TRA DUE SEDIE:
Progetto di integrazione tra culture
per ridurre il disagio relazionale
Di
Antoniani Annarita, Croce Elisabetta,
Di Pasquale Silvia, Magni Lavinia,
Tomaino Cristina
INTRODUZIONE
I dati del MIUR (Ministero dell'istruzione,
dell'Università e della Ricerca) indicano che, nell’anno
scolastico 2012-2013, il numero degli studenti con
cittadinanza non italiana è pari a 786.630 unità,
ovvero 30.697 unità in più rispetto all'anno
precedente. Gli alunni con cittadinanza non italiana
nati in Italia rappresentano il 47,2% degli alunni
stranieri totali. In altre parole, mentre negli anni
precedenti l'incremento della presenza degli stranieri
nelle scuole italiane era dovuto principalmente
all'immigrazione, più di recente l'evoluzione del
fenomeno vede un incremento degli stranieri di
seconda generazione.
Con il termine “seconda generazione” si identificano i
figli di stranieri nati in Italia o i ragazzi immigrati che
hanno compiuto in Italia almeno la formazione scolastica
di base.
Secondo Ciola, la loro posizione tra la cultura d’origine e
la nuova risulta vantaggiosa nel momento in cui c’è
un’integrazione delle due e il migrante risulta capace di
spostarsi “da una sedia all’altra” (Ciola, 1997).
PREMESSA
Si partecipa ad un bando della Regione Lazio
che, in esecuzione di quanto disposto con
Deliberazione della Giunta regionale n. 307 del
3/10/2013 “Approvazione dei criteri e delle
modalità per la concessione di contributi a
soggetti pubblici e privati, per progetti inerenti le
tematiche definite dal Piano regionale annuale
per il diritto allo studio”, intende espletare una
selezione pubblica per la concessione di
contributi economici a sostegno di iniziative e
progetti, tra cui interventi su immigrati di seconda
generazione.
ANALISI DEL CONTESTO
Nella provincia di Latina sono 1792 gli studenti
figli di immigrati.
I ragazzi immigrati di seconda generazione
frequentanti la scuola secondaria di primo grado
sono 192.
L'Istituto preso in esame è la Scuola Media
Statale “Leonardo Da Vinci” che presenta una
popolazione scolastica variegata, modificata
negli ultimi anni dai flussi migratori provenienti
dall'est Europa.
BISOGNI FORMATIVI
• Integrazione tra cultura di provenienza e cultura
di contesto
• I docenti si presentano demotivati: sono poco
preparati nel favorire la socializzazione dei
ragazzi stranieri e riscontrano difficoltà nella
comunicazione con i genitori di questi ultimi
• Le famiglie a loro volta, non partecipano al
processo educativo, denotano sfiducia nei
confronti dell'istituzione ritenendo
che la la loro cultura venga
svalorizzata.
IL PROGETTO
I soggetti coinvolti sono:
• sei classi dell’istituto (2 per ogni grado)
• gli insegnanti
Il seguente intervento è suddiviso in:
•
•
•
Fase 1: fase esplorativa con i docenti delle sei classi per la presentazione
dell’idea progettuale e confronto con le loro rappresentazioni
Fase 2: incontri con gli alunni da svolgere ogni due settimane per la durata
di 3 ore ciascuno per lo svolgimento delle attività
Fase 3: incontri con i docenti una volta al mese per la durata di 3 ore, nei
quali si effettueranno corsi di formazione. Uno spazio di questi incontri verrà
sfruttato per la fase di monitoraggio e rendicontazione del lavoro da parte
dei i docenti.
OBIETTIVI FORMATIVI
• OBIETTIVI GENERALE: Contenimento del
disagio e accrescimento dell'autostima e
dell'intenzionalità della scelta nei soggetti
in educazione.
Inoltre:
• Promuovere la
consapevolezza della propria identità
• Valorizzare le diversità
• Acquisire nuovi canali di comunicazione
AZIONI DA SVOLGERE
• USO DI STRATEGIE MOTIVAZIONALI
• CREAREAZIONE DI PROGETTI DI PEER
EDUCATION E TUTORING
• SVILUPPO DI ATTIVITA’ DI
MENTORING E COUNSELING
• APPLICAZIONE DEI METODI
ATTIVI
es. acrostico
PRODOTTO DELL’INTERVENTO
Il progetto prevede lavori di gruppo all'interno della
stessa classe o con altra di pari grado, e
trasversalmente tra membri di classe e grado diversi.
Al termine dell’intervento si propone una giornata
dedicata alla multiculturalità in cui i ragazzi, divisi in
gruppi omogenei per nazionalità, dedicheranno uno
spazio per l’esposizione di un loro progetto sulla cultura
di provenienza di uno dei ragazzi del gruppo (portando
piatti tipici, attraverso un oggetto, aprendo un dibattito su
un tema specifico della sua cultura etc.), con la finalità di
entrare maggiormente in contatto con culture diverse
dalla propria e portandoli ad assumere un diverso punto
di vista e una maggiore comprensione e integrazione
delle diversità.
TEMPI
Il progetto prevede il coinvolgimento delle classi per un
intero anno scolastico (da metà settembre fino a metà
giugno).
Le ore a disposizione con gli
alunni saranno complessivamente
222, articolate in 37 settimane.
Gli incontri con i docenti saranno
dieci e la durata complessiva sarà di 30 ore. Si prevede
una pausa per le vacanze di Natale ed una per quelle di
Pasqua. Il lavoro sarà svolto in orario extracurriculare e,
previa concessione dei docenti, in orario curriculare se
necessario.
COSTI
La Regione Lazio stanzia dei fondi,
corrispondenti alla somma di euro
20.000,00, per i vincitori del Bando in base
ai progetti presentati nella tematica di
interesse. Un ulteriore 30% di fondi
devono essere reperiti
dalla scuola.
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