Stagione di prosa 2013-‘14
TEATRO CANTIERE FLORIDA
Focus “Traversar Confini”
Sabato 1 Marzo, ore 21
1°premio Monologhi “Sipario-Autori Italiani-2012”
1°premio Testo Teatrale “InediTO-Colline di Torino-2012”
2°premio concorso drammaturgia “Teatro e disabilità-2011”
“AMALIA E BASTA”
testo, regia, interpretazione
di
SILVIA ZOFFOLI
Scene Leonardo Carrano
Disegno luci Camilla Piccioni
Costumi Maria Grazia Lasagna Mancini
Strutture scenografiche Carlo e Roberto Zoffoli
Assistente alla regia Ilaria Montagna
Produzione: Associazione Culturale “Falesia Attiva”
<<Un soggetto intrigante e poco frequentato (l’ipoacusia), sviluppato con toni di verità ed
una partecipazione emotiva che rivela una sorprendente, simpatetica contiguità col tema
trattato, attraverso un’apprezzabile modulazione dei diversi registri verbali.>> (Giuria
Premio“Sipario-Autori Italiani”)
<<Lo sguardo stereotipato sulla disabilità genera talvolta stigma, causando forme di autoesclusione. Un racconto teatrale pieno di situazioni sceniche tra il comico e
l’imbarazzante>> (Giuria Premio“Teatro e disabilità”)
Sabato 1 marzo alle ore 21, nella Stagione di Prosa 2013-'14 del Teatro
Cantiere Florida, all’interno del Focus Traversar Confini, rassegna dedicata
alle abilità differenti attraverso teatro e danza, va in scena la nuova
drammaturgia: data unica a Firenze per “AMALIA E BASTA”, testo, regia e
interpretazione di Silvia Zoffoli. Vincitore del 1° premio Monologhi del
prestigioso concorso drammaturgico Sipario-Autori Italiani, del 1°
premio Testo Teatrale InediTO Colline di Torino e del 2° premio Teatro e
disabilità, lo spettacolo racconta la storia di una giovane donna e il suo
percorso di accettazione di sé.
Amalia lavora come hostess di museo. Una giornata che le sembra non
passare mai è occasione per ripercorrere le tappe fondamentali della sua
vita, quella di una ragazza come tante, che però non è come le altre: Amalia,
infatti, è sorda dalla nascita.
Disabilità “invisibile”, con risvolti talvolta tragicomici, la sordità è per lei una
diversità con la quale confrontarsi non solo rispetto agli udenti, ma anche
rispetto agli altri sordi, e soprattutto un’occasione per fare i conti con la
propria identità di persona, per riuscire infine ad accettarsi per quella che è:
Amalia e basta.
Al centro dello spettacolo c’è la sua interiorità, il suo rapporto con gli altri,
l’amore, le amicizie, lo studio, il lavoro, la presa di coscienza dei propri limiti e
delle proprie potenzialità come individuo e nella società.
<< (…) Quello che ho voluto sottolineare è il valore dell’unicità della persona,
che non è riducibile ad un solo ‘aggettivo’. Amalia non ama andare in giro con
il “libretto delle istruzioni”, eppure è lei la prima a voler cercare una
definizione univoca di se stessa e degli altri, la cerca e al tempo stesso la
rifugge, vorrebbe appartenere ad un gruppo in cui trovare i propri simili,
eppure sente gli altri ostili. La sua ironia e fresca leggerezza, in realtà, sono il
risultato di un percorso di crescita personale non certamente facile che vede
la sua catarsi nell’accettazione della fragilità. Se si vuole, questo vale per la
sordità come per qualunque altra condizione dell’essere umano: accettarsi ed
essere accettati per quelli che si è, significa vivere una contraddizione
costante fra la ricerca di un’identità precisa e l’insoddisfazione nel non
trovarne mai una univoca. Probabilmente c’è un po’ di Amalia in ognuno di
noi.(…) >>. (Silvia Zoffoli)
www.facebook.com/amaliaebasta
http://www.teatroflorida.it/spettacoli-firenze/amalia-e-basta
Teatro Cantiere Florida
Via Pisana 111r, 50143 Firenze
Informazioni e prenotazioni:
Tel: 055-7135357 [email protected]
www.teatroflorida.it
Biglietti: Intero €15, ridotto €12
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Comunicato stampa