Notiziario trimestrale dell’associazione Dimensione Yoga -­‐gennaio 2011-­‐ N°1 www.dimensioneyoga.it
-Chi siamo
-Perché “Dimensione Yoga”
-La madrina del centro
-Attimi di yoga
Spazio alla pratica
-Tadasana
-Anjali mudra
-Namaste’
-Yoga e affini
“Naturopatia - Shatzu
Ayurveda e
Training Autogeno”
Dimensione Yoga Via Bramante 36 a Carpi –Mo-­‐ Via dei Boschi 19 Volta Mantovana –Mn-­‐ Gli insegnanti
Ilaria
Diplomata UISP presso il Maestro Baleotti, fondatrice di
Narayana Carpi, diventata ora Dimensione Yoga. Insegna dal
2003, studia il metodo Narayana dal 2006 oltre a seguire
contemporaneamente maestri di altri metodi spinta dal
desiderio di crescita innanzitutto come yogi e di conseguenza
come insegnate.
Mirko
laureato ISEF, rieducatore motorio con la passione
per l’alpinismo e il climbing che unito allo yoga lo ha
portato a crearne un metodo specifico. Sta per
concludere il percorso formativo presso il maestro
Barbieri seguendo allo stesso tempo altre scuole di
importanza mondiale.
Alessandra Mokuren
ordinata Bodhisattva nella tradizione Zen Soto pratica
yoga da 7 anni sotto la guida di diversi insegnanti, con
noi dal 2007, frequenta il corso istruttori del
Maestro Barbieri.
Sa unire la sua dolcezza e il rigore dello Zen al suo
metodo d’insegnamento. Perché
La prima volta che abbiamo messo piede
in una sala yoga il primo pensiero è stato: “questo è il mio posto, questa è la mia dimensione!”. La scala che
porta alla nostra sala è come il percorso che ci accompagna in una dimensione parallela dove la nostra
anima si può liberamente esprimere attraverso le posizioni che il corpo
assume, dove la mente si fa da parte per liberare il nostro SE’ (quello che
siamo veramente).
Ecco perché “Dimensione Yoga” ……
….ecco perché una OM capovolta a formare un cuore …
... perché qui si lavora e si vive con il cuore.
Attimi di yoga …..
Spazio alla pratica
Tadasana (la montagna)
Ben eretti, imponenti, discreti, profondamente radicati ma con il
desiderio di raggiungere il cielo.
Fisicamente tadasana ci insegna la corretta postura; piedi uniti o
larghezza del bacino con il taglio esterno diritto.
Immaginiamo che la forza di gravità non ci attiri solo verso il
basso ma anche verso l’alto.
Piedi, sacro, mani, scapole e spalle vengono attirati verso terra.
Caviglie, ginocchia, nuca verso il cielo. Addome forte tirato in
dentro. Con gli occhi ben aperti rimaniamo nella posizione almeno
un minuto ascoltando la distribuzione del peso del corpo, il fluire
del respiro e il ciclo della vita che si ripete ad ogni ciclo
respiratorio.
Tadasana stimola il primo chakra “Muladhara” il radicamento.
In tadasana (così come nella nostra quotidianità) è importante
avere un giusto equilibrio tra tonicità ed elasticità muscolare
per poter mantenere i fisiologici spazi nelle articolazioni, in
particolar modo nella colonna vertebrale. Muscoli solo elastici
in posizione ereta, ci farebbero crollare attratti dalla forza
di gravità e dal nostro peso corporeo (che ha grande influenza
sulle nostre curve fisiologiche). Al contrario, muscolatura solo
tonica trascinerebbe le nostre articolazioni in posture errate.
Anjali mudra
Con le mani giunte, la
radice dei pollici all’altezza del cuore, le spalle rilassate.
Incliniamo leggermente la testa in segno di rispetto, di
devozione. Può essere un attimo di raccoglimento quindi
devozione al proprio respiro e alla propria parte Divina
oppure di riconoscimento a chi ci sta difronte.
Namastè
Alla fine della pratica l’insegnante si
rivolge agli allievi e con le mani in Anjali mudra pronuncia
“Namastè” “io riconosco e onoro il luogo in te dove c’è
amore, verità, luce, pace. Quando tu sei in quel luogo e io
sono in quel luogo io e te siamo un’unica cosa”.
I Maestri ci danno grandi insegnamenti con
semplici parole…
“inizia il giorno con Amore,
vivi il giorno con Amore,
riempi il giorno con Amore,
e terminalo con Amore.
questa è la via che conduce a Dio
alla nostra parte divina.”
Sri Sathya Sai Baba
“Ascolta il silenzio”….da leggere e ascoltare
Tutti dovremmo conoscere “Ascolta il silenzio” di Orazio Bunjù De Pisa.
Nei momenti di difficoltà della vita la domanda è sempre la stessa; “Ma perché non
ci danno un manuale d’istruzioni?” Così, come quando vai all’Ikea tu compri i mobili,
loro ti forniscono le istruzioni per il montaggio, poi sta a te decidere se seguirle o
fare di testa. Conosco gente che non le segue per principio ed è ancora là, dopo
anni, con l’armadio senza sportelli… ma almeno hanno potuto scegliere!
Ecco, “ascolta il silenzio” è il libretto delle istruzioni che stavo aspettando, quello
della vita.
Tutti dovremmo averlo con noi, tutti dovremmo averlo letto e ascoltato perché ci
fornisce semplici metodi per trovare serenità, così semplici che proprio non ci
avevamo mai pensato abituati come siamo a complicarci le cose.
Basta fermarsi un attimo ad “Ascoltare il silenzio” e dentro ci troveremo la Pace.
Ilaria Saharijarma
Un oggetto che dovrebbe accompagnarci
…. il sumerino
Il sumerino è un piccolo braccialetto formato da 27 grani, che moltiplicati per
4 danno il numero sacro 108. Dove 1 simboleggia Dio, 0 come cerchio è la
perfezione, 8 è il simbolo dell’infinito. Può essere usato come un rosario
per recitare i mantra oppure portato al braccio o in tasca per
tenerci sempre ricordato l’incontro tra il mondo materiale e
immateriale. I grani possono essere di alcuni sacri legni indiani
o di cristalli in base all’aiuto che desideriamo apportare al
nostro corpo, al nostro fisico e alla mente, perché le
particolari vibrazioni dei diversi materiali stimolano in positivo
alcuni organi e la parte emotiva.
La madrina del centro
Abbiamo chiesto a Francesca di essere la madrina del nostro
centro perché la sua esperienza rappresenta quello che noi
intendiamo per “percorso yoga”, l’abbandono nell’espiro e la
rinascita nell’inspiro…..
“E’ passato un anno da quando, grazie ad una lezione di yoga,
i dolori lancinanti al torace del giorno dopo mi hanno fatto
scoprire di avere un tumore. All’inizio lo schok, poi
l’intervento e la chemio terapia sono stati compagni di
molti mesi del 2010, ma grazie a tutti coloro che mi sono
stati intorno, famigliari, amici e persone speciali, ho
trovato la forza di non mollare. Ora da settembre, ho
ripreso nuovamente a praticare yoga. Per ora solo il
livello dolce e per me è così importante che la fatica
veramente insostenibile degli inizi non la sento quasi più.
Sarà un percorso ancora lungo, ma ringrazio i miei insegnanti che mi hanno
permesso di conoscere e migliorare questa disciplina e di continuare a credere che il corpo ha
memoria e persevera nella ricerca del benessere.
Ora la consapevolezza che ogni momento della nostra vita potrebbe sfuggire velocemente, che
potrebbe non esserci più tempo per dire “lo farò domani”, che può valere la pena assaporare ogni
cosa che ci circonda, fosse anche osservare una foglia che cade, mi fa capire profondamente un
consiglio ricevuto tanto tempo fa che recita…”QUI E ORA”.”
Francesca
Le nostre vie.
Appena dopo la gioia di vedere un nuovo giorno, la mattina diventa un terno al lotto con la mia schiena. Se la
notte era passata bene ed il giorno non avevo commesso sciocchezze, avevo molte probabilità di non alzarmi
con dei pugnali a mo di gradini sulla mia colonna vertebrale. A volte però ciò non bastava!
Avevo da poco passato i 30 anni e presto mi
sembrava dichiarare i miei acciacchi come obolo
di saggezza e vecchiaia. Anche se sono
sicuramente più vecchi che saggio, dovevo fare
qualcosa contro questa natura che troppo presto
chiedeva il conto. In gioventù fui sedentario lo
ammetto, poi appena il fisico mi fece capire che
la discesa era iniziata inesorabile mi diedi con
proporzionale veemenza, a contrastare questa
legge ineluttabile. E via di palestra, bici, piscina,
sollevamento pesi, tapis roulant sempre il tutto
però in secondo piano rispetto alla mia vera
passione, l’Alpinismo. Che di piedi doloranti,
polpacci in fiamme, avambracci inghisati dovevo
passare per guadagnare qualche sorta di esperienza montana l’avevo messa in conto, ma il mal di schiena no!
Dopo diverse idilliache ore tra i miei boschi e ghiacciai potevo immaginare di sentirmi stanco e dolorante, ma
quelle fitte da togliere il fiato quando ormai ero seduto in rifugio o mi alzavo dalle brande, quello no, non lo
tolleravo più. Il viso dell’Ilaria, maestro di yoga, carino, grazioso ed accogliente mi scrutava ogni volta che
varcavo la porta della palestra, ed in periodo estivo, sotto preparazione, ciò voleva dire almeno tre volte alla
settimana. Davvero troppo non concederle una chance. Da allora non l’ho più lasciato.
La prima lezione mi sembrava mi sarei svitato e morto senza
emettere gemito in una qualche posizione che, sempre sorridente,
l’Ilaria mostrava ed io nella ripetizione mi sentivo come uno di quei
primi robot anni ’60 che facevano il verso al futuro ma oggi capiamo
si muovevano disarticolati peggio di pinocchio. I suoi sorrisi e
spiegazioni pacate e professionali, in me divenivano lamenti, urla ed
interrogativi senza soluzione.
Come faceva lei a muoversi così ed io ad essere così immobile?
Ebbene la domanda è rimasta aperta in parte anche oggi, però devo
ammettere che dopo l’incontro con Mirko, ho notato la stessa
mobilità, la stessa flessibilità, la stessa pacatezza ma soprattutto lo
stesso sorriso.
Questa è la via mi sono detto! E così come in montagna la cosa più
difficile è immaginare un percorso ed essergli fedeli fino in fondo a
seguirlo, anche quando tutti gli eventi e scorciatoie ci sussurrano
che si può scegliere una via più facile, una via che ci darebbe meno
pena e fatica ma un’altra via, non quella che era nei nostri sogni. Così
ora mi trovo ancora a cercare di seguire la loro via, le urla sono
diventate lamenti sempre più sopiti, alcuni blocchi sono stati
superati altri probabilmente non lo
saranno mai, ma io provo ancora ad
andare oltre.
Non so perché ma le lezioni le
immaginavo si tenessero come in una
setta onirica, con incensi ed effluvi che
saturano e stordiscono la stanza, buio
primordiale ed una sorta di trans
collettivo in cui all’ordine di buttarsi giù dalla finestra gli adepti allievi non
batton ciglio e si lasciano cadere nel vuoto come acqua dalla cascata. Le risate
collettive, le battute, le mie urla di dolore ma soprattutto il buon umore e
positività che gli insegnanti riescono a dispensare mi fanno capire quanto fanno
male i pregiudizi. Andare ora a yoga vuol dire passare un’ora di relax mentale
lavorando intensamente dal punto di vista fisico ma cercando, anche e per
questo di ri-bilanciare ciò che le restanti 23 ore delinquono.
Lo ammetto, non sempre, durante gli ultimi 5 minuti di rilassamento riesco
materializzare l’energia che esce ed entra, le tensioni che vanno, alcune volte
le beghe lavorative o pensieri rimangono ben in mente ma è come se fossero
ridimensionati, come se avessero preso un’altra prospettiva e peso, come se la loro risoluzione fosse più
tangibile, anche se fino a pochi minuti prima si era lavorato proprio sull’intangibile.
……..ed il mio mal di schiena, vi chiederete, a volte me lo scordo e le volte che no è perché mi sono scordato
di andare a yoga.
Namastè
Nicola Bertolani
Yoga e affini…..
Giancarla la nostra fata
naturopata
Il percorso di vita come infermiera mi ha arricchito il bagaglio sotto un sensibile profilo umanitario. Ho
percepito la vita nella sua essenza più intima e profonda e ho potuto rendermi conto e vedere il suo
movimento dinamico: la Nascita e la Morte. Un percorso olistico
mi ha dato la possibilità di considerare l’uomo sotto un altro
aspetto, energia organizzata sotto forma di materia; un corpo,
all’interno del quale esiste un’anima, che ha bisogno della fisicità
per poter vivere ed evolvere. Ho compreso che la malattia è
sempre un’espressione fisica di un malessere della nostra anima.
Per Naturopatia si intende una disciplina che promuove
l’attivazione dei processi di benessere psicofisico della persona.
La sua Base è il potere curativo della natura. Il naturopata lavora
sul corpo fisico, emozionale, mentale e spirituale dell’individuo e
ha a disposizione la Riflessologia zonale, la Metamorfica, la
Numerologia medicale, l’Alimentazione, i Fiori di Bach, il Reiki, il
Feng shui, l’Erboristeria e lo Shatzu.
Questo bagaglio è un mezzo che il naturopata dispone e dona a
chi vuole, (con impegno e un pizzico di follia) migliorare il suo
benessere.
Giancarla
Shiatsu
Giulia Folloni si è laureata alla facoltà di Scienze della Formazione nel settore della disabilità psicofisica
grave; per anni ha lavorato con i ragazzi disabili concentrando la sua attenzione sul corpo come unico
strumento di comunicazione. Per 4 anni ha partecipato ad un progetto di riabilitazione collaborando con un
riflessologo, specializzandosi nel massaggio delle zone riflesse dei piedi, delle mani e del viso, con ottimi
risultati utilizzati come materiale di tesi. Da qui il suo lavoro si è esteso non più solo alla disabilità ma
anche verso tutte le persone che desideravano approfondire la propria conoscenza del corpo come
strumento per superare problemi fisici e blocchi emotivi; da 4 anni studia ed approfondisce la pratica del
massaggio shiatsu e dei canali energetici presenti nel corpo seguendo gli studi del maestro Masunaga,
cercando di adattare la pratica alle diverse esigenze che ogni persona manifesta.
L’uomo è un’unica realtà fatta di mente e corpo, due aspetti inscindibilmente collegati e che si condizionano
a vicenda; da qui la necessità di lavorare sul corpo, sulla respirazione e su tutti gli aspetti emotivi e psichici
collegati per ottenere un equilibrio energetico totale. Semplici dolori fisici, come mal di testa o mal di
schiena, possono dipendere da un blocco emotivo anche profondo, ciò che conta è portare la persona alla
consapevolezza di questo.
Ayurveda
Mi chiamo Marco Civolani,
la mia passione per la cultura dell’oriente nasce dal
1974 con la pratica delle arti marziali. La ginnastica
di preparazione era per il 90% hatha yoga, così
nell’arco di 15 anni di pratica ho avuto modo di
entrare in profondità in questa arte meravigliosa.
Poi il mio interesse si è spostato sull’arte del massaggio e così dal 1983 ho iniziato facendo vari corsi, prima
tecniche occidentali, poi di agopuntura cinese senza aghi (metodo tedesco), cranio-sacrale e massaggio
ayurvedico.
In questi anni faccio frequenti viaggi in India (Mumbai e in kerala) per approfondire nella terra d’origine
queste pratiche.
La filosofia dell’ayurveda si basa sui 5 elementi della natura: Etere, Aria, Acqua, Fuoco, Terra.
Dalla combinazione di questi elementi si formano i “Dosha”….(umori). Ogni dosha ha a sua volta 5 sub-dosha
e questo insieme di sistemi contribuisce al mantenimento ottimale delle salute del corpo.
L’ayurveda nasce con lo yoga 5000 anni fa e utilizza tecniche come; il massaggio con l’olio caldo, massaggio
con tamponi caldi fatti di erbe e spezie, massaggio con olio sulla fronte, per gli sportivi il massaggio
Chavitti e altre tecniche in base al dosha da riequilibrare.
Training Autogeno
Conduttrice del corso di Training Autogeno è la dr.ssa Claudia Galli.
Psicologa e Psicoterapeuta, Sessuologa, formatrice e conduttrice di gruppi.
Il training Autogeno è una tecnica di autodistensione e rilassamento creato e sviluppato negli anni ’20
dallo psichiatra tedesco J.H. Schultz; l’autorilassamento che si ottiene attraverso la concentrazione
mentale, consente di alleviare tensioni sia psichiche che corporee.
Il Training Autogeno è una tecnica di allenamento che “si genera da sé”: si mette in pratica in prima
persona sotto la guida di un esperto e una volta appresa, si applica da soli a casa propria. Ognuno diventa
autore del proprio miglioramento e del proprio benessere.
Il Training Autogeno permette di rilassare il corpo, sciogliere le tensioni muscolari, migliorare il
rendimento nelle attività quotidiane recuperando energie. Apporta modificazioni ai livelli corporeo,
psichico e mentale, consentendo di mutare il tono dell’umore, attraverso l’ansia, portando ad un maggiore
grado di distensione, benessere ed equilibrio psicosomatico. Combatte lo stress, le tensioni muscolari e
psichiche, la mancanza di energia, l’ansia e le sue somatizzazioni organiche (tremori, insonnia, sudorazione,
tachicardia, oppressione toracica, gastrite, stipsi,ecc.)
Marco e Giulia ricevono su appuntamento a Carpi –MoGiancarla riceve su appuntamento a Carpi e a Volta Mantovana.
Non si vive di solo respiro…
Una delle regole dello yoga è SAUCHA=la purezza del corpo.
Per purificare il corpo si passa anche dal cibo. Come ci dovremmo alimentare? Basterebbe dire usiamo il cuore.
Se è possibile coltiviamo noi stessi quello che mangiamo, comunque scegliamo con cura gli alimenti e cuciniamoli
con tanto amore perché sono nutrimento per il corpo e di conseguenza per l’anima. E’ inutile andare in giro ben
vestiti e profumati se dentro abbiamo cibo marcio che sta ammuffendo il nostro corpo. Importante la pulizia
nella preparazione delle pietanze e la consapevolezza che ad ogni boccone stiamo nutrendo il nostro corpo e
non il nostro ego. Dovremmo preferire cibi semplici e leggeri ed evitare gli eccessi che creano problemi di
digestione abbassando la nostra energia.
“SIAMO QUEL CHE MANGIAMO” e allora cerchiamo di mangiare cose che ci possono donare Forza, Energia,
Leggerezza mentale e d’animo…. Così eviteremo anche i sensi di colpa da dopo feste.
Ilaria Saharijarma
UN ORTAGGIO DI STAGIONE: CAVOLO CAPPUCCIO…..ricco di vitamine del gruppo B, calcio,
fosforo e potassio, è la verdura ottimale per gli sportivi.
….a noi piace così……..
”ZUPPA DI CAVOLO”
INGREDIENTI:
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per
200gr di cavolo cappuccio
100gr di fagioli cannellini cotti
1 carota
1 patata
alloro
semi di finocchio
prezzemolo tritato
In pentola carote e patate a cubetti con alloro e 600 ml di
acqua calda. Da quando bolle far passare 15 min. a fuoco
basso poi aggiungere fagioli, sale, pepe a piacere.
Affettare sottile il cavolo e lasciare marinare in una ciotola
con i semi di finocchio pestati e olio.
Togliere l’alloro dagli ortaggi, riportare a bollore e unire
metà del cavolo marinato. Lasciare andare a fiamma bassa
5 min. Servire unendo il resto del cavolo marinato e una
spolverata di prezzemolo.
Avvisi in Bacheca
•
Al centro di Volta Mantovana dal 10 gennaio è partito il corso “yoga sulle nuvole” per mamme e
bambini (3-6 anni) .
•
A Carpi venerdì 4 febbraio ore 21:30 il nostro Maestro e grande amico Orazio Bunjù de Pisa
terrà una serata dal tema “ Ascoltare il silenzio e trovare la pace”. Serata su prenotazione
contributo € 10,00
•
A Carpi sabato 12 febbraio alle ore 9:00 lezione yoga di approfondimento, il tema sarà
“La Meditazione”.
La lezione si dividerà in 3 parti… “asana” per preparare la muscolatura, “pranayama” per liberare
il respiro e l’energia vitale e “meditazione” per imparare a guardare dentro di noi. L’insegnante
più indicato per guidare questa lezione non può che essere Alessandra.
Lezione su prenotazione contributo 1 ingresso.
•
A Carpi sabato 19 febbraio ore 9.30 incontro di naturopatia il tema è
“l’alimentazione secondo la naturopatia”
condotto dalla nostra fatina naturopata Giancarla. Su prenotazione costo € 7,00
•
A Carpi sabato 19 febbraio ore 10:30 presentazione e prova gratuita del corso di Training
Autogeno. Condotto dalla dr.ssa Claudia Galli, psicologa e psicoterapeuta. Su prenotazione.
•
Domenica 20 febbraio ore 10:30 c/o la sede di Volta Mantovana incontro di naturopatia, il tema
sarà: “Chacra, Fiori di Bach e Cristalli corrispondenti per ritrovare l’equilibrio e l’armonia
nei plessi nervosi utilizzando i mezzi che ci offre la natura.”
Su prenotazione, contributo € 7,00
•
A partire da gennaio le tessere 10 lezioni avranno validità 6 mesi e non più 12 mesi.
Due dei nostri ragazzi stanno per partire per nuove avventure facciamo un grande
in bocca al lupo ad:
Enrico che si trasferisce nella grande capitale per iniziare la carriera
di aiuto regista
e
Federico che per un anno sarà esploratore di sé stesso in
Australia
Se avete qualche esperienza, libro, oggetto, insomma qualsiasi cosa da condividere nei prossimi numeri
del notiziario; fateceli avere entro il 15 marzo e sarà per noi una gioia pubblicarli.
Ringraziamo di cuore tutti per l’aiuto nella realizzazione di questo numero.
Namastè
Ilaria e Mirko
in via Bramante 36
a Carpi
sottostrada della tang. Bruno Losi
direz. Fossoli
presso il centro Olistico
Body Village Club
a Volta Mantovana (Mn)
a Castiglione d/s (Mn)
Per info. contattateci….
www.dimensioneyoga.it
e-mail: [email protected]
tel.: 345.6373290
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n°1 gennaio `11