Anno 19 - Gen/Feb 2012 -
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
n. 153
Notiziario ASAPS - Via Consolare, 1 - 47121 Forlì - Tel. 0543.704015 - Fax 0543.701411
www.
asaps. it
Dopo 18 anni e 153 numeri si cambia.
Il notiziario il Centauro
cambia veste grafica
e viene pubblicato ora
solo sul sito www.asaps.it
I proibitivi costi di spedizione
ci hanno costretto a questa difficile scelta.
Editoriale: Giordano Biserni*
I
l Notiziario il Centauro non verrà
più stampato su carta ma viene
presentata una nuova e più moderna versione che sarà pubblicata solo
sul web, sul portale www.asaps.
it. Ovviamente i soci in regola con
l’iscrizione avranno anche la possibilità di stamparsi su carta il testo del
Notiziario. Siamo stati costretti a questa difficile scelta a causa del lievitare
dei costi della stampa, ma soprattutto
a causa dei costi di spedizione ormai
incontenibili. Le esigenze di bilancio
dell’associazione ci hanno costretto
ad adottare questa dolorosa scelta.
Tuttavia la voce amica e apprezzata
del nostro Notiziario non si spegne ma
continuerà a farsi sentire sotto altra
veste. Siamo certi che i nostri numerosi associati comprenderanno la situa-
Sommario
zione e continueranno a sostenerci nel
nostro ultraventennale impegno per
la sicurezza stradale. Anche nel 2012
non risparmieremo sforzi su questo
versante, continuando la battaglia a
favore dell’ipotesi dell’Omicidio stradale così come ci faremo portatori di
nuove iniziative sul problema della Pirateria stradale. Ovviamente continueremo ad affiancare tutti gli operatori
della sicurezza con la nostra puntualissima informazione perché possano
svolgere al meglio il loro delicato e
difficile lavoro su strada.
L’ASAPS continua ad essere al
fianco di tutti quelli che hanno a
cuore la sicurezza sulle strade.
*Presidente ASAPS
Osservatorio ASAPS Omicidio dell’agente
della Polizia Locale di Milano...
Pag. 2
Lettera a Nicolò...
Pag. 3
Maria Luisa Pellizzari, nuovo direttore
del Servizio Polizia Stradale...
Pag. 4
Gli auguri di buon lavoro dell’ASAPS... Pag. 6
WEB La banca dati legislativa
“Aronne”...
Pag. 9
Trasporto Trasporto occasionale
in conto proprio con veicoli...
Pag. 10
Trasporto Servizi occasionali
internazionali...
Pag. 12
Notizie Lampo Pag. 14
Giurisprudenza Pag. 17
I Vostri Quesiti Pag. 20
Posta Pag. 22
Sommario
Il luogo dove è avvenuto
il tragico investimento
dell’agente Nicolò
Saverino (Foto ANSA)
Osservatorio
ASAPS
(Foto ANSA)
di: Giordano Biserni
Omicidio dell’agente della
Polizia Locale di Milano
Ultima pagina di una trama
che racconta la violenza
stradale anche contro
le forze di polizia
Dilagano le aggressioni fisiche alle divise: 2.230 nel 2011
(+7%). In 496 casi (22%) usata un’arma impropria o il
veicolo stesso. Sono state 852 le piraterie con 127 persone
uccise e 995 ferite. Sempre più impegnativo il ruolo dei
Vigili, ma non equiparato alle altre forze di polizia.
I
l drammatico omicidio del Vigile Nicolò Saverino è il prevedibile
epilogo della violenza stradale che ormai ha scelto la strada per le
sue peggiori rappresentazioni. Ora è facile dire: ce l’aspettavamo.
Ma è così. La violenza stradale sta assumendo toni di gravità estrema. Piraterie e aggressioni alle divise sono all’ordine del giorno in
un crescendo incontenibile e circondato dalla pressoché generalizzata
indifferenza.
Se la civiltà di un popolo si misura dal comportamento
della gente sulle strade e al rispetto verso le divise, allora qui siamo
ormai tornati alle caverne. Qualcuno deve farsene carico!
L’inaudito e gravissimo episodio di Milano non può sorprendere chi
osserva da vicino i fenomeni di violenza stradale e di aggressione.
Nell’appena archiviato 2011 l’Osservatorio “Sbrirri Pikkiati” del
Centauro - ASAPS ha registrato 2.230 casi di aggressione fisica ad
operatori di polizia che operano su strada. Come dire che ogni 4 ore
nel nostro Paese viene stilato un referto medico per lesioni fisiche
subite da un carabiniere, un poliziotto, un vigile. In 496 casi (22%)
per aggredire l’agente sono state usate armi proprie o improprie (in
molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto). Il 52,6% delle
2
aggressioni hanno riguardato appartenenti all’Arma dei Carabinieri,
il 35,8% la Polizia di Stato, il 10,4% la Polizia Locale, il 5,7% altri
corpi. In 757 casi (34%) l’aggressore era ubriaco o drogato. Nel 2010
le aggressioni erano state 2.079, l’incremento è quindi del 7%. Non
meno preoccupanti i dati della pirateria stradale, cioè la fuga dopo
aver provocato un incidente.
L’Osservatorio il Centauro - Asaps nel 2011 ne ha registrati 852
nei quali sono state ammazzate 127 persone e 995 sono rimaste ferite seriamente. Nel 35% degli episodi mortali il pirata era ubriaco.
Ora qualcuno dovrà spiegare come mai gli agenti della Polizia Locale
sempre più impegnati sul fronte rischioso del controllo del territorio,
non debbano avere la possibilità di accedere direttamente alla banca
dati del crimine, o non debbano godere dei diritti delle altre forze di
polizia in materia di tutele da causa di servizio. Il silenzioso e generoso lavoro dei Ghisa milanesi oggi piange il suo caduto, anzi il suo
eroe, perché per affrontare la strada in una sera d’inverno in bicicletta
in un mare di squali neri comunemente chiamati SUV, bisogna essere
davvero eroi! Alla famiglia dell’agente e ai colleghi della Polizia Locale di Milano la solidarietà dell’ASAPS.
n. 153
Lettera a Nicolò
Ci sono novità, lo hanno preso!
Ma tu lo sai già e a te forse ormai
interessa poco
Caro Nicolò,
mi permetto di scriverti anche se non ci conoscevamo di persona, io mi occupo di sicurezza stradale da
tanti anni e come te ho portato una divisa. Quello che ti è successo è anche un po’ la certificazione di un
mio fallimento, perché le cose non possono andare nel modo in cui sono andate con te!
Noi, io e i tuoi colleghi, oggi però siamo onestamente un po’ consolati perché – ma tu certamente lo sai
già – quel delinquente criminale che ti ha infilato col suo SUV “prestanomeintestato” (è una moda molto
in vigore in Italia quella di usare macchine potenti intestate a teste di legno italiane) è stato catturato in
Ungheria in una operazione congiunta della Polizia Locale di Milano con la Squadra Mobile della Questura
della tua stessa città. Un bel colpo, finalmente un po’ di sana sinergia e il canestro da tre è stato fatto!
A proposito Nicolò quel vigliacco sembra si chiami Goico Javanovic, nato nel 1987, dico sembra perché il
tipo, noto truffatore, ha usato spesso altri nomi come Nicolic Goico, Jovanovic Davide e, per due volte, si
è anche fatto passare per minorenne, sostenendo di essere nato nel 1994 e nel 1995.
Certo sapere che a farti tutto questo male è stato un tipo del genere carico di precedenti da far paura, non
consola per niente. Tu per altro non potresti averlo comunque saputo subito perché alle Polizie Locali è
impedito l’accesso diretto alle banche dati, ma non l’accesso nel posto dove ora ti trovi.
Pensa come si sarà spaventato quel tipo vedendoti mentre tu ti paravi davanti utilizzando quella sorta di
arma non convenzionale a due ruote che qua chiamiamo bicicletta, si è talmente emozionato che anziché
spingere il freno, lui ha accelerato e ti ha calpestato come uno straccio.
Ecco Nicolò siamo sicuri che anche tu ti starai domandando, come noi: come è possibile che un 24enne
slavo pluripregiudicato fosse in Italia alla guida di un SUV che costa come una vita di tuoi stipendi e potesse scorrazzare tranquillo per Milano.
Insieme a questa siamo sicuri che ora anche tu come noi ti poni alcune altre domande: quando ce lo
rimanderanno ammanettato in Italia quel criminale? E quanto ci metteremo a processarlo e che condanna
gli verrà inflitta?? Ma soprattutto quanto rimarrà in galera??
Lo so non possiamo istigarti a dire male parole proprio ora. Ci fermiamo qui caro Nicolò con la consolazione che i tuoi colleghi e quelli della Mobile sono stati in gamba. Ma questo lo sapevamo. E’ il contorno di
norme, regole, ordinanze e circolari che non funziona.
Sappi però che tu col tuo gesto eroico (solo un eroe si para davanti a un SUV in fuga di sera a Milano!)
sei diventato un simbolo un vessillo per tanti tuoi colleghi. Ci dicono che fossi molto modesto e sempre
defilato. Ora non puoi più esserlo. Ora sei un simbolo e i tuoi colleghi e i cittadini devono solo dirti grazie
e non dimenticarti
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
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Nicolò Saverino
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Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
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Sommario
Sommario
Il neo Direttore del Servizio
Polizia Stradale dott.ssa Maria
Luisa Pellizzari con
il Capo della Polizia Prefetto
Antonio Manganelli
Maria Luisa Pellizzari,
dirigente superiore della
Polizia di Stato, è il nuovo
Direttore del Servizio Polizia
Stradale
D
al 2 gennaio scorso Maria Luisa Pellizzari, dirigente superiore
della Polizia di Stato è il nuovo Direttore del Servizio Polizia
Stradale.
La dott.ssa Pellizzari - che succede al dr. Roberto Sgalla rimasto al
timone del Servizio per oltre 3 anni - nativa di Padova, si laurea in
Giurisprudenza presso l’università della sua città e nel 1986 ottiene
l’abilitazione per l’esercizio della professione forense. Nel 1985 entra
in Polizia vincendo il concorso per Vice Commissario. La progressione
in carriera è segnata dalla nomina a Primo Dirigente nel 2001 e la
promozione a Dirigente Superiore nel 2010.
Maria Luisa Pellizzari ha percorso la sua carriera nei vari uffici di polizia, molti dei quali operativi e di prima linea nel contrasto al crimine.
Esordisce (1987/1989) nella Squadra Mobile presso la Questura di
Roma, poi 1989/1992 assume l’incarico di vice dirigente del Centro
Interprovinciale della Criminalpol del Lazio, e ancora (1992/2001)
come dirigente della Sezione investigativa del Centro Operativo di
Roma della DIA.
Ancora ai vertici di uffici investigativi (2001/2004) come Direttore II
Divisione del Servizio Centrale Operativo (SCO) della Direzione Centrale Anticrimine. Nel 2004 la dott.ssa Pellizzari apre una parentesi
come Direttore dell’Ufficio Corsi dell’Istituto Superiore di Polizia.
5
E’ dell’anno successivo il suo ritorno nel mondo dell’anticrimine
(2005/2009), questa volta come Direttore della III divisione dello SCO
della Direzione Centrale Anticrimine.
Infine assume (2009/2011) la Direzione del Servizio Assistenza e Attività sociali della Direzione Centrale Affari Generali.
Oggi Maria Luisa Pellizzari assume la massima responsabilità al vertice del Servizio Polizia Stradale, prima donna nei 65 anni di storia
della Specialità e questa meritata quota rosa nel delicato incarico di
responsabile del Servizio a cui fanno capo le donne e gli uomini della
Polizia Stradale a noi fa sinceramente piacere. La storia della dott.ssa
Pellizzari, in larghissima parte declinata sui più importanti versanti
operativi della Polizia e del contrasto al crimine, lo consideriamo un
vero certificato di garanzia di professionalità e impegno.
Auguri dott.ssa Pellizzari, siamo certi che anche la Polizia Stradale le
darà grandi soddisfazioni.
L’ASAPS le garantirà il suo supporto per l’obiettivo comune della sicurezza sulle strade.
Sommario
Gli auguri di buon lavoro dell’ASAPS
Forlì, 4 gennaio 2012
Preg.ma dott.ssa Maria Luisa Pellizzari
Direttore del Servizio Polizia Stradale
Via Tuscolana, 1556
00173 ROMA
Gentile dott.ssa Pellizzari,
nel suo giorno di battesimo alla Direzione del Servizio Polizia Stradale Le porto il saluto più cordiale
dell’ASAPS – Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale - e dei suoi 25.000 associati molti dei
quali appartenenti proprio alla Specialità in seno alla quale ho prestato servizio per circa 30 anni.
Consapevole delle difficoltà del momento conseguenti al taglio massiccio di fondi e al contingentamento nel ripianamento dell’organico, rinnovo e confermo lo spirito di collaborazione che ha sempre
contraddistinto i rapporto fra il Servizio e l’associazione che presiedo, che ha compiuto proprio nel 2011
i suoi primi 20 anni di vita.
Credo che Le sia noto il ruolo propositivo e di analisi che esercita l’ASAPS con la creazione dei suoi
numerosi osservatori sulla pirateria stradale, i contromano, le aggressioni alle divise, gli incidenti del
fine settimana, gli incidenti ai bambini, e molti altri, che hanno posto in questi anni il sodalizio quale
punto di riferimento nazionale sui temi della sicurezza stradale e attenta e qualificata fonte per tutti gli
organi di informazione .
Determinante è stato il ruolo dell’ASAPS su alcune battaglie, per noi essenziali, nella normativa e
nell’attività di contrasto all’abuso di alcol e droga alla guida e contro le logiche degli aumenti della
velocità come l’ipotesi dei 150 km/h nelle autostrade.
Recentemente l’ASAPS si è impegnata in prima linea con l’associazione Lorenzo Guarnieri per la raccolta di oltre 50.000 firme a favore della proposta di legge di iniziativa popolare sull’omicidio stradale,
ottenendo un successo che è andato al di là di ogni aspettativa.
Credo che il nostro portale www.asaps.it e la nostra rivista ufficiale il Centauro, che avrò cura di inviarLe mensilmente, siano la miglior certificazione del ruolo e della capacità propositiva dell’ASAPS.
L’analisi e il confronto sui temi della sicurezza stradale si erano poi particolarmente rafforzati col suo
predecessore dr. Roberto Sgalla al quale mi legano antichi sentimenti di amicizia.
Sono certo dott.ssa Pellizzari che anche Lei vorrà continuare il rapporto costruttivo realizzato in questi
anno con i vertici del Servizio e per questo fin da ora rimango a sua disposizione per ogni ulteriore
informazione e collaborazione, in attesa di avere occasione per poterla incontrare e conoscere.
Le porgo i miei più cordiali saluti e auguri per l’inizio di questo suo importante percorso al vertice della
“nostra” Specialità.
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
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n. 153
Sommario
La risposta del neo direttore del Servizio Polizia Stradale
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Sommario
Campagna Iscrizioni ASAPS
n. 153
Sommario
La banca dati legislativa
“Aronne” della casa
editrice Sapignoli, un nuovo
utilissimo strumento per i
soci Asaps
WEB
E’ partita da metà gennaio
Potranno accedere gratuitamente i soci 2012
A
SAPS - E’ partita la banca dati legislativa “Aronne” della casa
editrice Sapignoli. Un nuovo strumento messo a disposizioni
degli iscritti ASAPS a partire dalla metà di gennaio 2012.
La stessa è articolata in tre settori di cui il primo è destinato alla
raccolta della normativa riconducibile alla circolazione stradale dei
veicoli e delle persone (Leggi, Decreti Legislativi, DPR, Regolamenti,
Decreti Ministeriali, ecc.); il secondo annovera tutti i prontuari che
l’editore Sapignoli ha messo in commercio dal 2009 (Prontuario del
Codice della Strada e delle leggi complementari, Prontuario dell’autotrasporto nazionale ed internazionale di cose e persone, Prontuario
delle violazioni alla normativa sul trasporto di animali vivi, Prontuario
della polizia amministrativa; Prontuario dell’immigrazione, Prontuario
degli illeciti ambientali; Prontuario delle merci pericolose (in pubblicazione per l’anno 2012); il terzo, a sua volta, è costituito da quattro
parti di cui: le circolari, la giurisprudenza, i quesiti e le pratiche operative. Nella prima fase, l’accesso sarà circoscritto al 2° settore e
successivamente anche al 1° e al 3°. Di particolare utilità è il nuovo
motore di ricerca che potrà essere utilizzato attraverso l’inserimento
di singole parole, di articoli normativi, ovvero per argomento.
Per l’anno 2012 la banca dati sarà attivata solo con l’accesso al secondo settore afferente ai “Codici” e poi sarà successivamente allargato agli altri settori.
L’accesso è consentito gratuitamente ai soci ASAPS in regola con l’iscrizione 2012 con la stessa Password utilizzata per l’accesso alle
pagine riservate.
Per accedere al servizio sarà sufficiente entrare sulla pagina
www.asaps.it, cliccare sull’apposito banner (vedi foto in alto) posto sul lato destro della pagina, infine, eseguire il LOGIN con le
proprie credenziali. Un ulteriore contributo dell’ASAPS in esclusiva per i suoi associati.
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Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
A seguire l’elenco lista degli argomenti che saranno progressivamente inseriti nella Banca Dati Aronne.
Nel primo paragrafo sono descritti i seguenti settori normativi:
• POLIZIA AMMINISTRATIVA (attività commerciali, pubblici
esercizi e servizi);
• POLIZIA GIUDIZIARIA
• POLIZIA DI SICUREZZA
• POLIZIA STRADALE (Codice della Strada e Leggi
complementari);
• AUTOTRASPORTO NAZIONALE e INTERNA ZIONALE di
COSE e di PERSONE;
• POLIZIA SANITARIA
• POLIZIA AMBIENTALE
• POLIZIA VETERINARIA
• MODULISTICA - ATTI DI POLIZIA GIUDIZIARIA
I settori riportati in rosso saranno disponibili a gennaio, quelli blu
indicativamente a fine marzo; per la modulistica sarà necessario
un tempo più lungo perché l’organizzazione del settore richiede la
modifica e personalizzazione di una serie di informazioni che erano
state cablate per l’utilizzo con Aronne con diverse modalità.
I due allegati spiegano rispettivamente il primo, il funzionamento del
Sistema Aronne e il secondo illustra solo una parte delle materie a cui
sarà possibile accedere.
Accedi al sistema informativo ARONNE
http://.217.27.72.60/aronne2/index.php
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Sommario
Foto dalla rete
di: Franco Medri*
e Maurizio Piraino**
Trasporto
Trasporto occasionale
in conto proprio con veicoli
destinati al trasporto di merci
per conto terzi
L
a questione relativa al trasporto in conto proprio con veicoli
di proprietà destinati al trasporto di merci per conto di
terzi è stata esaminata dal Ministero dei Trasporti con la circolare n. 212/85 del 27 dicembre 1985 (prot. n. 5323/CT 41 – D.C.
III n. 16), con la quale tale Dicastero ha espresso «l’avviso che alla
stregua della normativa vigente non appare consentita l’effettuazione
di trasporti in conto proprio – conseguenti ad una attività di natura
commerciale – con veicoli che non abbiano ottenuto l’apposita licenza per la effettuazione dei trasporti stessi, ancorché siano autorizzati
al trasporto di merci per conto di terzi a nome della stessa Impresa
che eserciti congiuntamente le due attività.
Non possono non rilevarsi, infatti, tra l’altro vari motivi ostativi, quali
l’incompatibilità della emissione dei documenti di natura totalmente
diversa a seconda del tipo di trasporto (bolla d’accompagnamento,
lettera di vettura, fattura del trasporto e tariffe obbligatorie ecc. e di
contro fattura delle merci, dichiarazione ai sensi dell’articolo 39 della
legge n. 298/74 ecc.).
Per le considerazioni suesposte qualora un’impresa svolga l’attività
di trasporto per conto di terzi, nonché un’altra attività di diversa natura che comporti l’esigenza di effettuare trasporti in conto proprio,
occorre a tale scopo che l’impresa stessa consegua anche l’apposita
licenza ed utilizzi veicoli destinati all’uopo, ai sensi di quanto previsto
dall’articolo 32 della legge n. 298/74.
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Diversa è l’ipotesi della effettuazione di trasporti occasionali
di cose per uso esclusivo del proprietario, fattispecie consentita
in regime di esenzione nel caso di impiego di autovetture, motocarrozzette e di autoveicoli classificati ad uso promiscuo aventi una portata massima non superiore a 5 quintali, oltreché di veicoli muniti di
licenza per il trasporto di cose in conto proprio, che trasportino merci
diverse da quelle indicate nella licenza stessa.
In quest’ultima ipotesi il titolare della licenza deve compilare l’apposito documento di trasporto occasionale di cose proprie di cui all’allegato 2 previsto dall’articolo 10 del D.P.R. n. 783 del 16 settembre
1977, in luogo di quello previsto dall’allegato 1 ed inerente alla dichiarazione delle merci trasportate contemplata dall’articolo 39 della
legge n. 298/74.
In analogia a quanto precede e visto l’avviso espresso in materia dal
Comitato Centrale dell’Albo dei Trasportatori in occasione delle riunioni del 10/10/1983 secondo cui per chi è autorizzato al trasporto
di cose per conto di terzi, avendo tale titolo contenuto più ampio del
trasporto di cose in conto proprio, non dovrebbe considerarsi esclusa
la possibilità di utilizzare i medesimi veicoli per il trasporto di cose
proprie, si ritiene che il trasportatore professionale possa occasionalmente trasportare cose proprie, per suo uso esclusivo non connesso
ad altra attività imprenditoriale.
n. 153
Sommario
Per quanto concerne l’eventuale controllo su strada, si precisa peraltro che il concetto di occasionalità implica, come detto, che le cose
oggetto del trasporto non siano inerenti ad altre attività esercitate
dal trasportatore professionale e che, invece, siano destinate all’uso
esclusivo del proprietario, per cui anche le quantità delle cose oggetto del trasporto devono ragionevolmente poter considerarsi destinabili a tale uso.
In relazione a quanto precede anche il trasportatore di cose per conto
di terzi dovrà redigere l’apposita dichiarazione prevista per il caso di
trasporto di cose proprie di cui al già citato allegato 2 dell’articolo 10
del D.P.R. n. 783 del 16 settembre 1977».
Sempre in materia di trasporto di cose in conto proprio disposto da
un’impresa iscritta all’Albo nazionale degli autotrasportatori con un
veicolo sprovvisto di licenza in quanto destinato al trasporto di cose
per conto di terzi, si veda anche la più recente sentenza emessa il
27 giugno 1996 dall’ex Pretura Circondariale di Roma e depositata in
Cancelleria – Sez. 1a Dibattimento del 10 luglio 1996, secondo la quale: «Nel caso di azienda che svolga entrambe le attività di trasporto,
per conto proprio e per conto di terzi, non si ravvisa la necessità di due
distinti titoli autorizzativi, posto che l’autorizzazione al trasporto per
conto terzi, per il suo contenuto decisamente più ampio e per il maggior rigore dei presupposti richiesti per il rilascio, dovrebbe contenere
in sé anche la licenza al trasporto per conto proprio. Non si ravvisa
la ragione di dover imporre l’utilizzazione di ulteriori e diversi mezzi
muniti di licenza per il trasporto per conto proprio, quando le finalità
di controllo dei trasporti su strada perseguite con la normativa dettata
dalla legge n. 298/74 sono ugualmente ed adeguatamente realizzabili
mediante il trasporto effettuato con mezzi di proprietà dell’autotrasportatore, regolarmente iscritto all’albo e debitamente autorizzato
per il trasporto di quel genere di merce». Per quanto concerne, infine,
l’ipotesi di un trasportatore iscritto all’Albo nazionale degli autotrasportatori che disponga per suo conto esclusivo il trasporto di un proprio rimorchio o semirimorchio mediante un proprio veicolo immatricolato ad «uso di terzi», nel 1998 il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti – interpellato al riguardo dalla Sezione Polizia Stradale di
Genova – ha espresso il parere che: «Il rimorchio caricato, in relazione
all’accertato uso futuro dello stesso, può considerarsi un’attrezzatura
funzionale al trasporto e, dunque, non una merce per il cui trasporto
sorgano particolari problematiche autorizzative».
Eventuali violazioni sono sanzionate dall’applicazione dell’art. 46
della Legge 298/74 (sanzione amministrativa Euro 4130,00 e Fermo
Amministrativo del veicolo per 3 mesi).
*Sostituto Commissario della Polizia Stradale
**Ispettore Capo della Polizia Stradale
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Sommario
Foto archivio Asaps
Trasporto
L
di: Franco Medri*
e Maurizio Piraino**
Servizi occasionali
internazionali effettuati
tra gli Stati aderenti
all’accordo ASOR
’accordo ASOR (Accord Services Occasionnels Route, sintesi di
«accord relatif aux services occasionnels internationaux de voyageurs par route par autocars ou par autobus -accordo relativo
ai servizi occasionali internazionali di trasporto di viaggiatori su strada effettuati con autobus), relativo ai servizi occasionali internazionali
di trasporto di viaggiatori su strada effettuati con autobus, è stato
concluso a Dublino il 26 maggio 1982 tra la Comunità Europea ed
Austria, Spagna, Finlandia, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera e
Turchia (la conclusione di tale accordo a nome della Comunità è stata
poi approvata dal Consiglio delle Comunità Europee con la Decisione
n. 82/505/CEE del 12 luglio 1982, alla quale il testo dell’accordo è
stato allegato; con il Regolamento (CEE) n. 56/83 del Consiglio del 16
dicembre 1982 è stata data infine esecuzione all’accordo).
Successivamente, però, molti dei Paesi firmatari sono entrati a far
parte dell’Unione Europea (Austria, Spagna, Finlandia, Portogallo
e Svezia), mentre con la Svizzera la Comunità Europea ha firmato il
21/6/1999 un accordo sul trasporto merci e di passeggeri su strada
e per ferrovia, entrato in vigore in data 1/6/2002; la Turchia, invece,
ha provveduto a ratificare l’accordo INTERBUS ed a seguito di ciò, a
decorrere dal 1° luglio 2006, sono entrate in vigore, per tale Paese, le
disposizioni di quest’ultimo accordo, in sostituzione di quelle contenute nell’accordo ASOR.
Pertanto, attualmente l’accordo ASOR si applica tra i Paesi membri
dell’Unione Europea e la sola Norvegia.
In base alle disposizioni contenute nel citato accordo, sono stati liberalizzati e, quindi, esentati da qualsiasi autorizzazione di trasporto
nei territori delle Parti contraenti diverse da quella in cui il veicolo è
immatricolato, i seguenti servizi occasionali:
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a) circuiti a porte chiuse, cioè i servizi effettuati mediante uno stesso
veicolo che trasporta lungo tutto il tragitto lo stesso gruppo di viaggiatori e lo riconduce al luogo di partenza;
b) servizi nei quali il viaggio di andata è effettuato a veicolo carico e
il viaggio di ritorno a veicolo vuoto;
c) tutti gli altri servizi che presentino le seguenti caratteristiche:
• il viaggio di andata viene effettuato a veicolo vuoto e tutti i viaggiatori sono prelevati nello stesso luogo
• e i viaggiatori
a) sono raggruppati, nel territorio di una Parte non contraente o di una
Parte contraente diversa da quella in cui il veicolo è immatricolato
e diversa da quella in cui si effettua il loro prelevamento, in base a
contratti di trasporto conclusi prima del loro arrivo nel territorio di
quest’ultima Parte contraente, e
- sono trasportati nel territorio della Parte contraente in cui il veicolo
è immatricolato, o
b) sono stati condotti precedentemente dal medesimo vettore, nelle
condizioni previste alla precedente lettera b) nel territorio della Parte
contraente dove sono nuovamente prelevati e trasportati nel territorio
della Parte contraente in cui il veicolo è immatricolato,o
c) sono stati invitati a recarsi nel territorio di un’altra Parte contraente, con spese di trasporto a carico della persona che ha fatto l’invito.
I viaggiatori devono formare un gruppo omogeneo, che non sia stato
costituito unicamente per quel viaggio e che venga condotto nel territorio della Parte contraente in cui il veicolo è immatricolato.
Sommario
IL FOGLIO DI VIAGGIO ASOR
I vettori che effettuano servizi occasionali ai sensi dell’accordo ASOR devono
presentare, a qualsiasi richiesta degli
agenti incaricati del controllo, un foglio
di viaggio rilasciato dalle competenti
autorità della Parte contraente in cui il
veicolo è immatricolato, o da qualsiasi
organismo abilitato a tal fine. Tale documento di controllo è costituito da un
libretto contenente 25 fogli di viaggio,
in duplice esemplare, staccabili. Ogni
libretto con i suoi fogli di viaggio è numerato. I fogli di viaggio portano una
numerazione complementare da 1 a 25.
Il testo della pagina di copertina del libretto, nonché quello dei fogli di
viaggio, sono stampati nella o in più lingue ufficiali dello Stato membro dell’Unione Europea o di qualsiasi altra Parte contraente in cui il
veicolo è immatricolato.
Il libretto è intestato a nome del vettore; esso non è cedibile.
L’originale del foglio di viaggio deve trovarsi a bordo del veicolo per
tutta la durata del viaggio per il quale è stato compilato.
Il vettore è responsabile della regolare tenuta dei fogli di viaggio.
Il foglio di viaggio deve essere compilato in duplice esemplare dal
vettore per ogni viaggio, prima del suo inizio.
Il vettore ha la facoltà di fornire le indicazioni relative ai nominativi
dei viaggiatori servendosi di un elenco compilato in precedenza su
un foglio che deve essere saldamente incollato nello spazio all’uopo
previsto al punto 6 del foglio di viaggio (le autorità competenti di due
o più Parti contraenti possono convenire, su base bilaterale o multilaterale, che l’elenco dei viaggiatori previsto al punto 6 del foglio di
viaggio non debba essere compilato. In tal caso occorre indicare il
numero dei viaggiatori).
Un timbro del vettore o, se del caso, la firma del vettore o del suo
13
conducente del veicolo utilizzato, deve essere apposto in parte sull’elenco e in parte sul foglio di viaggio.
Per i servizi nei quali il viaggio di andata è effettuato a veicolo vuoto
che presentino le caratteristiche in precedenza esaminate, l’elenco
dei viaggiatori può essere compilato nel momento in cui i viaggiatori
vengono prelevati.
A bordo del veicolo deve inoltre trovarsi un modello cartonato di colore
verde che presenti, in ogni lingua ufficiale di tutte le parti contraenti
all’«ASOR», il testo del modello della pagina di copertina recto/verso
del documento di controllo.
Il modello deve essere presentato a qualsiasi richiesta degli agenti
incaricati del controllo.
La circolazione senza il prescritto documento di controllo (foglio di
viaggio) previsto dall’accordo multilaterale ASOR prevede l’applicazione della sanzione di cui agli artt. 9 e 10 della Legge n. 218/2003
(sanzione amministrativa Euro 2.000,00).
*Sostituto Commissario della Polizia Stradale
**Ispettore Capo della Polizia Stradale
Sommario
Notizie Lampo
Dongo (CO)
Un carabiniere della
caserma locale
investito a un posto di
controllo 90 giorno la
prognosi
di Dongo. Episodi come questo ne
accadono in continuazione sulle nostre
strade e, come si evince dai numeri del
nostro osservatorio, i più colpiti sono
gli appartenenti all’arma dei Carabinieri
che hanno già contato 4 vittime per
incidenti in servizio nel 2011. Il costo più
elevato fra le forze di polizia. (ASAPS)
Lonato (BS)
Neopatentata
cade con l’auto in
un laghetto – due
agenti della Stradale
di Desenzano del
Garda si gettano in
acqua e la salvano
dall’annegamento,
ma la ragazza muore
in ospedale a seguito
delle ferite riportate
Foto Blaco - archivio Asaps
(ASAPS) Il giorno di Santo Stefano,
durante un normale controllo stradale,
una pattuglia dei Carabinieri della
caserma di Dongo (CO) è incappata in un
episodio che poteva avere conseguenze
ancora più gravi. Teatro della vicenda
la statale Regina dove, verso le ore 18,
una macchina che stava accostandosi
al ciglio della strada viene sorpassata
da un veicolo condotto da due giovani
che, evidentemente, non si sono accorti
della presenza della pattuglia. Uno
dei militari si sporge per intimare l’alt,
ma la macchina sfreccia imperterrita
investendo e colpendo il carabiniere di
43 anni con lo specchietto retrovisore.
L’urto violento provoca la frattura
scomposta del perone della gamba ma
l’autista, come spesso accade, non si
ferma.
Solo dopo un po’ di tempo il ragazzo che
era alla guida della Golf si avvicina a
piedi al militare ferito spiegando di non
averlo visto e neppure di essersi accorto
di averlo investito. Il militare è stato
immediatamente soccorso e trasportato
al vicino ospedale di Gravedona dove
hanno proceduto con le cure del caso:
la prognosi è di 90 giorni. Il Pubblico
Ministero di turno in Procura ha disposto
la denuncia e il sequestro della vettura.
Poteva davvero andare peggio al giovane
carabiniere in forza alla caserma
14
(ASAPS) Non ce l’ha fatta la ragazza
diciottenne di Pozzolengo che nel
pomeriggio dell’antivigilia di Natale è
incappata in un grave incidente stradale.
Il luogo è un rettilineo in mezzo
ai campi di Madonna Scoperta di
Linato; la ragazza, in compagnia di
un’amica alla guida di una macchina
che la precedeva, avevano deciso
di fare le ultime compere natalizie
in un vicino centro commerciale. Ad
un tratto, dopo una semicurva, la
ragazza che precedeva la diciottenne
vittima dell’incidente non vede più
i fari dell’amica sullo specchietto
retrovisore. Immediatamente allarmata
fa retromarcia e scopre che l’auto, una
“Y”, sta lentamente scivolando lungo
un pendio che finisce in un laghetto
artificiale.
La ragazza corre nel vicino cascinale
e scattano gli allarmi che coinvolgono
Polizia Stradale, 118, Vigili del Fuoco e
Carabinieri. Arriva subito la pattuglia
della Polizia Stradale di Desenzano
composta da due ragazzi, l’Agente
Scelto Fabrizio Marchetti e l’Assistente
Claudio Schenato che, visto lo scenario,
decidono immediatamente di intervenire
unitamente ai due fratelli proprietari del
fondo e del relativo laghetto.
Ma l’operazione non è di quelle che si
pensa possano competere a due agenti
della Polizia Stradale. Infatti con l’aiuto
di una corda reperita tra gli attrezzi
degli agricoltori i due poliziotti si tuffano
nell’acqua gelida e melmosa e arrivano
alla macchina che, nel frattempo, era già
sprofondata di circa quattro metri.
Incuranti del freddo e, soprattutto,
della propria incolumità i due operatori
della Stradale di Desenzano riescono
a rompere il vetro e ad estrarre la
sfortunata ragazza ormai priva di sensi.
Tornati a riva i poliziotti consegnavano
la ragazza alle cure dei sanitari che,
dopo numerosi interventi, riuscivano
a rianimarla. Mentre i Vigili del
Fuoco recuperavano l’auto e il 118
portava la ragazza a sirene spiegate
nel vicino ospedale di Desenzano,
Fabrizio Marchetti e Claudio Schenato
accettavano l’ospitalità dei fratelli
agricoltori per alcuni minuti, necessari
a riscaldarsi dal freddo pungente che li
attanagliava.
Subito dopo il ritorno alla centrale di
Desenzano, come ogni giorno, come se
nulla fosse successo, solo accompagnati
dalla consapevolezza di avere fatto,
ancora una volta, il proprio dovere.
Hanno ricevuto la visita degli organi di
stampa i due poliziotti, ma non si sono
soffermati più di tanto a raccontare
se stessi, hanno manifestato solo
grande preoccupazione per la sorte
della ragazza ferita che avevano visto
essere particolarmente grave. Purtroppo
neppure il Natale è riuscito a fare il
miracolo e la ragazza nella notte è
spirata. Questo episodio spiacevole
da una parte ribadisce la pericolosità
delle strade che, anche se conosciute o
poco trafficate possono, per distrazione
o scarsa dimestichezza alla guida,
diventare letali. Dall’altra parte il gesto
dei due poliziotti Fabrizio e Claudio apre
il cuore alla grande considerazione del
lavoro degli uomini della Stradale che
se impiegati come dovrebbero essere e
con i mezzi necessari, continuerebbero
nell’opera sin qui svolta con dedizione,
competenza e sprezzo del pericolo, come
raccontano le migliaia di altri interventi
e le centinaia di morti in divisa, caduti in
un servizio in favore della comunità.
Anche la nostra Associazione, pur
soffrendo per la scomparsa della
giovane, si complimenta con l’Agente
Scelto Fabrizio Marchetti e l’Assistente
Claudio Schenato (per altro anche soci
ASAPS) ben sapendo che a Natale
avrebbero voluto un altro regalo, più
importante: il sorriso della ragazza alla
quale per un attimo avevano ridato una
speranza di vita. (ASAPS)
Nel 2011 sulle strade
ancora troppe le
vittime fra i bambini
Secondo l’Osservatorio il Centauro
ASAPS hanno perso la vita 65
bambini da 0 a 13 anni (38 femmine
e 27 maschi) e 625 sono rimasti feriti
in 541 incidenti significativi. Ben 45
bambini erano trasportati (69%), 5
i ciclisti e 14 erano a piedi. Fino a 5
anni la fascia più a rischio con 36
vittime. Nei centri abitati il maggior
numero di incidenti e di decessi dei
piccoli. Il 25% dei bambini sono di
origine straniera
Il tragico e assurdo incidente a Revine
Lago di Treviso nel quale ha perso la
vita un bambino di 10 anni ripropone
l’aspetto crudele di questo versante della
sinistrosità stradale.
Nel 2011 il più sconfortante degli
Osservatori dell’Asaps, quello che
raccoglie i dati delle giovani vittime
della strada nella fascia cha va da 0 a
13 anni ha registrato 541 incidenti gravi
nei quali hanno perso la vita 65 bambini
(16 quelli di origine straniera, cioè il
25%) e 625 sono rimasti feriti. Dei 65
bambini deceduti 38 erano femmine e
27 i maschi. Le vittime sotto i 13 anni
registrate dall’ASAPS nel 2010 erano
state 59, l’incremento è quindi del 10%.
L’Osservatorio il Centauro-Asaps non
ha la pretesa di avere raccolto tutti
gli eventi, ma certamente i più gravi
attraverso le notizie delle agenzie di
stampa e quelle raccolte dai propri 600
referenti sparsi sul territorio nazionale e
comunicate alla sede di Forlì. Ricordiamo
anche che l’Osservatorio raccoglie solo
i dati della fascia d’età che va da 0 a
13 anni. Delle 65 giovanissime vittime
ben 45, pari al 69%, erano trasportate
a bordo dei veicoli e questo aspetto
ripropone drammaticamente il tema del
n. 153
Sommario
fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini.
Non si conosce il dato di quante fra
queste 45 vittime fossero regolarmente
allacciate, anche se si può ritenere
che una percentuale significativa non
fosse trasportata a norma. In particolare
nei casi di espulsione dall’abitacolo del
mezzo dopo lo schianto.
5 bambini sono stati travolti con la loro
bicicletta. 14 erano a piedi per strada. In
un caso il bambino era su un ciclomotore.
Un altro aspetto sul quale l’Asaps
richiama sempre la sua attenzione è la
tipologia stradale dove sono avvenuti
gli incidenti. Sono le strade delle aree
urbane quelle più a rischio. Ben 336 dei
541 incidenti, (62%) sono avvenuti nei
centri abitati. E non si pensi che si tratti
di quelli meno gravi. Infatti nei centri
abitati si sono contati fra i piccini 27
morti (41%) e 364 feriti (67%).
Sulle strade statali e provinciali gli
incidenti sono stati 128 (23,6%) e hanno
causato 20 morti (31%) e 162 feriti
(26%). In 36 episodi non è stata indicata
la tipologia della strada.
Appena 41 gli episodi sulla rete
autostradale che hanno causato però 13
decessi (20%) mentre 49 bambini hanno
dovuto ricorrere alle cure dei sanitari
(7,8%). Fra le più giovani vittime della
strada il maggior numero si conta fra
i piccolissimi. Infatti nella fascia d’età
cha va da 0 a 5 anni l’Osservatorio ha
registrato 36 decessi (55%), 17 i lenzuoli
bianchi (26%) nella fascia che va da
6 a 10 anni, 11 in quella da 11 a 13
anni (17%). Per una vittima non è stato
possibile fissare l’età.
In 12 incidenti il conducente del veicolo
coinvolto è risultato ubriaco o drogato.
Sono stati invece 38 gli incidenti causati
da pirati della strada.
Le regioni che segnano il più elevato
numero di incidenti con bambini sono
la Lombardia con 109, segue l’Emilia
Romagna con 70 e il Veneto con 55.
Invece le regioni che contano il più
elevato numero di decessi per incidenti ai
più piccoli sono la Lombardia e la Sicilia
con 11 vittime (in Sicilia 3 incidenti con 2
bambini morti ognuno) il Veneto con 7, il
Lazio con 6 e infine la Campania con 5
e la Calabria con 4.
L’ASAPS insiste nel ricordare che ogni
volta che un bambino perde la vita
sulla strada, a parte eventi assurdi e
particolari come quello di Treviso, la
responsabilità è sempre di un adulto che
non ha rispettato le regole (velocità,
alcol, uso seggiolini) o di un adulto che
non lo ha vigilato.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
15
Como
Grazie al fiuto dei cani
e alla costanza degli
agenti della Polizia
Stradale scoperti 21
kg di eroina in una
macchina tedesca
Incidenti fine
settimana. Risultati
positivi nel 2011
Gli incidenti calano del 10,3%, le
vittime del 12,2% e i feriti del 9,8%
Sensibile calo anche dei morti nelle
ore notturne, 345 vittime -13,1%
Il record fra gli under 30 con 76 vite
risparmiate e un fantastico - 16,8%
Foto Blaco - Archivio Asaps
(ASAPS) E’ bastata una segnalazione
neppure troppo credibile per far muovere
l’apparato della Polizia Stradale di Como
che, sfruttando
l’esperienza dei propri operatori e il
fiuto dei cani antidroga, hanno portato
a termine un importante sequestro di
sostanza stupefacente.
La data è quella del 12 dicembre
quando, appunto, in base ad una
segnalazione gli uomini della Polstrada
di Como fermavano una macchina
tedesca. Ad una prima ricognizione
sembrava pulita ma, vista l’insistenza
dei cani antidroga, gli operatori hanno
deciso di approfondire le ricerche.
Ma neppure queste davano l’esito
sperato eppure il fiuto, questa volta dei
poliziotti, diceva che la situazione non
era chiara. Quando ormai erano perse
le speranze e gli uomini erano convinti
che la segnalazione fosse fasulla, ecco
che da un rattoppo della carrozzeria
ricoperto dal catrame, scoprono un foro
che porta al vano passaruota: all’interno
la sorpresa di 41 panetti di eroina del
peso di circa 22 chilogrammi. Grazie
quindi al fiuto dei cani, ma anche degli
uomini della polizia stradale di Como,
è stato possibile sequestrare l’ingente
quantitativo di droga che sarebbe stato
confezionato in dosi e consegnato agli
spacciatori proprio nel periodo delle
festività. (ASAPS)
L’Osservatorio il Centauro-Asaps
segnala un andamento decisamente
positivo per la sinistrosità del fine
settimana del 2011 con diminuzioni a
doppia cifra in tutte le voci rispetto al
2010, sono i risultati dei rilievi della
sola Polizia Stradale e dei Carabinieri,
ai quali bisognerà aggiungere poi quelli
delle Polizie Locali (che - lo ricordiamo
- rilevano il 65% degli incidenti in
particolare nelle aree urbane). Gli
incidenti complessivi sono passati da
45.757 nel 2010 a 41.042 nel 2011, 4.715 sinistri pari a un calo del 10,3%,
le vittime sono passate da 1.253 a 1.100
ben 153 lenzuoli bianchi in meno stesi
sulle strade (–12,2%) e i feriti da 36.327
sono scesi a 32.762, con 3.565 ingressi
in meno nei pronti soccorso, con una
diminuzione del 9,8%. I ragazzi con meno
30 anni che hanno perso la vita nel 2011
sono stati 377, contro i 453 del 2010
cioè 76 decessi in meno e il record della
positività con un bel –16,8%. Molto
buoni anche i dati dell’incidentalità
notturna, quella relativa alla fascia
oraria cha va dalle 22 alle 06 del venerdì
sul sabato e del sabato sulla domenica,
dove 345 persone hanno perso la vita
nei 305 incidenti avvenuti nelle ore dei
fari accesi. Rispetto al 2010, si registra
una diminuzione dell’13,1%, ovvero
52 decessi in meno rispetto alle 397
vittime delle notti dei week-end dello
scorso anno. Un risultato veramente
importante. Andamento invece negativo
per gli incidenti mortali su due ruote
dove si contano 398 incidenti mortali,
4 in più e +1% rispetto al 2010. I dati
complessivamente positivi di questo
particolare segmento della sinistrosità
del fine settimana che miete molte
vittime fra gli under 30 conforta e
conferma che le misure adottate con
la legge n.120 del 29 luglio 2010 di
modifica del CdS si sono rivelate
efficaci. Ovviamente a questa situazione
favorevole hanno contribuito sia
l’aumento dei controlli antialcol che nel
2011 hanno avvicinato quota 2 milioni,
sia l’ampliamento dei tratti autostradali
sottoposti a controllo col sistema
Tutor. Abbiamo già fatto osservare,
con una nostra specifica nota, che il
fenomeno degli incidenti notturni del
fine settimana sta oggi assumendo una
rilevanza preoccupante nelle regioni del
sud rispetto ad alcuni anni fa quando
i territori di elezione erano quasi
esclusivamente quelli tipici della riviera
romagnola, veneta, toscana e della zona
dei laghi, nei quali iniziative efficaci
come Brindo con prudenza attivate
dalla Polizia Stradale con la Fondazione
ANIA, hanno contribuito a migliorare
nettamente la tragica casistica. Alcol
e velocità eccessiva rimangono gli
indiziati numero uno della sinistrosità
grave. Forte anche l’incidenza del
“banale” fattore stanchezza ma – lo
ripetiamo – non esistono etilometri e
autovelox in grado di misurarla. Ora non
si abbassi la guardia. E’ iniziata la nuova
gara, l’UE richiede un’altra diminuzione
del 50% degli incidenti e delle vittime
della strada entro il 2020. Nello scorso
decennio abbiamo fallito l’obiettivo
fermandoci a meno 42,4%. Questa volta
non possiamo sbagliare!
Giordano Biserni
Presidente Asaps
Guidava senza
patente da 25
anni: camionista
denunciato a Fidenza
Le nozze d’argento
della guida senza
licenza interrotte dalla
Polizia Municipale
Foto da gazzettadiparma.it
Sommario
di: Franco Medri*
e Maurizio Piraino**
Notizie Lampo
(ASAPS) La storia ha dell’incredibile.
Secondo quello che riferisce il portale
della Gazzetta di Parma, la Polizia
Municipale delle Terre verdiane ha
scoperto a Fidenza un camionista che
guidava senza patente da 25 anni.
Lo ha reso noto il Comando dei vigili,
illustrando gli esiti di un controllo di una
pattuglia del suo Reparto operativo.
Un italiano 59enne, residente fuori
provincia, guidava un mezzo pesante
a Fidenza quando è stato fermato
dagli agenti, che avevano organizzato
un posto di blocco per controlli sul
territorio. L’uomo ha mostrato un
documento falso secondo il quale la
patente gli sarebbe stata rubata. In
realtà gli era stata revocata nel 1986.
Il camionista è stato denunciato per
guida senza patente e possesso ed
uso di documenti falsi. Dai controlli
è emerso che l’uomo aveva sempre
esibito il falso documento sul furto
della patente in ogni controllo in cui era
incappato, in tutta Italia.
Fin qui la cronaca. Ci viene un po’
spontaneo domandarci: ma come
erano stati fatti i controlli in questi 25
anni ? Possibile che le pattuglie fino
a quando la Polizia Municipale delle
Terre verdiane non ha interrotto le nozze
d’argento dello spatentato camionista, si
siano sempre accontentate di una falso
documento relativo al furto? I terminali
di questo furto cosa dicevano?
Saremmo curiosi anche di sapere se in
questo quarto di secolo il camionista è
incappato in qualche incidente stradale.
A 59 anni il giocatore d’azzardo della
strada forse dovrà cambiare tavolo di
gioco. (ASAPS)
16
Perde il controllo
dell’auto investe
un agente e fugge
Denunciato
automobilista
All’alt di una pattuglia
della Stradale scappa
a fari spenti e colpisce
uno degli agenti e poi
si dà alla fuga
Foto Coraggio - archivio Asaps
(ASAPS) RIMINI 09 gennaio 2012 Diciamo che è andata anche bene.
Erano le 2,20 di sabato notte quando
una pattuglia della Polstrada di Riccione,
ferma in piazza Malatesta a Rimini,
si è accorta di un’Audi che procedeva
a fari spenti e gli ha intimato l’alt. La
macchina, prima, ha sbandato e ha
colpito con la fiancata uno degli agenti
che è caduto a terra, poi, ha invaso
l’altra corsia, rischiando di ferire anche
il secondo agente. L’automobilista, una
volta recuperato il controllo dell’auto,
invece di fermarsi è scappato. Grazie ad
alcuni numeri della targa il fuggitivo è
stato fermato alle prime luci dell’alba
e denunciato per fuga e omissione di
soccorso. All’agente rimasto ferito sono
state riscontrate lesioni guaribili in 5
giorni. Questo è il racconto fatto da
portale www.newsrimini.it.
Ora ci piacerebbe sapere quale sarà la
condanna per il conducente distratto che
alle 2 di notte non ha visto le due divise
sulla strada. Peccato che la cronaca non
ci racconti nulla sul valore alcolemico
del tipo alla guida anche a diverse
ore di distanza, o sulla sua positività
al narcotest. O sulla validità della sua
assicurazione. Saremmo curiosi davvero!
(ASAPS)
Torino
Dopo l’incidente si
scatena l’inferno:
picchiano un
automobilista
coinvolto,
danneggiano le
macchine e gettano
benzina su una
poliziotta
(ASAPS) Una coppia di Collegno (TO)
è stata arrestata dai Carabinieri per
concorso in rapina, danneggiamento
e lesioni. Il fatto si è svolto nella
giornata di domenica otto gennaio. Un
automobilista coinvolto nell’incidente con
la coppia in questione, è stato aggredito
con violenza che è sfociata nell’isterico
sfogo su altre due macchine. Con un
pesante cric, infatti, si sono accaniti
sulle carrozzerie e sui vetri. In una delle
auto era seduta una bambina di sei anni,
terrorizzata dallo spavento per le scene
di violenza. Una poliziotta fuori servizio,
ma con nel dna l’istinto di prestare
soccorso alle persone in difficoltà, ha
rivolto le proprie attenzioni alla persona
aggredita e ferita: la risposta dei Bonny
& Clide di provincia è stato quello di
gettarle addosso della benzina con
tutte le possibili gravi conseguenze.
Fortunatamente l’intervento dei
Carabinieri ha portato alla tranquillità
una situazione che poteva sfuggire
ulteriormente di mano e, così, i due
sono stati arrestati. L’automobilista ha
riportato una prognosi di cinque giorni, la
poliziotta ha subito lesioni guaribili in 15
giorni, la bambina fortunatamente né è
uscita spaventatissima ma illesa.
E’ andata bene, ma senza l’intervento
della poliziotta e della pattuglia dei
Carabinieri poteva essere un pomeriggio
davvero tragico. (ASAPS)
Cosa prevede il codice
della strada in caso
di investimento di un
animale? Gli amici a
quattro zampe tutelati
da regole precise nel
loro girovagare sulle
strade
(ASAPS) Il codice della strada è
tassativo: nel caso si investa un
animale, che sia domestico come il cane
o il gatto, protetto o da reddito, vige
l’obbligo di fermarsi, prestare soccorso
e fare in modo che scattino gli allarmi
necessari all’intervento di operatori
specializzati nel settore.
In poche parole dovrebbero non vedersi
più, soprattutto al mattino sulle strade
trafficate, quella “pellicce” dai colori
indefiniti che solo passando vicino
danno la triste dimensione di un animale
che ha lasciato il proprio istinto e il
proprio essere selvaggio sopra una
striscia di asfalto.
Sono previste multe per i trasgressori
che vanno da 389 euro a 1.559 euro in
caso di partecipazione diretta: anche per
chi vede e non si ferma è giustamente
prevista una multa, più ridotta, che va da
78 euro a 311 euro.
Come dicevamo chi investe un cane, un
gatto, un capriolo o un altro animale,
deve intervenire immediatamente
chiamando i soccorsi: polizia stradale,
polizia municipale, carabinieri o servizio
veterinario della Azienda Asl; i mezzi
di questi ultimi sono equiparati a quelli
delle ambulanze o dei vigili del fuoco
e, in emergenza, i veicoli del servizio
veterinario utilizzati per il trasporto di un
animale ferito, possono infrangere anche
le regole del codice della strada.
Infine chi assiste all’investimento di
un animale con fuga del colpevole, può
prendere tranquillamente il numero della
targa, comunicarlo agli agenti affinché
siano applicate le giuste sanzioni.
A questo punto qualcuno potrebbe
obiettare la severità di queste regole
applicate agli animali, quando purtroppo
assistiamo ad episodi eclatanti di
pirateria con il coinvolgimento degli
uomini.
Ma forse è proprio con l’applicazione
delle regole partendo dalla base che
si possono ottenere risultati e, quindi,
salendo la scala Darwiniana forse sarà
possibile ottenere maggiore successo.
E poi chi non ha avuto un incontro con gli
occhi festosi di un cane o accarezzato il
pelo vibrante di fusa di un gatto?
Anche i nostri piccoli amici hanno
una dignità come gli uomini, pure
loro animali, che non va calpestata
e, soprattutto, investita affinché non
succeda come nella fattoria degli
animali di George Orwell dove: tutti gli
animali sono uguali, ma alcuni sono più
uguali degli altri. (ASAPS)
n. 153
Giurisprudenza
Violazioni al C.d.S. - Ricorso al Giudice di Pace
Cambiano i tempi e le procedure per ricorrere
al G.d.P. contro le violazioni al C.d.S.
E’ trascorso appena un anno dall’ultima grande modi f i c a apportata
al Codice della Strada dalla legge 120/210, che ci ritroviamo di nuovo alle prese con una ulteriore modifica che interessa le disposizioni
che regolano il ricorso davanti al Giudice di Pace. E così, dal 6 ottobre
u.s, per effetto delle nuove disposizioni complementari al Codice di
procedura civile, introdotte dal Decreto Legislativo 1° settembre 2011,
n. 150, pubblicato in G.U. n. 220 del 21 settembre u.s., con l’articolo
7, sono state di fatto introdotte alcune importanti modifiche che interessano l’articolo 204-bis del Codice della strada, già rivisitato con la
legge 120 del 2010. In sostanza, la nuova disposizione di legge, che
con l’articolo 34, comma 6, lett. a) e b) ha modificato il precedente
assetto degli artt. 204-bis e 205 del C.d.S., prevede, per quanto riguarda
la parte procedurale, modifiche sostanziali in tema di tempi dei presentazione dell’opposizione davanti al G.d.P. e di pagamento della sanzione nel caso di mancato accoglimento del ricorso. Va detto, infatti,
che l’articolo 7 del D. L.vo 150/2011, in via preliminare, sancisce che
le controversie in materia di opposizione al verbale di accertamento
di violazioni del codice della strada sono regolate dal rito del lavoro,
là dove non diversamente stabilito dalle successive disposizioni dello
stesso articolo 7. Si passa poi a ribadire che la competenza è del G.d.P.
del luogo in cui è stata accertata la violazione. Quanto al tempo utile
per presentarlo, il ricorso va presentato, a pena di inammissibilità, entro
30 giorni dalla data di contestazione della violazione o di notifica del
verbale (fino al 5 ottobre p.v. sono previsti ancora 60 giorni). I giorni
diventano 60 per i residenti all’estero. Ovviamente non dovrà essere
stato presentato ricorso al prefetto, altrimenti quello presentato al G.d.P.
diventa inammissibile. Per quanto riguarda la legittimazione passiva, il
comma 5 dell’articolo in esame, ribadisce che spetta al prefetto quando
le violazioni sono state accertate da funzionari, ufficiali e agenti dello
Stato nonché da funzionari e agenti delle Ferrovie dello Stato, delle ferrovie e tranvie in concessione e dall’ANAS; spetta invece alle regioni,
province e comuni, quando le violazioni sono state accertate da loro
funzionari, ufficiali o agenti. Nonostante sia stato poi ribadito che nel
giudizio di primo grado le parti possono stare in giudizio personalmente
(questo significa che il ricorrente non è obbligato a farsi assistere da un
difensore mentre l’amministrazione opposta può delegare un proprio
funzionario), occorre tenere presente che l’opponente, se nella prima
udienza non si presenta senza addurre un giustificato motivo, il giudice
convaliderà il provvedimento contro il quale è stato proposto ricorso e
deciderà in ordine alle spese. Infine, con i commi 10, 11 e 12, si stabilisce poi che là dove il giudice accolga l’opposizione, egli può annullare
in tutto o in parte il provvedimento oggetto dell’opposizione e accoglie
l’opposizione quando non vi sono prove sufficienti della responsabilità
dell’opponente; se il giudice rigetta invece il ricorso, egli applicherà
una sanzione in misura compresa tra il minimo e il massimo stabilito
della legge e il pagamento deve avvenire entro 30 giorni, successivi
alla notificazione della sentenza, a favore dell’amministrazione cui appartiene l’organo accertatore; infine, con il rigetto dell’opposizione, il
17
Sommario
di: Franco Corvino
giudice non può escludere l’applicazione delle sanzioni accessorie o
la decurtazione dei punti. Insomma,
ancora un piccolo grattacapo tanto
per chi è chiamato ad accertare le
violazioni al Codice della Strada
quanto per chi deve eventualmente
difendersi. Restano però ferme le
procedure per ricorrere al prefetto.
La Corte di Cassazione si pronuncia e al giudice di
pace sono assegnate tutte le opposizioni riguardanti
il procedimento sanzionatorio conseguente alle
violazioni del codice della strada
(ASAPS) E’ finalmente stata fatta chiarezza su uno dei temi più scottanti in campo di ricorsi amministrativi conseguenti a infrazioni del
Codice della Strada: la suprema Corte di cassazione si è infatti pronunciata stabilendo che ogni opposizione riguardante il procedimento
sanzionatorio per violazioni del Codice stradale è di competenza del
giudice di pace, anche nel caso in cui, nella somma delle varie contestazioni impugnate, si superasse il valore per competenza del giudice
di prossimità. La notizia si evince dalla stessa sezione VI, n° 21194
del 13 ottobre 2011. Il caso era nato in seguito alla dichiarazione di
“incompetenza” pronunciata dal giudice di pace di Roma davanti a
contestazioni impugnate dal richiedente il cui tetto generico del valore
superava i 2.582,28 euro. Tale decisione aveva spinto numerosi legali
ad impugnare la causa contraddicendo il giudice stesso. Due erano le
considerazioni intorno alle quali ruotava la controversia: l’emissione
della sanzione amministrativa scaturita a seguito della violazione del
codice stradale e la successiva gestione della cartella esattoriale; e nel
caso di molteplici contestazioni contemporaneamente impugnate, la
competenza non andava rapportata alla somma delle contestazioni,
bensì al valore delle singole vertenze unite in un unico processo. Tutto
questo ha indotto a dover ridurre i tempi da 60 a 30 giorni per alleviare
il carico burocratico, senza nulla togliere a quelli che sono i diritti del
cittadino!! (ASAPS)
Cassazione
Licenziamento illegittimo per lavoratore alla guida
in stato di ebbrezza durante la “reperibilità”
(ASAPS) Con la sentenza n. 23063/2011, emessa lo scorso 7 novembre, i giudici di Piazza Cavour hanno dichiarato sproporzionato e illegittimo il licenziamento di un lavoratore fermato alla guida del proprio
veicolo in stato di ebbrezza durante il turno settimanale di reperibilità. E’ questo il caso che ha visto coinvolti una ditta di manutenzione
Sommario
Giurisprudenza
di ascensori e il suo dipendente. Il licenziamento è scattato quando il
datore di lavoro è venuto a conoscenza che, in seguito al ritiro della
patente nella notte precedente, il proprio dipendente non poteva raggiungere il luogo di lavoro, ma soprattutto considerando che quella
notte l’uomo era in turno di reperibilità. Puntuale e precisa davanti agli
organi di giustizia la dichiarazione del dipendente che ha tracciato il
disegno di una tranquilla serata trascorsa in compagnia della moglie
in un ristorante di Torino; qualche bicchiere di troppo, e gli accertamenti etilometrici effettuati dai Carabinieri che hanno intimato lo stop,
hanno evidenziato un tasso alcolemico superiore ai parametri consentiti. Immediato dunque il ritiro della patente. Seppur grave, la Corte di
Cassazione ha comunque giudicato il comportamento dell’uomo non
meritevole di licenziamento, in quanto «l’essere inserito nel turno di
reperibilità non può essere equiparato all’essere in servizio effettivo e
nell’espletamento delle mansioni lavorative». Inoltre «nella notte in
questione non vi sono state chiamate che interessano il turno di reperibilità», e «lo stato di ebbrezza non può avere immediatamente riflessi
sul vincolo fiduciario» senza considerare le circostanze dell’avvenimento, ovvero una tranquilla serata tra coniugi. Per questo la sanzione
espulsiva era da considerarsi eccessiva e non proporzionale alla gravità
del fatto, anche in considerazione del fatto che sull’uomo non sono stati riscontrati precedenti disciplinari. L’ammonizione o la sospensione
dal lavoro? Forse sarebbe stato sufficiente! Per questo viene Respinto
il ricorso del datore di lavoro e convalidato il giudizio del Tribunale di
Torino del giugno 2009. (ASAPS)
Zona a traffico limitato: nuova severa sentenza
della Corte di cassazione E’ reato di falso e illecito
esibire sull’auto la fotocopia del permesso per
accedere alla Ztl
(ASAPS) Ancora una volta la Corte di cassazione emana, in modo
deciso e severo, la sua sentenza secondo la quale è illecito, nonché imputabile di reato di “falso” in materia di atti amministrativi, esibire in
vece del documento originale la sua fotocopia. E’ quanto si evince dall’ordinanza n° 38349 del 24 ottobre 2011, V sezione penale. L’esigenza di arrestare il malcostume dei permessi falsi, i non pochi riprovevoli
episodi di falsi documenti destinati a invalidi e utilizzati invece da
persone in perfetto stato di salute, ma anche le numerose segnalazioni
dell’opinione pubblica, hanno spinto i giudici ad allargare il raggio di
accusa. Non ci si limita, quindi, più alla sola omissione di un timbro
a secco o di un falso attestato (per cui il reato è già stabilito a livello
giuridico dagli artt. 477 e 482 del codice penale), ma si punta il dito
anche contro <<“l’alterazione del documento rilasciato”>>, per cui la
copia sarebbe realizzata con l’astuto obiettivo di far apparire autentico
un documento. I giudici sono dovuti intervenire definendo non particolarmente vantaggioso l’uso di copia piuttosto che del documento
originale. E’ questo il caso analizzato di un automobilista autorizzato
ad entrare in Zona a traffico limitato che esibiva una fotocopia identica
18
al proprio permesso originale perché, a suo dire, non voleva perderla
o rovinarla... Potrà apparire particolarmente inflessibile e severo un
giudice che condanna un utente della strada solo perché lascia a casa il
permesso originale per non sciuparlo”, ma quando ci si trova a trattare
problematiche come il traffico o l’inquinamento dell’ambiente bisogna per forza comprendere la decisione di quei magistrati che hanno
dato forza alla legge e condannato le condotte illecite in tale ambito.
(ASAPS)
Massimario di Legittimità e di merito
Norme di comportamento in genere - Spazi ed aree
private - Norme del codice della strada - Obbligo di
osservanza - Configurabilità - Limiti.
Le norme del codice della strada che si applicano, ai sensi dell’art.
1, sulle strade pubbliche o aperte al pubblico transito, devono essere
osservate come norme di comune prudenza anche sulle strade private
in qualsiasi modo adibite al traffico veicolare. (Cass. Civ., Sez. II, 3
marzo 2011, n. 5126) [RIV-110708P580] - Art. 1 cs
Guida in stato di ebbrezza - Accertamento Conducente fermo con il motore avviato ed i fari
accesi, con le cinture di sicurezza allacciate.
Sussistenza della fattispecie di cui all’art. 186, comma 2, lett. e), c.s.
- Sequestro preventivo del veicolo - Legittimità. Il porsi al volante di
un’auto, in evidente stato di ebbrezza alcolica, nell’atto di muovere
il veicolo, già con il motore avviato ed i fari accesi, con le cinture di
sicurezza allacciate, integra la fattispecie di cui all’art. 186, comma 2,
lett. c) e rende, pertanto, legittimo il sequestro preventivo del veicolo.
(Cass. Pen., Sez. IV, 4 maggio 2011, n. 17238) [RIV-110708P571] Art. 186
Guida in stato di ebbrezza – Confisca del veicolo
- L. 29 luglio 2010, n. 120 - Trasformazione della
confisca da sanzione penale accessoria a sanzione
amministrativa accessoria - Conseguenze in tema
di sequestro disposto precedentemente all’entrata
in vigore della legge suddetta.
A seguito delle modifiche introdotte dalla legge n. 120 del 2010, che
hanno comportato, tra l’altro la trasformazione in sanzione amministrativa della confisca del veicolo prevista dagli artt. 186 e 187 C.d.S.
per il caso, rispettivamente, di guida in stato di ebbrezza e di guida in
stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, deve
ritenersi che anche il sequestro finalizzato a detta confisca possa ora
essere disposto solo dall’autorità amministrativa e non anche da quella
giudiziaria, fermo restando che restano validi i sequestri disposti dall’autorità giudiziaria, ai sensi dell’art. 321, comma 2, c.p.p., antece-
n. 153
Sommario
Giurisprudenza
Depenalizzazione - Accertamento delle violazioni
amministrative - Contestazione - Verbale Violazione del codice della strada - Efficacia
probatoria privilegiata - Limiti Circostanze che
esulano dall’accertamento - Prova - Ammissibilità
Assicurazione obbligatoria - Risarcimento danni - - Fondamento.
Sinistro verificatosi in area utilizzata per la distri- In tema di opposizione a provvedimento irrogativo della sanzione
buzione dei carburanti - Area aperta al pubblico amministrativa e di opposizione diretta, in sede giurisdizionale, avverso il verbale di accertamento per violazioni al codice della strada,
- Conseguenze - Applicabilità della disciplina nor- e con riferimento all’ammissibilità della contestazione e della prova
mativa sull’assicurazione obbligatoria.
nei relativi giudizi, non deve aversi riguardo alle circostanze di fatto
dentemente all’entrata in vigore della citata legge n. 120/2010, a condizione che risultino comunque sussistenti le condizioni che, in base
alla nuova normativa, legittimerebbero oggi la confisca amministrativa. (Cass. Pen., Sez. IV, 5 maggio 2011, n. 17495) [RIV-110708P569]
- Artt. 186, 187
L’area utilizzata per la distribuzione di carburanti - ancorché sia di
proprietà privata - è da ritenere aperta all’uso da parte del pubblico e
ordinariamente adibita al traffico veicolare, considerato che chiunque
ha la possibilità di accedervi. Pertanto, la circolazione automobilistica
all’interno della suddetta area è soggetta alle norme sull’assicurazione
obbligatoria, di cui alla L. n. 990 del 1969, la cui applicabilità presuppone, per l’appunto, l’apertura dell’area al traffico veicolare ad opera
di un numero indeterminato di persone. (Cass. Civ., Sez. III, 3 marzo
2011, n. 5111) [RIV-110708P593] - Art. 193
Patente – Estera - Scaduta di validità – Guida
- Sanzioni - Conseguenze diverse a seconda del
momento di acquisizione della residenza in Italia.
E’ punita ora con le sanzioni previste per la guida senza patente, ora
con quelle previste per chi guida con patente italiana scaduta di validità, la condotta dello straniero di guida di veicolo con patente estera,
scaduta di validità, a seconda che lo straniero abbia acquisito la residenza in Italia da oltre o da meno di un anno. (Cass. Pen., Sez. IV, 22
febbraio 2011, n. 6821) [RIV-110708P592] - Artt. 116, 126, 136
Guida in stato di ebbrezza - Confisca del veicolo
- Reati commessi anteriormente alla L. n. 125/2008
- Applicabilità - Esclusione.
La confisca obbligatoria del veicolo, prevista per il reato di guida in
stato di ebbrezza, non si applica relativamente ai fatti commessi prima
dell’entrata in vigore dell’art. 4 del D.L. n. 92 del 2008, convertito in
l. n. 125 del 2008, che l’ha introdotta. (In motivazione la Corte ha precisato che la confisca, già avente natura di sanzione penale accessoria,
con conseguente applicabilità dell’art. 2 cod. pen., è stata degradata
a sanzione amministrativa dalla legge n. 120 del 2010, anch’essa irretroattiva ex art. 1 legge n. 689 del 1981). (Cass. Pen., Sez. IV, 22
febbraio 2011, n. 6807) [RIV-110708P593] - Art. 186
19
della violazione attestate nel verbale come percepite direttamente ed
immediatamente dal pubblico ufficiale ed alla possibilità o probabilità
di un errore nella loro percezione (che devono essere necessariamente
confutate, ove contestate, con l’apposito rimedio della querela di falso), ma esclusivamente a circostanze che esulano dall’accertamento,
quali l’identificazione dell’autore della violazione e la sua capacità o
la sussistenza dell’elemento soggettivo o di cause di esclusione della
responsabilità, ovvero rispetto alle quali l’atto è insuscettibile di fede
privilegiata per una sua irrisolvibile oggettiva contraddittorietà (come
ad es., quando risulti una assenza di corrispondenza obiettiva tra numero di targa e tipo di veicolo al quale essa è attribuita.). (Cass. Civ.,
Sez. II, 2 febbraio 2011, n. 2434) [RIV-110708P596] - Art. 204-bis
Autotrasporto - Obbligo di cronotachigrafo Violazioni delle disposizioni sui cronotachigrafi
- Competenza ad eseguire i controlli – Ripartizione
- Criterio.
In tema di violazioni delle disposizioni sui cronotachigrafi di cui ai
regolamenti comunitari n. 3820 e 3821 del 1985, a seguito dell’entrata
in vigore del nuovo codice della strada, la competenza ad eseguire i
controlli è stata ripartita, ai sensi dell’art. 2 del d.m. 12 luglio 1995,
tra il Ministero dell’interno e il Ministero del Lavoro, provvedendo, ai
“controlli su strada”, la Polizia stradale e, ai “controlli nei locali delle
imprese”, l’ispettorato del lavoro. (Cass. Civ., Sez. Lav., 17 gennaio
2011, n. 900) [RIV-110708P602] - Artt. 199, 200, 204
Abuso d’ufficio - Elemento oggettivo - Concorso col
reato di falso - Esclusione.
Qualora la condotta addebitata al pubblico ufficiale si esaurisca in un
falso ideologico in atto pubblico, l’agente deve rispondere solo di tale
reato e non anche in quello di abuso d’ufficio che, atteso il suo carattere sussidiario e residuale, deve considerarsi assorbito nel primo.
(Tribunale Penale di Matera, 12 marzo 2011) [RIV-110708P607] Artt. 323, 479 c.p.
Sommario
I Vostri Quesiti
E’ possibile trasportare un cane
libero sull’auto?
Spesso gli utenti ci chiedono se è
possibile trasportare un cane libero in
auto. Tra i colleghi ci sono pareri discordanti a seconda dell’interpretazione dell’art. 169 C.d.S.. Perché un cane,
per il semplice fatto di essere libero
magari nei sedili posteriori, può essere
causa di impedimento alla guida? Vorrei avere da Voi una risposta certa e magari sapere se c’è qualche
regolamento che distingua varie taglie di cani.
Grazie.
(email-Rovigo)
L’articolo 169 è chiaro ma la valutazione sulla pericolosità di turbamento alla guida deve essere fatta dagli accertatori con riferimento
al caso specifico. In pratica:
- se l’animale è uno e non crea pericolo per la guida, può essere libero;
- se, pur uno solo, può creare pericolo deve essere collocato dietro la
rete divisoria (o in gabbia se la taglia lo consente);
- se è più di uno, poco importa se creano pericolo, debbono essere
collocati dietro la rete divisoria (o in gabbia se la taglia lo consente).
(ASAPS)
I neopatentati virtuosi, sommano i bonus
del punteggio stabiliti sia per i neopatentati
sia per coloro che non commettono
violazioni nel biennio?
Attribuzione - credito di punti previsti
dall’articolo 126-bis C.d.S. Con la presente chiedo gentilmente una vostra
interpretazione in merito al seguente
quesito: l’articolo 126/bis C.d.S. prevede che ai titolari di patente di guida
con almeno 20 punti, in mancanza di
decurtazioni nel periodo di 2 anni, saranno attribuiti 2 punti. Lo stesso articolo stabilisce anche un’attribuzione di 1 punto all’anno per un massimo di tre punti ai neopatentati
in mancanza di decurtazioni. Interpretando la normativa a favore del
neopatentato questo potrebbe accumulare n. 7 punti nei primi 4 anni
in mancanza di decurtazioni.Questa interpretazione viene condivisa
anche da voi? Un ringraziamento e cordiali saluti.
email-Brunico (Bz)
Il comma 5 dell’art. 126-bis C.d.S. prescrive che: «Salvo il caso di
perdita totale del punteggio di cui al comma 6, la mancanza, per il
20
di: Ernesto Forino
periodo di due anni, di violazioni di una norma di comportamento da
cui derivi la decurtazione del punteggio, determina l’attribuzione del
completo punteggio iniziale, entro il limite dei venti punti.
Per i titolari di patente con almeno venti punti, la mancanza, per il
periodo di due anni, della violazione di una norma di comportamento
da cui derivi la decurtazione del punteggio, determina l’attribuzione
di un credito di due punti, fino a un massimo di dieci punti. Per le
patenti rilasciate successivamente al 1° ottobre 2003 a soggetti che
non siano già titolari di altra patente di categoria B o superiore, i punti
riportati nella presente tabella, per ogni singola violazione, sono raddoppiati qualora le violazioni siano commesse entro i primi tre anni
dal rilascio. Per gli stessi tre anni, la mancanza di violazioni di una
norma di comportamento da cui derivi la decurtazione del punteggio
determina l’attribuzione, fermo restando quanto previsto dal comma
5, di un punto all’anno fino ad un massimo di tre punti». Alla luce di
quanto esposto ed entrando nei contenuti del quesito, si ritiene che
effettivamente, dalla lettura del testo normativo, vi sia una somma
dei punti che vengono attribuiti per quanto riguarda la norma generale richiamata nel comma 5 dell’art. 126-bis C.d.S., nonché da quella
che riconosce un punto aggiuntivo al neo patentato. In sostanza, il
neopatentato, dopo i primi 3 anni dal conseguimento della patente
senza incorrere in violazioni che determinano la decurtazione del punteggio, acquisirà un bonus complessivo di 5 punti. (ASAPS)
Le limitazioni previste dall’art. 117 del
C.d.S. sono valide anche per coloro che si
esercitano alla guida di veicoli?
Con l’entrata in vigore dell’articolo 117
(limitazione alla guida di veicoli potenti) è regolare che un ragazzo munito di
foglio rosa si eserciti alla guida su di
questi veicoli della categoria B , con il
relativo accompagnatore idoneo, oppure si dovrà applicare l’art. 117 c.2
bis e comma 5 e relativa contestazione
di incauto affidamento? Grazie per il vostro lavoro.
email-Montefiascone (Vt)
Il comma 2-bis, dell’art. 117 C.d.S. prescrive che: «Ai titolari di patente di guida di categoria B, per il primo anno dal rilascio non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla
tara, superiore a 55 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, ai fini
di cui al precedente periodo si applica un ulteriore limite di potenza
massima pari a 70 kW. Le limitazioni di cui al presente comma non si
applicano ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate
ai sensi dell’art. 188, purché la persona invalida sia presente sul veicolo. Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 120 del presente codice,
alle persone destinatarie del divieto di cui all’articolo 75, comma 1,
lettera a), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repub-
n. 153
Sommario
blica 9 ottobre 1990, n. 309, il divieto di cui al presente comma ha
effetto per i primi tre anni dal rilascio della patente di guida.»
Alla luce di quanto esposto ed entrando nei contenuti del quesito, si
rappresenta che tale prescrizione vige per i titolari di patente di guida
di categoria B relativamente al primo anno dal conseguimento della
stessa. Si ritiene non estensibile la predetta prescrizione anche ai
titolari di foglio rosa. (ASAPS)
E’ obbligatorio far sottoporre i conducenti
coinvolti in un incidente stradale ad
accertamenti alcolimetrici o per la verifica
dello stato psicofisico relativo all’uso di
sostanze stupefacenti?
Gentile redazione vorrei porre due quesiti relativi allo stesso argomento:
1) Nel caso di sinistro stradale, anche
senza feriti, è obbligatorio o facoltativo sottoporre i conducenti dei veicoli
coinvolti, sia ad accertamenti alcoli
metrici e sia a quelli per stabilire se
gli stessi guidavano sotto l’effetto di
sostanze stupefacenti?
2) Sempre nel caso di sinistro stradale, ed in particolare se la pattuglia che interviene non dispone di un etilometro e quest’ultimo non
sia reperibile, il conducente di un veicolo coinvolto nell’incidente, non
ferito, nonostante sia stato invitato, non si vuole sottoporre ad accertamento, anche invasivi, presso una struttura sanitaria (per stabilire
se guidava sotto l’effetto di alcol e/o droga), quale sanzione si può
applicare o per meglio dire, si può applicare la sanzione relativa al
rifiuto? Vi ringrazio anticipatamente del vostro prezioso consiglio che
certamente risolverà ogni dubbio.
email-Termoli (Cb)
In riferimento a quanto esposto nei quesiti si rappresenta quanto segue:
1) in caso di incidente stradale non vi è un obbligo specifico, per l’operatore di polizia stradale, di sottoporre i conducenti dei veicoli a
prova etilometrica;
2) in tale ipotesi non si ritiene configurabile il rifiuto all’accertamento
(rimane fatta salva l’ipotesi di accompagnare il conducente presso
il più vicino ufficio o comando dove c’è la possibilità di effettuare la
prova etilometrica). (ASAPS)
21
Deve essere indicato sul segnale di divieto
di sosta il giorno e l’ora di apposizione?
Gentile Redazione, è legittimo lasciare copia sul parabrezza di un verbaledi contestazione per un divieto di
sosta stante la mancata presenza del
trasgressore - la copia non ha alcun
riferimento circa il pagamento immediato della sola sanzione ma riporta la
somma di 38 euro più 12 per spese di
accertamento inoltre sulle piantane per un divieto di sosta è obbligatorio il giorno e l’ora dell’apposizione delle stesse. Come fa un utente
a sapere quando è stata effettuata l’apposizione delle stesse? Grazie.
email-San Marzano di San Giuseppe (Ta)
Per quanto concerne l’epoca di posizionamento della segnaletica è
onere dell’utente della strada la dimostrazione dell’eventuale vizio
per ritardo. Per quanto concerne il preavviso lasciato sul veicolo,
questo non ha alcun valore legale ma, se trovato e pagato dal trasgressore, abbrevia la procedura burocratica. Se non pagato, non vi
è alcuna conseguenza legale/giuridica: molto semplicemente l’atto
sarà notificato al proprietario del veicolo ed i termini per pagare o
proporre ricorso avranno decorrenza non dal momento dell’infrazione
bensì da quella della notifica. Quanto alle spese di procedimento, previste e giustificate dalla legge 689/81, queste sono regolamentate da
provvedimenti delle singole amministrazioni, per cui non è possibile
per questa redazione entrare nel merito. (ASAPS)
Un conducente di età inferiore a 21 anni,
che guida in stato di ebbrezza, soggiace
alla decurtazione doppia?
Considerando che l’art. 186-bis è
specifico anche per i neo patentati, è
corretto applicare la decurtazione di
punti 10 (previsti 5) per chi guida sotto
l’influenza dell’alcool per conducenti
di età inferiore a ventuno anni e per i
neopatentati?
email-Terracina (Lt)
In riferimento a quanto esposto nel quesito, si rappresenta che la
contestazione dell’art. 186-bis del Codice della Strada a carico di un
neopatentato comporta la decurtazione di punti 10 dalla patente di
guida. (ASAPS)
Sommario
Posta
Il ricordo di Nicolò
Saverino sia un
momento di
riflessione sui ruoli
delle forze di polizia
Solidarietà al Collega
della Polizia Locale
barbaramente ucciso
e alla categoria
Nota di Giovanni Fontana*
Carissimo Presidente,
Ti scrivo come tale, perché non
Ti scrive soltanto l’amico ma, soprattutto, il Collega.
Tu hai vissuto il servizio in anni
dove il terrorismo era il nemico
da combattere: oggi, spesso, il
nemico da combattere è l’indifferenza; quel senso di solitudine e
di bieco individualismo che porta
la gente – quella comune, non
quella che fa della propria assurda idea un motivo per combattere – ad assumere comportamenti
sociali, che neppure un animale
porrebbe in essere, in preda al
22
suo istinto bestiale.
Tra poco si avvicina la festa
del nostro Santo Patrono, San
Sebastiano (20 gennaio p.v.) e
nell’avvicinarsi ci stiamo predisponendo a celebrare una festa
che, purtroppo, sarà macchiata
dal sangue – lontano, ma vicino
– di Niccolò Savarino (di anni 42,
un’età così vicina a quella media
degli appartenenti alle forze di
polizia, sempre più “vecchie” e
sempre più sole). Lo stiamo facendo rievocando vecchi ricordi
e, tra questi, rivisitando alcune
foto degli anni sessanta, dove
figurano due motociclisti impegnati nel servizio h24: non sono
due vigili urbani, ma sono un motociclista della polizia municipale
ed un motociclista della polizia di
Stato.
Se non fosse che esiste ancora
una memoria storica, questi due
uomini sembrerebbero appartenere ad un’unica forza di polizia.
Allora, come ora, controllavano il
territorio con analoghe responsabilità ed analoghi rischi.
Allora, come ora, quello che differenziava i due uomini non erano
tanto le uniformi, i mezzi o i servizi garantiti sul territorio; quanto, piuttosto, il fatto che uno era
una guardia del Comune e l’altro
una guardia di P.S. Dunque, rischi
molto simili, ma contratti di lavoro ed aspettative, molto diverse.
Questa mattina qualcuno ha detto: “Chi ce lo fa fare... da domani
si dovrebbe venire vestiti in borghese, con una fascia al braccio,
a fare gli ausiliari”.
Sì, perché il criminale che ieri ha
ucciso Nicola, non si è posto il
problema di quanto potesse essere diverso uccidere un poliziotto dello Stato, piuttosto che un
poliziotto del Comune: ha deciso
di uccidere un uomo in divisa.
Il nostro Governo – ma non solo
quello attuale, anche i preceden-
ti, vergati da colori diversi, dal
rosso al nero, tutti così simili nel
prometterci gradi prospettive –
ci ha percepiti, diversi, tanto da
toglierci anche la c.d. “causa di
servizio”, riconosciuta alle forze
di polizia (inevitabilmente, per
quanto sia già difficile da accettare questa differenziazione con
l’Arma dei Carabinieri, piuttosto
che la polizia di Stato o penitenziaria e la Guardia di Finanza;
beh, ancora più diverso è capire
quale differenza sostanziale possa esistere tra noi ed un Collega
del Corpo Forestale dello Stato!
Ovviamente non gioco al ribasso,
perché tutti indossiamo un’uniforme: tutti, appunto, compreso
noi della Polizia Municipale). Gli
altri Governi non ci hanno riconosciuto l’indennità di P.S., se non
in una misura diversa da quella
delle altre forze di polizia; ci
hanno privatizzato, così che una
guardia del comune (perché non
solo nel vigente c.p.p. ma anche
in tanti comunelli d’Italia, questo
è l’unico agente che presidia il
territorio) che lotta per fare il
proprio dovere, può rischiare di
essere spostato a fare dell’altro
o un Comandante può essere defenestrato, perché troppo attendo alle regole scritte nei codici,
piuttosto che nelle consuetudini
locali; non ci hanno riconosciuto
la possibilità di accedere al CED
del Mininterno, così da poter capire con chi abbiamo a che fare,
durante un controllo...
Come Ti dicevo, si avvicina la
nostra festa. Una festa relativamente alla quale un amministrativo del comune ci ha detto:
“Voi avete anche la festa del
patrono, noi no”... beh, questa
mattina, assieme all’invito, vorrei allegargli anche le pagine che
raccontano l’epilogo del Collega
siciliano che è venuto a morire in
Lombardia, facendo l’ausiliario
del comune. Perché quella dignità professionale che passa anche
per l’assegnazione di mezzi adeguati ai rischi che si corrono, non
gli è stata riconosciuta, tanto da
essere stato travolto con la sua
“bicicletta d’ordinanza”.
Carissimo Presidente, credo di
interpretare lo stato d’animo di
tanti Colleghi della P.M. – ma
sono sicuro, anche di molti altri
delle c.d. forze di polizia – d’Italia
e quindi Ti dico che anche io da
domani vorrei indossare un abito civile ed una fascia colorata,
in ragione del colore delle amministrazioni che condizionano
le nostre scelte di controllo del
territorio. Magari per evitare che
la gente ci dica: “Invece di fare
multe per una cintura di sicurezza, andate ad arrestare i ladri”.
Oggi potrei dirgli che facciamo
anche quello, ma forse non sarei
creduto perché nell’immaginario
collettivo non c’è la polizia municipale, ma solo i vigili urbani,
se non le guardie dei comuni ed
il loro compito è solo quello di
spillare quattrini agli automobilisti. Ma oggi e domani, tutti
noi continueremo a fare il nostro
mestiere, perché è il senso dello
Stato e non l’idea del Comune,
che ci porta ad andare avanti. E
lo faremo anche nel ricordo di
un’altra vittima del dovere; morto
per causa di servizio, anche se
incapace di poter dimostrare dinanzi ad un Giudice, perché così
è stabilito dalle leggi di questo
Paese. Estendo questo mio sfogo
al Presidente dell’ANVU Luciano
Mattarelli, in ragione di una sua
particolare sensibilità verso la
categoria ma, in questo caso, nel
mio ruolo di referente locale di
Codesta Associazione che, nonostante sia nata per la specialità
polizia stradale della polizia di
Stato, è tra le più attente alle
problematiche di tutte le donne e
n. 153
gli uomini che con giubbe diverse,
si preoccupano di tutelare la sicurezza della circolazione stradale.
*Referente ASAPS e Funzionario
di Polizia Locale nel Comune
di forte dei Marmi
Mestre
Quando i numeri Uno
vanno in panchina
Fabrizio Zonato, un
punto di riferimento
per la Stradale, lascia
il servizio
Sommario
militense” nel 2001, insignito
della onorificenza di Cavaliere
della Repubblica nel 2003 e di
Ufficiale al merito della Repubblica nel 2008, fra gli encomi per
meriti di servizio quelli del 1994
e 1998 per delicate e complesse
operazioni di Polizia Giudiziaria
(particolarmente riconosciuta è
la sua competenza nell’attività
di contrasto e repressione del
furto e riciclaggio di veicoli). Dal
2008 è fra gli “esperti” del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti nell’ambito dell’attività
formativa rivolta al personale
addetto ai controlli del trasporto
internazionale di merci.
marcia probabilmente sarei arrivato tardi al lavoro... e non voglio pensare alle conseguenze!!!
Grazie ancora e BUON LAVORO!
Andrea Demofonti, Roma
Nola (Na)
Nozze alla Stradale
di Nola. Il referente
ASAPS Antonio
Montanaro è
convolato a nozze con
la Signora Loredana
Sperandeo
Stradale di Nola, il quale ha voluto suggellare quel particolare
momento indossando l’uniforme
della Polizia di Stato.
Gli auguri da parte di tutta la
redazione Asaps ai coniugi Montanaro!
Anche per il
Sovrintendente Capo
Michele Quinto, della
Sottosezione Polizia
Stradale di Cosenza
Nord, è giunta
l’ora della meritata
pensione
Il ringraziamento
alla Polstrada per
un provvidenziale
soccorso
Lo scorso 22 dicembre ha compiuto sessant’anni, e nove giorni dopo ha appeso al chiodo,
come si suol dire, la divisa della
Polstrada che ha indossato fin
dal lontano 1977, prestando servizio sempre a Venezia. Fabrizio
Zenato (GINO per i colleghi ed
amici), costante punto di riferimento per tutti gli operatori della
Stradale non solo del Veneto ma
anche nel resto d’Italia, si è congedato con il grado di Ispettore
Capo. Stimato quale persona
competente e disponibile, ha
vissuto in prima linea gli “anni
di piombo” - non dimenticherà
mai il giorno in cui, di pattuglia,
ha ritrovato il corpo dell’ing. Giuseppe Taliercio, il direttore del
Petrolchimico ammazzato dalle
Brigate Rosse - ed è stato uno
dei primi sindacalisti della Polizia fra le fila del Siulp. Medaglia
d’argento dell’ordine “al merito
23
Scrivo questa lettera per ringraziare la Polizia Stradale di Roma
Sud ma in particolare l’Ass. C.
QUADRINI M. e l’Ass. C. LIGUORO P.
In data 15/01/2012 alle ore
15:00 circa mi trovavo al casello di Roma Sud dove la mia autovettura si era fermata e non
partiva più.
La volante della Polizia Stradale
di Roma Sud con gli Agenti Ass.
C. QUADRINI e l’Ass. C. LIGUORO mi hanno aiutato a far ripartire l’autovettura;come?hanno
preso l’autovettura di servizio,
hanno attaccato con i cavi le
batterie e mentre io accendevo
la macchina l’Ass. C. QUADRINI
con una chiave inglese allentava
dei bulloni del motore per farlo
“spurgare”!!!
Un minuto e la macchina è ripartita!!! Non posso che ringraziare
i due agenti di vero cuore anche
perché se non avessi ripreso la
La signora Loredana e al suo
fianco il referente ASAPS
Antonio Montanaro
Lo aveva annunciato da tempo,
ma poi non aveva mai concretizzato. Chissà come la Signora
Loredana Sperandeo, oggi in
Montanaro, quanto volte aveva
invogliato il suo (ex) fidanzato a
convolare a nozze.
Ma lui, scapolone d’oro, quasi
restio ad accettare un’unione per
la vita, aveva sempre rimandato
fino a quando ha dovuto cedere
e finalmente, lo scorso 16 luglio,
il sogno sella signora Loredana
si è coronato. Nella sede del
comune di Nola, posta proprio di
fronte alla cattedrale (alle spalle
dei due sposi), ha avuto luogo la
cerimonia col rito civile cui hanno partecipato amici e parenti
dei due sposi. Moltissimi anche
i colleghi di Antonio, in servizio
presso il Distaccamento Polizia
Il sov.te Capo Michele Quinto
E’con tanta malinconia che comunico che il 30- dicembre 2011,
il Sovrintendete Capo Michele
Quinto, dopo 38 anni di onorato
ed effettivo servizio nella Polizia
di Stato, è andato in pensione.
Si è arruolato nel 1973 nel disciolto Corpo delle Guardie di
Pubblica Sicurezza, ha frequentato il corso per sei mesi alla
Scuola Allievi di Trieste, per poi
rimanere altri sei mesi a Senigallia a disposizione del Reparto
Celere, dopo di ciò ha frequentato il Corso della Specialità
della Polizia Stradale presso il
CAPS di Cesena per altri quattro
mesi. La sua prima destinazione
è stata la Sezione Polizia Stradale di Cosenza dove è rimasto
per due anni, successivamente è
stato trasferito alla Sottosezione
Polstrada di Cosenza Nord dove
Sommario
Posta
è rimasto fino al momento del
suo collocamento in quiescenza
e dove nel 1995 è diventato Sovrintendente. Persona e Collega
stimato, ha sempre dato il suo
contributo nell’insegnare ciò che
nella vita e nel servizio ha imparato, sempre impeccabile, dedito
al lavoro e anche nei momenti
difficili ha sempre avuto un sorriso per tutti. A lui va la mia stima
e riconoscenza personale per gli
insegnamenti ricevuti. Al Collega
Michele l’augurio, da parte di tutto il personale della Sottosezione
Polizia Stradale di Cosenza Nord,
di godersi la meritata pensione.
Carissimo Michele ricordati che
farai sempre parte della grande
famiglia della Polizia Stradale.
Carlo Alibrando
Referente Asaps
Sott/ne Polstrada Cosenza Nord
L’Ispettore Capo
Filippo Canzonieri,
Comandante
della Sottosezione
Autostradale di
Buonfornello (PA),
in pensione dopo
38 anni di onorato
servizio prestato
esclusivamente nella
Polizia Stradale
Il 30 Dicembre scorso l’Ispettore
Capo Filippo Canzonieri, Comandante della Sottosezione Polizia
Stradale di Buonfornello, ha lasciato, su domanda, il servizio attivo. Arruolatosi l’8 gennaio 1973
nel disciolto Corpo della Guardie
di Pubblica Sicurezza, l’anno successivo veniva inviato al C.A.P.S.
di Cesena dove ha frequentato
il 34° corso di Specialità della
Polizia Stradale. Trasferito prima
in Piemonte e successivamente
in Sicilia, nell’agosto del 2002
ha assunto il comando della
Sottosezione Polizia Stradale di
Buonfornello, che ha retto sino
alla sua data di collocamento a
riposo. I Componenti della Sottosezione Autostradale di Buonfornello augurano all’Ispettore
Capo Filippo Canzonieri, una lunga, serena e meritata pensione.
Giovanni Nasca
Referente Asaps
Sottosezione Polstrada
Buonfornello
Termoli (CB)
Il personale del
Distaccamento di
Termoli, attraverso
il referente ASAPS,
saluta il suo
comandante Sostituto
Commissario Antonio
Carcillo
ASAPS e dai colleghi del Distaccamento, con l’augurio di godersi
bene, a lungo ed in salute la meritata pensione.
A.C. Giancarlo Ronchetti
Referente ASAPS per
il Distaccamento di Termoli
Congratulazioni al Sost. Commissario Antonio CARCILLO che,
il prossimo 1° Ottobre lascerà
l’incarico di Comandante del Distaccamento Polizia Stradale di
Termoli per procedere verso il
pensionamento per limiti d’età.
Il suo comando presso il Distaccamento di Termoli incominciò il
1 Dicembre del 1990 data in cui
cominciò a dare lustro al Distaccamento.
Per la sua esperienza, il suo impegno e l’umanità dimostrata, il
Sost. Commissario Antonio CARCILLO è e rimarrà un costante
punto di riferimento ed un esempio per tutti i colleghi.
A lui va un affettuoso saluto ed
un “in bocca a lupo” dai soci
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