IL GIALLO
IL CASO
«Ciao micine». Gli sms di Stasi
playboy subito dopo il delitto
La donna che riesce a sentire
solo la voce di Sean Connery
Enrico Silvestri a pagina 18
Eleonora Barbieri a pagina 16
MARTEDÌ
4 NOVEMBRE 2008
il Giornale
ERRORI DA NON RIPETERE
LA LEZIONE
CHE VIENE
DALLA SCUOLA
di Mario Giordano
✤
Auguri vivissimi a Giulio Andreotti, presto
ripresosi da un malore che l’aveva colto
durante una trasmissione televisiva. Cose che capitano. Lo dicono tutti, nei palazzi romani, che la tv logora. Chi non ce l’ha.
__
Sciopero, la Caporetto del sindacato
Sorpresa nel pubblico impiego: nove statali su dieci si ribellano a Cgil e Uil e vanno a lavorare
Alitalia, si rompe il fronte del no: le hostess lasciano soli i piloti. Ecco la vera posta in palio
ALL’INTERNO
Allarmismi
«Europa in recessione»
Quelle previsioni
che non prevedono nulla
Magistrati «Ora si cambia
Basta con i fannulloni»
Atenei Bologna sprecona
Una sede a Buenos Aires
Stefano Zurlo a pagina 13
Emanuela Fontana a pagina 11
LA SFIDA MCCAIN-OBAMA
쏋 Fallisce lo sciopero di Cgil e Uil: ieri
hanno lavorato 9 statali su 10. Un plebiscito a favore di Brunetta: presenze da
record persino nei ministeri. E si rompe
nel frattempo il fronte del no al piano
Alitalia: lehostess abbandonano ipiloti.
De Francesco, Filippi, Scafuri, Stefanato
alle pagine 6-7
Novità in Vaticano
Il prete timbra
il cartellino
È la santità a ore
Claudio Borghi
La Ue in aprile fissava all’1,8% la crescita 2009.
Ora dice: crescita zero.
a pagina 38
di Michele Brambilla
Immaginatevi i discepoli che
chiedono gli straordinari per
aver tenuto compagnia a Gesù
nelGetsemani,l’indennitàditrasferta per il viaggio a Emmaus e
il rimborso spese per (...)
Intervista
segue a pagina 17
Tornielli a pagina 17
Berselli: «La sinistra?
Non capisce il Paese:
parla, predica e perde»
Maurizio Caverzan
Il politologo Edmondo Berselli fa un’analisi spietata
del Pd e del suo leader.
a pagina 29
L’Italia che ci crede
Non rinunciare
al gusto
della genuinità
Anteprima
di Gianfranco Vissani
I diari di Ernst Jünger:
«Vino, macerie e morti:
la mia marcia su Parigi»
Il giorno della verità. L’America cambia?
Ernst Jünger
Oggil’America va alle urne per eleggere il presidente. La sfida tra John McCaine Barack Obama è aperta.
I sondaggi vedono favorito Obama, che potrebbe diventare il primo presidente nero nella storia Usa.
Lo scrittore tedesco racconta la guerra lampo che
portò Hitler a Parigi.
a pagina 28
De Bellis, Pennacchi, Segre e Zurlo alle pagine 2-3-4-5
Confermiamo: piove
Commento
Ma se vince
Barack
saranno guai
Reportage
E la voglia
di riscossa
contagia gli Usa
di Filippo Facci
di Maria Giovanna Maglie
Marcello Foa
Quel che gli europei, e
segnatamente gli italiani, pensano di Barack Hussein Obama
importa meno di nulla
agli americani che oggi votano il loro presidente. Non che gli elettori non sappiano che
lasceltachefarannoinfluenzerà anche le sorti del resto del mondo,
ma per fortuna mantengono un equilibrio
e un senso di quel che
è bene per (...)
Alle aste immobiliari
capita di vedere delle
donne che sommessamente in un angolo
piangono. E quando
parli con la gente comune ti accorgi di
quantopesantesial’indebitamento accumulato in questi anni. C’è
chipossiedeanchedieci carte di credito che
usa a rotazione: quando una raggiunge il limite massimo di spesa
si passa all’altra (...)
segue a pagina 38
segue a pagina 4
P
APPUNTO
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA
S
iamo convinti che il maestro unico sia
un bene. E che sulla scuola siano state
raccontate troppe balle in queste settimane, terrorizzando le mamme e strumentalizzandoglistudenti,conl’unicoobiettivo di difendere interessi di categoria. O, peggio, di partito.
Abbiamo denunciato puntualmente le mistificazioni. Abbiamo svelato i trucchetti di chi per
anni ha trasformato la scuola in un circo, e nelleultimesettimaneaddiritturainunCircoMassimo. Ma proprio per questo, oggi, ci sembra
giustodire con chiarezza che, anche perquantoriguardailgoverno,qualcosanonhafunzionato.Cisonostatideglierrori.Erroridicomunicazione, innanzitutto, perché evidentemente
ilministero dell'Istruzionenonhasaputospiegarequello chestavafacendo.Maancheerrori
strategici,perchénonèpossibilefarsiscatenare addosso un nuovo Sessantotto, con tutte le
scuole, dagli asili alle università, in piazza,
avendo varato niente più che una riforma del
grembiulino...
Nell’ultima settimana ho partecipato ad alcuni
dibattititv.Ehoassistitoasituazioniparadossali, in cui i rappresentanti della maggioranza
sembravanogiustificarsidicendo: «Nonabbiamofatto nulla». La lottaagli sprechi? Nel decretoGelmininonc’è.Lariorganizzazionedeicorsi universitari? Nel decreto Gelmini non c’è. Le
nuove superiori? Nel decreto Gelmini non se
ne parla. Tutto vero, tutto giusto. Ma è possibilechelamaggioranzapiùcompattaedecisionista che il Paese ricordi debba difendersi dicendo: «Non abbiamo fatto nulla»?
Sia chiaro: i tagli della Finanziaria sono necessari. E di sprechi da tagliare, come abbiamo
vistoinquestesettimane,cenesonotantinelle
scuole e nelle università. Ma forse occorreva
unprogettoorganicoperspiegarecomelanuova scuola, più meritocratica ed efficiente, può
consentireservizimiglioriacostipiùbassi.Noi
siamosicuri checiò siapossibile echeilgoverno sia in grado di farlo. Ma va raccontato agli
italiani.Evitandodigenerarequeitimorisucui
poi hanno buon gioco i professionisti della
strumentalizzazione.
Strumentalizzazioni ce ne saranno sempre, è
evidente.Maproprioperquestobisognaevitare di creare le condizioni che le favoriscono.
Procedere,dopoitagliinFinanziaria,conquel
decretoleggesumaestriegrembiulinisièrivelata, a conti fatti, una scelta non tempestiva.
Occorre tenerne conto. A questo governo gli
italiani hanno affidato un compito fondamentale:quellodiprocedereconriformeimportanti, dalla scuola alla giustizia, dal welfare alla
pubblicaamministrazione,eliminandoprivilegi,sprechieinefficienzechesisonoaccumulatiperdecenni.Èun’impresaciclopica,chenon
ammette scivolate né svarioni. E che chiede la
stessa determinazione mostrata finora nel risolverele emergenze (rifiuti, Alitalia...) ma anche un’accortezza particolare, una capacità di
spiegarsi al Paese e di coinvolgere la maggioranza degli italiani, che questo cambiamento
lo aspettano davvero. Che la scuola, dunque,
serva da lezione.
Anno XXXV
Numero 262
1 euro*
www.ilgiornale.it
CONTROCORRENTE
overini, aiutiamo Beppe Grillo
e Marco Travaglio a sbarcare il
lunario: stanno guadagnando
milioni di euro vendendo odio
civile a un preciso target di beoti, sono
una macchina inarrestabile che alla fine dell’indignazione ti offre sempre il
video, il libretto, il cofanetto: ma non
lo fanno mica per soldi. Guai a dirlo.
Il blog di Grillo, per esempio, ogni settimana ospita un intervento di Travaglio
che pontifica sul Creato giudiziario: si
chiama «Passaparola» e il sottotitolo è
«Ci pisciano addosso e ci dicono che
piove». La raccolta dei dvd ovviamente
è in vendita a 10 euro e 20, ma guai a
vederci del mero lucro, come borbottato da qualche fan.
Sentite il Travaglino: «Visto che non ho
notato particolare attenzione da parte
dei giornali al nostro lavoro, dobbiamo fare tutto in casa». Sigh. Ma perché
raccogliere i Passaparola in dvd? «Molti
amici ce l’hanno chiesto». È un favore
agli amici. «Il nostro blog, come quello
di Grillo, ha deciso di essere assolutamente libero, dunque privo di pubblicità».
A parte quella, copiosissima, dei loro
prodotti. «Abbiamo deciso di rifiutarla
e di continuare da soli. Autofinanziandoci». Nota: Travaglio per il suo sito
non sborsa un euro, perché è della sua
casa editrice. «Abbiamo bisogno dell’aiuto di chi, spontaneamente e liberamente, ci vuole sostenere». E siate buoni, gli sono sempre piaciute, le monetine: tiratene una a lui.
Credere è l’imperativo con
il quale dobbiamo continuare a sviluppare la nostra meravigliosa Italia,
troppe volte forse nella
mia carriera ho sentito argomentazioni
che alla sola pronunzia mi tagliavano le gambe senza appello! Eppure eccomi qua a continuare a sostenere la nostra crociata contro la (...)
segue a pagina 39
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