della riflessione etico teologica. Dalla Optatam totius alla
Veritatis splendor: esperienza secolare-umana e fonte biblica nel quadro epistemologico della teologia morale. B) Carattere originario della moralità. L’adesione di
fede come evento di coscienza morale. Figure bibliche di incontro, di alleanza, di
sequela. C) Intelligenza nella fede dell’esperienza e della conoscenza morale,
dell’ethos e dell’etica: disegno storico-genetico dell’ethos biblico nei suoi impulsi
principali; rapporto tra morale, fede, storia, culture umane; rapporto tra morale, rivelazione e magistero.
II. Principi etici generali alla luce della fede cristiana
A) Legge naturale e coscienza; norme morali: origine, significato, storicità, trasmissione. B) Rapporto tra moralità personale e opzioni concrete, tra dimensione
soggettiva e oggettività. C) Peccato e conversione; persona e strutturazione della
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triennio teologico
convivenza umana; vita cristiana come sequela del Signore nel mondo secolarizzato.
Il Corso prevede l’alternanza di lezioni cattedratiche e gruppi di studio seminariali, che favoriscano il confronto diretto sia con il testo biblico che con il pensiero
di moralisti contemporanei.
TESTI E SUSSIDI
S. BASTIANEL, Teologia morale fondamentale. Moralità personale, ethos, etica cristiana (ad
uso degli studenti), PUG, Roma 2001; ID., Autonomia morale del credente, Morcelliana, Brescia 1980; D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede, Gregorian University PressMorcelliana, Roma-Brescia 2000; J. FUCHS, Etica cristiana in una società secolarizzata,
Piemme, Casale Monferrato 1984. Le letture seminariali verranno indicate all’inizio del Corso.
AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE
23. STORIA DELLA CHIESA CONTEMPORANEA
(2 ore sett., 4° sem.: S. TANZARELLA)
Introduzione: Metodo storico e conoscenza storica. Le politiche della memoria, le
tentazioni dell’oblio, i pericoli dei revisionismi e la purificazione della memoria.
Programma: Ricostruzione attraverso la lettura delle fonti di alcuni problemi storiografici relativi ai secoli XIX e XX.
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La Chiesa cattolica nel processo della Restaurazione
Rosmini e Delle cinque piaghe della Santa Chiesa
Pio IX e il Concilio Vaticano I
Genesi e sviluppi della “questione romana” e della “questione sociale”
Pio X e linee essenziali del modernismo
Benedetto XV e la I guerra mondiale
Pio XI, il fascismo e il nazismo. Il sostegno della Chiesa italiana al fascismo
e all’impegno coloniale.
– Pio XII, la II guerra mondiale e la questione della Shoah; Chiesa e società
italiana negli anni ’50
– Don Primo Mazzolari; Giuseppe Dossetti; Giuseppe Lazzati; Giorgio La Pira; Don Lorenzo Milani
– Giovanni XXIII e la pace. Il Concilio Vaticano II. Paolo VI e il dopo Concilio
TESTI E SUSSIDI
Fonti: GREGORIO XVI, Mirari vos (1832); PIO IX, Quanta cura (1864); PIO X, Pascendi dominici gregis (1907); BENEDETTO XV, Ad Beatissimi (1914); Esortazione ai popoli belligeranti e ai loro capi (1915); Nota ai capi degli Stati in guerra (1917); PIO XI, Non abbiamo bisogno (1931); Mit brennender Sorge (1937); GIOVANNI XXIII, Pacem in terris
(1963); PAOLO VI, Ecclesiam suam (1964); Populorum Progressio (1967); III SINODO
DEI VESCOVI, La giustizia nel mondo (1971).
Introduzione: C. PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Bari-Roma 2007
oppure A. MARGALIT, Etica della memoria, Il Mulino, Bologna 2007 oppure S.
TANZARELLA, La purificazione della memoria. Il compito della storia fra oblio e revisio-
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triennio teologico
nismi, EDB, Bologna 2001.
Parte generale: G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, vol. IV, L’età
contemporanea, Morcelliana, Brescia 1995.
Parte monografica: S. TANZARELLA, Gli anni difficili. Lorenzo Milani e le “Esperienze Pastorali”, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007.
Lo studio delle fonti e dei testi previsti è da intendersi come obbligatorio per il superamento
dell’esame.
AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE
24. SACRAMENTOLOGIA GENERALE BATTESIMO E CRESIMA
(2 ore sett., 5° sem.: G. DI NAPOLI)
La presentazione del differente approccio ai sacramenti sviluppatosi nell’epoca dei
Padri e nella riflessione della Scolastica consentirà di collocare in un contesto dinamico e di ampio respiro l’insegnamente del Magistero (specificamente Concilio di Firenze, Trento e Vaticano II) sui Sacramenti. In questa direzione si offriranno i seguenti
approfondimenti: 1. Mysterion e sacramentum alla luce della Scrittura e dei Padri; 2. il
mistero pasquale e la domanda circa l’istituzione dei sacramenti; 3. Il termine sacramento riferito a Cristo, alla Chiesa e ai sacramenti; 4. l’intimo rapporto tra Parola e Sacramento; 5. Il legame inscindibile tra fede-celebrazione-vita.
I Sacramenti dell’Iniziazione cristiana: i dati biblici; la prassi celebrativa: dalla
Didaché al RICA; la riflessione sistematica. Alcuni approfondimenti: 1. Il carattere
sacramentale; 2. Il battesimo dei bambini; 3. Aspetti ecumenici del Battesimo.
TESTI E SUSSIDI
C. GIRAUDO, In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; C. ROCCHETTA, Sacramentaria fondamentale. Dal «Mysterion» al «Sacramentum» (Corso di teologia sistematica 8), EDB, Bologna 1990; M. AUGÉ, L’iniziazione Cristiana. Battesimo e confermazione, LAS, Roma 2004; A. GRILLO - M. PERRONI - P.-R. TRAGAN
(edd.), Corso di sacramentaria. 1. Metodi e prospettive; 2. I sacramenti della salvezza, Queriniana, Brescia 2000.
25. EUCARISTIA
(3 ore sett., 5° sem.: C. GIRAUDO)
Mentre nel secondo millennio l’Eucaristia è stata indagata solo sulla base della
speculazione sistematica, nel primo veniva compresa e spiegata “per ritus et preces”
(cf Sacrosanctum concilium 48), cioè a partire dal vissuto cultuale. Facendo nostra
la metodologia professata dai Padri d’Oriente e d’Occidente, in un primo momento
(= catechesi) prospetteremo quale ermeneutica dell’Eucaristia il quadro teoantropologico della redenzione vicaria, “a cominciare dalla Genesi e passando in
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triennio teologico
rassegna tutte le Scritture” (cf Diario di Egeria). Quindi, nel secondo momento (=
mistagogia), partendo dall’esperienza celebrativa vedremo in qual modo per mezzo
dell’Eucaristia veniamo ripresentati all’evento di Cristo morto e risorto secondo i
ritmi delle nostre pasque domenicali e quotidiane, in vista della nostra progressiva
trasformazione nel corpo ecclesiale. L’opzione per la metodologia mistagogica, ovvero l’attenzione privilegiata al “magistero” della lex orandi, consentirà alla Chiesa
del terzo millennio di rileggere le grandi conquiste della scolastica e le stesse dichiarazioni magisteriali di Trento in una luce nuova, che evidenzia meglio la dinamica
delle nostre Messe.
TESTI E SUSSIDI
C. GIRAUDO, “In unum corpus”. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello
Balsamo 2001; ID., Eucaristia per la Chiesa. Prospettive teologiche sull’eucaristia a partire
dalla “lex orandi”, PUG, Roma 1989; ID., Preghiere eucaristiche per la Chiesa di oggi, PUG,
Roma 1993; ID., Stupore eucaristico. Per una mistagogia della Messa alla luce dell’enciclica
“Ecclesia de Eucharistia”, LEV, Vaticano 2004.
26. LITURGIA
(3 ore sett., 5° sem.: G. DI NAPOLI)
Con uno sguardo attento alla Tradizione liturgica sia in chiave diacronica (la liturgia attraverso le epoche culturali), sia in chiave sincronica (la diversificata presenza
delle famiglie liturgiche), si accosterà la teologica del culto cristiano, attingendo alla
ricchezza della dottrina conciliare. Si passerà poi ad evidenziare la natura e le dinamiche proprie della struttura della celebrazione, facendo ricorso, come a modello paradigmatico, all’Ordo Missae. L’ambito dell’approfondimento sarà invece riservato ai
ritmi (anno liturgico/liturgia delle ore) e spazi (arte/architettura) celebrativi.
TESTI E SUSSIDI
J. LOPEZ MARTIN, “In Spirito e verità”. Introduzione alla liturgia, EP, Cinisello Balsamo 1989;
A. DONGHI (a cura di), I Praenotanda dei nuovi Testi Liturgici, Ancora, Milano 1988 e successive edizioni; C. GIRAUDO, «Irrepetibilità dell’evento fondatore e iterazione del rito: la mediazione del segno profetico», in Rassegna di Teologia 24 (1983) 385-402; ID., «La celebrazione
della Parola di Dio nella Scrittura», in RL 73 (1986) 593-615; AA.VV., Anàmnesis 1. La Liturgia. Momento storico della salvezza, Marietti, Casale Monferrato 1979 (seconda edizione, con
ristampa del 1981); AA.VV., Anàmnesi 2. Panorama storico generale, Marietti, Casale Monferrato 1978; A.J. CHUPUNGCO (dir.), Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, voll. 5, Piemme,
Casale Monferrato 1998; ASSOCIAZIONE PROFESSORI DI LITURGIA (a cura di), Celebrare il mistero di Cristo, vol. I, La celebrazione: introduzione alla liturgia cristiana, Ed. Liturgiche,
Roma 1993; vol. II, La celebrazione dei Sacramenti, Ed. Liturgiche, Roma 1996; K. F.
PECKLERS, Liturgia. La dimensione storica e teologica del culto cristiano e le sfide del domani,
gdt 326, Brescia 2007.
91
triennio teologico
27. DIRITTO CANONICO/1
(3 ore sett., 5° sem.: V. TODISCO)
A. Introduzione:
1. il diritto nella realtà umana: alcune nozioni di filosofia del diritto;
2. natura particolare del diritto nella Chiesa;
3. breve storia del diritto canonico.
B. Illustrazione del diritto canonico vigente a partire dai primi tre libri del CIC del
1983. In particolare:
1. dal libro I: illustrazione di alcune nozioni generali;
2. dal libro II: statuto giuridico dei fedeli, dei laici, dei ministri di culto, dei
membri degli istituti di vita consacrata; norme sulla suprema autorità della
Chiesa; le chiese particolari e le loro strutture;
3. dal libro III: scuole, università cattoliche, facoltà ecclesiastiche; strumenti di
comunicazione sociale e libri.
TESTI E SUSSIDI
G. GHIRLANDA, Il diritto nella Chiesa mistero di comunione. Compendio di diritto ecclesiale,
EP-PUG, Roma 2000; AA.VV., Il diritto nel mistero della Chiesa, PUL, Roma 1986-1992,
voll. I, II, III; Nuovo dizionario di diritto canonico, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993.
AREA MORALE
28. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/1: VITA RELIGIOSA
(2 ore sett., 5° sem.: G. PARNOFIELLO)
La responsabilità morale in materia di fede richiede una particolare cura da parte
del credente e l’incontro personale con Dio in Cristo risulta come il momento fondante
di ogni percorso che voglia qualificarsi come sequela. Nei trattati etici questo ambito è
tradizionalmente ricondotto alla morale religiosa, il cui discorso ruota attorno alla “virtù di religione” per supportare l’obbligo della preghiera, del culto e della veracità. Resta, comunque, da spiegare il senso e il valore della dimensione etica della fede che
appare spesso scontata e poco esplicitata. Il tentativo sarà quello di riflettere su tali temi attraverso le lezioni e di cogliere le provocazioni di autori contemporanei che hanno
offerto rilevanti contributi in questa direzione.
TESTI E SUSSIDI
S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, Cinisello Balsamo 2005; ID., Figure di
preghiera nella Bibbia, Roma 2005; R. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, Cinisello Balsamo 2000;
A. RIZZI, Il problema del senso e il tempo. Tempo, festa, preghiera, Assisi 2006; W. JANZEN, Etica dell’Antico Testamento. Un approccio paradigmatico, Torino 2004; H. WEBER, Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, Cinisello Balsamo 2003.
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triennio teologico
29. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/2: VITA FISICA
(4 ore sett., 5° sem.: A. VICINI)
Il corso studia i problemi morali legati alle varie fasi della vita umana contemporanea, considerando le problematiche alla luce degli insegnamenti magisteriali,
del dibattito teologico e di contributi delle scienze umane. In particolare, si concentra su:
I. l’inizio della vita umana (fecondazione e procreazione);
II. la vita adulta: salute, (disabilità, malattia, donazione degli organi e trapianti),
sessualità (identità, sviluppo, attività), vita coniugale (affettività, dialogo sessuale,
procreazione responsabile, contraccezione, aborto, sterilizzazione);
III. la fine della vita umana (cura dei malati terminali, suicidio assistito ed eutanasia).
TESTI E SUSSIDI
L. SOWLE CAHILL, Sesso, genere e etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; documenti magisteriali ed encicliche papali (Humanae vitae, Catechismo della Chiesa cattolica, Evangelium vitae); E. SGRECCIA, Manuale di Bioetica. Vol. 1: Fondamenti ed etica bio-medica, Vita
e Pensiero, Milano 1999; ID., Manuale di Bioetica. Vol. 2: Aspetti medico-sociali, Vita e Pensiero, Milano 1996; D. TETTAMANZI, Nuova bioetica cristiana, Piemme, Casale Monferrato,
2000. Ulteriore bibliografia verrà indicata.
30. SEMINARIO PER L’ESAME FINALE/1-2
(2 ore sett., 5°-6° sem.)
L'obiettivo del Seminario è favorire l'elaborazione graduale e progressiva di una
sintesi personale da parte dello studente, grazie alla proposta contenutistica, alla didattica e alla redazione dell'esercitazione scritta (20-30 pagine).
Pur nel diverso approfondimento tematico, le due proposte di Seminario prevedono la stessa metodologia didattica, che comporta:
momenti comuni ai due gruppi di docenti e studenti (all'inizio, a metà e alla fine
del Seminario),
lezioni frontali (nel I semestre) integrate dalla partecipazione attiva dei docenti e
degli studenti,
coinvolgimento privilegiato degli studenti nel II semestre, accompagnamento
nella scelta e nella redazione dell'esercitazione finale.
Gruppo 1: R. DEL RICCIO, A. MASTANTUONO, E. SALVATORE
Titolo: L'esperienza religiosa cristiana
Coordinatore: R. DEL RICCIO
DESCRIZIONE E BIBLIOGRAFIA
Saranno indicate all'inizio del Seminario, mentre gli approfondimenti saranno
segnalati in itinere.
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triennio teologico
Gruppo 2: G. DE SIMONE, E. FRANCO, A. VICINI
Titolo: «Io... tuo prossimo» (Es 20,2.17 e Dt 5,6.21)
Coordinatore: E. FRANCO
DESCRIZIONE
Nel Seminario, la teologia biblica, fondamentale e morale consentono una sintesi dell'itinerario di studi del quinquennio grazie alla relazionalità (la relazione rivela
l'identità della persona, del mondo-ambiente e di Dio, fondando la riflessione teologica e la vita morale), alla comunione (da Israele alla filiazione adottiva paolina, alla
dimensione ecclesiale ad intra e ad extra, all'impegno sociale per la giustizia, alla
salvaguardia del creato, alla vita sociale) e alla corporeità (precisando le implicazioni e le conseguenze teologiche a carico di identità e differenza, concezione unitaria
dell'esistere, relazioni "corporee", comprensione della risurrezione, invocazione e
cammino verso il Regno).
BIBLIOGRAFIA
La bibliografia generale verrà indicata all'inizio del Seminario, mentre gli approfondimenti saranno segnalati in itinere.
AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE
31. TEOLOGIA PASTORALE
(4 ore sett., 6° sem.: A. MASTANTUONO)
1. Il corso affronta e delinea, all’interno del cammino storico della disciplina, i
punti-base per una riflessione fondativa di tipo teologico pastorale:
– tappe storiche e modelli della teologia pastorale, con particolare riferimento
all’area italiana;
– configurazione: la questione epistemologica, il nodo teoria/prassi, l’itinerario
metodologico;
– compiti e prospettive della teologia pastorale nell’attuale contesto.
2. La catechesi come azione ecclesiale, servizio della Parola, educazione alla fede:
– contenuto e fonti della catechesi;
– soggetto e linguaggio della catechesi.
3. Laboratorio: pastorale e iniziazione cristiana.
TESTI E SUSSIDI
M. MIDALI, Teologia pratica. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica, Las,
Roma 2002-20023, 4 voll.; S. LANZA, Introduzione alla teologia pastorale. 1. Teologia
dell’azione ecclesiale, Queriniana, Brescia 1989, G. TRENTIN - L. BORDIGNON (edd.), Teologia
pastorale in Europa. Panoramica e approfondimenti, EMP, Padova 2002; S. LANZA, «Teologia
pastorale», in G.CANOBBIO - P. CODA (edd.), La teologia del XX secolo. Un bilancio, vol. 3:
Prospettive pratiche, Città Nuova, Roma 2003, 393-475; A. MASTANTUONO, «Teologia pratica.
Teologia pastorale e catechetica», in G. LORIZIO - N. GALANTINO, Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 502-
94
triennio teologico
540; AA.VV., Andate e insegnate. Manuale di catechetica, LDC, Leumann 2002; E. ALBERICH,
La catechesi oggi. Manuale di catechetica fondamentale, LDC, Leumann 2001.
32. DIRITTO CANONICO/2
(2 ore sett., 6° sem.: V. TODISCO)
Il corso, naturale proseguimento del corso di “diritto canonico/1”, segue lo
schema dei libri IV-VII del Codice di diritto canonico, dei quali si tratterà in particolare:
a) dal libro IV (la funzione di santificare della Chiesa): i sacramenti in genere, la
penitenza, l’ordine sacro, il matrimonio;
b) dal libro V (i beni temporali della Chiesa): sostentamento del clero e gestione dei
beni culturali anche alla luce della disciplina concordataria;
c) dal libro VI (le sanzioni della Chiesa): nozioni generali di diritto penale canonico;
d) dal libro VII (i processi): nozioni generali di diritto processuale canonico – i processi matrimoniali – i ricorsi amministrativi.
TESTI E SUSSIDI
Oltre la bibliografia indicata per il corso di “diritto canonico/1” si consiglia: F. BERSINI, Il diritto canonico matrimoniale. Commento giuridico teologico pastorale, LDC, Leumann 1994;
M. MARCHESI, Diritto canonico complementare italiano, EDB, Bologna 1992.
AREA MORALE
33. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/3: VITA SOCIALE
(5 ore sett., 6° sem.: G. PARNOFIELLO)
Il corso presuppone una riflessione precedente sul punto di vista della moralità
personale che sarà considerato nella dimensione dell’efficacia storica del bene e del
male, avendo una particolare attenzione al peso delle relazioni strutturate. Si farà riferimento alla responsabilità dei credenti a livello sociale, politico ed economico e ai
problemi legati alle “strutture di peccato”, alla fame nel mondo e agli squilibri dello
sviluppo. In tale contesto viene proposto un percorso di lettura dell’insegnamento
sociale della Chiesa e dei suoi modelli ermeneutici, fino a individuarne alcune opzioni fondamentali. Verranno presentati materiali per l’approfondimento dei singoli
argomenti e si prevede il coinvolgimento attivo degli studenti.
TESTI E SUSSIDI
S. BASTIANEL, Moralità personale nella storia, Roma 2005; G. PIANA, Vangelo e società. I
fondamenti dell’etica sociale cristiana, Assisi 2005; PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E
DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, Roma 2004; ID., Dizionario di
dottrina sociale della Chiesa, Roma 2005.
95
triennio teologico
96
I BIENNI PER LA LICENZA SPECIALIZZATA
(2° ciclo)
PIANO GENERALE DEGLI STUDI
Scopo del secondo ciclo è integrare la formazione teologica di base e avviare gli
studenti alla ricerca scientifica (SG 30,8). Di conseguenza, possono essere ammessi
al Biennio per la Licenza specializzata solo gli studenti che hanno conseguito – superando la mediocrità come media di tutti gli esperimenti sostenuti – il Baccalaureato in teologia o, previo esame di ammissione, gli studenti che hanno completato il sessennio filosofico-teologico (SG 25,3). Nell’un caso come nell’altro, la
Sezione si riserva di valutare l’effettiva attitudine dello studente a seguire la specializzazione richiesta. Per l’ammissione si esige anche la conoscenza (da dimostrarsi
con un certificato di studi fatti o con una prova) oltre che del latino e del greco – già
richiesti per il triennio teologico – di due lingue moderne da scegliersi tra il francese, l’inglese, il tedesco e lo spagnolo. Spetta al Consiglio del settore stabilire ulteriori requisiti secondo le finalità e le esigenze del settore.
Il secondo ciclo si conclude col 2° grado accademico: la Licenza specializzata
in teologia. Questo titolo abilita all’insegnamento della teologia nei Seminari e negli
Istituti superiori di scienze religiose e, più in generale, a funzioni specializzate di
apostolato.
La Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale conferisce la Licenza specializzata
nei seguenti settori della teologia: 1) teologia dogmatica (indirizzo cristologico ed
ecclesiologico), 2) teologia biblica, 3) teologia fondamentale, 4) teologia della vita
cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità), 5) teologia pastorale. Ciascun studente può iscriversi contemporaneamente ad uno solo dei settori e ad un solo indirizzo.
Nella Sezione S. Luigi si possono conseguire le specializzazioni in teologia
dogmatica (indirizzo ecclesiologico), in teologia fondamentale, in teologia biblica,
in teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità). I vari
settori di specializzazione sono coordinati con gli studi del primo ciclo e sono strutturati sulla base di una interdipendenza di fondo. Ciascun settore conserva però una
propria autonomia.
Per quanto riguarda gli studi, l’integrazione con il primo ciclo e l’interdipendenza tra i vari settori è assicurata dalla programmazione di corsi comuni a tutti i
settori di specializzazione e dalla ricerca interdisciplinare all’interno di ciascun settore. L’autonomia si attua con la programmazione di corsi e seminari propri, offerti
agli studenti che hanno scelto una determinata specializzazione.
Date le finalità e le caratteristiche del secondo ciclo, allo studente viene lasciata
una discreta libertà nell’elaborazione di un proprio piano di studi. Questo “piano”
deve essere approvato, all’inizio di ogni semestre, dal Direttore di settore e dal Vice
Preside.
97
bienni per la licenza specializzata
Salve restando le ulteriori modalità stabilite per ogni settore, nell’elaborare il
piano di studi si tengano presenti le seguenti norme generali:
− i corsi e i seminari frequentati dallo studente vengono computati in punti o
credit. Un punto o credit corrisponde a un’ora settimanale per un intero semestre. Il numero minimo di credit richiesto per la Licenza è di 48;
− ogni studente deve frequentare, nell’ambito del biennio scelto, almeno due
seminari. Al termine di essi dovrà riportare una valutazione positiva da parte
del professore che avrà diretto il seminario;
− i credit dei corsi comuni devono essere almeno dieci (cf SG, art. 30,8);
− i credit dei corsi propri, richiesti per ciascun settore di specializzazione, possono oscillare da un minimo di 24 a un massimo di 30. Ulteriori determinazioni (obbligatorietà di corsi, ecc.) spettano al Consiglio del settore;
− i credit rimanenti possono essere di corsi comuni o degli altri settori di specializzazione. Possono anche essere seguiti corsi esterni alla Sezione o alla Facoltà. In quest’ultimo caso si esige la previa autorizzazione del Vice Preside.
Per integrare il proprio piano di studio secondo una specifica linea di interesse,
sono ammessi anche dei corsi tutoriali. Per “corso tutoriale” si intende una ricerca
proposta dallo studente nell’ambito della specializzazione prescelta e condotta sotto
la guida e la responsabilità di un Tutor. Ogni richiesta di corso tutoriale, corredata
dal programma e dalla relativa bibliografia, deve essere sottoscritta dal Tutor e dal
Direttore di settore e rimessa per l’approvazione al Vice Preside. Non è ammesso
più di un corso tutoriale per semestre. Ogni corso tutoriale è computato 2 o 3 credit,
a seconda dell’ampiezza della ricerca, a giudizio del Vice Preside.
La dissertazione per la Licenza
La dissertazione è la prova più qualificante del biennio. L’argomento scelto deve essere approvato dal Direttore del settore sulla base non solo del titolo, ma anche
di una descrizione schematica del contenuto e del metodo, presentati per iscritto,
con la firma del professore che ne ha accettato la direzione.
Nella dissertazione il candidato deve dimostrare rigore di metodo, giudizio critico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado superiore (cf SG 30,9). Non si esige però, necessariamente, un contributo originale allo sviluppo scientifico del tema trattato.
Nella sua stesura definitiva la dissertazione va presentata in quattro copie al Direttore del settore un mese prima della sua discussione (cf Informazioni, p. 22). La
sua approvazione da parte del professore che l’ha diretta e di un altro professore, designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore del settore, è condizione per
l’ammissione all’esame finale. Nel caso di mancata approvazione da parte del secondo relatore, questi è tenuto a notificarne le motivazioni per iscritto. In questo caso è previsto un giudizio in seconda istanza da parte di un altro relatore scelto dal
Vice Preside. Al nuovo relatore saranno rese note le ragioni della mancata approvazione in prima istanza.
Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.
98
bienni per la licenza specializzata
L’esame finale
Ciascun biennio di specializzazione si conclude con un esame generale orale, il
cui programma viene definito dal Consiglio del settore secondo le finalità e le esigenze specifiche del settore stesso. All’esame finale sono ammessi gli studenti che
hanno superato tutte le prove previste dal 2° ciclo e la cui dissertazione è stata approvata.
L’esame finale si svolge davanti a una commissione composta dal direttore della
dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. L’esame
ha la durata di un’ora, inclusa la discussione della dissertazione. Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.
La somma totale dei coefficienti per la valutazione finale della Licenza è di
110/110. Di essi 50/110 spettano al curriculum del biennio, 40/110 alla dissertazione e 20/110 all’esame finale (cf SP 22,12).
99
BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA
(nuovo piano di studi)
NORME E INDICAZIONI GENERALI
1. Presentazione
Il biennio per la Licenza in teologia biblica si propone di condurre lo studente a
una conoscenza diretta e globale, secondo accostamenti differenziati, della Sacra
Scrittura, a un ripensamento sintetico della teologia nella sua dimensione biblica e
all’acquisizione di una metodologia appropriata per lo studio esegetico personale, in
vista dell’insegnamento biblico, dell’annuncio della Parola di Dio e della soluzione,
su base scritturistica, dei problemi teologico-morali che si pongono all’operatore pastorale.
A questo scopo, il biennio biblico offre anzitutto alcuni strumenti essenziali: linguistici, di conoscenza dell’“ambiente”, e metodologici, come presupposto e introduzione a una corretta interpretazione del testo. In secondo luogo, il biennio programma dei corsi a carattere esegetico: percorrendo l’intero itinerario metodologico,
lo studente impara a studiare un libro della Sacra Scrittura, o parti di esso, nella varietà dei contenuti e, possibilmente, nella totalità del messaggio. Alcuni corsi propongono l’esplorazione di temi unitari, nell’ambito di una teologia biblica che mostri anche il rapporto tra i due Testamenti. A questi corsi vengono affiancati degli
insegnamenti che consentano allo studente di interrogare il testo biblico a partire da
una tematica specifica, riguardante questioni di teologia dogmatica o problemi
dell’esistenza cristiana.
2. Prerequisiti
Oltre al baccellierato, si richiede la conoscenza di 2 lingue moderne (tedesco,
inglese, francese, spagnolo) e dell’ebraico e del greco biblico almeno a livello base.
Quest’ultimo si verifica all’inizio con un esame di qualificazione per ciascuna lingua. Chi non supera o non sostiene l’esame di qualificazione deve frequentare i corsi di Ebraico A e di Greco A e non può iscriversi ai corsi esegetico-teologici. I corsi
di ebraico 1-2 e di greco biblico del Quinquennio possono essere omologati come
ebraico A-B e greco A.
3. Finalità
Per integrare la formazione biblica di base e avviare alla ricerca scientifica, si
propongono i seguenti obiettivi:
– introduzione all’analisi filologico-esegetica di singoli testi biblici secondo i vari
metodi e approcci;
– studio di un genere letterario, di un tema e/o del messaggio teologico proprio di
un singolo libro o di un corpus di scritti;
– visione d’insieme o lettura unitaria dell’Antico e del Nuovo Testamento e reciproco rapporto;
100
biennio biblico
– approfondimento metodologico per lo studio analitico e sintetico dei testi;
– confronto interdisciplinare tra messaggio biblico e cultura-ambiente nel passato
e nel presente;
– conoscenza della storia dell’interpretazione a partire dai Padri ebrei e cristiani.
4. Ambiti o aree
In continuità con l’articolazione dell’area biblica del Quinquennio, per favorire
l’approfondimento e l’integrazione e per avviare alla ricerca scientifica, il Biennio si
articola in tre ambiti o aree.
1. Area linguistico-metodologica (LM e S). Articolata in 3 semestri con i corsi di
ebraico e greco biblico, critica testuale, geografia-archeologia e storia, ermeneutica e i seminari (metodologico, storico-esegetico e teologico), costituisce la
parte fissa del curriculum.
2. Area esegetico-teologica (ET). Ogni piano di studio individualizzato dovrà avere 8 corsi – di cui almeno uno in forma tutoriale – di esegesi e/o teologia biblica
tra quelli annualmente proposti nei vari nuclei dell’AT (Pentateuco, Profeti,
Scritti) e del NT (Sinottici-Atti, Paolo e altre lettere, Scritti giovannei) o nell’ambito della letteratura non-canonica e/o della storia dell’esegesi.
3. Area interdisciplinare (AI). Prevede quattro ambiti di confronto tra Bibbia e teologia fondamentale, dogmatica, morale e spiritualità, pastorale. Ciascun studente dovrà scegliere nel proprio curriculum due corsi tra quelli proposti.
5. Didattica
Per favorire lo studio e l’approfondimento personale, ciascun alunno fin
dall’inizio verrà affidato dal Direttore del Biennio, d’accordo col Vicepreside, a un
tutor onde facilitare la scelta di un ambito specifico, l’organizzazione di un piano di
studio individualizzato e l’elaborazione entro il primo anno di un’ipotesi di lavoro
per la dissertazione finale.
Di conseguenza le lezioni incideranno non più del 70% sull’intero monte ore
(48 credit), mentre il restante 30% sarà riservato ai seminari e ai corsi tutoriali.
I corsi interdisciplinari sono offerti interagendo con gli altri settori (fondamentale, dogmatica, morale, spiritualità, pastorale) su temi e problematiche che, provocando la riflessione teologica, interrogano la Scrittura.
La prova principale del biennio è la dissertazione scritta, discussa nell’esame finale. In essa il candidato deve manifestare una reale capacità di affrontare un tema,
un genere letterario, un brano o un libro biblico con correttezza di metodo, buona
conoscenza della relativa bibliografia, appropriata lettura critica e adeguata e coerente capacità di espressione.
101
biennio biblico
6. In sintesi
CURRICULUM
CR.
DISTRIBUZIONE SEMESTRALE
Area linguistico-metodologica (LM)
Ebraico A
Ebraico B
Ebraico C
Greco A
Greco B
Greco C
Geografia, archeologia e storia
d’Israele
Critica testuale dell’AT e del NT
Ermeneutica biblica
18
I semestre
Ebraico A
Greco A
GeoArSto
CriTe
S1
Ermeneutica
ET 1
2
2
2
2
2
2
2
Seminari (S)
S1 Metodologico
S2 Storico-esegetico
S3 Teologico
10
II semestre
Ebraico B
Greco B
S2
ET 2
ET 3
AI 1
2
2
4
2
2
2
Area esegetico-teologica (ET)
8 corsi di esegesi e/o teologia biblica scelti tra quelli proposti, di
cui almeno uno in forma tutoriale
16
Area interdisciplinare (AI)
2 corsi tra quelli proposti
4
III semestre
Ebraico C
Greco C
S3
ET 4
ET 5
2
2
4
2
2
IV semestre
ET 6
ET 7
ET 8
AI 2
2
2
2
2
48
CR.
48
102
biennio biblico
QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO BIBLICO
ANNO ACCADEMICO 2007-2008
1° SEMESTRE
Corso comune - Area interdisciplinare
AI01 Bibbia e teologia: apporto e limiti del “Canonical Criticism”
(E. Cattaneo)
Corsi propri - Area linguistico-metodologica
1° anno
LM1 Ebraico A – Grammatica (= Ebraico/1 del 1° ciclo)
(A. Garofalo)
LM2 Greco A (= Greco biblico del 1° ciclo) (C. Pagliara)
LM3 Geografia, archeologia e storia d’Israele (E. Franco)
LM5 Ermeneutica biblica (E. Salvatore)
S1 Metodologia biblica (E. Salvatore)
2° anno
LM8 Ebraico B (A. Garofalo)
LM9 Greco C (C. Pagliara)
S3 La rivelazione diventa Scrittura: letture fra Dt e Ger (E. Franco)
Corsi propri - Area esegetico-teologica
ET21 La missione ai giudei e ai gentili in Atti (A. Casalegno)
ET22 L’escatologia paolina (P. Basta)
ET23 Il messianismo nell’Antico e Nuovo Testamento (G. Jossa)
credit ECTS
2
3
2
3
2
2
2
2
3
3
3
3
2
2
4
3
3
6
2
2
2
3
3
3
2
3
2
3
Corsi propri - Area linguistico-metodologica
1° anno
LM4 Critica testuale dell’AT e del NT (A. Garofalo)
LM7 Greco B (C. Pagliara)
S2 La figura di Elia nel vangelo di Luca (C. Pagliara)
2
2
4
3
3
6
2° anno
LM6 Ebraico C (A. Garofalo)
2
3
2
3
2
3
2
3
2° SEMESTRE
Corso comune - Area interdisciplinare
AI02 Pathos di Dio e passione per l’uomo. Religione, etica e mistica
in A. J. Heschel (P. Gamberini)
AI03 Giuda e Maria Maddalena nei vangeli canonici, negli apocrifi e
nell’arte (E. Salvatore-G. Agnisola)
Corsi propri - Area esegetico-teologica
ET13 “Mio padre era un arameo errante” (Dt 26,5): tra piccolo credo
storico e narrazione giudaica (P. Stefani)
ET14 “Dalla Torah alla Tradizione”: ricezione e re-interpretazione del
ciclo di Giacobbe (F. Gillio)
ET15 Gn 22 nelle antiche tradizioni ebraiche e cristiane (A. Garofalo)
103
biennio biblico
DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI
AI01. BIBBIA E TEOLOGIA:
APPORTO E LIMITI DEL “CANONICAL CRITICISM”
(2 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO)
Per la descrizione cf F1, p. 123
LM1. EBRAICO A - GRAMMATICA
(2 ore sett., 1° sem.: A. GAROFALO)
Il corso si propone come obiettivo un primo livello di apprendimento
dell’ebraico, mediante lo studio delle strutture fondamentali della lingua e la lettura
di alcuni brevi testi biblici.
BIBLIOGRAFIA
G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica, Roma 20004.
LM2. GRECO A
(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)
Il Corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico
in un tempo ragionevolmente breve. Gli elementi essenziali della grammatica e della
sintassi verranno esposti in modo progressivo, più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi di senso compiuto e quindi leggere
passi biblici semplici.
Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli esempi
proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un punto di vista
linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.
Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non
senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lingua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre è
previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta comprensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, nonché
nelle lingue moderne conosciute dagli studenti.
BIBLIOGRAFIA
F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; ID. F. POGGI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia, 1-2 (ed. it. a
104
biennio biblico
cura di C. Rusconi), EDB, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, Romae 19666 [=
M. ZERWICK - J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Examples, Biblical Institute Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato
1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Edinburg 19903; M. ZERWICK - M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo
Testamento, EDB, Bologna 19982.
LM3. GEOGRAFIA, ARCHEOLOGIA E STORIA D’ISRAELE
(2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)
Il corso, svolto in modo seminariale, riguarda le culture e il territorio siropalestinese oggi e ieri e affronta questi nuclei tematici: 1. lo Stato d’Israele e l’atteso
Stato Palestinese nella Terra che Dio diede ai nostri padri; 2. le civiltà del Vicino
Oriente dall’alba al tramonto (Egitto, Mesopotamia, Canaan); 3. il problema delle
origini d’Israele: dalle città del Tardo Bronzo agli Stati nazionali del periodo del
Ferro, e deserto di Giuda, Sinai e Negev; 4. la monarchia o Israele unito e diviso, e
Gerusalemme dal tempo di David; 5. Israele sotto le grandi potenze: dall’esilio
all’età ellenistico-romana, la Samaria e la Galilea; 6. l’ambiente delle origini cristiane: siti e reperti, documenti e fonti, movimenti e istituzioni; 7. visione d’insieme:
geografia, archeologia, storia ed esegesi, ovvero la Parola sul posto.
Ciascun studente dovrà conoscere e utilizzare criticamente una storia d’Israele e
uno dei sussidi tra quelli indicati.
BIBLIOGRAFIA
A. Storie
L. CAGNI, «Profilo storico del vicino Oriente antico», A. BONORA, «La storia di Israele: dalle
origini all’esilio babilonese», P. SACCHI, «La storia del popolo ebraico dopo l’esilio», in R.
FABRIS ET AL., Introduzione generale alla Bibbia (Logos. Corso di Studi Biblici 1), LDC,
Leumann 1994, 41-57. 59-96. 97-124; G. FOHRER, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1980 (or.
ted., Heidelberg 1977); A. LEMAIRE, Storia del popolo ebraico (LoB 3.9), Queriniana, Brescia
1989 (ed. fr. 19852); M. NOTH, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1975 (or. ted. Göttingen
1950, 19666); R. RENDTORFF, Introduzione all’Antico Testamento, Claudiana, Torino 1990.
20013 (or. ted. Neukirchen-Vluyn 19883), 11-107; R. ALBERTZ, A History of Israelite Religion
in the Old Testament Period, I. From the Beginnings to the End of the Monarchy, II. From
the Exile to the Maccabees, Westminster-John Knox Press, Louisville 1994 (or. ted. Göttingen 1992); J.A. SOGGIN, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1984, nuova edizione Brescia
2002; I. FINKELSTEIN - N.A. SILBERMAN, Le tracce di Mosè. La Bibbia tra storia e mito (Saggi
14), Carocci Editore, Roma 2002 (or. ingl. 2001); M. LIVERANI, Oltre la Bibbia. Storia antica
di Israele (Storia e società), Laterza, Roma-Bari 2003.
B. Sussidi
P. ACQUISTAPACE - E. TURRI (edd.), Guida biblica e turistica della Terra Santa, direttore e collaboratore E. Galbiati, Istituto Propaganda Libraria, Milano 1992.1996; Y. AHARONI - M. AVIYONAH, Atlante della Bibbia, Piemme, Casale Monferrato 1987 (or. ebr., ingl. 1968, 1977); Y.
105
biennio biblico
AHARONI, The Land of the Bible. A Historical Geography, Burns and Oates, London 1979; ed.
ted. Das Land der Bibel. Eine historische Geographie, Vorwort V. Fritz, Neukirchener Verlag,
Neukirchen-Vluyn 1984; P. ARATA MANTOVANI, Introduzione all’archeologia palestinese. Dalla
prima età del Ferro alla conquista di Alessandro Magno (1200 a.C. - 332 a.C.) (LoB 3.13), Queriniana, Brescia 1992; EAD., «L’archeologia siro-palestinese e la storia d’Israele. Rassegna di
studi archeologici IX», in Henoch 19 (1997) 95-113; M. AVI-YONAH, The Holy Land from the
Persian to the Arab Conquest (566 B.C. - A.D. 640). A Historical Geography, Baker Books House, Grand Rapids (MI) 1979; V. FRITZ, Introduzione all’Archeologia biblica, Paideia, Brescia
1991 (or. ted. 1985); E. GALBIATI, «Geografia biblica, Archeologia biblica», in R. FABRIS ET AL.,
Introduzione generale alla Bibbia (Logos. Corso di Studi Biblici 1), LDC, Leumann 1994, 147170. 171-200; E.R. GALBIATI - A. ALETTI, Atlante storico della Bibbia e dell’Antico Oriente. Dalla preistoria alla caduta di Gerusalemme nell’anno 70 d.C., Massimo-Jaca Book, Milano 1983;
E. LOHSE, L’ambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 19932; J.P. MEIER, Un ebreo
marginale. Ripensare il Gesù storico, 3. Compagni e antagonisti (BTC 125), Queriniana, Brescia
2003 (or. New York 2001), 287-649; J. MURPHY-O’CONNOR, La Terra Santa. Guida storicoarcheologica, EDB Eteria, Bologna 1996; R. NORTH, «Problemi cruciali della storia biblica archeologica (cronologia - geografia)», in C.M. MARTINI - L. PACOMIO (edd.), I libri di Dio, I, Marietti, Torino 1975, 366-494; R. PENNA, «Che cosa significava essere giudeo al tempo e nella terra di Gesù. Problemi e proposte», in E. FRANCO (a cura di), Mysterium Regni ministerium Verbi
(Mc 4,11; At 6,4). Studi in onore di mons. V. Fusco (RivBib.S 38), EDB, Bologna 2001, 137156; M. PICCIRILLO - R. CLEAVE (edd.), La terra del Messaggio. Per un Atlante di Geografia Biblica, LDC, Torino 1991; B.J. PRITCHARD ET AL., Atlante del mondo biblico, LDC, Leumann
1991 (or. The Times Atlas of the Bible, Times Books Limited, London 1987).
C. Links
www.bible-history.com; www.asor.org; www.bibarch.com; www.ebaf.op.org;
www.oi.uchicago.edu/OI/; 198.62.75.1/www1/ofm/sbf/; 198.62.75.1/www1/ofm/fai
LM5. ERMENEUTICA BIBLICA
(2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)
Il corso sarà articolato in due fasi:
a) la prima ripercorre alcuni tratti salienti della storia dell’esegesi ebraica e cristiana, attraverso il contatto diretto con testi esemplificativi;
b) la seconda, dopo aver desunta una criteriologia dal confronto con i classici e
con il documento della PCB, propone esercitazioni pratiche secondo i diversi
metodi e approcci.
BIBLIOGRAFIA
P. BEAUCHAMP, L’uno e l’altro Testamento, Paideia, Brescia 1985; ID., L’uno e l’altro Testamento. 2. Compiere le Scritture, Glossa, Milano 2001; K. BERGER, Ermeneutica biblica del
Nuovo Testamento (Biblioteca biblica 26), Queriniana, Brescia 2001; P. BORI, L’interpretazione infinita. L’ermeneutica cristiana antica e le sue trasformazioni, Il Mulino, Bologna
1987; G. GHIBERTI - F. MOSETTO (a cura di), Pontificia Commissione Biblica. L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, LDC, Leumann 1998; P. GRECH, Ermeneutica e teologia biblica, Borla, Roma 1993; P. RICOEUR, Ermeneutica filosofica ed ermeneutica biblica, Paideia,
106
biennio biblico
Brescia 1983; L. ALONSO SCHÖKEL, La Parola ispirata. La Bibbia alla luce della scienza del
linguaggio (Biblioteca di cultura religiosa 7), Paideia, Brescia 1987².
S1. METODOLOGIA BIBLICA
(2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)
Il seminario si propone di aiutare, con una impostazione attiva, lo studente ad
accostarsi ai principali strumenti di lavoro (testi biblici nelle lingue originali; edizioni critiche; sinossi, concordanze; grammatiche, lessici e dizionari; repertori bibliografici, collane, riviste ecc.), e con esercitazioni pratiche verificarne l’uso.
BIBLIOGRAFIA
V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro metodo», in G. LORIZIO - N. GALANTINO (a cura di), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari (Universo Teologia 28), San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, 165-221; J.A. FITZMYER, An Introductory Bibliography for the Study of Scripture (Subsidia biblica 3), PIB, Roma 19903.
LM8. EBRAICO B
(2 ore sett., 1° sem.: A. GAROFALO)
Il corso si occuperà di avanzare nello studio della lingua, di cui affronterà la
parte relativa alle coniugazioni verbali derivate e ai verbi con una o più radicali gutturali, insieme ad alcune nozioni di sintassi.
Durante questo secondo livello verrà riservato più spazio all’analisi e alla traduzione di alcuni testi biblici in prosa e in poesia.
BIBLIOGRAFIA
G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica, Roma 20004.
Verrà fornita ulteriore bibliografia durante lo svolgimento del corso.
LM9. GRECO C
(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)
Il corso si propone di introdurre e avviare gli studenti a tradurre testi del Corpus
Paulinum e a valutare i vantaggi e i limiti delle principali traduzioni italiane. Con
l’analisi sintattica e stilistica di alcuni testi paolini s’intende esaminare da vicino alcuni espedienti stilistici delle lettere paoline: metafore, similitudini, immagini, antitesi e anacoluto, ecc.; e alcune forme letterarie, tipiche dell’epistolario: formule liturgiche tradizionali, invocazioni, preghiere, dossologie, inni, confessioni di fede,
brani autobiografici, parenesi. Il procedimento di traduzione verrà favorito da uno
107
biennio biblico
specimen su di un testo del Corpus paulinum preparato appositamente e distribuito
agli studenti all’inizio di ogni lezione.
Inoltre, è prevista una breve ed essenziale trattazione della lingua della versione
dei LXX in quei testi citati sia dai sinottici, sia da Paolo. La lingua greca del NT è
debitrice dal punto di vista lessicale a quella dei LXX, specialmente per la terminologia tecnica teologica del giudaismo, e che il NT ha assunto e accresciuto di nuove
accezioni.
BIBLIOGRAFIA
M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo
Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum
graece, Stuttgart 199327; F. BLASS - A. DEBRUNNER - F. REHHOPF, Grammatica del Greco del
Nuovo Testamento, Göttingen 197614; M. CIMOSA, Guida alla studio della Bibbia Greca
(LXX), Storia - Lingua - Testi, Societa biblica britannica & forestiera, Roma 1995.
S3. LA RIVELAZIONE DIVENTA SCRITTURA: LETTURE FRA DT E GER
(4 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)
Il seminario si propone di potenziare le attitudini alla ricerca scientifica, accompagnando e facendo interagire gli alunni in un work in progress personale e di gruppo, a partire da testi del Deuteronomio e di Geremia, letti e riletti con approcci diversi, in vista di far acquisire competenza in una metodologia integrata.
La ricerca personale e di gruppo è quindi orientata ad affrontare, sulla base di
una rigorosa metodologia, le seguenti problematiche: il senso dello “scrivere” nel
passaggio dalla trasmissione orale alla composizione di singoli testi e/o di insiemi
letterari; la cosiddetta “redazione deuteronomista” del libro di Geremia e l’influsso
di Geremia sul Deuteronomio e sull’opera storica deuteronomista; la ricerca attuale
sulla composizione del Pentateuco e degli scritti profetici; quanto e come l’atto dello
“scrivere” qualifica o modifica il concetto di Rivelazione; la questione del Canone e
il problema dell’autorità dei documenti scritti nello sviluppo della tradizione.
BIBLIOGRAFIA
Bogaert P.-M., «De Baruch à Jérémie. Les deux rédactions conservées du livre de Jérémie»,
in Id. (ed.), Le livre de Jérémie. Le prophète et son milieu. Les oracles et leur transmission.
Nouvelle édition mise à jour (Bibliotheca Ephemeridum Theologicarum Lovaniensium 54),
University Press, Leuven 1997, 168-173; Borgonovo G., «Dio - Legge - Popolo. Il Deuteronomismo come attuazione "ideologica" di un rapporto di esclusività», Ricerche Storico Bibliche 15/1 (2003) 25-64; Id., «Scrittura e ‫ תירב‬in Es 19-40», in Teologia 26 (2001) 129-154 ;
Brueggemann W., «On Scroll-Making in Ancient Jerusalem», Biblical Theology Bulletin
33/1 (2003) 5-11 ; Cardellini I., «Lo scritto normativo dimenticato e ritrovato», Ricerche Storico Bibliche 12/1-2 (2000) 39-57; Carr D.M., Writing on the Tablet of the Heart. Origins of
Scripture and Literature, Oxford University Press, New York 2005; Carroll R. P., «The Book
of J: Intertextuality and Ideological Criticism», in Diamond A.R. P. - O’Connor K. M. - Stulman L. (edd.), Troubling Jeremiah (Journal for the Study of the Old Testament. Supplement
108
biennio biblico
Series 260), Sheffield Academic Press, Sheffield 1999, 220-243; Collins T., «Deuteronomist
Influence on the Prophetical Books», in Römer T. - Curtis A. H.W. (edd.), The Book of Jeremiah and Its Reception. Le livre de Jérémie et sa réception (Bibliotheca Ephemeridum Theologicarum Lovaniensium 128), Presses universitaires - Peeters, Louvain 1997, 15-26 ; Di
Pede E., «Jéremie 36: essai de structure», Rivista Biblica 49 (2001) 129-153 ; Fischer G.,
«Zum Text des Jeremiabuches» , Biblica 78/3 (1997) 305-328 ; García López F., «La Muerte
de Moisés, la Sucesión de Josué y la Escritura de la Tôrah (Deuteronomio 31-34)», in Römer
T. C. (ed.), The Future of the Deuteronomistic History (Bibliotheca Ephemeridum Theologicarum Lovaniensium 147), University Press, Leuven 2000, 85-99; Holladay W. L., «Elusive
Deuteronomists, Jeremiah, and Proto-Deuteronomy », Catholic Biblical Quarterly 66/1
(2004) 55-77; Lohfink N., «La morte di Mosè e la struttura del canone biblico», La Civiltà
Cattolica 150 (1999) III, 213-222; Olson D. T., «Between Disappointment and Hope at the
Boundary: Moses’ Death at the End of Deuteronomy», in Gaventa B. R. - Miller P. D. (edd.),
The Ending of Mark and the Ends of God. Essays in Memory of Donald Harrisville Juel, Westminster John Knox Press, Louisville Kentucky 2005, 127-138; Otto E., «Mose der Schreiber. Zu "poetics" und "genetics" in der Deuteronomiumsanalyse anhand eines Buches von Jean-Pierre Sonnet», Zeitschrift für Altorientalische und Biblische Rechtsgeschichte 6 (2000)
320-329; Id., «Das postdeuteronomistische Deuteronomium als integrierender Schlussstein
der Tora», in Witte M. - Schmid K. - Prechel D. - Gertz J. C. (edd.), Die deuteronomistischen
Geschichtswerke. Redaktions- und religionsgeschichtliche Perspektiven zur "Deuteronomismus" Diskussion in Tora und Vorderen Propheten (Beihefte zur Zeitschrift für die alttestamentliche Wissenschaft 325), Walter de Gruyter, Berlin - New York 2006, 71-102; Popovic
A., «The Bible as a Book of Memory», Antonianum. 79/3 (2004) 411-443; Römer T. C., The
So-Called Deuteronomistic History. A Sociological, Historical and Literary Introduction, T &
T Clark, London - New York 2005; Id., «Is There a Deuteronomistic Redaction in the Book
of Jeremiah?», in de Pury A. - Römer T. - Macchi J.-D. (edd.), Israel Constructs its History.
Deuteronomistic Historiography in Recent Research (Journal for the Study of the Old Testament. Supplement Series 306), Sheffield Academic Press, Sheffield 2000, 399-421; Schniedewind W. M., How the Bible Became a Book. The Textualization of Ancient Israel, University Press, New York - Cambridge 2004; Ska J. L., « “La scrittura era parola di Dio, scolpita
sulle tavole” (Es 32,16). Autorità, rivelazione e ispirazione nelle leggi del Pentateuco», Ricerche Storico Bibliche 12 (2000 /1-2) 7-23; Sonnet J.-P., « "Lorsque Moïse eut achevé d'écrire..." (Dt 31,24). Une 'théorie narrative' de l'écriture dans le Pentateuque», Recherches de
Science Religieuse 90/4 (2002) 509-524 ; Id., «Le rendez-vous du Dieu vivant. La mort de
Moïse dans l'intrigue du Deutéronome (Dt 1-4 et Dt 31-34)», Nouvelle Revue Théologique
123/3 (2001) 353-372 ; Id., «Moïse ou l'invention du livre», in Frison D. (ed.), Actes du colloque "Les Juifs et le Livre" de janvier 2000. Centre de recherches sur les Juifs dans les pays
anglophones (Parcours Judaïques 6), Université Paris X, Paris 2000, 19-29 = «Mosè o
l’invenzione del libro», in La Scrittura secondo le Scritture = Parola Spirito e Vita 43 (2001 /
1) 13-26 ; Id., The Book within the Book. Writing in Deuteronomy (Biblical Interpretation
Series 14), Brill, Leiden 1997; Id., «Le Deutéronome et la modernité du livre.», in Nouvelle
Revue Théologique 118/1 (1996) 481-496 ; Tov E., «The Literary History of the Book of Jeremiah in Light of Its Textual History», in Id., The Greek and Hebrew Bible. Collected Essays on the Septuagint (Vetus Testamentum. Supplements 72), Brill, Leiden 1999, 363-384;
van der Toorn K., «From the Mouth of the Prophet: The Literary Fixation of Jeremiah’s Prophecies in the Context of the Ancient Near East», in Kaltner J. - Stulman L. (edd.), Inspired
Speech: Prophecy in the Ancient Near East. Essays in Honor of Herbert B. Huffmon (Journal
for the Study of the Old Testament. Supplement Series 378), T & T Clark, London - New
York 2004, 191-202 ; Vignolo R., «“Scriptura secundum Scripturas”. Valenza narrativa e ri-
109
biennio biblico
flessiva del Libro nella Tôrâ e nei Profeti anteriori. Per una fenomenologia del testo biblico
tra poetica e teologia», Ricerche Storico Bibliche 13 (2001 /1) 27-83; Id., «Scriptura secundum Scripturas. Sulla teologia del Libro» e «Il libro e la Terra. La torah mosaica nella storia
deuteronomista», in Teologia 26 (2001) 129-128 e 185-212; Virgili Dal Prà R., «Geremia: il
profeta e il suo rotolo», Ricerche Storico Bibliche 12/1-2 (2000) 25-37.
ET21. LA MISSIONE AI GIUDEI E AI GENTILI IN ATTI
(2 ore sett., 1° sem.: A. CASALEGNO)
Il corso parte da una domanda: «Perché, oltre al vangelo, Luca ha scritto anche
gli Atti degli Apostoli»? Probabilmente perché ha voluto mostrare la modalità particolare con cui si è realizzata la missione nella chiesa primitiva. Di fatto egli evidenzia lungo tutta la sua opera che la buona novella è stata predicata prima ai giudei e
in seguito anche ai pagani, rispettando il ruolo fondamentale di Israele nell’antica
economia di salvezza. Il corso si propone di analizzare i passi più salienti relativi alla missione del libro degli Atti.
BIBLIOGRAFIA
Uno dei seguenti commentari: R. FABRIS, Atti degli Apostoli, Borla, Roma 1977; J. ROLOFF, Gli
Atti degli Apostoli, Paideia, Brescia 2002; J.A. FITZMYER, Gli Atti degli Apostoli, Queriniana,
Brescia 2003; R. PESCH. Atti degli Apostoli, Cittadella, Assisi 1992. Alcuni articoli particolari:
V. FUSCO, «Progetto storiografico e progetto teologico nell'opera lucana», in La storiografia
nella Bibbia, EDB, Bologna 1986, 123-152; F. BOVON, «Israël, l’Église et les nations dans
l’œuvre double de Luc», in L’œuvre de Luc. Études d’exégèse et de théologie, Cerf, Paris 1987,
243-263; J. DUPONT, «La conclusione degli Atti e il suo rapporto con l’insieme dell’opera lucana», in Nuovi Studi sugli Atti degli Apostoli, Paoline, Roma 1995, 411-464; J. JERVELL, «The
divided People of God. The Restoration of Israel and Salvation of Gentiles», in Luke and the
People of God, Augsburg, Minneapolis, Minnesota 1972, 41-74; J. ZMIJEWSKI, Atti degli
Apostoli, Morcelliana, Brescia 2006.
ET22. L’ESCATOLOGIA PAOLINA
(2 ore sett., 1° sem.: P. BASTA)
Il corso mira ad interrogarsi sull’evoluzione dell’escatologia paolina in funzione
da un lato delle circostanze e delle situazioni considerate, dall’altro della tradizione
giudaica anteriore. In particolare si indagherà sull’influsso del cosiddetto ritardo
della parusia e sui motivi apocalittici che soggiacciono alla strutturazione del pensiero paolino. Tra i testi su cui si indagherà in sede esegetica sono da considerare tra
i più rilevanti 1Ts 4,13-5,11; 2Ts 2,1-10; 1Cor 15; Rm 9-11; Col 2,6-23; Ef 2,1-10.
BIBLIOGRAFIA
KREITZER L. J., Jesus and God in Paul’s Eschatology, Sheffield 1987; BECKER J., Auferstehung
der Toten im Urchristentum, Stuttgart 1976 (trad. ital. La risurrezione dei morti nel cristianesi-
110
biennio biblico
mo primitivo, Brescia 1991); LONA H., Über die Auferstehung des Fleisches. Studien zur früchristlichen Eschatologie, Berlin 1993.
ET23. IL MESSIANISMO NELL’ANTICO E NUOVO TESTAMENTO
(2 ore sett., 1° sem.: G. JOSSA)
Partendo da una definizione rigorosa del messianismo, il corso si propone di illustrare 1ο sviluppo dell'idea del Messia dall'Antico a1 Νυονο Testamento secondo
le seguenti tappe: i1 Messia nell'Antico Testamento; 1'attesa messianíca a1 tempo di
Gesù; 1a pretesa messianica di Gesù (Figlio di David e Figlio dell'uomo);
1'identificazione di Gesù col Messia nella comunità primítiva.
BIBLIOGRAFIA
J.H. CHARLESWORTH (ed.), The Messiah. Developments in earliest Judaism and Christianity,
Mínneapolis 1992; G. JOSSA, Gesù Messia? Un dilemma storico, Carocci, Roma 2006.
AI02. PATHOS DI DIO E PASSIONE PER L’UOMO.
RELIGIONE, ETICA E MISTICA IN A. J. HESCHEL
(2 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI)
Per la descrizione cf C1, p. 123
AI03. GIUDA E MARIA MADDALENA
NEI VANGELI CANONICI, NEGLI APOCRIFI E NELL’ARTE
(2 ore sett., 2° sem.: E. SALVATORE – G. AGNISOLA)
Il corso si ripropone uno studio su Giuda e Maria Maddalena a partire dai dati
dei vangeli canonici, per evidenziare la costruzione narrativa dei personaggi nei singoli testi; e la loro interpretazione mitopoietica nella letteratura apocrifa, alla luce
delle recenti scoperte, e nella storia dell’interpretazione, e la ripresa di tali temi
nell’arte.
BIBLIOGRAFIA
Per la parte esegetica: E. de BOER, Maria Maddalena. Oltre il mito. Alla ricerca della sua vera
identità, Claudiana, Torino 2000 (or. London 1997); A. G. BROCK, Mary Magdalene. The
First Apostle. The Struggle for Authority, Harvard University Press, Cambridge 2002; R.
BURNET, Maria Maddalena. Dalla peccatrice pentita alla sposa di Cristo, San Paolo, Cinisello
Balsamo 2006 (or. Paris 2004); G. HALDAS, Maria di Magdala, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2001 (or. Friburg 1999); E. MOHRI, Maria Magdalena. Frauenbilder in Evangelientexten
des 1.bis 3. Jahrhunderts, Elwert, Marburg 2000; C. RICCI – M. MARIN (curr.), L'apostola.
Maria Maddalena inascoltata verità, Palomar, Bari 2007; S. RUSCHMANN, Maria von Magdala im Johannesevangelium. Jüngerin-Zeugin-Lebensbotin, Aschendorff, Münster 2002; J.
111
biennio biblico
SCHABERG, The resurrection of Mary Magdalene. Legends, Apocrypha, and the Christian
Testament, Continuum, New York 2002.
J. H. KLAUCK, Judas. Ein Jünger des Herrn (QD 111), Herder, Freiburg 1987 (trad. in francese Paris 2006). W. KLASSEN, Giuda. Traditore o amico di Cristo? Bompiani, Milano 1999
(or. Augsburg 1996); K. PAFFENROTH, Judas. Images of the Lost Disciple, Westminster
John Knox Press, Louisville 2001.
Per la parte artistica: la bibliogafia sarà comunicata durante le lezioni.
LM4. CRITICA TESTUALE DELL’AT E DEL NT
(2 ore sett., 2° sem.: A. GAROFALO)
La critica testuale, chiamata anche “bassa critica”, nello studio di un testo biblico
idealmente precede ogni altra forma di indagine. Prima di analizzare e interpretare occorre, infatti, accertare il grado di affidabilità del testo di cui si dispone, determinando i
cambiamenti verificatisi nella lettera e nella disposizione del testo durante la trasmissione del documento. Compito dello studioso è quello di stabilire il significato di questi
cambiamenti e ricostruire la forma più vicina possibile all’originale, mediante il confronto tra i diversi testimoni del testo, sia in lingua originale (ebraico/aramaico/greco)
che in antiche traduzioni, ossia le cosiddette “versioni”.
Scopo del nostro corso è quello di introdurre al testo dell’AT e del NT nelle sue
varie forme, curando di affrontare i problemi maggiori della critica testuale e di far
conoscere i principali sussidi necessari allo svolgimento di questa operazione base
dell’indagine biblica, che è la critica testuale.
BIBLIOGRAFIA
Antico Testamento: K. ELLIGER - W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Editio
quinta emendata, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1997; D. BARTHÉLEMY, Critique textuelle de l’Ancien Testament (Orbis Biblicus et Orientalis 50), 3 voll., Éditions Universitaires,
Vandenhoeck & Ruprecht, Fribourg-Suisse; Göttingen 1982.1986.1992; O. EISSFELDT, Introduzione all’Antico Testamento. Vol. IV. Il canone e il testo (Biblioteca teologica 4), Paideia,
Brescia 1984, 179-264 (orig. tedesco 19643); N. FERNÁNDEZ MARCOS, La Bibbia dei Settanta.
Introduzione alle versioni greche della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia: Supplementi 6), Paideia, Brescia 2000 (orig. spagnolo 1979); B.J. ROBERTS, The Old Testament text
and versions. The Hebrew text in transmission and the history of the Ancient Versions, University of Wales, Cardiff 1951; T. RÖMER - J.D. MACCHI, Guide de la Bible hébraique. La critique
textuelle dans la Biblia Hebraica Stuttgartensia, Labor et Fides, Genève 1994; E. TOV, Textual
criticism of the Hebrew Bible. Second revised edition, Fortress, Van Gorcum, Minneapolis, Assen 2001; J. TREBOLLE BARRERA, La Biblia judía y la Biblia cristiana. Introducción a la historia de la Biblia, Editorial Trotta, Madrid 1993; E. WÜRTHWEIN, Der Text des Alten Testaments.
Eine Einführung in die Biblia Hebraica, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 19885; ID., The
Text of the Old Testament, Eerdmans, Grand Rapids 19952.
Nuovo Testamento: E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum Graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; K. ALAND - B. ALAND, Il testo del Nuovo Testamento (Commentario sto-
112
biennio biblico
rico-esegetico dell’Antico e del Nuovo Testamento: Strumenti 2), Marietti, Genova 1987 (orig.
tedesco 1982); W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento (Studi biblici 16), EDB, Bologna 1989 (orig. tedesco 1987); C.M.
MARTINI, «“Storia del NT greco” e “La restituzione critica del testo”», in ID., Il Messaggio della
salvezza, I, LDC, Torino 1972, 171-184; 217-223; B.M. METZGER, Il testo del Nuovo Testamento. Trasmissione, corruzione e restituzione (Introduzione allo studio della Bibbia: Supplementi
1), Brescia 1996 (orig. inglese 1964); B.M. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New
Testament. A Companion Volume to the United Bible Societies’ Greek New Testament (Fourth
Revised Edition), Leipzig 1994; A. PASSONI DELL’ACQUA, Il Testo del Nuovo Testamento, LDC,
Leumann 1994; H. ZIMMERMANN, Metodologia del Nuovo Testamento. Esposizione del metodo
storico-critico, Marietti, Genova 1971 (orig. tedesco 1966).
LM7. GRECO B
(2 ore sett., 2° sem.: C. PAGLIARA)
Scopo di questo corso è d’introdurre alla teoria e alla prassi della traduzione del
testo greco dei Sinottici e del vangelo di Giovanni. Il contatto col testo biblico inizia
con la propria traduzione o quella degli altri. Pertanto il processo di traduzione dei testi
sarà attento ad alcuni elementi della loro fisionomia stilistica (presenza di certe strutture grammaticali o sintattiche, uso di particolari risorse retoriche); alla funzione del verbo e al problema dei tempi e dei modi (i sinottici amano usare forme verbali passive,
iniziare frasi con forme verbali non finite, ecc.). Inoltre nella traduzione dei Sinottici
verranno suggeriti, mediante esercizi, principi-guida per capire le varie sfumature sinottiche (coincidenze, somiglianze, differenze) a livello formale e semantico. Tradurre
è sempre un atto linguistico; un atto che presuppone l’esistenza di una lingua, ma anche l’esistenza di un testo. Il corso si prefigge di aiutare lo studente a praticare una traduzione fedele e leggibile: fedele al contenuto e, nei limiti del possibile, alla forma del
testo originale; leggibile a tutti i destinatari. Il nostro tirocinio di traduzione verrà favorito da uno specimen su alcuni testi dei Sinotti e di Giovanni preparato appositamente e
distribuito agli studenti all’inizio di ogni lezione.
BIBLIOGRAFIA
M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo
Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum
graece, Stuttgart 199327; F. BLASS - A. DEBRUNNER - F. REHHOPF, Grammatica del Greco del
Nuovo Testamento, Göttingen 197614. Per la teoria e la prassi della traduzione: W. EGGER,
Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione alla studio scientifico del Nuovo Testamento (Studi Biblici 16), EDB, Bologna 1989, 58-74; C. BUZZETTI, La Bibbia e la sua traduzione.
Studi tra esegesi, pastorale e catechesi, LDC, Leumann 1993; ID., Traduzione e traduzioni. La
via dell’uso-confronto, EMP, Padova 2001.
113
biennio biblico
S2. LA FIGURA DI ELIA NEL VANGELO DI LUCA
(4 ore sett., 2° sem.: C. PAGLIARA)
Lo sfondo dell’AT che Luca utilizza per interpretare la tradizione circa la figura
di Giovanni e alcuni eventi della vita di Gesù, è dato, anche, da alcuni brani narrativi di 1Re 17-19; 2Re1-2 e da alcuni oracoli profetici di Ml 2,6; 3,1.23-24. Il seminario intende affrontare questo palese interesse di Luca per la figura di Elia mediante
due percorsi: uno più propriamente esegetico, l’analisi narrativa di tutte le sequenze
lucane in cui appare il riferimento esplicito o implicito a tradizioni elianiche; l’altro
più ermeneutico-teologico, individuare la funzione che la figura elianica ricopre
all’interno della strategia narrativo-teologica del racconto lucano.
BIBLIOGRAFIA
BRODIE L.Th., «Towards Unraveling Luke’s Use of the Old testament: Luke 7:11-17 as an Imitatio of 1 Kings 17:17-24», NTS 32 (1983), 247-267; «Luke 7:36-50 as an Internalization of 2
Kings 4:1-37: A Study in Luhe’s Use of Rhetorical Imitation», Bib 64 (1983) 457-485;
CROATTO S.J., «Jesus, Prophet Like Elijah, and Prophet-Teacher Like Moses in Luke-Acts»,
Journal of Biblical Literature 124 (2005), 451-465.
LM6. EBRAICO C
(2 ore sett., 2° sem.: A. GAROFALO)
Il corso si propone di completare lo studio della morfologia ebraica - di cui
affronta la parte relativa ai verbi deboli – e di aiutare lo studente a cogliere i problemi sintattici del testo, con una particolare attenzione alle peculiarità presenti nei
testi narrativi, nei testi legali e nei testi poetici della Bibbia Ebraica. A questo scopo
verrà effettuata in classe la lectio corsiva di alcuni passi scelti.
N.B. Il corso necessita delle capacità grammaticali della lingua ebraica conseguite tramite i programmi di Ebraico A e B, dei quali lo studente dovrà già aver
sostenuto i rispettivi esami.
BIBLIOGRAFIA
G. DEIANA – A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica,
Roma 20004; T.O. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton-Longman and Todd, London 19909; E. KAUTZSCH - A.E. COWLEY, Gesenius’ Hebrew Grammar, Oxford 1909; P. JOÜON –
T. MURAOKA, A Grammar of Biblical Hebrew, 2 voll., Roma 1996; A. NICCACCI, Sintassi del
verbo ebraico nella prosa biblica classica, Jerusalem 1986; ID., Lettura sintattica della prosa
ebraico-biblica, Jerusalem 1991.
114
biennio biblico
ET13. “MIO PADRE ERA UN ARAMEO ERRANTE” (DT 26,5):
TRA PICCOLO CREDO STORICO E NARRAZIONE GIUDAICA
(2 ore sett., 2° sem.: P. STEFANI)
Ιl corso prende le mosse dalla lettura di una pericope del Deuteronomio (26,110). Essa darà l’occasione per ripensare a due diversi tipi di approccio al testo biblico: il primo basato sulla classica proposta dell'esegesi novecentesca del 'piccolo credo storico' (νοn Rad); il secondo, trattato in modo più ampio, considererà il passo
nella sua funzione di cellula generativa dell'Haggadà di Pasqua. Ιn seguito si allargherà il discorso a temi connessi sia all'ermeneutica midrashica, sia alle modalità di
svolgimento e ai significati propri del séder pasquale ebraico. Ιn conclusione, si proporrà un confronto tra le due ermeneutiche e si valuteranno i loro apporti per conseguire una maggiore comprensione del testo.
BIBLIOGRAFIA
Haggadà di Pesach a cura di F. Belgrado, illustrazione Ε. Luzzati, Giuntina, Firenze 1984; Α.
LUZZATTO, Leggere il Midrash. Le interpretazioni ebraiche della Bibbia, Morcelliana, Brescia
1999; Μ. ΡESCE, Dio senza mediatori. Una tradizione teologica tra ebraismo e cristianesimo,
Paideia, Brescia 1979; RASHI DI ΤROYES, Commento al Deuteronomio, trad. it. a cura di L.
Cattani, Marietti, Milano 2006; G. SΤΕMBERGER, Ermeneutica ebraica della Bibbia, Paideia,
Brescia 2000; SEFER ANGELO, Haggadàh di Pèsach, trad. intr. e note di R. Bonfil, editrice
Fondazione Sally Mayer, Milano 1962; G. VΟΝ RAD, Teologia dell'Antico Testamento, vol I.
Teologia delle tradizioni storiche d'Israele, Paideia, Brescia 1972; Deuteronomio, Paideia,
Brescia 1979.
ET14. “DALLA TORAH ALLA TRADIZIONE”:
RICEZIONE E RE-INTERPRETAZIONE DEL CICLO DI GIACOBBE
(2 ore sett., 2° sem.: F. GILLIO)
«Numerosi esegeti dell’Antico Testamento fanno ricorso ai commentatori,
grammatici e lessicografici ebrei medioevali e più recenti per la comprensione di
passi oscuri o di parole rare e uniche. Più numerosi di prima appaiono oggi nella discussione esegetica i riferimenti a queste opere giudaiche». (L’interpretazione della
Bibbia nella vita della Chiesa, Percorsi e traguardi biblici; Torino 1998) 46. Attraverso una lettura del Ciclo di Giacobbe il corso mirerà ad introdurre lo studente
all’esegesi rabbinica. Dopo avere presentato la distinzione basilare tra peshat e derash ed aver esposto alcuni principi ermeneutici basilari, retrostanti all’esegesi Ebraica tradizionale, particolare attenzione sarà dedicata a rilevare la dimensione critico-letteraria e narrativa della lettura e della ricezione della storia di Giacobbe attraverso i commentari di Ibn Ezra, Radak, Ramban, Rashi, Saadia Gaon, Sforno,
sottolineando gli elementi di continuità e di novità rispetto alla precedente esegesi
dell’epoca tannaitica e amoraitica.
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biennio biblico
BIBLIOGRAFIA
La bibliografia sarà fornita durante il corso. È indispensabile la conoscenza almeno della lingua
inglese.
ET15. GN 22 NELLE ANTICHE TRADIZIONI EBRAICHE E CRISTIANE
(2 ore sett., 2° sem.: A. GAROFALO)
Il corso si propone di investigare sulla tradizione interpretativa giudaica di una
pericope che riveste un’importanza fondamentale nella teologia delle tre fedi abramitiche. Si tratta del cosiddetto “Sacrificio di Isacco” (Gen 22,1-19), che la letteratura ebraica preferisce chiamare ‘Aqedah di Isacco’, ossia ‘Legatura’ di Isacco.
L’indagine in questione muoverà dall’analisi filologico-linguistica ed esegetica
del testo ebraico - operata altresì mediante il confronto con le antiche versioni - a cui
seguirà lo studio di quei testi che nella letteratura intertestamentaria e in quella targumica e midrashica si riferiscono alla nostra pericope. Lo studio sarà completato da
un accenno alla rilettura cristologica di Gen 22 effettuata nel Nuovo Testamento e
dunque nei Padri della Chiesa.
BIBLIOGRAFIA
Per la parte filologica ed esegetica, scegliere uno fra i maggiori commentari della Genesi. Si
consigliano in particolare: W. BRUEGGEMANN, Genesis (Interpretation Commentary), Atlanta
1982; G.J. WENHAM, Genesis 16-50 (Word Biblical Commentary 2), Dallas, TX, 1994.
Relativamente alla sezione specifica del nostro studio, verranno fornite fonti e bibliografia secondaria durante lo svolgimento del corso.
116
BIENNIO IN TEOLOGIA FONDAMENTALE
NORME E INDICAZIONI GENERALI
I. Criteri ispirativi
Il biennio di teologia fondamentale intende rispondere alle sollecitazioni che provengono dalla situazione attuale degli studi teologici (dimensione intraecclesiale) e da
quella della fede nell’attuale contesto storico (dimensione extraecclesiale).
Quanto al primo aspetto, occorre notare che il pluralismo teologico e la frammentazione disciplinare della teologia richiedono un maggiore dialogo e una reciproca comprensione sulle stesse categorie fondamentali e sui modelli adottati nei
diversi settori della riflessione teologica, così da ottenere una maggiore comunicazione interdisciplinare e una più incisiva trasmissione della fede. Ciò esige che si
sappia distinguere una fondazione della teologia in quanto tale (fondamentale generale) da una fondazione specifica che ciascuna disciplina o settore della riflessione
teologica deve costruirsi (fondamentale speciale). Questo biennio intende approfondire la fondamentale generale, centrata sulla credibilità della Rivelazione cristiana in
quanto tale. La distinzione tra fondamentale generale e speciale emerge dal confronto delle categorie e dei modelli adottati nella fondazione specifica delle singole discipline.
Quanto al secondo aspetto è ormai chiaro che le profonde trasformazioni culturali in atto, caratterizzate da una tranquilla e silenziosa apostasia delle masse dalla
prassi ecclesiale (Instr. laboris X Sinodo dei Vescovi, n. 20) e che qualificano la nostra epoca come un’epoca postcristiana; il progresso scientifico e tecnologico, con la
radicale trasformazione della visione dell’uomo, della sua identità e del suo destino;
la crescente presenza di un pluralismo culturale e religioso ecc., rendono sempre più
urgente e necessario il dovere di riesprimere in maniera significativa l’annuncio cristiano (nuova evangelizzazione) e impongono alla teologia un rinnovato impegno di
giustificazione critica della fede. Ciò esige un dialogo profondo e critico con il destinatario del discorso teologico, che si esprime in particolare nella filosofia, nelle
scienze, nel complesso artistico-letterario e mass-mediale e nelle religioni non cristiane. Così la teologia stessa può comprendere in modo attuale e più ricco il messaggio cristiano di cui è portatrice. Poiché il nostro destinatario immediato e diretto
vive nell’Italia meridionale, il dialogo dovrà assumere un carattere di inculturazione
in tale ambiente.
Per questi motivi il biennio di teologia fondamentale è interdisciplinare in senso
intra ed extra teologico
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biennio in teologia fondamentale
II. Finalità e struttura
Il biennio di specializzazione di teologia fondamentale si ripropone tre compiti
nei confronti della riflessione teologica, tenendo sempre conto del contesto e in cui
essa sisvolge e dei destinatari cui si indirizza: la revisione e messa a punto delle categorie teologiche generali e speciali in uso nelle diverse discipline; l’elaborazione
di nuovi modelli giustificativi della fede nell’attuale situazione storica e culturale;
l’approfondimento critico di questioni controverse delle singole discipline o di problemi di frontiera posti dall’attuale sviluppo culturale. In questo modo il biennio intende preparare lo studente a un servizio ecclesiale pastorale di più alto profilo e alla
ricerca specificamente teologica.
Per brevità possiamo sintetizzare questi momenti in tre sezioni: contesto e destinatari categorie e modelli, questioni controverse.
A. Contesto e destinatari
1. Si studia il contesto socio-culturale, in particolare dell’Europa e dell’Italia e in
modo specifico dell’Italia meridionale, in vista della ricostruzione della figura culturale e religiosa del destinatario, che ci chiede ragione dei senso della nostra speranza (cf 1Pt 3,15) o che resta indifferente, perché, non credente o di altra religione, alla proposta cristiana.
2. A tale scopo si potranno seguire quattro piste privilegiate di indagine: a) filosofica; b) scientifica (ivi compresa la sociologia e la psicologia); c) estetico-letteraria e
massmediale; d) religioni non cristiane, così da individuare categorie, mentalità, interrogativi, che favoriscono una nuova comprensione del messaggio cristiano ò che
mettono in questione la riflessione teologica e la fede.
B. Categorie e modelli
1. Identificazione delle categorie teologiche generali in uso nei diversi trattati (es.
relazione, comunione, sostanza, intersoggettività, autonomia, immagine...), recuperandone o accertandone i mutamenti di significato a causa delle trasformazioni culturali intervenute o dell’uso in contesti disciplinari diversi, e di quelle speciali (es.
rivelazione, grazia, sacramento, soprannaturale, resurrezione...).
2. Ricognizione e valutazione dei diversi modelli di giustificazione della credibilità
della fede, a partire dall’avvento della modernità fino all’attuale fase postmoderna
(modello neoscolastico, trascendentale, di correlazione, estetico, ermeneutico, contestuale...), indagando le precomprensioni storiche e teologiche, le categorie e le
procedure, attraverso lo studio diretto dei suoi principali autori. Questo lavoro previo è finalizzato a valorizzare gli elementi positivi di tali categorie e procedure e, al
tempo stesso, a considerarne gli elementi ormai storicamente e culturalmente superati, in vista della costruzione di metodologia gìustificativa teologicamente e storicamente più adeguata.
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biennio in teologia fondamentale
3. Il terzo momento sarà di sintesi, cioè l’elaborazione di uno o più modelli preferenziali di giustificazione critica della fede per il contesto e i destinatari attuali, in
particolare per il Sud Italia.
C. Questioni controverse
Tenendo conto dei punti precedenti, si approfondiranno nodi critici e questioni
controverse nell’ambito della teologia o problemi posti alla teologia dall’attuale sviluppo storico, culturale e scientifico. Di fronte a questi problemi si mettono alla prova le categorie e i modelli antichi e nuovi, che si vanno approfondendo.
III. Metodo e didattica
1. Il metodo è anzitutto induttivo. Si parte da un triplice ascolto: della fede che si
vuole capire per poi trasmetterla, dei teologi che prima di noi hanno riflettuto su di
essa e dei destinatari nel contesto storico culturale in cui viviamo.
2. Lo studio procede per integrazioni successive e viene verificato in questioni particolarmente difficili. È importante perciò la dimensione storica nell’esame delle categorie e dei modelli e l’integrazione delle sezioni in cui il biennio si sviluppa.
3. Lo studio va concretizzato il più possibile attraverso il contatto diretto con Autori,
Teologi o Correnti rilevanti e ben determinati, con le loro opere più significative e
tenendo sempre presente il contesto, specialmente contemporaneo e in particolare
quello italiano e meridionale.
4. Il metodo e la didattica sono prevalentemente attivi.
5. Per facilitare la personalizzazione:
a) All’inizio del secondo semestre lo studente individuerà il suo indirizzo preferenziale e al di dentro di esso sceglierà il tema della dissertazione scritta. A tale scopo e
per aiutarlo nell’organizzazione degli studi, gli sarà assegnato un tutor. Tale scelta
sarà concordata con il Direttore del biennio e il Vice Preside della Sezione alla cui
gestione il biennio è affidato.
b) A partire dall’assegnazione del tutor e sotto la sua guida, lo studente seguirà un
numero adeguato di corsi tutoriali per la preparazione della tesi finale. Ciò avverrà
in accordo con il Direttore del biennio.
c) Nella scelta dei piano personale di studio il tutor e le Autorità accademiche terranno presenti le concrete capacità dello studente e la destinazione dei suoi studi,
così da permettere il perseguimento degli scopi dei biennio a livelli diversi.
IV. Norme per l’esame finale
La prova più qualificante del biennio è la dissertazione. Sulla scelta
dell’argomento, la natura della dissertazione e la sua presentazione, cf
l’introduzione ai Bienni ( p. 98) e le Informazioni ( p.22).
119
biennio in teologia fondamentale
L’esame finale si svolge davanti ad una commissione composta oltre che dal relatore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di Settore.
L’esame comprende:
la discussione della dissertazione ( 40 minuti)
l’esposizione ( 20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base ad uno dei
modelli sotto indicati. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Direttore di
Settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova.Per giusti motivi, valutati
dal Direttore di Settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede in ogni caso che l’esposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi (è possibile avvalersi di uno schema di
punti da seguire.
Modelli di esame finale
I. Autori
Presentare la teologia fondamentale di un teologo contemporaneo in base ad una
opera consistente o a più saggi significativi, evidenziandone sia i contenuti sia il metodo:
1. H.U. VON BALTHASAR, Gloria. Estetica Teologica La percezione della forma, vol. I ,
Jaca Book, 1975; ID., Solo l’amore è credibile, Borla, Roma 1977.
2. P.A. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di Teologia Fondamentale, Queriniana, Brescia 1996.
3. H. VERWEIEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale,
Queriniana, Brescia 2001.
4. S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002.
5. K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, Ed. Paoline, Alba 1977.
6. H. FRIES, Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 1987.
7. R. LATOURELLE, Teologia della rivelazione, Cittadella, Assisi 1967; ID., A Gesù attraverso i Vangeli. Storia ed ermeneutica, Cittadella, Assisi 1979.
8. W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale/4, Queriniana, Brescia 1990.
I. Tematiche teologico-fondamentali
Presentare uno dei seguenti temi, preparato con sufficiente bibliografia (almeno
tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo.
– La credibilità della rivelazione nel contesto attuale.
– I principali modelli di giustificazione della fede.
– La teologia fondamentale nei grandi manuali.
– Problematica e limiti della ricerca storica su Gesù di Nazareth.
– Storicità e natura dei miracoli.
– La risurrezione di Gesù e la genesi della fede pasquale.
– La testimonianza, categoria della conoscenza storica e segno ecclesiale di credi-
120
biennio in teologia fondamentale
bilità.
– La questione cristologica nel dibattito della teologia delle religioni.
– La questione ecumenica della successione apostolica.
Bibliografia di riferimento
C. GRECO, La rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità, S. Paolo, Cinisello Balsamo
2000; M. EPIS, Ratio fidei. I modelli della giustificazione della fede nella produzione manualistica cattolica della teologia fondamentale tedesca post-conciliare, Glossa, Milano 1995; M.
ANTONELLI - M. EPIS, «Sulla credibilità del cristianesimo. Le questioni e gli interrogativi», in La
Scuola Cattolica 125 (1997/3-4); W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia
Fondamentale, Queriniana, Brescia 1990; G. LORIZIO (ed.), Teologia fondamentale, Città Nuova,
Roma 2004; G. THEISSEN - A. MERZ, Il Gesù storico, Queriniana, Brescia 1999; G. RUGGIERI,
Enciclopedia di Teologia Fondamentale. Storia - Progetto - Autori – Categorie, vol. I, Marietti,
Genova 1987; H. KESSLER, La risurrezione di Gesù Cristo. Uno studio biblico, teologicofondamentale e sistematico, Queriniana, Brescia 1999; B. KOLLMANN, Storie di miracoli del
Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2005; S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; J. DUPUIS, Verso una teologia del pluralismo religioso, Queriniana, Brescia
1997; J.-M. TILLARD, Chiesa di chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989.
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biennio in teologia fondamentale
QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO
DI TEOLOGIA FONDAMENTALE
ANNO ACCADEMICO 2007-2008
1° SEMESTRE
Corso comune - Area interdisciplinare
credit ECTS
C1 Pathos di Dio e passione per l’uomo. Religione, etica, mistica in 2
3
A.J. Heschel (P. Gamberini)
Corsi propri - Area tematica
F1 Bibbia e teologia: apporto e limiti del “Canonical Criticism”
(E. Cattaneo)
F2 Per una teologia del dialogo interreligioso (P. Gamberini)
F3 Per una teologia fondamentale etico-pratica nel contesto
dell’Italia Meridionale (A. Mastantuono)
Seminario maggiore - Area metodologica
F4 Le categorie dell’estetico in teologia fondamentale: un approccio metodologico (C.Greco- L. Razzano)
2° SEMESTRE
Corso comune - Area interdisciplinare
C2 Dagli altri bienni
Corso proprio - Area interdisciplinare
F5 L’interiorità come via ad Deum nella fenomenologia del cristianesimo di M. Henry (G. De Simone)
Corsi propri - Area tematica
F6 La visione dell’uomo nell’arte moderna e contemporanea e sua
apertura alla trascendenza (L. Razzano)
F7 Tradizione e testimonianza, categorie della conoscenza storica
della rivelazione e segni di credibilità (C. Greco)
Seminario maggiore - Area tematica
F8 Statuto antropologico e teologico dell’atto di fede: la problematica dell’“analysis fidei” nella teologia contemporanea
(C. Greco)
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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI
C1. PATHOS DI DIO E PASSIONE PER L’UOMO.
RELIGIONE, ETICA, MISTICA IN A.J. HESCHEL
(2 ore sett., 1° sem.: P. GAMBERINI)
Il corso intende offrire una presentazione del pensiero filosofico e teologico di Abraham Joshua Heschel di cui si celebra il centenario della nascita (11 gennaio
1907). Il corso si soffermerà ad analizzare gli aspetti fondamentali del suo pensiero:
la fenomenologia dell’esperienza religiosa, la coscienza profetica, il pathos di Dio,
la fenomenologia del bisogno (etica) e la dimensione mistica dello chassidismo.
Verrà analizzata la recezione del pensiero di Heschel in seno alla teologia cristiana
(protestante e cattolica).
BIBLIOGRAFIA
A.J.HESCHEL, L’Uomo non è solo. Una filosofia della religione, Rusconi, Milano 1970; ID.,Il
Sabato. Il suo significato per l'uomo moderno, Rusconi, Milano 1972; ID., Dio alla ricerca
dell'uomo. Una filosofia dell'Ebraismo, Borla. Torino, 1969; ID., Il messaggio dei profeti,
Borla, Roma 1993; Chi è l'uomo?, Rusconi, Milano 1971, 19763; ID., Passione di verità, Rusconi, Milano 1977; ID., La terra è del Signore. Il mondo interiore dell'ebreo in Europa orientale, Marietti, Genova 1989; ID., La discesa della Shekinah, Edizioni Qiqajon, Magnano(VC)
2003; ID., Il canto della libertà, Qiqajon, Magnano (VC) 1999.
F1. BIBBIA E TEOLOGIA:
APPORTO E LIMITI DEL “CANONICAL CRITICISM”
(2 ore sett., 2° sem.: E. CATTANEO)
Contenuto: Nel tentativo di elaborare una "teologia biblica", ci si è accorti che il
metodo cosiddetto storico-critico, per altro indispensabile, è però insufficiente a dare una visione teologica unitaria. Perciò ha preso molta importanza l'approccio canonico, i cui pionieri sono B.S. Childs e J.S. Sanders, e che tiene conto delle implicazioni teologiche di una piena coscienza canonica. Ci si chiede però se si possa
praticare un canonical criticism senza tener conto del concetto di Tradizione e di
Magistero.
Scopo: Mettere a fuoco uno dei maggiori punti di tensione oggi, e cioè il rapporto tra Bibbia e Teologia, ovvero tra teologia biblica e teologia sistematica.
Metodo: Lezioni frontali e relazioni degli studenti.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV. L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa. Atti del Simposio promosso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, Roma settembre 1999, LEV, Città del Vaticano 2001;
G. ANGELINI (a cura di), La rivelazione attestata. La Bibbia fra Testo e Teologia, Glossa, Mi-
123
biennio in teologia fondamentale
lano 1998; B.S. CHILDS, Teologia dell’Antico Testamento in un contesto canonico, Paoline,
Milano 1989; G. O’COLLINS - D. KENDALL, Bibbia e teologia. Dieci principi per l’uso teologico della Scrittura, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1999; G. SEGALLA, Teologia biblica del
Nuovo Testamento (Logos 8/2), ElleDiCi, Torino-Leumann 2006, 535-595.
F2. PER UNA TEOLOGIA DEL DIALOGO INTERRELIGIOSO
(2 ore sett., 1° sem.: P. GAMBERINI)
Il corso offre un’introduzione alla teologia del dialogo interreligioso, con
l’intento di approfondire i vari modelli teologici con cui si è cercato di coniugare
l’unità di Dio con la varietà delle religioni (esclusivismo, inclusivismo e pluralismo). Si studieranno alcune opere fondamentali di questi tre modelli teologici.
BIBLIOGRAFIA
Enchiridion Vaticanum, Bologna, EDB, Bologna 1981: Lumen Gentium; Ad Gentes; Nostra
Aetate; Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, in Il Regno-documenti, 36, 1991, pp. 129155; Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso - Congregazione per l’evangelizzazione
dei popoli, Dialogo e annuncio, in Il Regno-documenti, 36, 1991, pp. 464-477; Congregazione per la dottrina della fede, Dominus Iesus, EDB, Bologna 2000; Commissione Teologica
Internazionale, «Il cristianesimo e le religioni», in La Civiltà Cattolica, 1997/I, 146-183; J.
DUPUIS, Il cristianesimo e le religioni. Dallo scontro all’incontro, Queriniana, Brescia 2001;
A. COZZI, «Le religioni nel Magistero postconciliare. Problemi ermeneutici», in Teologia, 28
(2002), 267-309; M. ALIOTTA (ed.), Cristianesimo, religione, religioni, San Paolo, Cinisello
Balsamo 1999; P. CODA (ed.), L’unico e i molti, la salvezza in Gesù Cristo e la sfida del pluralismo, Mursia-PUL, Roma 1997; K. RAHNER, «La Chiesa, le chiese e le religoni», in Id,
Nuovi Saggi III, Paoline, Roma 1969, 427-452; K. RAHNER, «Significato salvifico delle religioni non-cristiane», in ID., Dio e rivelazione. Nuovi Saggi, VII, Paoline, Roma 1980, 423434; A. RUSSO, Dio a colori. Pensare Dio nell’orizzonte del pluralismo, San Paolo, Cinisello
Balsamo (MI) 2002; P. CODA, Il logos e il nulla. Trinità, religioni e mistica, Città Nuova,
Roma 2003; M. CROCIATA, Gesù Cristo e l’Unicità della mediazione, Paoline, Milano 2000;
P. KNITTER, Introduzione alle teologie delle religioni, Giornale di Teologia 315, Queriniana,
Brescia 2005.
F3. PER UNA TEOLOGIA FONDAMENTALE ETICO-PRATICA
NEL CONTESTO DELL’ITALIA MERIDIONALE
(2 ore sett., 1° sem.: A. MASTANTUONO)
Nell’intento di mostrare la dimensione contestuale della riflessione teologicofondamentale, il corso intende richiamare, sul piano epistemologico la necessità per
una disciplina di frontiera appunto quella della teologia fondamentale, di affiancare
all’auditus fidei l’auditus temporis (culturae o religionum) in modo da poter affrontare adeguatamente la questione della credibilità della rivelazione nell’areopago
contemporaneo.
Tale ascolto sarà rivolto in maniera particolare al preciso territorio umano meridionale facendosi carico di un diligente discernimento nel qual includere pausibil-
124
biennio in teologia fondamentale
mente anche la valutazione di quella che potremmo chiamare «l’incarnazione impedita» in tante forme religiose alienanti e perciò mortificanti l’umano.
BIBLIOGRAFIA
J.B.METZ, La fede, nella storia e nella società, Queriniana, Brescia; C.GRECO, La Rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; G.LORIZIO, La
logica della fede. Itinerari di teologia fondamentale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; C.
DOTOLO, Un cristianesimo possibile. Tra postmodernità e ricerca religiosa, Queriniana, Brescia 2007; C. SARNATARO (ed.), L’identità meridionale. Percorsi di riflessione multidisciplinare, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; F. CASSANO, Il pensiero meridiano, Laterza, BariRoma 1996.
F4. LE CATEGORIE DELL’ESTETICO IN TEOLOGIA FONDAMENTALE:
UN APPROCCIO METODOLOGICO
(2 ore sett., 1° sem.: C. GRECO- L. RAZZANO)
Dopo aver richiamato gli elementi costitutivi del metodo della teologia fondamentale e facendo riferimento a quei teologi contemporanei, che hanno utilizzato il
canone estetico come presupposto ermeneutico della Rivelazione, il seminario intende soffermarsi su alcune categorie fondamentali dell’estetica, quali per es. la percezione e la forma, per delineare un approccio estetico-teologico al mistero di Dio.
BIBLIOGRAFIA
P.A.SEQUERI, Estetica e teologia. L’indicibile emozione del Sacro: R. OTTO, A. SCHÖNBERG,
M. HEIDEGGER, Glossa, Milano 1993; N. BENAZZI, Arte e teologia. Dire e fare la bellezza nella Chiesa, EDB, Bologna 2003; ID., Arte e spiritualità. Parlare allo spirito e creare arte, EDB,
Bologna 2004; G. GRASSO (ed.), Chiesa e arte. Documenti della Chiesa testi canonici e commenti, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; AA. VV., Arte e teologia, Claudiana, Torino 1997;
J. PLAZAOLA, La Chiesa e l’arte, Jaca Book, Milano 1998; T. ŠPIDLÍK– M. I. RUPNIK., Parola
e immagine, Lipa, Roma 1995; B. FORTE, La porta della Bellezza, Morcelliana, Brescia 1999;
C. SCHÖNBORN, L’icona di Cristo. Fondamenti teologici, San Paolo, Cinisello Balsamo 1988;
L. RUSSO, Vedere l’invisibile. Nicea e lo statuto dell’Immagine, Aesthetica, Milano 19992; A.
GRABAR, Le origini dell’estetica medioevale, Jaca Book, Milano 2001; AA. VV., L’estetica
oggi in Italia, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1997.
Altri testi saranno indicati durante il corso.
F5. L’INTERIORITÀ COME VIA AD DEUM
NELLA FENOMENOLOGIA DEL CRISTIANESIMO DI M.HENRY
(2 ore sett., 2° sem.: G. DE SIMONE)
Attraverso la rilettura della fenomenologia del cristianesimo di Michel Henry, il
corso porrà l’attenzione sulla via dell’interiorità nell’itinerario ad Deum e
nell’argomentazione teologica della credibilità della fede. Si tratta di un motivo ampiamente presente nella tradizione cristiana e saldamente radicato nel dettato evan-
125
biennio in teologia fondamentale
gelico, che Henry ritrova nella sua appassionata difesa della vita interiore: è nel
cuore dell’uomo che Dio si lascia incontrare. Ne deriva per la teologia la provocazione a comprendere la vita di ogni uomo come intimamente unita alla vita di Dio,
interiormente plasmata dal rivelarsi di Dio nel suo Verbo.
BIBLIOGRAFIA
M. HENRY, Io sono la verità. Per una filosofia del cristianesimo, tr. it. G. Sansonetti, Queriniana, Brescia 1997; ID., Incarnazione. Una filosofia della carne, tr. it. G. Sansonetti, Torino
2001; ID., Parole del Cristo, tr. it. G. Sansonetti, Queriniana, Brescia 2003, G. LORIZIO, “«La
Parousia dell’Assoluto nel pensiero di Michel Henry”, in AA. VV., Morte e sopravvivenza. In
dialogo con Xavier Tilliette, AVE, Roma 1975, 73-106; G. SANSONETTI, Michel Henry. Fenomenologia Vita Cristianesimo, Morcelliana, Brescia 2006; G. DE SIMONE, La rivelazione
della Vita. Cristianesimo e filosofia in Michel Henry, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007.
F6. LA VISIONE DELL’UOMO NELL’ARTE MODERNA E
CONTEMPORANEA E SUA APERTURA ALLA TRASCENDENZA
(2 ore sett., 2° sem.: L. RAZZANO)
Il corso si propone di tratteggiare un percorso per una antropologia estetica. La
visione dell’uomo che emerge dall’analisi delle opere di alcuni principali rappresentati dell’arte moderna e contemporanea evidenzia un orizzonte filosofico soggiacente alle idee ispiratrici artistiche spesso in contrasto con la prospettiva teologica. Da
qui un’indagine che verifichi le convergenze e indichi prospettive di sviluppo.
Il corso prevede anche la proiezione di immagini in Power Point.
BIBLIOGRAFIA
A. DALL’ASTA, «La ricerca artistica contemporanea», in La Civiltà Cattolica, III (2005), 386398; ID., «L’arte e il sacro», in La Civiltà Cattolica, I (2002), 447- 459; S. N. BULGAKOV, Il
cadavere della bellezza, trad. it. di G. Lingua, in Paradosso, 7 (1994, 161-187; J. PLAZAOLA,
Arte cristiana nel tempo, San Paolo, vol. II, p. 482ss; I. SANNA, L’antropologia cristiana tra
modernità e postmodernità, Queriniana, Brescia 20043; B. DELLA PASQUA – N. VALENTINI
(edd.), Mistero di Cristo mistero dell’uomo, Paoline, Milano 2005. Altre opere saranno indicate durante lo svolgimento delle lezioni.
F7. TRADIZIONE E TESTIMONIANZA, CATEGORIE DELLA CONOSCENZA
STORICA DELLA RIVELAZIONE E SEGNI DI CREDIBILITÀ
(2 ore sett., 2° sem.: C. GRECO)
Il corso intende approfondire la categoria della testimonianza in relazione a
quella di tradizione sia dal punto di vista filosofico che da quello strettamente teologico-fondamentale in modo da farne emergere l’assoluta imprescindibilità per la co-
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biennio in teologia fondamentale
noscenza storica della rivelazione di Dio e criterio ermeneutico decisivo per il suo
accertamento. Il corso, pertanto, si articolerà in tre momenti: il primo consisterà in
una ricognizione dei significati principali dei termini, secondo l’analisi filosofica di
P. Ricoeur e di altri; il secondo momento ne studierà l’ emergere di tale categoria
nell’ambito della teologia e la sua utilizzazione nella ermeneutica teologica; il terzo
momento ne mostrerà la valenza fondativa nella riflessione teologico- fondamentale.
BIBLIOGRAFIA
E. CASTELLI ( ed.), La testimonianza, Padova 1972; P. RICOEUR, L’hermeutique du témoignage,
in ID., La testimonianza, Padova 1972, 35-61 ; ID., Testimonianza, parola e rivelazione, Roma
1997; M. RAVERA, «Il concetto di tradizione in Pareyson e Gadamer» in AA.VV. Estetica ed
ermeneutica, Laterza, Bari 1996, 135-161; H. VERWEIEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001, pp. 336-384; ID., «Sulla credibilità del cristianesimo», in La Scuola Cattolica 125 (1997). 517-538; P. CIARDELLA- M.
GRONCHI, Testimonianza e verità, Roma 2000; M. NERI, La testimonianza, Bologna 2001; S.
PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; E. CONTI, «Il rilievo antropologico della testimonianza» in La Scuola Cattolica 134 ( 2006), n. 2, 263-279; D. D’ALESSIO,
«Il linguaggio teologico della testimonianza», in La Scuola Cattolica 134 ( 2006), n. 2, 281296.
F8. STATUTO ANTROPOLOGICO E TEOLOGICO DELL’ATTO DI FEDE:
LA PROBLEMATICA DELL’“ANALYSIS FIDEI”
NELLA TEOLOGIA CONTEMPORANEA
(2 ore sett., 2° sem.: C. GRECO)
Il seminario intende approfondire lo statuto antropologico e teologico dell’atto
di fede, muovendo dalla tradizionale problematica dell’analisi della fede e dai tre
fattori che concorrono alla sua costituzione: l’azione della grazia; la libertà dell’assenso della volontà dell’uomo; la conoscenza dei motivi di credibilità. Dopo un breve sguardo alla natura della fede e alle soluzioni proposte al problema dell’analisi
della fede da alcuni teologi dell’evo moderno (F. Suarez, J. de Lugo, J. de Ulloa),
s’indagheranno le più recenti impostazioni nella teologia contemporanea (P. Rousselot, H.U. von Balthasar, K. Rahner, J. Alfaro), per poter raggiungere una comprensione adeguata e teologicamente fondata dell’atto di fede, in quanto atto umano
responsabile e dono di Dio.
BIBLIOGRAFIA
J. MOUROUX, Io credo in te, Morcelliana , Brescia 1961; S.PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002, pp-159-212; A. DULLES, Il fondamento delle cose sperate.
Teologia della fede cristiana, Queriniana, Brescia 1997; W. KERN-H.J. POTTMEYER-M.
SECKLER, Corso di Teologia fondamentale/4.Trattato di gnoseologia teologica, Queriniana,
Brescia 1990, pp. 493-536; G. FERRETTI, «Per una filosofia del ‘credere cristiano», in Filosofia e Teologia, XI (1997), n.3, pp.435-460; C. GRECO, La rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità, S.Paolo, Cinisello Balsamo 2000, pp.261-272.
127
BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA
INDIRIZZO ECCLESIOLOGICO
NORME E INDICAZIONI GENERALI
Scopo del biennio è promuovere nello studente una conoscenza approfondita
della teologia dogmatica con particolare attenzione all’ecclesiologia, in vista del
conseguimento di una specializzazione in questo settore. A tal fine si offre allo studente:
– l’acquisizione di un’opportuna metodologia di ricerca;
– le necessarie integrazioni alla formazione teologica di base;
– l’analisi e l’approfondimento delle tematiche teologiche, soprattutto in campo ecclesiologico.
La prova più qualificante del secondo ciclo è la dissertazione. Sulla scelta
dell’argomento, la natura della dissertazione stessa e la sua presentazione, cf l’Introduzione ai bienni (p. 98) e le Informazioni (p. 22).
L’esame finale si svolge davanti ad una commissione composta oltre che dal relatore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di settore. L’esame comprende:
– la discussione della dissertazione (40 minuti);
– l’esposizione (20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base a uno dei
modelli sotto esposti. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Direttore di settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova. Per giusti motivi, valutati dal Direttore di settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede
che l’esposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi idonee ad
una lectio coram (è consentito avvalersi di uno schema di punti da seguire).
MODELLI DI ESAME FINALE
I. Teologi delle principali correnti ecclesiologiche
Presentare l’ecclesiologia di un teologo contemporaneo in base ad un’opera consistente o a più saggi significativi, evidenziando sia i contenuti sia il metodo.
1. H.U. VON BALTHASAR, Sponsa Verbi. Saggi teologici, II, Morcelliana, Brescia
1970.
2. K. BARTH, La Chiesa, Città Nuova, Roma 1970.
3. Y. CONGAR, Un popolo messianico, Queriniana, Brescia 1976; Santa Chiesa.
Saggi ecclesiologici, Morcelliana, Brescia 1967; Ministeri e comunione ecclesiale, EDB, Bologna 1973.
4. B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione
e missione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995.
128
biennio dogmatico
5. H. DE LUBAC, Meditazione sulla Chiesa, EP, Roma 1965; Cattolicismo, Jaca
Book, Milano 1978; Paradosso e mistero della Chiesa, Jaca Book, Milano
1979.
6. K. RAHNER, Chiesa e sacramenti, Morcelliana, Brescia 1965; «Cristianesimo
come chiesa», in Corso fondamentale sulla fede, EP, Roma 1978, 413-510.
7. J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana,
Brescia 1989.
8. J. RATZINGER, Il nuovo popolo di Dio, Queriniana, Brescia 1971; La Chiesa,
EP, Milano 1992.
9. S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002.
II. Tematiche ecclesiologiche
Presentare uno dei seguenti temi, preparato con una sufficiente bibliografia (almeno tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
La Chiesa mistero e sacramento.
La Chiesa nella sua dimensione escatologica.
La Chiesa come comunione.
Chiesa universale e Chiesa locale.
Carismi e ministeri.
I ministeri nella problematica ecumenica.
Magistero, sensus fidelium e teologia.
Il rapporto Chiesa-mondo.
Bibliografia di riferimento
J. AUER, La Chiesa universale sacramento di salvezza, Cittadella, Assisi 1988; J.M. TILLARD,
Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989; B. FORTE, La Chiesa
della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; F.A. SULLIVAN, Noi crediamo la Chiesa. Lineamenti di ecclesiologia sistematica,
Piemme, Casale Monferrato 1990; M. KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002; A. BARRUFFO (ed.), Sui problemi del metodo in ecclesiologia, San Paolo,
Cinisello Balsamo 2002; ID., Ecclesiologia, PFTIM, Napoli 1996 (dispense).
129
biennio dogmatico
QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO DOGMATICO
ANNO ACCADEMICO 2007-2008
1° SEMESTRE
Corso comune - Area sistematica
credit ECTS
C2 Sinodalità e testimonianza come segno di credibilità della Chiesa 2
3
- Profilo dogmatico (O.F. Piazza)
Corso proprio - Area sistematica
D1 Dimensioni e prospettive di una Chiesa "sinodale": Diocesi, Parrocchia, Strutture di partecipazione - Profilo pastorale
(A. Mastantuono)
2
3
Corso proprio - Area dogmatico-sacramentale
D2 Comunione e riconciliazione: i sacramenti dell'eucaristia e della
penitenza a servizio della comunione ecclesiale (D. Marafioti)
2
3
Seminario maggiore - Area metodologica
D3 Modelli e prospettive ecclesiologiche post-conciliari.
1. Parte storica (O.F. Piazza – N. Salato)
2
3
2
3
2
3
2
3
Corso proprio – Area liturgica
D6 L'ecclesiologia di comunione nei testi liturgici e nella prassi celebrativa (G. Di Napoli)
2
3
Seminario maggiore - Area metodologica
D7 Modelli e prospettive ecclesiologiche post-conciliari.
II. Parte sistematica (O.F. Piazza – N. Salato)
2
3
2° SEMESTRE
Corso comune Area storico-patristica
C4 La prassi conciliare come espressione della "communio" ecclesiale nei primi secoli. (E. Cattaneo)
Corsi propri - Area pastorale
D4 Per una comunione integrale: il vissuto ecclesiale del cristiano
nelle diverse situazioni esistenziali (A. Mastantuono)
D5 L’ecclesiologia di comunione per la missione, nella sfida dei
problemi etici (D. Marafioti - G. Buono)
130
biennio dogmatico
DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI
C2. SINODALITÀ E TESTIMONIANZA COME SEGNO DI CREDIBILITÀ
DELLA CHIESA - PROFILO DOGMATICO
(2 ore sett., 1° sem.: O.F. PIAZZA)
Il corso si articola in due parti: l’analisi della sinodalità come via testimoniale
dell’azione della Chiesa nella sua relazione con il mondo; la valutazione critica della
dimensione testimoniale della Chiesa come cifra dell’evento ecclesiale di Verona
2006: percorso preparatorio, celebrazione dell’evento, istanze e prospettive per la
Chiesa Italiana. Particolare attenzione sarà dedicata al cammino preparatorio e alle
esperienze della Chiesa in Campania.
BIBLIOGRAFIA
ATI, Dossier Chiesa e sinodalità, Ed. Velar, Bergamo 2005; S. PIÉ-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002, 615-646; O. F. PIAZZA, La sinodalità è solo un modella di
prassi ecclesiale?, in Proculus 3 (2002) 289-321; CEI, COMITATO PREPARATORIO PER IL IV
CONVEGNO ECCLESIALE (VERONA 2006), Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo, Atti e
documenti.
D1. DIMENSIONI E PROSPETTIVE DI UNA CHIESA "SINODALE":
DIOCESI, PARROCCHIA, STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE
PROFILO PASTORALE
(2 ore sett., 1° sem.: A. MASTANTUONO)
L’istituzione del Sinodo dei Vescovi, la celebrazione di numerosi sinodi diocesani, la crescita della partecipazione delle diverse componenti del Popolo di Dio alla vita e alla missione della Chiesa e lo sviluppo irreversibile del cammino ecumenico,
sono realtà che, tra luci e ombre, invitano a porre al centro della prassi ecclesiale e
dell’indagine teologica il tema della “sinodalità”.
Il corso intende, dopo uno sguardo sui nodi ecclesiologici della prassi sinodale,
presentare esempi e attuazioni di pratica sinodale nella Chiesa locale.
BIBLIOGRAFIA
J.M.TILLARD, La Chiesa locale, Queriniana, Brescia 1999; ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA
(ed.), Dossier Chiesa e sinodalità, Ed. Velar, Gorle (BG) 2005 (il testo contiene un’abbondante
bibliografia).
D2. COMUNIONE E RICONCILIAZIONE:
I SACRAMENTI DELL'EUCARISTIA E DELLA PENITENZA
A SERVIZIO DELLA COMUNIONE ECCLESIALE
(2 ore sett., 1° sem.: D. MARAFIOTI)
131
biennio dogmatico
Tra chiesa ed eucaristia c’è un rapporto reciproco, secondo il noto assioma: la
chiesa fa l’eucaristia e l’eucaristia fa la chiesa. La comunione ecclesiale si rende visibile nella comunione eucaristica, e viceversa. Tuttavia esiste il mistero del male, che
opera nel tempo e provoca divisioni. Il peccato allontana da Dio, separa dai fratelli,
esclude dall’eucaristia, divide la chiesa. Il sacramento della penitenza compie la riconciliazione con Dio e con la chiesa, resa visibile e concreta dal nuovo accesso alla
comunione eucaristica.
Seguendo gli sviluppi dei documenti del magistero e della recente riflessione teologica, il corso si propone di precisare le relazioni dei sacramenti dell’eucaristia e della penitenza nella vita della chiesa.
BIBLIOGRAFIA
Documenti: PAOLO VI, Paterna cum benivolentia. Riconciliazione all’interno della chiesa
(8.12.1974; EV 5, 525-553); GIOVANNI PAOLO II, Reconciliatio et paenitentia (2. 12. 1984; EV
9,1075-1207); Misericordia Dei (7 aprile 2002); Ecclesia de eucharistia (17.4.2003);
BENEDETTO XVI, Sacramentun Caritatis (22.2.2007); COMMISSIONE TEOLOGICA
INTERNAZIONALE, Riconciliazione e penitenza (29.6.1983; EV 9,297-360); CEI Eucaristia, comunione e comunità, 22.5.1983; Istruzione sulla comunione eucaristica, 19.7.1989; Evangelizzazione e sacramenti della penitenza e dell’unzione degli infermi (1974).
Studi: A. G. IBANEZ, L’eucaristia, dono e mistero. Trattato storico dogmatico sul mistero eucaristico, Univ. Santa Croce, Roma 2006; C. GIRAUDO, Eucaristia per la Chiesa: Prospettive teologiche sull’eucaristia a partire dalla «lex orandi», Morcelliana – Gregorian University Press, Roma Brescia 1989; N. CONTE, Il pane della vita e il calice della salvezza. Teologia e pastorale
dell’eucaristia, ITST-LDC Messina-Torino, 2006; C.A.L. (a cura), Il sacramento della penitenza: teologia e celebrazione, Roma, C.L.V. - Edizioni Liturgiche, 2001. Inoltre si tengano presenti: C. GIRANDO, In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, Paoline, Cinisello Balsamo
(MI), 2001; M. BROUARD (ed.), Eucaristia. Enciclopedia dell’Eucaristia, Dehoniane, Bologna
2004; L. FERRARI, Il sacramento della riconciliazione. Nuove istanze e prospettive teologicoliturgiche a partire dalla giornata mondiale della gioventù del Giubileo 2000, Regii in Aemilia,
2004; L. GINAMI, Il sacramento della riconciliazione nel cammino di conversione, Casale Monferrato (AL) : Piemme, ©1999; J. SZYMANSKI, La figura del ministro del sacramento della penitenza nell'Ordo Paenitentiae in riferimento alle fonti storiche e teologiche, Romae, Pontificia
Studiorum Universitas a S.Thoma Aq. in Urbe, 1997.
D3. MODELLI E PROSPETTIVE ECCLESIOLOGICHE
POST-CONCILIARI. 1. PARTE STORICA
(2 ore sett., 1° sem.: O.F. PIAZZA- N. SALATO)
Lo sguardo sulla natura teandrica della Chiesa, con particolare riferimento a LG
8, riconsegna alla riflessione il tema della sua struttura sacramentale e il conseguente
carattere tensionale nel rapporto carisma-istituzione. Per meglio comprendere la qualità della svolta conciliare su questo nodo dell’ecclesiologia è necessario ripercorrere
e valutare il complesso sviluppo, storico-dogmatico, che ha preceduto il Vaticano II,
a partire dai primi anni dell’800.
132
biennio dogmatico
BIBLIOGRAFIA
R. AUBERT, «La geografia ecclesiologica del XIX secolo», in Sentire Ecclesiam, EP, Roma
1964, 47-120; AA.VV., L’ecclesiologia dal Vaticano I al Vaticano II, La Scuola, Brescia
1973; A. ACERBI, Due ecclesiologie. Ecclesiologia giuridica ed ecclesiologia di comunione
nella Lumen Gentium, EDB, Bologna 1975. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno offerte durante lo svolgimento del seminario.
C4. LA PRASSI CONCILIARE COME ESPRESSIONE
DELLA "COMMUNIO" ECCLESIALE NEI PRIMI SECOLI.
(2 ore sett., 2° sem.: E. CATTANEO)
1- Contenuto: Storia dei primi concili – rapporto tra conciliarità e communio ecclesiale – il primo concilio ecumenico di Nicea – che cosa definisce l’ecumenicità di
un concilio – concili provinciali, generali, ecumenici.
2 - Scopo: approfondire il concetto di communio ecclesiale.
3 - Metodo: lezioni frontali e relazioni degli studenti.
BIBLIOGRAFIA
L. HERTLING, Communio. Chiesa e papato nell’antichità cristiana, PUG, Roma 1961; E.
CATTANEO, I ministeri nella Chiesa antica, Paoline, Milano 1997, 159-168; D. VALENTINI, «Per
una sinodalità della Chiesa. Riflessioni di teologia cattolica», in M. SODI (a cura di), «Ubi Petrus
ibi Ecclesia». Sui “sentieri” del Concilio Vaticano II, Miscellanea offerta a S.S. Benedetto XVI
in occasione del suo 80° genetliaco, LAS, Roma 2007, 157-178.
D4. PER UNA COMUNIONE INTEGRALE: IL VISSUTO ECCLESIALE DEL
CRISTIANO NELLE DIVERSE SITUAZIONI ESISTENZIALI
(2 ore sett., 2° sem.: A. MASTANTUONO)
La persona umana, nel suo essere individuale e comunitario «è la prima strada
che la Chiesa deve percorrere nel compimento della sua missione: è la prima e fondamentale via della Chiesa…».
Radicata nella storia, nel qui e ora dello spazio e del tempo, la Chiesa rispecchia
nel suo essere e nel suo agire, nel suo impegno spirituale e pastorale, il movimento
stesso dell’Incarnazione. Alla luce della rinnovata scelta per l’uomo (cfr. IV Convegno ecclesiale) il corso intende tracciare delle linee che pongano al centro il vissuto
individuale e comunitario.
BIBLIOGRAFIA
Dispensa a cura del docente
133
biennio dogmatico
D5. L’ECCLESIOLOGIA DI COMUNIONE PER LA MISSIONE,
NELLA SFIDA DEI PROBLEMI ETICI
(2 ore sett., 2° sem.: D. MARAFIOTI - G. BUONO)
«L’insegnamento del concilio Vaticano II presenta la Chiesa come mistero di
comunione per la missione. Il corso si propone di sviluppare la dimensione missionaria propria dell’ecclesiologia di comunione attraverso la lettura di testi significativi
dei seguenti documenti: Ad Gentes, Evangelii Nuntiandi, Redemptoris Missio. La
missione si trova di fronte ai problemi della fede e dell’inculturazione, ed è chiamata
a confrontarsi con diverse antropologie, ispirate a sistemi religiosi differenti. La diversità culturale e religiosa si riflette sul modo di impostare i problemi etici emergenti, in particolare quelli della bioetica. Nel corso si metterà in evidenza come la fede
cattolica è capace di proporre in ogni parte del mondo una morale a favore della persona umana e per il bene comune della società.
BIBLIOGRAFIA
G. BUONO, Missiologia. Teologia e prassi, Paoline, Milano 2000; G. BUONO E P. PELOSI,
Bioetica, Religioni, Missioni, ed. Emi, Bologna 2007.
D6. L'ECCLESIOLOGIA DI COMUNIONE
NEI TESTI LITURGICI E NELLA PRASSI CELEBRATIVA
(2 ore sett., 2° sem.: G. DI NAPOLI)
L’atto liturgico implica e manifesta la genuina natura della Chiesa (cfr. SC 2) e
nel contempo la plasma e così la liturgia, e il suo vertice costituito dall’Eucaristia, si
rivela come fonte e culmine di tutta la vita della Chiesa (cfr. SC 9-10). Il corso, attraverso un serrato rimando tra lex orandi, lex credendi e lex vivendi, partendo dalla
struttura rituale e da un campionario scelto di testi eucologici, intende documentare
l’intima relazione intercorrente tra la messa in atto di una liturgia autentica per verità
e bellezza e l’ecclesiologia di comunione delle quattro costituzioni del Concilio Vaticano II.
BIBLIOGRAFIA
Testi e bibliografia di supporto saranno indicati all’inizio del corso.
D7. MODELLI E PROSPETTIVE ECCLESIOLOGICHE
POST-CONCILIARI. II. PARTE SISTEMATICA
(2 ore sett., 2° sem.: O.F. PIAZZA- N. SALATO)
Valutazione della specificità del metodo teologico del Concilio Vaticano II.
Struttura sacramentale della Chiesa e pluralità di modelli e dimensioni. Con l’approfondimento critico della Lumen Gentium si avvierà una lettura mirata sugli svilup-
134
biennio dogmatico
pi teologici postconciliari. Concluderà l’indagine, sul modello sacramentale della
Chiesa, la elaborazione di una bibliografia ragionata.
BIBLIOGRAFIA
Acta et Documenta Concilio Oecumenico Vaticano II apparando, Series I, II, Typis Polyglottis Vaticanis, MCMLX-MCMLXIX; G. CAPRILE (a cura di), Il Concilio Vaticano II. Cronache del Concilio Vaticano II, edite da «La Civiltà Cattolica», 5 voll, Roma 1965-1969; G.
CANOBBIO - F. DALLA VECCHIA - R. TONONI, Modelli di Chiesa, Morcelliana, Brescia 2001.
135
BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA
INDIRIZZI DI MORALE E DI SPIRITUALITÀ
Il biennio ha due indirizzi: morale e spiritualità. L’accostamento è intenzionale
e ha un preciso significato. Secondo l’insegnamento del Vaticano II la vita cristiana
si presenta come un’unità; e la morale ha un compito assai più ampio che non quello
di insegnare il complesso delle leggi e degli obblighi ai quali il cristiano è tenuto.
Occorre tener conto della realtà e dell’unità della persona ed evitare una forma di
minimalismo, che riserva la perfezione della vita spirituale a pochi eletti. La morale
deve infatti mostrare in primo luogo come l’uomo è chiamato personalmente in Cristo dal Dio personale. L’essere chiamato in Cristo dal Padre è da attribuirsi esclusivamente alla bontà divina; ora questa “vocazione” è prima di tutto una vocazione alla salvezza e quindi alla comunione con la Trinità. Di conseguenza è una “vocazione” a vivere una vita in accordo con la salvezza, cioè una vita perfetta nell’amore,
secondo il modello e l’esempio di Cristo (il cap. V della LG si intitola appunto “De
universali vocatione ad sanctitatem in Ecclesia”). Vita morale e vita spirituale sono
dunque un’unità inscindibile. Solo una necessità di carattere didattico induce a sottolineare ora un aspetto ora l’altro.
In questo senso il biennio di teologia della vita cristiana non è altro che lo studio
del moto, sotto l’impulso dello Spirito, a vivere conformemente alla vocazione che
ci è data: questa esige non solo un’osservanza minima dei comandamenti ma anche
una vita dinamicamente finalizzata alla perfezione del Padre. Non si tratta perciò di
due bienni ma di due indirizzi che esaminano, dal rispettivo punto di vista metodologico, la stessa realtà.
NORME E INDICAZIONI GENERALI
1. Poiché il biennio di teologia della vita cristiana si articola in due indirizzi (morale e spiritualità), lo studente all’atto dell’iscrizione deve comunicare per iscritto
l’indirizzo che intende frequentare.
2. Nell’elaborazione del piano di studi (cf introduzione generale al 2° ciclo) lo
studente è tenuto a rispettare la specificità dell’indirizzo scelto, sia per quanto riguarda i corsi che per quanto riguarda il tema della dissertazione finale. Eventuali
corsi dell’altro indirizzo saranno considerati come corsi propri.
3. Per garantire il carattere proprio dell’indirizzo e degli studi del settore, in riferimento ad un programma di specializzazione, e per valorizzare la forma seminariale, alcuni corsi hanno carattere obbligatorio nell’arco del Biennio. Sempre
nell’ambito del ciclo, ogni studente dovrà frequentare, con esito positivo, almeno 2
seminari per un totale di 3 credit.
4. La dissertazione è la prova più qualificante del secondo ciclo. Nella dissertazione
lo studente deve dimostrare rigore di metodo, giudizio critico, maturità di espressione e
reale attitudine a una ricerca scientifica di ordine superiore (cf SG art. 30,9).
L’argomento, scelto su proposta dello studente e del professore che ne ha accettato
136
biennio di vita cristiana
la direzione, deve essere approvato dal Direttore del settore. Per essere ammessa alla
discussione, la dissertazione deve essere approvata dal professore che l’ha diretta e
da un altro professore designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore di settore.
5. L’esame finale ha lo scopo di verificare la maturità teologica dello studente riguardo ai vari problemi morali e/o spirituali e le loro premesse scritturistiche e dogmatiche. Esso comprende la discussione della dissertazione scritta e l’interrogazione su un modello scelto dallo studente fra quelli proposti, notificato in Segreteria all’atto di consegna della dissertazione.
MODELLI DI ESAME FINALE
1. PROBLEMI DI TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE
1. La “chiamata in Cristo”: tema principale della teologia morale (OT 16). Il “luogo” della teologia morale nell’insieme della teologia.
2. Storia della teologia morale: libera scelta di un periodo o di un tema.
3. Il carattere specifico della morale cristiana. Autonomia e teonomia. Il paradigma di “legge morale naturale”. La competenza del Magistero e della Tradizione
“in re morali”.
4. Norme morali: genesi, significato, ruolo e trasmissione. Morale e coscienza storica.
5. Coscienza morale. Coscienza morale cristiana. Formazione della coscienza. Decisione morale fondamentale e scelte particolari. Il compromesso in campo etico. La
problematica della decisione di vita irrevocabile. Preghiera e decisione di vita.
6. Conversione e sequela. Storia di peccato – storia di grazia. Dimensione personale e dimensione sociale della conversione. L’analogia tra peccato mortale e veniale. “Conversione continua” e “vita virtuosa”.
BIBLIOGRAFIA
L. ALVAREZ-VERDES (ed.), II problema del nuovo nella Teologia Morale, Accademia Alfonsiana-Rogate, Roma 1986; G. ANGELINI - A. VALSECCHI, Disegno storico della teologia morale,
EDB, Bologna 1972; A. AUER, Autonome Moral und christlicher Glaube, Patmos, Dusseldorf
1971; S. BASTIANEL, Autonomia morale del credente, Morcelliana, Brescia 1980; ID., La preghiera nella vita morale cristiana, Piemme, Casale Monferrato 1986; ID., «Autonomia e teonomia», «Conversione», «Specificità (della morale cristiana)», in Nuovo Dizionario di Teologia
Morale, EP, Cinisello Balsamo 1990; F. BÖCKLE, Morale fondamentale, Queriniana, Brescia
1979; K. DEMMER, «Coscienza e norma morale», in A. RIGOBELLO (ed.), Fondazione e interpretazione della norma, Morcelliana, Brescia 1986, 13-50; ID., Interpretare e agire. Fondamenti
della morale cristiana, EP, Cinisello Balsamo 1990; ID., «La decisione irrevocabile», in Communio 16 (1974) 9-17; K. DEMMER - B. SCHUELLER (edd.), Fede cristiana e agire morale, Cittadella, Assisi 1980; J. FUCHS, Essere del Signore, PUG, Roma 1981; ID., Etica cristiana in una società secolarizzata, Piemme, Casale Monferrato 1984; ID., Il Verbo si fa carne. Teologia morale,
Piemme, Casale Monferrato 1989; ID., Responsabilità personale e norma morale, EDB, Bologna
1978; S. FERRARO (ed.), Morale e coscienza storica, AVE, Roma 1988; H. KRAMER, «Scelte irrevocabili. Pretese di un’ideologia o aiuto per la formazione della propria personalità cristiana?»,
137
biennio di vita cristiana
in T. GOFFI (ed.), Problemi e prospettive di Teologia Morale, Queriniana, Brescia 1976, 117138; A. MOLINARO, «Persona e agire morale», in T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale. I.
Vita nuova in Cristo, Queriniana, Brescia 1983, 359-374; S. PINCKAERS, Morale et Evangile, Ed.
Univ. Fribourg Suisse-Cerf, Fribourg-Paris 1989; S. PINCKAERS - C.J. PINTO DE OLIVEIRA, Universalité et permanence des lois morales, Ed. Univ. Fribourg Suisse-Cerf, Fribourg-Paris 1986;
C.J. PINTO DE OLIVEIRA (ed.), Autonomie. Dimensions éthiques de la liberté, Ed. Univ. Fribourg
Suisse-Cerf, Fribourg-Paris 1978; ID., La crisi della scelta morale nella civiltà tecnica, Borla,
Roma 1978; L. VEREECKE, Da Guglielmo d’Ockham a Sant’Alfonso de Liguori. Saggi di storia
della teologia morale moderna (1300-1787), EP, Cinisello Balsamo 1990; ID., «Storia della teologia morale», in Nuovo Dizionario di Teologia Morale, EP, Cinisello Balsamo 1990; H.
VORGRIMLER - R. VAN DER GUCHT (edd.), Bilancio della teologia nel 20° secolo, Città Nuova,
Roma 1972 (per la teologia morale art. di J.G. ZIEGLER).
Si consiglia la lettura di un Manuale (Fuchs, Vidal, Häring, Chiavacci, ecc.) e di un Dizionario di Teologia Morale.
2. PROBLEMI DI MORALE CONTEMPORANEA
– Valutazione morale e psicologica della sessualità umana nell’agire normale e
deviante.
– La concezione della sessualità nei documenti pre-conciliari, conciliari e postconciliari. Determinazione delle norme morali e rapporto con le scienze umane
nei recenti documenti magisteriali e nella speculazione teologica.
– La normatività morale nella vita coniugale e paternità responsabile.
– Questioni fondamentali di bioetica: aborto, eutanasia, fecondazione artificiale,
trattamento dei malati terminali.
– Dottrine sociali e sistemi economici.
BIBLIOGRAFIA
M. ZALBA, «De sexto et nono praecepto», in Theologiae Moralis Summa, II, Matriti, 1953,
nn. 314-406; M. VIDAL, Morale dell’amore e della sessualità, Cittadella, Assisi 1973; CEI,
Alcune questioni di etica sessuale, EP, Roma 1977 e suoi commenti; G. COTTIER, «Le poids
des moeurs et les exigences de la loi morale», in Nova et Vetera 52 (1977) 92-102; ID., «La
sexualité et le péché», in Nova et Vetera 52 (1977) 242-268; Insegnamenti pontifici, I, EP,
Roma 1957; L. SANDRI (ed.), Humanae Vitae e magistero episcopale, EDB, Bologna 1969;
W. HUBER - H. PIRON - A. VERGOTE, La psicoanalisi scienza dell’uomo, Borla, Torino l969,
71-100, 147-192; F. GIUNCHEDI, Etica e scienze umane. Saggi, ED, Napoli 1985; D. TETTAMANZI, La comunità cristiana e l’aborto, EP, Roma 1975; ID., Bambini fabbricati, Piemme, Casale Monferrato 1985; T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale, 3-4, Koinônía. Etica della vita sociale, Queriniana, Brescia 1984 e 1985; L. LORENZETTI, Trattato di etica teologica. 3. La società e l’uomo, EDB, Bologna 1981; H.K. PESCHKE, Etica cristiana. Teologia
morale speciale, Pontificia Università Urbaniana, Roma 1985.
3. L’ESISTENZA CRISTIANA NELLA SACRA SCRITTURA
– Il ruolo della Sacra Scrittura nella teologia morale
– I comandamenti del decalogo
138
biennio di vita cristiana
–
–
–
–
–
Il problema delle norme morali nella Sacra Scrittura
La chiamata di Dio nell’AT e nel NT
La sequela di Cristo nel NT
Il discorso della montagna
Spiritualità biblica
BIBLIOGRAFIA
S. BASTIANEL - L. DI PINTO, «Per una fondazione biblica dell’etica», in T. GOFFI - G. PIANA
(edd.), Corso di morale. I. Vita nuova in Cristo, Queriniana, Brescia 19892, 75-173; É. HAMEL,
«Écriture et théologie morale. Un bilan (1940-1980)», in StMor 20 (1982) 177-193; ID., Les dix
paroles, Desclée de Br., Paris-Bruxelles 1969; E. TESTA, La morale dell’Antico Testamento,
Morcelliana, Brescia 1981; R. SCHNACKENBURG, Il messaggio morale del Nuovo Testamento. I.
Da Gesù alla chiesa primitiva, nuova edizione interamente rifatta, Paideia, Brescia 1989; ID., Die
sittliche Botschaft des Neuen Testaments. II. Die urchristlichen Verkundiger (HThK Supplementband 2), Herder, Freiburg-Basel-Wien 1988; G. SEGALLA, «L’etica di Gesù da Dodd a Dillmann
(1951-1984)», in Teologia 11 (1986) 24-67; ID., Introduzione all’etica biblica del Nuovo Testamento. Problemi e storia (Biblioteca Biblica 2), Queriniana, Brescia 1989; S. ZEDDA, Relativo e
assoluto nella morale di san Paolo (BCR 43), Paideia, Brescia 1984; B. MAGGIONI, «Esperienza
spirituale nella Bibbia», in S. DE FIORES – T. GOFFI, Nuovo Dizionario di Spiritualità, EP, Roma
1979, 542-601; A. BONORA (ed.), La spiritualità dell’Antico Testamento (Storia della spiritualità
1), EDB, Bologna 1987; A. FANULI (ed.), Storia della spiritualità. La spiritualità dell’Antico Testamento, Borla, Roma 1989; G. BARBAGLIO (ed.), La spiritualità del Nuovo Testamento (Storia
della spiritualità 2), EDB, Bologna 1988.
4. LA TEOLOGIA SPIRITUALE
COME INIZIAZIONE ALL’ESPERIENZA DI FEDE
–
–
–
–
–
–
–
–
L’ambito del discorso esperienziale
Lo spazio fenomenologico
Il significato del termine “esperienza”
Esperienza religiosa, spirituale, mistica
L’esperienza spirituale della Bibbia
Teologia ed esperienza spirituale
L’esperienza nella vita spirituale
Psicologia dell’esperienza religiosa
BIBLIOGRAFIA
CH.A. BERNARD, Teologia spirituale, EP, Roma 1989; J. MOUROUX, L’esperienza cristiana,
Morcelliana, Brescia 1956; V. TRUHLAR, Concetti fondamentali della teologia spirituale,
Queriniana, Brescia 1981; B. SECONDIN - T. GOFFI, Corso di spiritualità, Queriniana, Brescia
1989; A. LEONARD, «Expérience spirituelle», in DSp, IV, coll. 2004-2026; G. MOIOLI, «Esperienza cristiana», in NDS, coll. 536-542; B. MAGGIONI, «Esperienza spirituale nella Bibbia»,
in NDS, coll. 542-601; M. GIOIA (ed.), La teologia spirituale. Temi e problemi (Saggi 29),
AVE, Roma 1991.
139
biennio di vita cristiana
5. DISCERNIMENTO SPIRITUALE E AUTENTICITÀ DELL’ESPERIENZA
–
–
–
–
Lo Spirito Santo anima della Chiesa
Il discernimento spirituale nella Bibbia
Il discernimento spirituale nel dinamismo dell’esperienza cristiana
Il discernimento personale e comunitario
BIBLIOGRAFIA
Y. CONGAR, Credo nello Spirito Santo, voll. 3, Queriniana, Brescia 1981-1983; A. BARRUFFO
- T. BECK - F.A. SULLIVAN, L’azione dello Spirito Santo nel discernimento, CIS, Roma 1980;
AA.VV., «Discernement des esprits», in DSp, III, coll. 1221-1291; A. BARRUFFO, «Discernimento», in NDS, EP, Roma 1985; F. ROSSI DE GASPERIS - I. DE LA POTTERIE, Il discernimento spirituale del cristiano oggi, FIES, Roma 1984; M. RONDET, Formazione al discernimento spirituale personale e comunitario, Centro Studi USMI-Ancora, Roma 1975; P.
SCHIAVONE, Il discernimento evangelico oggi, CIS, Roma 1988.
140
biennio di vita cristiana
QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO DI VITA CRISTIANA
ANNO ACCADEMICO 2007-2008
1° SEMESTRE
Corso comune
C3 Spiritualità dello sguardo. Lettura spirituale delle opere d’arte
(R. Zas Friz De Col– G. Agnisola )
Corsi comuni agli indirizzi di morale e spiritualità
1° anno
V1 Introduzione alla vita cristiana (R. Zas Friz De Col)
2° anno
V2 Fondamenti della vita cristiana (F. Asti)
Corsi propri - indirizzo di morale
Area storica
V3 Storia della teologia morale/1 (S. Majorano)
Area fondamentale
V4 Il messaggio morale del primo e del nuovo testamento (G. Parnofiello)
Area di bioetica teologica
V5 Biotecnologie (A. Vicini)
Corsi propri - indirizzo di spiritualità
Area sistematica
V6 Percorsi e figure di antropologia e spiritualità contemporanei
(N.Galantino)
Area pratico-ignaziana
V7 Teoria e pratica della preghiera (F. Asti))
Area storico-letteraria
V8 Lettura di testi (I) Il primo millennio (A. Orazzo)
Seminari
1° anno
V9 Avviamento alla ricerca scientifica (G. Parnofiello)
2° anno
V10 Elaborazione di un testo di ricerca (R. Del Riccio)
credit ECTS
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
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biennio di vita cristiana
2° SEMESTRE
Corsi comuni agli indirizzi di morale e spiritualità
V11 Teologia della santità (R. Zas Friz De Col - G. Parnofiello)
V12 Sviluppo della vita cristiana (R. Zas Friz De Col)
Corsi propri - indirizzo di morale
Area storica
V13 Lorenzo Milani: sacerdote e maestro
(S. Tanzarella – A. Carfora))
Area sociale
V14 Perdono e riconciliazione (B. Marra)
Area di bioetica teologica
V15 Sessualità umana (A. Vicini)
Corsi propri - indirizzo di spiritualità
Area sistematica
V16 Mistica carmelitana (L. Borriello)
Area pratico-ignaziana
V17 Direzione spirituale (F. Asti)
Area storico-letteraria
V18 Lettura di testi (II) Il secondo millennio (G. Manca-G. Guglielmi)
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credit ECTS
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
biennio di vita cristiana
DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI
C3. SPIRITUALITÀ DELLO SGUARDO.
LETTURA SPIRITUALE DELLE OPERE D’ARTE
(2 ore sett., 1° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL– G. AGNISOLA )
Il corso propone, a partire da un approfondimento della fenomenologia del vedere e delle connesse implicazioni psicologiche e spirituali, un percorso teoricopratico di conoscenza e interpretazione di opere d’arte che possono rimandare a una
autentica esperienza cristiana. Gli argomenti saranno trattati con la proiezione e
l’ausilio di immagini.
BIBLIOGRAFIA
N. BENAZZI (a cura), di Arte e Spiritualità, parlare allo spirito e creare arte, EDB,Bologna 2004; ID. (a cura
di), Arte e Teologia. Dire e fare la bellezza nella chiesa, EDB, Bologna 2004; La Bellezza di Dio. l’arte ispirata dal cristianesimo, 12 vol., S. Paolo, Milano 2003; A. BELYJ – P. A. FLORENSKIJ, L’arte il simbolo e Dio,
Medusa, Milano 2004; P. FURIA, Segni, simboli e allegorie nell’arte sacra, Ares, Milano 2005; E. H.
GOMBRICH, Freud e la psicologia dell’arte, Einaudi 2001; P.-H. KOLVENBACH - A. DALL’ASTA, «I gesuiti e
l'arte», in Gesuiti in Italia 1 (2006) 50-65; S. SPINSANTI, «Artisti» in Nuovo Dizionario di Spiritualità. a cura
di S. DE FIORES. San Paolo, Cinisiello Balsamo 1985, 57-65; T. VERDON, L’arte sacra in Italia, Mondadori,
Milano 2001; J. R. WALTON, «Arte» in Nuovo Dizionario di Spiritualità. LEV, Città del Vaticano 2003, 8487.
V1. INTRODUZIONE ALLA VITA CRISTIANA
(2 ore sett., 1° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL)
Il corso offre un approccio interdisciplinare per individuare oggi gli elementi
fondanti dell’identità umana che soggiace allo sviluppo della vita cristiana. Si tratta
di un passaggio metodologico necessario per la comprensione aggiornata dell’esperienza cristiana nell’attuale contesto europeo scientifico, multiculturale e plurireligioso. La riflessione comprende lo studio del fenomeno umano, specialmente dal
punto di vista della scienza, la fenomenologia religiosa e la novità che apporta la rivelazione cristiana a detta fenomenologia. Si farà speciale accenno all’evoluzione
storica dell’esperienza cristiana dopo il secolo XVIII.
BIBLIOGRAFIA
AA. VV. Un singolare pluralismo. Indagini sul pluralismo morale e religioso degli italiani. Il Mulino, Bologna
2003; E. BONCINELLI, Il cervello, la mente e l'anima:le straordinarie scoperte sull'intelligenza umana. Mondadori, Milano 2000; M. DI FRANCESCO, Introduzione alla filosofia della mente, Carocci, Roma 2002; C.
GRECO, L’esperienza religiosa: essenza, valore, verità. San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; G. GUGLIELMI,
«La questione di Dio in Bernard Lonergan», in Rassegna di Teologia 48 (2007) 19-38; A. PATERNOSTER,
Introduzione alla filosofia della mente, Laterza, Roma 2002; R. RÉMOND, La secolarizzazione. Religione e
società nell’Europa contemporanea. Laterza, Bari-Roma 2003; A. RIZZI, «Il soggetto post-moderno e la perdita della fede», in Servitium 124 (1999) 386-395; I. DE SANDRE, «Perdere la fede in Dio, allontanarsi della
Chiesa», in Servitium 124 (1999) 347-362; J. R. SEARLE, Il mistero della coscienza, Cortina, Milano 1998; G.
DE SIMONE, La rivelazione della vita. Cristianesimo e filosofia in Michel Henry, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007; J. M. VELASCO, Il Fenomeno Mistico, 2 vol., Jaca Book, Milano 2001-2003; R. ZAS FRIZ, «Presente
143
biennio di vita cristiana
e futuro della pratica religiosa. Un’interpretazione», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 237-268.
V2. FONDAMENTI DELLA VITA CRISTIANA
(2 ore sett., 1° sem.: F. ASTI)
Presupponendo gli aspetti introduttivi che delineano l’identità cristiana nel attuale contesto storico e la sua finalità che è la santità, si tratta di individuare i principali elementi della vita cristiana a partire dell’esperienza vissuta dei fedeli (e non solo dei santi canonizzati) come fonte della riflessione. In realtà “l’identità” e “gli elementi” si presuppongono a vicenda, per questo motivo è conveniente che rimangano chiari i rapporti tra santità della vita cristiana e Scrittura; tra aspetti trascendentali (la grazia, i sacramenti) e categoriali della santità (la storia, la cultura,
l’inculturazione, la tradizione ecclesiale, ecc.). E non di minore importanza è chiarire il rapporto tra santità cristiana e processo canonico per la proclamazione di un
santo o beato.
BIBLIOGRAFIA
Bibliografia fondamentale:
Testo base: C. LAUDAZI, L’uomo chiamato all’unione con Dio in Cristo. Temi fondamentali di teologia spirituale, Edizioni OCD, Roma 2006.
Per approfondimenti: G THILS,.Santità cristiana. Compendio di ascetica e mistica, Ed Paoline, Milano 1970.
P. JOUNEL, Le renouveau du culte des Saints dans la liturgie romaine, C.L.V. Edizioni liturgiche, Roma 1986.
F. PELOSO, Santi e santità dopo il Concilio Vaticano II. Studio teologico-liturgico delle orazioni proprie dei
nuovi Beati e Santi, C.L.V. Edizioni liturgiche, Roma 1991. B. PLONGERON – CL. SAVART (curr.), Storia dei
santi e della santità cristiana, IX, Grolier Hachette International, Milano 1991. K. L. WOODWARD, La fabbrica dei santi, Rizzoli, Milano 1991. F. VERAJA, Le cause di canonizzazione dei santi, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1992. D. SORRENTINO, «Sul rinnovamento della teologia spirituale», in Asprenas 41
(1994) 511-532. F. – M. LETHEL, «La Théologie des saints dans le Catéchisme de l’Eglise Catholique», in Teresianum 45 (1994) 55 – 80. A. M. SICARI, La vita spirituale del cristiano, Jaca Book, Milano 1997. F.
SCORZA BARCELLONA (cur:), Santi del novecento. Storia, agiografia, canonizzazioni, postfazione di F. Bolgiani, Rosenberg & Sellier, Torino 1998. D. SORRENTINO, «Esperienza spirituale e intelligenza della fede», in
La terra e il seme, M. D’Auria Editore, Napoli 1998, 153-174. D. SORRENTINO, «Storia della spiritualità e
teologia. Necessità e fecondità di un nesso», in Asprenas 46 (1999) 163-194. T. VETRALI, Il santo e
l’esperienza di Dio, postfazione di C. Prandi, Paoline, Milano 2000. A. CAZZAGO, I Santi danno fastidio, Jaca-Book, Milano 2004. CONGREGATIO DE CULTO DIVINO ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM, Il martirologio
romano. Teologia, liturgia, santità, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2005. H. MISZTAL, Le cause
di canonizzazione. Storia e procedura, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2005.
V3. STORIA DELLA TEOLOGIA MORALE/1
(2 ore sett., 1° sem.: S. MAJORANO)
Il corso costituisce la prima parte di un tentativo di ricostruzione del cammino
della teologia morale. Principale preoccupazione è seguire l’evoluzione metodologica:
Dalla Scrittura all’elaborazione catechetica: la proposta dei Padri Apostolici;
Dalla catechesi alla sistematizzazione teologica: i contributi più significativi dei
Padri;
144
biennio di vita cristiana
L’affermarsi dell’oggettività: la visione morale dei Penitenziali;
La difficile sintesi di intenzionalità e oggettività: la teologia monastica e scolastica;
La visione di S. Tommaso;
La crisi nominalista.
BIBLIOGRAFIA
G. ANGELINI, Teologia morale fondamentale. Tradizione, Scrittura e Teoria, Glossa, Milano 1999, 54-237; R.
GERARDI, Storia della Morale. Interpretazioni teologiche dell’esperienza cristiana. Periodi e correnti, autori e
opere, EDB, Bologna 2003; L. VEREECKE, «Storia della teologia morale», in NDTM 1314-1338; M. VIDAL,
Nuova morale fondamentale. La dimora teologica dell’etica, EDB, Bologna 2004; E. VILANOVA, Storia della
teologia cristiana, 1-2, Borla, Roma 1991 e 1994.
V4. IL MESSAGGIO MORALE
DEL PRIMO E DEL NUOVO TESTAMENTO
(2 ore sett., 1° sem.: G. PARNOFIELLO)
L’inseparabilità tra l’AT e il NT richiede un esercizio ermeneutico che rilegga
l’uno alla luce dell’altro anche per ciò che concerne l’aspetto etico. La consapevolezza di fondo è che «nell’uno e nell’altro Testamento è lo stesso Dio che entra in
relazione con gli uomini e li invita a vivere in comunione con lui» (Pontificia Commissione Biblica, Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana,
Città del Vaticano 2001, 85). La prospettiva dell’uno e dell’altro Testamento sarà
propriamente quella che ci guiderà nel corso, ponendo ai testi domande che, tenendo
conto della riflessione teologico-biblica, siano anche eticamente corrette: l’obiettivo
non sarà meramente esegetico, ma quello di elaborare una significativa criteriologia
sulla base di percorsi paradigmatici.
BIBLIOGRAFIA
P. BEAUCHAMP, La legge di Dio, Casale Monferrato 2000; Id., L’uno e l’altro Testamento. ID. Saggio di lettura, Brescia 2000; ID., L’uno e l’altro Testamento. II. Compiere le Scritture, Milano 2001; R. HAYS, La visione
morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, Cinisello Balsamo 2000; W. JANZEN, Etica dell’Antico Testamento. Un approccio paradigmatico, Torino 2004; E.
LOHSE, Etica teologica del Nuovo Testamento, Brescia 1991; R. SCHNACKENBURG, Il messaggio morale del
Nuovo Testamento. I. Da Gesù alla Chiesa primitiva, Brescia 1989; ID., Il messaggio morale del Nuovo Testamento. II. I primi predicatori cristiani, Brescia 1990; A. WÉNIN, L’uomo biblico. Letture del Primo Testamento, Bologna 2005.
V5. BIOTECNOLOGIE
(2 ore sett., 1° sem.: A. VICINI)
Il corso esamina le ripercussioni del progresso biotecnologico in termini di responsabilità per le generazioni presenti e future, alla luce della promozione della
giustizia e del bene comune, concentrandosi sull’ambiente (Organismi Geneticamente Modificati – OGM) e sulla salute (tecnologie biomediche e ricerca genetica).
BIBLIOGRAFIA
145
biennio di vita cristiana
J. HABERMAS, Il futuro della natura umana. I rischi di una genetica liberale, Einaudi, Torino 2002; D. MIETH,
Che cosa vogliamo potere? Etica nell’epoca della biotecnica, Queriniana, Brescia 2003; ID., La dittatura dei
geni. La biotecnica tra fattibilità e dignità umana, Queriniana, Brescia 2003; PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA
GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città
del Vaticano 2004. Ulteriore bibliografia verrà indicata.
V6. PERCORSI E FIGURE
DI ANTROPOLOGIA E SPIRITUALITÀ CONTEMPORANEI
(2 ore sett., 1° sem.: N. GALANTINO)
«Il non credere in Dio non impone la rinuncia ad ogni vita spirituale e neanche
ad ogni esperienza mistica. A che fine credere, quando si può conoscere? Sperare,
quando si può amare? Pregare, quando si può contemplare? È la differenza tra il
saggio e il santo. Cos’è saggezza, se non spiritualità laica?». (André ComteSponville)
Le domande sul legame tra antropologia e spiritualità trovano una loro prima risposta nell'intrinseco rapporto esistente tra l'uomo e le sue dimensioni. Un'antropologia che tra le dimensioni dell'universo personale annovera quelle della "trascendenza" e della "interiorità" è un'antropologia aperta alla spiritualità; anche se questa
esige di essere precisata proprio a partire dal senso che "trascendenza" e "interiorità"
hanno nel contesto della riflessione critica contemporanea sull'uomo.
Il corso, nella sua prima parte, intende guidare alla conoscenza dell'orizzonte all'interno del quale si sviluppa la nostra riflessione e dei modelli antropologici prevalenti al fine di verificarne la disponibilità a riconoscere i caratteri della "trascendenza" e della "interiorità". Alla luce degli elementi presentati nella prima parte del corso, la seconda presenta due figure di spiritualità contemporanea (E. Moníer e D.
Bonhoeffer) ed alcuni elementi critici per la valutazione di due proposte o comunque di due tentativi di proposte di spiritualità per il terzo millennio: la spiritualità
familiare e la spiritualità laica.
Nella seconda parte del corso, alla luce delle acquisizioni generali su percorsi e
figure di antropologia e di spiritualità contemporanei e dopo un breve excursus storico sul rapporto tra sacramento del matrimonio e spiritualità, verranno delineate la
natura e le caratteristiche principali della spiritualità coniugale e familiare. Verranno
viste alla luce e all’interno dell’attenzione che ad esse sta dedicando la Chiesa italiana. Spazio adeguato verrà riservato alle linee di spiritualità familiare presenti nel
vissuto dei Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, del Servo di Dio Vittorio
Trancanelli, di Santa Gianna Beretta Molla e dei coniugi Gheddo.
BIBLIOGRAFIA
1° parte: N. GALANTINO, Sulla via della persona. La riflessione sull'uomo: storia, epistemologia, figure e percorsi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; A. RIZZI, «Essere uomo spirituale, oggi», in T. GOFFI - B.
SECONDIN (edd.), Problemi e prospettive di spiritualità, Queriniana, Brescia 1983, 168-198; F. LENOIR, Le
metamorfosi di Dio. La nuova spiritualità occidentale, Garzanti, Milano 2005; C. FRENA «Spiritualità mounieriana tra memoria e profezia», in TOSO M. - FORMELLA Z. - DANESE A., Emmanuel Mounier. Persona e umanesimo relazionale. Nel centenario della nascita (1905 - 2005), LAS, Roma 2005, 136-164; F. FERRARIO, «Libertà e disciplina. La spiritualità di Dietrich Bonhoeffer», in ID., Teologia come preghiera, Claudiana, Torino
146
biennio di vita cristiana
2004, 47-77; JEAN VERNETTE, «Una spiritualità laica per il terzo millennio», in ID., Il XXI secolo o sarà mistico o non sarà, Edizioni OCD, Roma Morena 2005, 173-197.
2° parte: M. ALIOTTA, Il matrimonio, Queriniana, Brescia 2002; E. V. ANGRISANI, Mistica coniugale. Luigi e
Maria Beltrame Quattrocchi, editrice Vaticana, 2006; B. BORSATO, Vita di coppia, linee di spiritualità coniugale e familiare, EDB, Bologna 1993; P.L. GUSMITTA, Verso le vette dell’amore. Percorsi di spiritualità coniugale e familiare, EDB, 2006; E. SCHILLEBEECKX, Il Matrimonio, Paoline, Cinisello Balsamo 1986; A.
SCOLA, Uomo – Donna. Il “caso serio” dell’amore, Marietti 1820, Genova –Milano 2002; Y. SEMEN, La sessualità secondo Giovanni Paolo II, San Paolo, 2005; N. REALI, Per una fedeltà incondizionata. Note
sull’indissolubilità dell’amore coniugale, in «Antropotes» XXII (2006), pp. 51-62.
V7. TEORIA E PRATICA DELLA PREGHIERA
(2 ore sett., 1° sem.: F. ASTI)
A partire da una prima considerazione generica della fenomenologia della preghiera come atteggiamento religioso fondamentale attivo in tutte le religioni, il corso
presenta l’importanza, le condizioni e i diversi tipi della preghiera cristiana. In un
secondo momento si farà accenno al rapporto tra preghiera e sviluppo della vita spirituale cristiana. Senza ovviare il rapporto tra preghiera e meditazione non religiosa
e il modo di presentare la preghiera in un ambiente socioculturale secolarizzato.
BIBLIOGRAFIA
Oltre a quella che si indicherà nel corso, si può consultare: E. ANCILLI (a cura), La preghiera, 2 voll., Roma
1988; CH. A. BERNARD, La preghiera cristiana. Roma 1976; S. CIPRIANI, La preghiera del Nuovo Testamento, Milano 1972; G. DE GENNARO (a cura di), La preghiera nella Bibbia, Napoli 1983; P.P. PHILIPPE, La vita
di preghiera, Città del Vaticano 1997.
V8. LETTURA DI TESTI (I). IL PRIMO MILLENNIO
(2 ore sett., 1° sem.: A. ORAZZO)
Il corso intende offrire agli studenti la lettura articolata e ragionata di una serie
di testi di spiritualità che si estendono all’incirca nell’arco del primo millennio, da
Origene a san Bernardo. La selezione dei testi sarà fatta in base ad alcune linee di
fondo: lettura spirituale della Parola di Dio; modo di leggere il Cantico dei Cantici;
centralità di Cristo nell’itinerario spirituale; la mediazione della Chiesa; le tappe della vita spirituale; il senso della mistica.
BIBLIOGRAFIA
Per la parte storica, si propongono: P. CRESPI - G. F. POLI, Lineamenti della spiritualità e della vita cristiana,
Dehoniane, Roma 1998; L. BOUYER - L. DATTRINO, La spiritualità dei Padri (secc. II-V), vol. 3\A, Dehoniane, Bologna 1998; J. LECLERCQ, La spiritualità del Medioevo (secc. VI-XII), vol. 4\A, Dehoniane, Bologna
2002. I testi saranno dati in fotocopia all’inizio del corso.
147
biennio di vita cristiana
V9. AVVIAMENTO ALLA RICERCA SCIENTIFICA
(2 ore sett., 1° sem.: G. PARNOFIELLO)
Il tema del seminario che avvia alla ricerca scientifica è quello del rapporto tra
la spiritualità e la morale quali dimensioni della vita teologale dei credenti. Il rinnovamento degli studi teologici voluto dal Concilio Vaticano II richiede un continuo
sforzo di mostrare la convergenza e la specificità tra le due discipline. Attraverso lo
studio e il confronto su autori competenti si avrà l’attenzione di rilevarne le rispettive opzioni metodologiche all’interno del comune orizzonte esperienziale della teologia spirituale e dell’etica teologica. È richiesta, inoltre, la partecipazione attiva degli studenti che saranno anche coinvolti nella valutazione dei propri elaborati.
BIBLIOGRAFIA
S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, Cinisello Balsamo 2004; D. J. BILLY, «Models and
Multivalence: on the Interaction between Spirituality and Morality», in Studia Moralia 38 (2000) 45-66; D. J.
BILLY – D. L. ORSUTO, ed., Spirituality and Morality: Integrating Prayer and Action, New York 1996; M.
BALLESTER GELABERT, «Etica y vida teologal», in Teologia spiritual 36 (1996) 299-315; R. GUARDINI, Introduzione alla preghiera, Brescia 2001; A. MARIANI, Agire morale e vissuto spirituale. L’uomo nuova creatura in Cristo, ROMA 2004; P. MIRABELLA, Agire nello spirito. Sull’esperienza morale della vita spirituale,
Assisi 2003; R. SIMON, «Ethique et Mystique», in Revue d’Ethique et de Théologie Morale 198 (1996) 151162; W. C. SPOHN, «Spirituality and Ethics: Exploring the Connections», in Theological Studies 58 (1997)
109-123; X. THÉVENOT, Le ali e la brezza. Etica e vita spirituale, Magnano 2002; M. VIDAL, Morale e spiritualità. Dalla separazione alla convergenza, Assisi 1998. Per la metodologia, si suggerisce J. M. PRELLEZO –
J. M. GARCÍA, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, Roma 20043. Si richiede, inoltre, la conoscenza di alcune voci dei dizionari di spiritualità e di teologia morale.
V10. ELABORAZIONE DI UN TESTO DI RICERCA
(2 ore sett., 1° sem.: R. DEL RICCIO)
Per gli studenti del primo anno il seminario ha come fine orientare lo studente
alla ricerca nel campo della teologia spirituale. Per gli studenti del secondo anno il
seminario propone la realizzazione di un elaborato scritto con il quale lo studente utilizza gli elementi di metodologia già acquisiti, in funzione della redazione della tesina di licenza.
BIBLIOGRAFIA
F. ASTI, Spiritualità e mistica. Questioni metodologiche, LEV, Città del Vaticano 2003; U. ECO,
Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano 1988; R. FARINA, Metodologia. Avviamento alla tecnica del lavoro scientifico, LAS, Roma 19864; C. GARCÍA, Mística, misterio y teología. Historiografía y criteriología de la mística. Lección inagural del curso académico de la Facultad de
Teología del Norte de España, Burgos 2003-2004; G. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, Paoline, Milano 1994; A.
MATANIC, La spiritualità come scienza. Introduzione metodologica allo studio della vita spirituale cristiana, Paoline, Milano 1990; A. MOLINARO (ed.), Le metodologie della ricerca religiosa,
Herder-Università Lateranense, Roma 1983; J. M. PRELLEZO - J.M. GARCÍA, Invito alla ricerca.
Metodologia del lavoro scientifico, LAS, Roma 2001.
148
biennio di vita cristiana
V11. TEOLOGIA DELLA SANTITÀ
(2 ore sett., 2° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL - G. PARNOFIELLO)
L’origine e l’espressione della santità è in Dio stesso, santo per essenza e prima
sorgente di ogni santità. La santità, pertanto, ha a che fare con la fede e trova la sua
spiegazione generale nell’ordinare ogni atto virtuoso verso Dio, fino a diventare
santi (cf S. Th. IIa-IIae 81, 8, 1). In questo percorso si apre uno spazio di riflessione
sul rapporto tra la vita cristiana e la santità, in modo particolare tra l’opzione fondamentale e la vocazione universale alla santità. L’opzione fondamentale si traduce
necessariamente in scelte concrete, tra le quali la scelta dello stato di vita è una delle
più importanti: in essa si assume uno stile particolare di vita cristiana, frutto del riconoscimento di una vocazione divina. Si concretizza così la sequela Christi, che
implica aspetti rilevanti, come la conversione, la trasformazione interiore, il servizio
e presuppone altri non meno significativi, come quelli della coscienza e della libertà.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., Gli stati di vita del cristiano, Brescia 1995; AA.VV, Storia della santità nel cristianesimo occidentale, Roma 2005; AA.VV, «La scelta di scegliere», in Ignaziana (www.ignaziana.org) 2 (2006) 84-145; V.
BALCIUS, Virtù e opzione fondamentale. Una riflessione a partire dal contributo di S. Pinckaers e J. Fuchs,
Roma 2007; CH. A. BERNARD, «La vita della grazia», in Teologia Spirituale, San Paolo, Cinisiello Balsamo
62002, 137-162; L.S. CUNNINGHAM, «Santità», in Nuovo Dizionario di Spiritualità, LEV, Città del Vaticano
2003, 624-632; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Brescia 1995; C. MILITELLO (ed.),
Chiesa di santi. Modelli e forme di santità laicale, Bologna 2005; P. MOLINARI, «Santo», in Nuovo Dizionario
di Spiritualità, San Paolo, Cinisiello Balsamo 71999; G. THILS, Santità cristiana. Compendio di ascetica e
mistica, Paoline, Milano 21970, 1369-1386; P. ZILLIO – L. BORGESE, Santità: vita nello Spirito, Magnano
2003.
V12. SVILUPPO DELLA VITA CRISTIANA
(2 ore sett., 2° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL)
Il corso si propone, da una parte, individuare le linee maestre della dinamica di
santificazione personale nella tradizione mistica latina e, dall’altra, formulare le linee pedagogiche fondamentali per una presentazione della santità in modo di risvegliare e approfondire, specialmente nei fedeli laici, la partecipazione attiva nella realizzazione della loro chiamata all’unione con Dio nella particolare vocazione ecclesiale a cui sono chiamati.
BIBLIOGRAFIA
CH. A. BERNARD, Teologia Spirituale, San Paolo, Cinisiello Balsamo 62002; ID., Teologia Mistica, San Paolo, Cinisiello Balsamo 2005; SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO, Le tre vie, in Opera di San Bonaventura.
Opuscoli Spirituali. Vol. 13, Città Nuova, Roma 1992; R. CHECA, La pastorale della spiritualità cristiana.
LEV, Città del Vaticano, 1998; Dizionario di Mistica, LEV, Città del Vaticano 1998; SAN FRANCESCO DE
SALES, Teotimo; R. GARRIGOU-LAGRANGE, Le tre età della vita interiore, 4 vol., L.I.C.E - R. BERRUTI, Torino 1949-1953; SAN GIOVANNI DELLA CROCE, Opere Complete, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001;
SANT’IGNAZIO DI LOYOLA, Gli scritti. AdP, Roma 2007; Nuovo Dizionario di Spiritualità, LEV, Città del Va-
149
biennio di vita cristiana
ticano 2003; A. ROYO MARÍN, Teologia della perfezione, SanPaolo, Cinisello Balsamo 101997; R. ZAVALLONI, Le strutture umane della vita spirituale. Morcelliana, Brescia 1971.
V13. LORENZO MILANI: SACERDOTE E MAESTRO
(2 ore sett., 2° sem.: S. TANZARELLA – A. CARFORA)
In occasione dei quarant’anni dalla morte di don Lorenzo Milani si propone una
lettura di una selezione dei suoi scritti con l’obiettivo di identificare la sua originale
spiritualità sacerdotale e l’autentica testimonianza di esemplare maestro superando i
rischi delle tante interpretazioni superficiali. Particolare attenzione verrà dedicata ad
Esperienze pastorali ricostruendo l’ambientazione storica, i suoi contenuti e la sua
costante attualità.
BIBLIOGRAFIA
Fonti: LORENZO MILANI, Esperienze pastorali, LEF, Firenze 1958; ID., Lettere di Lorenzo Milani priore di
Barbiana, Mondadori, Milano 1975; ID., Alla mamma. Lettere 1943-1967, Marietti, Genova 1991.
Testi: N. FALLACI, Vita del prete Lorenzo Milani. Dalla parte dell’ultimo, Rizzoli, Milano 1993; M. DI
GIACOMO, Don Milani. Tra solitudine e Vangelo 1923-1967, Borla, Roma 20022; S. TANZARELLA, Gli anni
difficili. Lorenzo Milani, Tommaso Fiore e le “Esperienze Pastorali”, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007.
V14. PERDONO E RICONCILIAZIONE
(2 ore sett., 2° sem.: B. MARRA)
Il corso si compone di vari passaggi: anzitutto si discute del perdono dal punto
di vista dell’imputazione etica, poi del dono legato al concetto di colpa, quindi del
passaggio dal dono al ‘per’ dono e infine dell’ultimo termine, la misericordia. Il fenomeno della globalizzazione e le nuove norme del diritto internazionale hanno portato ad una diversa interpretazione dei diritti umani e sottolineano quanto sia cresciuta negli ultimi tempi la richiesta di pentimento e di perdono. Questo non solo nei
riguardi di singoli individui, ma di comunità intere. Dopo la II guerra mondiale si è
infatti parlato di ‘crimini contro l’umanità’. Si impone dunque la necessità di volgersi indietro, di non dimenticare, di autoaccusarsi. L’intera umanità è percorsa
dall’urgenza del pentimento, dalla volontà di rimediare ai danni fatti e subiti da se
stessa. Se il capo d’accusa di tale ‘autoaccusa’ è il concetto di crimine contro
l’umanità, se tale crimine è contro l’essere vivente più sacro, l’uomo, allora la messa
in atto del perdono ‘globale’ si richiama ad una imputazione-conversione potenzialmente cristiana.
BIBLIOGRAFIA
BENEDETTO XVI, «Discorso al Corpo Diplomatico» (08.01.2007), in www.vatican.2007; ID., «Discorso
all’Università di Ratisbona» (12.09.2006), in ib., ID., «La persona umana, cuore della pace», Messaggio per la
giornata mondiale della pace (01.01.2007), in ib., ID., Enciclica «Deus caritas est» (25.12.2005), in
www.vatican.2006; ID., «Sacramentum caritatis», in www.vatican.2007; CONGREGAZIONE PER LA
DOTTRINA DELLA FEDE, Nota dottrinale su alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento
dei cattolici nella vita politica, 16.1.2003; PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA
PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 2004; B. MARRA, «Perdono
150
biennio di vita cristiana
o misericordia?», in Rivista di Teologia Morale 38 (2006) 113-117; Y. LACOSTE, «Che cos’è la Geopolitica», in www.limesonline.com/lacoste; J. DERRIDA, Stati Canaglia. Due saggi sulla ragione, Raffaello Cortina, Milano 2003; ID., «La colpa e il perdono nella società globalizzata», (Copyright UNESCO-Albin Michel,
tr. it. A. Bissanti), in La Repubblica, 6.9.2004, 17; Y. SHERWOOD-K. HART, Deridda and religion. Other
testaments, London-New York, Routledge 2005; L. ALICI (ed.), Forme della reciprocità. Comunità, istituzioni, ethos, Il Mulino, Bologna 2004; S. VACCARO, Globalizzazione e diritti umani. Filosofia e politica della
mondalità (Eterotopie), Mimesis, Milano 2004; A. RIZZI, Europa. La formazione della coscienza moderna,
Messaggero, Padova 2004; V. CESAREO (ed.), L’altro. Identità, dialogo e conflitto nella società plurale, Vita
e Pensiero, Milano 2004; G. PIANA, «Cristianesimo e politica. Contro la tentazione del ritorno alla ‘religione
civile’», in Fenomenologia e Società, 28 (2005) 1, 20-36; D. BELLITI, «La violenza e il sacro nella globalizazione», in ib., 28 (2005) 2, 20-39; M. ROSATI, «Tradurre la tradizione. Ethos post-convenzionale e solidarietà tra estranei», in ib., 28 (2005) 2, 40-57; G. LEGHISSA, Il dio mortale. Ipotesi sulla religiosità moderna,
Medusa, Milano 2004; C. SALERNO, «Il senso della biopolitica», in Rivista di Teologia Morale 36 (2004)
629-632; B. SORGE, «I cristiani nella nuova Europa», in Aggiornamenti Sociali 55 (2004) 684-694;
COMMISSIONE FRANCESE SULLA LAICITÀ, Rapporto sulla laicità, Scheiwiller, Milano 2004; G.
PECORA, La libertà dei moderni, Luiss University Press, Roma 2004; M. WALZER, Esodo e rivoluzione,
Feltrinelli, Milano 2005; S. HUNTINGTON, La nuova America, Garzanti, Milano 2005; G. AGAMBEN,
Mezzi senza fine. Note sulla politica, Bollati Boringhieri, Torino 1996; ID., Stati di eccezione, Bollati Boringhieri, Torino 2003; G. MATTAI - B. MARRA, Dalla guerra all’ingerenza umanitaria, SEI, Torino 1999; H.
ARENDT, Le origini del totalitarismo, Edizioni di Comunità, Torino 1999; Z. BAUMAN, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, Laterza, Roma-Bari 1999; G. DELEUZE, Foucault, Feltrinelli, Milano 1987; R. ESPOSITO, Categorie dell’impolitico, Il Mulino, Bologna 1999; ID., Communitas. Origine e destino della comunità, Einaudi, Torino 1998; ID., Immunitas. Protezione e negazione della vita, Einaudi, Torino 2002; ID., Bíos. Biopolitica e filosofia, Einaudi, Torino 2004; M. FOUCAULT, Difendere la società. Dalla
guerra delle razze al razzismo di stato, Ponte alle Grazie, Firenze 1990; M. HARDT - A. NEGRI, Il lavoro di
Dionisio. Per la critica dello stato postmoderno, Manifestolibri, Roma 1995; ID., Impero. Il nuovo ordine della globalizzazione, Rizzoli, Milano 2002; ID., Moltitudine. Guerra e democrazia nel nuovo ordine imperiale,
Rizzoli, Milano 2004; M. LAZZARATO, Lavoro immateriale. Forme di vita e produzione di soggettività,
Ombre Corte, Verona 1997; D. ZOLO, Chi dice umanità. Guerra, diritto e ordine globale, Einaudi, Torino
2000; A. CHUA, L'età dell’odio. Esportare democrazia e libero mercato genera conflitti etnici?, Carocci, Roma 2004; L. CEDRONI - P. CHIANTERA-STUTTE (edd.), Questioni di biopolitica, Bulzoni, Roma 2003;
J.R. SEARLE, La razionalità dell’azione, Raffaello Cortina, Milano 2003; U. BONANATE, La cultura del
male. Dall’idea di colpa all’etica del limite, Bollati Boringhieri, Torino 2003; V. LANTERNARI, Ecoantropologia. Dall’ingerenza ecologica alla svolta etico culturale, Dedalo, Bari 2003; G. VATTIMO, Nichilismo ed
emancipazione. Etica, politica, diritto, Garzanti, Milano 2003; C.A. VIANO, Etica pubblica, Laterza, RomaBari 2002; R. VAN DRIMMELEN, Economia globale e fede, Claudiana, Torino 2002; F. DAL BO, Società e
discorso. L’etica della comunicazione in Karl Otto Apel e Jacques Deridda, con un inedito di Jacques Derrida:
I limiti del consenso, Mimesis, Milano 2002; EDITORIALE; «Il dramma della fame nel mondo», in La Civiltà Cattolica, quaderno 3756 (16.12.2006), 525-533; D. ZOLO, «Per una filosofia moderna e realista del diritto internazionale», in www.juragentium.unifi.it; M. TONELLI, A. Kiefer, «I Sette Palazzi Celesti», in
www.luxflux.net; G. ANGELINI, «La legge naturale. Il ripensamento dell’antropologia», in Il Regno Attualità 6 (2007) 197-204.
V15. SESSUALITÀ UMANA
(2 ore sett., 2° sem.: A. VICINI)
Alla luce di pronunciamenti magisteriali, della riflessione teologica e prestando
attenzione all’esperienza e a contributi delle scienze umane, il corso riflette sulla
sessualità umana esaminandone alcune dimensioni caratterizzanti (identità, sviluppo, affettività, relazionalità, amore, dialogo, attività) mediante un approccio teologico-morale di tipo fenomenologico, esistenziale e spirituale.
151
biennio di vita cristiana
BIBLIOGRAFIA
BENEDETTO XVI, «Deus caritas est», Il Regno-Documenti 51, 982/1 Suppl. (2006) 65-80; L. SOWLE CAHILL,
Sesso, genere e etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria edititrice Vaticana, Città del Vaticano 1993; L. CICCONE, Etica sessuale: persona, matrimonio, vita verginale, Ares, Milano 2004; CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Questioni di etica sessuale (Persona humana), LDC, Leumann 1975; M.A. FARLEY, Just Love. A Framework for Christian Sexual Ethics, Continuum, New York – London 2006; X. LACROIX, Il corpo di carne. La dimensione etica, estetica e spirituale
dell’amore, EDB, Bologna 1998; T. MIFSUD, Moral Sexual. Una Reivindicación Ética de la Sexualidad, San
Pablo, Santiago de Chile 2002; C. ZUCCARO, Morale sessuale. Nuovo manuale di teologia morale, EDB, Bologna 1997. Ulteriore bibliografia verrà indicata.
V16. MISTICA CARMELITANA
(2 ore sett., 2° sem.: L. BORRIELLO)
Natura dell'esperienza mistica cristiana. L'esperienza, quale costitutivo formale
della mistica carmelitana. I1 linguaggio e il simbolismo nella tradizione carmelitano-teresiana. Linee di forza della mistica di Teresa di Gesù e di Giovanni della Croce. L'apporto della mistica carmelitana alle esperienze mistiche cristiane e non cristiane.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., La teologia spirituale. Atti del Congresso Internazionale OCD, Roma 2001; AA.VV, Mistica e mistica
carmelitana, Città del Vaticano 2002; L. BORRIELLO - GIOVANNA DELLA CROCE (curatori), AA.VV, Sentieri illuminati dallo Spirito. Atti del Congresso internazionale di mistica, Ed OCD, Roma Morena 2006; TERESA
D'AVILA, Opere complete, Milano 1998; L. BORRIELLO - GIOVANNA DELLA CROCE, San Giovanni della Croce.
Opere complete, Cinisello Balsamo (MI) 2001.
V17. DIREZIONE SPIRITUALE
(2 ore sett., 2° sem.: F. ASTI)
Gli attuali studi sulla direzione spirituale. Le nuove prospettive: L. J. González;
M. Costa, D. Maruca. Descrizione della DS: il suo sviluppo storico e dottrinale.
Confronto fra psicologia, sacramento della riconciliazione e direzione spirituale
(Costa). Una nuova concezione dell’uomo per la DS: dalla pedagogia all’andragogia
(Maruca). Nuove piste di lavoro: l’arte del coaching spirituale (González); spiritual
Counseling. La formazione del credente e dell’accompagnatore spirituale. Esperienze di direzione spirituale e prassi pastorale.
BIBLIOGRAFIA
Appunti del docente. L. J. GONZÁLEZ, Guidati dallo Spirito. Accompagnamento spirituale di stile integrativo,
Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1998; Stimolazione spirituale. Tecniche e risorse di spiritualità pastorale, Edizioni OCD, Roma 2004. S. RENDINA, «Direzione spirituale», in Rassegna di teologia 44 (2003) 501536. G. SALONIA, Kairós, direzione spirituale e animazione comunitaria, Dehoniane, Bologna 1996. R.
FRATTALLONE, La direzione spirituale oggi. Una proposta di ricomprensione, Società Editrice Internazionale,
Torino 1996. M. COSTA, Direzione spirituale e discernimento, Edizioni Apostolato della Preghiera Roma1993.
B. GIORDANI – A. MERCATALI, La direzione spirituale, come incontro di aiuto, La Scuola, Brescia1984.
Testo classico da leggere:T. MERTON, Direzione spirituale e meditazione, Garzanti, Milano 1965.
152
biennio di vita cristiana
V18. LETTURA DI TESTI (II). IL SECONDO MILLENNIO
(2 ore sett., 2° sem.: G. MANCA- G. GUGLIELMI)
Il corso si propone come un’iniziazione alla riflessione teologico-spirituale sulla
base storica dell’esperienza spirituale cristiana del secondo millennio. A questo scopo, da una parte, si prenderà in esame un’antologia di testi degli autori più influenti;
e dall’altra, si seguirà un percorso storico per avere una visione sintetica dell’intero
periodo.
BIBLIOGRAFIA
Oltre alla bibliografia specifica degli autori che sarà presentata all’inzio del corso, si può consultare: AA.VV.,
La spiritualità cristiana. Storia e testi, Studium, Roma 1982ss; AA.VV., Storia della spiritualità, Borla, Roma
1985ss; L. BOUYER - E. ANCILLI (ed.), Storia della spiritualità, Bologna 1973ss; J. AUMANN, Sommario di
storia della spiritualità, Dehoniani, Napoli 1986; J. CASTELLANO, Storia della spiritualità contemporanea.
Teresianum, Roma 2002; H. EGAN, I mistici e la mistica. Antologia della mistica cristiana. LEV, Città del Vaticano 1995; E. PACHO, Storia della spiritualità moderna. Teresianum, Roma 1984.
153
IL DOTTORATO IN TEOLOGIA
(3° ciclo)
Il terzo ciclo – ad doctoratum – ha di mira il conseguimento di una vera maturità
scientifica nell’ambito della specializzazione già conseguita nel secondo ciclo, soprattutto mediante l’elaborazione di una tesi dottorale che rechi un reale contributo
al progresso teologico. Il terzo ciclo si conclude col conferimento dell’ultimo grado
accademico (dottorato in teologia), che abilita all’insegnamento delle discipline teologiche – relativamente al settore di specializzazione nel quale è stato conseguito –
presso Facoltà ecclesiastiche o altri Centri universitari, o Istituti Superiori a carattere
accademico.
La Sezione S. Luigi conferisce il dottorato in teologia nell’ambito delle specializzazioni in cui la Sezione stessa è qualificata.
Modalità del terzo ciclo
Per accedere al terzo ciclo si richiede:
1. La Licenza specializzata in teologia, con votazione non inferiore al cum laude
probatus. Oppure, se questa votazione non è stata raggiunta, che il candidato sia
presentato da due professori ordinari o straordinari della Sezione.
2. La conoscenza, oltre che delle lingue classiche, di almeno tre lingue straniere
moderne, in maniera sufficiente da poterne leggere i testi.
3. Un colloquio col Vice Preside, previo all’iscrizione regolare al terzo ciclo presso
l’Ufficio di Segreteria.
N.B. – Possono accedere al 3° ciclo anche coloro che hanno conseguito la Licenza
generica secondo la “Deus scientiarum Dominus”. Anche in questo caso si richiede la conoscenza di almeno tre lingue straniere moderne e la presentazione
da parte di due professori ordinari o straordinari della Sezione, qualora la votazione risulti inferiore al cum laude probatus. Essi inoltre:
a) devono scegliere, all’atto dell’iscrizione, uno dei settori di specializzazione
della Sezione;
b) devono conseguire un minimo di 14 credit frequentando i corsi del rispettivo
settore e superare gli esami con votazione complessiva non inferiore al
27/30.
Per il conseguimento del Dottorato si richiede:
1. La scelta di un direttore di tesi, tra i professori del settore di specializzazione nel
quale si è iscritti.
2. La determinazione del tema di ricerca il cui schema, concordato col proprio direttore, deve essere approvato da una commissione istituita dal Vice Preside.
Una volta approvato, il tema rimarrà riservato per cinque anni.
3. L’iscrizione in Segreteria, con la consegna del titolo e dello schema di sviluppo
154
della dissertazione, entrambi con la firma di approvazione del docente responsabile e del Vice Preside. Dalla data della consegna e della regolazione dei previsti diritti amministrativi inizia la decorrenza del corso per il dottorato (CdS
13.5.1992).
4. Che trascorrano non meno di due anni dall’iscrizione, durante i quali il candidato
attuerà un piano di lavoro concordato col proprio direttore e approvato dal Vice
Preside. Il piano può includere:
a) un tirocinio didattico (corsi, seminari ecc.) in cui il candidato dia prova di attitudine all’insegnamento;
b) la frequenza di corsi speciali, presso la nostra Facoltà oppure presso altre Facoltà ecclesiastiche o statali;
c) l’elaborazione e la pubblicazione di articoli, note, recensioni di libri, comunicazioni a convegni e congressi, ecc.
5. Che lo studente elabori, difenda nell’esame di Laurea, e pubblichi (almeno parzialmente) la tesi dottorale.
La tesi dottorale
La tesi deve essere presentata alla Segreteria della Sezione in quattro copie firmate dal direttore. La sua difesa è prevista entro due mesi dalla presentazione. Per
questo computo non si tiene conto dei mesi di chiusura estiva, delle vacanze natalizie e di quelle pasquali.
La difesa della tesi si svolge davanti a una commissione di quattro membri nominata dal Vice Preside. La durata della difesa è di un’ora e un quarto. Il voto finale
viene calcolato attribuendo 50/110 al direttore della tesi, 20/110 al primo relatore,
20/110 al secondo relatore, 20/110 alla valutazione collegiale della difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri sei punti per integrare, eventualmente,
il coefficiente finale.
La pubblicazione di almeno cinquanta pagine del testo della tesi – necessaria per
il conseguimento del titolo dottorale – dovrà portare il nulla osta del professore direttore e dei correlatori, i quali potranno esigere le modifiche e correzioni che riterranno opportune.
Il “fuori corso”
Uno studente di terzo ciclo va “fuori corso” se non discute la tesi entro il 5° anno
dall’iscrizione. Andando “fuori corso” lo studente perde ogni diritto a discutere la
tesi, a meno che non sia rinnovata l’iscrizione al ciclo di dottorato e non siano stati
opportunamente confermati titolo e progetto della tesi.
155
ANNO PASTORALE
NORME E INDICAZIONI GENERALI
A completamento della formazione pastorale per il presbiterato, la Sezione S.
Luigi istituisce il sesto anno detto Anno pastorale richiesto, dopo il compimento
del quinquennio istituzionale, a coloro che non proseguono gli studi accademici (cf
SC 74,2).
L’Anno pastorale è aperto anche ai Sacerdoti e agli Operatori pastorali (religiosi, religiose, laici) che, dopo un certo periodo di tempo trascorso nel ministero e
nell’attività apostolica, sentono il bisogno di un periodo di riflessione e di riqualificazione pastorale. Agli studenti che superano gli esami e le altre prove previste
per l’Anno pastorale, viene rilasciato un Diploma di pastorale.
Gli studenti dell’Anno pastorale che intendessero in seguito proseguire gli studi
accademici, potranno iscriversi regolarmente ai Bienni di specializzazione, beneficiando delle eventuali omologazioni degli esami sostenuti.
Nell’Anno pastorale, lo studente viene anzitutto aiutato a ripensare, in chiave
pastorale, le principali tematiche teologiche. Attraverso specifici insegnamenti ed
esperienze guidate egli viene inoltre preparato ad affrontare convenientemente il
ministero pastorale.
L’Anno pastorale si articola in:
a) corsi propri: che gli iscritti sono tenuti a frequentare obbligatoriamente;
b) corsi opzionali: che gli studenti possono scegliere tra quelli indicati dal programma di studio;
c) lavori seminariali: ove le lezioni orientative mirano a stimolare l’interesse e la
partecipazione attiva degli studenti;
d) esercitazioni pratiche: pianificate e seguite dai Docenti, in modo che sia possibile integrare la partecipazione attiva ad esperienze pastorali con una riflessione e una revisione specifica.
Per il conseguimento del Diploma ogni studente è tenuto a frequentare, superando i relativi esami, 6 corsi propri, 5 corsi opzionali e 2 seminari (= 24 credit).
Egli, inoltre, dovrà svolgere almeno un’esperienza pastorale guidata e discutere un
elaborato scritto.
I corsi propri e quelli opzionali sono di due ore settimanali per la durata di un
semestre; i seminari sono di un’ora settimanale per un semestre. Le ore di lezioni
settimanali sono almeno 12. I giorni settimanali di frequenza richiesti sono almeno
tre.
Il piano di studi degli studenti iscritti all’Anno pastorale verrà precisato, singolarmente, dalle Autorità Accademiche.
156
SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE
di
ARTE e TEOLOGIA
Il senso del divino è apparso spesso esiliato dalla modernità. Per converso una
diffusa tensione spirituale caratterizza molta arte contemporanea ed è vivo oggi il
bisogno di recuperare un’esperienza artistica aperta alla trascendenza.
Negli ultimi decenni si sono compiuti passi significativi volti a colmare la frattura apertasi tra artisti e Chiesa a partire dal diciannovesimo secolo, dopo più di
un millennio di fitta e feconda collaborazione. Restano tuttavia distanze e incomprensioni, derivate da una scarsa reciproca conoscenza, connessa anche con i mutamenti profondi del linguaggio artistico contemporaneo.
D’altra parte si è sempre fatta teologia non solo con i trattati ma anche attraverso le opere d’arte. E’ dunque importante recuperare il rapporto tra arte e cristianesimo, rileggere i temi teologici della creatività e rivisitare, in questa ottica, i
percorsi artistici.
La Scuola di Alta Formazione intende approfondire la dimensione estetica della
teologia e la dimensione teologica dell’arte.
Il metodo prevede una formazione di base e l’acquisizione degli strumenti teoretici fondamentali per introdursi alla lettura delle opere in relazione alla ricerca
teologica; un momento di verifica sul campo e di apertura esplorativa nei riguardi
dell’arte presente e dei suoi significati; un momento di ampliamento dei personali
orizzonti conoscitivi ed estetici, sia in un’ottica teorica che pratico-applicativa.
In tale contesto, verranno proposti anche approcci ad altre espressioni in possibile dialogo con l’arte visiva, quali musica, letteratura e cinema. Inoltre verranno
trattati argomenti riguardanti la tutela, la valorizzazione e la gestione dei beni artistici sacri e la costruzione e adeguamento liturgico di chiese.
La Scuola è destinata a coloro che a vario titolo sono chiamati a fornire un servizio nell’ambito della creazione, promozione e conservazione dell’arte sacra e a
quanti sono interessati, per motivi professionali o di studio o di prospettiva lavorativa o di aggiornamento culturale, ad approfondire il rapporto tra arte e teologia.
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DESTINATARI
La scuola è aperta a coloro che sono in possesso di laurea o di titolo equipollente.
In particolare la Scuola si rivolge:
- a quanti per motivi di studio, di aggiornamento culturale, di indirizzo lavorativo sono interessati ad approfondire il rapporto tra arte e teologia.
- ai direttori e/o ai responsabili o membri degli Uffici Beni Culturali Ecclesiastici diocesani;
- ai responsabili e operatori delle strutture museali o a quanti sono a vario titolo
impegnati nella promozione e valorizzazione dei beni artistici, soprattutto sacri.
- ai progettisti, tecnici, artisti, restauratori qualificati, impegnati o che intendono
impegnarsi nel campo dell’arte sacra e della edificazione, ristrutturazione, adeguamento dei luoghi di culto;
- ai responsabili dell’orientamento nelle scuole medie e superiori e della formazione dei docenti nelle Università;
Eventuali ulteriori richiese di iscrizione saranno valutate caso per caso dalla direzione della Scuola.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Le richieste di ammissione, indirizzate al Direttore della Scuola, Prof. Giuseppe
Manca, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sez. S. Luigi, Via Petrarca 115, 80122 Napoli, in carta semplice, corredate del certificato di laurea o titolo di studio equipollente e/o dell’indicazione dell’ufficio professionale esercitato e/o
di altro documento che possa costituire titolo di ammissione, in relazione alle finalità del corso, nonché dell’indirizzo, del recapito telefonico e di quello eventuale di
posta elettronica, dovranno pervenire agli Uffici della Segreteria entro e non oltre il
30 settembre 2007.
Il costo della Scuola è fissato in Euro 400,00. Gli ammessi (massimo 50) dovranno perfezionare l’iscrizione prima dell’inizio dei corsi versando quale prima rata, presso gli uffici di Segreteria della Facoltà, o con le correnti modalità postali, la
somma di Euro 200,00. La seconda rata, ancora di Euro 200,00, dovrà essere versata
entro il 31 Marzo 2008. Resta implicito che è possibile selezionare preventivamente
i moduli da seguire o/e frequentare da uditori. In questo caso la quota di iscrizione
(da versare in un’unica rata) è stabilita in Euro 150,00 per ogni serie di lezioni. Condizioni agevolate verranno ammesse per gli alunni interni alle facoltà teologiche napoletane, frequentanti i bienni di specializzazione o le scuole di dottorato.
Sono stati programmati, infine, per coloro che hanno conseguito l’attestato
nell’a. ac. 2006-2007, dei corsi di approfondimento e/o di perfezionamento, resi operativi soltanto se ci saranno non meno di quindici iscrizioni. Per l’ammissione ai
moduli di approfondimento occorre versare 250 euro: 100 all’atto della registrazione, 150 euro entro entro il 31 Marzo 2008.
158
ORGANIZZAZIONE DEI MODULI
L’attività didattica è articolata in corsi, moduli e lezioni specialistiche, visite
guidate. Le attività avranno inizio nel mese di ottobre 2007 e proseguiranno fino ai
primi di giugno 2008. Le ore di lezione previste sono 120. Le lezioni si svolgeranno
presso la Facoltà di norma il giovedì, dalle 15.30 alle 18,30. Per taluni moduli le lezioni saranno svolte in due, tre pomeriggi consecutivi. Sono previsti inoltre, ad integrazione, lezioni esterne, incontri con artisti e operatori artistici. L’articolazione dettagliata dei corsi e delle attività, con l’indicazione delle specifiche discipline e dei
docenti impegnati, verrà resa nota all’inizio delle lezioni.
E’ previsto un colloquio finale inteso ad evidenziare l’interesse e le ricadute culturali della Scuola, soprattutto in relazione al personale curriculum di studi e alle
specifiche competenze professionali.
IL PERCORSO DEGLI STUDI
Il percorso di studi proposto dalla Scuola prevede tre percorsi, interdipendenti:
il primo di approccio teoretico alle dinamiche estetiche connesse con la ricerca di
Dio, in una prospettiva storica, linguistica, comunicativa, spirituale e antropologica.
Il secondo, relativo ad un’immersione nel vivo della creatività artistica, attraverso l’incontro con alcuni protagonisti dell’arte e dell’architettura contemporanee, con
cui si entrerà in dialogo, e se ne studieranno a fondo le opere, nell’orizzonte della ricerca teologica.
Il terzo riguarderà tanto la verifica delle esperienze acquisite e l’apertura ad altre forme artistiche, quanto l’approccio a temi applicativi e pratici connessi con
l’arte sacra, quali la gestione, la valorizzazione dei beni artistici sacri, la progettazione e l’adeguamento liturgico dei luoghi di culto.
Ogni insegnamento potrà essere condotto da uno o più docenti, secondo un piano di lavoro interdisciplinare. Possono prevedersi ospiti specialisti anche all’interno
dei singoli corsi.
Completeranno il percorso formativo conferenze, visite guidate, tavole rotonde,
attività culturali.
CORSI
La bellezza: luogo teologico e artistico (prof. Luigi Razzano)
La comunicazione tra estetica e teologia (prof.ssa Liliana Esposito)
Processi di grammatica artistica dal paleocristiano al tardo medioevo (prof. Giovanni Liccardo)
L’avvertimento del divino nell’arte moderna e contemporanea (prof. Giorgio Agnisola)
159
MODULI
Musica sacra contemporanea (prof. Vincenzo De Gregorio)*
Teologia e linguaggio cinematografico (dott. Marco Cardinali)*
Letteratura contemporanea e sacro (prof. Pasquale Maffeo)*
Arte e magistero(prof. Antonio Ianniello)*
Comunicazione e beni artistici sacri (dott. Giovanni Gazzaneo)*
Arte contemporanea, fruizione e committenza (dott.ssa Angela Tecce)*
Arredo sacro contemporaneo (in collab. con la Sec. Univ. di Napoli.)*
Beni culturali sacri e territorio (proff. Luigi Cielo - Antonio Cioffi)*
Lineamenti di progettazione, adeguamento liturgico e restauro di Chiese (prof. Pasquale Rossi, (prof. Salvatore Di Liello)*
Lineamenti di pittura sacra napoletana (prof.Rosario Pinto)*
Si terranno inoltre incontri con artisti, galleristi e critici d’arte (a cura della dott.ssa
Monica Coretti).
Le visite guidate saranno ordinariamente organizzate nell’ambito dei programmi dei
corsi e dei moduli.
Si terranno in particolare visite guidate ai musei napoletani, riguardanti temi di arte
contemporanea (a cura della dott.ssa Angela Tecce) e le figure evangeliche di Maria
Maddalena e Giuda (a cura del prof. Emilio Salvatore).
LEZIONI SPECIALISTICHE
Musei speciali (dott.ssa Daniela Parente)
Quale arte sacra oggi? (dott. Andrea Dall’Asta S.I.)
I luoghi di culto nell’attualità del contesto urbano (arch. Alfredo Di Patria)
Aspetti dell’arte della controriforma (prof. Pierroberto Scaramella)
Arte e religiosità (Prof.ssa Giuseppina De Simone)
Organizzazione e gestione dei beni artistici della Chiesa (Don Eduardo Parlato e
Don Ernesto Rascato)
MODULI DI APPROFONDIMENTO E/O DI PERFEZIONAMENTO
Coloro che hanno conseguito l’attestato nell’a. ac. 2006-2007 seguiranno i moduli
contrassegnati con l’asterisco, oltre ai seguenti specifici corsi:
L’arte e il sacro nella storia (prof. Giovanni Liccardo)
La formazione del gusto (prof.ssa Liliana Esposito)
Approcci antropologici nella ricerca artistica contemporanea, (prof. Luigi Razzano)
160
La lettura di un’opera d’arte sacra (prof. Giorgio Agnisola)
ATTIVITÀ DI RICERCA E PUBBLICAZIONE
E’ prevista la realizzazione di una pubblicazione che costituirà testimonianza pratica, sul piano della ricerca e della documentazione, del lavoro realizzato.
FREQUENZA, ATTESTATO, VALIDITÀ DEI CORSI
Ai fini della validità dei corsi si richiede la presenza ai 2/3 del numero complessivo
delle ore di lezione. Per gli insegnanti la frequenza ad ogni singolo corso è valido
come aggiornamento riconosciuto dal MIUR e titolo significativo nel curriculum
professionale del docente.
La partecipazione alla Scuola e agli eventuali corsi di approfondimento verrà attestata da un diploma specifico. L’elenco nominativo di coloro che avranno conseguito l’attestato finale verrà inviato alle Soprintendenze Italiane e alle Diocesi, con
l’indicazione del personale curriculum di studi e/o, delle specifiche competenze professionali, dell’ambito di interesse scelto in relazione alle lezioni opzionali.
Direzione del corso:
Giuseppe MANCA
Condirettore:
Giorgio AGNISOLA
Comitato Scientifico:
Giorgio AGNISOLA - Giovanni LICCARDO Liliana MOSCATO ESPOSITO - Luigi RAZZANO
Coordinamento attività culturali: Monica CORETTI
Sede e segreteria della Scuola:
Pontificia Facoltà Teologica
dell’Italia Meridionale, Sez. S. Luigi
Via Petrarca, 115, 80122 Napoli
tf 081/2460111 - fax 081/5752319
WIKVIXIVMETJXMQWP$KIWYMXMMX
161
Master in etica
per gestore delle politiche pubbliche
e consulente etico aziendale
Master universitario di I livello
La Sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale,
con il sostegno dell’associazione Laici e Gesuiti per Napoli – Onlus, attiva, per
l’anno accademico 2007/08, il Master Universitario di primo livello in etica per Gestore delle politiche pubbliche e Consulente etico aziendale, della durata di quindici
mesi (settembre 2007 - dicembre 2008), aperto sia a laureati che non sono ancora
impegnati professionalmente, sia a coloro che già possiedono un’esperienza di impegno pubblico, sociale e/o lavoro privato o nella Pubblica amministrazione centrale
o locale.
Il Master propone un percorso formativo specifico e preferenziale, che prepara
all’inserimento nei quadri elevati della Pubblica Amministrazione e delle imprese.
In particolare il Master prepara i partecipanti
• all’assunzione di responsabilità decisionali nei ruoli direttivi della Pubblica
Amministrazione o di altre organizzazioni complesse investite di funzioni pubbliche, come quelle del terzo settore;
• allo svolgimento di compiti e funzioni di valutazione etica nelle organizzazioni ed imprese private o in altre organizzazioni complesse investite di funzioni miste
pubblico-private.
Il Master della durata di 15 mesi ( 60 CFU) si struttura in due parti:
• parte teorica, articolata in quattro aree (etica, filosofico-politica, giuridica ed
economico-sociologica) di insegnamento, con particolare riferimento storico alla realtà napoletana e del Mezzogiorno
• parte pratica consistente in un tirocinio individuale, in cui attraverso un tutor
personale ed una tesi finale o project work si sperimenti un inserimento attivo in iniziative nel mondo del sociale a Napoli.
Il Master è patrocinato da:
Regione Campania, Unione Industriali della Provincia di Napoli, Associazione
Nazionale Magistrati – Sezione di Napoli, ConfCooperative - Campania.
162
Il Master inizia il 7 settembre 2007 presso la Pontificia Facoltà Teologica
dell’Italia Meridionale - Sezione San Luigi (via Petrarca, 115 - Napoli) con la presentazione del Patto Formativo del Master da parte del Direttore e del Comitato
Scientifico e termina nel dicembre 2008, dopo 40 week end di didattica frontale e 6
Seminari di contestualizzazione, che si concluderanno entro il mese di luglio 2008,
e dopo il tirocinio e la discussione della tesi o project works.
La data ultima delle iscrizioni è fissata per venerdì 22 giugno 2007.
La tassa di iscrizione ammonta a complessivi € 3.000,00, di cui € 200,00 da versare come immatricolazione all’atto dell’iscrizione e € 2.800,00 in due rate da €
1.400,00. E’ possibile inoltrare domanda,all’atto dell’iscrizione, per concorrere
all’assegnazione di borse di studio a parziale copertura della tassa del corso.
È prevista, inoltre, la possibilità di iscriversi come Uditore. La tassa in questo
caso è di € 700.00 per Modulo-Area disciplinare, di cui € 200.00 come immatricolazione da versare all’atto dell’iscrizione.
Per Informazioni ed Iscrizioni contattare la Segreteria del Master in Etica per
Gestore delle politiche pubbliche e Consulente etico aziendale presso la Pontificia
Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - Sezione San Luigi (via Petrarca, 115 –
80122 Napoli – tel. 081.2460276) dal lunedì al venerdì ( dalle ore 9,00 alle 12,00)
ovvero mandare un e-mail al Direttore del Master Prof. Carlo Greco
([email protected]).
Il Bando di iscrizione, il programma didattico e il calendario del corso sono
pubblicati
sul
sito
web
della
PFTIM
Sezione
San
Luigi
(www.pftim.it/sluigi/master.php)
Il Comitato Scientifico del Master:
Prof. Carlo Greco S.I.(Direttore )
Prof. Donatella Abignente (area etica)
Prof. Antonio Trupiano (area filosofico-politica)
Prof. Marco Musella (area economica)
Dott. Franco Roberti (area giuridica)
Prof. Alessandro Cugini (Segretario Assoc. Laici e Gesuiti per Napoli).
163
PROGRAMMA DIDATTICO
AREA ETICA (80 ore)
Modulo generale (36 ore)
1.I fondamenti: essere personale-sociale dell’uomo e vita morale (8+8 ore)
Docenti: Armido Rizzi (antropologo e teologo, Firenze), Sergio Bastianel (prof.
di Teologia morale, Pont. Univ. Gregoriana - Roma) e Donatella Abignente (prof. di
Teologia morale, PFTIM - Sez. S.Luigi e P.U. Gregoriana - Roma).
2.Strutturazione del vivere sociale e fini della comunità politica (6+ 6ore)
Docenti: P. Giampaolo Salvini s.j. (Civiltà Cattolica); Sergio Passeri (prof. di
Teologia morale sociale, Università di Brescia), P. Giulio Parnofiello s.j. (prof. di
Teologia morale sociale, PFTIM - Sez. S.Luigi) e Donatella Abignente (vedi sopra).
3.Principi organizzativi del vivere sociale (8 ore)
Docenti: P. Giulio Parnofiello s.j., Sergio Passeri (prof. di Morale sociale, Università di Mantova) e Ugo Leone (prof. di Geografia economica, Univ. “Orientale” Napoli).
Modulo tematico e seminariale (44 ore)
1.Male, male morale, strutture di peccato. (10 ore)
Docenti: Donatella Abignente, P. Giulio Parnofiello s.j. e P. Sabatino Majorano
(prof. di Teologia morale, Pont. Acc. “Alfonsiana”, Roma).
2.Biotecnologie e responsabilità etica (12 ore)
Docenti: P. Andrea Vicini s.j. (prof. di Teologia morale, PFTIM - Sez. S.Luigi).
3.Pace, giustizia, verità (10 ore)
Docenti: Sergio Tanzarella (prof. di Storia della chiesa, PFTIM - Sez. S.Luigi),
P. Giulio Parnofiello s.j. e Donatella Abignente.
1.Seminario: Pace, giustizia e territorio (6 ore)
2.Seminario: Napoli: responsabilità e bene possibile. Quale decisione etica di
conversione? Confronto e prospettive (6 ore).
164
AREA FILOSOFICO-POLITICA (80 ore)
Modulo generale (40 ore)
1. Fondamenti di antropologia filosofica (16 ore)
Docenti: Armido Rizzi (antropologo e teologo, Firenze); Mario Di Giovanni
(docente di Filosofia, I.U. “Suor Orsola Benincasa” - Napoli); Antonio Trupiano
(prof. di Filosofia teoretica, PFTIM - Sez. S.Luigi).
2. Coscienza e legge nel percorso riflesso della civiltà occidentale (16 ore)
Docenti: Angelo Abignente (prof. di Filosofia del diritto e teorie
dell’interpretazione ed argomentazione giuridica, Fac. di Giurisprudenza, Univ.
“Federico II” - Napoli); Pierfranco Savona (Ricercatore di Filosofia del diritto, Facoltà di Giurisprudenza, “Federico II” - Napoli); Antonio Trupiano.
3. La politeia perduta (8 ore)
Docenti: Emilia D’Antuono (prof. di Filosofia morale, Fac. di Sociologia, Univ.
“Federico II” - Napoli).
Modulo tematico e seminariale (40 ore)
1. Razionalità e irrazionalità nel vivere associato (8 ore)
Docenti: Mario Di Giovanni.
2. Ripensare le categorie del “politico” (12 ore)
Docenti: Angelo Abignente e Pierfranco Savona.
3. Partecipazione e cittadinanza nella società globalizzata (8 ore)
Docenti: P. Giulio Parnofiello s.j. (prof. di Teologia morale sociale, PFTIM Sez. S.Luigi) e Antonio Trupiano.
1. Seminario: Apporto delle figure di pace sulla razionalità filosofica (Dolci,
La Pira, Dossetti) (8 ore)
con Sergio Tanzarella (prof. di Storia della chiesa, PFTIM - Sez. S.Luigi).
2. Seminario: Per una cultura della legalità a Napoli: l’apporto delle lotte per
i diritti (4 ore)
con Emilia D’Antuono e Roberto Saviano (scrittore).
165
AREA ECONOMICO-SOCIOLOGICA (80 ore)
Modulo generale (20 ore)
1. Etica ed economia (4 ore)
Docente: M. Musella (prof. Economia, Univ. “Federico II” - Napoli).
2. Intervento pubblico (8 ore)
Docente: M. Musella (prof. Economia, Univ. “Federico II” - Napoli).
3. Crisi del modello keynesiano fordista (8 ore)
Docente: S. D’Acunto (prof. Economia Politica, II Università di Napoli).
Modulo tematico e seminariale (60 ore)
1. Globalizzazione e finanziarizzazione (8 ore)
Docenti: M. Musella e Ferruccio Marzano (prof. di Economia, Univ. “La Sapienza” - Roma)
2. Commercio equo e solidale e risparmio etico (8 ore)
Docenti: L. Becchetti (prof. di Economia, Univ. “Tor Vergata” - Roma) ed Ornella Maietta (prof. Economia agraria, Univ. “Federico II” - Napoli)
3 Ambiente e sviluppo economico (8 ore)
Docente: A. Cugini (Dir. Resp. Area Economia del Territorio dell’Unione Industriali di Napoli e docente di Gestione aziendale, Fac. di Ingegneria, Univ. “Parthenope” - Napoli)
4. Impresa sociale e volontariato (4 ore)
Docente: M. Mosca (prof. di Economia politica, Univ. “Federico II” - Napoli).
5. Sviluppo del Mezzogiorno (8 ore)
Docente: S. Destefanis (prof. di Economia, Università di Salerno)
6. Responsabiltà sociale d’impresa – Corporate Social Responsibility (CSR):
teoria e casi (8 ore)
Docente: L. Becchetti
1. Seminario: Impresa sociale e volontariato: le problematiche napoletane (4
ore)
con Marco Musella, Michele Mosca, Barbara Trupiano, un rappresentante cooperazione sociale.
166
2. Seminario: Sviluppo del Mezzogiorno e criminalità (4 ore)
con Sergio Destefanis, Adriano Giannola, un rappresentante del mondo politico
o sindacale, un imprenditore di successo.
AREA GIURIDICA (80 ORE)
Modulo generale (36 ore)
1. La giustizia nella tradizione occidentale europea (16 ore)
Docenti: Alfredo Guardiano (Giudice presso il Tribunale di Napoli), Orazio
Abbamonte (prof. di Storia del diritto Italiano, II Università di Napoli), Franco Roberti (Proc. della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia – Napoli).
2. Verso i poteri locali ? Quale governance (16 ore)
Docenti: Carlo Ianniello (prof. di Istituzioni di diritto pubblico), Sergio Zeuli
(Giudice amministrativo), Franco Barbagallo (prof. di Storia, Univ. “Federico II” –
Napoli).
3. Vita umana: soggetti deboli e bioetica (4 ore)
Docenti: Lorenzo Chieffi (Preside della Facoltà di giurisprudenza, II Università
di Napoli), Gemma Tuccillo, (Giudice presso il Tribunale per i minorenni di Napoli).
Modulo tematico e seminariale (44 ore)
1. Vita umana: Privacy e lavoro (6 ore)
I gruppi associativi. Fondamenti di diritto del lavoro e delle relazioni sindacali.
Docenti: Mario Rusciano (prof. di Diritto del lavoro, Univ. “Federico II” - Napoli), Dott.ssa Carla Musella (Giudice presso la sez. Lavoro del Tribunale di Napoli), Riccardo Imperiali (avvocato presso il Foro di Napoli).
2. La questione criminale e le strategie di risposta (8 ore)
Docenti: Raffaele Marino (Sost. Procuratore della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli), Michele Del Prete (Sost. Procuratore della Repubblica, Tribunale di Napoli), Donato Masciandaro (prof. di Economia politica, Univ.
“Bocconi” - Milano).
3. Globalizzazione e controllo dei flussi migratori (6 ore)
Docenti: Angelo Caputo (Magistrato addetto al Consiglio Superiore della Magistratura), Stefano Beccucci (prof. di Sociologia delle migrazioni, Università di Firenze).
167
4. L’equa tassazione (4 ore)
Docente: Diomede Falconio (Notaio in Napoli).
5. Gli effetti giuridici dell’informatizzazione della società (4 ore)
Docenti: Carlo Visconti (Sost. Procuratore, Direzione Nazionale Antimafia),
Giovanni Russo (Magistrato).
1. Seminario: Globalizzazione e multietnia (8 ore)
con Massimo Luciani (prof. di Istituzioni di diritto costituzionale, Fac. Giurisprudenza, Univ. “La Sapienza” - Roma), Chiara Favilli (prof. di Diritto comunitario e delle migrazioni, Univ. “LUMSA” - Palermo).
2. Seminario: Economia, ambiente e criminalità (8 ore)
con Gennaro Marasca (Giudice presso la Corte di Cassazione), Maria Cristina
Ribera (Sost. Procuratore della Repubblica, Tribunale di Napoli).
168
Parte Terza
APPENDICE
STATUTI
NORMATIVE PARTICOLARI
TESI DI DOTTORATO - LICENZA - BACCALAUREATO
PUBBLICAZIONI
CALENDARIO ACCADEMICO
INDICE
statuti generali
*
STATUTI GENERALI DELLA FACOLTÀ
Art. 1
Natura e finalità della Facoltà
La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, eretta dalla Congregazione per
l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire, a norma dei presenti Statuti, i gradi accademici in Sacra Teologia, ha le seguenti finalità:
a. approfondire, mediante la ricerca scientifica, la conoscenza della verità rivelata;
b. contribuire all’evangelizzazione, in dialogo interdisciplinare con la cultura contemporanea;
c. promuovere le discipline teologiche e le altre con queste connesse per l’inculturazione del
messaggio cristiano, soprattutto nell’Italia Meridionale, in stretta collaborazione con le
Chiese locali;
d. curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si
preparano all’insegnamento delle scienze sacre o ad altri compiti apostolici, a servizio del
Popolo di Dio e di tutta la famiglia umana;
e. contribuire alla formazione permanente del clero, dei religiosi e degli altri operatori pastorali.
Per meglio raggiungere questi fini la Facoltà collabora con gli altri Centri di studi ecclesiastici e con le Università civili, ed è aperta al dialogo con le altre Chiese e comunità ecclesiali, con i non cristiani e i non credenti.
Nella particolare struttura della Facoltà (cf. artt. 2-3), le iniziative atte a promuovere questi rapporti si svolgono con carattere unitario, in modo da rendere più efficace la sua azione
specifica nell’area socio-culturale nella quale si trova inserita.
Art. 2
Struttura della Facoltà
La Facoltà consta di due Sezioni: Sezione S. Tommaso, affidata all’Archidiocesi di Napoli, e
Sezione S. Luigi, presso il Collegio Massimo “San Luigi”, affidata alla Compagnia di Gesù.
Art. 3
Articolazione e sede degli studi
La Facoltà ha, in ciascuna delle due Sezioni, un proprio corso istituzionale completo per
il conferimento del primo grado accademico (1° ciclo). Per il conferimento del secondo e terzo grado accademico essa si articola nei seguenti settori di specializzazione:
a. Teologia dogmatica a indirizzo cristologico e Teologia pastorale, presso la Sezione S.
Tommaso;
b. Teologia dogmatica a indirizzo ecclesiologico, Teologia biblica e Teologia della vita cristiana, presso la Sezione S. Luigi.
Art. 6
La Comunità accademica
Tutte le persone che a titolo diverso partecipano alla vita della Facoltà sono, ciascuna secondo la propria condizione e funzione, corresponsabili del bene dell’intera Comunità accademica e contribuiscono al conseguimento delle sue finalità.
*
Pubblichiamo quelle parti degli Statuti Generali e Particolari che sono d’interesse più immediato e concreto per gli studenti.
171
statuti generali
Art. 7
Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere
Il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Napoli “pro tempore existens”; il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore maggiore, delegato dal Preposito Generale
della Compagnia di Gesù “pro tempore existens”.
Art. 9
Le Autorità accademiche della Facoltà
1. Le Autorità accademiche della Facoltà sono personali e collegiali.
Le Autorità personali sono: il Preside, il Vice Preside della Facoltà (cf. art. 14, 1), il Vice
Preside per la Sezione da cui proviene il Preside.
Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Facoltà, i Consigli delle Sezioni S. Tommaso e
S. Luigi.
2. Il governo della Facoltà spetta alle Autorità personali e agli Organi collegiali, secondo le
modalità indicate nei documenti della S. Sede, nei presenti Statuti generali e in quelli particolari.
Art. 16
I vari ordini di Docenti
1. Il Corpo accademico è composto da Docenti stabili e non stabili e dagli Assistenti.
2. I Docenti stabili sono i Professori Ordinari, Straordinari e Associati.
3. I Docenti non stabili sono gli Aggiunti, gli Incaricati e gli Invitati.
4. Gli Assistenti sono assunti in aiuto dei Docenti stabili e degli Studenti.
Art. 24
I vari ordini di studenti
1. La Facoltà è aperta a tutti: chierici, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in:
a. ordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi dei cicli che conducono ai gradi accademici;
b. straordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi, con piani di studi che non conducono ai gradi accademici;
c. ospiti, cioè studenti che frequentano solo qualche corso.
2. Gli studenti che hanno iniziato gli studi del primo ciclo in una delle due Sezioni di Facoltà e non raggiungono la votazione sufficiente, secondo i rispettivi Statuti, per continuarli
come ordinari, possono essere ammessi ai successivi corsi dello stesso ciclo e della stessa
Sezione come straordinari.
3. Gli Statuti particolari determinano in che modo può avvenire il passaggio da studente
straordinario e ospite a ordinario, secondo le direttive del Consiglio di Facoltà.
172
statuti generali
Art. 32
Descrizione dei gradi accademici
1. I gradi accademici in Sacra Teologia, che la Facoltà conferisce a nome del Sommo Pontefice e secondo le indicazioni dell’art. 3 dei presenti Statuti, sono:
a. Baccalaureato in Sacra Teologia, a chi ha superato gli esami e le altre prove richieste
nel primo ciclo;
b. Licenza in Sacra Teologia, nei settori di cui all’art. 3, a chi ha superato gli esami e le
altre prove del secondo ciclo;
c. Dottorato in Sacra Teologia, a chi ha superato le prove prescritte nel terzo ciclo, ha
discusso la dissertazione dottorale e l’ha pubblicata secondo le norme stabilite dal
Consiglio di Facoltà.
2. Col conferimento del grado accademico la Facoltà dichiara:
a. chi ha conseguito il primo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teologiche
o discipline con queste connesse nelle scuole secondarie, inferiori e superiori;
b. chi ha conseguito il secondo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teologiche o discipline con queste connesse in Istituti o Centri non universitari e ad essere assunto nelle Facoltà ecclesiastiche come Assistente;
c. chi ha conseguito il terzo grado accademico, atto a insegnare discipline teologiche,
nell’ambito della specializzazione conseguita, in Facoltà ecclesiastiche o altri Centri
Universitari.
3. Nei diplomi dei rispettivi gradi, oltre al nome della Facoltà, viene indicato il nome della
Sezione in cui sono stati conferiti.
Per il secondo e il terzo grado viene indicata anche la specializzazione conseguita.
4. I documenti autentici attestanti il conferimento dei gradi sono sottoscritti dalle competenti
Autorità accademiche, secondo la prassi vigente.
Per il riconoscimento civile i Diplomi devono essere vidimati dalle competenti Autorità
Ecclesiastiche e Civili.
5. Il Dottorato “ad honorem” può essere conferito, su delibera del Consiglio di Facoltà, per
speciali meriti scientifici o culturali, acquisiti nella promozione delle scienze ecclesiastiche, in conformità con l’art. 38 delle Norme applicative di Sapientia Christiana.
Art. 33
Altri diplomi universitari
1. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste dal biennio filosofico
viene rilasciato un Diploma di Studi Filosofici.
2. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste per l’Anno pastorale
(cf.art. 29, 2) viene rilasciato un Diploma di Pastorale.
3. L’istituzione di altri curricula di studi nelle discipline teologiche o nelle discipline con
queste connesse per il conseguimento di particolari diplomi universitari spetta al Consiglio di Facoltà, che delibera in questa materia a maggioranza dei due terzi dei voti.
173
STATUTI PARTICOLARI
DELLA SEZIONE SAN LUIGI
Art. 1
Natura e finalità della Sezione San Luigi
1.
La Sezione San Luigi, eretta presso il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù “San
Luigi”, è Sezione costituente della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale1.
Essa ha il diritto di conferire, a norma degli Statuti Generali della Facoltà, i gradi accademici in Sacra Teologia2 e persegue, unitamente alla Sezione San Tommaso, le finalità proprie della Facoltà3.
2.
La Sezione San Luigi, in quanto istituzione accademica dello Scolasticato della Compagnia di Gesù4, fa proprie le esigenze di serietà e profondità negli studi volute dalla
Compagnia nella formazione dei suoi membri5 e dalla Chiesa per la formazione dei presbiteri e dei laici6. Tali note sono garantite da una Facoltà che persegue esplicitamente
gli obiettivi della ricerca e della produzione scientifica7.
3.
Nel curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e
laici, si preparano all’insegnamento nelle scienze sacre o ad altri compiti apostolici8, la
Sezione San Luigi è attenta ai problemi posti dall’inculturazione della fede nell’area
dell’Italia Meridionale e conserva vivo il senso dell’universalità della Chiesa, caratteristico della Compagnia di Gesù9.
Art. 3
Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere
1.
A norma degli Statuti Generali13 il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di
Napoli “pro tempore existens” e il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore
Maggiore, delegato del Padre Generale della Compagnia di Gesù “pro tempore existens”. In quanto garanti e responsabili di tutta la Facoltà i loro compiti sono definiti dagli Statuti Generali14.
2.
La diretta soprintendenza e responsabilità della Sezione San Luigi spetta al Vice Gran
Cancelliere15. Per quanto riguarda, tuttavia, il conferimento ai Docenti della missione
canonica o dell’autorizzazione a insegnare, la nomina del Vice Preside per la Sezione,
eventuali provvedimenti disciplinari di sospensione o di allontanamento, la revoca della
missione canonica e dell’autorizzazione a insegnare, il Vice Gran Cancelliere agisce a
norma degli Statuti Generali16.
3.
Oltre le attribuzioni di cui agli articoli 8, 1.6b; 16, 3.5; 26, 2; 28, 1; 29, 1 dei presenti
Statuti, spetta, in particolare, al Vice Gran Cancelliere:
a)
1
2
3
4
5
6
174
promuovere l’unione e la collaborazione fra tutti i membri della Comunità accademica della Sezione;
Cf. Statuti Generali (=SG), art. 2.
Cf. SG artt. 1; 3; 32; 33.
Cf. SG art. 1.
Cf. SG Premesse storiche, III.
Cf. Normae Generales de Studiis (=NG),
nn. 3; 16.
Cf. Codex Iuris Canonici, can. 248-252; 254;
229 par. 2.
7
8
9
13
14
15
16
Cf. SG art. 1; NG n. 42.
Cf. SG art. 1.
Cf. NG nn. 22-24.
Cf. SG art. 7.
Cf. SG art. 8.
Cf. SG art. 8, 4.
Cf. SG artt. 8, 5-6; 23, 5.7.
statuti particolari
b)
c)
d)
4.
curare la formazione scientifica e l’incremento del Corpo docente della Sezione;
vigilare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e siano fedelmente osservati gli Statuti e le norme emanate o approvate dalla S. Sede;
procurare di rendere sempre più qualificato e incisivo il servizio reso dalla Sezione
alle Diocesi dell’Italia Meridionale.
In quanto Superiore Maggiore e delegato del P. Generale della Compagnia di Gesù, il
Vice Gran Cancelliere si assicura che la formazione intellettuale impartita dalla Sezione
agli Studenti gesuiti sia conforme alle indicazioni delle Normae Generales de Studiis e
all’Ordo Regionalis Formationis Provinciae Italiae.
Art. 4
Autorità accademiche della Sezione
1.
Le Autorità accademiche della Sezione San Luigi sono personali e collegiali. Le Autorità personali sono: il Vice Preside per la Sezione17, i Direttori dei settori Filosofico, Biblico, Dogmatico, Vita cristiana18. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Sezione19,
il Consiglio delegato20, il Consiglio dei Direttori di settore21, i Consigli dei settori Filosofico, Biblico, Dogmatico e Vita cristiana22.
Art. 17
Condizioni per l’ammissione degli studenti
1.
A norma degli Statuti Generali l’iscrizione come studente ordinario della Sezione è aperta a chierici, religiosi e laici che risultino idonei per condotta morale e abbiano conseguito il titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università civili114.
2.
La Sezione accoglie come straordinari studenti con piani di studi che non conducono ai
gradi accademici115, e come ospiti studenti che, col consenso del Vice Preside, sono
ammessi a frequentare qualche corso116.
3.
La Sezione esamina se dall’attestato degli studi compiuti risultano soddisfatte tutte le
condizioni ritenute indispensabili dalla Facoltà per l’iscrizione. Nel caso, in particolare,
di mancata o inadeguata conoscenza delle lingue antiche e moderne ritenute indispensabili dalla Facoltà117, la Sezione esige dagli studenti ordinari di supplire tempestivamente, frequentando appositi corsi e sostenendo i relativi esami. Per l’iscrizione al
secondo e terzo ciclo la conoscenza delle lingue ritenute, dai singoli Settori, indispensabili, è condizione previa118.
4.
L’iscrizione al sesto anno, o Anno pastorale, esigito come complemento della formazione teologico-pastorale per il presbiterato da tutti coloro che non proseguono gli studi accademici119, comporta il pieno espletamento del quinquennio filosofico-teologico.
L’Anno pastorale si conclude col conferimento di uno speciale Diploma120.
5.
Per il conseguimento del secondo e terzo grado accademico la Sezione accoglie soltanto
gli studenti che, in possesso dei requisiti richiesti dagli Statuti Generali121, intendano iscriversi in uno dei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata122.
17
18
19
20
21
22
114
Cf. SP art. 8.
Cf. SP art. 10.
Cf. SP artt. 5-6.
Cf. SP art. 7.
Cf. SP art. 10.
Cf. SP art. 9.
Cf. SG artt. 24, 1; 25, 1.
115
116
117
118
119
120
Cf. SG artt. 24, 1b; 25, 1.
Cf. SG art. 24.1c.
Cf. SG art. 25, 1b.
Cf. SG art. 25, 2; SP art. 21, 7.14.
Cf. SG art. 29, 2.
Cf. SG art. 33, 2; SP art. 23, 7.
175
statuti particolari
6.
Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale e all’Anno pastorale si
effettuano presso l’Ufficio della Segreteria, prima dell’inizio dell’Anno accademico. Eventuali iscrizioni tardive – non oltre il 5 novembre – devono essere autorizzate dal Vice
Preside. Le iscrizioni ai Bienni di specializzazione si effettuano anche all’inizio del secondo semestre.
7.
Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contemporaneamente
iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili123.
Art. 18
Passaggio degli studenti a straordinari e ordinari
1. [Gli studenti straordinari iscritti al Quinquennio istituzionale che, a partire dalla conclusione del primo biennio, avessero riportato, nelle discipline previste dal loro piano di
studi, la media dei 27/30, possono accedere al corso accademico su delibera del Consiglio
dei Direttori di settore, il quale stabilisce le eventuali integrazioni da apportarsi al piano
di studi124] (Sospeso, cf. Lettera Congr. Ed. Catt., 30.05.1998).
2. Gli studenti ospiti che, in possesso dei requisiti richiesti125, intendessero iscriversi come
ordinari o come straordinari, possono ottenere la convalida dei corsi frequentati e degli
eventuali esami sostenuti a giudizio del Vice Preside, udito il Consiglio dei Direttori di
settore.
Art. 19
Riconoscimento degli studi compiuti altrove
1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta dalla S.
Sede può essere ammesso a continuarli, senza l’obbligo di ripetere gli esami in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte
le condizioni prescritte per detto grado dagli Statuti della Facoltà e dai programmi di questa Sezione126.
2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede per
essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, sostenendo gli esami e le altre prove che il Vice Preside, dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato, determinerà, udito il Consiglio dei Direttori di settore127.
3. Il riconoscimento di discipline e di corsi compiuti con successo nelle Università civili o in
altri Istituti o Centri qualificati di studi viene determinato caso per caso dal Vice Preside.
In particolare:
a) i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del quinquennio istituzionale, con l’obbligo, tuttavia, di recuperare, entro la fine del primo ciclo, i principali corsi filosofici teoretici, qualora il Vice Preside ritenga insufficienti o inadeguati
i corsi già seguiti;
b) i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al secondo anno del
quinquennio, con l’obbligo, tuttavia, di frequentare tutti i corsi teoretici e di recu-
121
122
123
124
Cf. art. 25, 2-4.
Cf. SG art.3; SP art.2, 1.
Cf. SG art. 25, 5.
Cf. SG artt. 24, 3; 25, 1.
176
125
126
127
Cf. SG art. 25, 1.
Cf. SG art. 26, 1; SP art. 21.
Cf. SG artt. 26, 2; 25, 3; SP art. 8, 6f.
statuti particolari
perare i corsi storici e le altre discipline del biennio filosofico che non trovassero adeguata corrispondenza negli studi compiuti;
c) per i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie col piano di studi
della Sezione, l’iscrizione è al primo anno del quinquennio istituzionale. A giudizio
del Vice Preside, tuttavia, possono essere omologati quegli esami che trovassero sufficiente corrispondenza col piano di studi della Sezione;
d) il diploma di laurea, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale del biennio filosofico, da un seminario e dall’obbligo dell’esercitazione scritta in filosofia;
e) a norma dell’art. 26, 3 degli Statuti Generali, inoltre, possono essere omologati, indipendentemente dal diploma di laurea, tutti gli esami universitari che, a giudizio del
Vice Preside128, trovassero sostanziale corrispondenza coi programmi della Sezione.
Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto il piano di studi e stabilito l’anno di
iscrizione.
4. I corsi frequentati presso Scuole o Istituti Superiori di Scienze Religiose vengono presi in
considerazione per un’eventuale omologazione, solo se dette Scuole o Istituti risultano ufficialmente riconosciuti da una Facoltà Teologica129.
Art. 22
Gli esami
1. A norma dell’art. 31, 2 degli Statuti Generali possono essere ammessi a sostenere gli esami di una disciplina o di un corso solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti e hanno ottenuto l’attestato della debita frequenza, rilasciata dal Docente al termine
del corso. La partecipazione alle lectiones magistrales, agli incontri seminariali o ai gruppi di studio, non deve essere inferiore ai due terzi del totale167. L’esame, inoltre, non viene omologato se lo studente non è in regola con la Segreteria.
2. Gli esami sono pubblici e la loro durata va contenuta in un tempo ragionevole. Nel caso
sia prevista una commissione, il voto finale sarà la media delle singole votazioni, a meno
che non sia stabilito altrimenti168.
3. Le sessioni ordinarie di esami sono tre: invernale, estiva, autunnale. In ciascuna di queste
sessioni vengono indetti, per ogni singola disciplina, due appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo. Eventuali preappelli o postappelli possono essere concessi in via
straordinaria dal Vice Preside, udito il Docente interessato169.
4. L’esaminatore competente per ogni disciplina è il Professore della stessa o il suo Assistente. In casi eccezionali il Vice Preside può nominare una commissione esaminatrice
con o senza il titolare del corso. Possono essere invitati a far parte di commissioni esaminatrici anche membri esterni particolarmente qualificati170.
5. Gli esami possono essere orali o scritti171, a discrezione del Docente, tenuto conto dell’interesse degli studenti, e si ritengono superati con la votazione di 18/30. Chi, avendo iniziato
l’esame, si ritira o viene giudicato insufficiente, non può ripetere l’esame nella stessa sessione, salva autorizzazione del Vice Preside a norma dell’art. 8, 6g.
128
129
167
168
Cf. SP art. 8, 6f.
Cf. SG art. 42, 3; Appendice 2a.
Cf. SG art. 31, 2.
Cf. SP art. 22, 14.
169
170
171
Cf. SP art. 8, 6g.
Cf. SP art. 8, 6h.
Cf. SG art. 31, 1.
177
statuti particolari
6. Nell’esprimere le votazioni sull’esito dell’esame si tengano presenti i seguenti criteri: a)
capacità di analisi nonché di sintesi e di appropriata esposizione; b) impegno dimostrato
durante il corso con la frequenza e l’attiva partecipazione alle lezioni.
7. L’esame finale per il Baccalaureato può essere sostenuto solo dopo aver espletato l’intero
quinquennio. Nel caso sia prevista la discussione di una tesi172, deve essere trascorso almeno un mese dalla sua effettiva consegna in Segreteria.
8. Il programma dell’esame comprensivo orale173 include tre aree tematiche: bibbia, dogma,
morale. Il programma viene elaborato dal Consiglio dei Direttori di settore e approvato anno
per anno dal Consiglio di Facoltà, prima dell’inizio del secondo semestre.
9. La commissione per l’esame comprensivo orale che conclude il ciclo istituzionale si compone di tre membri, uno per ogni area tematica174. La commissione e il suo presidente sono
designati dal Vice Preside. La durata dell’esame è di circa 60 minuti. Nel caso sia prevista
la discussione di una tesi175, la commissione risulta formata dal relatore, dal correlatore e
dal presidente, designato dal Vice Preside. La durata dell’esame è di un’ora.
10. Il punteggio per il Baccalaureato si struttura come segue:
a) quando la prova conclusiva è l’esame comprensivo orale:
80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale
30/110: all’esame comprensivo;
b) quando la prova conclusiva prevede la discussione di una tesi:
80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale
20/110: all’elaborato scritto
10/110: alla discussione.
La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmente,
il coefficiente finale176.
11. I bienni di specializzazione si concludono con un esame generale orale, il cui programma
viene definito dal Consiglio di settore, secondo le finalità e le esigenze del settore stesso.
Vi sono ammessi gli studenti che hanno soddisfatto tutte le prescrizioni del piano di studi
e la cui dissertazione risulti approvata. L’esame, della durata di un’ora, si svolge davanti a
una commissione composta dal direttore della dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La prima parte consiste nella discussione della dissertazione; la seconda parte verte sul programma, secondo norme approvate dal Consiglio di
Sezione.
12. Il punteggio per la Licenza si articola come segue:
50/110: al curriculum del biennio
40/110: alla dissertazione
20/110: all’esame finale.
La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmente,
il coefficiente finale177.
172
173
174
175
176
Cf. SG artt. 29, 1; 30, 7; 31, 8.
Cf. SG art. 29, 1; 31, 8.
Cf. SP art. 22, 8.
Cf. SP art. 22, 7.
Equivalenze con la dizione latina:
da 66 a 71, 5 = probatus
178
177
71, 6 a 82, 5 = bene probatus
82, 6 a 93, 5 = cum laude probatus
93, 6 a 104, 5 = magna cum l. probatus
104, 6 a 110 = summa vel maxima cum
laude probatus
Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176.
statuti particolari
13. La difesa della tesi dottorale avviene davanti a una commissione di quattro membri, nominata dal Vice Preside, comprendente il direttore, il primo e secondo relatore e il presidente della commissione. La difesa dura un’ora e un quarto.
14. Il punteggio per il Dottorato si articola come segue:
50/110: al direttore della tesi
20/110: al primo relatore
20/110: al secondo relatore
20/110: voto collegiale sulla difesa.
La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmente,
il coefficiente finale178.
Art. 24
La ricerca scientifica
1. La Comunità accademica della Sezione San Luigi promuove la ricerca scientifica nelle
discipline teologiche e in quelle connesse, in conformità con gli Statuti e le direttive impartite dai Consigli di Facoltà e di Sezione189.
2. Soprattutto nei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata, vengono costituiti “Istituti di ricerca”, retti da statuti approvati dal Consiglio di Sezione190.
Art. 25
Le pubblicazioni
1. L’attività scientifica della Sezione ha una sua espressione nella Collana Aloisiana e nella
rivista Rassegna di Teologia i cui statuti sono approvati dal Consiglio di Sezione.
2. La Sezione favorisce l’attività pubblicistica dei Docenti, soprattutto quando è frutto di
progetti comuni, e collabora alle iniziative editoriali della Facoltà192.
3. La Sezione favorisce la pubblicazione di studi e ricerche di studenti che risultassero particolarmente meritevoli.
Art. 26
La Biblioteca
1. La Biblioteca della Sezione S. Luigi193 è retta da un Direttore, coadiuvato da un Consiglio
di Biblioteca.
2. Il Direttore è nominato dal Vice Gran Cancelliere, su proposta del Vice Preside, udito il
Consiglio di Sezione.
3. Il Consiglio di Biblioteca comprende il Direttore, il Vice Preside, il Direttore Amministrativo della Sezione, i Direttori di settore e un rappresentante degli studenti194.
4. La durata in carica del Direttore, le sue attribuzioni e quelle del Consiglio di Biblioteca
sono fissate negli statuti della Biblioteca, approvati, assieme al regolamento, dal Consiglio di Sezione.
178
189
190
Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176.
Cf. SG art. 1;11, 1-b; SP artt. 2; 6, 1.
Cf. SG artt. 3; 39; SP art. 2.
192
193
194
Cf. SP artt. 10, 3c; 15, 6; 24, 2.
Cf. SG art. 38.
Cf. SP artt. 10, 1; 20, 2.
179
statuti particolari
5. Il Direttore partecipa, su invito del Vice Preside, al Consiglio di Sezione, con voto deliberativo nelle questioni di sua competenza195.
6. La Biblioteca è aperta al pubblico secondo modalità indicate nel regolamento196.
7. Le Autorità accademiche della Sezione assicurano l’incremento del patrimonio librario e
delle attrezzature della Biblioteca, al fine di renderla uno strumento sempre più idoneo allo studio e alla ricerca scientifica197.
Art. 32
Attività culturale della Sezione
1. Nell’ambito dell’unica Facoltà la Comunità accademica della Sezione San Luigi partecipa
alla vita culturale dell’area nella quale è inserita207.
2. Le iniziative culturali della Sezione sono programmate secondo gli orientamenti del Consiglio di Facoltà e del Consiglio di Sezione.
195
196
Cf. SP art. 5, 6.
Cf. SG art. 38, 3.
180
197
207
Cf. SG art. 38, 1
Cf. SG artt. 1; 43; SP art. 1, 1.3.
NORMATIVE PARTICOLARI
REGOLAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI
ALLA VITA E AL GOVERNO DELLA COMUNITÀ ACCADEMICA
(Approvato dal Consiglio di Sezione il 9 marzo 1994)
Art. 1
Finalità e disciplina dell’attività degli studenti
Gli studenti, sia singolarmente che associati, partecipano alla vita e al governo della Comunità accademica per contribuire al bene comune della Sezione e della Facoltà. La partecipazione si esplica mediante:
a) la Segreteria degli studenti;
b) le Assemblee di classe e i rappresentanti di classe;
c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione e
della Facoltà.
Tale attività è disciplinata dagli Statuti Generali della Facoltà (cf. SG artt. 6; 27), dagli
Statuti Particolari della Sez. S. Luigi (cf. SP artt. 12; 20) e dal presente Regolamento.
Art. 2
La Segreteria degli studenti
1. La Segreteria degli studenti è un comitato studentesco che tratta, delibera e porta a esecuzione tutte le attività atte al conseguimento delle finalità di cui all’art. 1. Inoltre promuove
iniziative miranti a un adeguato, costante e approfondito rapporto con la realtà religiosa,
culturale, sociale e politica in cui è inserita la Sezione.
2. La Segreteria è composta da:
a) un Segretario coordinatore e un vice Segretario;
b) i rappresentanti di classe del quinquennio (cf. art. 5) e il rappresentante unico del
2°ciclo e dell’anno pastorale (cf. art. 6);
c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione e
della Facoltà;
d) due studenti eletti dalla Segreteria su proposta del Segretario coordinatore.
3. La Segreteria degli studenti è convocata e presieduta dal Segretario coordinatore:
a) all’inizio di ogni anno accademico, entro il mese di ottobre, per assolvere gli adempimenti necessari al suo funzionamento;
b) tutte le volte che il Segretario coordinatore lo ritenga opportuno;
c) quando un terzo dei suoi membri ne faccia richiesta.
L’ordine del giorno è stabilito dal Segretario coordinatore. Egli redige il verbale delle riunioni, lo rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne trasmette
copia al Vice Preside per la Sezione.
4. Le riunioni della Segreteria sono validamente convocate quando sono presenti i due terzi
dei membri.
5. Le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguardanti
persone ed elezioni, da regolarsi secondo l’art. 9.
6. Alle riunioni è presente anche un Docente, nominato dal Vice Preside per la Sezione, con
funzione consultiva (cf. SG art. 27, 2; SP art. 8, 6d).
181
normative particolari
Art. 3
Il Segretario coordinatore e il vice Segretario
1. Il Segretario coordinatore e il vice Segretario sono eletti dall’Assemblea generale (cf.art.
4, 7) e restano in carica due anni.
2. Il Segretario coordinatore:
a) promuove e coordina l’attività della Segreteria degli studenti;
b) convoca e presiede le riunioni;
c) ne stabilisce l’ordine del giorno insieme al vice Segretario e ne redige il verbale, lo
rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne trasmette copia al
Vice Preside per la Sezione;
d) nei casi di urgenza, nei quali è impossibile convocare la Segreteria, prende iniziative
decisionali ed esecutive nell’ambito delle competenze della Segreteria, col consenso
del vice Segretario e di uno dei rappresentanti al Consiglio di Sezione;
e) è membro di diritto del Consiglio Delegato (cf. SP art. 7, 1);
f) cura i rapporti con le autorità accademiche e con gli studenti della Sezione S. Tommaso su orientamento della Segreteria;
g) è membro di diritto del Consiglio di Sezione.
3. In assenza del Segretario coordinatore le sue funzioni sono svolte dal vice Segretario.
Art. 4
Assemblea generale
1. L’Assemblea generale è aperta a tutti gli studenti ordinari e straordinari della Sezione.
Hanno voce passiva solo gli studenti ordinari.
2. L’Assemblea generale è convocata dal Segretario coordinatore, udita la Segreteria degli
studenti, mediante affissione sulla bacheca degli studenti, dopo che sia stato informato il
Vice Preside per la Sezione.
3. L’indizione dell’Assemblea deve precedere di almeno sette giorni la sua convocazione.
Qualora un quinto degli studenti ne faccia richiesta, il Segretario è tenuto a spostare
l’Assemblea in altra data.
4. Per l’Assemblea generale può essere utilizzata qualche ora dell’orario scolastico comune
al 1° e al 2° ciclo, previa intesa con il Vice Preside per la Sezione in tempi utili.
5. L’Assemblea è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti ordinari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo. In seconda convocazione l’Assemblea è validamente convocata se è presente il 40% degli studenti ordinari e straordinari in corso del
1° e 2° ciclo.
6. L’Assemblea è presieduta dal Segretario coordinatore. All’Assemblea viene invitato il
Docente delegato (cf. SP 8, 6d).
7. Ogni due anni l’Assemblea generale elegge, a scrutino segreto e a maggioranza assoluta
per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il Segretario coordinatore; con votazione distinta, e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella
terza, il vice Segretario (cf. art. 9).
8. Salvo i casi della elezione del Segretario e del vice Segretario e quelli regolati dall’art. 9,
le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice.
182
normative particolari
9. L’Assemblea per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione, ai sensi degli SP
art. 5, 3, è indetta dal Vice Preside per la Sezione. L’Assemblea generale elegge a questa
funzione due studenti da una rosa di candidati presentata dalla Segreteria Studenti.
Art. 5
Assemblee di classe e rappresentanti di classe
1. Ogni classe dibatte i problemi di interesse studentesco in Assemblee di classe, per le quali
è prevista un’ora nell’orario scolastico settimanale.
2. L’Assemblea di classe è indetta dai rappresentanti, quando essi lo ritengano opportuno o
quando ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti, mediante avviso sulla bacheca
degli studenti almeno tre giorni prima della sua convocazione. Essa è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti iscritti all’anno di corso.
3. Le decisioni sono prese a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguardanti persone ed elezioni per i quali ci si regola secondo l’art. 9.
4. All’inizio dell’anno accademico ogni classe, riunita in Assemblea, elegge tre rappresentanti,
dei quali uno scelto, possibilmente, tra i due rappresentanti uscenti. Hanno voce attiva gli
studenti ordinari e straordinari iscritti al corso; hanno voce passiva solo gli ordinari.
5. I rappresentanti di classe durano in carica un anno. Essi fanno parte della Segreteria degli
studenti, convocano e presiedono le Assemblee di classe e ne stabiliscono l’ordine del
giorno; promuovono iniziative dirette ad affrontare i problemi della classe; a metà di ogni
semestre verificano con la classe l’andamento didattico dei corsi; sono portavoce delle istanze degli studenti della propria classe presso i professori e negli altri ambiti in cui operano i rappresentanti degli studenti.
Art. 6
Rappresentanza del 2° ciclo e dell’Anno pastorale
1. All’inizio dell’anno accademico, gli studenti in corso del secondo ciclo e dell’Anno di
pastorale sono convocati dal Segretario coordinatore in un’unica Assemblea. Essi eleggono un rappresentante unico del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce attiva gli
studenti ordinari e straordinari del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce passiva solo gli ordinari iscritti al 2° ciclo e all’Anno pastorale.
2. Il rappresentante unico dura in carica un anno ed è rieleggibile; fa parte della Segreteria
degli studenti; è portavoce presso le Autorità e negli organismi accademici del 2° ciclo
delle istanze e dei problemi degli studenti.
3. Quando il rappresentante unico lo ritenga opportuno, o ne faccia richiesta almeno un quinto
degli studenti in corso, egli convoca e presiede l’Assemblea del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. L’Assemblea è prevista in orario scolastico. Essa è indetta, previo accordo con il Vice
Preside, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima. Essa è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti in corso del 2° ciclo e
dell’Anno pastorale. Le decisioni sono prese a norma dell’art. 5, 3.
4. All’inizio dell’Anno accademico, nell’Assemblea di cui al primo comma, gli studenti in
corso del 2° ciclo eleggono anche altri due studenti, iscritti rispettivamente ai due bienni di
specializzazione ai quali non appartiene il rappresentante unico. Essi e il rappresentante unico hanno il compito di curare i rapporti tra il Direttore di settore, i docenti e gli studenti
del proprio biennio di specializzazione in ordine alla definizione dei piani di studio, la programmazione dei corsi, e gli altri problemi specifici che potessero sorgere.
183
normative particolari
Art. 7
Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà
Gli studenti della Sezione S. Luigi inviano al Consiglio di Facoltà due studenti eletti dal
Consiglio di Sezione (cf. SG art. 10) sulla base di una rosa di nomi proposta dalla Segreteria
degli studenti.
I rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà durano in carica due anni (cf. SG
art. 10, 3).
Art. 8
Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Biblioteca,
al Consiglio di Amministrazione, alle commissioni
1. La Segreteria degli studenti elegge rappresentanti degli studenti in tutti gli organi collegiali e
commissioni, permanenti e temporanee, della Sezione S. Luigi e della Facoltà, quando sia
prevista la partecipazione di una rappresentanza studentesca (cf. SP art. 20, 2).
2. Per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione ci si regola in base all’art. 4, 9.
3. Rappresentante degli studenti al Consiglio Delegato è il Segretario coordinatore.
4. La Segreteria degli studenti elegge un rappresentante al Consiglio di Biblioteca e uno al
Consiglio di Amministrazione della Sezione (cf. SP art. 30, 1). Essi durano in carica due
anni. Il rappresentante al Consiglio di Amministrazione svolge anche la funzione di economo della Segreteria degli studenti.
Art. 9
Maggioranza per votazioni riguardanti persone ed elezioni
1. Nei casi riguardanti persone si vota a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta.
2. Le elezioni si svolgono a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta nelle prime due votazioni, a ballottaggio nella terza (cf. SP art. 5, 3).
Art. 10
Durata in carica dei rappresentanti degli studenti
1. Salvo disposizioni speciali (cf. art. 6, 2), i rappresentanti degli studenti durano in carica
due anni e possono essere rieletti.
2. In caso di impossibilità, accertata dalla Segreteria degli studenti, di portare a termine il
mandato di rappresentante, subentra nella stessa funzione il primo dei non eletti, a meno
che la Segreteria degli studenti non decida di effettuare una nuova elezione.
Art. 11
Regime economico della Segreteria degli studenti
1. Ogni studente è tenuto a contribuire alla costituzione di un fondo per il finanziamento
delle attività di cui all’art. 2, 1, conferendo una quota annualmente determinata dalla Segreteria degli studenti.
2. L’economo della Segreteria amministra tale fondo, ne dà conto alla Segreteria e rende
pubblico il bilancio.
184
normative particolari
Art. 12
Pubblicità
1. La Segreteria degli studenti, al fine di favorire il più possibile la comunicazione tra le varie componenti della Comunità accademica, provvede ad informare, con mezzi adeguati,
il Vice Preside per la Sezione ed eventualmente le altre Autorità accademiche, dei progetti e delle decisioni prese dagli studenti.
2. La Segreteria, mediante affissione su bacheca, informa gli studenti circa la sua attività e
ogni altra questione di interesse studentesco.
Art. 13
Modifiche al presente Regolamento
Modifiche al presente regolamento sono apportate con delibera del Consiglio di Sezione
prese a maggioranza assoluta, su proposta della Segreteria degli studenti o di un’Autorità accademica della Sezione (cf. SP art. 4).
185
TESI DIFESE NELL’ANNO ACCADEMICO
2006-2007
TESI DI DOTTORATO
VICINI ANDREA (Relig. SI), Problematiche morali dell’informazione genetica umana. Un approccio a partire dalla promozione critica del bene comune (pp. 713). Relatore: Sergio Bastianel. Difesa: 24.01.2007.
Per affrontare le problematiche etiche specifiche sollevate dai recenti ed attuali progressi in
genetica umana la tesi propone il principio del bene comune. Tale principio consente di affrontare le problematiche personali e sociali offrendo piste di soluzione che riguardano il singolo e la collettività, promuovendo virtù personali e collettive (giustizia, carità, prudenza e
dialogo), implicando dialogo e collaborazione interdisciplinare e richiedendo un’opzione preferenziale per gli ultimi. Nella prima parte della tesi il principio del bene comune è studiato
mediante un itinerario storico-ermeneutico. Nella seconda parte si identificano le sfide morali
sollevate dai recenti progressi in genetica umana, considerando in particolare l’informazione
genetica (da una malattia genetica al Progetto Genoma Umano e ai test/screening genetici), e
si mette alla prova tale principio nello specifico delle sfide individuate, delle scelte politiche
ed economiche operate e del materiale etico prodotto. Nella terza parte, la componente critica
del bene comune è studiata analizzando le metafore utilizzate per descrivere i progressi in
ambito genetico e concentrandosi sul biopotere, sulla concezione del sé genetico, sulla definizione di malattia e sulla pratica della medicina.
TESI DI LICENZA
SETTORE BIBLICO
CORALLO ANNAMARIA (Rel. FdC), “Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo …”. Mt
1,18-25 l’esegesi giudaica del I sec. d.C. (pp. 162). Relatore: Emilio Salvatore. Difesa:
19.06.2007.
SETTORE FONDAMENTALE
CAPUTO TIZIANA (laica), Dalla ricerca filosofica della verità all’esperienza mistica:
l’itinerario teologico-fondamentale di E. Stein (pp. 113). Relatore: Carlo Greco. Difesa:
22.03.2007.
SETTORE DOGMATICO
AUTORINO GIUSEPPE (Dioc. Nola), La nuova figura del “fedele laico” nella Chiesa rinnovata
dal Concilio Vaticano II (pp. 92). Relatore: Antonio Barruffo. Difesa: 20.03.2007.
186
GALASSO FRANCESCO (laico), La Chiesa casa e scuola di comunione (pp. 92). Relatore: Antonio Mastantuono. Difesa: 18.06.2007.
NAPOLEONE LUIGI (Relig. CM), I diaconi nella Chiesa ecclesiologica del servizio. “Non sono
venuto per essere servito ma per servire” (Mt 20,28) (pp. 211). Relatore: Giovanni Di Napoli.
Difesa: 22.03.2007.
PEREIRA DE OLIVEIRA LICIA (Relig. FMR), La dimensione ecclesiale del sacramento della riconciliazione alla luce dell’ecclesiologia di comunione (pp. 184). Relatore: Giovanni Di Napoli. Difesa: 22.05.2007.
RUGGIANO DOMENICO (Dioc. Cerreto-Telese-S.Agata dei Goti), Il dialogo interreligioso: problematica teologica e prassi pastorale (pp. 170). Relatore: Antonio Mastantuono. Difesa:
20.12.2006.
SETTORE VITA CRISTIANA-MORALE
CUCINIELLO FRANCESCO (Dioc. Aversa), La ricategorizzazione della teologia morale a partire
dal Concilio Vaticano II. Uno sguardo alla categoria di “chiamata-sequela” (pp.109). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 25.05.2007.
GALLO MASSIMO (Relig. OP), I diritti dell’uomo. Un tentativo di fondazione a partire dal
pensiero di J. Maritain, F. Compagnoni, J. Habermas (pp. 139). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 21.12.2005.
IADAROLA MASSIMILIANO (Dioc. Alife-Caiazzo), La Chiesa italiana di fronte al problema
dell’usura. Per una cultura antidebito (pp. 117). Relatore: Sabatino Majorano. Difesa:
25.05.2007.
MORELLI GIOVANNI (laico), I paesi poveri tra sviluppo e globalizzazione. Istanze etiche alla
luce delle encicliche “Sollicitudo rei socialis e Centesimus annus” (pp. 171). Relatore: Sabatino Majorano. Difesa: 13.12.2006.
SETTORE VITA CRISTIANA-SPIRITUALITA’
CARUSO GIUSEPPE (Dioc. Pozzuoli), Don Giustino Maria Russolillo: maestro di vita spirituale
e apostolo delle vocazioni (pp. 157). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 12.10.2006.
CHIMBUNGU FILIPE (Relig. PSDP), La spiritualità di San Giovanni Calabria. “Il Vangelo dei
poveri” (pp. 157). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 21.09.2006.
DI PUMPO VINCENZO (laico), S. François De Sales. Biografia spirituale (pp.134). Relatore:
Francesco Asti. Difesa: 14.06.2007.
LANDI GAETANO (Dioc. Salerno-Campagna-Acerno), Un esempio di spiritualità del XX secolo: Don Primo Mazzolari (pp. 91). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 11.10.2006.
LUCIANO PAOLO (Relig. OP), “Il ritmo divino nell’uomo”. Visione psicologica – evolutiva
dell’esperienza religiosa e lo sviluppo spirituale (pp. 73). Relatore: Rossano C. Zas Friz De
187
Col. Difesa: 14.06.2007.
SALVATI EMMANUEL (Relig. OM), Il carisma penitenziale dell’Ordine dei Minimi. Riflessione
teologica sulle fonti (pp. 110). Relatore: Rossano C. Zas Friz De Col. Difesa: 12.06.2007.
TESI DI BACCALAUREATO
AMATO ANDREA (Dioc. Nocera Inf.-Sarno), Il rapporto tra la morale e la fede in un contesto
secolarizzato (pp. 109). Relatore: Giulio Parnofiello. Difesa: 22.02.2007.
BISHA ZEF (Relig. SI), La Chiesa cattolica in Albania tra la metà del XIX e il XX secolo. Riflessione storico-ecclesiologica (pp.73). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 20.06.2007.
BOFFARDI ANDREANA (laica), “La riflessione sull’Inferno nella manualistica e nel dibattito
teologico del dopo CV II” (pp. 61). Relatore: Roberto Del Riccio. Difesa: 19.06.2007.
CACCHIONE ERALDO (Relig. SI), Introduzione teologica alle neuroscienze . L’antropologia
(pp. 100). Relatore: Rossano C. Zas Friz De Col. Difesa: 18.06.2007.
CAMPAGNUOLO GIUSEPPE (Dioc. Cerreto-Telese-S.Agata dei Goti), Gesù e il denaro (pp. 96).
Relatore: Emilio Salvatore. Difesa: 20.06.2007.
DELLA VOLPE TIZIANA (laica), La “Salus carnis” nell’Adversus haereses di Ireneo di Lione: 1
Cor 15,50 terreno di scontro con lo gnosticismo valentiniano di Tolomeo (II secolo) (pp.
216). Relatore: Enrico Cattaneo. Difesa: 18.06.2007.
DE SIMONE SALVATORE (Dioc. Nola), Fenomenologia e credibilità dell’esperienza religiosa e
della rivelazione nel pensiero di R. Guardini (pp. 83). Relatore: Carlo Greco. Difesa:
16.11.2006.
MORRONE GIUSEPPE (Dioc. Crotone-Santa Severina), Libertà e relazionalità nell’esperienza
personale del peccato. Una riflessione etico-teologica (pp. 81). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 21.06.2007.
NUGNES ARMANDO (Dioc. Aversa), “Maestro buono che cosa devo fare?” (Mc 10,17). Un
percorso ermeneutico sull’esperienza morale del credente (pp. 120). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 21.06.2007.
PURCARO SALVATORE (Dioc. Nola), Comprensione umana dei valori e specificità cristiana:
per una integrazione possibile (pp.100). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 20.06.2007.
SALA SERGIO (Relig. SI), Ellenismo e cristianesimo nei manuali di storia della Chiesa antica
(I-III sec.) (pp. 75). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 01.12.2006.
SANCHEZ LUIS ALBERTO (Relig. MCCJ), “L’estetica dell’amore” nel pensiero cristologico
trinitario di Hans Urs Von Balthasar (pp. 59). Relatore: Luigi Razzano. Difesa: 19.06.2007.
188
SARACIU MIHAI (Relig. OFM Cap.), La Chiesa in dialogo. Note e proprietà della Chiesa Cattolica ed Ortodossa in Romania (pp. 85). Relatore. Orazio F. Piazza. Difesa: 31.01.2007.
TORRE MARIO (laico), La figura di Maria nel Concilio Vaticano II e nel Magistero di Giovanni Paolo II (pp. 101). Relatore: Orazio F. Piazza. Difesa: 31.01.2006.
VIANO ALESSANDRO (Relig. SI), Lottò e vinse. La lotta con Dio, cuore dell’itinerario di conversione (pp. 71). Relatore: Roberto Del Riccio. Difesa: 19.06.2007.
ZITO GIUSEPPE (Relig. SI), Solo i racconti salvano. La struttura narrativa della fede (pp. 75).
Relatore: Roberto Del Riccio. Difesa: 20.06.2007.
189
PUBBLICAZIONI 2006-2007
I. Pubblicazioni della Sezione
ARCARA S., Messaggere di luce. Storia delle quacchere Katherine Evans e Sarah Cheevers prigioniere dell’Inquisizione (Oi christianoi), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, pp. 184.
BARRETTA C.-DENORA V., Pedagogia ignaziana e teologia (RdT/Library - Saggi
10), San Paolo, Cinisello Balsamo 2007, pp. 204.
BONGIOVANNI S., Lasciar-essere: riconoscere Dio nel pensare. Studi di teologia filosofica 1 (Ai crocevia), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, pp. 172.
DE SIMONE G., La rivelazione della vita. Cristianesimo e filosofia in Michel Henry
(Ai crocevia), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, pp. 190.
TANZARELLA S., Gli anni difficili. Lorenzo Milani, Tommaso Fiore e le esperienze
pastorali (Oi christianoi), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, pp. 280.
II. Pubblicazioni dei Docenti
AGNISOLA G., «Le espressioni dell’anima», in Psychologies, Settembre 2006
«Ascoltare con gli occhi», in AAVV, Senti chi parla?. Teorie e pratiche di
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educazione all’ascolto, Erregraph, dicembre 2006 .
«Monet. Il mistero della luce», in Verso l’arte, Gennaio 2007
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«Trascrizioni d’anima. Note sulla pittura degli interni», in Catalogo
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Porticato Gaetano, Agosto 2007
«Il settimo splendore. La modernità della malinconia» in Studi cattolici,
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Settembre 2007
ASTI F., Dire Dio. Linguaggio sponsale e materno nella mistica medioevale, Libreria
Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2006.
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«Orazione mentale e azione liturgica. Per una visione unitaria della vita spirituale», in P. GIUSTINIANI – C. MATARAZZO (curr.), Giocare davanti a Dio.
L’universo liturgico tra storia, culto e simbolo, Pontificia Facoltà Teologica
dell’Italia Meridionale Sezione S. Tommaso D’Aquino-Campania Notizie,
Napoli 2006, 187-222.
ID.,
Voci dottrinali: americanismo; antinomie spirituali; apatheia; appetito;
applicazione dei sensi; beatitudini; escatologismo; Gersone Giovanni;
Groote Gerardo; inedia; ineffabilità; infanzia spirituale; invisibilità; lacrime; luminosità; malattie spirituali; notte dei sensi; notte dello spirito;
nudità; nulla; obbedienza; quiete; ratto; riposo nello spirito; risveglio divino; Ruusbroec; sottigliezza; Stolz; telecinesi; telepatia; trafittura del
191
cuore; trasporto spirituale; trasverberazione; veglia; visioni, in L.
– M. R. DEL GENIO – T. ŠPIDLÍK, La mistica parola per parola,
Milano, Ancora 2007.
«La scrittura mistica femminile come testimonianza dell’esperienza di Dio
nel Medioevo», in Rassegna di teologia 47 (2006) 69-101.
«Il metodo teologico oggi. Comunione in Cristo tra memoria e dialogo.
Terzo Forum Internazionale della Pontificia Accademia di Teologia», in
Asprenas 53 (2006) 413-422.
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PARNOFIELLO G., Introduzione a SERGIO BASTIANEL, Moralità personale nella storia, Roma 2005, 5-16.
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197
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“Composición de lugar”, “Encarnación”, “Esperanza”, “Espiritualidad Ignaciana”, “Mediador”, “Mistica Ignaciana”, in Diccionario de Espiritualidad IgnacianaI (DEI). J.G. DE CASTRO (dir.), P. CEBOLLADA, J. C.
COUPEAU, J. MELLONI, D. MOLINA, R. ZAS FRIZ (eds.). Mensajero-Sal Terrae, Madrid-Bilbao 2007.
“Compositio loci”, “Creazione”, “Direzione spirituale”, “Discernimento
degli spiriti”, “Distacco”, “Docilità”, “Escatologia”, “Guibert, Joseph de
(1942)”, “Ignazio di Loyola (1556)”, “Intelletto”, “Itinerario mistico” ,
“Linguaggio”, “Luoghi mistici”, “Metafora”, “Mistero pasquale”, “Perfezione”, “Quotidiano mistico”, “Sacro”, “Santità”, “Simbolo”, “Stato mistico”, “Volontà” in La Mistica parola per parola, a cura di L. BORRIELLO,
M.R. DEL GENIO, TH. SPIDLIK. Ancora, Milano 2007.
«Carisma ecclesiale del sacramento dell’ordine. Verso una comprensione
pluriforme del sacramento dell’Ordine», in Rassegna di Teologia 48 (2007)
83-96.
«Considerazioni sul ‘scegliere’ in Sant’Ignazio», in Ignaziana
(www.ignaziana.org) 1 (2006) 94-106.
CALENDARIO ACCADEMICO
2007 - 2008
1 S
SETTEMBRE
2D
3 L Apertura iscrizioni – Ritiro statini
4M
5M
6G
7 V – Termine riconsegna statini
8 S
9D
10 L Esami - Sessione autunnale
11 M Esami
12 M Esami
13 G Esami
14 V Esami
15 S
16 D
17 L Esami
18 M Esami
19 M S. Gennaro
20 G Esami
21 V Esami
22 S
23 D
24 L
25 M
26 M
27 G
28 V – Termine ord. delle iscrizioni
29 S
OTTOBRE
1 L Lezione – Inizio Anno Accademico
2 M Lezione
3 M Lezione
4 G Lezione
5 V Lezione – Termine iscrizione
seminario finale 1° modello
6 S
7D
8 L Lezione
9 M Lezione
10 M Lezione
11 G Lezione
12 V Lezione – Termine consegna schemi
2° mod. esame fin. a giugno
13 S
14 D
15 L Lezione
16 M Lezione
17 M Lezione
18 G Lezione
19 V Lezione
20 S
Sessione esami
Baccalaureato e Licenza
21 D
22 L Lezione – Termine iscrizioni con mora
23 M Lezione
24 M Lezione
25 G Lezione
26 V Lezione
27 S
28 D
29 L Lezione
30 M Lezione
31 M Lezione
30 D
199
DICEMBRE
NOVEMBRE
1 G Tutti i Santi
2 V Commemorazione Defunti
3 S
1 S
4D
3 L Lezione
4 M Lezione
5 M Lezione
6 G Lezione – Ritiro statini
7 V Lezione
8 S Immacolata
5 L Lezione
6 M Lezione
7 M Lezione – CdS
8 G Lezione
9 V Lezione
10 S
11 D
12 L Lezione
13 M Lezione
14 M Lezione
15 G Lezione
16 V Lezione
17 S
18 D
19 L Lezione
20 M Lezione
21 M Lezione – CdF
22 G Lezione
23 V Lezione
24 S
25 D
26 L Lezione
27 M Lezione
28 M Lezione
29 G Lezione
30 V Lezione
2 D I di Avvento
9 D II di Avvento
10 L Lezione
11 M Lezione Sessione esami
12 M Lezione Baccalaureato e Licenza
13 G Lezione
14 V Lezione – Termine riconsegna statini
15 S
16 D III di Avvento
17 L Lezione
18 M Lezione
19 M Lezione
20 G Lezione
21 V Lezione
22 S
23 D IV di Avvento
24 L
25 M Natale
26 M
27 G
28 V
29 S
30 D S. Famiglia
31 L
200
FEBBRAIO
GENNAIO
1 M Maria SS.ma Madre di Dio
2M
3G
4V
5 S
6 D Epifania
7 L Lezione
8 M Lezione
9 M Lezione
10 G Lezione
11 V Lezione
12 S
13 D
14 L Lezione – Apertura iscrizioni
15 M Lezione 2° semestre
16 M Lezione
17 G Lezione
consegna schemi
18 V Lezione – Termine
Licenza per giugno
19 S
20 D
21 L Esami – Sessione invernale
22 M Esami
23 M Esami
24 G Esami
25 V Esami
26 S
27 D
28 L Esami
29 M Esami
30 M Esami
31 G Esami
1 V Esami
2 S
3D
4 L Esami
5 M Esami
6 M Esami – Ceneri Sessione esami
Baccalaureato e Licenza
7 G Esami
8 V Esami
9 S
10 D I di Quaresima
11 L
12 M
13 M
14 G
15 V – Termine iscrizioni 2° semestre
16 S
17 D II di Quaresima
18 L Lezione – Inizio 2° semestre
19 M Lezione
20 M Lezione
21 G Lezione
consegna schemi
22 V Lezione –Termine
Bacc. scritto per giugno
23 S
24 D III di Quaresima
25 L Lezione
26 M Lezione
27 M Lezione – CdS
28 G Lezione
29 V Lezione – Termine iscrizioni con mora
201
APRILE
MARZO
1 S
2 D IV di Quaresima
3 L Lezione
4 M Lezione
5 M Lezione
6 G Lezione
7 V Lezione
8 S
9 D V di Quaresima
1 M Lezione
2 M Lezione
3 G Lezione
4 V Lezione
5 S
6 D III di Pasqua
7 L Lezione
8 M Lezione
9 M Lezione
10 G Lezione
11 V Lezione
12 S
10 L Lezione
11 M Lezione
Sessione esami
12 M Lezione – CdF Baccalaureato e Licenza 13 D IV di Pasqua
13 G Lezione
14 L Lezione
14 V Lezione
15 M Lezione
15 S
16 M Lezione
17 G Lezione
16 D Palme
18 V Lezione
19 S
17 L
18 M
20 D V di Pasqua
19 M
20 G
21 L Lezione
21 V
22 M Lezione
22 S
23 M Lezione
24 G Lezione
23 D Pasqua
25 V Anniversario Liberazione
26 S
24 L
25 M
27 D VI di Pasqua
26 M
27 G
28 L Lezione
28 V
29 S
29 M Lezione
30 M Lezione Termine prorogato consegna
elaborati filosofia
30 D in Albis
31 L Lezione
202
GIUGNO
MAGGIO
1 G S. Giuseppe lavoratore
2V
3 S
4 D Ascensione
5 L Lezione– Ritiro statini
6 M Lezione
7 M Lezione – CdS
8 G Lezione
9 V Lezione
10 S
11 D Pentecoste
12 L Lezione
13 M Lezione
Sessione esami
14 M Lezione
Baccalaureato e Licenza
15 G Lezione
16 V Lezione Termine riconsegna statini
e domande esami finali
17 S
Bacc. e Lic.
18 D SS. Trinità
19 L Lezione
20 M Lezione
21 M Lezione – CdF
22 G Lezione
23 V Lezione
24 S
25 D Corpus Domini
26 L Lezione
27 M Lezione
28 M Lezione
29 G Lezione
30 V Lezione
31 S
1D
2 L Festa della Repubblica
3 M Esami – Sessione estiva
4 M Esami
5 G Esami
6 V Esami
7 S
8D
9 L Esami
10 M Esami
11 M Esami
12 G Esami
13 V Esami
14 S
15 D
16 L Esami
17 M Esami
18 M Esami
19 G Esami
20 V Esami
21 S S. Luigi
Sessione esami
Baccalaureato e Licenza
22 D
23 L
24 M
25 M
26 G
27 V
28 S
29 D SS. Pietro e Paolo
30 L
203
204
INDICE
Presentazione.................................................................................................. Pag.
Cenni storici ..................................................................................................
3
4
Parte Prima: L’Istituzione Accademica ..................................................
5
I. La Facoltà....................................................................................................
II. La Sezione S. Luigi ...................................................................................
– Organico dei docenti ...........................................................................
– Informazioni .......................................................................................
– Nota sugli effetti civili dei titoli accademici .......................................
– Tasse accademiche .............................................................................
7
7
12
17
25
27
Parte Seconda: Gli Studi ...........................................................................
29
QUINQUENNIO ISTITUZIONALE: NUOVO PIANO DI STUDI ............................................
31
31
31
32
32
33
34
35
39
1. Impostazione generale .........................................................................
1.1. Aree e corsi .................................................................................
1.2. I coordinatori ...............................................................................
1.3. Didattica ......................................................................................
1.4. Le verifiche ..................................................................................
1.5. Norme di applicazione ................................................................
2.1. Il biennio filosofico ...........................................................................
2.2. Il triennio teologico ...........................................................................
IL BIENNIO FILOSOFICO ......................................................................................
– Quadro dei corsi .................................................................................
– Descrizione dei singoli corsi ..............................................................
IL TRIENNIO TEOLOGICO .....................................................................................
– Quadro dei corsi .................................................................................
– Descrizione dei singoli corsi ..............................................................
I BIENNI PER LA LICENZA SPECIALIZZATA ..............................................................
– Piano generale degli studi....................................................................
Biennio in teologia biblica ............................................................................
– Norme e indicazioni generali ..............................................................
– Quadro dei corsi .................................................................................
– Descrizione dei singoli corsi ..............................................................
Biennio in teologia fondamentale...................................................................
– Norme e indicazioni generali ..............................................................
52
54
56
71
72
74
97
97
100
100
103
104
117
117
205
– Quadro dei corsi .................................................................................
– Descrizione dei singoli corsi ..............................................................
Biennio in teologia dogmatica: indirizzo ecclesiologico ...............................
– Norme e indicazioni generali ..............................................................
– Modelli di esame finale ......................................................................
– Quadro dei corsi .................................................................................
– Descrizione dei singoli corsi ..............................................................
Biennio in teologia della vita cristiana: indirizzi di morale e di spiritualità
– Norme e indicazioni generali...............................................................
– Modelli di esame finale ......................................................................
– Quadro dei corsi ..................................................................................
– Descrizione dei singoli corsi ..............................................................
122
123
128
128
128
130
131
136
136
137
141
143
IL DOTTORATO IN TEOLOGIA ...............................................................................
– Modalità del terzo ciclo ......................................................................
– La tesi dottorale ..................................................................................
– Il «fuori corso» ...................................................................................
154
154
155
155
ANNO PASTORALE .............................................................................................
156
SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA ..............................................
– Corsi, Programmi, Bibliografie ..........................................................
– Lezioni specialistiche .........................................................................
157
159
160
MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN ETICA .......................................................
162
Parte Terza: Appendice .............................................................................
169
171
174
181
Statuti Generali della Facoltà ...................................................................
Statuti Particolari della Sezione San Luigi ..............................................
Normative Particolari ...............................................................................
Regolamento della partecipazione degli Studenti
alla vita e al governo della Comunità accademica .............................
Tesi difese nell’Anno Accademico 2006-2007 ........................................
– Tesi di Licenza ...................................................................................
– Tesi di Baccalaureato .........................................................................
Pubblicazioni 2006-2007 .........................................................................
– Pubblicazioni della Sezione ...............................................................
– Nelle Collane della Sezione ...............................................................
– Pubblicazioni dei Docenti ..................................................................
Calendario Accademico 2007-2008 .........................................................
206
181
186
186
188
191
191
191
191
199
I SEMINARI INTERDISCIPLINARI
DELLA SEZIONE SAN LUIGI
1. SIMONE M. (ed.), Il Concilio venti anni dopo. 1. Le nuove categorie del2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
l’autocomprensione della Chiesa (saggi 23), Roma 1984.
CATTANEO E. (ed.), Il Concilio venti anni dopo. 2. L’ingresso della categoria «storia» (saggi 24), Roma 1985.
GALANTINO N. (ed.), Il Concilio venti anni dopo. 3. Il rapporto Chiesamondo (saggi 25), Roma 1986.
FERRARO S. (ed.), Morale e coscienza storica. In dialogo con Josef Fuchs
(saggi 26), Roma 1988.
FRANCO E. (ed.), La teologia biblica. Natura e prospettive. In dialogo con
Giuseppe Segalla (saggi 27), Roma 1989.
MURATORE S. (ed.), Teologia e filosofia. Alla ricerca di un nuovo rapporto. In dialogo con Giovanni Ferretti (saggi 28), Roma 1990.
GIOIA M. (ed.), La teologia spirituale. Temi e problemi. In dialogo con
Charles-André Bernard (saggi 29), Roma 1991.
VANZAN P. (ed.), La teologia pastorale. Natura e statuto scientifico. In
dialogo con Mario Midali (saggi 30), Roma 1993.
GRECO C. (ed.), Cristologia e antropologia. In dialogo con Marcello Bordoni (saggi 31), Roma 1994.
LORIZIO G. (ed.), Morte e sopravvivenza. In dialogo con Xavier Tilliette
(saggi 32), Roma 1995.
ORAZZO A. (ed.), I Padri della Chiesa e la teologia. In dialogo con Basil
Studer (rdt library 1), Cinisello Balsamo 1995.
FARRUGIA M. (ed.), Universalità del Cristianesimo. In dialogo con Jacques Dupuis (rdt library 2), Cinisello Balsamo 1996.
GIRAUDO C. (ed.), Liturgia e spiritualità dell’Oriente cristiano. In dialogo con Miguel Arranz (rdt library 3), Cinisello Balsamo 1997.
TANZARELLA S. (ed.), La personalità dello Spirito Santo. In dialogo con
Bernard Sesboüé (rdt library 4), Cinisello Balsamo 1998.
PIAZZA F.O. (ed.), Padre nostro... liberaci dal male (rdt library 5), Cinisello Balsamo 2000.
MANCA G. (ed.), La redenzione nella morte di Gesù. Soddisfazione vicaria o rappresentanza solidale? (rdt library 6), Cinisello Balsamo 2001.
CASALEGNO A. (ed.), Tempo ed eternità (rdt library 7), Cinisello Balsamo
2002.
BARRUFFO A. (ed.), Sui problemi di metodo in ecclesiologia (rdt library
8), Cinisello Balsamo 2003.
PIAZZA O.F. (ed.), La Trinità e la Chiesa. In dialogo con Giacomo Canobbio (rdt library 9), Cinisello Balsamo 2006.
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI SETTEMBRE 2007
PRESSO LA STAMPA EDITORIALE SRL
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GUIDA DELLO STUDENTE Anno Accademico 2007-2008