Capitolo 10
La domanda aggregata, I
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
1
Argomenterò che i postulati della teoria classica sono
applicabili soltanto a un caso speciale e non al caso
generale... Accade, inoltre, che le caratteristiche del
caso speciale considerato dalla teoria classica non
siano quelle della società in cui di fatto viviamo, con il
risultato che le implicazioni del caso speciale sono
fuorvianti e disastrose, se si cerca di applicarle ai fatti
dell’esperienza.
John Maynard Keynes, Teoria Generale
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
2
Il percorso
La domanda aggregata, I
 La
curva IS
La croce keynesiana
 Il modello del mercato dei fondi mutuabili

 La

 Il

curva LM
La teoria della preferenza per la liquidità
modello IS-LM:
Tassi di interesse e reddito di breve periodo
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
3
Logica dell’analisi
DA-OA e IS-LM

Nel lungo periodo (DA-OALP):



I prezzi sono flessibili
La produzione è di pieno impiego (disoccupazione pari al
tasso naturale) e dipende dalla tecnologia e dai fattori
disponibili
Nel breve periodo:




I prezzi sono fissi
La produzione effettiva dipende dalla domanda
aggregata
Gli shock e le politiche di stabilizzazione influiscono sulla
produzione effettiva via la domanda aggregata
Una produzione inferiore a quella di pieno impiego è
possibile ed è associata a disoccupazione
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
4
Il modello IS-LM
Obiettivi:




Studio della domanda aggregata nel breve periodo in una
economia chiusa (NX = 0)
Analisi degli shock di domanda
Determinazione del reddito di equilibrio
Predisposizione delle politiche di stabilizzazione
Variabili endogene:



Reddito nazionale Y
Tasso di interesse r
Componenti della domanda:
C, I
Variabili esogene:



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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Prezzi P rigidi
Politica fiscale: G, T
Politica monetaria: M
5
La domanda aggregata e le fluttuazioni
del reddito nel breve periodo:
P
Il modello IS-LM spiega gli spostamenti
della domanda aggregata per un dato
livello dei prezzi. Questi spostamenti
influenzano il reddito prodotto nel
breve periodo
P
OABP
DA3
DA2
DA1
Y1
Y2
Y3
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Y
6
Il mercato dei beni e l’equilibrio macroeconomico
La croce keynesiana
Nella teoria classica:
Y effettivo = Y potenziale (salvo scostamenti momentanei)
Spesa programmata = Spesa effettiva
Nella teoria keynesiana:
Y effettivo # Y potenziale (è uguale solo raramente)
Spesa programmata # Spesa effettiva (è uguale solo raramente)
Equilibrio macroeconomico vs. identità contabile del reddito
La croce keynesiana:un semplice strumento grafico
per determinare l’equilibrio macroeconomico tra
domanda programmata e produzione effettiva nel
breve periodo (cioè a prezzi fissi).
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
7
Il mercato dei beni e la croce keynesiana
Spesa programmata e spesa effettiva
Le componenti della domanda aggregata: C, I, G
La funzione di consumo:
C  C (Y  T )
Gli investimenti (supposti
esogeni):
II
Le variabili fiscali (esogene e
sotto il controllo del governo):
T , G
Equilibrio
Spesa programmata E =Y = Spesa effettiva
Y  E  C (Y  T )  I  G
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
8
La croce keynesiana
Spesa programmata e spesa effettiva
Spesa programmata
E
Spesa programmata:
E  C (Y  T )  I  G
PMC
I G
Reddito, Prodotto, Y
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
9
La croce keynesiana
Spesa programmata e spesa effettiva
Spesa effettiva (ex post)
Spesa programmata
Y E
E
Spesa programmata (ex ante)
E  C (Y  T )  I  G
I G
45o
Reddito, Prodotto, Y
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
10
La croce keynesiana
Spesa programmata e spesa effettiva
Y E
E
E  C (Y  T )  I  G
Y1
E1
Reddito di equilibrio:
La spesa programmata è pari a
quella effettiva e tutto il reddito
prodotto viene utilizzato in qualche
componente della spesa
programmata.
In equilibrio le scorte di magazzino
non variano e sono al loro livello
normale
E2
Y2
45o
Y2
Y1
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Y
11
La croce keynesiana
Un aumento della spesa pubblica
Y E
E
E  C (Y  T )  I  G 2
E  C (Y  T )  I  G1
DG
45o
E1 =Y1
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Un aumento della spesa pubblica
sposta la curva di spesa
programmata verso l’alto. Le
imprese prima riducono le scorte
poi aumentano la produzione
Y
12
La croce keynesiana
Un aumento della spesa pubblica
Y E
E
E  C (Y  T )  I  G 2
E  C (Y  T )  I  G1
DY
DG
Reddito di equilibrio
45o
E1 =Y1
E2 = Y2
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Y
13
La politica fiscale e il moltiplicatore
La spesa pubblica G
Un aumento della spesa pubblica induce nel tempo una
variazione del reddito di equilibrio più che proporzionale:
DY > DG.
Il rapporto:
DY/DG >1
è detto moltiplicatore della spesa pubblica
ed è sempre maggiore di 1.
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
14
La politica fiscale e il moltiplicatore
La spesa pubblica G
Perché la spesa pubblica ha un effetto moltiplicativo
sul reddito?
Effetto diretto: la domanda programmata aumenta
istantaneamente di DG e questo porta a un aumento di
produzione e reddito equivalente
Effetto indiretto. Una frazione del nuovo reddito, pari a
PMC, aumenta i consumi nel periodo successivo. Quindi la
domanda e il reddito aumentano ulteriormente. Di questo
ulteriore aumento … una frazione PMC viene destinata a
consumi.
La variazione di reddito è alla fine superiore
all’aumento di spesa pubblica iniziale
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
15
La politica fiscale e il moltiplicatore
La spesa pubblica G
Variazione iniziale:
Seconda variazione del consumo:
DG
PMC x DG
PMC 2 x DG
Terza variazione del consumo:
PMC 3 x DG
Prima variazione del consumo:
….
DY  DG (1  PMC  PMC 2  PMC 3  ...)
Usando la regola delle serie geometriche:
DY
1

DG 1 - PMC
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
16
Il moltiplicatore della spesa pubblica
Una derivazione alternativa
Esprimiamo la condizione di equilibrio Y = C + G + I
in termini di variazioni (tenendo conto che DI = 0):
DY  DC  DG  PMC x DY  DG
DY  PMC x DY  DG
 DY (1  PMC )  DG
Quindi:
DY
1

DG 1 - PMC
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
17
La croce keynesiana
Una riduzione delle tasse
Y E
E
E  C (Y  T2 )  I  G
E  C (Y  T1 )  I  G
Una riduzione delle tasse porta a un
aumento del reddito disponibile e induce
maggiori consumi.
PMC x DT
Tuttavia l’impatto diretto è inferiore a
quello indotto dall’aumento di G
45o
E1 = Y1
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Y
18
La croce keynesiana
Un aumento della spesa pubblica
Y E
E
E  C (Y  T )  I  G 2
E  C (Y  T )  I  G1
DY
Reddito di equilibrio:
PMC x DT
45o
E1 =Y1
E2 = Y2
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Y
19

Il moltiplicatore delle imposte T
Una derivazione alternativa
Esprimiamo la condizione di equilibrio Y = C + G + I in termini
di variazioni (tenendo conto che DI = 0 e DG = 0):
DY  DC  PMC x (DY  DT )
DY  PMC x DY  PMC (DT )
 DY x (1  PMC )  DT x PMC
Quindi:
DY
PMC

 DT
1  PMC
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
21
Il moltiplicatore di G e di T
Il moltiplicatore della spesa pubblica è positivo
mentre quello fiscale è negativo.
Il moltiplicatore della spesa pubblica è superiore (in
valore assoluto) a quello fiscale
Ragione: L’effetto fiscale è indiretto. Soltanto una
frazione pari a PMC del nuovo reddito disponibile si
materializza in nuova domanda aggregata.
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
22
Il moltiplicatore di G e di T: un esempio
Se la spesa pubblica è aumentata di un euro, cioè DG = 1, e la
propensione marginale al consumo è pari a PMC = 0,6, allora
il moltiplicatore della spesa pubblica è pari a:
DY
1
DY
1



 DY  2,5
DG
1 0,6
1
1 0,6
Se la tasse sono ridotte di un euro, cioè DT = –1, e la
propensione marginale al consumo è pari a PMC = 0,6, allora
il moltiplicatore delle imposte è pari a:
DY
0,6
DY
0,6



 DY  1,5
 DT
1  0,6
 1 1  0,6
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
23
Il mercato dei beni
La curva IS: investimenti e risparmio
Definizione: La curva IS rappresenta le
combinazioni possibili di tasso di interesse e
reddito per ognuna delle quali il mercato dei
beni e servizi è in equilibrio.
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
24
La curva IS
Derivazione grafica
E(r1 )
E
DY
Costruiamo la curva IS a
partire dalla funzione di
investimenti: I = I (r)
E (r2 )
DI
DY
45o
Consideriamo un aumento del
tasso di interesse da r1 a r2:
Y
(c) La croce keynesiana
r
r
r2
r2
Dr
Dr
r1
I (r)
DI
I2
I1
I
r1
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Capitolo
10: La domanda
I
(a) Funzione
degli aggregata,
investimenti
DY
Y2
(b) La curva IS
IS
Y1 Y
25
La curva IS
Interpretazione




La curva IS ha pendenza negativa.
Una riduzione del tasso di interesse induce le
imprese ad aumentare gli investimenti e questo
aumenta la spesa programmata E via il
moltiplicatore degli investimenti.
Per mantenere l’equilibrio sul mercato dei beni il
prodotto Y deve aumentare.
Ergo: minori tassi di interesse sono associati a
maggiori livelli di produzione lungo la curva IS.
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
26
La curva IS
La politica fiscale
E
DG
Ogni curva IS è
tracciata per un dato
livello di G e T.
Un aumento della
spesa pubblica sposta
la domanda
programmata verso
l’alto.
Per ogni livello di r, I(r)
non cambia ma la
maggior domanda
sposta la IS verso l’alto
DY = DG / (1 – PMC)
45o
(a) La croce keynesiana
Y
r
r
IS1
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Y1
(b) La curva IS
Y2
IS2
Y
27
L’interpretazione della curva IS
Il mercato dei fondi mutuabili
Come visto nel capitolo 3, è equivalente studiare l’equilibrio sul
mercato dei beni e quello dei fondi mutuabili (i due mercati
devono essere contemporaneamente in equilibrio)
L’identità del reddito nazionale e i mercati dei fondi
mutuabili implicano:
Y–C–G= I
e
S=I
Ovvero, in equilibrio:
S = Y – C(Y – T) – G = I(r)
Il lato sinistro dell’equazione mostra che l’offerta di fondi
mutuabili dipende dal reddito, da T e da G mentre la
domanda di fondi mutuabili dipende dal tasso di interesse r.
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
28
L’interpretazione della curva IS
Il mercato dei fondi mutuabili
La IS può essere interpretata come l’insieme delle
combinazioni tra r e Y che garantiscono l’equilibrio anche
nel mercato dei fondi mutuabili.
Un aumento del reddito da Y1 a Y2 aumenta il risparmio
(poiché PMC < 1). Quindi, il tasso di interesse di equilibrio
cala.
r
S(Y1)
r
S(Y2)
r1
r2
I = I (r)
I, S
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
(a) Fondi mutuabili
IS
Y1
Y2
(b) La curva IS
Y
29
Il mercato dei saldi monetari reali
La curva LM: liquidità e moneta
Definizione: La curva LM rappresenta le
combinazioni di tasso di interesse e reddito per cui
il mercato dei saldi monetari reali è in equilibrio
Per derivare la LM usiamo la teoria della preferenza
per la liquidità che mette in relazione la quantità
domandata di moneta reale con il tasso di
interesse
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
30
La teoria delle preferenze per la liquidità
L’offerta di moneta (saldi
monetari reali) è esogena
La domanda di moneta (saldi
monetari reali):
 diminuisce all’aumentare del tasso
di interesse che rappresenta il
costo-opportunità di detenere
moneta.
 cresce con il reddito che aumenta il
numero delle transazioni (scambi).
In equilibrio domanda e offerta
sono uguali:
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
M 


 P 
M 


 P 
D
O

M
P
  
 L r , Y 


M
  
 L r , Y 
P


31
La teoria delle preferenze per la liquidità
Tasso di interesse
r=i
Offerta M/P:
M 


 P 
O
M

P
Tasso di interesse di equilibrio
M 
Domanda M/P: 


 P 
M /P
D
  
 L r , Y 


Saldi monetari reali, M/P
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
32
Una riduzione dell’offerta di moneta
Una riduzione dell’offerta di
moneta porta a un eccesso
di domanda al tasso di
interesse di partenza.
Gli individui non sono disposti
a rinunciare agli interessi
maggiori e si liberano di una
parte della liquidità di
partenza.
Tasso di interesse
r
r2
r1
Domanda M/P, L(r, Y)
M2 / P
M1 / P
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
M/P
33
Analisi di un caso
La stretta monetaria di Volcker
Nel 1979 l’inflazione americana è
 > 10%
Paul Volcker Presidente della FED annuncia una
politica monetaria deflazionistica.
Da agosto 1979 ad aprile 1980
la FED riduce M/P dell’8,0%
Nel 1983 l’inflazione è pari a:
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
 = 3,7%
34
Tassi di interesse e offerta di moneta
La stretta monetaria di Volcker
Nel breve periodo i tassi di interesse sono cresciuti (come
previsto dalla teoria keynesiana) mentre nel lungo periodo
sono diminuiti (come previsto dalla teoria classica).
Tasso di interesse nominale
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
1979
1980
1981
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
1982
1983
Anno
35
Tassi di interesse e offerta di moneta
Predizioni teoriche
Teoria quantitativa con effetto Fisher (teoria classica):


I prezzi sono flessibili
Una riduzione dell’inflazione porta a una diminuzione del
tasso di interesse
Di < 0
Teoria della preferenza per la liquidità (teoria keynesiana):


I prezzi sono fissi nel breve periodo
Una riduzione dell’offerta di moneta porta a un aumento
del tasso di interesse.
Di > 0
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
36
La costruzione della curva LM
Il mercato dei saldi monetari reali
La LM è la relazione tra r e Y che garantisce l’equilibrio sul
mercato della moneta (saldi monetari reali).
Un aumento del reddito aumenta la domanda di liquidità. Ferma
restando l’offerta di saldi monetari reali, l’eccesso di domanda
porta a un aumento del tasso di interesse.
r
r
LM
r2
L( r,Y2)
r1
L( r,Y1)
M /P
M/P
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
(a) Mercato dei saldi monetari reali
Y1
Y2
(b) La curva LM
Y
37
La curva LM
Una interpretazione economica




La curva LM ha pendenza positiva.
Un aumento del reddito aumenta la domanda di
moneta (saldi monetari reali).
Poiché l’offerta di moneta è fissa (sia M sia P non
sono cambiati), esiste eccesso di domanda di
moneta al tasso di interesse iniziale.
Il tasso di interesse deve quindi aumentare per
ristabilire l’equilibrio sul mercato dei saldi
monetari reali.
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
38
La curva LM. La politica monetaria, M
Ogni curva LM è tracciata per un dato livello di M.
Un riduzione dell’offerta di moneta M sposta la retta M/P verso sinistra
Per ogni livello di Y, il mercato dei saldi monetari è in equilibrio solo se il
tasso di interesse è superiore:
Quindi la curva LM si sposta verso l’alto
r
r
M
P
LM2
r2
LM1
L(r,Y1)
r1
M /P
M /P
M/P
2
1
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
(a) Mercato dei saldi monetari reali
Y1
(b) La curva LM
Y
39
Il modello IS-LM
Le curve IS e LM sono tracciate per date variabili fiscali, G e T, e
monetarie, M e P (variabili esogene).
L’equilibrio di breve periodo è dato dalla combinazione di tasso di
interesse r e reddito Y (variabili endogene) tali per cui sia il
mercato dei beni e servizi sia quello dei saldi monetari reali sono
in equilibrio.
r
LM:
M
 L(r , Y )
P
r*
IS:
Y  C(Y T )  I ( r )  G
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
Y*
Y
40
In sintesi
La croce keynesiana:


Modello base di determinazione del reddito di
equilibrio in assenza di variazioni d P
Le variazioni delle componenti esogene della domanda
aggregata I e G hanno effetti moltiplicativi sul livello
di equilibrio del reddito (moltiplicatore della spesa
pubblica, delle imposte, dell’investimento).
La curva IS

Deriva dalla croce keynesiana: gli investimenti
programmati variano al variare del tasso di
interesse reale (funzione dell’investimento).

Rappresenta tutte le combinazioni di r e Y che
uguagliano la spesa programmata con la spesa
effettiva in beni e servizi.
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
41
In sintesi
La teoria delle preferenze per la liquidità



Modello base per la determinazione del tasso di interesse.
L’offerta di moneta M e i prezzi P sono esogeni.
Un aumento dell’offerta di moneta riduce il tasso di
interesse.
La curva LM
 Deriva dalla teoria della preferenza per la liquidità.
 Rappresenta combinazioni di r e Y che uguagliano la
domanda e l’offerta di saldi monetari reali.
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
42
In sintesi
Il modello IS-LM
L’intersezione delle curve IS e LM rappresentano l’unico
punto (Y,r) che soddisfa simultaneamente sia
l’equilibrio nel mercato dei beni sia l’equilibrio nel
mercato dei saldi monetari reali.
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
43
La teoria delle fluttuazioni economiche di breve periodo
Croce
keynesiana
Curva
IS
Modello
IS-LM
Teoria
preferenza
liquidità
Curva
Curva di
domanda
aggregata:
DA
Studio
Modello
LM
DA-OA
Curva di
offerta
aggregata:
fluttuazioni
economiche
di breve
periodo
OA
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Capitolo 10: La domanda aggregata, I
44
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