e-zine
l’amico degli animali
Giulius N. 8 - Agosto 2014
Viaggiando
Merano
Alimentazione
Il cibo crudo è
un pericolo?
Razze feline
Il Mau Egiziano
Omeopatia
Gestione delle ferite in
medicina veterinaria
Inghilterra:
Cambiamenti del
clima e farfalle
Sommario
..............................
Estate insieme 4 - 5
In vacanza con i pet
Consigli utili per un viaggio con il vostro gatto
Alimentazione pag 7 - 9
Nutrizione del cane anziano
Il cibo crudo è un pericolo?
In vacanza con i pet
4-5
Prevenzione pag 12 - 14
Allergia da contatto nel cane
Pulci e tenia nel gatto
L’esperto risponde pag 16 - 17
La congiuntivite nel gatto
Comportamento pag 19 - 20
Il leccamento nel cane
Avvelenamento da
morso di serpente
27
Omeopatia pag 21
Gestione delle ferite in medicina veterinaria
Razze canine pag 23
Il lagotto romagnolo
Razze feline pag 25
Egyptian Mau (Il Mau egiziano)
Altri animali pag 27
Avvelenamento da morso di serpente
Il lagotto romagnolo
23
Viaggiando pag 29 - 30
Merano
Curiosità pag 32 - 33
Super residnze per gli amici a 4 zampe
Inghilterra: cambiamenti del clima e farfalle
..........................
Pet quiz pag 34
l’amico degli animali
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Agosto - Sabato chiuso
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Link esterni
estate insieme
{
in vacanza con il pet
i consigli dal Ministero della Salute
{
P
rima di partire per le vacanze con un animale è sempre opportuno programmare
una visita dal nostro medico veterinario di fiducia per un accertamento sul suo
stato di salute, controllare la regolarità delle vaccinazioni e dei trattamenti contro i
parassiti interni ed esterni. Il consiglio ci giunge del Ministero della Salute che ha pubblicato una sezione on line sul proprio portale ricca di informazioni su cosa e come fare
per viaggiare con cani e gatti: in Italia o all’estero, su mezzi di trasporto diversi.
Il Ministero ricorda l’opportunità di portare il libretto sanitario, il numero di telefono del
veterinario curante e di informarsi via internet anche sulle strutture veterinarie presenti
nel luogo di villeggiatura per eventuali emergenze. È certamente consigliabile, rientrati
dalle nostre vacanze, far eseguire una visita di controllo per accertarsi che il nostro
amico peloso non sia incorso in qualche spiacevole” incontro” durante il nostro periodo
di riposo...
Dovremo ricordarci di portare con noi i farmaci che l’animale deve assumere costantemente prodotti antiparassitari, un mini-kit di pronto soccorso; il certificato di iscrizione dell’anagrafe, il libretto sanitario e, se richiesto dalle autorità della località dove
desideriamo recarci, il certificato di buona salute, della vaccinazione antirabbica, il
passaporto europeo. Se il nostro animaletto ha problemi viaggiando in automobile il
medico veterinario potrà preventivamente consigliare dei farmaci efficaci e sicuri da
somministrare prima del viaggio.
Numerose sono le compagnie di navigazione che permettono di condurre a bordo animali a bordo nave; alcune richiedono il certificato di buona salute redatto dal medico
veterinario oltre al documento di identità dell’animale che deve accompagnarlo in ogni
suo spostamento. Ricordiamoci di rispettare le regole del bon ton. In treno sono ammessi i
cani anche di taglia grande. La compagnia Italo fornisce informazioni specifiche in merito.
Analoghe considerazioni valgono per il viaggio in aereo che il nostro pet dovrà affrontare essendo in buone condizioni di salute ed eventualmente trattato con opportuni
medicamenti antinausea suggeriti dal veterinario. Qualora ci si rechi in paesi al di fuori
della UE sul portale del Ministero si può reperire un elenco di alcuni Paesi stranieri in
modo da avere informazioni sulle modalità di introduzione di animali. Periodo di riposo
all’aria aperta. Dobbiamo quindi abituare progressivamente il nostro cane a sopportare un adeguato sforzo fisico anche per scongiurare spiacevoli inconvenienti.
A. Ciorba
4
estate insieme
Consigli utili per un viaggio
con il vostro gatto
S
e avete deciso di condividere con micio il vostro viaggio, sia che si tratti di un
viaggio all’estero, un fine settimana, nella casa fuori città, al mare sappiate che
ci sono alcuni accorgimenti per diminuire il disagio ai soggetti più sensibili ed a
noi. Alcuni gatti sono abituati fin da piccoli ai viaggi e non hanno problemi, mentre
altri non sopportano gli spostamenti. Se si tratta di un gatto non abituato all’auto o mai
uscito da casa, sarà consigliabile fare, prima della partenza, dei piccoli tragitti in auto
per abituarlo. Se nonostante tutto ciò il gatto continuasse ad avere paura e non potete
lasciarlo a casa o in custodia a qualcuno di fiducia, sarebbe il caso di consultare il
veterinario per farsi consigliare un prodotto tranquillizzante.
Per quanto riguarda il trasportino, sarà cura nostra dotarlo del maggior comfort possibile per far sentire protetto e al sicuro il nostro gatto. Le gabbie in rete metallica sono
sconsigliate, perché il gatto si sente in balia di qualsiasi pericolo. Più comodi e sicuri
per loro sono i trasportini in plastica, parzialmente coperti, oppure quelli in stoffa rigida,
l’importante è che siano sufficientemente spaziosi per la taglia del gatto e ben areati.
D’estate va assolutamente evitato l’utilizzo dei copri - trasportini. In macchina il trasportino va posizionato al riparo dal sole e mai a contatto diretto con il getto dell’aria condizionata, che dovrà comunque essere ad una temperature mite, non eccessivamente
fredda. Evitare anche di porre al fondo del trasportino un tessuto troppo caldo, come
la lana, prediligere il cotone o la spugna. Sarà utile porvi un pannolino (che si trova
facilmente in commercio nei negozi di animali) che servirà ad assorbire eventuali bisogni del nostro gatto e lo lascerà asciutto. È buona norma
non dare cibo prima della partenza, ma, soprattutto se
il viaggio si effettua nel periodo estivo, approfittate delle
soste per mettergli a disposizione dell’acqua ed evitate di
lasciare la macchina al sole. Se il nostro viaggio invece
si svolgerà in treno, in aereo o in nave, sarà opportuno avvisare per tempo la compagnia che si è scelta
di utilizzare per essere sicuri dell’accettazione e delle
eventuali tariffe da pagare per il gatto. L’importante
all’arrivo è di occuparsi del gatto mettendolo a proprio
agio: fornitegli subito una lettiera dove fare i bisogni,
acqua e cibo per ristorarsi, dei giochi e tante coccole
per ripagarlo della pazienza portata.
Buona vacanza con il vostro micio!
Marta Picciurro
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6
ALIMENTAZIONE
Nutrizione del cane anziano
uuu
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a cura della Dott.ssa Alessandra Caralla - Team Nutro
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na delle domande che più frequentemente i proprietari di cani fanno ai
veterinari è quando il loro amico a quattro zampe può essere
considerato anziano. Non è facile stabilire con certezza se all’età anagrafica corrisponda anche quella fisica,
possiamo però dare delle linee guida a riguardo.
Secondo alcuni studi l’età in cui un cane può essere
considerato un soggetto anziano varia molto in base
alla taglia, ad esempio i cani di taglia piccola e
toy sono considerati anziani dai dieci anni in su, la
soglia di età si abbassa man mano che aumenta
la taglia e quindi anche il peso, un cane che pesa
80kg è considerato anziano già a 6 anni.
Diversi sono i fattori che intervengono nel processo
di invecchiamento fisiologico, ad esempio la genetica ma, anche l’ambiente in cui vive il cane e
l’alimentazione, possono influire molto sul metabolismo cellulare e conseguentemente anche sull’invecchiamento del soggetto in se.
Diversi studi hanno rilevato che la durata della vita di cani e gatti si è allungata negli ultimi anni, infatti i cani vivono mediamente
13 anni, questo se si considerano cani
di tutte le taglie, ma, ad esempio i cani
di taglia grande difficilmente arrivano a
quest’età mentre i cani di taglia piccola
spesso la superano. Il normale invecchiamento è associato ad una riduzione del metabolismo di base, alla riduzione della massa magra,
mentre incrementa la massa grassa.
Ovviamente un cane che fa poca attività fisica invecchia prima di uno che fa esercizio, in quanto
questo mantiene una massa muscolare ed una
condizione fisica generale migliore. Tutti gli orga7
ALIMENTAZIONE
ni e i tessuti variano durante il processo di invecchiamento, si riduce il metabolismo, diminuisce in generale il turnover cellulare e le cellule stesse sono più soggette a danni da parte
dei radicali liberi (stress ossidativo). Anche in questo caso l’alimentazione gioca un ruolo
importante, il contenuto di nutrienti deve essere modificato in base alle nuove esigenze. Un
alimento che sia in grado di sostenere il metabolismo del cane anziano deve avere un basso livello di grassi per prevenire l’obesità. Il contenuto di proteine deve essere lievemente
ridotto rispetto ad un mantenimento, infatti queste, purché di buona qualità, aiutano il soggetto anziano a prevenire o ripristinate le perdite protidiche associate all’età. Componenti
molto importanti della dieta del cane anziano sono gli ACIDI GRASSI ESSENZIALI, i famosi
omega-3 e omega-6, che riducono lo stress ossidativo dato dai radicali liberi e ritardano
quindi l’invecchiamento cellulare.
Bastano poche accortezze per nutrire bene un soggetto anziano in salute, in generale
associare una dieta adeguata ad un po’ di esercizio fisico lo aiuta ad affrontare meglio
questa fase della sua vita. Fare un chek up dietro consiglio del medico veterinario di fiducia
può prevenire tante patologie legate all’età e può farci vivere più serenamente accanto al
nostro migliore amico.
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ALIMENTAZIONE
IL CIBO CRUDO è UN PERICOLO?
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a cura del Dr. Sergio Canello - Sanypet
M
olti sapranno che esiste un allarme lanciato dalla Food and Drags Administration statunitense (FDA) che evidenzia il pericolo d’infezioni per i cani che sono
alimentati con cibo crudo. Questo modello alimentare ha avuto una progressiva
espansione mano a mano che è cresciuta la consapevolezza che il petfood troppo spesso
fa ammalare i nostri amici a quattro zampe. Il principio di base non è confutabile: gli animali selvatici si nutrono di prede crude, quindi una dieta simile composta di carne, ossi e
organi interni non può non rappresentare il più logico modello alimentare.
Perché, dunque, la Food and Drugs Administration mette in guardia dall’utilizzarlo?
Perché alimenti crudi possono veicolare svariati microrganismi pericolosi per la salute se
non addirittura mortali. Fra questi, le salmonelle (che si sviluppano molto frequentemente
nelle carni provocando dolori gastrici e addominali, vomito incontrollabile, crampi, febbre, diarrea alternata a stitichezza) e le listerie, che provocano un’infezione grave che
colpisce gli adulti con sistema immunitario depresso, i cuccioli, le femmine in gravidanza
e gli anziani.
Qual è, quindi, la soluzione migliore?
Personalmente ritengo che il rischio d’infezioni con la dieta cruda non sia alto, ma sicuramente esiste, quindi il modello “raw” è un modello utilizzabile a rischio e pericolo del
proprio amico a quattro zampe (che, ricordiamo, non può scegliere). Riguardo al petfood,
sono in possesso di elementi sicuri per affermare che il problema non è tanto nel petfood in
quanto tale, quanto nella tipologia dello stesso: evitate il più possibile il petfood basato sulle carni da allevamento intensivo (specie pollo e maiale) perché il rischio di trovarvi residui
tossici di farmaci pur legalmente utilizzati è molto elevato, e la riprova sta nel manifestarsi
rapidissimo di patologie infiammatorie di tutti i tipi, specie dermatiti pruriginose (collo e
fondo schiena), forfora, arrossamenti, seborrea, otiti, congiuntiviti, vomito notturno di succhi
gastrici, diarrea, infiammazioni delle sacche anali, leccamento ossessivo della zampa e
molto altro. Tutto per rendere chiaro che non esiste nulla di sicuro, e che il criterio da seguire è di tenere d’occhio lo stato di salute del proprio amico più caro: se presenta uno o molti
dei problemi appena evidenziati, controllate cosa sta mangiando, eliminando specie tutto
ciò che contiene osso, l’organo che accumula tutto ciò che è chimico e farmacologico.
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SISTEMA IMMUNITARIO
ALTERATO?
IMMUNO
active
Un supporto efficiente in caso di:
Leishmania*˜
Malattie autoimmuni ˜
Malattie metaboliche ˜
(es. Diabete, Cushing)
Malattie infettive ˜
Convalescenza ˜
™
Active Fresh System
Brevetto Europeo n. EP 2526781
International patents pending
Complessi specifici
di principi naturali
Patent pending n. PD2014A000002 (IT)
* Università Federico II di Napoli: Studio scientifico su 40 cani affetti da Leishmaniosi, sottoposti a
terapia convenzionale, di cui 20 alimentati con Immuno Active. Risultati: aumento della percentuale di alcune
fondamentali popolazioni di linfociti T (CD8+CD3+, Treg, Th1), maggiore capacità di controllo dell’infezione e
miglioramento dello stato clinico dei soggetti con dieta specifica.
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fidati di forza 10!
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SANYpet, azienda da sempre conosciuta nel mondo veterinario
per le sue formule dietetiche nutraceutiche, è orgogliosa di presentare FORZA10 Immuno Active.
Immuno Active è stato testato in una ricerca sperimentale e clinica sulla Leishmaniosi canina in collaborazione con l’Università
“Federico II” di Napoli e l’Università della Basilicata, i cui risultati
sono stati presentati al Congresso Mondiale sulla Leishmaniosi
(“Worldleish 5”, Porto de Galinhas, Pernambuco, Brazil, 13-17
maggio 2013).
La ricerca ha avuto come oggetto di studio due gruppi omogenei di cani colpiti da Leishmaniosi, entrambi trattati con la
terapia farmacologia standard, uno solo dei quali ha ricevuto
FORZA10 Immuno Active quale dieta esclusiva per un periodo
di 12 mesi complessivi.
Lo studio ha evidenziato alcune interessanti proprietà immunostimolanti di FORZA10 Immuno Active (tra le quali, il
ritorno all’attività fisiologica delle T-Regolatrici. Inoltre questa
ricerca ha registrato l’interessante aspetto clinico e del deciso
miglioramento, ben visibile e stabile, dello stato generale di salute dei soggetti sottoposti alla
dieta specifica, rispetto a quelli di controllo con dieta standard. Inoltre, è attualmente in corso
avanzato uno studio multicentrico portato avanti da Medici Veterinari, specialisti oftalmologi,
che ha evidenziato, già nelle fasi iniziali, risultati sorprendenti di FORZA10 Immuno Active su forme complicate di cherato-congiuntivite secca cronica. Tutto ciò
permette di suggerire la referenza quale utile ed efficace
approccio nutraceuticonel trattamento di patologie autoimmuni.
Forza10 Immuno Active è coperto da brevetto e aiuta
l’organismo a ritrovare il controllo delle proprie funzioni
immanitarie, sia nel caso di reazioni esagerate e biologicamente insiegabili, quali sensibilità allergica conclamata
e sostanze ambientali e/o alimentari (polvere, acari, parietaria, pulci, fonti alimentari), sia nel caso di reazioni insufficienti (Leishmaniosi, parassitosi gravi come la rogna demodettica, astenia e debolezza cronica, Lupus sistemico).
PREVENZIONE
ALLERGIADACONTATTO NEL CANE
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a cura del Prof. Andrea Spaterna - Università degli Studi di Camerino
In che cosa consiste questa malattia?
L’allergia da contatto, meglio nota come dermatite allergica da contatto o ipersensibilità
da contatto, rientra, insieme alla dermatite irritativa da contatto, nell’ambito delle reazioni
cutanee conseguenti appunto al “contatto” con determinate sostanze. Mentre l’allergia
da contatto riconosce un meccanismo di tipo allergico, quella irritativa è semplicemente
riconducibile all’azione irritativa da parte di alcune sostanze. Anche in questo caso,
come in quello delle reazioni avverse al cibo, tale differenziazione nella pratica risulta
impossibile.
Si tratta di una malattia frequente nel cane?
Nel cane la reale incidenza di tale malattia non è nota, anche per l’impossibilità di differenziarla dalla dermatite irritativa da contatto. Tuttavia, si può affermare che in questa
specie animale si tratta di una condizione di non frequente riscontro, anche a motivo
della naturale protezione da parte del pelo, che limita il contatto della cute con le varie
sostanze. A differenza della dermatite irritativa da contatto, che può interessare soggetti
di qualsiasi età, l’allergia da contatto in genere si manifesta in animali adulti, dovendo,
come tutte le malattie allergiche, prevedere una precedente fase di sensibilizzazione.
Secondo alcune ricerche determinate razze, quali Pastore tedesco, Fox Terrier, West
Highland White Terrier e Golden Retriever, risulterebbero più predisposte di altre a sviluppare questa condizione allergica.
Quali sono le sostanze responsabili di questo tipo di allergia?
Numerose sostanze possono comportarsi come allergeni da contatto, quali vegetali (oleandro, edera, quercia, aghi di pino, fiori di gelsomino), medicamenti topici (neomicina,
anestetici locali, vaselina, shampoo, saponi, spray; in qualche caso la sensibilizzazione
può essere determinata non dal principio attivo, ma dal veicolo, come ad esempio la
lanolina), sostanze chimiche (nichel, cobalto, formaldeide, cromo), sostanze ad uso domestico (ciotole di plastica, tappeti, collari, legno di cedro, detersivi, olii minerali, cera
per pavimenti, lana, coperte sintetiche, fertilizzanti, cemento) etc.. In genere il cane si
sensibilizza verso un solo allergene, ma a volte anche nei confronti di due o più.
Con quali sintomi può decorrere tale condizione morbosa?
Le lesioni tendono ad essere localizzate in corrispondenza dei punti meno provvisti di
peli, in cui gli allergeni da contatto, così come le sostanze irritanti, possono con maggior
facilità venire in contatto con la cute. Le lesioni saranno localizzate in corrispondenza
12
PREVENZIONE
delle regioni ascellari e inguinali, della superficie interna delle cosce, dello scroto e della
parte inferiore dei piedi tra i polpastrelli; se l’allergene è rappresentato da un medicamento topico risulteranno interessate le zone di applicazione dello stesso (ad esempio
superficie interna del padiglione auricolare in caso di applicazione di prodotti otologici),
mentre se ad esempio la condizione è riconducibile al materiale con il quale è fatta la
ciotola si assisterà ad un prevalente coinvolgimento del muso. Le lesioni caratterizzate
inizialmente da aree arrossate possono evolvere con escoriazioni e croste, nonchè, quale
risultato del processo di cronicizzazione, con ispessimento ed iperpigmentazione della
cute. Il prurito è sempre presente anche se può essere di grado variabile.
Quando si può sospettare che il proprio cane soffra di una tale condizione morbosa?
La comparsa di lesioni pruriginose in corrispondenza di aree cutanee poco o per nulla
ricoperte di pelo può lasciar considerare il sospetto di tale dermatopatia, così come il
dato relativo ad un eventuale cambio di ambiente da parte dell’animale o al suo contatto con nuove sostanze (farmaci topici, introduzione della ciotola di plastica etc.) nelle
settimane/mesi precedenti la comparsa delle lesioni. Tuttavia, dato che questa malattia
si può manifestare dal punto di vista clinico in maniera sovrapponibile a numerose altre
dermatosi pruriginose, solo il Medico Veterinario può giungere a tale diagnosi, seguendo un appropriato iter, che può prevedere tra l’altro una c.d. prova di isolamento. Tale
prova consiste nel cambiare se possibile ambiente all’animale per un certo numero di
giorni (15-20), allontanandolo in tal modo dagli eventuali allergeni da contatto/sostanze
irritative da contatto, e quindi nel verificare se in tal modo si ottiene la remissione della
sintomatologia; la riacutizzazione della stessa a fronte della reintroduzione del soggetto
nel suo ambiente abituale rappresenta la conferma che alla base della dermatopatia ci
fosse effettivamente una componente da contatto, pur non potendo differenziare se su
base allergica o semplicemente irritativa. Nel caso non fosse perseguibile l’allontanamento dell’animale dal suo ambiente, occorre quantomeno eliminare per lo stesso numero di
giorni tutti gli oggetti e/o cose con le quali è venuto in contatto negli ultimi tempi, eseguendo successivamente, a fronte di una regressione del quadro clinico, la reintroduzione
degli stessi.
Si possono effettuare delle prove allergiche?
Come nell’uomo anche nel cane si può effettuare il patch test, che consiste nell’applicare
sulla cute opportunamente tosata le sostanze sospette per 48 ore, mediante bendaggio
occlusivo; tuttavia, tale prova nel cane risulta difficile da effettuare per problemi di esecuzione pratica, oltre al fatto che i risultati non sono sempre attendibili.
Si può curare tale malattia?
La condizione ideale è evidentemente legata all’eliminazione/allontanamento della/e
sostanza/e responsabile/i. Nel caso questo non dovesse risultare possibile, il Medico
Veterinario potrà comunque istituire una terapia in grado di controllare i sintomi.
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PREVENZIONE
PULCI E TENIA NEL GATTO
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I
A. C.
parassiti rappresentano uno dei più importanti problemi nei nostri animali. Importante è agire preventivamente attraverso ad esempio esami periodici delle feci compiuti presso il nostro veterinario di fiducia,
trattamenti farmacologici specifici ed un’attenta igiene
dell’ambiente ove solitamente il gatto vive.
1. Il termine tenia, cioè la presenza nell’intestino di
un verme di forma piatta, ha spesso creato apprensione nel proprietario di un piccolo felino per la
possibilità di passaggio dell’infestione dall’animale all’uomo. Questo parassita allo stadio adulto
soggiorna in corrispondenza dell’intestino tenue
del gatto. è opportuno evidenziare come giochi un ruolo
significativo per il perpetuarsi del suo ciclo vitale la presenza di un ospite
rappresentato dalla pulce del gatto in cui il parassita vive nella sua fase larvale.
2. Il sospetto della presenza di questa parassitosi si fonda sul rinvenimento di porzioni
di tenia emesse con le feci. I frammenti di tenia eliminati appaiono di colore biancastro,
dotati di mobilità, se appena fuoriusciti, mentre, se sono da tempo presenti nell’ambiente
esterno, acquistano una colorazione giallastra ed una forma a chicco di riso. Queste porzioni di parassita si possono rinvenire non solo nelle feci del gatto, ma anche sul mantello
o su altre superfici, come ad esempio il cuscino del cestino dove questi dorme.
3. Per una conferma definitiva il veterinario potrà esaminare al microscopio un campione
di feci, che, talora, potrà anche contenere le uova che si sono liberate da porzioni del
parassita adulto. Il parassita però non è eliminato continuamente ed è questa la ragione
per cui è consigliabile che il proprietario controlli in maniera abbastanza costante la
lettiera per visualizzare eventuali presenze indesiderate.
4. Il riscontro di frammenti di tenia testimonia la presenza di pulci nel soggetto od un loro
precedente passaggio in caso di un pregresso trattamento vermifugo. Il riscontro della
tenia è, perciò, nello stesso tempo un campanello di allarme che segnala come il gatto
ospiti od abbia ospitato delle pulci.
A questo punto è necessario intervenire con uno specifico trattamento antiparassitario
mirato nei confronti della tenia, ma nello stesso tempo è opportuno mettere in atto una
contemporanea azione nei confronti delle pulci e della casa con lo scopo di “bonificare”
gli ambienti ed impedire una possibile reinfestazione del nostro caro micio.
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AMA I L TU O AN I MALE, R I S P ET TA L A S UA NAT
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Una delizia con un
8in1 FILLETS Pro Breath
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Pelle e Manto
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(ricco di acidi grassi Omega-3)
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• solo il 5% di grassi
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pollo
Mobilità
8in1 FILLETS Pro Active
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• arricchito con glucosamina e condroitina
• favorisce una migliore mobilità
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• solo il 4,5% di grassi
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nucleo di nutrienti.
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L’ESPERTO RISPONDE
LA CONGIUNTIVITE NEL GATTO
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
Prof. Alessandro Ciorba
G
entile Professore,
giorni fa ho notato come la mia gatta avesse un occhio tutto rosso
e un’intensa lacrimazione. Il veterinario mi ha detto di trattarsi di una
congiuntivite di probabile natura virale.
Gradirei avere da lei qualche informazione.
Annabella F. (Catania)
L
a congiuntivite è una infiammazione della congiuntiva ( membrana trasparente che riveste la parte interna della palpebra),
che può colpire un occhio od entrambi, provocato da cause assai
diverse e frequente nel gatto. Nella maggior parte dei casi si manifesta con un’irritazione locale con arrossamento della congiuntiva e
la comparsa di una secrezione sierosa, emorragica o purulenta dal
margine dell’occhio. È, quindi, abbastanza semplice riconoscere una
congiuntivite, ma certamente difficile è capire da quale causa sia
provocata.
Forme virali
virus sono una delle cause in grado di provocare un’infiammazione dell’occhio nel gatto. Merita di essere citata l’infezione da Herpesvirus. È questo un virus molto diffuso nella popolazione felina e
responsabile nel gatto di una malattia infettiva, denominata rinotracheite infettiva, contro la quale è opportuno vaccinare questa specie
animale. È un’infezione subdola, in quanto l’animale può ospitare
il virus, ma non manifestare segni di malattia, se non in seguito ad
eventi stressanti, capaci anche dopo mesi od anni di riattivare il virus e provocare la comparsa di chiari sintomi oculari. Possono essere
colpiti a) gattini alla nascita che manifestano uno scolo purulento ed
un’incapacità di aprire le palpebre, che rimangono aderenti le une
I
16
L’ESPERTO RISPONDE
alle altre; b) gatti di 8 mesi di età con una grave congiuntivite; c) gatti adulti, in seguito a stress (interventi chirurgici, gravidanza, lattazione, ecc.).
Forme batteriche
S
ulla superficie dell’occhio è presente in condizioni normali una popolazione di germi rappresentata generalmente da batteri, funghi e
lieviti, la quale costituisce un importante meccanismo di difesa locale nei
confronti di microrganismi invasori grazie ad una sorte di antagonismo
competitivo. Essa, però, può divenire la causa di infezione secondaria
nel corso di altre malattie, che eventualmente colpiscano il gatto.
Forme allergiche
L
a congiuntiva è una struttura anatomica situata in una posizione
particolarmente esposta agli insulti ambientali e questa situazione comporta un suo frequente interessamento in seguito alla stimolazione di diversi fattori di natura allergica. I fattori, che possono essere implicati nella comparsa di una congiuntivite allergica, possono
essere: pollini, polveri, alimenti, tossine elaborate da germi, farmaci
somministrati per via generale o locale. La congiuntivite allergica si
presenta con arrossamento ed irritazione locale, scolo oculare sieroso.
Nel caso riportato dalla lettera della Signora la congiuntivite, se di origine virale, necessiterà di almeno due settimane di cura per guarire.
Importante è seguire attentamente le istruzioni del veterinario applicando più volte al giorno la pomata od il collirio prescritto e non interrompendo la cura, appena si noti un miglioramento. È, infatti, possibile che
un trattamento insufficiente provochi la ricomparsa dell’infiammazione.
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DOVE L’ECCELLENZA È
IL VALORE PIÙ SEMPLICE
È nato Demas, il nuovo sito italiano rivolto al mondo veterinario.
Demas vuole rappresentare un valido ed utile strumento di servizio per il professionista.
Il sito si presenta ricco di rubriche di varia natura e sarà costantemente aggiornato
sulle novità del mercato e della professione veterinaria.
FIDUCIA, PROFESSIONALITÀ,
DISPONIBILITÀ.
Le qualità di un
vero
VETERINARIO
www.demas.it
18
COMPORTAMENTO
Il leccamento nel cane
uuu
uuu
N
A.C.
umerosi sono i segnali che i nostri amici a quattro zampe ci inviano.Tramite posture,
abbaio, movimenti della coda, ecc. il cane manifesta una serie di sensazioni che
vanno dal dolore all’affetto, da ansie di varia natura alla gioia. l leccamento rientra
tra i comportamenti che possiamo definire del tutto naturali del cane da mettere in relazione
con eventi di varia natura.
Possiamo a tale proposito fare alcuni esempi:
• Prima di avere terminato il
parto, dopo la nascita di ogni
cucciolo, la madre si prende cura
del nuovo nato, leccandolo, allo
scopo di liberarlo dagli invogli
fetali, di ripulirlo e soprattutto
di stimolarlo a respirare in
quanto il leccamento rappresenta una vera e propria sorta
di messaggio.
Durante tutto il periodo dell’allattamento la madre continuerà a leccare i suoi cuccioli per mantenerli puliti, ma
soprattutto per stimolarne le funzioni escretorie, così facendo mamma cane previene l’insorgenza di possibili
costipazioni e provvede ad allontanare gli escrementi.
• Nell’animale ormai non più cucciolo il leccamento
costituisce una sorta di meccanismo attraverso cui
provvedere alla propria igiene personale. Può stimolare l’atto del leccamento anche la presenza di
secreti vedi ad esempio nel maschio la secrezione
prostatica o nella femmina quella utero vaginale.
• “Leccamento terapeutico”. In caso di zampe dolenti o addirittura in via di congelamento il leccamento rappresenta un vero e proprio massaggio che il
fine di favorire la circolazione sanguigna.
Se nella dieta sono carenti dei minerali il cane tende
a leccare il muro.
19
COMPORTAMENTO
• Azione socializzante del leccamento anche nei confronti dell’uomo.
• Non vi sono delle regole precise che stabiliscano, invece, quando il leccamento debba
considerarsi un segnale negativo, debba essere interpretato come il sintomo di una malattia.
In linea di massima quando il leccamento non è occasionale, ma si presenta con una ripetitività quasi ossessiva, possiamo sospettare che vi sia un problema. Così se un cane sente prurito,
oltre a grattarsi, strofinarsi, mordicchiarsi, si lecca. In corso di allergia ( da contatto o da pulci,
ecc.), di parassitosi, di infezioni della pelle per procurarsi un temporaneo sollievo, si lecca.Lo
stesso avviene se sente dolore: ad esempio un dolore articolare, una ferita cutanea, un corpo
estraneo penetrato attraverso la cute o la presenza di un nodulo.
• Questo atto fisico può essere dettato da motivazioni di natura psicologica. Quello che è
chiamato in medicina veterinaria granuloma da leccamento, altro non è che una zona della
pelle sopraelevata, ispessita, localizzata a livello
della parte dorsale della zampa, provocata
dal continuo leccamento da parte del
cane. Fattori stressanti che creano ansia nell’animale o più semplicemente noia sono le cause
da ricercare se si vuole comprendere questo problema
dermatologico.
• Esistono nel cane delle vere
e proprie deviazioni del comportamento, dovute a lesioni anatomiche o a deficit funzionali a carico
del cervello. Un danno cerebrale di
natura traumatica, metabolica, infettiva può portare all’insorgenza di
comportamenti aberranti come ad
esempio ingerire sostanze che non
sono alimenti, assumere atteggiamenti
inusuali come restare immobili, fissando
una parete o, come nel caso di cui si
parla, leccare con esagerata insistenza oggetti inanimati.
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omeopatia
Gestione delle ferite
in medicina veterinaria
...................................................
U
a cura del Dr. L. Pecchia
n aspetto molto importante e da non sottovalutare è la gestione delle ferite dei nostri
amici animali, sia quelle derivate dalla chirurgia, sia quelle provocate da incidenti
o da morsi inflitti da altri animali. Nonostante la perizia nell’eseguire una chirurgia
e l’attenzione rivolta alle medicazioni nei giorni seguenti all’evento traumatico, spesso si
verificano complicazioni dovute ad infezioni o ad una non corretta cicatrizzazione. Tale
situazione non dipende solo dal fatto che i proprietari non fanno un utilizzo corretto degli
antibiotici generali o locali, o dallo scarso impiego di prodotti cicatrizzanti locali. Ogni individuo ha dei suoi tempi e delle sue modalità di riparare le ferite, che possono essere
scarsa riparazione di un tessuto ma anche eccessiva, con il risultato di avere cicatrici esuberanti e poco estetiche. Certo stiamo parlando
di cicatrice su di un cane o in gatto, ma perchè rinunciare ad
avere un buon risultato anche estetico a priori.
La medicina naturale ci aiuta in questo caso con una serie
di prodotti omeopatici, fitoterapici o derivanti da antiche
tradizioni popolari. Ad esempio come rimedi omeopatici
in generale sono molto utili l’Hypericum Perforatum, la Calendula, l’Achillea ed il Ledum Palustre che aiutano molto bene
l’organismo nei processi di guarigione. Tali rimedi si possono
trovare oltre che in granuli anche in pomate ed unguenti da applicare
localmente. Ogni ferita poi andrebbe analizzata e modalizzata dal
medico omeopata, per avere quelle informazioni specifiche tipo odore, colore, temperatura, aspetto, che ci fanno scegliere un rimedio omeopatico rispetto ad un altro.
Esistono anche altri prodotti per uso topico che utilizzano i principi attivi dell’olio di oliva,
dello stesso Hypricum, del miele, dell’aloe vera e dell’estratto di lumaca. Tali sostanze
agiscono modulando la risposta infiammatoria, favorendo un’azione antibatterica aiutano la ricostruzione dei tessuti lesi e lasciano la pelle più elastica.
In questo periodo c’è stata una riscoperta di tali sostanze che danno risultati
migliori rispetto ai prodotti canonici, che sono utilizzati normalmente in queste
circostanze. A volte riescono a risolvere delle situazioni molto compromesse,
anche in questo caso la natura ci viene incontro e ci fornisce degli strumenti per
la salute nostra e dei nostri animali
21
L’azienda Foschi è presente da più di 100
anni nel mondo del Veterinario, fornendo
tutte le attrezzature necessarie per curare
al meglio i nostri amici animali.
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RAZZE CANINE
LAGOTTO ROMAGNOLO
A.C.
Il Lagotto Romagnolo è un’antica razza da
riporto in acqua. Dall’800 è segnalata la sua
presenza in zone paludose di Ravenna e di
Comacchio. Attualmente è impiegato nella ricerca del tartufo grazie al suo impareggiabile olfatto. è un cane di taglia media - piccola,
robusto e rustico al tempo stesso.
Di carattere vivace e gioviale. è una razza
facilmente addestrabile.
Origine: Italia.
Altezza:
- maschio da 43 cm a 48 cm
- femmina da 41 cm a 46 cm Peso:
- maschio da 13 kg a 16 kg
- femmina da 11 kg a 14 kg
Testa e muso: testa di forma trapezoidale .
Muso abbastanza largo.
Tartufo: largo e voluminoso.
Denti: regolarmente allineati e completi nel
numero.
Collo: muscoloso, asciutto e privo di giogaia.
Arti: in appiombo sia gli anteriori sia i po-
steriori.
Muscolatura: buona soprattutto a livello di
arti posteriori.
Coda: in lunghezza arriva fino ai garretti.
Pelo: con tessitura lanosa. Molto particolare.
è riccio su tutto il corpo.
Colori ammessi: bianco sporco uniforme,
bianco con macchie marroni, roano, marrone fegato uniforme, arancio monocolore
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24
Razze feline
Egyptian Mau (Mau Egiziano)
A. Ciorba
Secondo appassionati esperti di questa razza si tratterebbe del discendente diretto del
gatto venerato dagli antichi Egizi, secondo
altri tutti i gatti domestici avrebbero origine
direttamente o indirettamente dai primi gatti
addomesticati dagli Egizi e quindi la razza
in questione non si può considerare l’unica
a potersi fregiare di cotanta discendenza.
Questo gatto ha un meraviglioso mantello
maculato ed un portamento elegante seppur
muscoloso. è amante del gioco e della compagnia. è timido e poco espansivo con gli
estranei. Ha un piacevole miagolio . Ha bisogno di spazi adeguati dove arrampicarsi.
Paese d’origine: Egitto.
Varietà di colore: sono quattro i tipi di
mantello: grigio peltro, bronzo (con macchie cioccolato), silver (con macchie nere o
grigio scuro) e smoke. Rari gli esemplari rossi e grigio scuro (blu). Gli occhi sono color
ambra o verdi.
Corporatura: media (maschi 4-5 kg, femmine 3 kg circa); di media lunghezza, agile.
Testa: allungata, con linee arrotondate; pun-
ta del naso in linea con il mento. Orecchie: grandi con punte arrotondate. Occhi: grandi, a mandorla. Arti: lunghi ed eleganti, con zampine minu-
te e compatte; arti anteriori leggermente più
corti dei posteriori.
Coda: di lunghezza media, con punta
arrotondata.
Mantello: corto, lucido, setoso, con mac-
chie irregolari e nette. 25
26
altri animali
avvelenamento
da morso di serpente
.........................................................
A.C.
G
li animali sono generalmente morsi in corrispondenza della cavità orale e le manifestazioni cliniche compaiono anche a distanza di
varie ore. Queste sono caratterizzate, tra l’altro, da aumentata salivazione, tumefazione molto dolente della
parte colpita, emorragie, debolezza diffusa, nausea,
vomito, tremori muscolari, difficoltà del sangue alla
coagulazione, presenza nell’urina di sangue, aritmie
cardiache, sintomi a carico del sistema nervoso, difficoltà respiratoria, shock cardiovascolare ed ipovolemico, morte.
Il soggetto colpito deve essere ricoverato presso una
clinica veterinaria e tenuto sotto stretta osservazione
per almeno 48 ore (non applicare ghiaccio o lacci
emostatici intorno alla zona del morso). Il trattamento
terapeutico consiste nella rasatura e detersione della
parte sede della lesione, nella somministrazione di
fluidi di supporto e, se necessario, nella trasfusione
di sangue intero o di plasma, nella somministrazione
di antibiotici a largo spettro, di siero antiofidico (per
attenta scelta del veterinario), e deve essere valutata
l’eventualità dell’ impiego di sostanze farmacologiche contro possibili reazioni allergiche all’antitossina
ofidica.
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28
28
VIAGGIANDO
uu
MERANO
M
uu
erano è
un luogo con
molte attrattive,
begli edifici di
importanza storica, passeggiate
famose percorse
in passato dai regnanti d’Europa,
terme dal design
accattivante e tanti programmi benessere e poi locali, ristoranti, negozi... Tra gli edifici storici di Merano spiccano quelli in stile liberty del primo Novecento, il Kurhaus è uno di questi.
Il Teatro Puccini è un edificio di grande interesse: situato nel centro urbano di Merano, edificato nel 1900, presenta interessanti interni in stile liberty.
Il Duomo di Merano, costruito nel lontano 1310, ha un altissimo campanile di 80
metri. L’interno è spettacolare, un grande spazio fa da culla a bei dipinti e sculture.
Tra gli edifici religiosi di Merano si distinguono altre importanti chiese: la chiesa del
Santo Spirito, fondata nel 1217, sulla riva sinistra del torrente Passirio; la chiesa
di Santa Maria del Conforto, del XII secolo e in stile romanico, custode delle spoglie dell’arciduca Ferdinando Carlo e la chiesa dei Cappuccini di San Massimiliano del XVI, che si caratterizza per la sua semplicità. Il Museo della donna, che
pone l’accento sul mondo delle donne in epoche diverse e sull’evoluzione del loro
ruolo sociale. Raccoglie costumi, stoffe e utensili utilizzati dal mondo femminile.
Il Museo Civico dell’Aquila Rossa offre al visitatore un’esposizione dedicata alla preistoria locale. Le terme di Merano meritano una visita a parte per le loro 25 piscine ,al
coperto e all’aperto, la loro modernità e il design con cui sono state progettate. Nei
dintorni di Merano troviamo maestosi castelli e percorsi naturalisti suggestivi. Citiamo
per tutti Il castello principesco del duca Sigismondo d’Austria, edificato nel 1470, fu
anche residenza dell’imperatore Massimiliano e della corte di Ferdinando I. Da non
perdere la visita guidata al castello, per scoprire com’era la vita quotidiana dell’ari-
stocrazia di Merano. Il percorso continua con i Giardini del Castello Trauttmansdorf,
attrazione unica della città. I giardini si estendono a terrazza su un terreno di 12 ettari e
comprendono 80 settori botanici, 11 padiglioni architettonici e diversi sentieri tematici.
Al suo interno è ubicato l’oliveto più settentrionale dell’Italia.
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VIAGGIANDO
Da gustare
In questo territorio l’arte culinaria è unica
e speciale, perché nasce dall’incontro tra
quella tradizionale mitteleuropea e la fantasia di quella mediterranea. I prodotti
locali, agricoli e non, si distinguono per
genuinità e qualità. Speck, formaggi, il
tipico pane duro, detto “Schüttelbrot“,
vini, aceto, succhi di frutta, sciroppi, frutta secca, marmellate,
sono realizzati con materie prime
locali. Tra i piatti tipici sono da ricordare il gulasch, le carni affumicate servite con crauti, la zuppa di
knòdel, la zuppa di lumache alla
meranese, la cervella in carrozza,
le ottime trote del fiume Passirio, il
famoso speck meranese. Rinomati anche i dolci di produzione locale in
stile viennese, e ottimi lo strùdel di mele, gli gnocchi alla ricotta, il gelato
di castagne, le mele fritte in pastella. Il clima mite
e temperato e i terreni sabbiosi mediamente densi creano condizioni ideali per la viticoltura. La
denominazione DOC “Alto Adige Merano” può
essere utilizzata per tutti i vini a base di Schiava
prodotti nei vigneti che circondano la città. Da
qualche anno il Pinot Nero e il Merlot mostrano
d’ambientarsi a meraviglia nel territorio meranese.
Dove alloggiare con il tuo cane o gatto
A testimonianza dell’amore e del rispetto per gli animali è possibile soggiornare nella località menzionata con i nostri amici a quattro zampe. Su Internet potete facilmente trovare gli indirizzi utili.
Buona vacanza da Alessandro Ciorba
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CURIOSITà
Super residenze per
gli amici a 4 zampe
N
A. C.
ovità in Giappone da parte
di una catena
di noti supermercati: la
creazione di residenze per cani anziani,
con a disposizione
degli animali palestra, piscina e un
servizio di assistenza veterinaria 24 ore
su 24. L’inaugurazione
avverrà a Tokyo con
grande pubblicità mediatica. Il costo
della retta? Mille dollari al mese per
ogni animale, variabile però in funzione della taglia. All’inizio partirà un test per
rodare attrezzature e personale. Una ventina
di cani. Si spera così di contribuire a ridurre il
numero di cani abbandonati e nello stesso tempo e si vuole mettere a disposizione una struttura
che possa ospitare l’animale quando il padrone non
possa prendersene cura per un certo periodo.
Strutture simili sono in via di ultimazione anche nella
nostra vecchia Europa: cinque resort di lusso in Spagna, con piscina, percorsi, scivoli e fontane studiate
appositamente per i cani. A mezz’ora di strada da
Barcellona, è nato il Resort Canino Can Jane, realizzato da un appassionato di cani e gatti, che ha
investito in una realtà per animali piuttosto che
per umani.
32
CURIOSITà
INGHILTERRA:
cambiamenti del clima e farfalle
I
A.C.
n Inghilterra è stato segnalato un insolito fenomeno
legato ai cambiamenti del clima: la comparsa di
un particolare tipo di farfalle, dette a coda di
rondine. Subito si è avuta la mobilitazione di giornali, televisioni e dell’associazione
per la conservazione delle farfalle i quali hanno
dedicato all’evento servizi con l’intervista di esperti climatologi e naturalisti.
Era dal 1945 che non era segnalato questo particolare tipo di farfalle nel Regno Unito, che oltre a
tutto si sta anche riproducendo. Queste farfalle sono
presenti nell’Europa continentale e meridionale, ma il clima dell’Inghilterra non ha sino ad oggi consentito a queste specie di sopravvivere
all’inverno. Il cambiamento climatico, invece, sta portando in questi
paesi nuove specie e quest’anno, per via dell’innalzamento delle
temperature, le farfalle potrebbero resistere
tutto l’anno.
33
PET QUIZ
Pet quiz
L'amikacina è un :
a
La periartrite è un'infiammazione a carico di :
a
insetto
c
b contatto
c
b fonti vegetali
fonti animali
entrambe
grande
b piccola
c
media
carboidrato
b enzima
c
aminoacido
L'arteria iliaca si trova in corrispondenza di :
c
b cavità toracica
arto inferiore
Le risposte corrette:
5)b
6)c
7)a
cavità addominale
4)a
a
8)c
34
inalazione
La lipasi è un :
a
8
12
Il volpino italiano è un cane di taglia :
a
7
c
b 9
La Vitamina B5 è contenuta soprattutto in :
a
6
7
La filariosi è trasmessa da :
a
5
orecchio
Nel gatto le vertebre cervicali sono :
a
4
c
b articolazione
occhio
3)c
3
repellente
2)a
2
c
b vermifugo
antibiotico
1)a
1
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