ACCEPTING THE LIMITS
FOR A BETTER FUTURE
Andrea Masullo
Cuneo, 13-16 ottobre
Our biosphere has
for billions years of
awesome, illunderstood
creativity. Doubt it?
Open your eyes and
look around you.
Stuart Kauffman
Now we observe the mystery of a creative Universe
energy, matter, life, human being…
…propagating organization bound to a total disorder.
History of Universe appears not only as a sequence
of facts governed by natural laws, but a story full of
experiences, values, meanings, agency, oriented to
an emerging consciousness and ceaseless creativity
only partially explainable by natural laws.
Galassia di Andromeda
Living systems
boundary
E
N
E
R
G
Y
organized structure capable to maintain and
reproduce itself
M
A
T
T
E
R
Ecosystem
E
N
E
R
G
Y
M
A
T
T
E
R
Planet
energy
energy
Anthropic
sistems
E
N
E
R
G
Y
M
A
T
T
E
R
Planet
energy
energy
If a system receives a through-flow of energy and matter it will
utilize this flow to move away from thermodynamic equilibrium,
selecting the state with the most ordered structure and the
most energy stored. It doe’s it :
 increasing its physical structure that allows a greater
capture of energy and matter but requires more energy and
matter for maintenance
 Increasing retention time and cycling of matter and
energy that so can be used a more efficiently it implies a
growth of information and ascendency
Ascendency
World seems to be driven not by a violent competition between
species, but by a co-operative competition. Success is for the
species more capable to co-operate to the global interest, to
utilize better the available resources.
Ascendency represent this propencity to co-operation. Higher
is ascendency higher is resilience and adaptation capacity to
external perturbations evolving to higher efficiency state
ECONOSPHERE: the necessary utopy
Andrea Masullo
Earth
is one,
finite and
misurable,
An unlimited
quantitative
growth is
but
mostly is
the only
one
we have
impossible
and
dangerous…
BIOSPHERE
matter
Organised system
dispersed
resources
wastes
ECONOSPHERE
LIMITS
concentrated matter
Organised system
Dispersed matter
SCENARIO 1
SCENARIO 1
SCENARIO 1
SCENARIO 9
• controllo demografico
• limitazione del prodotto industriale a un valore
prefissato
• nuove tecnologie per prevenire l’inquinamento
• disponibilità doppia di risorse rispetto a quelle
oggi stimate
• utilizzo di risorse rinnovabili
• lotta all’erosione e al degrado dei suoli per
accrescere la produzione agricola
SCENARIO 9
SCENARIO 9
SCENARIO 9
Concentration / value
economy
green-economy
time
Concentration / value
Sustainable economy
time
Il 21 agosto di quest’anno avevamo già utilizzato tutte
le risorse che la Terra produce in un intero anno
Il mantenimento delle capacità produttive dei vari ecosistemi,
l’individuazione di modelli socio-economici di sviluppo che consentano
alle società umane di mantenersi entro le capacità di carico degli
ecosistemi che ci supportano e la possibilità di indicare quote limitate di
utilizzo di risorse e di emissioni di rifiuti, secondo precisi indicatori,
obiettivi e target, consentono di porre il dibattito sulla sostenibilità in
dimensioni più definite e più misurabili, pur nella grande consapevolezza
di tutti i limiti della nostra conoscenza odierna sulle dinamiche naturali
degli ecosistemi. Il concetto
un essere umano = una quota di natura
si rifà all’idea di spazio ambientale (Environmental Space) elaborato
originariamente dall’economista olandese Jan Opschoor. Lo spazio
ambientale è il quantitativo di energia, di risorse non rinnovabili, di
territorio, acqua, legname e di capacità di assorbire l’inquinamento
prodotto, che può essere utilizzato a livello mondiale o regionale, senza
determinare significativi danni ambientali, senza mettere a rischio i diritti
delle generazioni future, senza ledere il diritto di tutti di accedere alle
risorse del pianeta e ad una buona qualità della vita.
Il tempo è un fattore determinante dell’attuale sistema
economico; per accelerare la trasformazione di risorse
naturali in capitale queste devono divenire rifiuti nel più
breve tempo possibile per dare spazio a nuove produzioni.
E’ la vittoria del Chronos, che ci lascia come orfani del
Kairòs, di quel tempo giusto che non svanisce, che dà senso
alla nostra esistenza che ci fa vincere l’angoscia di un correre
senza meta
Il consumismo associa la felicità non tanto alla
soddisfazione dei bisogni, ma piuttosto alla costante
crescita della quantità e dell’intensità dei desideri, il che
implica a sua volta il rapido utilizzo e la rapida
sostituzione degli oggetti con cui si pensa e si spera di
soddisfare quei desiseri.
[Zygmunt Bauman: Consumo dunque sono]
Ricostrire le reti di
relazioni sociali
La piazza
Luogo spontaneo di
relazioni sociali
Il centro commerciale
Luogo di confluenza di
uno sciame di individui
isolati telecomandati
L’integrità della natura e dell’uomo è sacrificata all’imperativo di produrre il più
possibile nel minor tempo possibile, imprimendo insostenibili accelerazioni
lineari al funzionare ciclico della biosfera, sino a comprometterne funzioni vitali
come la regolazione del clima
L’ossessiva crescita dei consumi
come fine dell’azione economica
comporta un incredibile flusso di
materie prime dal sud al nord del
mondo
realizzando al nord il sogno
capitalista della società opulenta e
lasciando il sud del mondo senza
prospettive certe di uscita dalla
povertà e dalla fame
L’ideologia consumista riempie
i supermarket dei paesi ricchi
e svuota i mercati dei paesi poveri
stretta connessione fra la rivendicazione del diritto al
superfluo nelle società opulente, e la mancanza di cibo, di
acqua potabile, di istruzione di base o di cure sanitarie
elementari nei paesi poveri:
• consumi nei paesi ricchi e prezzo del petrolio
• debito dei paesi poveri saldato con l’esportazione a
basso costo di prodotti agricoli e materie prime la cui
estrazione comporta devastazioni ambientali e perdita di
produttività dei terreni
• necessità dei paesi poveri di importare cereali dai paesi
ricchi
• la produzione industrializzata di cereali nei paesi ricchi
nonché il trasporto rende fortemente dipendente i prezzi
dei cereali dal prezzo del petrolio
RISULTATO: 1 miliardo di persone che soffrono la fame ed
almeno altrettante sull’orlo del precipizio
Le disuguaglianze prodotte dal modello consumista hanno
ormai superato il limite di accettabilità sociale
Il sistema economico attuale non è in grado di produrre
benessere per tutti nemmeno all’interno dei paesi ricchi,
ingabbiato come è in un meccanismo di produzione e
consumo fine a sé stesso
Dalla competizione fra uomo e uomo, nasce l’aggressività;
dalla competizione per il controllo delle risorse naturali
nascono i conflitti fra i popoli, fra classi sociali e fra individui
Siamo a un punto di svolta: dobbiamo rifondare l’economia
secondo il principio dell’equità distributiva dei beni della
Terra, e secondo il principio di responsabilità verso le
generazioni future, passando dall’opportunismo competitivo
alla collaborazione, alla solidarietà, alla sobrietà negli stili di
vita.
E’ inutile cercare di perpetuare nel futuro un
passato di successi e di privilegi: non c’è
futuro che non abbracci nel bene e nel male
l’intera umanità e l’intera biosfera,
dall’invisibile batterio al più grande dei
cetacei che solcano il mare. Sta a noi, con
le scelte che compiamo oggi, attingere al
patrimonio di valori della nostra storia per
fare in modo che il futuro sia migliore del
passato.
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Masullo Cuneo 2010 v2