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LA
VETRINA DI APRILE
PAPA FRANCESCO
In pochi minuti, attraverso gesti significativi e
parole semplici, papa Francesco ha conquistato il
mondo intero dal balcone di Piazza San Pietro.
Jorge Mario Bergoglio è il primo papa
sudamericano: figlio di immigrati italiani di umili
origini, gesuita, vescovo di Buenos Aires in
Argentina. Noto per la sua vita semplice, per il
suo carattere schietto e socievole, per la sua
attenzione alle questioni sociali, ha scelto un
nome che suona come un programma per il suo
pontificato. Ora la chiesa e il mondo intero
guardano a questo uomo “venuto dalla fine del
mondo” con speranza e curiosità. La biografia di
Saverio Gaeta è il testo aggiornato e affidabile che
tutti aspettavano. Giornalista di Famiglia
Cristiana, esperto di chiesa e papato, Gaeta
ripercorre con un linguaggio semplice e
coinvolgente le tappe della vita di Bergoglio fino
al momento dell’annuncio Habemus Papam e ai
primi, fortissimi gesti simbolici. Il volume
presenta inoltre una sintesi delle principali sfide
che il Papa si troverà ad affrontare: dagli scandali,
alla riforma della Curia, alla questione morale,
alla nuova evangelizzazione.
Una sfida immensa attende il nuovo pontefice.
Guidare il rinnovamento e affrontare gli scandali
che scuotono la Chiesa: prelati e sacerdoti
accusati di abusi sessuali, comunione ai divorziati,
celibato del clero, sacerdozio femminile, guerre di
potere e finanze vaticane, corpo e sessualità dei
cristiani, ritorno alla parola del Vangelo. La
Chiesa è chiamata, oggi più che mai, a voltare
pagina.
Ha conquistato il mondo con la sua semplicità,
con parole chiare e profonde, con un messaggio
rivoluzionario: in questo libro le lezioni di umiltà,
di verità e di amore del papa che sta già
cambiando la storia della Chiesa.“Voglio una
Chiesa povera per i poveri, ecco perché ho scelto
di chiamarmi Francesco”: con queste parole Jorge
Bergoglio si è rivolto ai giornalisti nella sua prima
udienza pubblica. “La Chiesa non ha natura
politica, ma spirituale. È il santo popolo di Dio.
Con le sue virtù e i suoi peccati. E al centro non
c'è il papa. Cristo è il centro.” La gioia e l’amore
per i poveri, che hanno ispirato Francesco d’Assisi
e che sono stati al centro della vita e
dell’apostolato di Jorge Bergoglio in Argentina,
sono i valori che dobbiamo comprendere e
ricercare nella vita vissuta giorno per giorno,
come relazione personale con Dio. In questi
quattro esercizi spirituali, papa Francesco ci invita
a meditare e riflettere sui valori fondamentali, nel
silenzio della solitudine o in comunità, sull’essere
felici “nel fare per gli altri”, sulla ricerca delle
tracce di Cristo nel mondo, per dare un nuovo
senso alla nostra vita e alla nostra fede
Chi è Jorge Mario Bergoglio? Da dove viene il
papa che "viene dalla fine del mondo"? Quale la
sua storia, il suo impegno in e per l'America
Latina? Il suo rapporto con i cattolici di rito
orientale? E con le sue radici piemontesi? Il suo
dialogo con le altri religioni? Che storia ha alle
spalle? Quale è la verità sul periodo della dittatura
militare? Quale è la sua posizione rispetto alla
riforma della Curia e della Chiesa, alla politica,
all'economia, alla situazione del mondo? Un libro
ricco e approfondito, che scava nella personalità
spirituale, teologica e pastorale di papa Francesco,
e anche negli aspetti più personali del carattere e
della biografia del nuovo Sommo Pontefice.
Il libretto presenta una serie di pensieri tratti dalle
parole e dai messaggi di papa Francesco nei suoi
primi giorni di pontificato. In essi risalta il volto
della Chiesa, popolo di Dio, l’azione dello Spirito
Santo artefice di unità; il ruolo di Maria, madre
della Chiesa, il compito di ogni cristiano di
confessare Gesù Cristo crocifisso e di annunciare
il Vangelo. Una parola di particolare affetto il
Papa rivolge anche ai giornalisti.
Una
meditazione
teologica
che
mira
all’edificazione dello spirito di comunione − nelle
comunità religiose e in qualsia- si comunità
cristiana. Per essere edificatori dell’unità occorre
passare attraverso una profonda capacità di
autoesame, fino a sapersi «autoaccusare».
Accusare sé stessi non è «qualcosa di puerile» o
segnale di debolezza; è invece un atto che
«presuppone un coraggio non comune per aprire
la porta a dimensioni sconosciute e per lasciare
che gli altri vedano al di là della mia apparenza».
L’autoaccusa sfocia nella vera umiltà, che è il
cammino verso Dio e che al contempo ci apre
all’altro. L’autore appare particolarmente
preoccupato di sradicare la mormorazione e la
maldicenza che spesso mina gli ambienti
ecclesiali. Questa riflessione del card. Bergoglio è
il commento ad alcuni scritti sull’argomento di
Doroteo di Gaza, un Padre della chiesa del VI
secolo, testi che vengono riportati nel volume
stesso.
tra le persone. In una società segnata da
ingiustizie e squilibri, i cristiani sono chiamati allo
stesso sguardo di Dio, testimoniato innanzitutto in
Gesù. Uno sguardo che porta ad atteggiamenti di
misericordia. “La misericordia - continua il Papa crea la vicinanza più grande, che è quella dei
volti”. Perché “ la fede vuol vedere per servire e
amare, non per constatare o dominare”. In queste
pagine, nelle quali si respira lo spirito di
semplicità e di tenerezza che ha conquistato il
mondo intero, Jorge Mario Bergoglio offre ai
lettori credenti e non credenti un’anteprima della
sua visione dei rapporti umani.
Con la sua immediatezza e la sua spontanea
umanità Jorge Mario Bergoglio, il primo pontefice
del continente americano, ha conquistato il cuore
dei fedeli e l’ammirazione dei non credenti. Ma
chi è Francesco, il papa «venuto dalla fine del
mondo»? A raccontarcelo in queste pagine è lui
stesso, attraverso un colloquio amichevole e
appassionato avvenuto quando era ancora
arcivescovo di Buenos Aires con Abraham
Skorka, rettore del Seminario rabbinico della
capitale argentina.
Un libro che offre importanti spunti di riflessione
ai credenti e ai laici desiderosi di conoscere il
pensiero del nuovo Papa, una figura destinata a
segnare la storia della Chiesa e la nostra
contemporaneità.
“Dio vive già nella nostra città e ci spinge a uscire
incontro a lui per scoprirlo, per costruire relazioni
di prossimità, per accompagnarlo nella sua
crescita e per incarnare il fermento della sua
Parola in opere concrete”. Con uno sguardo lucido
e colmo di misericordia, Papa Francesco si
sofferma sul tema della città, del vivere comune
La corruzione è una mala pianta che ha invaso la
politica, l’economia, la società, e che minaccia
anche la chiesa. Il tema non è trattato dal punto di
vista economico o socio- logico bensì scendendo
alla radice: il cuore umano, che si attacca a quello
che crede essere il suo tesoro. È lì che si annida il
cancro della corruzione, che è qualcosa di diverso
dal peccato, tanto che l’autore invita il lettore a
una «scelta» di fondo: «Peccatore, sì. Corrotto,
no!». Tanto da far dire al futuro papa Francesco
che per il peccato c’è sempre per- dono, per la
corruzione, no. O meglio, dalla corruzione è
necessario guarire. Ed è un cammino faticoso,
dove persino la parola profetica stenta a far
breccia. Una meditazione morale profonda, alla
luce della parola di Dio e della spiritualità di
sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti
(l’ordine cui appartiene il nuovo papa), che mette
il lettore davanti ad aspetti della corruzione su cui
meno si riflette. E lo scuote mostrandogli
l’urgenza di una decisione: quella di non rimanere
complici di una vera e propria «cultura» della
corruzione, dotata di una sua «capacità dottrinale, linguaggio proprio, modo di agire peculiare»
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