Dipartimento di Sanità Pubblica
Servizio Epidemiologia e Comunicazione
Uff. Educazione alla Salute - Progetto Scuole
U.O. Medicina Riabilitativa
Reparto Medicina Riabilitativa
Ospedale "G.Marconi" Cesenatico
U.O. Disabili Adulti
Informa Handicap
Con la partecipazione di
Istituto Comprensivo Bagno di Romagna
Istituto Comprensivo Longiano
Istituto Comprensivo Mercato Saraceno
Istituto Tecnico Commerciale "R.Serra" Cesena
Istituto Tecnico per Geometri "L.Da Vinci" Cesena
Scuola Media "G.Pascoli" - Sezione di Calisese
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE
Anno Scolastico 2006/2007
a cura di Emanuela Baldassarri
2
Indice:
Introduzione
Pag. 5
Presentazione del progetto
Pag. 6
-
La metodologia
Pag. 6
-
Descrizione del progetto
Pag. 7
La valutazione del progetto
Pag. 9
-
La valutazione degli studenti
Pag. 9
-
La valutazione degli insegnanti
Pag. 14
Le attività in classe: approfondimenti
Pag. 15
-
Il fotolinguaggio
Pag. 17
-
La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa
Pag. 21
-
Conclusione del progetto
Pag. 23
Conclusioni
Pag. 24
Allegato 1
Pag. 25
Allegato 2
Pag. 30
Equipe di progetto
Pag. 35
Ringraziamenti
Pag. 35
3
4
Introduzione
La sicurezza stradale è un argomento sul quale si sta concentrando, negli ultimi anni,
sempre più attenzione da parte dell’opinione pubblica nazionale ed internazionale, della
sanità pubblica e della politica.
Tra i Paesi dell’Europa occidentale, l’Italia è quello che presenta il maggior numero di
autovetture circolanti rispetto al numero di cittadini, numero costantemente in crescita e che
ha raggiunto nel 2004, secondo i dati dell’Osservatorio Autopromotec, 58 automobili per
1000 abitanti. Alla crescente mole del traffico urbano ed exta-urbano va aggiunto e correlato
il preoccupante numero di incidenti stradali, che rappresentano ormai nel mondo la nona
causa di morte. Nella sola Unione Europea causano 40.000 morti e 1.700.000 feriti ogni
anno e sono la prima causa di morte e di disabilità fra i giovani tra i 14 e i 25 anni1.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato l’urgenza di interventi
nell’ambito della sicurezza stradale, ponendosi l’obiettivo di ridurre del 50% la mortalità e la
disabilità causate dagli incidenti stradali entro il 2020.
L’Azienda USL di Cesena ha riconosciuto la sicurezza stradale come uno dei principali
obiettivi di salute e si impegna in esso su più fronti, da progetti di pianificazione urbanistica,
volti a implementare la messa in sicurezza delle strade del territorio, a quelli di educazione
alla sicurezza stradale rivolti a vari target della cittadinanza.
Tra i principali progetti di educazione alla sicurezza stradale proposti dall’Azienda USL di
Cesena c’è “Vivere al massimo, rischiando il minimo”, che rientra già da diversi anni
scolastici tra i progetti proposti alle scuole dall’Ufficio Educazione alla Salute - Progetto
Scuole, e che si avvale della preziosa collaborazione degli operatori del Reparto di Medicina
Riabilitativa dell’Ospedale Marconi di Cesenatico.
“Vivere al massimo, rischiando il minimo” si rivolge alle classi III° delle scuole medie di primo
grado e alla classi I° delle scuole di secondo grado, cioè a quei ragazzi che hanno l’età per
conseguire il patentino per il ciclomotore. Attraverso un percorso articolato in cinque
attivazioni si vogliono dare agli studenti non tanto informazioni sul codice della strada (per
questo seguono già appositi corsi) ma strumenti e stimoli per riflettere sul comportamento di
ognuno sulla strada, sui vantaggi e svantaggi del motorino e sui potenziali rischi di incidenti
stradali e delle loro conseguenze.
Il presente lavoro descrive il percorso svolto nell’Anno Scolastico 2006-2007, cerca di
approfondire le attività che i ragazzi hanno svolto in classe e i lavori da loro prodotti, e riporta
la valutazione che insegnanti e studenti hanno espresso al termine del progetto. In questo
modo si cerca di dare una visione d’insieme del percorso svolto e dei diversi punti di vista,
così da far emergere i punti di forza ma anche le eventuali criticità, o ulteriori aspetti da
approfondire in futuro.
1
Fonti: - WHO, World Healt Report 2002: reducing risk, promoting healthy life, Genere, 2002
- Piano Sanitario Nazionale 2006-2008
- ISTAT, statistica degli incidenti stradali, anno 2005
5
Presentazione del progetto
Il progetto “Vivere al massimo rischiando il minimo” è rivolto agli studenti delle classi III° delle
scuole secondarie inferiori e I° delle scuole secondarie superiori del circondario cesenate. Le
sue finalità sono:
- rendere consapevoli gli studenti dell'importanza del comportamento umano nel
determinare un incidente stradale
- aumentare la consapevolezza sul tipo di messaggi che vengono associati al
ciclomotore per incentivarne l’acquisto e su come questi poi incidano sui
comportamenti di ognuno
- aumentare la consapevolezza dei ragazzi sulle possibili conseguenze negative degli
incidenti stradali
- fornire alcuni spunti di riflessione sul tema della disabilità
Il percorso è strutturato in cinque attivazioni: quattro gestite in classe dagli insegnanti e della
durata di due ore di lezione l'una e una da svolgersi in mattinata presso il Reparto di
Medicina Riabilitativa dell'Ospedale "G.Marconi" di Cesenatico, dell'Az. USL di Cesena.
La metodologia
Questo progetto, come tutti quelli promossi dall’Ufficio Educazione alla Salute, rientra in una
linea preventiva di approccio ai problemi di salute volta a promuovere dinamiche di sviluppo
della persona, rinforzando le risorse individuali. Un progetto di educazione alla salute rivolto
a preadolescenti ed adolescenti inoltre, deve essere finalizzato a stimolare e sviluppare nei
giovani una maggiore responsabilità e consapevolezza circa i comportamenti a rischio. Non
è un momento “altro” rispetto ai ragazzi, un percorso che viene loro proposto già
precostituito, quanto piuttosto un momento che si fa con loro, cercando di favorire e
stimolare la scelta di atteggiamenti e comportamenti positivi. Attraverso l'attivazione di
meccanismi protettivi si instaura un sentimento positivo relativo alla stima di sé e all'efficacia
personale e si rendono disponibili nuove opportunità relazionali e sociali, attraverso un
cambiamento di significato che il soggetto stesso attribuisce alla situazione sfavorevole.
Spesso si pensa che le persone si comportino in termini di costi e benefici, e siano perciò
facilmente disponibili al cambiamento, oppure a non attuare un comportamento, quando
sanno che questo è dannoso: in realtà il funzionamento psichico, soprattutto in giovane età,
è assai più complesso e contraddittorio. Cruciale è il significato che si attribuisce al
comportamento, compito che implica processi cognitivi, affettivi e sociali. Il significato
positivo attribuito ad un comportamento nocivo per la salute è il vero aspetto da modificare in
un progetto di educazione alla salute che voglia essere efficace.
Per queste ragioni agli studenti non si consegna nessun libro dove è già scritto cosa fare o
non fare, ma piuttosto si vuole attivare un processo nel quale la condivisione di conoscenze,
aspettative, preoccupazioni, valori, promuova il confronto tra i ragazzi, favorendo così un
processo di crescita e maturazione individuale. In questo percorso l’insegnante è una figura
6
fondamentale ed è egli stesso che, dopo alcuni incontri formativi con i professionisti sanitari,
svolge direttamente il lavoro in classe. Affinché un gruppo di lavoro possa operare al meglio,
infatti, è necessario che si instauri in classe un clima (o atmosfera relazionale) disteso,
sereno e collaborativo. A questo scopo l’insegnante ricopre il ruolo di facilitatore della
discussione e del confronto, garantendo ad ognuno di potersi esprimere senza il timore di
essere censurato, giudicato e interrotto, nonché favorendo la partecipazione e il
coinvolgimento di tutti i membri del gruppo. A tal fine, per i lavori di gruppo proposti dal
progetto, in fase di divisione del gruppo classe in sottogruppi di lavoro, è importante seguire
un criterio di casualità, sorteggiando i membri di ogni sottogruppo. In questo modo si cercano
di evitare meccanismi di esclusione verso alcuni ragazzi e, al contrario, si favorisce la
relazione tra ragazzi che forse hanno meno contatti durante le quotidiane lezioni e il
confronto fra storie, vissuti e valori spesso molto diverse fra loro, che potrebbero favorire
anche l’instaurarsi di nuove relazioni significative.
Descrizione del progetto
Il progetto inizia con la descrizione del percorso al quale i ragazzi parteciperanno. Questo
momento, per quanto possa apparire banale, in realtà rappresenta un passaggio
fondamentale, sia per condividere con gli studenti gli obiettivi del progetto, sia per costruire il
presupposto di base per il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli stessi. Al termine
della breve descrizione, viene consegnata una cartellina vuota che, oltre all’aspetto
funzionale che permette di raccogliere fogli ed altri materiali, ha anche il valore simbolico di
sottolineare che l’approccio che verrà utilizzato nel progetto, mira a privilegiare e a stimolare
il ruolo attivo di ciascuno studente nel costruire il proprio percorso di vita e di salute.
1° ATTIVAZIONE – LA BILANCIA DELLA VELOCITA’
Per capire quali sono i significati e i vissuti che i ragazzi attribuiscono allo scooter, in una
prima fase “di riscaldamento” viene consegnata a ciascuno studente una scheda sulla quale
viene chiesto di scrivere tutte le parole che vengono loro in mente pensando alla parola
scooter e, sulla base del materiale emerso, l’insegnante inizierà una prima discussione con
tutta la classe. Nella seconda parte dell’attivazione i ragazzi sono invitati a confrontarsi in
gruppo su quali ritengono essere le valenze positive e negative del comportamento di guida
veloce in scooter e su quali potrebbero essere delle modalità più sicure per soddisfare i
bisogni che si nascondono dietro la guida veloce.
2° ATTIVAZIONE – FOTOLINGUAGGIO
Agli studenti, divisi in sottogruppi, viene chiesto di immedesimarsi in un’agenzia pubblicitaria
che deve promuovere la vendita di scooter e, a tal fine, devono scegliere immagini e slogan.
In questo modo si vogliono far emergere le rappresentazioni sociali dei ragazzi riferite al
ciclomotore e aumentare la consapevolezza sul tipo di messaggi che vengono ad esso
associati per incentivarne l’acquisto e su come questi poi incidano sui comportamenti di
ognuno.
7
3° ATTIVAZIONE – VISITA AL REPARTO DI MEDICINA RIABILITATIVA
La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale “Marconi” di Cesenatico, che
richiede circa tre ore di tempo, rappresenta un momento di confronto con la realtà delle
possibili conseguenze degli incidenti stradali. Il Reparto di Medicina Riabilitativa infatti, ospita
anche persone affette da disabilità conseguente ai traumatismi della strada.
I ragazzi vengono accolti dagli operatori sanitari che si presentano spiegando brevemente in
cosa consiste il loro lavoro presso il reparto, le differenze tra le varie figure professionali che
vi operano e che tipo di utenza ospita. In questa fase è prevista anche la visione di video
che illustrano meglio il lavoro dei professionisti sanitari nel percorso di riabilitazione dei
pazienti e la testimonianza di una o più persone disabili, a loro volta ex pazienti del reparto
stesso, che cercano di trasmettere ai ragazzi non tanto un messaggio relativo all’incidente,
quanto al loro percorso di riabilitazione e di impegno in varie attività, anche sportive, che
possono essere portate aventi nonostante la disabilità.
Nella seconda parte, gli alunni vengono accompagnati, in piccoli gruppi, all’interno del
reparto, evitando però il contatto diretto con i pazienti.
Nella terza e ultima parte, è prevista la discussione in plenaria, per dare spazio a
impressioni, opinioni e curiosità dei ragazzi.
4° ATTIVAZIONE – LE COSE BELLE DELLA VITA
In questa attivazione si vuole fornire ai ragazzi uno spazio per l'elaborazione e il confronto
sulle emozioni, opinioni e impressioni maturati dopo la visita al Reparto di Medicina
Riabilitativa e per valorizzare gli aspetti positivi della vita dei ragazzi, al fine di rafforzare la
consapevolezza dell’importanza di rapportarsi in modo corretto con la strada
5° ATTIVAZIONE – SPAZIO ALLA CREATIVITA’
Il percorso si conclude proponendo agli studenti di dare spazio alla propria creatività rispetto
al tema della sicurezza stradale. Vengono invitati a realizzare del materiale informativo
sull’argomento: depliant, spot tv, ecc… e dalla condivisione dei materiali prodotti si
svilupperà una discussione finale e una riflessione sul progetto appena concluso.
Al termine delle attività viene consegnata la scheda di valutazione individuale e anonima che
è lo strumento principale per raccogliere le opinioni dei ragazzi e che ci aiuta, insieme al
materiale prodotto in classe durante le attivazioni, a valutare e a migliorare il progetto in
futuro.
8
La valutazione del progetto
Nell’anno scolastico 2006-2007 al progetto di educazione alla sicurezza stradale “Vivere al
massimo rischiando il minimo” hanno aderito 17 classi, per un totale di 389 studenti, delle
seguenti scuole:
- Istituto Tecnico Commerciale “Serra” di Cesena (2 classi)
- Istituto Tecnico Geometri “Da Vinci” di Cesena (4 classi)
- Scuola media “Pascoli” di Cesena – Sezione di Calisese (2 classi)
- Istituto comprensivo di Longiano (3 classi)
- Istituto comprensivo di Bagno di Romagna (4 classi)
- Istituto comprensivo di Mercato Saraceno (2 classi)
La valutazione degli studenti
Per ottenere un riscontro sulle attività svolte, sull'utilità percepita e sul gradimento, l'Ufficio
Educazione alla Salute - Progetto Scuole, per tutti i progetti che propone e organizza, fa uso
di una scheda di verifica anonima e individuale che, a fine corso, viene consegnata a tutti gli
studenti. Per questo progetto la scheda presentata è la seguente:
SCHEDA DI VERIFICA (INDIVIDUALE E ANONIMA)
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE
“VIVERE AL MASSIMO, RISCHIANDO IL MINIMO”
h Ritieni che il corso sia stato utile per te?
Per niente 0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 moltissimo
☺ Le attività svolte mi sono servite a…
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
☺ Gli aspetti positivi del progetto:
……………………………………………………………………..
……………………………………………………………………..
Gli aspetti da migliorare:
……………………………………………………………………..
……………………………………………………………………..
Ci sono altri aspetti che avresti voluto approfondire o affrontare sulla tematica
“sicurezza stradale”?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Consiglieresti ad una classe di tuoi amici, che vorrebbe occuparsi di sicurezza
stradale, di andare a visitare il Reparto di Medicina Riabilitativa?
SI
NO
NON SO
h Ritieni che il corso sia stato interessante per te?
Per niente 0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 moltissimo
La scheda è stata correttamente compilata da 303 studenti, pari al 77,8% del totale dei
partecipanti al progetto. Di questi il 55,4% frequenta le scuole medie e il 44,6% le scuole
superiori.
9
La maggior parte degli studenti, senza significative differenze tra scuole medie e superiori,
ritiene che il corso sia stato utile (l’87,5% esprime un voto ≥ 6).
Tab. 1: utilità del corso
Ritieni che il corso sia stato utile per te?
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
85
61
48
41
30
29
0
0
1
2
5
4
3
4
5
6
7
8
9
10
Valore medio: 7.5
Le attività svolte durante l’intero percorso, secondo gli studenti, sono servite principalmente
ad essere più prudente, a riflettere sui rischi della strada e sui comportamenti da tenere e
sull’importanza dell’uso del casco (40.4% delle risposte) e ad imparare cose nuove, capire i
pericoli della strada, le regole da rispettare, i segnali, gli aspetti positivi e negativi del
motorino (39.1%). Nel 16.9% dei casi le attività sono servite a capire l’importanza della vita e
le possibili conseguenze di un incidente.
Rispetto alla scuola frequentata, come si può osservare dalla tabella 2, i ragazzi di terza
media mostrano più risposte di tipo cognitivo, legate alle informazioni acquisite sul tema della
sicurezza stradale, delle sue regole e dei pericoli (55.4%), mentre gli studenti di prima
superiori danno più risposte centrate sui comportamenti e sulle emozioni: nel 47.1% dei casi
rispondono che le attività svolte li hanno resi più prudenti e riflessivi rispetto ai
comportamenti da tenere per strada. Anche le emozioni suscitate dalla visita al Reparto di
Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Marconi di Cesenatico sembrano aver toccato più in
profondità i ragazzi più grandi, che nel 20.1% (rispetto al 7.7% dei più piccoli) affermano di
aver meglio compreso l’importanza della vita e le possibili conseguenze di un incidente.
Si può ipotizzare che, pur essendo tutti nell’età adeguata per prendere il patentino, alcuni dei
ragazzi più grandi lo abbiano già conseguito e probabilmente possiedono già uno scooter,
mentre altri si sentono comunque più vicini alla possibilità di averlo e guidarlo. Questa
situazione probabilmente facilita in loro il senso di immedesimazione con la realtà che
vedono e sulla quale, forse, fino ad ora non si erano bene fermati a riflettere.
10
Tab. 2: attività svolte in relazione al grado di scuola
Scuola frequentata
Le attività svolte mi sono servite a…
Medie
Superiori
33.3%
47.1%
Capire l’importanza della vita, le possibili
conseguenza di un incidente
7.7%
20.1%
Imparare cose nuove, capire i pericoli della
strada, le regole da rispettare, i segnali, come
comportarsi per strada, gli aspetti positivi e
negativi del motorino
55.4%
28.7%
Altro (poter esprimere la mia opinione, lavorare
con fantasia, poco, avevo già fatto il progetto)
3.6%
4.0%
100%
100%
Essere più prudente, riflettere sui rischi della
strada e sui comportamenti da tenere,
sull’importanza dell’uso del casco
Totale
Una conferma che l’uscita al Reparto è considerata dagli studenti come aspetto
fondamentale del progetto, viene dal fatto che il 12.6% di essi la indica esplicitamente tra gli
aspetti positivi del progetto. Ad essa inoltre, è strettamente legata l’altra risposta (“capire la
bellezza della vita, riflettere sui rischi, maggiore responsabilità”) data dal 13.6% dei giovani.
Il 20.8% apprezza di aver acquisito maggiori informazioni sul tema della sicurezza stradale e
ben il 37.2% indica come aspetto positivo del progetto il lavoro di gruppo, la possibilità di
parlare e confrontarsi con i compagni e con l’insegnante. Questo risultato è molto
soddisfacente e incoraggiante, proprio per il fatto che un grande sforzo viene fatto
congiuntamente da professionisti sanitari e insegnanti per favorire una metodologia
partecipativa e circolare. Infine, un buon 7% di studenti dichiara che il progetto ha tutti aspetti
positivi, segno anche questo di un buon gradimento del progetto stesso (tabella 3).
Tab. 3: gli aspetti positivi del progetto
F
%
127
37.2%
71
20.8%
Riflettere sui rischi, sono più responsabile, capire
che la vita è bella, è educativo
45
13.6%
Uscita al Reparto
43
12.6%
Tutti
24
7.0%
Altro (perdere ore di scuola, progetto semplice e
rilassante)
Totale
31
9.1%
100%
100%
Lavoro di gruppo, fotolinguaggio, discussioni e
scambi di idee, coinvolgimento dei ragazzi
Conoscere meglio la sicurezza stradale, imparare
a comportarsi per strada, essere più prudenti,
utile per il conseguimento del patentino
11
Differenze significative si riscontrano nuovamente in relazione al grado di scuola frequentata
dagli studenti. I più giovani appaiono maggiormente appagati dall’esperienza, infatti tra chi
risponde che gli aspetti positivi sono “tutti”, ben il 90.5% frequenta la scuola media. I ragazzi
di prima superiore si confermano più riflessivi e colpiti dalla visita al Reparto: rappresentano
il 73.2% di chi risponde che gli aspetti positivi sono stati “Riflettere sui rischi, essere più
responsabile, capire che la vita è bella, è educativo”.
Secondo i ragazzi il progetto non necessita di molti cambiamenti, alla richiesta di indicare gli
aspetti da migliorare il 40.6% non risponde e il 19.5% afferma che non ce ne sono. Il 15.5%
vorrebbe che ci fossero più ore, più esperti, video o prove pratiche e il 6.9% che tutti i
compagni prestassero la giusta attenzione e partecipazione alle attività in classe. Il 4.0%
vorrebbe che migliorasse la visita a Cesenatico, soprattutto rispetto all’organizzazione della
mattinata, che per chi viene da molto lontano può essere faticosa, e il restante 13% dà altre
risposte (fra le quali non spaventare troppo, meno ore, non fare attività il pomeriggio).
Tab.4: aspetti da approfondire o affrontare
%
Nessuno
66.6%
Non risposta
10.8%
Primo soccorso, pericoli strade e conseguenze degli incidenti
7.5%
Alcool e droghe
3.3%
Motori truccati
3.0%
Uso del casco
2.0%
Segnali stradali e codice della strada
2.0%
Parlare con un vigile
1.3%
Più esperienze pratiche, video
1.0%
Altro
2.6%
Totale
100%
Rispetto ai suggerimenti che i ragazzi danno sugli aspetti che vorrebbero affrontare o
approfondire, il 66.6% è soddisfatto e risponde che non ce ne sono, il 10.8% non risponde e
gli altri danno una serie di risposte, illustrate nella tabella 4, che dimostrano la loro curiosità
sull’argomento e la loro voglia di approfondire alcuni aspetti, soprattutto il primo soccorso e
l’uso e abuso di alcool e droghe, tema che emerge spesso dai loro lavori.
Dai risultati esposti fino ad ora si è potuto constatare il ruolo centrale all’interno del progetto
svolto dalla visita al Reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Marconi di Cesenatico,
riconosciuto non solo dagli operatori sanitari, ma anche da studenti e insegnanti. Vista la
delicatezza di questa particolare attivazione, spesso i professionisti sanitari si sono
interrogati sulla modalità più adeguata di presentazione agli studenti, per evitare che
un’esperienza emotivamente coinvolgente come questa, potesse lasciare un’impronta troppo
forte negli studenti più sensibili. Nel corso degli anni abbiamo cercato di modulare
12
l’organizzazione della visita ascoltando anche i suggerimenti di insegnanti e studenti e
proprio a questi ultimi, nella scheda di valutazione finale, chiediamo esplicitamente se
consiglierebbero questa esperienza ad una classe di loro coetanei che vogliono approfondire
l’argomento della sicurezza stradale. I risultati sono nella tabella 5.
Tab. 5: Consiglieresti ad un'altra classe la visita al Reparto di Medicina Riabilitativa?
Consiglieresti ad un'altra classe la visita al Reparto di
Medicina Riabilitativa?
non so
16%
no
6%
sì
78%
Premesso che l’adesione alla visita al reparto è facoltativa, ad esempio l’Istituto
Comprensivo di Mercato Saraceno sceglie di non partecipare, tra gli studenti che fanno
questa esperienza la grande maggioranza, ben il 78%, la consiglierebbe a dei coetanei. Il
16% è indeciso e solo il 6% non la consiglierebbe ad un’altra classe.
In conclusione, quando chiediamo di indicare su una scala da 1 a 10 quanto il progetto è
stato interessante, il 90.1% degli studenti assegna un voto ≥ 6, mostrando un ampio
gradimento del percorso svolto (tabella 6).
Tab. 6: interesse del corso
Ritieni che il corso sia stato interessante per te?
76
80
70
60
60
50
30
22
20
0
44
37
40
10
56
0
0
2
1
2
3
6
4
5
Valore medio: 7.7
13
6
7
8
9
10
La valutazione degli insegnanti
Agli insegnanti a fine progetto è chiesto di esprimere, tramite una scheda anonima e
individuale, le loro opinioni circa il lavoro svolto in classe, gli incontri con i professionisti
sanitari, utilità e interesse del progetto. Inoltre, nell’ultimo incontro pomeridiano, insegnanti
ed operatori si confrontano sulle attività appena concluse e ciò permette un’ulteriore
acquisizione di informazioni sugli aspetti critici e di suggerimenti ed idee per il miglioramento
del progetto, che verrà presentato nel successivo anno scolastico.
Gli insegnati esprimono un giudizio sostanzialmente unanime e soddisfacente nei confronti
del progetto, soprattutto in riferimento all’utilità per i ragazzi (voto medio 8.7 su una scala da
1 a 10). In particolare vengono sottolineate le riflessioni relative al “problema” che ne hanno
migliorato la conoscenza, la condivisione di opinioni, i lavori di gruppo e la realizzazione di
cartelloni pubblicitari e di slogan relativi alla sicurezza stradale, che hanno coinvolto
positivamente e completamente gli alunni2.
Alcune classi hanno anche svolto un lavoro di raccolta, analisi e discussione di articoli di
giornale sugli incidenti stradali, come ulteriore approfondimento dell’argomento e spunto di
riflessione per il confronto in gruppo.
Fra le criticità, per alcune scuole è risultata complicata l’organizzazione della visita a
Cesenatico che, in primo luogo per chi è territorialmente più lontano, prevede dei lunghi
tempi per gli spostamenti e non pochi costi per l’affitto dell’autobus. Gli insegnanti
suggeriscono anche, così come molti studenti, di poter integrare gli strumenti a disposizione
con video e materiale interattivo, per rendere più interessante il lavoro in classe.
Tab. 7: utilità del corso per la classe
Tab. 8: interesse del corso per l’insegnante
Secondo Lei, il corso è stato utile per la
sua classe?
Per Lei è stato interessante partecipare al
corso con i Professionisti Sanitari?
12
12
10
10
8
10
9
8
8
8
10
8
8
6
10
10
8
4
8
7
6
4
8
8
2
0
2
0
0
2
4
6
0
8
Valore medio: 8.7
1
2
3
4
5
6
7
8
Valore medio: 8.4
Per quanto riguarda invece gli incontri pomeridiani con i professionisti sanitari, sono emersi
aspetti positivi come la chiarezza, la disponibilità e la competenza, inoltre l’incontro e il
confronto con i professionisti sanitari hanno migliorato e reso più efficace ed efficiente gli
incontri in classe. Infine abbiamo chiesto ai docenti di indicare, su una scala da 1 a 10,
quanto sia stato interessante per loro partecipare agli incontri pomeridiani ed essi esprimono
un giudizio molto positivo, con una media di 8.4.
2
in corsivo sono riportate le parole degli insegnanti
14
Le attività in classe: approfondimenti
Nella prima attivazione del progetto svolta in classe, si cercano di indagare i significati che
vengono associati allo scooter, attraverso un brainstorming in forma individuale.
Raggruppando in categorie i termini emersi (1.039 in tutto) si possono trarre alcune
considerazioni, descritte nella tabella 9: allo scooter vengono associate la velocità e tante
emozioni, generalmente emozioni forti (18%), come eccitazione, paura, adrenalina, felicità,
incoscienza, rischio, bellezza. Il rischio e il pericolo sono un’altra grande categoria (18%),
che comprende sia la ricerca di esso (sballo, corse, impennate) che la paura (pericoli,
incidenti, preoccupazione e prediche dei genitori, non esagerare con alcool e droghe). Molto
forte è anche l’associazione con la libertà e l’autonomia (16%) cioè il senso di indipendenza
e di poter andare dove si vuole, l’impazienza di avere e di guidare il motorino, categoria
strettamente collegata alle due precedenti. A queste possiamo aggiungere anche le
associazioni legate al divertimento (13%), allo svago, al potersi incontrare e andare in giro
con gli amici. D’altra parte ci sono anche l’11% di associazioni legate al senso di
responsabilità, di attenzione, prudenza e sicurezza che sono necessarie se ci si mette alla
guida e la necessità di superare l’esame e avere il patentino (9%), conoscere il codice e i
segnali stradali e avere assicurazione, bollo e libretto del motorino. Infine un consistente
15% di risposte è legato alla descrizione dello scooter (freni, specchietti retrovisori, strada,
ruote, marmitta, motore, ecc..) e ad alcune famose marche di produzione.
Tab. 9: brainstorming Lo scooter
Lo scooter...
descrizione
motorino
15%
rischio e pericolo
18%
esame e patentino
9%
divertimento
13%
responsabilità
11%
libertà e autonomia
16%
emozioni forti e
velocità
18%
Il materiale emerso durante il brainstorming viene discusso in classe per poi passare alla
seconda parte dell’attivazione che prevede di individuare gli aspetti positivi e negativi del
comportamento di guida dello scooter. Ciò che emerge conferma sostanzialmente le
considerazioni già emerse nella prima fase: gli aspetti positivi maggiormente citati sono legati
15
alle emozioni di eccitazione, adrenalina ed euforia che si provano, alla possibilità di
guadagnare tempo arrivando prima alla meta, al divertimento che procura e al senso di
libertà ed autonomia. Al contrario, gli aspetti negativi sono individuati nella maggiore
possibilità di incidenti, nel rischio di far male a se stessi e agli altri, nella presenza di forze
dell’ordine che potrebbero fare multe o ritirare il patentino e il motorino. Sono valutati in
maniera negativa anche il consumo di carburante e il relativo costo ma anche il rischio
soggettivo di perdere il controllo della situazione. Tutte le risposte emerse sono raccolte nella
tabella 10.
Tab. 10: la bilancia della velocità
LA BILANCIA DELLA VELOCITA'
ASPETTI POSITIVI
Freq
ASPETTI NEGATIVI
Freq
arrivare prima + tempo
guadagnato/evitare traffico
55
incidenti (più probabilità)
50
adrenalina/brivido/eccitazione/
euforia/emozioni/sballo
46
multa/polizia / carabinieri
39
divertimento /con gli amici
40
pericolo/rischio per se ed altri
36
libertà/indipendenza/autonomia
37
incidenti gravi con conseguenze
gravi, fino alla morte
32
per mettersi in mostra /essere
stimato/dimostrare essere superiori
16
cadute (rischio di) /farsi male
24
velocità
13
ritiro motorino e patentino
22
sfide / gare
12
consumo e costo carburante
21
scarica la tensione /sfogarsi
10
sentirsi parte di un gruppo
10
perdere il controllo della
situazione / disinibizione
rompere il motore
responsabilità /autocontrollo
6
inquinamento
7
sentirsi più grandi/potenti
6
paura /insicurezza
5
liberarsi dai pensieri per qualche
istante /spensieratezza
5
preoccupazioni (dei genitori)
5
pratico / maneggevole / meno fatica
4
spazio di frenata minore
5
trasporto/movimento
4
4
in tv è spettacolare / moda
3
distrazioni /minor visibilità
limite di velocità e regole di
comportamento
impennate e piegare in curva
3
freddo d'inverno
2
emergenze
2
giudizi altrui negativi
2
soddisfazione
2
corse clandestine
2
truccare il motore
2
incrociare i ciclisti
1
Totale risposte
276
Totale risposte
16
15
8
4
284
Il fotolinguaggio
La seconda attività in classe vuole stimolare la discussione e il confronto attraverso la
creatività: ai ragazzi viene chiesto di immedesimarsi in un’agenzia pubblicitaria e di
promuovere la vendita dello scooter. Dopo la presentazione dei lavori dei piccoli gruppi al
resto della classe, attraverso la discussione plenaria con l’insegnate, si vuole far riflettere i
ragazzi sui messaggi e sulle rappresentazioni che vengono comunemente associati allo
scooter e su quanto questi influenzino i loro comportamenti, cercando di stimolare
l’espressione di pensieri e opinioni personali.
I ragazzi di solito apprezzano questa attività che permette loro di esprimersi con fantasia e
producono molti cartelloni, nei quali si possono riscontrare alcune tematiche ricorrenti. I
messaggi espressi, infatti, tendono spesso a sottolineare la potenza e la velocità del mezzo,
a volte associata all’idea di libertà e alla sensazione di sentirsi più grande, addirittura “un
Dio”, come si può vedere in alcuni esempi di cartellone di seguito:
Il fascino è la
potenza e la
potenza è il
fascino
Non
ascoltare gli
altri, ascolta
il tuo motore
Se alle vostre
ragazze volete far
provare piacere,
sulle nostre moto
dovete farle sedere
17
Non scomodate i vostri
genitori, venite da soli
a comprare i nostri
ciclomotori
Un altro argomento molto ricorrente è legato alle famose marche produttrici di scooter e
moto e all’utilizzo di testimonial d’eccezione per pubblicizzare i propri prodotti. Questo è
collegato sia alle abitudini pubblicitarie che i ragazzi vedono costantemente in tv e sui
giornali, sia all’importanza che ha, soprattutto alla loro età, il comportamento emulativo di
personaggi ritenuti famosi, importanti, spesso dei veri e propri miti da imitare.
Vuoi essere
un Vip..?
…Compra
Piaggio Zip!
Chi compra il nostro
motore avrà in regalo il
casco ufficiale di
Valentino Rossi
18
Come già emerso dall’attivazione precedente, un aspetto che sembra preoccupare un po’ i
giovani è quello economico, riferito all’acquisto e al mantenimento del motore, spesso
oggetto anche di discussioni con i genitori. Ecco allora che alcuni promuovono il loro scooter
promettendo sconti (anche questa è da riconoscere comunque come un’altra abitudine delle
pubblicità). Infine alcuni puntano su messaggi di sicurezza, sia del ciclomotore che dei
comportamenti alla guida.
La nonnina ha
tanto gusto e
vende la moto
al prezzo
giusto!
19
Con il nostro
nuovo Aprilia
sicurezza e
velocità per
tutta la famiglia!
Sei diventato grande
per la bicicletta? Metti
il casco e compra la
Vespa!! Comoda,
spaziosa, sicura
20
La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa
La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Marconi di Cesenatico, per come
è stato quest’anno articolato il progetto, ne ha rappresentato il momento centrale. Ciò ha
permesso di iniziare ad avvicinarsi all’argomento della sicurezza stradale con le prime
attivazioni in classe e di avere sufficiente tempo di elaborare insieme le emozioni emerse
dalla visita, una volta tornati a scuola.
Gli operatori nel corso degli anni, si sono interrogati spesso su quale fosse la modalità più
adeguata per svolgere questa attivazione, al fine di evitare il rischio che la visita al Reparto
fosse da alcuni percepita come troppo “forte” o vissuta come una forma di
“spettacolarizzazione” della sofferenza, come capita a volte di vedere nei programmi
televisivi. Al contrario si vuole che essa rappresenti un momento significativo per i ragazzi,
un’occasione che li aiuti a confrontarsi con una realtà molto distante da loro e che stimoli in
loro considerazioni e riflessioni. A tal fine nel corso degli anni la struttura dell’attivazione, pur
mantenendo invariate le tre fasi principali di accoglienza, visita e discussione, ha subito
alcuni piccoli aggiustamenti, accogliendo spesso consigli e critiche di insegnanti e studenti.
In questo anno scolastico sono stati svolti sei incontri, ad ognuno dei quali hanno partecipato
al massimo una cinquantina di ragazzi, che sono stati accolti presso l’aula magna del Liceo
Scientifico di Cesenatico. Qui gli studenti incontrano il medico e l’equipe del Reparto,
composta dalle varie figure professionali che vi lavorano (fisioterapista, logopedista,
infermiera, …). Attraverso l’uso di filmati e racconti, i professionisti spiegano quali sono le
possibili conseguenze di un trauma derivante da incidente stradale, in cosa consiste il loro
lavoro a fianco dei pazienti, specificando i vari ruoli professionali dell’equipe, e in cosa
consiste il lungo percorso riabilitativo di queste persone.
A conclusione di questa fase i ragazzi incontrano anche o Alessandro o Elisabetta, disabili a
causa di un incidente stradale ed ex pazienti del reparto, che raccontano la loro storia
focalizzandosi non sui loro incidenti, quanto sulle attività che continuano a portare avanti
nonostante la disabilità. In particolare Alessandro, campione di tennis in carrozzina, mostra
ai ragazzi anche dei video sugli sport praticati da disabili.
Come già detto in precedenza, un aspetto molto importante è costituito dal lavoro di
riflessione e di confronto che viene poi svolto in classe nella successiva attivazione. Tale
momento è cruciale per elaborare le emozioni suscitate dalla visita al Reparto e, come la
maggior parte dei lavori in classe, viene svolto prima in piccolo gruppo poi in plenaria, in
modo da stimolare la discussione e rendersi conto che non si è gli unici ad essere stati colpiti
dall’esperienza e ad aver provato certe sensazioni.
La maggior parte dei ragazzi sembra apprezzare la visita al Reparto e spesso la ritiene un
momento importante anche se fonte di emozioni forti e non sempre facili da gestire, infatti
ricordiamo che il 78% di loro la consiglierebbe senza dubbi ad altri coetanei.
Dall’analisi dei lavori svolti in classe, si deducono alcuni aspetti principali, che hanno
particolarmente colpito i ragazzi e che ricorrono spesso nelle loro riflessioni:
o Ricominciare a vivere: il racconto dei professionisti sanitari e soprattutto la visita al
Reparto, hanno messo in contatto i ragazzi con una realtà che nessuno di loro
21
o
o
immaginava così vicina e li hanno fatti riflettere sulla forza e sull’impegno necessarie
al recupero della funzionalità fisica, di una propria autonomia e di una vita quasi
normale. Le esperienze di Alessandro ed Elisabetta hanno contribuito a dare
maggiore significato alle possibili reali conseguenze di un trauma derivante da
incidente stradale, ma anche alla possibilità di una vita impegnata ed attiva
nonostante i nuovi limiti con i quali fare i conti e alla fiducia che la vita prosegue
nonostante il trauma.
La vita in Reparto: i ragazzi sono rimasti colpiti dall’atteggiamento caloroso e
disponibile dei medici e di tutto il personale del Reparto nei confronti dei pazienti, dal
clima quasi familiare che vi si respira e di come tutto sia progettato “a misura di
paziente”, per facilitarne la riabilitazione fisica ed abituarsi ad un nuovo modo di
vivere, anche attraverso il supporto di sempre nuove tecnologie.
Il rischio e l’atteggiamento in strada: la visita al Reparto ha messo in luce come i
rischi legati agli incidenti stradali riguardino ognuno di noi. Tale esperienza ha
contribuito a ridurre la comune idea che gli incidenti possano capitare agli altri ma
non a se stessi e che dunque anche noi non siamo invulnerabili a questa possibilità. I
ragazzi esprimono la necessità di un comportamento prudente alla guida ma
qualcuno si chiede anche se nonostante la nuova consapevolezza poi metteranno
realmente in atto una guida sicura, centrando uno degli aspetti più importanti sul
quale si concentrano i progetti di educazione alla sicurezza stradale.
Gli studenti riportano numerose emozioni, fra le quali tristezza, stupore, compassione,
imbarazzo, tenerezza, paura, speranza. La visita viene comunque ritenuta un’esperienza
interessante, utile, educativa ed istruttiva. Le riflessioni riguardano soprattutto l’essersi resi
conto di quanto gravi possano essere le conseguenze di un incidente e di quanto sia lungo e
faticoso il processo di riabilitazione, ma anche la nuova consapevolezza del potere
personale nel decidere di mantenere un comportamento più sicuro e prudente alla guida del
ciclomotore.
Per chi volesse approfondire gli esiti del confronto in classe dopo la visita al reparto, i
prodotti dei lavori in gruppo sono riportati nell’allegato 1.
Durante il lavoro in classe, dopo il momento di riflessione e confronto sulle emozioni ed
opinioni scaturite dalla Visita al Reparto di Medicina Riabilitativa, si propone ai ragazzi di
concentrarsi sulle principali ragioni per cui è bello vivere. In questo modo si vogliono
valorizzare gli aspetti positivi della vita e l’importanza del nostro atteggiamento verso di essi.
Dai lavori degli studenti, riassunti in tabella 11, tra le motivazioni più citate ai primi posti
emergono due sentimenti fondamentali come l’amicizia e l’amore ma anche che è bello
vivere per la vita stessa. Molto importanti anche il divertimento, la famiglia, i soldi e ciò che
riguarda il futuro (avere obiettivi e sogni da raggiungere, farsi una cultura, fama e carriera,
crearsi una famiglia propria).
22
Tabella 11: i motivi per i quali è bello vivere
E' BELLO VIVERE…
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
amicizia
amore
per la vita stessa
divertimento
famiglia
soldi
futuro
piaceri della vita
passioni
felicità
emozioni
salute
affetto che si dà e si riceve
solidarietà
viaggiare
cultura
sport
ideali
libertà
sesso
migliorare il posto in cui vivi
totale risposte
F
%
34
31
31
29
25
25
24
22
19
18
14
14
13
13
8.8
8.0
8.0
7.5
6.5
6.5
6.2
5.7
4.9
4.7
3.6
3.6
3.4
3.4
13
3.4
12
12
10
10
5
4
3.1
3.1
2.6
2.6
1.3
1.0
386
100
Conclusione del progetto
Il progetto si conclude con la quinta attivazione in classe, durante la quale si chiede agli
studenti di realizzare del materiale per una campagna educativa sulla sicurezza stradale. In
questo modo si cerca di far riflettere i ragazzi sull’intero percorso fatto fino a quel momento,
di ricordare i momenti più significativi e i messaggi che si ritengono più importanti e riportarli
su carta. Il tutto viene fatto non nella tradizionale modalità frontale ma dando spazio e sfogo
alla creatività di ognuno, dalla quale nasceranno prodotti che verranno poi condivisi con i
compagni per la riflessione conclusiva sul progetto. Alcuni esempi di questi lavori si trovano
nell’allegato 2.
23
Conclusioni
Considerando tutti gli aspetti analizzati fin’ora, possiamo affermare che anche quest’anno il
progetto di educazione alla sicurezza stradale “Vivere al massimo, rischiando il minimo” ha
riscosso buoni risultati.
Gli studenti apprezzano la metodologia utilizzata, la possibilità di discutere e confrontarsi con
i compagni e con l’insegnante, in un clima accogliente e non giudicante. Ciò facilita la
partecipazione e l’apprendimento di concetti riguardanti la sicurezza stradale che prima non
si conoscevano. La maggior parte dei ragazzi dichiara che il progetto è servito loro per
riflettere sui rischi della strada e sul proprio comportamento e dimostrano un generale
apprezzamento del percorso svolto.
La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico rimane l’attivazione principale, da
un lato perché è l’unica che viene svolta fuori dalla scuola e con professionisti sanitari, ma
soprattutto perché è fonte di un grande impatto emotivo sui ragazzi. Trovarsi così a contatto
con la realtà di chi ha subito gravi traumi conseguenti ad incidenti stradali fa scaturire forti
emozioni e riflessioni importanti sull’importanza della vita e di un corretto comportamento in
strada. Nel corso degli anni la struttura dell’attivazione ha subito vari aggiustamenti per
trovare il giusto equilibrio tra il confronto con la realtà del Reparto e il rischio di
“traumatizzare” i ragazzi con immagini ed informazioni troppo forti. Spostare l’attivazione
dall’inizio a metà progetto, permettendo così un lavoro pre e post in classe, e il giusto
linguaggio e supporto di strumenti audiovisivi da parte del personale del reparto durante
l’incontro con i ragazzi, crediamo che siano serviti a raggiungere l’equilibrio ricercato.
Rispetto alle attivazioni in classe, ai ragazzi è particolarmente gradito il fotolinguaggio, che
facilita la riflessione sui messaggi che spesso influenzano il nostro comportamento alla guida
attraverso un lavoro creativo. In questo momento ed in quello finale di creazione di materiale
informativo, gli studenti hanno prodotto molti lavori, dimostrando ancora una volta la loro
forte partecipazione al progetto proposto.
Per il prossimo anno scolastico si stanno pensando alcune novità, anche sulla base dei
suggerimenti di insegnanti e studenti, soprattutto riferite all’approfondimento di alcuni temi
correlati alla sicurezza stradale, come il primo soccorso e l’uso e abuso di alcool e droghe.
Inoltre si sta valutando l’ipotesi di proporre alle classi che partecipano al progetto di
abbracciare l’argomento della sicurezza stradale in maniera più completa, ad esempio
raccogliendo e commentando insieme degli articoli di giornale o dedicandosi alla ricerca di
libri, canzoni e video che possano stimolare le discussioni in classe, anche attraverso l’uso di
linguaggi diversi, che possono risultare a loro più familiari.
24
ALLEGATO 1
SCHEDA 4-A
ESPERIENZE A CONFRONTO
Lavoro di gruppo
Scambiatevi le vostre OPINIONI, EMOZIONI E IMPRESSIONI relative alla visita al Reparto di
Medicina Riabilitativa di Cesenatico. Poi trascrivete in modo sintetico quanto è emerso di
significativo nel vostro gruppo e condividetelo con il resto della classe.
SCUOLA MEDIA “G. PASCOLI” – SEZIONE DI CALISESE
Il gruppo ha espresso il proprio parere sull'esperienza vissuta; ciò che ci è rimasto più impresso "vivendo" anche
l'esperienza in prima persona grazie alla fisioterapista e ad alcuni piccoli giochi, sono state la riabilitazione sia dal
punto di vista fisico sia mentale ed il contatto con le persone malate. queste ultime ci hanno suscitato emozioni
molto diverse fra loro: tenerezza, compassione ed anche un po' di paura. Ci ha colpito la forza di volontà dei
ragazzi che vogliono ricominciare a vivere normalmente. le conclusioni tratte sono le seguenti: bisogna rispettare
le regole, essere responsabili e avere consapevolezza di quello che può succedere. Consigliamo questa uscita
perché fa capire il pericolo che si corre in strada.
L'uscita al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico è stata molto significativa e ci ha colpito molto. Se
prima di essa alcuni di noi non avevano paura di andare sul motore e ignoravano le possibili conseguenze ora
sanno che avere degli incidenti in motore è una cosa seria e molto brutta. L'uscita è stata guidata da alcuni
esperti che ci hanno mostrato dei video che riguardano degli incidenti con il motore. La nostra impressione è che
il motore è un mezzo molto pericoloso e spesso è la causa di incidenti bruttissimi: se dovessimo avere un
incidente che ci costringesse a stare nella sedia a rotelle sarebbe una cosa terribile: anche se abbiamo visto che
si possono fare tante cose anche sulla sedia a rotelle la nostra opinione è che non sarebbe mai come senza e
quindi è meglio non rischiare. La nostra impressione non è stata molto positiva e secondo noi non sarebbe
opportuno che le altre classi facessero l'uscita perché incutere paura nei ragazzi non è il modo giusto per
mostrare ai ragazzi le possibili conseguenze della velocità: secondo noi sarebbe meglio dirlo e spiegarlo in
maniera più soft
"Andare in motorino è pericoloso ma per questo non è detto che non bisogna usarlo. Tutto nel mondo ha i suoi
pericoli". Questo è stato il concetto che l'equipe di medici ci ha voluto dare. L'impressione che abbiamo avuto non
è stata molto positiva. Molti di noi sono rimasti "traumatizzati" ed ora temono di andare in motorino per paura di
incidenti. I medici hanno cercato di tranquillizzarci perché, sì è pericoloso andare in motorino, ma se si rispettano
le regole e i limiti di velocità si evita di farsi del male. A volte pur rispettando ogni normativa della strada può
capitare di farsi male anche per colpa di altre persone. Ma grazie ad una equipe di dottori bravi si riesce a
riabilitarsi. Se il danno non è riparabile la vita va avanti comunque e magari capire di più il senso della vita. Noi
consigliamo vivamente ai ragazzi che nei prossimi anni faranno la 3° media di fare questa esperienza perché è
molto istruttiva
Di questa esperienza ci è rimasta impressa la determinazione di tutti coloro che sono diversamente abili e
nonostante questa difficoltà riescono a svolgere le quotidiane attività come per esempio salire in macchina, fare le
scale e vivere con indipendenza. Molte di queste persone sono state vittime di incidenti stradali, hanno subito dei
traumi e sono attualmente in fase di riabilitazione fisica. La situazione difficile di queste persone ci ha fatto capire
quanto pericoloso possa essere l'uso scorretto dei mezzi di trasporto e di quanto importante sia l'uso corretto di
questi mezzi. Possiamo quindi dire che questa esperienza è stata molto toccante e istruttiva, la consigliamo ai
ragazzi di 2° media che il prossimo anno potranno approfondire questo tipo di esperienza e la consigliamo perché
ci sembra opportuno conoscere bene la realtà delle cose.
A noi non è sembrato che i pazienti erano tristi… e tutto perché l'ospedale è molto ospitale e si può
personalizzare la stanza come più piace… Secondo noi questo ospedale è molto attrezzato ma anche molto bello
perché si dedica solo a queste persone con questo tipo di problema, e aiuta tutti cercando di farli tornare a casa
felici, soddisfatti e autosufficienti, ma per questo ci vuole molta forza perché il cammino è in salita ma con molto
coraggio tutto è possibile
E’ stato molto educativo perché ci ha fatto capire che coi motori bisogna essere prudenti, non solo con i motori
ma con gli altri mezzi di trasporto. Molto spesso per un incidente si può morire, non sempre riuscire a vivere o se
si ha fortuna si può vivere, mentre se hai prudenza non succede niente e come ci hanno detto ci vogliono 4 occhi,
2 per te e 2 per gli altri. Ci hanno accolti bene
Secondo noi quell'uscita è servita a cercare di farci capire quali possono essere i pericoli della strada ma anche a
rassicurarci facendoci capire che queste persone non vengono abbandonate. Infatti l'ospedale è ben assistito, gli
infermieri sono socievoli con i pazienti. Ci ha impressionato ma anche fatto apprezzare l'importanza della vita.
25
Secondo noi al liceo scientifico con le presentazioni e le spiegazioni di come si può vivere, anche senza avere
tutte le funzioni del corpo, ci si può divertire. Mentre in ospedale eravamo dispiaciuti per quelli che stavano lì, e un
po' soffocati, però vedendo come erano aiutati ci siamo tranquillizzati sapendo che saranno aiutati
Noi crediamo che un incidente ti cambia la vita. Ma anche se uno deve vivere sulla carrozzina per tutta la vita può
continuare a praticare le proprie passioni. Anche se ti cambia la vita bisogna andare avanti.
ISTITUTO COMPRENSIVO BAGNO DI ROMAGNA
L'uscita didattica al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico è stata interessante perché il dottore,
l'infermiera e la fisioterapista hanno spiegato uno alla volta il proprio compito in questo reparto. Il compito che mi
ha colpito di più è stato quello della fisioterapista perché riabilita le persone che subiscono incidenti e le aiuta a
muoversi se perdono l'uso di alcune parti del corpo, come abbiamo potuto vedere nei filmati. La vita è più difficile
se si perde l'uso di qualcosa ma ci si adegua e in qualche modo tutto contInua. Questa uscita è stata molto
significativa, riguardante sia la salute che la sicurezza nella strada
La cosa che mi è rimasta più impressa è la facilità con cui si può perdere un organo vitale con incidenti quotidiani.
Questi fatti mi fanno riflettere, anche solo non allacciando il casco si può rimanere in coma o morire. Mi ha anche
colpito la forza con cui un uomo invalido continua a vivere e a continuare azioni quotidiane. Questa visita è stata
molto istruttiva e interessante.
Secondo me è stata una bella esperienza perché ci fa capire che non tutti sono fortunati come noi ma che a volte
succedono davvero disgrazie. Mi è rimasta la sofferenza, la fatica, la difficoltà dei ragazzi a riuscire a camminare,
a parlare, a muoversi. Anche per una caduta si può morire o rimanere paralizzati. Secondo me rimanere
paralizzati è la cosa più orribile, perché o con le mani, le braccia, le gambe non potrai più muoverti come prima,
dovrai stare per tutta la vita su una sedia a rotelle. Comunque è stata una gita molto bella, che ti insegna tante
cose. Complimenti.
La cosa che mi ha colpito di più è stata quel gioco che ci ha fatto fare la fisioterapista. Di gioco non aveva nulla
ma mi ha fatto capire cosa si prova ad essere disabile a seguito di un incidente. Oltre a questo, il video dei due
disabili con quei diversi comportamenti: uno quasi matto e uno che non parlava per niente. Mi ha molto colpito
come un incidente può ridurti. Spero di non avere nessun incidente e di non ridurmi così, né io né i miei amici
Nella visita è emerso che bisogna stare attenti ad andare con dei veicoli (bici, moto, auto…) perché in caso di
incidenti ci si può fare molto male oppure perdere addirittura delle parti del corpo, esempio braccia gambe…
quindi di rispettare le leggi, allacciarsi bene il casco, non guidare da ubriachi e fare attenzione a non andare
troppo veloci
Della visita a Cesenatico mi ha molto colpito la testimonianza della persona in carrozzella e i video di come gli
invalidi siano capaci di eseguire determinate azioni, anche se con fatica. Quei video mi hanno fatto capire
l'importanza dell'uso degli arti inferiori ma soprattutto la prudenza quando sei a bordo degli autoveicoli.
Mi è rimasta in mente la testimonianza di Alessandro quando ha detto "C'è chi pensa che di fronte a queste
disgrazie (come l'invalidità degli arti inferiori) la vita sia già terminata perché non c'è più spirito e voglia di correre,
di giocare, di fare sport e le gambe non riescono a fare tante cose. Invece ritorna comunque lo spirito, anche di
fronte al totale non uso delle gambe, di fare certe cose che magari prima dell'incidente non si aveva la voglia di
fare”.
Pochi giorni fa siamo andati al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico per mezzo dell'autobus. Mi ha
colpito di più quando Alessandro (un uomo in sedia a rotelle) ci ha illustrato quanto si possono divertire con gli
sport quelle persone che hanno perso l'uso delle gambe.
La fatica di vivere dopo questi incidenti. Come è difficile salire o uscire dalla macchina, levarsi la maglia
Secondo me la cosa che ci voleva insegnare questo incontro è l'andare piano per evitare incidenti pericolosi. Mi
ha colpito il fatto che queste persone nonostante l'incidente e il trauma affrontano questo periodo in maniera
sorridente, cercando di migliorare e cercando di rendersi indipendenti. Mi ha colpito anche la pericolosità di
andare in moto o in macchina e che per una sciocchezza ci si può condizionare la vita restando immobilizzati su
una sedia a rotelle. Ci hanno spiegato anche che si possono lo stesso fare altri sport in sedia a rotelle, anche se
per me non sarebbe la stessa cosa e lo stesso divertimento
E' stata una visita molto istruttiva, mi ha fatto un po' impressione quello che mi dicevano sui traumi cranici e i
video. La fisioterapista ci ha fatto fare due "giochi": uno di restare immobili per 10 minuti e l'altro di allacciarsi la
scarpa e il giubbotto con una mano. Poi ci ha fatto vedere le "strategie". Ci hanno anche fatto vedere la
riabilitazione di alcune persone che avevano subito un incidente stradale
26
Quello che mi ha colpito di più è stato quando delle persone hanno subito un grave incidente e hanno perso l'uso
delle gambe (arti inferiori) e quindi sono costretti a vivere tutta la vita su una sedia a rotelle; e quando abbiamo
incontrato Alessandro e ci ha fatto vedere dei filmati, dei ragazzi senza l'uso delle gambe che comunque possono
praticare sport come sciare, giocare a tennis, a basket ecc... mi è anche piaciuto quando abbiamo giocato.
OPINIONI: Abbiamo capito che dobbiamo indossare il casco perché ci proteggerà EMOZIONI: forti, ripensando al
momento dell'incidente che gli ha cambiato la vita. Dopo aver provato il gioco della terapista abbiamo capito
quanto è bello compiere anche le azioni più semplici come legarsi una scarpa. IMPRESSIONI: ci ha colpito molto
la forza di volontà che hanno questi ragazzi nell'affrontare le difficoltà della vita dopo l'incidente
OPINIONI: da tutto ciò abbiamo capito che bisogna guidare con prudenza, allacciare sempre il casco ma non
sempre anche se usi tutte queste precauzioni ti salvi la vita perché molte volte è tutta questione di destino.
EMOZIONI: forti ripensando al momento dell'incidente, contrastati perché molte cose sono state dettate dal caso;
tristezza perché vedere delle persone dopo aver avuto degli incidenti e che rimangono paralizzati mette molta
tristezza. IMPRESSIONI: ci ha fatto molta impressione la ripresa delle persone che hanno avuto un incidente, che
nonostante tutto riescono ad andare aventi e vivere non proprio come prima ma vivere e questo è quello che
conta, vivere. W la vita!
OPINIONI: ho capito che bisogna usare il casco, controllare la velocità, dopo aver visto tutto quello ho paura ad
andare in motorino. Allaccerò sempre il casco. Per godersi la vita bisogna fare attenzione in ogni momento e non
fidarsi mai del guidatore opposto! EMOZIONI: mi ha fatto riflettere sulle "ingiustizie" che ci sono nel mondo. Ho
provato pena per loro. Anche se uno di loro era molto ironico, mi dispiace perché loro non si rendono conto delle
azioni che fanno. IMPRESSIONI: sono felice che almeno possono fare sport. Credo che sia molto brutto e
sofferente stare in una sedia a rotelle
La visita è stata molto interessante perché ci ha permesso di capire i rischi che si corrono se uno per esempio
non si allaccia il casco o non usa le misure di sicurezza in strada. Le testimonianze che ci hanno fatto vedere poi
ci hanno colpito molto. Sicuramente dopo questa visita staremo più attenti in strada e penseremo di più alla
nostra sicurezza
ISTITUTO TECNICO GEOMETRI “L. DA VINCI”
OPINIONI: interessante ma troppo lungo; esperienza istruttiva; fa riflettere; importanza della vita; non
sottovalutare le banalità; stare attenti per strada EMOZIONI: tristezza, pena, speranza, paura IMPRESSIONI: ci si
può divertire anche essendo disabili; si continua a vivere la vita di prima pur avendo un handicap; i malati cercano
di sorridere anche dopo aver subito vari traumi
OPINIONI: è STATO ISTRUTTIVO E DI GRANDE IMPORTANZA E UTILITA’ L'USCITA A CESENATICO.
Abbiamo capito che è importante l'attenzione alla guida e quest'uscita è servita alla sensibilizzazione dei ragazzi
che molte volte sottovalutano la gravità di queste situazioni. Troviamo giusto fare questo lavoro collaborando e
ascoltando persone che hanno vissuto sulla propria pelle queste tragedie, che hanno cambiato completamente la
loro vita e che passato o quasi il trauma con l'aiuto di infermieri, dottori e delle stesse strutture ospedaliere
EMOZIONI: abbiamo provato forti emozioni, tristezza e la sensazione di essere indifesi rispetto a queste
traumatiche situazioni IMPRESSIONI: è stato molto utile questo lavoro e ci ha fatto capire l'importanza della vita e
di quanto si debba stare attenti. In un attimo per una distrazione la vita può cambiare o addirittura finire...
E' stata una gita molto istruttiva; abbiamo capito l'importanza della vita. Abbiamo ascoltato testimonianze di
persone rimaste invalide a causa di incidenti stradali. Nell'aula magna dello scientifico di Cesenatico (dove
abbiamo ascoltato le testimonianze di due giovani) ci hanno fatto provare a compiere delle azioni come se
fossimo dei disabili, ad esempio rimanere immobili per 5 minuti, slacciare e riallacciare la scarpa e il giubbotto con
una mano sola. Siamo rimasti molto impressionati dalla forza di volontà e dall'impegno che queste persone
mettono per "tornare a vivere" e che comunque con tutto quello che è loro successo non si sono perse d'animo
Le nostre opinioni sulla visita al reparto di riabilitazione sono molto positive: -Il reparto era molto organizzato e
attrezzato con strumenti elettronici e meccanici molto all'avanguardia -Il personale è molto serio e ricco di
conoscenze -Ci hanno spiegato e mostrato tutte le modalità del reparto con grande professionalità -Il personale
cerca di infondere ottimismo nei pazienti cercando di farli sentire a casa propria
-Ci ha fatto capire l'importanza e il privilegio della vita -E' stato molto istruttivo, soprattutto sul piano psicologico,
perché ci ha fatto capire che anche in una vita normale, dove nessuno penserebbe mai che potrebbe succedere
qualcosa, tutto può cambiare da un momento all'altro, rendendo molto più difficile il resto della nostra vita; basta
un secondo per provocare dei danni non solo fisici ma anche morali, a noi e alle persone che ci vogliono bene,
come i nostri familiari -Per superare questi impedimenti motori bisogna avere una grandissima forza di volontà,
ponendosi degli obiettivi per continuare ad andare avanti, perché una vita senza uno scopo è come una vita che
non esiste -Quando succedono questi incidenti i danni non li subiscono solo i diretti interessati ma anche i
familiari, che dovranno prendersi cura degli sfortunati (spesso permanenti). L'ospedale di Cesenatico si occupa di
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queste persone e le ospita in una struttura dotata di strumenti per la riabilitazione e di stanze in cui i familiari
possono venire a trovare i pazienti
Secondo me è stato istruttivo e porta a riflettere sulle conseguenze di quando si usa un mezzo a motore
Senso e compassione, una grande lezione di vita, paura che possa succedere a me
L'uscita a Cesenatico ha suscitato in noi grande stupore perché non ci aspettavamo che le persone reduci da
questi incidenti potessero avere questi gravi problemi. Abbiamo provato un grande senso di compassione e di
pietà per quelle persone meno fortunate di noi. Questa è stata una grande lezione di vita perché ci ha fatto
ragionare su come la vita è importante e su come può finire in un attimo
Dispiacere, fa riflettere sulla vita
Un po' noioso, triste, malinconico, dispiacere, fa riflettere sulla vita, riflessioni su come può cambiare tutto in un
attimo, cercare di aiutare le persone meno fortunate di noi, trovare un motivo per vivere meglio di prima
Nella visita al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico abbiamo visto persone con diversi problemi ma che
non hanno mai perso la voglia di vivere. Probabilmente fino ad adesso non avevamo mai pensato che potremmo
avere i loro stessi problemi se non stiamo attenti per strada, ma continuiamo a non badarci. Abbiamo visto filmati
con ragazzi costretti in una sedia a rotelle che se accennavano anche solo a salire uno o due gradini facevano
fatica ma non si sono mai arresi
OPINIONI: questa uscita ci ha aiutato a capire quanto è importante riuscire a rispettare il codice stradale e le
regole che sono state fatte EMOZIONI: ci hanno impressionato molto i macchinari che abbiamo visto perché ci
sembrava che servissero a conseguenze molto serie. Questa visita ci è servita per stare più attenti e più sicuri per
strada IMPRESSIONI: abbiamo trovato questa visita interessante ed istruttiva perché guardando i video che ci
hanno fatto vedere, abbiamo capito quanto è importante avere responsabilità delle proprie azioni e avere la
massima sicurezza
OPINIONI: -Era molto attrezzato per le persone disabili -Mi ritengo fortunata –E’ stata una gita molto bella
EMOZIONI: -Vedere le persone in quello stato era triste e mi ha fatto riflettere sulla sicurezza stradale -Mi hanno
fatto riflettere i filmati che ci hanno mostrato IMPRESSIONI: -Mi ha fatto pena vedere tanta gente in carrozzina Mi ha colpito che una mia amica sia svenuta proprio all'ospedale e la prontezza con cui l'hanno soccorsa –E’
stato molto interessante
Vedere le persone che dopo un incidente si riducono in quello stato ci ha fatto riflettere. Quindi siamo arrivati a
queste conclusioni: -Andando con il nostro motore dobbiamo cercare di moderare la velocità -Usare in ogni caso
il casco allacciato e omologato -Non dobbiamo impennare e fare i cretini per strada. Alcuni di noi hanno provato
pena per quelle persone e timore che possa succedere la stessa cosa. Quando siamo usciti abbiamo ripensato a
quello che avevamo visto e ci siamo scambiati le nostre opinioni in proposito. Abbiamo ringraziato Dio che a noi
non è successa la stessa cosa
OPINIONI: queste strutture aiutano molto i disabili dove cercano di curarli. Noi pensiamo che anche dopo aver
visto quelle scene l'attenzione nella guida non migliori EMOZIONI: questa visita ci ha suscitato l'emozione di
vedere il mondo come lo vedono loro. Dovrebbe essere orribile diventare disabili e vivere una vita "a metà"
IMPRESSIONI: noi non pensavamo che la riabilitazione dopo un incidente fosse così complicata. Questa visita ha
cambiato il nostro modo di vedere la vita ed è stato molto istruttivo
Secondo noi bisogna stare attenti quando si guida per evitare incidenti che possano recare gravi danni alle
persone. Infatti nel video che abbiamo visto è facile fare un incidente ma altrettanto facile finire in carrozzina,
perdere la memoria, rompersi parti del corpo ecc... Abbiamo anche visto un video molto simpatico dove c'erano
due che avevano fatto un incidente; uno era in grado di muoversi ma non aveva memoria, l'altro non si poteva
muovere ma aveva memoria. Secondo noi fare il lavoro di aiutare chi ha un handicap è dignitoso perché è bello
aiutare gli altri. Nessuno di noi vorrebbe però essere a loro posto anche se ci fanno tanta pena. Per evitare tutto
questo bisogna solo guidare attenti e non distrarsi
EMOZIONI: schok, paura, pena, ansia, timore. Guardare quelle persone in quelle condizioni è stato traumatico. Ci
ha fatto riflettere sull'importanza della vita e sul cambiamento che può avvenire in un istante. Questa esperienza
ci ha fatto capire che l'imbecillità di un adolescente può rovinarti per sempre la vita, rendendoti dipendente da
altre persone e cambiando radicalmente le proprie abitudini e rendendo quasi impossibili le azioni quotidiane
Andando a Cesenatico abbiamo incontrato persone con diversi problemi, alcuni senza memoria altri paralizzati
mentalmente o fisicamente e questo ci ha fatto capire che anche da una piccola cosa, da un piccolo incidente, la
tua vita e quella delle persone a te vicine può cambiare totalmente. Per questo ora penso che ognuno di noi si sia
accorto che nella vita di tutti i giorni bisogna cercare di stare più attenti a tutto. Ci hanno messo di fronte alla
realtà e non dobbiamo dare sempre tutto per scontato e dire "vuoi che capiti proprio a me, capiterà agli altri" ma
per la gente questi altri siamo noi... quindi prudenza!!!
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Secondo il nostro gruppo la visita a Cesenatico è stata molto educativa ed interessante, perché abbiamo visto
come la nostra vita può cambiare nel giro di un secondo. Questa visita per noi è stata molto scioccante, nel
vedere queste persone che una volta erano come noi e adesso hanno gravi o lievi danni alla loro salute. Ora
pensiamo che noi tutti staremo più attenti
Pensiamo che stare attenti per strada sia importante e fondamentale. Durante la visita ci siamo accorti che la
situazione delle persone disabili che venivano curate era orribile e tutti noi li guardavamo come se fossero delle
attrazioni, anche se venivano trattati scrupolosamente. Guardando i video spesso ridevamo ma non vogliamo
diventare come loro, non essere più autonomi e dipendere da altre persone. Dobbiamo essere prudenti e non
pensare solo a noi stessi e non girare con il motore solo per divertirci e andare forte. Questa uscita è stata
significativa ed educativa. Ci ha insegnato soprattutto a ragionare
OPINIONI: schok, paura, tensione, ansia, riflessione. La visita è stata molto educativa perché abbiamo visto
come la vita può cambiare nel giro di un secondo. Con questo abbiamo capito che fare gli stupidi può essere
molto rischioso.
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “R. SERRA”
OPINIONI - EMOZIONI - IMPRESSIONI: depressione, compassione, tristezza, sfortuna, incapacità, empatia,
solitudine, organizzazione, paura, forza di volontà,malinconia, perdita della voglia di vivere (in certi casi),
fraternità, consapevolezza, rabbia, immedesimazione, interesse, rispetto
OPINIONI: è una struttura utile, un punto di riferimento per persone coinvolte in gravi incidenti, impostato in
maniera da far sentire i pazienti a casa propria EMOZIONI: tenerezza, tristezza, sensibilità, riflessione, paura,
solitudine IMPRESSIONI: vedendo questi ragazzi e pensando alla loro vita rovinata in pochi secondi ci ha fatto
riflettere su quali siano le conseguenze dell'imprudenza e della velocità. Ci siamo messi nei loro panni e abbiamo
vissuto la quotidianità in un altro modo: ad esempio senza l'uso di alcuni arti come braccia e gambe
OPINIONI: -Ci ha resi più consapevoli dei rischi di cui andiamo incontro -Ci ha fatto capire che anche un incidente
banale può portare a gravi conseguenze EMOZIONI: compassione, malinconia, depressione IMPRESSIONI: -Ci
ha insegnato molto -Ci siamo resi conto che se anche (a causa di un incidente) hanno degli handicap, c'è
comunque la forza di volontà per continuare a vivere
OPINIONI: secondo noi le strutture sanitarie sono molto adeguate per questo genere di problemi, ci sono addetti
molto preparati a tutte le difficoltà, stanno molto vicino ai pazienti EMOZIONI: tristezza, solitudine, tenerezza,
compassione, paura. Immedesimandoci in quelle persone abbiamo provato un senso di solitudine e abbiamo
capito quanto siamo fortunate IMPRESSIONI: le persone ricoverate in questa clinica ci hanno fatto molta pena
perché è brutto vedere una vita rovinata, che sta per finire, senza poter intervenire in nessuna maniera
OPINIONI: interessante, educativo, realistico, riflettere, cruda, vera, concreta EMOZIONI: tristezza, paura,
compassione, fortuna, solitudine IMPRESSIONI: deprimente, angosciante, scioccante, impressionante
OPINIONI: molto interessante, impegnativo, l'ospedale è molto attrezzato EMOZIONI: ci ha fatto capire che la
strada non è un posto in cui giocare, ci fa essere più prudenti IMPRESSIONI: i medici sono molto disponibili, ci ha
impressionato la loro forza di volontà
OPINIONI: -Pensiamo di non riuscire a superarlo -Abbiamo provato interesse –Ci vuole coraggio EMOZIONI:
tristezza, paura che possa succedere anche a noi IMPRESSIONI: -Il modo in cui un incidente può condizionare
tutta la tua vita -Ci sono persone che riescono ad accettare queste situazioni ed altre no -Ci vuole impegno e
coraggio per andare avanti
OPINIONI: è stata un'attività utile perché ti fa riflettere sulla fortuna che abbiamo e sull'importanza della vita. È
stato interessante conoscere le condizioni e le abitudini dei disabili e induce a stare più attenti durante la guida
EMOZIONI: tristezza, tenerezza, simpatia, pena, affetto, solidarietà IMPRESSIONI: grande forza di volontà da
parte dei ragazzi; malgrado quello che gli è successo hanno una grande voglia di vivere ed affrontano i problemi
che la vita gli pone con grande serenità
Dei filmati che ci hanno fatto vedere ci hanno particolarmente colpito i momenti in cui i disabili cercavano di salire
sull'automobile con molte difficoltà mentre per noi è una cosa molto semplice e abituale. Infine ci ha colpiti come
la loro vita per un incidente stradale sia cambiata, in alcuni casi diventando anche disabili. Durante la visita in
ospedale ci ha colpiti molto la struttura dei bagni che si adattava alle esigenze dei pazienti e la palestra dove vi si
può allenare e parecchie volte i pazienti grazie all'aiuto delle/gli infermiere/i riacquistano l'uso degli arti
E' stata una bella esperienza! Ci ha fatto capire che la prudenza sulla strada è molto importante e spesso si
provocano danni permanenti a persone innocenti. Il momento più significativo è stata la visita all'ospedale perché
ci ha fatto capire quanto può essere difficile la vita dopo un incidente. La nostra opinione è quella di rispettare il
codice stradale
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ALLEGATO 2
SCHEDA 5-A
SPAZIO ALLA CREATIVITA’
Lavoro di gruppo
Immaginate di far parte di una agenzia di comunicazione.
L’AUSL di Cesena vi ha contattato perché vorrebbe realizzare del materiale per una campagna
preventiva di promozione della sicurezza stradale destinata ai giovani della vostra età.
Scegliete liberamente il materiale che volete realizzare (volantini, depliant, spot, ecc…).
Al termine dell’attività condividete con il resto della classe l’esito del vostro lavoro
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Equipe di progetto:
Baldassarri Emanuela
Mari Giuseppe
Naldi Andrea
Evangelisti Alessandra
Psicologa – Uff. Educazione alla Salute Azienda USL Cesena
Medico – Reparto Medicina Riabilitativa Azienda USL Cesena
Medico – Direttore Reparto Medicina Riabilitativa Azienda USL
Cesena
Studentessa tirocinante – Facoltà di Psicologia di Cesena
Si ringraziano:
Tutti i RAGAZZI che hanno partecipato al progetto
Tutti gli operatori del Reparto di Medicina Riabilitativa che hanno contribuito alla
realizzazione del progetto (medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, personale OTA).
Gli insegnanti che hanno permesso la realizzazione del progetto:
Vincenzo Sarubbo
Amalia Valbruzzi
Istituto Comprensivo di Bagno di Romagna
Sandro Persano
Istituto Comprensivo di Longiano
Giorgio Valletta
Istituto Comprensivo Statale di Mercato Saraceno
Miranda Ricci
Giovanni Zani
Scuola Media "G.Pascoli" - Sez. di Calisese
Susanna Calandra
Istituto Tecnico Geometri “L.Da Vinci”
Claudio Rovereti
Istituto Tecnico Commerciale “R.Serra”
Per maggiori informazioni sul progetto rivolgersi a:
Emanuela Baldassarri
Dipartimento di Sanità Pubblica
Servizio Epidemiologia e Comunicazione AUSL di Cesena
Tel. 0547 352023
Fax: 0547 352058
e-mail: [email protected]
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