Pesature
e
segnali
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Il segnale sull’immagine – dicitura
universale
Quando si deve descrivere un segnale su un
organo una lesione o una parte dell’immagine di
risonanza magnetica si usa la seguente
terminologia:
- iperintenso: bianco, bianco saturo (valore
pseudo assoluto)
- Discretamente iperintenso: grigio molto
chiaro
- Lievemente iperintenso: grigio chiaro
- Isointenso: grigio medio (questo e’ il valore di
riferimento, che puo’ avere discrete variazioni
a seconda della ponderazione e della sequenza)
- Lievemente ipointenso: grigio scuro
- ipointenso
- Marcatamente ipointenso: grigio molto scuro
- Segnale vuoto: nero (valore assoluto)
L’anti risonanza
Ci sono alcuni tessuti/materiali che in risonanza
magnetica NON possono essere studiati, perche’
non contengono sufficienti quantita’ di atomi di
idrogeno:
- ARIA
- OSSO CORTICALE
- METALLI
- PLASTICA
Considerazioni marginali
Per pesatura o ponderazione dell’immagine acquisita si intende l’insieme di
informazioni contenuta in essa, se dipendente maggiormente dal decadimento
T2 o se maggiormente dal recupero T1.
Nonostante i due fenomeni (decadimento T2 e recupero T1) siano sempre
presenti nella fase successiva all’eccitazione, tramite una sequenza di impulsi
e’ possibile andare a dare un peso maggiore all’influenza del T1 oppure del T2,
che come ricordiamo sono differenti per tutti i tessuti.
Parametri principali che governano le sequenze
In linea generale una sequenza è una combinazione di impulsi di radiofrequenza,
segnali ricevuti e pause
Il TR è il tempo che intercorre fra un impulso di eccitazione (RF) ed il
successivo, si misura in ms
Il TE invece è il tempo che intercorre fra l’impulso RF ed il momento
in cui si decide di andare a leggere il segnale indotto nella bobina
ricevente, si misura in ms
Nota per ricordare come viene
interpretato il segnale.
• Un tessuto ha un segnale elevato
se ha una importante
magnetizzazione trasversale
coerente al momento TE (quando
cioè viene raccolto il segnale)
• Un tessuto ha un basso segnale
se ha una piccola componente di
magnetizzazione trasversale
coerente al momento TE
• Nelle immagini otteniamo
contrasto fra i tessuti
principalmente grazie ai
meccanismi di Recupero T1,
Decadimento T2 e di Densita’
Protonica
• La Densita Protonica di un tessuto e’ il nr di protoni presenti
per unita’ di volume del tessuto stesso, più protoni avremo piu’
alto sarà il segnale
I Rilassamenti T1 e T2 dipendono
da:
L’energia del tessuto
Se l’energia è bassa allora il tessuto sarà
maggiormente in grado di assorbire
energia dai nuclei di H
Quanto sono libere di muoversi le
molecole
In tessuti in cui le molecole sono molto
vicine c’è un maggiore scambio di energia
fra i nuclei
Il grado di adesione della
frequenza di precessione alla
frequenza di Larmor
Se le frequenze di precessione del
tessuto si avvicinano molto alla frequenza
di Larmor lo scambio di energia avviene in
Contrasto nelle immagini e pesature
L’intensita’ del segnale delle varie
strutture esaminate dipendera’ quindi
dalla combinazione TR-TE e dal tipo di
pesatura che questa genera.
Ma l’aspetto finale delle immagini non
dipende esclusivamente dalla ponderazione
pura e semplice.
I fattori che determinano il contrasto
fra strutture anatomiche in risonanza
magnetica possono essere suddivisi in due
grossi gruppi:
– Parametri intrinseci
• Quelli che non si possono modificare
perché sono tipici dei tessuti
– Parametri estrinseci
• Quelli modificabili
I parametri che regolano il contrasto
Intrinseci
T1
T2
Densità Protonica
Flusso
Coefficiente di Diffusione
(ADC)
Estrinseci
TR
TE
Flip angle
TI (tempo di Inversione)
Fattore Turbo
Valore gradienti in
diffusione (b value)
Un parametro che contribuisce in modo importante nell’aspetto e nel
contrasto delle immagini e’ il rapporto segnale/rumore SNR, che pero’ e’
dipendente da tanti fattori, sia intrinseci che estrinseci ma anche
geometrici dell’immagine stessa.
E’ un errore pensare che un SNR elevato restituisca sempre immagini ad
alto contrasto e/o ad alto contenuto diagnostico (vedi mielo-RM o angio RM
CE)
Applicazione Cliniche T1
• RISOLUZIONE ANATOMICA
Dettaglio anatomico – TSE vs TGE
• RISOLUZIONE DI CONTRASTO
T1 corto - sostanze con proprietà paramagnetiche (segnale elevato)
• Tessuto adiposo
• Meta-Hb
• Chelati del Gadolinio
• Glicogeno, melanina
• Contenuto proteinaceo
• RISOLUZIONE TEMPORALE
Fast Imaging – fastGRE
Imaging Dinamico – chelati del Gadolinio
Imaging Vascolare – chelati del Gadolinio
Applicazione Cliniche T2
• RISOLUZIONE ANATOMICA
Dettaglio anatomico (medio elevato)– TSE
• RISOLUZIONE DI CONTRASTO
T2 lungo
- contenuto idrico – segnale elevato
• Flogosi
• Infezione
• Neoplasia
• Trauma
• “IDRO-RM”
• RISOLUZIONE TEMPORALE
Fast Imaging
Imaging Vascolare*
Idro-RM
Nell’esempio e’
possibile veere come
non sia sempre
possibile individuare
tutte le lesioni in
tutte le sequenze.
Nell’osso la T1 lavora
bene, la T2 no, la T2
fat sat invece e’
accurata, la T1 fat sat
poco sensibile se
senza mdc.
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IMAGE BEAM - Fermononrespiri