PROGRAMMA GIOVANI
a cura del Festival Diritti Um ani Lugano
in collaborazione con
Helvetas Swiss Intercooperation
La Terra è un Diritto?
Cibo, prezzo, benessere
Mercoledì 14 ottobre 2015 | ore 13.30 | CineStar Lugano
Obiettivi della scheda: fornire al docente gli spunti utili per introdurre gli studenti al tema che
sarà affrontato il 14 ottobre partendo dalla visione del documentario Algún día es mañana. Fornire
consigli di lettura e di approfondimento. Preparare le classi al dibattito.
I diritti umani sono definiti per proteggere gli aspetti fondamentali dell’essere umano contro
l’arbitrio del potere, in pace come in guerra e sono elencati nella Dichiarazione Universale dei
Diritti dell’Uomo del 10 dicembre 1948. Essi sono universali e inalienabili. Il riconoscimento della
dignità e dei diritti uguali e inalienabili di tutti gli individui costituisce la base della libertà, della giustizia e della pace nel mondo.
TEMA
Attraverso il documentario del regista ticinese Ricardo Torres ripercorriamo la storia dei contadini
di Las Pavas, in Colombia, scacciati da una società che produce olio di palma. A chi appartengono le
risorse del pianeta? La terra è la ricchezza più preziosa per le comunità. Sempre più spesso è però
oggetto di investimenti che minacciano l'ambiente e le popolazioni. Cosa possiamo fare?
SCHEDA FILM
Titolo: Algún día es mañana – Tomorrow will come
Regista: Ricardo Torres
Paese, anno di produzione, durata: Colombia/Svizzera 2014, 71’
Lingua: Versione originale Spagnolo, sottotitoli in italiano
Una comunità contadina del nord della Colombia si batte in maniera pacifica per il diritto di continuare a coltivare e vivere nelle terre dei propri avi. Società agricole multinazionali, attraverso continue minacce e attacchi, cercano di scacciare gli indigeni per imporre una monocultura di palma da
olio. Più volte allontanata, la comunità di Las Pavas decide di ritornare, ricostruire i capanni e ricominciare a coltivare il proprio cibo. Il principale strumento di resistenza utilizzato è la musica; struggenti canzoni attraverso le quali si narra la storia e che diventano la traccia sonora di una vicenda
tragica ma, piena di speranza, il cui finale è ancora incerto.
SCHEDA DIBATTITO
Partecipano al dibattito:
Ricardo Torres, regista, Colombia e Svizzera
Laura Bottani-Villa, redattrice responsabile di “La borsa della spesa”, rivista dell’ACSI
Isabella Medici, responsabile Ufficio Svizzera italiana di Helvetas Swiss Intercooperation
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in collaborazione con
Helvetas Swiss Intercooperation
APPROFOND IMENTO
Il caso della tenuta Las Pavas è rappresentativo del conflitto per la terra in Colombia, ma lo è anche
di un fenomeno mondiale, il “land grabbing”. In pochi anni, la Colombia è diventata il quinto produttore al mondo di palma da olio, con circa 542.000 ettari di piantagioni e una produzione che supera
il milione di tonnellate d’olio l’anno. L’olio di palma è usato come materia prima nell’industria alimentare, principalmente nella produzione di dolci, snack e pasticcini, ma anche nella fabbricazione di
prodotti cosmetici, inchiostri e detersivi. Una buona parte della produzione mondiale di olio di palma
è destinata alla produzione del cosiddetto “Biodiesel”. In paesi come l’Indonesia e la Malesia, i maggiori produttori di olio di palma al mondo, l’impatto sull’ambiente e sulle popolazioni indigene è
preoccupante: l’Indonesia ha sostituito con piantagioni di palma più della metà delle proprie foreste
tropicali, considerate tra le più ricche al mondo a livello di biodiversità. Gli orangotanghi in Borneo
sono a rischio di estinzione a causa dell’espansione dei campi di palma e vengono spesso uccisi perché mangiano le piante più giovani che trovano al posto di quello che era il loro habitat.
Il land grabbing , o anche accaparramento delle terre su larga scala, è un fenomeno
economico controverso che riguarda l’acquisizione e l’affitto di terreni all’estero per
rispondere alla carenza di superfici agricole all’interno dei propri confini nazionali ,
sia per poi esportare i prodotti coltivati, sia in risposta alla crisi energetica per la produzione di agrocarburanti. Questa pratica si è diffusa soprattutto dagli anni 2007-2008, momento in cui i prezzi
agricoli sono scesi ed il mercato agrario è entrato in crisi. Negli ultimi anni, multinazionali e governi
si sono mobilitati per l’acquisto o l’affitto di grandi proprietà, per l’utilizzo della terra e delle risorse
che questa offre, togliendo terreni ai piccoli contadini. La conseguenza è soprattutto una rapida diffusione di un’agricoltura ad alto uso di risorse e capitale, come le monoculture industriali, a scapito
dell’agricoltura di sussistenza e a conduzione familiare o comunitaria. Si stima che in pochi anni il
land grabbing abbia coinvolto oltre 50 milioni di ettari (circa la superficie della Spagna).
“Allontanare un contadino dalle terre dove ha da mangiare è ucciderlo. Ucciderlo
lentamente”: questo è quello che dice uno dei protagonisti del film “Algún día es mañana”.
Nonostante, da un lato, questa pratica potrebbe portare anche delle buone opportunità, in quanto le
acquisizioni di terreni possono garantire un’iniezione di preziose risorse per investimenti in realtà
economiche in cui queste ultime sono scarse e necessarie, dall’altro, essa solleva dubbi soprattutto
per quel che riguarda gli effetti negativi che comporta per le comunità che dipendono da queste terre, oltre che per i danni che provoca alla natura stessa. I piccoli contadini, quando non vengono allontanati con la forza e con azioni illegali, sono ricompensati con cifre spesso insignificanti oppure
sono spostati in zone dove l’agricoltura risulta molto più difficile.
In molti paesi in via di sviluppo il possedimento delle terre da parte delle famiglie è ancora legato ad
un passato in cui le famiglie e le comunità si accordavano e organizzavano secondo tradizioni locali
e necessità che variavano nel tempo e nello spazio. Ciò permetteva un movimento e un utilizzo più
integrato e rispettoso della terra. La vendita e la contrattazione a terzi sono oggi invece spesso dettate da un forte squilibrio di potere e da condizioni contrattuali poco trasparenti. I diritti alla sicurezza alimentare e all’autodeterminazione vengono inoltre puntualmente violati, spesso a scapito dei
più deboli: le donne e i bambini sono le categorie sociali più a rischio, in quanto hanno più difficoltà a
difendere i propri diritti. Il suolo e la natura sono spesso intaccati dalle monoculture e dallo sfruttamento industriale delle risorse naturali. Le conseguenze possono essere una rapida diminuzione della fertilità della terra e una drastica riduzione della biodiversità.
I paesi in via di sviluppo maggiormente colpiti dal land grabbing trovano sì vantaggi economici a
breve termine, visti gli investimenti provenienti dall’estero, ma anche e soprattutto danni ingenti,
poiché sul lungo periodo, la natura subisce gravi ferite, la disoccupazione tende ad aumentare e i
ruoli sociali si impoveriscono.
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He lve tas s osti en e i pi ccol i co ntad ini i n Be ni n
Helvetas è attiva in Benin dal 1995 con diversi progetti, e dal 2005 nel sud del paese con progetti a
sostegno di famiglie che coltivano e trasformano l’ananas. Il land grabbing minaccia quindi anche
l’esistenza di queste piccole aziende agricole e compromette l’accesso ad altre risorse, come acqua,
boschi e pascoli. Tra le varie attività, Helvetas forma i piccoli contadini a tutelare i propri interessi in
materia di diritto fondiario e sostiene il sindacato degli agricoltori nel suo importante lavoro di rappresentanza dei contadini. www.helvetas.ch/it
SPUNTI DI RIFLESSIONE PER ATTIVITÀ DA SVOLGERE PRIMA DEL
FESTIVAL
Discussione con gli studenti e le studentesse per far emergere quali siano le loro opinioni e la loro
percezione del fenomeno. Questa parte può essere proposta come lavoro di gruppo, ogni gruppo discute su domande differenti e poi è chiamato a esporre le proprie idee. A partire da quanto emerso
dalla discussione e dalle questioni rimaste aperte, approfondire i temi e portare le domande al momento di riflessione che seguirà il film
APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DEL FENOMENO
Ø Cos’è il diritto alla terra? Possibili temi da sviluppare e collegare con il land grabbing: agricoltura, cambiamenti climatici, commercio equo, consumo responsabile, sovranità alimentare
Ø Analizzare la filiera di produzione di prodotti che vengono utilizzati ogni giorno: da dove provengono le materie prime utilizzate? Dove si possono individuare possibili problematiche legate
alla violazione dei diritti umani? Dove potrebbe celarsi il land grabbing? (Es: olio di palma)
Ø Preparare una cartina del mondo colorando i paesi e le regioni colonizzate in passato o colonie
attuali à Preparare una cartina del mondo colorando i paesi colpiti particolarmente dal land
grabbing. Analizzare e confrontare le due cartine. Ci sono delle analogie? Delle differenze?
STIMOLARE L’INTERESSE
Ø Ricercare in internet di storie di land grabbing di diversi paesi e raccontarle ai compagni.
Ø Presentare immagini legate all’agricoltura di sussistenza nei paesi in via di sviluppo, descriverle,
chiedersi che ruolo gioca l’agricoltura per loro e quale per noi (valori, importanza, …).
Cosa significa per queste persone essere cacciate dalle loro terre? Quali sono le conseguenze?
Quali sarebbero le conseguenze per noi, se venissimo cacciati dal luogo in cui abitiamo?
PROMUOVERE UNA DISCUSSIONE
Ø Dividere l’aula in due parti: concordo vs. non concordo:
Il docente presenta delle affermazioni e gli allievi si spostano a seconda della loro opinione o
cosa credono sia veritiero/falso. Il docente può approfondire poi con domande aggiuntive (perché pensi non sia vero? Qual è l’argomento che ti fa pensare così?).
Esempi di affermazioni:
− La produzione totale di alimenti basta per sfamare tutta la popolazione mondiale
− Il mio comportamento non influisce sulla fame in Africa
− Chi è ricco è perché se lo è guadagnato
− Se sei povero è colpa tua
− Ognuno ha diritto ad avere abbastanza da mangiare
− Se tutti possedessero un po’ di terra la povertà non esisterebbe
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Ø
Distribuzione della dichiarazione universale dei diritti umani e chiarimento di eventuali dubbi o
incomprensioni.
1)
Dividere la classe in piccoli gruppi dove ogni gruppo rappresenta una famiglia. La metà dei
gruppi rappresenta famiglie di paesi in via di sviluppo mentre gli altri quelle di paesi industrializzati. L’insegnante rappresenta “la potenza mondiale” e decide che ogni famiglia deve rinunciare alla metà dei suoi diritti.
2) Gli allievi nei gruppi decidono quali diritti sono prioritari per la loro situazione di vita. Dopo
ca 5 minuti le famiglie devono rinunciare ad altri 10 diritti. Ora ogni famiglia possiede ancora 5 diritti e ne dovrà cancellare ancora
3) Analizzare in classe quali famiglie hanno ancora quali diritti e chiedere agli allievi di spiegare quali sono state le considerazioni rilevanti per la scelta.
Le famiglie hanno scelto diritti diversi? Quali sono stati i diritti più dibattuti all’interno dei
gruppi e perché?
FONTI E ULTERIORE MATERIALE DI APPROFONDIMENTO
Sul tema dei diritti umani (www.amnesty.ch/scuole)
Ø Testo integrale della Dichiarazione Universale
Ø Storia e Struttura della Dichiarazione Universale
Ø Versione semplificata della Dichiarazione Universale
Letture consigliate sul tema del land grabbing
Mappa interattiva sul land grabbing mondiale (EN): http://www.circleofblue.org/LAND.html
http://www.oxfamitalia.org/coltiva/coltiva/il-land-grabbing-uno-scandalo-in-continua-crescita
https://www.helvetas.ch/it/attivita/il_mondo_che_mangiamo/ (Download del libretto esplicativo sulla mostra, in particolare pagina 19)
Land grabbing “italiano”?: http://www.greenreport.it/news/acqua/land-grabbing-italiano-in-senegalil-nebuloso-caso-senhuile/
Land grabbing controverso: http://www.lteconomy.it/it/articoli-it/56-land-grabbing-sviluppo-oantisviluppo
La guerra per il cibo del futuro: http://www.huffingtonpost.it/michele-di-salvo/landgrabbing-leguerre-per-il-cibo-futuro_b_5969396.html
Sulla Fame non si specula. 10 domande http://www.unimondo.org/Guide/Sviluppo/Landgrabbing/Sulla-Fame-non-si-specula.-10-domande-136026
Stefano Liberti, Land grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo, 2014, Minimum Fax (collana Indi)
L’accesso alla terra è ormai un problema di diritti umani (16 aprile 2014)
http://www.greenreport.it/news/comunicazione/laccesso-terra-ormai-problema-diritti-umani/
La terra non basta più? http://www.foodrightnow.it/web/wp-content/uploads/2013/03/TERRA.pdf
Scheda “terra rubata” http://www.didadada.it/file/landgrabbing-1.pdf
Un solo mondo, La rivista della DSC per la cooperazione e lo sviluppo, n. 3, 2010
Letture consigliate sul tema del Consumo sostenibile
Periodico “La borsa della spesa”, dell’ Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI) Consumo responsabile http://www.acsi.ch/index.cfm?sezid=621
Guida ai consumi responsabili (III ed.) – ACSI
http://www.acsi.ch/documenti/pubblicazioni/GuidaConsumiResp.pdf
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Videoconsigli ACSI http://www.acsi.ch/index.cfm?scheda=2475
Consumo critico, http://www.unimondo.org/Guide/Economia/Consumo-critico/(desc)/show
Letture consigliate sul tema del Dirittioalla terra
Scheda Diritto alla terra, http://www.unimondo.org/Guide/Sviluppo/Diritto-alla-terra/(desc)/show
Diritto alla terra – La fine del cioccolato http://www.unimondo.org/Guide/Sviluppo/Diritto-allaterra/La-fine-del-cioccolato-148936
Popoli indigeni, diritto alla terra, diritto alla voce, http://www.slowfood.it/popoli-indigeni-diritto-allaterra-diritto-alla-voce/
Letture consigliate sul tema della Sovranità alimentare
Un solo mondo, La rivista della DSC per la cooperazione e lo sviluppo, n. 2, 2015
Sovranità alimentare http://www.worldsocialagenda.org/1.5-Sovranita-alimentare/ PROPOSTE DI COLLABORAZIONE
Il Festival Diritti Umani è un’occasione di riflessione sul tema dei diritti umani. La manifestazione
non vuole però essere un evento isolato ma uno stimolo per mantenere vivo l’interesse e la riflessione dei giovani su questo tema.
Siamo volentieri a disposizione per collaborare all'organizzazione di incontri o altre attività nelle sedi scolastiche, offrendo possibili contributi quali:
A. Selezione di film, fiction o documentari di riconosciuta qualità
B. Testimonianze di persone impegnate in attività umanitarie o di aiuto allo sviluppo
C. Contatti con ONG attive nel settore e presenti in Ticino
D. Documentazione selezionata sui singoli temi di interesse.
Le occasioni di incontro potrebbero essere quelle collegate a giornate o ricorrenze internazionali
oppure locali, quali ad esempio:
10 dicembre: Giornata dei diritti umani
18 dicembre: Giornata dei migranti
26 gennaio: Giornata della memoria
8 marzo: Giornata della donna
21 marzo: Settimana contro il razzismo
Gradiremmo anche poter disporre di un contatto con i responsabili dell'organizzazione delle
giornate autogestite, in modo da poter esaminare possibili collaborazioni sulle tematiche suddette o
comunque affini.
Festival Ditti Umani Lugano
www.festivaldirittiumani.ch - [email protected]
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La Terra è un Diritto? - Festival Diritti Umani